Creato da giumor54 il 25/01/2009 |
MI MANCHI.....TU
PANTY....LA MIA ANIMA.....GIù
LA VITA E' UNA SFIDA CONTINUA....GIù
DEDICATA ALLA CITTA' DI GALATONE...GIù
CONCORSO NAZIONALE E INTERNAZIONALE 2013
PREMIO SPECIALE DELLA CRITICA....GIù
La motivazione al premio della critica
Nella lirica di Giuseppe Morelli "Passione" il linguaggio
fluido e fluente si unisce armonicamente con l'incontrarsi
delle passioni, che sono segno di un comune vivere, di un
sogno sorretto a due mani, di uno scavare nella vita per
raggiungere quegli orizzonti lontani che ti fanno uscire
dall'indifferenza. Tutto questo può mai essere segno di
follia? Questo l'autore domandarsi tra l'anima sua, e
l'anima altra; con un linguaggio e una musicalità vivace
la lirica ben rappresenta l'incontro di mondi diversi per
raggiungere l'Altrove: pieno di intimità, sofferenza, di
esplosioni di parole che donano emozioni.
Presidente di giuria
Michela Zanarella
ALETTI EDITORE, LE COMUNICO CHE......GIù
ANCHE QUI UNA MIA POESIA RESTA SCOLPITA .....GIù
CONTIENE TRE MIE POESIE....GIù
LE MIE POESIE....GIù
IO UN PUNTINO E NULLA DI PIU'....GIù
IO, UN PUNTINO.
Se potessi scegliere di divenir qualcosa
tra montagne di fogli scritti vorrei essere un puntino,
si,
un semplicissimo puntino in un oceano di righi scritti
con o senza senso,sarei l'inizio e la fine di un discorso,
l'ultima cosa che vedi, la più piccola e insignificante
che chiude una pagina,e subito dopo,
l'inizio di una nuova storia.
Messaggi di Aprile 2014
Post n°2233 pubblicato il 30 Aprile 2014 da giumor54
Sognando te a occhi aperti.
Volo alto questa sera, ho chiuso i miei occhi innanzi al mondo, come un aquila, mi son lanciato e scruto tutto volando alto, monti innevati s'ergono innanzi a me e il mare non è lontano, il marino arriva fin qui, porta con se profumi che riconosco e ne sento la mancanza, la musica scandisce note meravigliose e nella mia immaginazione, mi lascio sollevare dalle correnti d'aria calda per salire ancora più in alto, potessi, le ali le userei anche nella realtà, se ciò che vedo è immaginazione, nella realtà è meraviglia divina e mentre immagino e sogno a occhi aperti, la natura e la solitudine a certe altezze, ove l'aria che respiri è unica. Improvvisamente sento dei passi, per l'esattezza son tacchi da donna, li riconosco, unici nel loro suono, ho atteso il cuore si è azzittito per un istante, senza bussare, sei entrata nella camera, sono rimasto senza parole, mi hai sorriso, ti sei tolta la giacca e dopo averla sistema sulla spalliera della sedia accanto alla scrivania, ti sei voltata e hai raggiuto il letto, senza dir nulla ti ho lasciata fare, mi hai fatto cenno se potevi accomodarti accanto a me, mi sono spostato e seduto poco più in la, lasciando abbastanza spazio, per farti star bene sul bordo del letto. Mi spieghi come hai fatto a entrare, ricordo di aver chiuso la porta, chi ti ha dato il mio indirizzo. Ssss, mi hai messo il dito sulle labbra, sussurrandomi con dolcezza, non pensare a cose inutili, son qui adesso è ciò che volevi, lo desideravi tanto e adesso che son qui vuoi sapere come ho fatto ? chi ti ha parlato dei miei desideri ? non ti ho mai scritto nulla e a telefono non ci siamo mai sentiti, poi figurati sono così riservato su certi argomenti. Ssss ti prego, non pensare, dedicala solo a me questa serata, ma senza farmi domande, o non verrò mai più