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Un blog creato da merizeta21 il 27/05/2004

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parla il mio cuore... racconti dalla mia quarta vita -

 
 

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Buio

Post n°1087 pubblicato il 11 Marzo 2025 da merizeta21

Da quindici giorni faccio da badante a mia madre, 100 anni e due mesi. La badante in carica è dovuta tornare a casa per un lutto improvviso.

Essenzialmente si tratta di aiutarla a lavarsi, vestirsi, fare colazione. Alzarla assieme a qualcuno dei collaboratori che mi son cercata in questi anni.

Questo mi riporta pari pari al rapporto conflittuale che ho sempre avuto con lei, e che è ancora molto vivace. Come risultato sto malissimo e non vedo l'ora che sia finita.

Mia madre non è contenta, non le piace come l'aiuto, dice che tiro via, che sono come mio padre e come mia zia ( paterna) che lei considerava un sciattona. Non vede l'ora che torni la badante con cui ha un ottimo rapporto, pur essendo consapevole che è una stronza.

Io vedo somiglianze fra loro due.

In tutto questo sono stanchissima e mi sento priva di senso. Mauro non mi è di aiuto, ha troppo da fare anche lui ed inoltre non può contare su di me e questo lo innervosisce sempre.

Non so con chi parlare, con chi sfogarmi, e mi sento disperatamente sola con i miei fantasmi.

I miei sensi di colpa fanno festa mattina e sera.

 

 
 
 

ogni cosa cambia in fretta

Post n°1086 pubblicato il 09 Gennaio 2025 da merizeta21

Il panorama attorno a me cambia a velocità supersonica. Il fulmine colpisce sempre più vicino, sempre più spesso. Ho trascurato tante persone per tanto tempo, ho lasciato correre, e ora queste persone sono sparite e non potrò mai più recuperare quello che è andato perduto. Soffro di nostalgia del passato, e insieme sono infilata dentro un tubo nel quale non si sente nulla, non provo dolore. Resto attonita ad osservare quello altrui e non so con chi parlarne. Una volta c'era Elisabetta per queste cose. Ma dopo questi ultimi 5 anni non c'è più nemmeno lei. Sono sola, non so con chi condividere. Scrivo qui e chissà quanti fra quelli che mi leggono ( che mi leggevano) pensano che sono diventata pazza. 

Ecco, ci voleva la Teresa per questi discorsi. Ma la Mari è morta oramai, dopo un calvario inutile e forse peggiorato dal famoso anti covid. Quanto sento gente che dice che bisogna aver fiducia nel futuro, penso a lei e a quello che le è successo, all'amica con cui potevo parlare delle mie seghe mentali, perchè erano simili alle sue. All'ultima volta che le ho parlato al telefono, perchè dopo non ho più avuto il coraggio nè di chiamarla nè di rivederla. 

Credo fermamente che ognuno di noi abbia un pulsante interno, che deve essere sbloccato nell'infanzia. Senza che quello funzioni, non si sente niente. Le emozioni, quasi tutte, sono bloccate. 

Non so cosa succederà nel futuro, mi aspetto qualsiasi cosa. Depressione? forse. L'altra notte come sempre quando non sto bene, ti ho sognato. Non te, tu nei miei sogni non ci sei quasi mai. Sei sempre altrove, nell'altra stanza, fuori, in un altro posto, all'altro capo di un telefono che squilla senza risposta, oppure ci sei ma il tuo viso non è il tuo. Perduto, fuori dai miei ricordi. Ho sognato di aver conosciuto quella che nel sogno era tua moglie e che non sapeva chi ero io. E nel sogno avevo una grande agitazione, sapevo che te ne saresti accorto e ti saresti incazzato terribilmente. 

Qualche giorno fa ho pensato al giorno del divorzo, e mi sono resa conto che non mi ricordo cosa facemmo dopo, vagamente mi torna che  andammo a bere un caffè e parlammo. Chissà che desiderio avrai avuto di scappare... ma come un bravo soldatino sei rimasto, avrai pensato "poveretta, oramai me ne sono liberato, lasciamola sfogare un pò"

oh che pensiero orribile, che dolore. Bruciano nel fuoco i nostri sedici anni a cui ero affezionata come ad un figlio morto. 

Ed ecco che a velocità supersonica arriva la risposta:

"Il ricordo è l'unico paradiso dal quale non possiamo essere cacciati " J.P.S.

