L’Oasi delle Cesine

cesine

Ci sono alcune mete salentine che spesso non vengono prese in considerazione per la propria vacanza e che a nostro avviso invece meritano assolutamente di essere inserite nel vostro tour della zona come, ad esempio, l’Oasi WWF delle Cesine, nel comune di Vernole. Una volta arrivati in questo luogo di rara bellezza, un vero e proprio paradiso sulla terra, farete fatica a credere che qui un tempo fosse presente solo una palude insalubre, infestata da zanzare. Con la bonifica effettuata nell’Ottocento, la zona divenne fertile e qui sorsero tutte le specie vegetali che è oggi possibile osservare, una zona che si trasformò, dove la bellezza sbocciò in modo davvero incredibile, un luogo che dagli anni ‘80 è stato riconosciuto come Riserva Naturale dello Stato e dato in gestione al WWF affinché riuscisse a proteggerlo e valorizzarlo. Il WWF è riuscito in questa impresa in modo impeccabile, tanto che questa zona è stata dichiarata anche a protezione speciale nonché sito di importanza comunitaria.

All’Oasi delle Cesine potete trascorrere una giornata a diretto contatto con la natura, immergendovi in sensazioni uniche e restando ammaliati dal panorama che si para davanti ai vostri occhi. La macchia mediterranea invade con il suo odore penetrante tutta la zona e avrete la possibilità di osservare l’erica pugliese, l’erica della santoreggia, i pini di Aleppo e quelli delle Canarie. Bellissime le orchidee multicolore che avrete la possibilità di osservare durante la vostra passeggiata, nonché gli iris e la campanella selvatica. Se vi troverete qui durante la primavera e in estate, non potrete che restare a bocca aperta per lo stupore nell’osservare le molte specie di farfalle che vivono nella zona.

L’oasi è silenziosa, ma a rompere il silenzio troverete il cinguettare delle molte specie di uccelli che qui vivono. Pensate infatti che sono ben 180 le specie di uccelli presenti in zona, molte delle quali stanziali e altre invece di passaggio, che arrivano qui quindi solo durante il periodo delle migrazioni. Si tratta insomma di una meta imperdibile anche per tutti gli amanti del birdwatching. Molti anche i piccoli mammiferi e gli anfibi che qui avrete la possibilità di incontrare, nonché alcuni rettili. L’oasi si affaccia anche direttamente sul mare, con 6 chilometri di costa dove è possibile osservare spiagge sabbiose ma anche scogliere.

Non vi resta che preparare le vostre valigie allora e scegliere una sistemazione per la notte, magari proprio vicino all’oasi. Per scegliere la struttura ricettiva più adatta, vi consigliamo di utilizzare il sito internet Salentu.com, dove potete scovare ogni tipologia di struttura a prezzi convenienti, anche con offerte last minute.

Il Salento in 7 giorni

salento in 7 giorniVisitare il Salento in 7 giorni è possibile, ma dovete essere disponibili a spostarvi ogni giorno. Località marine, città d’arte e capitali del gusto, questo e molto altro è il Salento. Un viaggio da fare in auto e per i più sportivi anche in bicicletta.
Si parte da Alberobello, un piccolo paese in provincia di Bari famosissimo per i trulli, costruzioni di pietra a forma conica che hanno ricevuto anche il prestigioso riconoscimento dell’Unesco e sono a tutti gli effetti Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il secondo giorno invece si fa tappa ad Ostuni, la porta del Salento, e si attraversa la Valle d’Itria, luogo bucolico e suggestivo. Prima di arrivare nella città bianca, fermatevi a Locorotondo per gustare vini e formaggi locali, ma non “appesantitevi” perché il centro storico di Ostuni è una spirale in salita con scorci magnifici sulla costa adriatica. Il cammino prosegue verso Avetrana, tra ulivi secolari e aziende vinicole. Avetrana, tristemente nota alle cronache nazionali, era una cittadina importante della Via Appia che collegava Brindisi a Roma.