a trovarti. Come vuoi, hai ragione, perché rovinare una serata diversa che ha tutti i presupposti di diventare unica e meravigliosa. Cosa scrivi ?, ancora incredulo, ho risposto, ma gli occhi miei, erano incollati ai tuoi, non ricordo se respiravo o annullato dalla tua presenza e bellezza, il profumo riempiva la stanza poco illuminata, la luce era solo sul pc il resto andava a scurire. Scrivo mentre ascolto la musica, ma adesso ci sei tu, la sorpresa inattesa, sono curiosa e questa sera ho deciso di scrivere anche io con te qualcosa di carino, ti va? Ti ho sorriso e detto si mi va, dimmi una parola o una frase, la prima che ti viene in mente, io la riporto qui su questa pagina, continuando a scrivere di fantasia, ti va così ? si, mi hai risposto, vedrai sarà carino, lo hai mai fatto con altre ? certo, perché negarlo, ma qui a casa mai, vivo da solo. Allora, hai pensato, cosa scrivo ?. Scrivi questa frase, ---Stringimi forte a te e non lasciarmi andare più via di qui--- Sono rimasto a guardarti per qualche istante paralizzato, non mi aspettavo nulla di simile, perso nei tuoi occhi. Puoi ripetere...? ---Stringimi forte a te e non lasciarmi andare via di qui, voglio restare con te questa notte. Dopo averti osservata, senza perdere tempo, ho calato il capo sul pc e le dita hanno iniziato a muoversi da sole l'emozione era alta, mai mi era capitato di scrivere con una donna accanto. Nella testa rimbombava quella frase, quel mio desiderio si era fatto strada e tu volevi ciò che io volevo già da tanto, non mi sembrava vero, scrivevo così intensamente con la mente, costruendo la scena successiva che quando ho sollevato gli occhi per vederti, non eri più seduta al bordo del letto, il respiro si è fermato e il cuore insieme a lui, ma una voce di lato mi ha sussurrato---Leggimi cosa hai scritto---mi son voltato eri li accanto a me sotto le lenzuola. Sei li, non me ne sono nemmeno accorto, e il pigiama ? sei entrata senza una borsa. Qui sotto sto bene così non mi serve, su leggi quello che hai scritto, mi osservavi seria e curiosa, con accenno di un sorriso per la gioia. Sai quando mi giravo, ero abituato a vedere nell'altra metà del letto, solo riviste e vocabolari, è passato tanto tempo, da quando nel girarmi vedevo un viso, sentire un profumo diverso e parlare mi fa strano. Ho iniziato a leggere, lanciando sguardi su di te di tanto in tanto, silenziosa mi ascoltavi e più entravo nella storia, più ti avvicinavi a me, fino a sentire la testa tua, sulla mia spalla destra, la cosa che stava accadendo era meravigliosa, tutto lasciava presagire, non fosse la prima volta, forse è così, sei sempre stata qui con me ogni sera, quando descrivevo l'amore, eri qui con me, ma non ti vedevo, era troppo facile scrivere, come l'artista, che ha la sua musa distesa, l'osserva e dipinge , io avevo te qui con me e senza volerlo ti osservavo e scrivevo, ma stasera è diverso, sei qui anima e corpo, sarà un dipinto, un emozione unica, posso vederti e sentirti, di ogni cosa ne farò un emozione unica. Ho aperto gli occhi, che nottata meravigliosa, tesoro, cara ? mi sono alzato ho aperto la persiana e sono uscito fuori, il cielo è sereno, su indossa qualcosa e vieni a vedere. Passano veloci pochi istanti, su dormigliona, vengo a darti un bacio, scommetto che lo aspetti, hai ragione, entro e resto impietrito, nell'altra metà del letto ci sono le solite cose, riviste e vocabolari, di te nemmeno l'ombra, scendo di corsa le scale, le porte sono chiuse dall'interno, di te nemmeno una traccia. Sono impazzito, con chi ero ieri sera, con chi parlavo, accendo il pc, la storia c'è l'ho scritta, allora eri solo un mio desiderio e nulla più. Giù 30/04/201418:05 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2232 pubblicato il 27 Aprile 2014 da giumor54