Grazie, chiunque tu sia.

 
 
 

PER SEMPRE RICORDI

Post n°1085 pubblicato il 27 Novembre 2024 da merizeta21

La ristrutturazione dell'appartamentino mi risveglia ricordi ad ogni passo. E' la terza o la quarta volta? la prima con Maurizio, la seconda sempre con lui, la terza quando ero già da sola. Quindi la quarta.

Qui ci sono i ricordi di Babi, qui le sue mani hanno messo questo filo che apre la vetrina, qui è ancora appeso il suo cappello. Qui ci sono cose di Tuula e ancora qualcosa di suo.

Ognuna di queste tracce contiene l'eco di qualcosa che è stato e  non sarà mai più. Mauro, pragmatico come sempre, ha un'idea al minuto per migliorare, rendere più bello, più funzionale, più accattivante.

Io sento ogni colpo di piccone sul cuore.

 

 
 
 

PRESENTE

Post n°1084 pubblicato il 31 Ottobre 2024 da merizeta21

Non scrivo quasi più, non ho tempo, e quando ce l'ho rimando. A che serve? non posso cambiare questa realtà orribile dove in ogni cosa che accade trovo le tracce di chi da dietro tira i fili del mondo.

Qui - nel mio mondo piccolo - tanta gente si ammala e muore. Il mio pensiero corre a te. Leggerò il tuo nome sul giornale prima o poi? sarà per quello che dovevamo separarci? (Dovevo morire solo io, la persona che ero quando ero con te, mentre tu diventavi un altro. Perchè non avrei retto - com'ero allora - alla tua morte)

Domande sciocche. Mio marito è pragmatico. Di che ti preoccupi se non puoi fare nulla per cambiare il destino? così soffri due volte. 

Ha ragione. Lui è la mia realtà, il mio mondo, la mia famiglia. Lui solo conta, e la mia vita di ora. Il resto è solo cenere.

 

 
 
 

circondata

Post n°1083 pubblicato il 18 Giugno 2024 da merizeta21

Mentre l'estate faticosamente arriva, la diciannovesima estate di questo blog, l'anno prossimo saranno vent'anni che scrivo, ci sono momenti in cui mi sento immersa in una melma dalla quale non riesco ad uscire. Sono stanchissima, cammino davvero faticosamente. Niente di quello che faccio sembra avere un effetto positivo sul mio umore. Dopo la morte di Babi trovarsi con gli amici era già difficile, il Covid gli ha dato il colpo di grazia. Mentre la testa corre dietro alle montagne svizzere, pur sapendo che non serve a nulla perchè non potrei muovermi in nessun caso e forse nemmeno li starei bene, il resto dei pensieri è trasportato dal lavoro. Per essere una che è stata tacciata di pelandronismo, sono anni che non faccio che lavorare. Ma a che mi serve? non posso scappare, la notte mi sveglio e non riesco più a dormire. Vivo nella paura. Paura di tutto ciò che non posso prevedere, un'altra finta pandemia, il cambiamento climatico fasullo, e di nuovo sarei emarginata da questa gente che non vede al di là del proprio naso. Cosa vivo a fare? a volte mi dico che tanto bisogna morire, e che alla fine se dopo la morte ci sarà qualcosa, allora li in qualche modo questo tormento finirà. Subito dopo aver pensato questo, mi sento ingrata e mi vergogno. E poi tutto daccapo. 

 
 
 

Parole

Post n°1082 pubblicato il 14 Marzo 2024 da merizeta21

Scrivo, scrivo. Ogni tanto ne ho bisogno, ho qualcosa che mi spinge e che non so come definire.

La mia anima è piena di rumore, un rumore costante. La notte mi addormento immaginando di essere su un sentiero in mezzo alle montagne, in Svizzera. Immagino la strada che percorro, immagino il cottage dove vivo, immagino la vista dalle finestre. E mentre la mente corre dietro a questo, scivolo nel sonno. Ho bisogno di calma, di quiete, di speranze. E insieme mi sento profondamente ingrata e cerco di portare il mio pensiero sul presente. Quanti hanno un presente bello come il mio? senza problemi economici, senza gravi malattie, solo con tante rogne quotidiane tutte risolvibili in un modo o nell'altro.