Per visitare il Salento in 7 giorni dovete essere disposti a rinunciare al caos e alla folla, ma quello che vedrete vi ripagherà. A pochi chilometri da Avetrana c’è la costa ionica, con Torre Colimena e Porto Cesareo, paradisi naturali incontaminati. Il quarto giorno, dopo una breve sosta in queste località si prosegue verso Gallipoli, il cui nome deriva da Kale Polis (città bella). La città si è meritata questo appellativo perché oltre al mare e alla vista da nord a sud ci sono chiese, vicoli e tanti musei molto interessanti. Il quinto giorno però si rotola verso sud, a Santa Maria di Leuca, lo spartiacque tra Ionio e Adriatico. Qui si possono ammirare ville sontuose in stile liberty con architetture insolite fortemente volute dai loro proprietari. Molte di queste sono state set di importanti film.

Il viaggio in Salento dal Finibus Terrae prosegue ad Otranto e al suo imponente Castello dove spesso sono allestite mostre di artisti mondiali. E tra una passeggiata e l’altra, in questo sesto giorno, si può ritemprare il corpo a Santa Cesarea Terme nota per le cure idroterapeutiche e la fangoterapia radioattiva oltre che per le piscine naturali a cielo aperto. Ultima tappa del viaggio è Lecce, attraversando ulivi e muretti a secco, da Otranto si arriva nel cuore del Salento. Dedicando alcune ore alla visita della città barocca vi renderete conto della diversità di stili che avete conosciuto in 7 giorni.

Crolla la scogliera di Santa Cesarea Terme, nuovi divieti in Salento

falesia di Santa Cesarea TermeSanta Cesarea Terme è famosa per le sue acque benefiche e per la falesia. Le ultime notizie non sono rassicuranti perché la falesia si sta sbriciolando e in seguito alle verifiche della Guardia Costiera sono stati disposti nuovi divieti di balneazione. I nuovi crolli hanno interessato la spiaggetta del porticciolo, un luogo particolarmente amato dai salentini e dai turisti che in questi anni hanno deciso di trascorrere le loro vacanze in Salento. Repubblica sottolinea che questo non è il primo crollo, tanto che si può parlare della maledizione delle falesie pericolose. Solo qualche tempo fa ci sono stati nuovi smottamenti in località Cerra ad Otranto, nella zona dove dove sorgere il Twiga di Briatore.

Diversi crolli si erano verificati anche negli scorsi anni e la situazione più difficile resta sempre quella della cala di Porta Miggiano. Nonostante gli interventi di consolidamento predisposti dell’amministrazione comunale la zona resta inaccessibile. In seguito a quella vicenda era stato ordinato il sequestro della spiaggetta ed erano stati condannati i responsabili della cementificazione. Nelle altre zone considerate a rischio crolli ci sono stati pochissimi interventi perché l’iter per mettere in sicurezza la costa è lungo e sappiamo che la burocrazia in Italia è molto lenta. Gli agenti atmosferici invece agiscono in fretta e giorno dopo giorno il mare e il vento con la loro forza continuano a ad erodere la falesia causando nuovi crolli.

I massi che sono caduti nel porticciolo di Santa Cesarea Terme sono grossi e pesanti, il luogo è uno dei più suggestivi e per fortuna non c’era nessuno quando si sono verificati i crolli, altrimenti sarebbe stata una vera e propria tragedia. Come dicevamo la Guardia Costiera ha effettuato dei sopralluoghi e il comandante Elena Manni sta valutando ulteriori divieti. Al momento la zona è stata transennata dai Vigili Urbani per impedire ai curiosi di avvicinarsi.

In estate sempre più luoghi della costa salentina saranno inaccessibili a causa dei pericoli insidiosi delle falesie ma il caso di Santa Cesarea Terme non è isolato, questo è solo l’ultimo tratto della costa che cade letteralmente a pezzi. L’elenco delle zone inibite alla balneazione e alla navigazione è lungo, il rischio idrogeologico si estende dal Gargano al barese, arrivando in Salento.
Per questo è importante rispettare l’ambiente e seguire tutte le istruzioni dei cartelli affissi nelle zone balneari dalle autorità.

Forse possiamo ancora fare qualcosa per salvare le nostre coste e viverle senza divieti!

Carnevale a Gallipoli

Carnevale-di-Gallipoli-2016Open Day per vedere in anteprima i carri allegorici

Il 4 febbraio prendere il via ufficiale il Carnevale di Gallipoli giunto oramai alla sua 77esima edizione.
E’uno degli appuntamenti del periodo più attesi con i suoi famosi carri allegorici.

“Tivù Tiva? Il Carnevale è il nostro gioco”, è il filo conduttore di questa edizione del Carnevale. Al centro ci sarà il mondo dello spettacolo e televisione: un universo che offre senza dubbio un’ampia varietà di personaggi e maschere da cui trarre spunto.

