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Pulsar - Sulla Iss fino al 2024

Post n°3886 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da xavier1962
 

Pubblicato in data 10/gen/2014 da ASIinterviews

Edizione del 10 gennaio 2014 - Nel magazine: Sulla Iss fino al 2024 - Un brindisi per Hubble - Gaia: parcheggio riuscito

 
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Nelle spire del buco nero centrale

Post n°3885 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da xavier1962
 

Pubblicato in data 10/gen/2014 da INAF TV

Il 2014 si preannuncia una stagione movimentata, per la Via Lattea. E in particolare è dal centrocampo che ci si attende azione e spettacolo. Tutti gli occhi sono puntati verso Saggittarius A*, l'immenso buco nero centrale -- un colosso da 4 milioni di volte la massa del Sole: fino a oggi se ne è stato quieto in panchina ma ora pare proprio che sia pronto, garantiscono gli esperti, a scatenare l'inferno. 

A provocarlo, l'avventato ingresso in campo di G2, un'enorme nube di gas scoperta nel 2011. Doveva entrare in collisione con il buco nero già nel girone di andata, a fine 2013, e invece è ancora lì che gli ronza attorno. Però continua ad avvicinarsi, ormai è questione di mesi, sarà per il girone di ritorno, promettono gli astronomi. 

In prima fila a godersi lo spettacolo, il telescopio spaziale Swift della NASA -- un gioiello sensibile ai raggi X pieno fino all'orlo di tecnologia italiana. È dal 2006 che Swift tiene il polso di Saggittarius A*, registrandone le intemperanze settimanali -- una ogni 5-10 giorni -- che si presentano sotto forma d'impennate tali da incrementare fino a 150 volte la sua emissione ad alta energia. Risale alla primavera del 2013 la scoperta d'un oggetto, proprio lì a pochi passi dal dischetto centrale, che marca stretto il buco nero: una magnetar -- un tipo rarissimi di stelle di neutroni, se ne conoscono appena 26 esemplari, meno delle tele dipinte da Vermeer. 

E se le prodezze in banda X e radio di PSR J1745, questo il numero stampato sulla maglia della magnetar, già erano riuscite a eccitare le curve, l'ingresso in area della nube ha tutte le carte in regola per infiammare gli animi degli astrofisici, che già sognano di vedere il buco nero centrale diventare, divorandola, 10mila volte più luminoso di quanto non sia ora.

Servizio di Marco Malaspina

Link al video: http://youtu.be/PuJK2ug7Fgc 

 
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