Sei da sempre l'amato mistero, t'osservo nell'ombra da quando il mio sguardo si posò. La mia tranquilla vita ebbe fine, lentamente mi trasformai, persi la mia pelle con tutte le ferite inferte, strisciando tra sterpaglie di pensieri, il cuore rassegnato a colpi bassi e silenziosi, iniziò a ribellarsi dentro il petto, eri gia nel mio sangue, gestivi le mie vene e io ignaro dell'accaduto, non sapevo nulla, scrutai ogni cosa di te, non ne ero certo, ma ogni mio pensiero mi trascinava da te, spogliai e misi a nudo la tua anima, scoprii in te la donna del mistero, un velo nero ricopriva ogni parte di te, non osai andare oltre, amavo guardarti così, il tempo scandiva gli attimi e io scandivo il tempo che mi divideva da te, non c'è istante oggi che passi senza che il mio pensiero fugga, ove il mistero regna, amare un amore lontano, senza poterlo respirare, è cosa assai rara e divina su questa terra. Amo te dolce mistero, non ti svelare mai te ne prego, resta così come sei, e l'amore che nutro per te, durerà in eterno, oltre la mia stessa vita. Giù 24/04/201420:12 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©)
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Post n°2231 pubblicato il 27 Aprile 2014 da giumor54
La solitudine insegna a vivere con se stessi e senza bisogno alcuno d'altri, impari ad amare quelle cose che spesso sono dimenticate, perchè ritenute di poco valore, ed è proprio lì che la riccezza abbonda e nessuno la vede, perché accecato da altro, più terreno. Giù 22/04/201409:30 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2230 pubblicato il 27 Aprile 2014 da giumor54
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Post n°2229 pubblicato il 26 Aprile 2014 da giumor54
Il sole è già alto riscalda la natura, il lago tace e gode, l'ala selvaggia sfiora l'acqua, plana, anch'essa gode di questa calma piatta, l'alga m'appare dalla trasparente onda,
e la fune che sorge dal fondo come per incanto, il tappeto d'erba invita e mentre mi accingo a scrivere, appaiono su questo specchio che ondeggia leggero, due stelle dal fondo, mi osservano, le riconosco, le stesse scolpite nella mia mente, quante cose direi in questo luogo, ove la natura si è addormentata tranquilla sta lontano dai rumori, posso solo scrivere tra il silenzio e il fruscio leggero dei rami tra gli alberi, i miei pensieri più dolci, stella che osservi e taci, vorrei dirti un fiume di parole, non posso, lo sussurrerò a lui che soffia generosamente a pelo d'acqua, spero che il vento giunga a te, senza tralasciare parola alcuna, sprofonderebbe in questo luogo incantato, solo una magia potrebbe, o rimarrebbe qui per sempre, dormiente nei fondali, in attesa del suo ritorno, che solo un bacio di una fata, potrebbe riportare a galla. Giù 21/04/201412:43 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2228 pubblicato il 26 Aprile 2014 da giumor54
da una frase scritta da Sigmund Freud
Indifeso per Amore.