Dove e Quando

L’appuntamento è per i giorni 4 e 11 Febbraio 2018 a Corso Roma a Gallipoli, mentre il Martedì grasso verrà celebrato nel suo centro storico.

Nonostante “La Fabbrica del Carnevale” avesse chiesto di trasferire i festeggiamenti presso il Lungomare Galilei molto più spazioso, pare che non ci siano i tempi tecnici per variare tale evento.
L’idea che i carri allegorici possano sfilare su lungamare rimane però un sogno nel cassetto che il comitato de “La Fabbrica del Carnevale” si propone per l’anno prossimo.

La Festa del Fuoco

Il Carnevale avrà inizio Mercoledì 17 Gennaio con la tradizionale Festa del Fuoco, quando verranno ache eletti i nuovi re e regina del Carnevale, sua Maestà Re Candallinu e Regina Mendula Riccia.

Il concorso è aperto a chiunque vi voglia partecipare.

L’Open Day

Da non perdere è la giornata open day dedicata alla visita dei capannoni del Carnevale che svelerà in anteprima qualche segreto sui carri di cartapesta e la loro lavorazione anche per avvicinare a quest’antica arte le nuove generazioni. La “Fabbrica del Carnevale” ha aperto oggi le porte dello stabilimento di costruzione dei carri, dalla mattina alla sera.

Christmas Park a Nardò

Christmas-ParkIl Salento da vivere anche a Natale

Non solo l’estate si può visitare e soggiornare in Salento, oggi c’è una vasta offerta di eventi e iniziative per passare il Natale in Salento.
Infatti l’ultima moda sembra essser quella di visitare le loccalità di mare in inverno con tutto quello che offrono ai visitatori.

Babbo Natale incontra i bambini

Ad esempio oggi 22 dicembre a Nardò, provincia di Lecce, Babbo Natale incontrerà tutti i bambini al Christmas Park presso l’Oratorio Santa Maria degli angeli, dalle ore 16.00 alle 19.00.
Questo evento, del tutto gratuito, si ripete da diversi anni, per la gioia dei più piccini che potranno consegnare a Babbo Natale le loro letterine e scattare una foto con lui immersi nell’atmosfera magica del Natale
In più ci saranno come sepmre tanti giochi a tema natalizio.

Organizzazione

L’evento è organizzato da Archeoclub Terra d’Arneo e Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “N. Moccia” in collaborazione col consigliere comunale Antonio Tondo, il giornalista Lorenzo Falangone e Tony De Paola e con il patrocinio del Comune di Nardò e supporto del negozio “Belli & Monelli” di Federico Felline.

Kids, Festival internazionale del teatro e delle arti per le nuove generazioni

Kids-2017A Lecce come ogni a gennaio si svolge Kids, il Festival internazionale del teatro e delle arti per le nuove generazioni

Spettacoli e artisti

Tantissimi spettacoli con quasi sessanta repliche e compagnie e attori provenienti sia dall’Italia che dall’estero, con incontri, mostre, laboratori, una festa finale, comprendenti anche l’operazione Robin Hood e un’ attenzione alle periferie, tutto questo ci sarà al festival Kids, a Lecce da giovedì 28 dicembre a domenica 7 gennaio .

Il Festival del teatro e delle arti per le nuove generazioni viene organizzato da Regione Puglia assieme al Teatro pubblico pugliese, al Comune di Lecce, alla Factory Compagnia Transadriatica e a Principio Attivo Teatro anche con la collaborazione di Manifatture Knos, del Teatro Antoniano, di Apulia Film Commission e del Cineporto di Lecce oltre al Museo Ferroviario della Puglia.

Tema di quest’anno

Il tema di Kids quest’anno sarà La città bambina, dato che questo festivale mette sempre al cetro i bambini e le bambine, con la loro capacità di reinventare e trasformare i luoghi e gli spazi in una città “bambina”.

E’ una speranza di rinnovamento per una città che fa tesoro delle esperienze e guarda al mondo con la purezza e la curiosità dei piccoli. Kids è però sopratutto una festa del teatro alla scoperta di un mondo che diverte e fa allo stesso tempo pensare.