E mi dico, chissà se un giorno, magari tra poco, tutto questo mi sembrerà un sogno del quale non sono stata consapevole? se un giorno lo rimpiangerò, rimpiangerò di non essermelo goduto di più? come  mi sembrano felici ora  i giorni in cui ero giovane e soffrivo di essere brutta ed invisibile e forse era tutto nella mia testa, avrei potuto essere cento volte più felice. Così come mi mancano tanto le montagne, la neve, l'odore dell'alta montagna, i riti del dopo sci, la birra con i maestri, le serate con gli amici. Come mi manca tutto questo...e mentre lo vivevo lo amavo, almeno di questo sono certa.

"Amare è compiere ogni azione quotidiana con infinita tenerezza".

Chi lo ha detto? in assenza di gravi dolori, stasera mi tengo questo pensiero.

 
 
 

siamo scarafaggi

Post n°1081 pubblicato il 29 Febbraio 2024 da merizeta21

Oggi pomeriggio stavo pulendo casa e mentre aprivo scatole piene di oggetti improbabili mi si riempiva la testa di ricordi. Quand’è stata l’ultima volta che ho preso in mano questo? Sei, sette anni fa. Quando la mia vita era normale, priva di quell’angoscia che adesso sta sempre lì, sotto lo scorrere delle giornate. Quando ancora credevo che il futuro sarei stata in grado di vederlo e di sceglierlo, mentre ora sono fermamente convinta che non siamo altro che pedine in mano a giocatori a cui non frega nulla di noi. Gente che può decidere domattina se organizzare una nuova pandemia, se buttarci dentro ad una guerra nucleare, se emanare una legge che dice che quelli della mia età devono morire.
Gente che predica “ non avrai nulla e sarai felice” ma non dice “ avremo, saremo”. Dice “tu” perché è scontato che loro di questo futuro non faranno parte.
Mi indigna profondamente vedere che ci son persone che vanno a cercare i fascismi di 70 anni fa e non vedono quelli che vengono accolti nei palazzi del potere, quelli a cui mandiamo armi e prossimamente soldati. Destra, sinistra, tutti uguali senza più nessuna differenza. Uno schifo da cui si può uscire soltanto morendo, perché coinvolge il mondo intero.

 
 
 

Bassano

Post n°1080 pubblicato il 01 Gennaio 2024 da merizeta21

Mi è capitato più volte in questi anni di tornare a Bassano del Grappa. E ripensando a quei ritorni, mi è appena venuto in mente che, girando per la città, non sentivo la tua presenza nei miei ricordi. Una cosa davvero strana: come se la mia memoria ti avesse cancellato, come se davvero il te che conoscevo fosse morto e io lo avessi rimosso dai ricordi e dal cuore. Sono anche andata sotto la nostra ex casa e ho guardato quella che era la nostra finestra. Nessuna sensazione, nè buona nè cattiva. Nulla. E' passato, è finito. Non tornerà. La persona che viveva li non esiste più. Io, adesso, sono un'altra. La me di ora non ha contatto con quell'altra. Non la riconosce. Sono passati troppi anni, tra poco trenta. Io sono una persona anziana, quella  era giovane e piena di progetti e pensieri e sogni. Di quello che aveva in testa non è rimasto gran che, solo qualche amico, qualche flash. 

Le onde del mare vanno e vengono e non sono mai uguali.

 
 
 

Vita

Post n°1079 pubblicato il 18 Dicembre 2023 da merizeta21

Essere capaci di proseguire la propria vita senza far caso a ciò che si fa, senza dar peso alle inevitabili conseguenze delle disarmonie. Quando tutto si allinea mi sento più traquilla, anche perchè per la maggior parte delle cose non posso fare niente. Non ci sono rimedi che mi aiutino a tirare avanti con le certezze che avevo e che ora non ho più. La morte di Babi ha creato una voragine che non so come riempire. Prima eravamo un gruppo e ora non siamo più niente, solo persone che vagano e si incontrano qua e là. Penso a quelli che ora muoiono e devono trovare uno spazio di sopravvivenza nell'orrore e mi vergogno di soffrire per queste stupidaggini. Ma penso anche a quelli che si complicano la vita inutilmente, scemi come Franco che si crogiola nella sua certezza di avere ragione e si chiude in una torre stando a dormire sul divano di casa sua, mentre i figli se ne vanno, la moglie non gli parla e la famiglia è andata a farsi benedire, tutto per motivi sciocchi che riguardano l'orgoglio, scemenze alla fine. 