Quanto pagherei quel Dio silente, che non ascolta la mia preghiera, sentirmi indifeso, fino alla più piccola cellula di me stesso, pur di restare solo, una notte intera tra le sue braccia, fino alla morte, se è suo desio, innanzi all'Amore sconosciuto. Giù 21/04/201409:00 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2227 pubblicato il 26 Aprile 2014 da giumor54
L'amore non è uno sport e io non cerco prime classifiche, non ho frecce da scagliare per forare e far centro su di un cuore gia ferito, lo farei sanguinare ancor di più, desio mio è che il cuore che mi sfiora porti via il mio profumo, ricordando nel suo tempo, la dolcezza di una carezza e nulla più. Giù 20/04/201409.34.27 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2226 pubblicato il 26 Aprile 2014 da giumor54
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Post n°2225 pubblicato il 25 Aprile 2014 da giumor54
Mai capirò l'amore vero e il suo percorso in vita, passo dopo passo lo inseguo e lui mi sfugge, mi schiva, ma tu esisti, esiste per tutti, continuo per la mia strada, deciso non smetterò di cercarti, andrò oltre quella linea di confine che divide la realtà dall'irrealtà, lì ove le porte dei sogni si aprono e tutto accade, anche l'impossibile, ti cercherò in un sogno se questo mi è rimasto, in un mondo reale che tutto dona e tutto toglie prima che tu lo abbia vissuto, sognare diventa un respiro di vita per chiunque, una bombola d'ossigeno che dura solo una notte, molti non capiranno, quel sogno sarà così dolce, che al tuo risveglio affronterai il giorno nuovo con un sorriso, perché avrai amato il cielo e le sue stelle per una notte intera. Giù 19/04/201420:59 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2224 pubblicato il 23 Aprile 2014 da giumor54
Sulle ali di un gabbiano, ho adagiato il mio pensiero, ho soffiato come il vento verso il mare per guidare quelle ali fino a te, sono in volo una meta sconosciuta, fossi tu amore mio, quel punto ove scendere da questo cielo, richiudere le ali e perdermi nei tuoi occhi, questa notte non finirà mai, resto qui a scrivere di ali e di amori sconosciuti, voglio te, esisti ? consumerò fogli di carta per una notte intera, alimenterò la mente mia di pensieri sì dolci solo per te, vorrei musicare queste parole dar vita a questi pensieri, cantando a squarciagola in una notte sì buia, per far giungere queste note d'amore, fino al cuore tuo amore mio. Giù 17/04/201423:20 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2223 pubblicato il 22 Aprile 2014 da giumor54
Caro demone, che mi raggiri, mentre silente stò in questo luogo, non tentarmi, stammi lontano, ritorna finchè puoi tra le tue fiamme, non durerà a lungo la mia pazienza, lo so, io mi conosco bene, solleva la tua rozza coda e vai via finché puoi, da me nulla avrai, ne il corpo ne l'anima, perché se spargo inchiostro su pagine di vita, l'inferno diventerà solo la sala d'attesa del tuo peggiore incubo. Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2222 pubblicato il 22 Aprile 2014 da giumor54
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Post n°2221 pubblicato il 21 Aprile 2014 da giumor54
nate da una frase scritta da Sigmund Freud Vi Auguro Buona Pasquetta a tutti...
Quanto pagherei quel Dio silente, che non ascolta la mia preghiera, sentirmi indifeso, fino alla più piccola cellula di me stesso, pur di restare solo, una notte intera tra le sue braccia, fino alla morte, se è suo desio, innanzi all'Amore sconosciuto. Giù 21/04/201409:00 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2220 pubblicato il 20 Aprile 2014 da giumor54
Buona Pasqua Dolce Suono.