Parteciperanno quindi delle importanti realtà del teatro per l’infanzia e la gioventù d’ Italia e d’ Europa, coinvolgendo il Teatro Paisiello, le Manifatture Knos, e il Castello Carlo V, ancora il Museo Ferroviario e il Cineporto e per questa edizione come novità anche il Teatro Antoniano, oltre la parrocchia di San Sabino (situata nella periferia leccese) e i paesi di Frigole e di Borgo Piave.

Parate, mostre, laboratori

Oltre a tutto questo ci saranno festose parate per le vie della città, un mercato del baratto di Fermenti Lattici con un percorso sulla figura di Vivian Maier, partendo dal libro “Lei. Vivian Maier”, edito da Orecchio Acerbo, nel progetto “Letture Strabilianti per Bambini e per Giganti” promosso dal Centro per il Libro di Roma per Lecce Città del Libro 2017, mostre e laboratori gratuiti con CirKnos, Francesca Randazzo, Bla Bla Bla, Teodor Borisov, e con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni con sono due star di danza contemporanea italiana.

Operazione Robin Hood

Questo festival è aperto a tutti e si rinnova la tradizione dei biglietti sospesi grazie all’Operazione Robin Hood. Anche quest’anno infatti sarà possibile aderire acquistando un biglietto sospeso o una Kids card per un’associazione o un istituto che operano nel mondo del disagio infantile, la quale consegnerà il biglietto o la card a un piccolo spettatore.

Nidificare nei Paduli

In salento,a Botrugno, località in provincia di Lecce, si sta portando avanti un progetto di riqualificazione territoriale. Esattamente nel parco dei Paduli, una località di interesse naturalistico notevole, si cerca di proteggere il territorio dall’abbandono e dalla speculazione edilizia per cui si organizzano sempre incontri di cultura, artisti, enogastronomia, per attirare i visitatori e portarli a conoscenza della bellezza di questo territorio.

Land art

Grazie ad una sperimentazione di land art, degli artisti sono stati chiamati a sperimentare la loro arte realizzando veri e propri nidi appesi sugli uliveti secolari che sono presenti da sempre in questa terra.

Per valorizzare le meraviglie del Salento e fare conoscere a tutti le bellezze del terriorio ecco che nel Parco dei Paduli i turisti che vi si avventurano potranno provare l’ebbrezza di dormire all’interno di un nido di legno e ramoscelli, a mezz’aria sosospeo e appeso a un ulivo.

Nidi nei Paduli

“Nidificare i paduli” è infatti il nome di questa iniziativa che ha creato duqneu delle dimore ecosostenibili odve i visitatori che vi rimangono ache per la notte vi possono soggiornare, dormendo all’interno di questi nidi accoglienti del parco.

Opera d’arte

Una vera opera d’arte quindi si è realizzato in questo uliveto con casette, nidi sospesi, dimore ecologiche per una visita diversa dal solito.

Questa iniziativa fa parte di un progetto volto a combattere l’incuria e l’abbandono e che prevede incontri, degustazioni dei prodotti del Salento, e cultura nel Parco dei Paduli.

Con giugno prende il via “Il Salento in Bus”

salentobusPer tutta l’estate la provincia di Lecce offre il servizio Salento in bus, che permette di spostarsi in modo semplice e senza ricorrere alle auto tra le più rinomate località turistiche salentine, con particolare attenzione alla fascia costiera.

Il servizio di bus

Il servizio Salento in bus è attivo quest’anno dal 1 giugno al 30 settembre ed è pensato per rispondere soprattutto alle esigenze dei turisti che ogni estate affollano il Salento, ma può essere utilizzato anche dagli abitanti della zona. Si tratta di un servizio che è stato creato in collaborazione tra la Provincia di Lecce e la società di trasporti locale per incrementare nel periodo estivo le normali linee di autobus, permettendo ai turisti e ai residenti di spostarsi senza dover ricorrere a mezzi propri. In tal modo è possibile ridurre notevolmente il traffico in estate, con i conseguenti problemi a livello sia di inquinamento sia di viabilità e di parcheggio.
Il servizio prevede 9 linee, numerate a partire da 101, a cui si aggiungono altre linee minori che garantiscono il collegamento con vari punti dell’entroterra salentino. Inoltre sono anche presenti delle navette che consentono si arrivare agli aeroporti di Brindisi e Bari, sempre nell’ottica dell’interazione tra i principali mezzi di trasporto utilizzati dai turisti per raggiungere il Salento.

