20. La lattina di “Toro Selvaggio Scatenato” si scatena

Attenzione! Il seguente articolo fa parte di un romanzo erotico/comico/fantascientifico a puntate e, come tale, è riservato a un pubblico maggiorenne: se hai meno di 18 anni sei pregato di chiudere immediatamente questa pagina!

20. La lattina di “Toro Selvaggio Scatenato” si scatena

Non sarà mica idiota? – si chiese Pescasoda – Sono abituata a essere fissata ma questo qui esagera!

«NA! Baiv efulver schion!» – disse rianimandosi improvvisamente la misteriosa creatura piccola e verdognola ma dall’aspetto possente «Strabuccinator T-799+!»

Perfetto! Un immigrato, probabilmente messicano, tutto emaciato… Però se me lo ha mandato Jack immagino conosca il proprio lavoro… – pensò Pescasoda osservandolo criticamente «Capisci la mia lingua? Sei il sostituto di Jack? Io mi chiamo Pescasoda! P-E-S-C-A-SO-DA.»

E, per ribadire bene il concetto, si strinse contemporaneamente una natica per sottolinearne l’acerba consistenza.

«NA! Baiv efulver schion? Strabuccinator T-799+…»

«Aspetta ora mi spiego meglio…» – e la ragazza afferrò una manina secca di Strabuccinator e se la portò al sedere premendosela contro «Io Pescasoda… la senti la consistenza?»

La creatura fungoide aveva capito più che il nome la consistenza e per questo iniziò a strizzare con grande interesse il muscolo tonico e tondo della giovane donna.

Ma, prima che Strabuccinator riuscisse a far scivolare i suoi luridi artigli sotto i leggings e sulla delicata pelle, la ragazza si allontanò da lui «Va bene, hai capito il mio nome almeno: anche se non parli la mia lingua non importa: fammi solo vedere che esercizi devo fare!»

Ma in un attimo la creatura le fu di nuovo addosso e stavolta prese a palparle non solo le natiche ma anche i seni, le cosce e ogni centimetro di pelle nuda.

Sembra una piovra: ma quante mani ha? Comunque uno strano modo di valutare la mia forma fisica… ma, suppongo, sentire direttamente la consistenza dei muscoli sia più efficace che limitarsi a guardarli e basta…

«NA! Baiv efulver schion!» – le disse con viscida passione Strabuccinator.

«D’accordo, farò un po’ di trazioni: mi sembra una buona idea!» – e subito sgusciò di nuovo via dalle braccia di Strabuccinator e corse alla sbarra alla quale si aggrappò da sola con un agile salto «Ecco, adesso puoi aiutarmi dandomi una mano se necessario!»

Subito la ragazza si mise d’impegno a tirarsi su con la forza delle braccia mentre Strabuccinator rimase a osservarla con gli occhi sbarrati.

***

Accidenti! È veramente forte e in forma Pescasoda! – pensò Strabuccino con ammirazione – e poi, anche se sono migliorato a usare i controlli, mi sfugge sempre…

Devo annotare questo suggerimento: sarebbe utile un comando che consenta di mantenere il contatto automaticamente una volta attivo. Poi ovviamente il software dovrebbe considerare anche l’agilità e la forza dei relativi personaggi coinvolti per stabilire se la presa ha successo… – Strabuccino si sollevò il visore per prendere gli appunti e bersi un sorso di “Toro Selvaggio Scatenato”, una bevanda energetica e stimolante a cui si era recentemente assuefatto.

Dal visore giunse però la debole vocina degli altoparlanti integrati «NA! Baiv efulver schion!» – diceva Pescasoda.

Che succede? – si chiese Strabuccino rimettendosi il visore – … ah! Non riesce a concludere la trazione… vediamo di raggiungerla e aiutarla… anche se non so bene come…

***

Maledizione! Ci sono quasi però, non mi arrendo… – pensava Pescasoda bloccata a metà della decima trazione – Ma perché non viene ad aiutarmi questo istruttore!?

«Strabuccinator! Mi servirebbe una piccola spintarella… adesso!»

E proprio allora Strabuccinator, richiamato dalla precedente richiesta d’aiuto, arrivò alle sue spalle, mettendosi sotto al corpo ansante dell’atletica rossa. Incerto su come aiutarla alzò le braccia per afferrarla per i fianchi.

«Ma che fai!?» – urlò allarmata Pescasoda: la malvagia creatura verde pisello avariato, invece di aiutarla spingendola in alto, la tirava in basso. Con un estremo sforzo testardo la ragazza si tirò su verso l’alto mentre Strabuccinator attaccatosi ai leggings glieli fece calare fino alle ginocchia.

Per un attimo la creatura muscolosa, dalle gambine e braccine secche, ebbe la visione dei glutei sodi e lentigginosi, contratti per lo sforzo, fra cui si intravedeva il nido dell’amore rosso fuoco evidenziato dalle toniche cosce che si contraevano disperatamente.

«Aach!» – urlò Pescasoda, ormai sbilanciata, che perse la presa cadendo. Fortunatamente Strabuccinator, che con le braccia ora la teneva per il retro delle ginocchia, fu prontissimo o, più precisamente, si trovò al posto giusto al momento giusto: quando Pescasoda gli piombò addosso il suo muso animalesco sprofondò nel di dietro sudato di lei, con naso e bocca esattamente a contatto con gli orifizi della giovane.

Strabuccinator, accecato dalle carni bollenti e dal profumo delle forti fragranze femminili, barcollò per poi cadere all’indietro proteggendo però cavallerescamente con la propria testa il delicato inguine e i glutei della ragazza.