Dalla vallata s'ode lontano, il dolce rintocco della campana, è una magia di suoni lontani, scivolano fra i campi dai mille colori, come il palmo della mia mano, quando sogno il viso tuo, osservo questo dipinto appena finito nella mia mente, manchi tu accanto a me, che stringi la mia mano, tra i fiori che ho fatto sbocciare fra questi campi, riesco a sentire il profumo sì forte di questa giornata ricolma di sole, che annuncia attraverso il dolce suono di quella campana, l'inizio di una nuova vita, gli uccelli ai suoi rintocchi si alzano in volo, affollano il cielo innanzi al vecchio campanile, intanto si anima il paesello, si aprono le persiane, la vecchina si affaccia e sorride al sole che le scalda la bianca chioma e le rugose guance, un cane osserva accanto al suo padrone, i bimbi in piazza, corrono, gridano e giocano, tra i banchi a festa del mercato, ove colorati palloncini attendono le loro mani per essere lanciati verso il cielo, colorando quell'azzurro di mille colori, un arcobaleno di gioia e sorrisi, innanzi a codeste innocenti grida, lei, continua dolcemente a dondolare, donando al mondo intero, la gioia e la risurrezione, di nostro Signore. Giù 18/04/201416:30 Di Giuseppe Morelli (siae) Copyright registrato. (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2219 pubblicato il 19 Aprile 2014 da giumor54
Con la tua Morte Mio Signore, ti sei accollato i nostri Peccati, ricominciando e donando a noi vita nuova. Risorgi ancora e Dona a chi non ha capito la tua opera D'Amore, L'Amore che non sa trovare per queste impervie vie che recano al monte del giudizio e crocifiggono ogni giorno genti di ogni razza, le uniche vie che oggi la vita offre al genere umano. Attendo con amore la tua Resurrezione, che dia luce a ogni cuore spento e riaccenda la gioia e la vita per amore della stessa. Giù 18/04/201409:20 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2218 pubblicato il 18 Aprile 2014 da giumor54
E' venerdì Santo, non troverete la solita poesia, ma scriverò altro. Per tanti anni ho partecipato con devozione alla processione del mio paese, era una sorta di fioretto che dovevo fare e nulla e nessuno mai, poteva fermarmi, alle 18 ero già li al mio posto, la chiesa aperta e i fedeli iniziavano a prendere posto, dovevo farmi perdonare dal Signore i miei piccoli peccati, portare insieme ad altri tre ragazzi, la statua di Gesù morto per tutto il tragitto, senza essere sostituito, non era semplice, la strada era tanta, ricordo il dolore che accusavo, che lentamente aumentava, spesso al cambio dei passi, aumentava, ma niente e nessuno mai mi avrebbe fermato, dovevo farlo e basta, mentre tornano in mente istanti e fotogrammi della mia vita indissolubili al tempo, ho chiuso gli occhi e dato sfogo alla mia immaginazione. Buona lettura e Buon Venerdì Santo a voi che vi fermate. Giuseppe Morelli.
Quel Venerdì
Oggi il tempo è bello fa caldo, deciso e duro come una roccia, vado al mercato, esco e mentre assaporo l'aria, mi rendo conto che è accaduto qualcosa, soldati a cavallo di gran fretta mi passano accanto, la loro arroganza è trasmessa anche a quelle povere bestie, mi scanzo per non essere travolto, gente che corre e grida, ma non capisco cosa, fermo un tizio per il braccio, e con le lacrime mi dice "lo crocifiggono", gli chiedo " chiii " e lui con uno strattone, si allontana e corre via, mi giro e la via che solitamente è piena di gente, commercianti che trattano affari e discute, litigano per ogni cosa, è deserta. Più mi avvicino alla piazza, più le grida di una folla lontana aumenta, che confusione, che accade mi chiedo, le strade son deserte, il mercato sempre pieno è vuoto, tutto