Le località coinvolte

Il servizio Salento in bus si sviluppa da Lecce verso sud fino a Santa Maria di Leuca, con particolare attenzione alle località costiere. Tra i centri di maggiore interesse coinvolti nel servizio si trovano Otranto, Gallipoli, S. Maria di Leuca, Porto Cesareo, Lecce e molte altre cittadine.
Per quanto riguarda la costa, il servizio copre tutto il perimetro costiero da Porto Cesareo a Santa Maria di Leuca grazie alle linee 104 e 108.

Gli orari e le tariffe

Gli orari delle corse sono pensati per coordinarsi con l’arrivo dei treni, in modo da consentire ai turisti di spostarsi comodamente senza lunghe attese. Gli orari cambiano da linea a linea, ma coprono solitamente tutto l’arco della giornata, dalla mattina alla sera. Anche l’intervallo tra una corsa e l’altra varia in base alla linea, perciò è sempre bene informarsi con attenzione. Per conoscere tutti i dettagli sul servizio Salento in bus è comunque possibile rivolgersi agli infopoint di Lecce o al call center dedicato; in alternativa si possono scaricare gli orari completi disponibili online.
Le tariffe delle corse di Salento in bus sono calcolate su base chilometrica e sono le stesse solitamente previste dalla Regione Puglia per le linee attive tutto l’anno. Se lo si desidera, è anche possibile acquistare il biglietto online, tramite smartphone o direttamente sull’autobus, pagando un piccolo sovrapprezzo.

Arpa Puglia: in Salento il mare più pulito della Puglia

salentomaLe spettacolari coste pugliesi della penisola salentina, offrono un delizioso squarcio di paradiso naturale, per i colori delle coste, ma anche per l’architettura storica, e a maggio 2017 sono arrivate anche anche altre numerose bandiera blu che riconoscono al luogo la certificazione da parte della Fee. I dati pubblicati da Arpa Puglia riconoscono il Salento come il mare più pulito della Puglia

Le Bandiere Blu

La bandiere blu è un riconoscimento conferito dalla Fee (Foundation for environmental Education) un istituto internazionale a tutela dell’ambiente fondato nel 1987, che riconosce e assegna la bandiera in 49 paesi diversi. L’assegnazione avviene tramite criteri severi di valutazione della pulizia massima delle acque, che devono possedere una validità eccellente di balneazione, implementata dall’efficienza della raccolta differenziata. Un altro criterio imprescindibile è la mancanza di scarichi fognari e acque industriali nei pressi delle spiagge, e l’elaborazione di piani ambientali efficaci per l’emergenza ambientale e lo sviluppo costiero. Altri criteri importanti sono acque limpide prive di inquinamento visibile in superficie come macchie, residui di rifiuti, e spiagge allestite con appositi contenitori porta rifiuti in numero adeguato alla proporzione della capienza di bagnanti.

I Comuni Certificati

Il comune di Castro già dal 2015 ha sensibilizzato alla raccolta differenziata i cittadini, in particolar modo sulle acque, ed è stato il primo comune a ricevere l ‘onorificenza, per avere incrementato lattività di pulizia in tre punti fondamentali tra le zone di Romanelli, Zinzulusa e Sorgente. Insieme al comune di Castro, le città certificate Fee dal 2015 sono Otranto, marine di Melendugno e Marina di Salve. Le altre località ad essere inserite tra le spiagge più pulite a certificazione Fee , sono state Margherita di Savoia, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Castellaneta e Ginosa. Purtroppo l’onorificenza ancora non è stata conferita alla zona del Gargano, molto amata dai turisti e che richiama un flusso non indifferente di viaggiatori.

Il mare salentino è privo di batteri

In Salento è il mare più pulito della Puglia questi i dati pubblicati da Arpa Puglia, le strabilianti coste e gli orizzonti naturali sono la cornice che rende le vacanze dei tanti turisti che accorrono ogni anno, magiche e uniche, la certificazione Fee riconosce questa parte della regione come tutelata dall’inquinamento quindi priva di batteri come Escherichia coli ed Enterococchi, batteri intestinali per la cui presenza è previsto un limite di balneazione, oltre un tempo massimo di divieto. Fra i 23 comuni della costa leccese e provincia, le acque che risultano più incontaminate, riguardo i dati pubblicati ad aprile 207 sono i mari delle nove città marine di Meledugno dove la presenza dei due batteri è addirittura pari zero.