Dal profondo del mio cuore nascono terribili maledizioni, che mi porto dentro e piano piano marciscono, avvelenandomi.

 

 
 
 

E ancora

Post n°1078 pubblicato il 13 Dicembre 2023 da merizeta21

E ancora mi succede di vedere al di là, vedere oltre. Quando ti incontrai capii che dovevo far saltare tutto quello che avevo costruito per avere la felicità. Avrò fatto bene, avrò fatto male? non rimpiango nulla. Ma la cosa che mi colpì più di tutte fu la disapprovazione di chi era infelice come me ma non aveva il coraggio di rompere le sue catene come avevo fatto io.

Adesso è uguale. Molti sanno che avevo ragione, ma la paura di ammetterlo li spinge a guardarmi male. E' dura dover constatare di essere stati presi in giro. E io devo assistere impotente a tutto questo. Mi fa male il cuore e caccio questo pensiero ogni volta che si affaccia alla mente, e mi conforta solo il sapere che non posso farci niente. 

 
 
 

Un altro Natale

Post n°1077 pubblicato il 13 Dicembre 2023 da merizeta21

E' ancora Natale, e mi prudono le mani dalla voglia di scrivere.

In questo coro di gente che rimpiange i bei Natali passati, se ripenso ai miei mi viene una sorta di tristezza. Eravamo sempre noi tre, io mia mamma e mio papà, io scartavo i regali la sera prima, la mattina di Natale era come tutte le altre mattine. Si andava a Messa, poi si pranzava e poi mio papà andava in Comune che era la sua vera casa. Incontrava la gente che vedeva aperto ed entrava, e faceva la solita manfrina del "sono qui anche il giorno di Natale" mentre la realtà era che in casa con noi si annoiava a morte. Non ho altri ricordi, se non che appena più grande uscivo ad incontrare le amiche o i fidanzati e allora era un pò meglio.

Ho sempre invidiato le mie cugine che avevano le loro tradizioni, la musica di Natale la mattina del 25, i regali sotto l'albero, il pranzo insieme con i parenti. Ho cercato di crearmene qualcuna anche io ma con poco successo. Marito uno era abbastanza menefreghista. Marito due non credeva nel Natale, tutta una convenzione diceva. Sarà contento adesso che se lo passa da solo. 

Con Marito tre va un pò meglio. Mi aiuta, mette le canzoni di Natale mentre facciamo l'albero. 

 
 
 

veleno

Post n°1076 pubblicato il 23 Ottobre 2023 da merizeta21

Nel dormiveglia del mattino vanno in scena i sogni più angosciosi- sempre con lo stesso copione, con attori differenti - e mi sveglio con la paura. Il mio rapporto con la badante - e di conseguenza con mia madre - va dal tentativo di fuga al desiderio di vendetta, all'arrabbiatura permanente. Sotto sotto il desiderio che mia madre se ne vada serpeggia con intensità diverse. Non per la prima volta nella mia vita quel che è bene per i miei genitori è il male assoluto per me. E' un film già visto. Ho un dolore nello scriverlo che mi consuma il cuore, e purtroppo è impossibile da combattere. Cerco con tutte le mie forze di lasciar correre, ma mi avveleno sempre più. E' come se il veleno mi andasse in circolo lentamente. Prima o poi mi capiterà qualcosa di pessimo, già lo so.

 

 
 
 

karma

Post n°1075 pubblicato il 04 Ottobre 2023 da merizeta21

Perchè il dolore più grande è il rendersi conto che queste persone che sono state per un lungo tempo fari nel buio per me, gente che credevo sapesse sempre cosa è giusto fare, qual'è il comportamento migliore, sono diventate di colpo normali, come le altre, come me. 

Mi son spariti i punti di riferimento, adesso so che la sola persona che può illuminare la mia strada sono io. E forse era anche ora.

 

 
 
 

voglio tornare indietro nel tempo

Post n°1074 pubblicato il 16 Agosto 2023 da merizeta21

Il mio solo desiderio, irrealizzabile lo so, è tornare indietro. Voglio indietro la mia vita di prima, quella in cui credevo a troppe cose che ora si sono rivelate non vere, anzi peggio! mortali.