abbandonato a se stesso, fa un caldo terribile, vedo solo galline , cani, qualche asino lasciato solo, che approfitta mangiando ciò che vede sui banchi della frutta, a loro volta abbandonati in fretta. Cosa può essere accaduto di così importante, per far si che la gente abbia abbandonato i loro affari per altro ? Sento rumori e grida venire dal fondo della piazza, li c'è la grande porta che da sul mercato, le urla provengono dalla via che attraversa la città, mi allontano dai banchi deserti, con passo veloce, curioso di sapere, vado dove la confusione mi giunge più forte all'udito. Giunto sulla via, la folla si accalca sul ciglio della stessa, tento di capire, di vedere, niente, chiedo, urlo, sono così presi, gridano più forte di me, nessuno mi risponde, come fossi trasparente, non mi vedono, c'è chi piange, chi ride e chi addirittura lancia parolacce e inveisce, ma non capisco il perché ! contro chi ? mi abbasso e guardo tra le gambe, è impossibile, così decido, come un ragazzaccio di altri tempi, mi infilo tra di loro, strusciando tra la polvere, finalmente, in quella assurda posizione, rischiando d'essere calpestato, da sandali sconosciuti, riesco a vedere sollevando la testa, c'è un uomo che risale lentamente la via, viene verso la mia posizione, trascina con molta fatica, un palo pesante, tra due fila di soldati a cavallo, alcuni a piedi, armati di lance e scudisci, che tengono lontana, la folla incuriosita e agitata, l'uomo ha del sangue in volto e sulle braccia, fuoriuscito da ferite inferte sulla schiena e alla testa. E' caduto a pochi passi da me, lo vedo bene, ha sul capo una corona di spine ,per un attimo ha sollevato il capo e mi ha guardato, è disperato, in quei pochi istanti mi è sembrato che dicesse qualcosa, forse vuole che lo aiuti, consapevole di ciò che accade, allungo il braccio, ma la mia mano non arriva a sfiorarlo, una donna è riuscita a passare tra le gente eludendo i soldati, gli ha asciugato il volto, ma è stata allontanata subito in malo modo, lo frustano per farlo rialzare, ogni frustata che riceve, il suo corpo sussulta per il dolore, quella scudisciata sì violenta, l'ho accusata anche io per un'istante, come si può fare tutto questo e in nome di cosa, si riesce a rialzare, ma non ce la fa, è allo stremo delle forze. Un centurione sceglie un uomo tra la folla, lo obbliga a prendere il palo, l'uomo solleva il pesante legno e inizia a risalire lentamente la tortuosa via, la folla si divide tra chi gode e chi soffre per ciò che accade, mi sposto più avanti, facendomi spazio tra la folla che si divide tra gente inferocita e chi piange, vorrei aiutarlo, ma in che modo posso farlo, la gente è impazzita c'è chi si batte il petto per il dolore, riesco a risalire la stradina, facendomi largo tra la gente, usando la forza che ho, non è facile, ecco pian piano sta risalendo è stanco, trascina in malo modo il corpo suo, strusciando i piedi nudi sulla pietra, anch'essi insanguinati, questa è la via che sale alla collina fuori città. Che pena mi fa , ricade e una donna, tra la folla, si fa largo e si avvicina, gli offre un po' d'acqua, ma il centurione, non da nemmeno il tempo di assaporarla, con un calcio, lo allontana, facendo cadere la ciotola e spargendo l'acqua a terra, più in la, in una curva c'è un gruppo di donne che piangono e si disperano, ma una in particolare è sostenuta dalle altre, forse la madre, povera donna, vedere il figlio in quelle condizioni, ma che avrà fatto per meritare tutto questo ? Siamo quasi fuori dalle mura della città, la gente è meno, in molti tornano indietro, è più importante il denaro, i loro affari che assistere alla morte di tre condannati, lo