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Un blog creato da merizeta21 il 27/05/2004

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parla il mio cuore... racconti dalla mia quarta vita -

 
 

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veleno

Post n°1076 pubblicato il 23 Ottobre 2023 da merizeta21

Nel dormiveglia del mattino vanno in scena i sogni più angosciosi- sempre con lo stesso copione, con attori differenti - e mi sveglio con la paura. Il mio rapporto con la badante - e di conseguenza con mia madre - va dal tentativo di fuga al desiderio di vendetta, all'arrabbiatura permanente. Sotto sotto il desiderio che mia madre se ne vada serpeggia con intensità diverse. Non per la prima volta nella mia vita quel che è bene per i miei genitori è il male assoluto per me. E' un film già visto. Ho un dolore nello scriverlo che mi consuma il cuore, e purtroppo è impossibile da combattere. Cerco con tutte le mie forze di lasciar correre, ma mi avveleno sempre più. E' come se il veleno mi andasse in circolo lentamente. Prima o poi mi capiterà qualcosa di pessimo, già lo so.

 

 
 
 

karma

Post n°1075 pubblicato il 04 Ottobre 2023 da merizeta21

Perchè il dolore più grande è il rendersi conto che queste persone che sono state per un lungo tempo fari nel buio per me, gente che credevo sapesse sempre cosa è giusto fare, qual'è il comportamento migliore, sono diventate di colpo normali, come le altre, come me. 

Mi son spariti i punti di riferimento, adesso so che la sola persona che può illuminare la mia strada sono io. E forse era anche ora.

 

 
 
 

voglio tornare indietro nel tempo

Post n°1074 pubblicato il 16 Agosto 2023 da merizeta21

Il mio solo desiderio, irrealizzabile lo so, è tornare indietro. Voglio indietro la mia vita di prima, quella in cui credevo a troppe cose che ora si sono rivelate non vere, anzi peggio! mortali.

Voglio tornare a quando B e la Teresa erano vivi, e sapevo di poterli vedere quando volevo.

Voglio tornare a quando speravo di invecchiare con la persona che avevo accanto.

Voglio tornare a quando credevo che votare avesse un senso ed un effetto.

Voglio tornare a quando mia madre non aveva bisogno di nessuno.

Voglio tornare a quando potevo viaggiare.

Voglio tornare a quando non avevo paura del futuro.

Voglio tornare a quando la persona che stava con me mi considerava degna di ascolto.

Voglio tornare a quando potevo parlare liberamente con i miei amici.

Voglio tornare a quando non dovevo fingere una serenità che non riavrò indietro mai più.

Sono immersa in una solitudine che mi fa star male ogni giorno di più. Un giorno darò di matto, lo so.

 
 
 

orrori

Post n°1073 pubblicato il 13 Aprile 2023 da merizeta21

Ogni mattina il viso di F mi sorride dal suo ritratto sul mio comò. Ogni mattina gli do il buongiorno sperando che dove si trova adesso lo senta. Lui è uno dei miei più cari ricordi.

Ogni volta che vedo i miei amici mi chiedo "sarà questa l'ultima volta che li vedo? ci sarà una volta ancora?" l'orrore mi sommerge e non posso scriverlo se non qui. 

Ogni volta che S ha un dolore, una malattia, un mal di testa, mi agito e non riesco a dormire.

Mia cugina che è come mia sorella mi parla al telefono tossendo e io mi sento male.

Il viso di Teresa mi guarda sorridendo dal ritratto sulla libreria: solo in mezzo ai libri potevo metterlo. 

Orrori. Orrori. Orrori continui.

Quando è che ci sveglieremo? quando? 

 
 
 

Memoria

Post n°1072 pubblicato il 27 Gennaio 2023 da merizeta21

Questo blog si avvia a compiere il suo 17mo anno. Scrivo spinta dalle celebrazioni riservate al giorno della memoria rievocante la Shoa. Se potessi scrivere liberamente riempirei questa pagina di insulti.

