Lando Fiorini non c’entra. Capita nella mia esperienza quotidiana che un piccolo particolare si amplifichi e “risuoni” in forme e in momenti diversi, forse è così per tutte le cose, ma la mia attenzione si focalizza solo su alcuni particolari e quelli “rintoccano” più volte durante il giorno. In questo week end ho pensato più volte alle campane, prima con la poesia di Pascoli, oggetto del post precedente, poi ascoltando un concerto di campane dei maestri delle valli bergamasche. Da ultimo, proprio ieri sera, esploravo con un gruppo di amici la possibilità di creare una corale di canti montanari qui in riva al mare: più un’utopia che un progetto. Così, fantasticando sul repertorio eventuale, è spuntata come una primula questa canzone piemontese, dal tema alquanto triste, ma dalla melodia che martella come campane al vento: La sposa morta. Il titolo piacerebbe a mio figlio, che apprezza sempre le opere di Tim Burton, a me piace la delicatezza del tema e la timbrica che l’armonizzazione regala. Buon ascolto e buona settimana.
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