spettacolo per loro è già finito. Il sole batte e fa un caldo fuori del normale, penso a loro, si, perché il primo uomo, è seguito da altri due , con le braccia legate a pali più corti, anch' essi condannati a morte, come il primo, gli stanno portando su quella cima, dove le croci si alzano al cielo, ma non si torna più indietro in vita. Il tempo passa tra grida e dolori, siamo giunti alla fine del percorso, questa collina, domina la citta, ci sono delle buche già pronte, tre per l'esattezza, serviranno a mantenere i pali dritti una volta sollevati. La crudeltà dell'uomo non ha confini, spogliati dei pochi stracci e coricati sulle croci, sono stati legati i polsi e poi crudelmente inchiodati, le grida e i colpi di martello su quei chiodi che trapassano la carne, rimbombano dentro il cuore mio, ad ogni colpo sento il ferro che trapassa la mia carne, sembra stiano inchiodando me. Il sangue fuoriesce e corre lungo il legno, per ricadere a terra goccia dopo goccia, sempre più veloce nella polvere, alzo gli occhi al cielo, il tempo sta cambiando velocemente, eppure il sole era alto e senza nuvole, innanzi agli occhi miei, nubi minacciose si addensano sempre più, gli uomini dopo aver finito il loro rito, sollevano le croci una alla volta, con l'aiuto delle funi, qualcuno ha inchiodando sulla croce centrale, una tavoletta con su scritto qualcosa, ma non vedo bene, le guardie non permettono neanche alle donne di avvicinarsi, ci tengono distanti i centurioni, in molti hanno rinunciato spaventati dal tempo che minaccia pioggia, nubi sempre più oscure ricoprono il capo nostro, tra poco pioverà, il vento inizia a soffiare anch'esso, tenere gli occhi aperti diventa arduo, mentre i soldati tendono le corde e sollevano le croci una alla volta, il primo uomo è al centro, ha il viso insanguinato, si guarda intorno e poi alza gli occhi al cielo grida qualcosa, ma non capisco, si rivolge a chi a conosce già, i primi lampi illuminano il cielo a giorno, oramai sembra notte, fa paura mai accaduto è buio in pochi istanti, tuoni che squarciano l'anima, qualcuno si sta inginocchiando sotto la croce, i cavalli spaventati tentano di fuggire, e i soldati sotto una pioggia battente e spaventati anch'essi li tengono, un centurione si inginocchia e guarda l'uomo, ormai alla fine del suo tempo, il capo lentamente cala verso il basso, e un grido di dolore si leva alto dalla madre, sorretta dalle donne intorno. E' morto, vento e pioggia si scatenano, trema la terra, i cavalli si ribellano, sembra giunta la fine del mondo, guardo a terra, mi passa accanto un rivolo d'acqua di colore rosso, un soldato dice, "Diceva il giusto, era il Figlio Di Dio in terra, mi sono macchiato anche io di una morte così crudele". Scrollo la testa e ritorno al tempo mio, è solo un sogno che ho fatto a occhi aperti, per capire e vivere per pochi istanti, quel venerdì deciso già da tanto tempo prima, dal Padre Nostro. Oggi è Venerdì Santo, chiudendo gli occhi e immaginando, sono diventato spettatore anche io, di quel funesto giorno, già deciso dal Padre suo, per liberare il mondo dai peccati. Ancora oggi il mondo si macchia del sangue innocente, come tanti venerdì, continua a uccidere e inchiodare anime su colline e monti, sollevando Croci in ogni angolo della terra. Signore mio, quanti ancora debbono soffrire, prima che avvenga il peggio, allunga le tue mani, come nubi dal cielo ricolme di gioia e porta la pace nei cuori di tutti i popoli che ancora amano questa terra. Giù 18/04/201410.30 Di Giuseppe Morelli (siae) Copyright registrato. (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2217 pubblicato il 15 Aprile 2014 da giumor54
Italiano ? Si !
