Creato da alphabethaa il 02/07/2011

Théorème

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"V" Virtual Voyage

Post n°59 pubblicato il 17 Novembre 2011 da alphabethaa

Future Life

 
 
 

"V" Voyage...Voyage

Post n°58 pubblicato il 14 Novembre 2011 da alphabethaa

 

E' meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile o non partire mai ?

Partire è un po' come morire... La partenza comporta sempre l'abbandono di qualcosa: un luogo famigliare, un legame, una parte di noi. Tuttavia il viaggio in molti casi è paragonato alla vita, alla ricerca e conoscenza di se stessi attaverso il contatto con altri... con il mondo. Viaggiare è un'occasione di capire e (ri)ordinare i propri pensieri... perdersi nel nulla... percorrere all'interno di se stessi.

In viaggio il caso non è mai di cattiva compania. Tra i viaggiatori ci si racconta anche fatti intimi, tanto non ci si rivedrà mai più... Il paesaggio che scorre offre loro un nastro su cui incidere le loro voci narranti di esperienze vissute... La vita corre sui binari e conduce i viaggiatori alla prossima stazione... verso lidi sconosciuti e, spesso, impensati dove poter approdare per riposare momentaneamente o per esplorare o per fermarsi. E ripartire... Il viaggio non finisce mai. Viaggiare è sempre, in qualche forma, esplorare se stessi.


Il turista è un viaggiatore temporaneo, volontario che compie un percorso prestabilito che lo conduce ad una distanza relativamente ampia, per poi tornare al punto di partenza.

Il viaggiatore non appartiene nè a un luogo nè all'altro, viaggia pronto a tutte le eventualità, ma ammira il luogo in cui si trova come un turista.

Il passeggero...


...La vita è breve,
un viaggio inizia, un altro termina.
Le emozioni, le passoni, gli amori,
son sentimenti transeunti
che animano i viaggi
di noi tutti passeggeri...

 
 
 

"U" Uomo. Uomini.

Post n°55 pubblicato il 07 Novembre 2011 da alphabethaa

 

L'arte di essere Uomo. La bellezza di esssere Uomo. Il fascino, l'eleganza di un uomo risiedono essenzialmente nel suo essere Uomo.

Essere Uomini è una una conquista... la saggezza, la dignità dei sentimenti degli uomini, la grandezza del loro generoso donare, la purezza delle loro passioni, il fascino del loro silenzio e della loro frugalità, l'eminenza delle loro creazioni, l'eccellenza del loro genio.

Gli uomini possiedono, a livello fisico e biologico, svariate caratteristiche che li differenziano dalle donne. In termini di genere, secondo diverse ricerche condotte negli ultimi anni, esistono differerenze cerebrali tra uomini e donne, nel modo di pensare e di comportarsi, che sembrano andare oltre gli effetti dei condizionamenti culturali e dell'educazione.

A parità di quoziente intellettivo, gli uomini hanno sei volte e mezzo la materia grigia delle donne che è collegata all'intelligenza in generale. Mentre le donne hanno dieci volte la materia bianca dell'uomo che ha la funzione di relazionare le aree celebrali. Le donne utilizzano in maniera dominante il lobo frontale, invece l'uomo è tendenzialmente portato a coinvolgere nel processo di ragionamento, una zona più vasta della corteccia.

Secondo alcuni studi l'uomo è più intelligente e creativo della donna... è più acuto e logico. Di fatto i grandi geni sono quasi tutti uomini.
Sarebbe bello poter entrare nella mente di un uomo, interpretare il suo pensiero, capire dal suo punto di vista la visione che gli uomini hanno della vita.

L'arte di essere Uomo distingue un uomo da un altro uomo. Essere Uomo costa...

"Essere Uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno"  (Ernest Hemingway)

 
 
 

"T" Tradimento

Post n°54 pubblicato il 02 Novembre 2011 da alphabethaa

 

Tradimento... Alto tradimento... Tradire... Tradire con il pensiero... Tradirsi... Essere traditi...

Tradire una persona cara, un amico, se stessi, i sogni, una causa... ovvero venire meno ad un impegno, deludere la fiducia, infrangere un patto. In ogni caso, il tradimento è sempre un atto, un'azione, che muta l'andamento e il senso dei rapporti tra le persone, delude la fiducia e le aspettative... infrange un legame, una continuità.