"ipocriti, ipocriti! fate tanti bei discorsi sugli ebrei e stavate percorrendo la stessa strada solo poco più di un anno fa! idioti, non c'erano motivi per odiarci come non ce n'erano per odiare gli Ebrei, non facevano nulla loro, non facevamo nulla noi. Ma avete cercato di isolarci, affamarci, distruggerci, senza nessuna causa. Se non fosse finito tutto (ma è finito davvero poi?) saremmo stati bruciati nelle piazze, i nostri bambini ostracizzati nelle scuole. E perfino adesso che è chiaro che era tutto un inganno, continuate a guardarci con sospetto. Eh già, perchè la nostra colpa è stata quella di avere avuto ragione, di aver diffidato, quando voi siete corsi a compiacere i virostar che dicevano un giorno bianco e l'altro nero. La verità è che ci invidiate, perchè ci siamo ribellati. La pagheremo, ce la faranno pagare. Ma se era per voi sarebbe cominciato daccapo tutto. Siete ipocriti voi, e stronzi gli ebrei. Dopo quel che gli è stato fatto, non hanno nessuna esitazione a fare lo stesso a qualcun altro."

 
 
 

Elegia

Post n°1071 pubblicato il 15 Ottobre 2022 da merizeta21

Ho imparato con fatica a vivere alla giornata. Poi alla mezza giornata. Lo squillo del telefono mi chiude la gola. E nello stesso tempo il mio mondo, il mio piccolo mondo personale, fatto di amici, ma anche di vicini, di conoscenti, di figure abituali sullo sfondo, mi riempie di una terribile tenerezza. Mi viene voglia di abbracciare il giornalaio che ritrovo ogni giorno, sorrido al barista, chiacchiero con la commessa del supermercato.

Sorrido disperatamente a gente che ha il volto grigio, la faccia segnata, gente che dimagrisce a vista d'occhio, invecchia improvvisamente. 

Soffro per loro, sono parte della mia vita oramai. Anche gli sconosciuti. Non tento più di parlare, tanto adesso che la verità sbuca fuori da ogni angolo, in mille rivoli che nessuno riesce più a fermare, vedo nei loro occhi il disperato bisogno di normalità. 

Ho paura, paura, paura. Per loro, e per me che temo di dover vivere in un mondo nel quale loro non ci sono più.

Improvvisamente hanno assunto un'importanza che non hanno mai avuto, che non gli ho mai dato. Vorrei dir loro di fare della loro vita un giardino. Quando verrà l'inverno i ricordi della bellezza terranno loro compagnia.

 

 

 
 
 

la fine dei tempi noti

Post n°1070 pubblicato il 28 Aprile 2022 da merizeta21

Non riesco più a scrivere nemmeno qui. L'orrore nel quale vivo da quasi un anno e mezzo mi ha definitivamente chiuso la bocca. Assisto impotente a morti improvvise, malattie inspiegabili di persone che conosco di vista o di fatto, nel terrore che prima o poi il fulmine colpisca uno dei miei amici, il mio mezzo figlio, i vicini di casa, le persone che fanno parte della mia vita quotidiana. I miei amici più cari non mi hanno ostracizzato più di tanto perchè mi vogliono bene. E in questo frangente ho apprezzato il loro affetto e la loro tolleranza. Ma nessuno di loro si è reso davvero conto che il loro atteggiamento ha cambiato profondamente ME, nei loro confronti. Me li ha ridimensionati, di fatto allontanandoli forse per sempre. 

Ho provato a parlare ma non c'è stato verso. D'altra parte se io mi fossi iniettata un veleno credendolo una medicina preferirei non saperlo. Una parte di me li capisce. L'altra li compatisce. 

Mi allontano. Invano provo a vivere il tempo come se nulla fosse successo e nulla possa succedere. Di giorno, presa da mille attività, riesco. Di notte è impossibile. Mi sveglio e non riesco più a dormire. le notti sono interminabili.

Mi consuma la paura, ed insieme una rabbia cieca. Morite, morite voi che avete fatto questo al mondo! che il dio che ha creato l'Universo vi sprofondi in un inferno senza fine! 

Su questo blog altre volte ho scritto maledizioni ed improperi, spinta dal dolore e dalla rabbia, pentendomene quasi subito. ma questa volta, questa volta NO.

 
 
 

incubi

Post n°1069 pubblicato il 06 Dicembre 2021 da merizeta21

Il mondo che conoscevo si è distrutto. Non esiste più. La notte mi sveglio in preda agli incubi, mi sembra di avere il mondo addosso. Tutte le persone a cui voglio bene, eccetto mia madre e Mauro, sono a rischio di morte. Ognuna di loro può sparire da un attimo all'altro. Ogni notte, tutte le notti. Di giorno mi rifugio nella quotidianità, ma il pensiero non mi abbandona mai. Vivo in un piccolo paese nel quale ci si conosce tutti. Ogni giorno qualcuno manca e non sai se è perchè è venuta la sua ora o se invece è per colpa di qualcosa a cui non possiamo credere. 

