8 marzo

Vivissimi complimenti ai contenuti e alla grafica di questo blog che, al mio ritorno trovo ampiamente rinnovato con contributi preziosi sia a chi ha bisogno di un supporto psicologico ad affrontare la cruda realtà delle violenze, delle persecuzioni, che si perpetrano tra le pareti domestiche, sia a coloro che vogliono documentarsi sulla materia. Trovo molto ricco e articolato anche lo spazio riservato ai link. Mi soffermo in particolare sulla storia del padre italiano privato del suo diritto alla paternità da un Paese democratico e comunitario, quale è la Germania. Il suo calvario induce a riflettere anche sulla normativa vigente, che non tutela equamente i diritti nell'ambito della potestà genitoriale. Vista la latitanza di alcune istituzioni preposte a fornire delle risposte o dei suggerimenti operativi, chiedo se non si sia ancora rivolto al Parlamento Europeo e alle associazioni che si occupano di casi controversi analoghi al suo. Il caso della signora Calzetta invece evoca nella memoria tanti casi simili uguali di donne e di categorie di persone più deboli (minori, anziani, disabili, donne appunto) che hanno vissuto o continuano a vivere sulla loro pelle degli incubi. Questo blog merita attenzioni e complimenti per il ruolo che svolge di informazione e di confronto, di riflessione. Conto di ritornare presto. Da segnalare. K.

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