Il tradimento è l'altra faccia dell'amore. Il tradimento appartiene all'amore. Amore e tradimento sono due aspetti opposti e complementari, due polarità fondamentali legati insieme e negatori l'uno dell'altro.

Amore è una delle parole più di difficili da definire. E' l'alimento primario dell'anima. Quando amiamo, e solo quando amiamo, siamo esposti al tradimento... dai nostri cari, dagli amici, dai partner. Non possiamo essere traditi dagli estranei. Ogni interruzione dell'amore è vissuta come tradimento. Più intenso è il rapporto, più il tradimento è grave.

Tradimento è una una delle esperienze più dolorose che ci possono capitare. Sembra infatti che la legge della vita sia scritta più nel segno del tradimento che in quello della lealtà.

Il tradimento è solo una condizione di fatto. Gli esseri umani tradiscono e vengono traditi...

"E' sempre stato questo il mio problema. Mi manca quello che ho già e mi circondo di cose mancanti" (Jonathan Safran Foer)

 
 
 

"T" Tango

Post n°53 pubblicato il 31 Ottobre 2011 da alphabethaa

Il Tango è un pensiero triste che si balla

 
 
 

"S" Sting

Post n°52 pubblicato il 27 Ottobre 2011 da alphabethaa

 

 
 
 

"S" Stranger... Straniero

Post n°51 pubblicato il 24 Ottobre 2011 da alphabethaa

Sentirsi stranieri in terra straniera vuol dire non appartenere a nessuno per appartenere a tutti, essere a casa in ogni luogo, avere una buona capacità di adattamento e stare bene in tutti posti del mondo. Ogni terra straniera è loro patria e patria è straniera...

... vuol dire sentirsi estraneo, passeggero, senza bisogni, sconosciuto, straniero anche nel proprio paese e tuttavia sentirsi a casa ovunque. Vivere in patria ma come forestiero, partecipare a tutto come cittadino e da tutto essere distaccato come straniero. Non appartenere a un popolo, a una cultura. Non appartenere a nessun luogo per imparare ad attraversarli tutti. Ci sono i luoghi in cui ci sentiamo subito a casa, altri a cui sentiamo di non appartenere... Una vita da stranieri...

Cittadino del mondo... nero in mezzo al bianchi e bianco in mezzo ai neri, ebreo tra cristiani e musulmano tra gli ebrei. Nomade in mezzo a tutti. Donna tra i maschi e uomo tra le donne.

Ma essere stranieri fra stranieri è forse l'unico modo di essere veramente fratelli. Siamo tutti stranieri, nessuna terra è nostra. E' un grado di saggezza superiore sentirsi stranieri ovunque rispetto al sentirsi a casa ovunque.

Straniera ovunque... giungo alla meta e chiedo ospitalità. Non appartengo in fondo nè a un luogo nè all'altro. Non ho radici nè legami. Non abito in nessun luogo, non sento nostalgia. Il mondo è casa mia... Mi trovo bene in ogni dove... e mi sento straniera dappertutto.

"Perchè io in quanto donna non ho patria. In quanto donna la mia patria è il mondo intero"  (Virginia Woolf)

"L'uomo che trova dolce la sua terra non è che un tenero principiante; colui per il quale ogni terra è come la propria è già un uomo forte; ma solo è perfetto colui per il quale tutto il mondo non è che un Paese straniero" (Ugo di San Vittore)

 
 
 

"S" Sinclair

Post n°50 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da alphabethaa

Bob Sinclair 

 
 
 

"R" Relatività

Post n°49 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da alphabethaa
Foto di alphabethaa

Tutti sanno che Albert Einstein ha fatto qualcosa di sorprendente, ma pochi sanno che cosa abbia fatto esattamente...

La Teoria della Relatività fu creata nel 1905 da Einstein, rivoluzionando per sempre la nostra concezione di spazio e di tempo. Tale teoria si basa su due postulati, validi in sistemi di riferimento inerziali... ovvero Velocità della luce e Prinicipio della relatività.

La relatività è una posizione filosofica che nega l'esistenza di verità assolute o mette in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta, tassativa e definitiva.