«Tutto bene?» – chiese premurosamente Pescasoda: ma Strabuccinator le rispose facendo penetrare la sua lunghissima lingua nelle profondità umide e calde della donnesca guaina del piacere.

«Aahh! Uuuhhmm… Aahhh… istruttore!» – commentò la ragazza con una venatura di emozione nella voce «Forse non se ne è accorto maaahhh…. ma mi haaa eeh… inserito la linguaua… per sbaglio làahah… nella miaahh… micina, ma io… dovrei ancora… eehm… finire gli eserciziiihhe!»

Strabuccinator però, invece di lasciarla andare, prese a palparla con le mani dalle dita adunche tastandola tutta alla cieca.

Suppongo che l’istruttore voglia massaggiarmi per sciogliermi… aahh!… i muscoli: ma di solito questo si fa a fine…. Uuhm! Quanto arriva in fondo!… allenamento… ma certo ha una sua tecnica… ooh!… il massaggio di per sé è goffo ma… aaah!… la lunghezza della lingua è…. eehmm… è notevole! Ma… aah!… prima il piacere poi… uuh!… l’altro piacere… – stabilì nel frattempo Pescasoda.

«Non adesso!» – disse facendo sfoggio di grande forza morale Pescasoda.

Con un salto la ragazza si rimise in piedi, tirandosi su i leggings, mentre le zampe di Strabuccinator non riuscivano a far presa sulla pelle scivolosa per il sudore di lei.

«Io credo sia meglio rimandare il massaggio alla fine dell’allenamento, no? Anche con Jack facciamo sempre così in genere…» – propose la ragazza – Accidenti, ho paura che non capisca niente di quello che dico

Infatti Strabuccinator aveva confuso la pazienza di Pescasoda con la disponibilità a soddisfare le sue sudicie voglie: adesso l’omino verdastro e vomitastro si tolse i pochi stracci che lo ricoprivano cosicché il suo cannone, più potente di un HIMARS, mostrò le sue vere intenzioni allo sguardo attonito della ragazza.

Perché adesso si spoglia? Sarà quella nuova tecnica di ginnastica-yoganew age 4.0 in cui ci si allena nudi? Non vedo altre spiegazioni… – ipotizzò l’atletica giovane.

Beh, perché non provare? Che mai mi potrebbe succedere di imprevisto ad allenarmi completamente nuda davanti a uno sconosciuto, probabilmente un immigrato illegale messicano, a sua volta nudo? – e così anche Pescasoda si liberò in un attimo dei leggings e del reggiseno sportivo rimanendo solo col fiocco rosa che le decorava la coda di fiammeggianti capelli rossi.

«Magari andiamo là, così facciamo gli esercizi per gli addominali…» – disse Pescasoda indicando la panca nei pressi della spalliera svedese.

Comunque un po’ esibizionista questo… come si chiama… Strabuccinator a mostrarmi il suo grosso lanciamissili… chissà che munizioni adopera… eh! eh! – pensò sorridendo la maliziosa fanciullaPer questo voglio dimostrargli che anch’io ho le mie doti e che gli esercizi di tonificazione vaginale li faccio seriamente!

No, quello è troppo pesante… ecco questa vecchia lattina vuota di “Toro selvaggio scatenato” va bene…pensò Pescasoda mentre si sdraiava sulla panca col sedere che sporgeva leggermente e le gambe larghe ben piantate a terra.

«Ecco! Guarda cosa so fare io!» – e portò il cilindro di “Toro selvaggio scatenato” alla bocca dell’amore fra la rada barbetta rossa. Lo fece entrare per un terzo e poi allontanò le mani: lentamente la lattina iniziò a venire risucchiata nel pozzo del desiderio.

Strabuccinator osservò l’esercizio, con gli occhiacci fuori dalle orbite che mandavano bagliori di lussuria, mentre i muscoli del ventre della ragazza si contraevano in sequenza formando delle specie di piccole onde che dall’inguine risalivano fino all’ombelico. Quando la lattina sparì all’interno della grotta muschiosa, le labbra si richiusero come se l’avessero veramente inghiottita.

«Guarda adesso!» – disse Pescasoda sorridendo: ed ecco che le onde sul ventre di lei invertirono la loro direzione e subito la lattina riuscì per metà della sua lunghezza.

«Devo fare attenzione a non farla cascare…» – spiegò Pescasoda concentratissima «comunque ora che è bagnata e scorre bene posso muoverla più rapidamente…»

E così dicendo il piccolo cilindro di alluminio, come animato da vita propria, iniziò a spostarsi velocemente dentro e fuori l’intimità di lei. Infine Pescasoda lo fece di nuovo scomparire completamente dentro di sé e poi, con una leggere smorfia, contrasse tutti i muscoli compresi quelli delle gambe. Lentamente fece poi riuscire la lattina, ora completamente accartocciata e ridotta allo spessore di un grosso dito, fino a farla cadere ai piedi della panca.

«Hai visto che forza?» – commentò sorridendogli.

Ma la malvagia creatura aveva colpevolmente interpretato come un sottile invito sessuale il difficile esercizio ginnico della ragazza e ora, col cannone ormai più che carico, con concupiscenza le si avvicinò tenendolo con entrambe le mani e puntandolo alla delicata, ma decisamente sia agile che tonica, trincea pelosa di lei.

«No, aspetta: manca ancora mezz’ora alla fine dell’ora di lezione!» – e, così dicendo, Pescasoda si rialzò dalla panca guardandosi intorno per decidere a quale esercizio passare.

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20. La lattina di “Toro Selvaggio Scatenato” si scatenaultima modifica: 2024-05-20T10:25:33+02:00da IpostasiRiflessa

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