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Post n°65 pubblicato il 27 Marzo 2007 da pro_mos
Col sorriso stampato a mezz’aria E le lacrime da povero artista Si è staccata quella folla incendiaria Per fuggire e dire poi chi l’ha vista
E i tuoi attimi si fanno più fermi A guardarli tutti a testa all’ingiù Puoi decidere allora se lasciarli o tenerli O incartarli e passarli a chi li paga di più
La finestra sul giardino ha perduto il suo vetro Soffia un vento che sa di nostalgia Ma il giardino è sul prospetto e la finestra di dietro E il profumo che mi porti sembra di malinconia
Val più un gesto di mille parole Che raccogli nel caffè della stazione Ma se cerchi di capirlo le ritrovi tutte sole Lastricando la strada con un’altra canzone
Lastricando la strada di una buona intenzione
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Non mi è possibile poter afferrare il senso celato dietro ogni singola frase o parola...
Ma una volta qualcuno mi insegnò questo...
Una poesia... un verso... non va compreso razionalmente... ma ci si deve avvolgere di quell'atmosfera che inevitabilmente fuoriesce per magia da ciò che qualcuno ha scritto...
Ho chiuso gli occhi e ho visto una mano... con le dita ben tese e il palmo fiero...
La mano di chi ha vissuto... ma è ben deciso a continuare a farlo con ostinazione, caparbietà ed entusiasmo...
In bocca al lupo...
Un giorno.. una donna mi disse: "Porgimi la mano... non voglio leggertela... da come me la darai capirò come stai..."
Gliela porsi: le dita erano leggermente ricurve... quasi una mano che si richiudeva in se stessa...
Mi disse: "Troppa nostalgia, troppo passato... Il giorno in cui le tue dita saranno ben tese il futuro non ti farà paura e il passato sarà stato metabolizzato!"
"In una vita ci sono molte vite. Tu le stai vivendo tutte"