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all'amico Viciello
La causa della poesia è neoborbonica, arretrata, fuorimoda, indifesa e indifendibile; con quattro cialtroni e cinque cialtronesse che della poesia hanno fatto un gioco di società; in carenza di argomenti, in presenza di miseri nonché ingiustificati finanziamenti (emolumenti & locupletazioni), con o senza Alleati, direi senza bombe atomiche ma con armamentario (retorico) alquanto convenzionale, in un vortice ingravescente (finché collassa in deliquescente) di fanatismo dell'ignoranza e cinismo efficientistico da CEO di compagnie assicurative decotte;
gli avvocati della poesia sanno di essere avvocati della causa persa eppure sospettano che alla fine della tortuosa esperienza terrestre le sentenze in argomento dovranno essere soggette a revisione o revocazione o ad altri mezzi di straordinaria impugnazione:
LA POESIA serpeggia, prudente, in astrale lontananza dai poeti dichiarati!
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