Secondo la concezione della relatività, non esistono verità assolute che definiscano la realtà. Coloro sostengono questa concezione credono che sia tutto relativo, che non esista la vera realtà e di conseguenza, non esiste in definitiva alcuna autorità per decidere se un’azione sia positiva o negativa, giusta o sbagliata. Non esiste nulla di giusto o di sbagliato e... pertanto qualunque cosa si creda giusta in un dato momento lo è.

L'uomo contemporaneo è precipitato nel labirinto del relativismo assoluto, dove tutto è vero soggettivamente e niente è vero in assoluto.

Il pensiero di ogni uomo è relativo. Non esiste un concetto oggettivo, universalmente condiviso dagli esseri umani, ma solo concetti relativi. Non esiste una realtà che può essere considerata vera, ma solo realtà relative. Talvolta concetti che vengono dati per scontati e oggettivamente condivisi con un'analisi approfondita della realtà in questione, si scopre che tali concetti non sono poi così tanto corretti. Tutto dipende dall’utilizzo che ognuno fa del proprio intelletto. La vita di ognuno di noi è relativa.

La relatività di ogni essere umano è assoluta. Ognuno di noi per definizione è assoluto. Se invece cerchiamo di interagire con un altro assoluto... diventiamo relativi.

Se non accadesse nulla, se nulla cambiasse, il tempo si fermerebbe. Perchè il tempo non è altro che cambiamento. Ed è il cambiamento ciò che noi percepiamo, non il tempo. Di fatto il tempo non esiste.

Tutto è relativo e senza relatività non ci si relaziona con niente e con nessuno.

Il tempo è assoluto o è relativo? Esistono certezze o tutto è relativo? Anche la relatività è relativa? O è... assoluta?

"Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato" (Albert Einstein) 

 
 
 

"R" Rasputin Theory

Post n°47 pubblicato il 12 Ottobre 2011 da alphabethaa

 

"Non è possibile a nessuno uccidermi.
Non affogherò nell’acqua, non sarò sottomesso al fuoco, io vivrò"

(Grigorij Rasputin)

 

 
 
 

"Q" Quoziente intellettivo

Post n°46 pubblicato il 10 Ottobre 2011 da alphabethaa
Foto di alphabethaa

L’intelletto di un individuo è valutabile attraverso una serie di test che tendono a rilevare il Quoziente Intellettivo (QI) secondo misurazioni universalmente accettate e riconosciute. Il Quoziente di intelligenza è dato dal rapporto tra l'età anagrafica e l'età mentale di una persona.

Il principale obiettivo dello studio dell'intelligenza è quello di misurare e spiegare le differenze nelle capacità intellettive con dei test che danno i risultati individuali, relativi e mai assoluti. Tutti i test di intelligenza mettono la persona di fronte a questiti di vario tipo. Il punteggio più alto si ottiene a seconda del tempo impiegato. In media si aggira al punteggio 100. C'è chi arriva a 160 e chi non supera i 50. Le prove, in particolare si basano su ragionamento logico matematico, memoria espressa in cifre, associazione di numeri e simboli, completamento di immagini, copie di disegni, riordinamento e ricostrizione di figure.

I risultati non sono mai assoluti... Ogni individuo è un iniverso a sè. Non è detto che se una persona riesce a moltiplicare a mente le somme a sei cifre o leggere a memoria la Divina Commedia sia intelligente in senso assoluto.

Diversi individui che arrivano al punteggio 100 e oltre, nella vita reale non mostrano di avere realmente tale intelligenza. Al contrario, altri che ottengono risultati medi o inferiori, comprendono di più. Qiundi non esiste una persona in assoluto più intelligente delle altre.

Alcuni studi hanno rilevato che, in media, il quoziente intellettivo degli atei è leggermente più alto di quello delle persone religiose. Ma... sarà vero...?

"Più ìntelligenza avrai, più soffrirai"  (Arthur Schopenhauer)

 
 
 

"Q" Queen

Post n°44 pubblicato il 06 Ottobre 2011 da alphabethaa

 
 
 

"P" Pensieri

Post n°43 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da alphabethaa

 

Pensieri sparsi... Pensieri fluenti... Pensieri senza un filo logico... Pensieri che suonano male... Pensieri estivi... Pensieri segreti... Pensieri giganti... Pensieri liberi... Pensieri infiniti...