Quanto a te...ora comincio a pensare che forse tutto questo percorso era per arrivare qui. Perchè prima o poi toccherà a te e io dovevo staccarmi se no sarei morta con te. Cosa ne sarà di noi? non ho la stoffa della pasionaria, non ho il coraggio di andare sulle barricate. Ma tante cose ora mi sembrano logiche, il mio istinto mi avvertiva da anni. Non so quanto reggerò. Ho tanta paura per Stefano, per Mauro perchè se gli impedissero di lavorare so bene che cederebbe. Ho paura per tutti. L'unica paura che non ho è quella di ammalarmi. So per certo che potrei curarmi, che ci si può curare. Il dolore mi accompagna come una malattia, di quello si, si può morire. 

 
 
 

leggere il futuro

Post n°1068 pubblicato il 16 Ottobre 2021 da merizeta21

"Ricordo con dolore ogni volta che la mia inadeguatezza fisica mi è sembrata una terribile ingiustizia, ricordo il tempo passato a rendermi più accettabile possibile. Volevi una donna che confermasse il tuo essere uomo, volevi una bella donna accanto a te.

Ora ce l'hai, e se il destino ed il tempo saranno giusti, arriverai a sapere cosa vuol dire privilegiare l'esterno all'interno. E chissà se hai già cominciato a dare la colpa a lei di ogni cosa."

Leggere il futuro non è una scelta.

Succede, quando si ha una Strega che dorme dentro. Chiamala intuizione, sesto senso, telepatia....oppure, più banalmente, contatto. 

 
 
 

la sola risposta

Post n°1067 pubblicato il 20 Settembre 2021 da merizeta21

La sola risposta da dare a chi se ne va sbattendo la porta, a chi seppellisce il passato e lo brucia nel fuoco, è il silenzio. Il silenzio e l'oblio, il dimenticare ciò che è stato e sostituirlo con altri ricordi. 

Dopo la morte di Fabrizio una parte del mio mondo, quella che teneva insieme il prima e il dopo, si sta sgretolando. Il prima cade inesorabilmente nel vuoto che questa morte ci ha lasciato. Saremo ancora lieti, rideremo ancora. Ma niente sarà più come prima. Invecchiare è anche questo, me ne rendo sempre più conto. Accettare i vuoti con l'amara consapevolezza che ne arriveranno altri. 

Oggi Mauro diceva " guardo sempre al futuro, non penso mai al passato". io invece non ci riesco. Il passato mi possiede, cammina al mio fianco. Non è che lo voglio, è che è così e non posso farci nulla. 

Io sono il prodotto del passato, il prodotto dell'essere stata quella che sono stata, il risultato delle scelte che ho fatto e che mi hanno portato dove sono. Non posso dimenticarmene. Sono risorta dalle ceneri della persona che ero per tre volte. Ho cambiato pelle, nome, cuore.

Basta. Ora basta.

 
 
 

il momento giusto

Post n°1066 pubblicato il 12 Settembre 2021 da merizeta21

C'è stato un tempo nel quale ho avuto una gran paura che tu potessi leggere questo blog.

Poi un tempo in cui speravo che tu lo leggessi.

Adesso mi sta venendo voglia di inviarti il link, e costringerti. Perchè dal luglio 2003 sono passati diciotto anni. Diciotto anni!!! ho iniziato a scrivere nel 2005 e sono andata avanti fino a ora, con lunghi silenzi e momenti in cui non potevo tacere. Ma sono 18 anni che ti parlo instancabilmente, come se tu fossi andato via ieri.  

Forse è arrivato il momento in cui tu sappia cos'è stato tutto questo tempo, a cosa è servito, cosa ha prodotto. E cosa è rimasto. Poi forse potrò chiudere questo capitolo per sempre.

 
 
 

rimpiangere

Post n°1065 pubblicato il 11 Settembre 2021 da merizeta21

Mentre dal pulpito la Laura faceva leggere  a Tommi il ricordo di suo papà, io nell'ascoltarla mi chiedevo come sarei stata se anche mio papà fosse stato così con me. Non so immaginarlo. Noi non giocavamo, non ridevamo assieme. Non c'era un legame. Mi manca? non lo so. Gli volevo bene? forse si. Invidio i rimpianti, io non posso averne.

