8 marzo

Con il Decreto legislativo luogotenenziale n. 23 del febbraio 1945 è stato riconosciuto il pieno diritto di voto alle donne che, per questo, hanno potuto votare nel referendum del 2 giugno 1946: il primo voto politico in Italia delle donne.
È stato, indubbiamente un grande evento ma … le donne entrarono nelle urne ma non sulla Gazzetta Ufficiale.
Infatti circa un anno fa, nel corso dei lavori del “Progetto AuGusto” (promosso dal Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, per digitalizzare e per renderla disponibile nel Web la raccolta della Gazzetta Ufficiale, a partire dal 1860) si è scoperto che varando il suffragio universale, il legislatore ha omesso di parlare di … donne, facendo solo riferimento alla “legge elettorale politica”' del 1919, secondo la quale “sono elettori tutti i cittadini che abbiano compiuto il 21° anno di eta”. Inoltre, il Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 12 marzo 1946, contenente il Decreto per l'elezione dei deputati all'Assemblea Costituente, fa cenno a varie leggi, ma “dimentica” quella fondamentale con il suffragio universale, del febbraio 1945, che estende appunto il voto alle donne.
In sintesi, mie care donne, non dobbiamo mai abbassare la guardia … la strada da percorrere è ancora lunga: dobbiamo essere coscienti che gli uomini non cederanno mai “spontaneamente” le posizioni di potere (anche politico) se hanno una difficoltà enorme persino a scrivere la parola “donna”