Nessun pensiero è inutile. I pensieri sono i mezzi attraverso i quali arriviamo al nostro obiettivo. I nostri pensieri infiniti vanno e vengono, volano... trascinandoci in un vortice di sogni con assoluta naturalezza. A volte, abbiamo l’impressione, soprattutto di notte quando tutto tace e il nostro cervello è sveglio, che la situazione non possa essere tenuta sotto controllo.

Pensieri nascono nella notte. Le fantasie sessuali stimolano il pensiero analitico... puntuale... sul dettaglio; mentre i pensieri romantici aprono una visione più olistica del mondo... conducono ad una connessione di idee, alla creatività.

Pensieri cosa sono? Da dove vengono? Perchè? Perché ci assalgono quando non li aspettiamo e perché spesso sono lontani dal nostro modo di essere? Perchè ci stupisce, ci destabilizza, ci sconvolge, ci fa paura trovarci protagonisti immaginari di luoghi segreti, di viaggi chimerici, di verità nascoste... e di situazioni a noi sconosciute che mai affronteremo nella realtà.

Non sappiamo quando questo elaborato della mente si presenterà e dove ci condurrà. Ci travolgerà, inniettandoci il dubbio e la paura di non essere quel che crediamo, di condurre una vita non nostra alla quale ci siamo abituati e forse su di essa appiattiti. Il pensiero è in agguato pronto a colpirci nei nostri momenti di sosta, chissà, forse, quando tranquilli e appagati saremo seduti, credendoci in pace a guardare... Lontano... Altrove...

Il pensiero è un impulso generato dalla nostra mente che persiste in modo incontrollabile. Pensare non nuoce...

 
 
 

"P" Plushenko

Post n°42 pubblicato il 30 Settembre 2011 da alphabethaa

 

 
 
 

"O" Obiettivo. On...Off... limits.

Post n°41 pubblicato il 27 Settembre 2011 da alphabethaa
Foto di alphabethaa

Ci sono soltanto due obiettivi ai quali mirare nella vita... In primo luogo ottenere ciò che si desidera e poi... goderne.

Fissare obiettivi è la base di ogni successo ed è il primo passo necessario per trasformare l'invisibile in visibile... avvicinare i sogni alla realtà. Se vogliamo scoprire le illimitate risorse che abbiamo dentro di noi, dobbiamo andare alla ricerca di uno scopo abbastanza grande da sfidarci a oltrepassare i nostri limiti e a scoprire il nostro vero potenziale. Superare se stessi, andare oltre limiti...

La parola limite fa pensare ad un punto d'arrivo che impedisce di andare oltre, blocca un percorso, una meta, un obiettivo. L'unico limite a quando in alto possiamo andare è quanto crediamo di poter salire. Non esistono altri limiti...

Oltre ogni limite
Come quel fuoco che incendiò
Le nostre anime incredule
Dannate per l’eternità
Per raggiungere quel culmine
Per salire fin lassù
Dove ci si arriva facile
Da dove non si torna più...

(Renato Zero)

 
 
 

"N" Notturno. Nocturne.

Post n°40 pubblicato il 22 Settembre 2011 da alphabethaa

Amore e solitudine 

 
 
 

"N" Notte... Night... Nuit...

Post n°39 pubblicato il 19 Settembre 2011 da alphabethaa

La notte è quel lasso di tempo... che avvolge l'infinito tra l'oscurita e il mistero... che assorbe i pensieri e permette all’uomo di aprire gli occhi dell’anima che vedono ciò che umanamente, alla luce diurna, non è possibile vedere. Anche il sonno... dono della notte... seppur è un fenomeno passivo, assume la caratteristica dell’eternità perché rende partecipe del divino. La magia della luna che è l'astro d'argento, custode delle notti e guardiano dei sogni... è il simbolo dei ritmi biologici: cresce, decresce e scompare, e torna sempre a rinascere, riappare. Questo continuo ritorno alle forme iniziali, questa periodicità senza fine, fanno che la Luna sia per eccellenza l’astro dei ritmi della Vita terrena.

L'incanto... è la paura di fronte al buio della notte oscura e ignota. La paura del buio è una delle più antiche inquietudini dell’uomo, che deriva da un profondo turbamento per ciò che non si conosce. Spesso essa porta noi paurosi a immaginarci cose impensabili e fantasmagoriche. Questo ignoto, però, diventa intrigante qualora ci siano degli elementi che scaccino la paura per far spazio all’affascinante mistero della notte.