 
 
 

In memoria

Post n°1064 pubblicato il 11 Settembre 2021 da merizeta21

"Le persone che hai cancellato non sapranno mai perché, io le ho amate anche al posto tuo, sono stata loro amica anche al posto tuo, ho custodito insieme al nostro anche il tuo passato con loro"

Ieri, nella piazza di Anguillara Veneta, dopo il funerale di Fabrizio, ci siamo trovati tutti insieme a parlare e a ricordare il passato. Noi, gli amici di Levanto, e loro, gli amici di Anguillara e San Martino. Uniti dall'affetto immutabile per chi ci ha accompagnato sia dall'infanzia che dopo.

Io pensavo a quando li avevo conosciuti, nel 1986, e dopo anche la Tuula mi ha detto al telefono che questo mix la riempiva di gioia.

Tu eri tra noi il convitato di pietra. Fabrizio era quello che ci univa. E io quella che ha consentito questo legame. Quello che ho scritto in qualche post fa era in realtà una previsione del futuro. 

 
 
 

Se

Post n°1063 pubblicato il 09 Settembre 2021 da merizeta21

" questa è la foto che sarà messa sulla lapide del tuo amico, quello a cui hai fatto da testimone, allegando al regalo una bellissima lettera sul valore dell'amicizia.

Quello a cui non hai parlato per 12 anni per un motivo del cazzo.

Quello che ha aspettato un tuo cenno fino all'ultimo.

Quello che ora,  dall'altra parte, vede come sei diventato.

Lo so che le persone cambiano, ma a certi cambiamenti non ho mai creduto. Sii felice se ci riesci, ma intanto spero che tu possa vergognarti anche un bel pò"

Ecco, se avessi il coraggio - ma non è coraggio, è voglia di vendetta, e non me la ritrovo addosso, e un pò mi dispiace - ti scriverei questo messaggio.

Io non capisco, non capisco davvero.

Di che avevi paura, mi chiedo? perchè per sedici anni siamo stati un gruppo di amici, e poi non sei più riuscito ad avere un rapporto con loro? era a causa tua o delle paranoie di lei, quella donna che ora hai lasciato - con una figlia tua - per un'altra? a causa mia? ma quanto contavo io per uno che aveva una famiglia nuova, una vita nuova, una figlia? 

Valeva davvero la pena? mah.

 

 
 
 

E adesso?

Post n°1062 pubblicato il 06 Settembre 2021 da merizeta21

E adesso che lo so, cosa provo? quasi nulla. La mia vita va avanti, su binari prescritti che mi sono scelta e che seguo senza discussioni e senza rimpianti. O forse no, qualche rimpianto ce l'ho, non avere viaggiato di più, non potermi prendere due giorni per scappare via nelle stagioni migliori. Ma è questo che volevo, avere una famiglia, dei parenti, degli amici. Volevo una vita che non fosse in solitudine. E ce l'ho, forse arriverò anche ad essere nonna. 

C'era davvero una parte di me che stava seduta sulla riva del fiume ad aspettare di veder passare un cadavere, il tuo, Alessandra? scrivo il tuo nome, tanto ci sono migliaia di persone che si chiamano così. Non lo so. Forse quella notte in cui mi facesti rispondere che "son cose che succedono a tutti" la mia strega dormiente ti ha mandato qualche accidente involontario. Di fatto ora tocca a te dimagrire e forse non dormire. Ma non mi rallegra.

Tu hai tua figlia, io avevo Gaspare e gli amici, grazie a loro ( e a Mauro, ovviamente) ne sono uscita. Forse per te sarà più facile, sei ancora giovane e sei sempre stata molto bella.Te lo auguro, senza retropensieri.

Vorrei poterti parlare, perchè abbiamo condiviso entrambe la stessa esperienza, ma so che non succederà mai. E vabbè.

La cosa confortante è che per qualche ora non ho pensato a Fabrizio, ed è stato un sollievo.  Avrò qualche risposta in futuro? forse. Forse mi sentirò meno indegna. Forse scoprirò che lui ha sempre rimpianto non me, ma la vita che avevamo. E questo l'ho scritto spesso. E nel rimpiangerla, involontariamente ha rimpianto anche me che gliel'avevo resa più facile, solo per amore. L' ho amato male, ho fatto mille errori. Sono cose che capitano. Ma ho fatto del mio meglio e questa è la sola cosa che ora conta. Buona fortuna.