Voglio tornare a quando B e la Teresa erano vivi, e sapevo di poterli vedere quando volevo.

Voglio tornare a quando speravo di invecchiare con la persona che avevo accanto.

Voglio tornare a quando credevo che votare avesse un senso ed un effetto.

Voglio tornare a quando mia madre non aveva bisogno di nessuno.

Voglio tornare a quando potevo viaggiare.

Voglio tornare a quando non avevo paura del futuro.

Voglio tornare a quando la persona che stava con me mi considerava degna di ascolto.

Voglio tornare a quando potevo parlare liberamente con i miei amici.

Voglio tornare a quando non dovevo fingere una serenità che non riavrò indietro mai più.

Sono immersa in una solitudine che mi fa star male ogni giorno di più. Un giorno darò di matto, lo so.

 
 
 

orrori

Post n°1073 pubblicato il 13 Aprile 2023 da merizeta21

Ogni mattina il viso di F mi sorride dal suo ritratto sul mio comò. Ogni mattina gli do il buongiorno sperando che dove si trova adesso lo senta. Lui è uno dei miei più cari ricordi.

Ogni volta che vedo i miei amici mi chiedo "sarà questa l'ultima volta che li vedo? ci sarà una volta ancora?" l'orrore mi sommerge e non posso scriverlo se non qui. 

Ogni volta che S ha un dolore, una malattia, un mal di testa, mi agito e non riesco a dormire.

Mia cugina che è come mia sorella mi parla al telefono tossendo e io mi sento male.

Il viso di Teresa mi guarda sorridendo dal ritratto sulla libreria: solo in mezzo ai libri potevo metterlo. 

Orrori. Orrori. Orrori continui.

Quando è che ci sveglieremo? quando? 

 
 
 

Memoria

Post n°1072 pubblicato il 27 Gennaio 2023 da merizeta21

Questo blog si avvia a compiere il suo 17mo anno. Scrivo spinta dalle celebrazioni riservate al giorno della memoria rievocante la Shoa. Se potessi scrivere liberamente riempirei questa pagina di insulti.

"ipocriti, ipocriti! fate tanti bei discorsi sugli ebrei e stavate percorrendo la stessa strada solo poco più di un anno fa! idioti, non c'erano motivi per odiarci come non ce n'erano per odiare gli Ebrei, non facevano nulla loro, non facevamo nulla noi. Ma avete cercato di isolarci, affamarci, distruggerci, senza nessuna causa. Se non fosse finito tutto (ma è finito davvero poi?) saremmo stati bruciati nelle piazze, i nostri bambini ostracizzati nelle scuole. E perfino adesso che è chiaro che era tutto un inganno, continuate a guardarci con sospetto. Eh già, perchè la nostra colpa è stata quella di avere avuto ragione, di aver diffidato, quando voi siete corsi a compiacere i virostar che dicevano un giorno bianco e l'altro nero. La verità è che ci invidiate, perchè ci siamo ribellati. La pagheremo, ce la faranno pagare. Ma se era per voi sarebbe cominciato daccapo tutto. Siete ipocriti voi, e stronzi gli ebrei. Dopo quel che gli è stato fatto, non hanno nessuna esitazione a fare lo stesso a qualcun altro."

 
 
 

Elegia

Post n°1071 pubblicato il 15 Ottobre 2022 da merizeta21

Ho imparato con fatica a vivere alla giornata. Poi alla mezza giornata. Lo squillo del telefono mi chiude la gola. E nello stesso tempo il mio mondo, il mio piccolo mondo personale, fatto di amici, ma anche di vicini, di conoscenti, di figure abituali sullo sfondo, mi riempie di una terribile tenerezza. Mi viene voglia di abbracciare il giornalaio che ritrovo ogni giorno, sorrido al barista, chiacchiero con la commessa del supermercato.

Sorrido disperatamente a gente che ha il volto grigio, la faccia segnata, gente che dimagrisce a vista d'occhio, invecchia improvvisamente. 

Soffro per loro, sono parte della mia vita oramai. Anche gli sconosciuti. Non tento più di parlare, tanto adesso che la verità sbuca fuori da ogni angolo, in mille rivoli che nessuno riesce più a fermare, vedo nei loro occhi il disperato bisogno di normalità. 

Ho paura, paura, paura. Per loro, e per me che temo di dover vivere in un mondo nel quale loro non ci sono più.