Tra le stelle immobili e vaganti splende la languida luna, mette in fuga le ombre dei boschi e guarda tacita i pensieri. Nel frattempo un piacevole vento soffia nel regno degli animali notturni legati al mondo delle tenebre, gli spiriti malvaggi che si piegano sotto il vento... ricordi della vita reale o di storie narrate... La paura, il mistero, l'inqueitudine.

...quella notte la luna piena aveva un alone meraviglioso, le stelle splendevano e il silenzio era magico. C'era una quiete strana. La terra che è polvere... di giorno è la sabbia, di notte è la nebbia. Senza tempo... All’improvviso una traccia, un rumore tra le frasche... Un Lupo solitario con il suo sguardo attento cattura ed esprime la magia e la saggezza della natura. Incrociando nel cammino altri lupi spesso soli come lui, cammina a volte assieme, affiancato, unito. A volte si illude di "fare di più", forse si illude pure di un amore, ma poi inevitabilmente si separa e torna a camminare solo. Incurante del cacciatore a valle e del notturno silenzio, prima di iniziare la discesa, ulula alla luna...

Ci sono esseri diurni e... esseri notturni. Quelli notturni si riconoscono. La notte appartiene solo a loro. Quando gli altri cercano rifugio nell'ambigua sicurezza di una tana... loro escono a mettersi di fronte a quella verità nascosta dalla luce e rivelata dalle tenebre.

Mi sento parte di questo tutto, di questo niente...

"La notte rivela l'uomo" (Antoine de Saint Exupèry) 

 
 
 

"M" Madonna & Madonna

Post n°37 pubblicato il 15 Settembre 2011 da alphabethaa

 

 
 
 

"M" Morte. Mistero. Miracolo.

Post n°36 pubblicato il 12 Settembre 2011 da alphabethaa

La morte non è un mistero nè un miracolo. È la certa e comune conclusione della vita terrena, l'epilogo di un viaggio meraviglioso che si stringe nell'ultimo e dolce abbraccio. E poi... il nulla.

La morte tuttavia rimane per tutti un dramma sempre incombente e sconvolgente, e un mistero impenetrabile. Dramma e mistero che segna il punto culminante dell’esistenza, dove tutto s’innalza, come in un’onda che sale repentina e poi d’improvviso precipita in abissi senza dimensioni assolutamente inaccessibili allo sguardo umano.

 La morte fa parte della vita, nel senso che ne è un aspetto fondamentale, imprescindibile. Essa dà addirittura significato alla vita, poiché una vita senza morte non sarebbe umana o terrestre, non apparterrebbe neppure all'universo. La vita e la morte sono aspetti naturali che andrebbero vissuti in maniera naturale, secondo le leggi della natura.

A tutto c'è un inizio e una fine. La vita è il tramite per arrivare da un punto all'altro... Quando dal nulla passiamo alla vita, nella morte dalla vita passiamo al nulla... ovvero la medesima dimensione nella quale non eravamo prima di nascere e torneremo a non essere dopo la morte. L’organismo umano è materia e come tale è soggetto alla lenta usura del tempo. Tutto in lui decade lentamente, invecchia, si prosciuga, si ferma, muore.

Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione da non poter apprezzare il suo beneficio.  Della morte i viventi niente sanno e niente possono sapere. Neppure possono trarre notizia dalla morte degli altri. Il morire è esperienza totalmente propria di chi muore, e non può mai essere, in alcun modo, esperienza del vivente. E' un nostro annientamento, annulamento. E' un nostro diventare niente. Sarà di noi dopo la nostra morte lo stesso che è già stato prima della nostra nascita.

Penso al giorno che tutto di me sarà scomparso. Senza rimpianti mi allontanerò in silenzio. Leggera...

 "La cosa più ingiusta della vita è come finisce. Voglio dire... la vita è dura e impiega maggior parte del nostro tempo. Cosa ottieni alla fine ? La morte. Che significa ? Che cos'è la morte ? Una specie di bonus per aver vissuto ?" (Woody Allen)

 
 
 

"M" Mercury

Post n°35 pubblicato il 07 Settembre 2011 da alphabethaa
Foto di alphabethaa

 
 
 

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