19. Il sostituto irregolare

19. Il sostituto irregolare

26/8/20XX ore 17:02Sudoh Tuttha Street 1212, Chofiga City, Contea di Chattanuda, Tennessee

Pescasoda era già nella sala adibita a palestra e correva sul tapis roulant controllando di tanto in tanto i dati del suo smart watch – Speriamo che oggi l’istruttore non mi dia buca come ieri: non molto professionale da parte sua farsi investire mentre stava venendo in bici da me. E non mi ha neppure chiamata dall’ospedale per avvertirmi!

Per il momento la ragazza dalla chioma rosso fuoco, fissata in una treccia sulla nuca con un fiocco rosa, stava facendo il suo consueto riscaldamento di venti minuti di corsa prima di iniziare l’allenamento vero e proprio.

Indossava il suo reggiseno sportivo preferito verde pastello e degli aderenti leggings grigi che le arrivavano poco sopra i ginocchi.

Comunque Jack aveva ragione ha suggerirmi di correre scalza: certo l’impatto sul terreno è un po’ più duro però sento anche che lo sforzo sulle gambe è molto più naturale…Pescasoda correva infatti senza scarpe e il sudore le faceva già rilucere la pelle chiara, con graziose efelidi sulle spalle e sulla parte superiore sia del petto che della schiena – … gli ho detto che se anche oggi non poteva venire di mandarmi almeno un sostituto: spero abbia capito però. Mi ha ripetuto diverse volte di essere stato imbottito di antidolorifici. Non pensavo che Jack fosse uno che amasse sballarsi così…

Mancavano ancora pochi minuti alla fine del riscaldamento ma qualcosa, forse il suo intuito femminile o forse il pesante e rumoroso respiro roco alle sue spalle, le fece intuire di essere osservata.

Deve essere arrivato Jack, anzi il suo sostituto, perché Jack è molto silenzioso e si diverte a salutarmi con una pacca sul sedere… beh, facciamogli vedere che sono in forma… – contemporaneamente aumentò notevolmente la velocità di corsa: ora la ragazza correva rapida, un bel passo, lungo ed elastico, molto potente che sembrava sostenerla in aria più a lungo del normale mentre la coda rossa le oscillava come un pendolo sulle spalle.

Finalmente il timer del tapis roulant e il nastro rallentò fino a fermarsi: Pescasoda saltò giù dalla macchina e si voltò a osservare il nuovo arrivato.

Ah! Deve essere il sostituto:… hum… speravo meglio… – pensò critica Pescasoda osservando l’omino verde dalle vesti stracciate e lo sguardo vacuo perso nel vuoto.

***

26/8/20XX ore 23:00Residenza albero magico di Strabuccino

Allora, prendiamo nota: quando si ricarica la partita si dovrebbe ripartire dalla stessa posizione in cui si era salvato! Invece il tempo del mondo simulato scorre come quello reale… e poi mi fa sempre ripartire da una posizione vicino a un collegamento a Internet: non mi pare che questo sia realistico o abbia un qualche sensopensò Strabuccino mentre con la mano sinistra cercava di prendere appunti scrivendo alla cieca su un pezzettino si carta.

Fortunatamente sono ancora a casa, e che casa, di Pescasoda: tutta pagata dal cavaliere Ricco suppongo. Questo dovrebbe essere lo studio. Vediamo se anche oggi è ad allenarsi… Però sono proprio migliorato a controllare il movimento con i tasti… – pensò Strabuccino mentre faceva muovere il suo avatar, Strabuccinator T-799+, giù dalle scale fino al piano terra dove c’era la piccola palestra privata.

Sì, è qui! Però, sempre in forma e soda la bella Pescasoda… – pensò Strabuccino osservando le ritmiche oscillazioni delle natiche della ragazza che correva sul tapis roulant.

Senza pensarci Strabuccino iniziò a premere ripetutamente il tasto “P” che serviva ad aumentare l’eccitazione dell’avatar e che, contemporaneamente, ne provocava il respiro affannoso.

Accidenti guarda come corre veloce adesso!… che bei polpacci torniti… anche il resto non è male ma dovrò controllare senza i leggings… toh! Non mi ero accorto che era scalza! Che bei piedini rosei e teneri!… Ah! Devo prendere nota che dovrebbe essere possibile poter scegliere i vestiti della nostra ragazza…

«Accidenti!» – esclamò irritato Strabuccino: aveva infatti urtato il lapis per gli appunti facendolo cadere a terra e ora fu costretto a togliersi il visore Total Facemask per recuperarlo.

Dopo un minuto, aggiornati gli appunti, si rimise il visore ma al suo cervello occorsero svariati secondi per capire cosa fosse successo.

Certo che è proprio bella! – pensò assorto Strabuccino contemplando Pescasoda adesso davanti a lui: una mano appoggiata sul fianco destro sporto un po’ in fuori perché tutto il peso era su una gamba mente l’altra di profilo, mostrava l’elegante forma, tonica ma non esageratamente muscolosa. Muscoli che invece si intravedevano nel ventre nudo – Meno male che non sono eccessivi però! Le donne troppo muscolose mi fanno impressione… guarda poi com’è deliziosamente arrossata per lo sforzo la sua pelle… e il sudore le ha bagnato il reggiseno sportivo: si intravedono chiaramente i capezzoli adesso! E ora si sistema i capelli! Non ha le ascelle depilate, però non ha la boscaglia selvaggia di Baccabriciola, si vedono sì dei peletti rossi aggrovigliati fra loro per il sudore, però niente di eccessivo… e che occhioni azzurri, come sono dolci, e come sono piene le sue labbra, come si muovono bene… Accidenti! Mi sono dimenticato di accendere il suono!e lesto Strabuccino premette la serie di tasti che aveva perfettamente memorizzato.

Merda! Ora non si vede più niente! – e così si ritolse il visore per verificare e correggere tutte le impostazioni.

«NA! Baiv efulver schion?» – gli stava chiedendo Pescasoda con voce suadente.

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19. Il sostituto irregolareultima modifica: 2024-05-17T13:47:07+02:00da IpostasiRiflessa

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