Anche la legge elettorale tra gli argomenti di discussione. E scatta il totoministri: Tabacci per la De Girolamo, via Giovannini e Zanonato.
Giulia Nitti
Si fanno sempre insistenti le voci di un rimapsto di governo. Voci supportate dal fatto che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha convocato questo pomeriggio il segretario del Pd Matteo Renzi al Quirinale. Ma tra i possibili argomenti di discussione c'è anche la legge elettorale.
Poi, non appena Enrico Letta sarà rientrato dal Messico il presidente del Consiglio avvierà una serie di colloqui con la maggioranza e metterà a punto una nuova squadra.
Sembra ormai cosa certa: gli incontri dovrebbero partire dal 15 o al massimo dal 16 gennaio, e il rimpasto, almeno nelle intenzioni del premier, sarà radicale, tanto da richiedere un nuovo voto di fiducia alle Camere.Nella nuova formazione entreranno i renziani, ovviamente, cosa che costringerà il neosegretario del Pd a legarsi all'esecutivo e a mantenerlo in piedi fino al 2015. Restano da scegliere i nomi, da pescare sia in quota Renzi, che in quota Letta. Il totonomi è già partito, anche se, a dire il vero, appare in molti punti una ricostruzione fantasiosa e poco aderente alla realtà.
Epifani al Welfare per ricucire con la Camusso
In prima fila, per cominciare, ci sarebbe il nome di Guglielmo Epifani. L'ex numero uno Cgil andrebbe a sostituire Enrico Giovannini, che, guarda caso, è stato tra i più critici con il job Act del sindaco di Firenze (che invece vede di buon occhio Epifani), e sarebbe un modo per creare un legame con la Cgil, i cui rapporti Giovannini non avrebbe gestito nel migliore dei modi.
Giù Zanonato, su Ichino (o la Tinagli)
Graziano Del Rio, renziano doc, si piazzarebbe invece al posto di Flavio Zanonato, attuale responsabile del dicastero dello Sviluppo, accusato di avere fatto poco o nulla.
Una possibile alternativa sarebbe un esponente di Scelta Civica, vedi Piero Ichino, anche se qualcuno pensa alla giovane economista Irene Tinagli, che piace anche ai montiani.
Monti smentisce: "Non andrò all'Economia"
C'è poi da rimpiazzare Fabrizio Saccomanni, cui il segretario Pd non ha mai nascosto di volere tagliare la testa. Nei giorni scorsi si vociferava addirittura di una sostituzione con l'ex premier Mario Monti, ma l'ipotesi, alquanto bizzarra, è stata smentita con forza dall'interessato sulla sua pagina facebook. In un post di questa mattina Monti scrive: “Mi pare del tutto improbabile mi venga chiesto di entrare nel governo e comunque non sarei disponibile né per l’Economia né per altre posizioni. Saccomanni resta la miglior soluzione, anche se mi piacerebbe vederlo più grintoso…”.
Secondo alcuni analisti, d'altronde, non è una sedia in qualche ministero quello a cui aspira l'ex premier, bensì
un posto chiave in Europa, dove tra qualche mse, saranno da distribuire diverse poltrone in posti chiave.
In corsa per due sottosegretari
Scelta Civica, dalla sua, chiederebbe a Letta solo incarichi in dicasteri economici. Anche se ciò viuol dire sedere come viceministro o sottosegretario. A tal scopo starebbe spingendo per collocare Benedetto Della Vedova, oggi portavoce del partito di Monti, e/o Enrico Zanetti, responsabile Politiche fiscali del partito.
I ministeri senza portafoglio
Ci sono poi da coprire i ministeri senza portafoglio di Pari Opportunità, lasciato vuoto dopo le dimissioni di Josefa Idem, e Integrazione, dove pare che l'avventura di Cecilie Kyenge, “un po’ perché sotto pressione, un po’ perché inadeguata”, dicono nel Pd, potrebbe finire. In pole position c'è il nome di Riccardo Nencini, segretario del Psi e nome assai noto in Toscana.
De Girolamo, addio, arriva Tabacci
L'intramontabile Bruno Tabacci, invece, secondo l'Huffington Post potrebbe prendere il posto dell’attuale ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo,
alfaniana finita nella bufera. Resterebbero invece saldi ai loro posti, oltre che il leader del Nuovo centro Destra Alfano, anche Lupi, che ai Trasporti sta seguendo vicende delicate (vedi Alitalia), Quagliariello e Lorenzin.
Le due incognite: Giustizia ed EsteriNon è chiaro, invece, chi potrebbe prendere il posto di altri due ministri in bilico: Annamaria Cancellieri alla Giustizia, la cui credibilità è stata fortemente minata dopo il caso Ligresti, ed Emma Bonino agli Esteri, accusata per come sta gestendo il caso dei due marò.
Fonte: http://www.ilsalvagente.it
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il 09/11/2023 alle 12:52
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