 

 
 
 

CONTA

Post n°1061 pubblicato il 09 Febbraio 2021 da merizeta21

In verità una minima speranza l'avevo, scrivendoti, che la mia mail avrebbe resuscitato per un attimo la persona che credevo tu fossi. Ma sono passati otto giorni e non è successo nulla. Non hai risposto e non hai chiamato B. Allora mi sono seduta in silenzio in cucina e ho provato a pensare con la tua testa, come quella volta in giardino. Non avevo grandi speranze di riuscire ad evocarti, perchè sono passati 17 anni. Allora eri appena andato via, e il legame mentale fra noi era ancora molto forte. Adesso....

Invece ad un certo punto ho capito che il contatto c'era. Ho sentito chiaramente la tua voce chiedermi "ma secondo te, dopo 12 anni, cosa avrei dovuto fare? chiamare e dire ciao, mi hanno detto che sei stato male...adesso come stai?   Ti sembra che una persona come me possa arrivare a farlo? non ricordi che eri tu a decifrare i miei sentimenti, a raccontarmeli in modo che potessi accettarli? ti ricordi che per me queste persone non contavano niente, in realtà? contava solo la mia immagine dentro i loro occhi"

Si, mi ricordo. Mi ricordo di tutto. Ma lo stesso sono felice di essere riuscita a fare in modo che tu lo sapessi. Forse ti sarà servito e forse no, chissà. Ma non mi riguarda. Non è la mia immagine dentro i tuoi occhi che conta. Conta che ho imparato il valore di costruire ricordi, conta che so cosa possono valere, alla fine della vita, i bei ricordi. Conta che mi fa orrore la vita senza B. che era un tuo amico ed ora è il mio, lui, sua moglie e sua figlia. Conta che io sento, sento e non ho paura a farlo. Conta che le mie parole sono la mia cura, e del tuo silenzio egoista non mi importa nulla.

 

 
 
 

mai

Post n°1060 pubblicato il 20 Luglio 2020 da merizeta21

Ci sono cose che si nascondono dentro di noi, sono spesso introvabili. Non ce ne accorgiamo se non quando accade qualcosa che le risveglia. Ecco, anche a me capita. Basta un dolore notturno, un crampo, troppo caldo, troppo freddo, un disagio. Ed eccole li, vivaci e vitali come se fossero sempre state sveglie. Mi stupisco sempre di quanto possa essere inventiva la mia coscienza dormiente, costruisce racconti incredibili, pieni di spine e coltelli ogni volta sempre nuovi.

Meno male che la luce del giorno soffia via i sogni, li fa diventare polvere. Ma a me restano ancora per ore sullo stomaco.

 
 
 

TU MI FAI PENA!!

Post n°1059 pubblicato il 07 Ottobre 2019 da merizeta21

Eppure, dopo ben 16 anni, riesci ancora a reagire nei miei confronti, riesci ancora ad inquietarmi, riesci a farmi sentire sciocca. Non hai mai avuto senso dell'umorismo, quello che lega Mauro e me. Deve essere tutto sotto controllo.

Hai capito che era diretta a te la vignetta, vero? perchè ancora aspetti un cenno da parte mia, per poterlo rinnegare.

Ah, mi è impossibile dimenticare certe parole, mi è impossibile perdonarle, anche se le capisco. "potrei stare con lei qualche notte, e per il resto del tempo starei con te..." eh si, lo hai detto, eravamo in cucina seduti al tavolo e tu mi guardavi, ricordo ancora i tuoi occhi. Come sempre leggevo il tuo pensiero e sentivo la tua paura. Paura del cambiamento, paura della perdita del tuo mondo. No, io non c'ero dentro la tua paura. Non avevi paura di perdere me, già allora. Ero già sparita dal tuo orizzonte, mi chiedo ora se ci fossi stata mai dentro. Lei era una promessa, una promessa allettante, proprio come lo eri tu per me.

Io però non avevo mai pensato di tenere entrambi, tu e quell'altro che mi dormiva accanto quando ci incontrammo. Io volevo solo te. Ma io sono io, e tu mi hai definito forte, e ti sei definito debole. E adesso so che è vero, è proprio così. Sei un poverino, una persona con mille paure e mille incertezze. Sembravi forte solo a me, forte del tuo sapere sempre cosa fare. Ah, come mi sbagliavo...

