Dopo gli atleti uomini che si identificano come donne e partecipano alle competizioni sportive, carcerati che si fanno spostare nella sezione femminile dove però continuano a commettere stupri e altri casi di questo genere, ci mancava solo l’uomo che vuole diventare suora. Accade in Belgio, e la vicenda riguarda un uomo di 46 anni che afferma di identificarsi come donna e che da tempo sta provando a entrare in un convento come suora. Questo però non è previsto dalle regole della Chiesa e così l’uomo vorrebbe presentare la questione a Papa Francesco. Se il Pontefice non accoglierà la sua richiesta, l’uomo dice di essere pronto a iniziare un ordine per gli uomini che si identificano come donne e vogliono identificarsi come suore religiose. Insomma, al papa non bastavano le grane relative alle benedizioni per le coppie gay, la comunione ai divorziati risposati, la questione del celibato sacerdotale, l’ordinazione femminile, ci mancavano pure gli uomini che vogliono farsi suore e magari introdurre pure le quote gender nei monasteri. Ci si chiede se questa sia solo una provocazione o un tentativo di insidiare la Chiesa dall’interno. O se sia la prova che siamo davanti al decadimento non solamente dei valori e dei costumi, ma anche della ragione in sé. D’altronde, in tutti gli altri campi della società l’esperimento di fare entrare uomini che si identificano come donne in spazi riservati alle donne è risultato spesso catastrofico ed è miseramente fallito.