Improvvisamente hanno assunto un'importanza che non hanno mai avuto, che non gli ho mai dato. Vorrei dir loro di fare della loro vita un giardino. Quando verrà l'inverno i ricordi della bellezza terranno loro compagnia.

 

 

 
 
 

la fine dei tempi noti

Post n°1070 pubblicato il 28 Aprile 2022 da merizeta21

Non riesco più a scrivere nemmeno qui. L'orrore nel quale vivo da quasi un anno e mezzo mi ha definitivamente chiuso la bocca. Assisto impotente a morti improvvise, malattie inspiegabili di persone che conosco di vista o di fatto, nel terrore che prima o poi il fulmine colpisca uno dei miei amici, il mio mezzo figlio, i vicini di casa, le persone che fanno parte della mia vita quotidiana. I miei amici più cari non mi hanno ostracizzato più di tanto perchè mi vogliono bene. E in questo frangente ho apprezzato il loro affetto e la loro tolleranza. Ma nessuno di loro si è reso davvero conto che il loro atteggiamento ha cambiato profondamente ME, nei loro confronti. Me li ha ridimensionati, di fatto allontanandoli forse per sempre. 

Ho provato a parlare ma non c'è stato verso. D'altra parte se io mi fossi iniettata un veleno credendolo una medicina preferirei non saperlo. Una parte di me li capisce. L'altra li compatisce. 

Mi allontano. Invano provo a vivere il tempo come se nulla fosse successo e nulla possa succedere. Di giorno, presa da mille attività, riesco. Di notte è impossibile. Mi sveglio e non riesco più a dormire. le notti sono interminabili.

Mi consuma la paura, ed insieme una rabbia cieca. Morite, morite voi che avete fatto questo al mondo! che il dio che ha creato l'Universo vi sprofondi in un inferno senza fine! 

Su questo blog altre volte ho scritto maledizioni ed improperi, spinta dal dolore e dalla rabbia, pentendomene quasi subito. ma questa volta, questa volta NO.

 
 
 

incubi

Post n°1069 pubblicato il 06 Dicembre 2021 da merizeta21

Il mondo che conoscevo si è distrutto. Non esiste più. La notte mi sveglio in preda agli incubi, mi sembra di avere il mondo addosso. Tutte le persone a cui voglio bene, eccetto mia madre e Mauro, sono a rischio di morte. Ognuna di loro può sparire da un attimo all'altro. Ogni notte, tutte le notti. Di giorno mi rifugio nella quotidianità, ma il pensiero non mi abbandona mai. Vivo in un piccolo paese nel quale ci si conosce tutti. Ogni giorno qualcuno manca e non sai se è perchè è venuta la sua ora o se invece è per colpa di qualcosa a cui non possiamo credere. 

Quanto a te...ora comincio a pensare che forse tutto questo percorso era per arrivare qui. Perchè prima o poi toccherà a te e io dovevo staccarmi se no sarei morta con te. Cosa ne sarà di noi? non ho la stoffa della pasionaria, non ho il coraggio di andare sulle barricate. Ma tante cose ora mi sembrano logiche, il mio istinto mi avvertiva da anni. Non so quanto reggerò. Ho tanta paura per Stefano, per Mauro perchè se gli impedissero di lavorare so bene che cederebbe. Ho paura per tutti. L'unica paura che non ho è quella di ammalarmi. So per certo che potrei curarmi, che ci si può curare. Il dolore mi accompagna come una malattia, di quello si, si può morire. 

 
 
 

leggere il futuro

Post n°1068 pubblicato il 16 Ottobre 2021 da merizeta21

"Ricordo con dolore ogni volta che la mia inadeguatezza fisica mi è sembrata una terribile ingiustizia, ricordo il tempo passato a rendermi più accettabile possibile. Volevi una donna che confermasse il tuo essere uomo, volevi una bella donna accanto a te.

Ora ce l'hai, e se il destino ed il tempo saranno giusti, arriverai a sapere cosa vuol dire privilegiare l'esterno all'interno. E chissà se hai già cominciato a dare la colpa a lei di ogni cosa."

Leggere il futuro non è una scelta.

Succede, quando si ha una Strega che dorme dentro. Chiamala intuizione, sesto senso, telepatia....oppure, più banalmente, contatto. 

 
 
 
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