Ricordo con dolore ogni volta che la mia inadeguatezza fisica mi è sembrata una terribile ingiustizia, ricordo il tempo passato a rendermi più accettabile possibile. Volevi una donna che confermasse il tuo essere uomo, volevi una bella donna accanto a te.

Ora ce l'hai, e se il destino ed il tempo saranno giusti, arriverai a sapere cosa vuol dire privilegiare l'esterno all'interno. E chissà se hai già cominciato a dare la colpa a lei di ogni cosa.

Sorge da dentro di me un grido che vorrei lanciarti addosso, ma sarebbe darti troppa soddisfazione. Mi limito a scriverlo qui, anche se so che mai lo leggerai.

TU MI FAI PENA!!!

 
 
 

NON SO

Post n°1058 pubblicato il 29 Maggio 2019 da merizeta21

B. ti ha mandato un messaggio di condoglianze, e si è lamentato della tua scarna risposta.

Non si rassegna. Gli manchi. O forse è la sua giovinezza a mancargli, di cui tu facevi parte.

Spero sempre che nel tuo cambiamento resti spazio per fargli una telefonata, ma in realtà so bene che non sarà così. Mi sono troppo vicini, loro. E anche gli altri. Te li ho rubati, penserai.
Ma non è vero, li hai allontanati tu, perchè erano un problema, era un problema il mio nome, erano un problema i ricordi. Non so che problema fosse, se non paragonandolo con il mio. Per anni frequentarli è stato come tagliarmi il cuore a pezzi. Ma io ero sola, e la mia era la vita-senza-di-te. Stare con loro era un raddoppiare la tua mancanza.

Non credo che tu provassi questo stesso dolore. Ma già, forse la tua soglia di sofferenza è più bassa.

In verità ti credevo infallibile, incorruttibile, onesto, legalitario e giusto. Tu mi hai provato il contrario. Per consolarmi mi dico che tutti siamo esseri umani imperfetti e che queste qualità erano quelle di cui avevo bisogno, e quindi le ho viste in te anche se non c'erano.
Eppure quel sesto senso che mi parla sempre, e che non so mai se ascoltare, mi racconta un'altra storia.

Dove sta la realtà? Chissà se un giorno riuscirò a scoprirlo.

 
 
 

TEMPO

Post n°1057 pubblicato il 28 Maggio 2019 da merizeta21

Rompo il silenzio sempre più raramente, i ricordi si allontanano e il peso si alleggerisce.

Si alleggerisce sul pensiero, perchè sul cuore oramai è calato un coperchio di cemento. Nessuna emozione intensa si affaccia. Se mi chiedessero oggi cosa vorrei, credo che non saprei rispondere.O forse si: un paio di giorni di pace con l'uomo che vive con me, un pò meno peso addosso, un pò più di certezze economiche. Niente di trascendentale. I desideri di tutti.

La morte di tuo papà non mi ha dato dolore. Del resto avrei sofferto per te, più che per lui, e c'è già qualcuno che si occupa di questo, o almeno lo spero.

Ci sono cose che stanno per sempre nel passato, dietro una porta, dentro una tomba. La porta è chiusa e la tomba è ricoperta di terra. Non ho voglia di aprire nè di scavare. E' finita, quella vita. Peccato che insieme sono finita anch'io, è finita l'idea che avevo di me, è finita la mia serenità e la gratitudine che avevo nei confronti del mio mondo. Quello si, mi manca tanto.

Nel profondo del cuore giace il mio essere indegna, il mio non valere niente, il mio essere incapace di ogni bene. E' un vuoto che non si colma, anzi ogni cosa buona crea una voragine più grande. E' una eco che pervade ogni mio gesto, ogni scelta, ogni soldo speso per cercare di dimenticare. E sempre più compatto mi avvolge un silenzio totale. Non lacrime, non risate, non sentimento. Zero.

Solo la mia capacità di andare oltre mi aiuta. Vado avanti, mi spinge il desiderio sincero di aiutare quest'uomo che mi vuole tanto bene ad essere felice, o almeno a vivere meglio. Gli voglio tanto bene anch'io, forse è l'unica forma di amore di cui sono rimasta capace. E' tanto diverso da quello che provavo in passato, ma anche io non sono più quella di una volta.

 

 
 
 
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