La vita va e fugge, per la sua strada e nulla puoi se resti indietro, cambia o non troverai più te stesso, in avvenire, cambia o lei ti falcerà senza pietà alcuna, come grano maturo al sole ricadendo su te stesso, non lasciarti andare oggi, perché ieri le cose sono andate male, affrontala questa vita e grida Voglio Vivere. Ti è stata donata con amore da chi si è amato per avere te, per nove lunghi mesi, hai avuto lei come prima casa e li nessuno ha potuto mettere mano, eri suo e solo suo, cresciuto con amore, da chi dal primo istante ti ha stretto al petto, oggi , vivi per lei e per te stesso, ribella il tuo io non farlo addormentare dentro, cambia e sveglia l'anima che in te. Riprendi la tua vita e guarda avanti, spine, fossi o alti muri, che questa amara vita impone, avventali pure con coraggio, quello che hai dentro e mai tirato fuori, perché neanche sapevi, di averne tanto, abbandona su una strada polverosa le vecchie idee, quelle appartengono a un passato che non esiste, si è sgretolato sotto gli occhi dei più grandi vantando di un sorriso da sceneggiata pura, ma fanno comodo a tanti per ingannarti ancor di più. La storia ci ha visto condottieri portatori di pace e di civiltà nel mondo intero, siamo stati i primi nell'emisfero sempre apprezzati, studiosi e inventori, medici e militari, registi e attori, Uomini coraggiosi contro l'usurpatore da sempre, e mi domando, Chi siamo oggi veramente ? ognuno di noi si aspetta il miracolo dal cielo, uomini e donne di questo bel paese il vero miracolo siamo solo noi, IL Popolo Italiano, Forse non sarò il migliore di questa terra, forse non sarò mai nessuno, forse non esisto, solo un sogno agli occhi di qualcuno, ma sono nato qui, in questo Gran Paese e come tanti, appartengo alla storia di questa Italia, anche se mai un libro riporterà il nome mio. A te Caro Governo dico... Forse Incredulo Leggerai, o Forse ti Scapperà un Sorriso per ciò che ho Scritto... Con tanta Umiltà da Italiano, ti dico, Sono Stanco di Vedere Andare in Rotoli Il Mio Paese, pensando a quanti Padri Nostri, hanno dato la loro Vita, nella Storia, per fare grande questa Italia e Garantire ai loro Figli, Un Avvenire in piena libertà, che Tu non ci sai Dare, A Noi Italiani e ai Figli nostri. Ricorda... L'Italia Vera Siamo Noi, IL Popolo Italiano, Fieri di Esserlo Fino Alla Fine. Giù 23/02/201406:20 Di Giuseppe Morelli (siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2216 pubblicato il 13 Aprile 2014 da giumor54
Non posso raggiungerti per darti il rametto d'olivo, ho pensato di donartelo così, la mia mano te lo porge con Affetto e Amicizia. Buona Domenica delle Palme a te che leggi.
O ramoscello, ramoscello d'ulivo, tu che hai accolto l'uomo prescelto nella Santa Città, dona a noi oggi pace e serenità, la folla agitava le mani stringendo tra loro un rametto d'olivo, lasciando cadere le palme al passaggio dell'uomo prescelto da Dio tra un mare di gente, sei un simbolo antico, la pace tu doni ovunque ti trovi, con dolci rintocchi le campane fan festa, richiamano tutti, son tanti che vanno nella casa di Dio, portando con se un ramoscello d'olivo, sarai benedetto, scambiato con altri, tra baci, sorrisi e strette di mano, sarai in ogni casa portando la pace donata da Dio. Giù 23/03/2013 Di Giuseppe Morelli (siae) Copyright registrato. (Tutti i diritti riservati ®©). |
Post n°2215 pubblicato il 12 Aprile 2014 da giumor54
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Post n°2214 pubblicato il 12 Aprile 2014 da giumor54
Ho scolpito un raggio di sole ascoltando il mio dolore sulle pieghe del mio cuore, a te che passi silente per queste vie impervie, sappi, troverai solo amore tra le righe, dar da bere agli assetati, Lui Diceva, dono amore e affetto senza nulla in cambio dico io. Quando stanco della vita, le mie membra cercheranno il riposo, madre terra aprirà il cuore suo, dove il sole è più forte e la terra si riscalda, lì in quel punto, mio desio, metteranno le mie spoglie, voglio il verde intorno a me, amo tanto i fiori miei, e gli uccelli mi faranno comagnia. Finalmente il riposo meritato dopo tanto sacrificio mai apprezzato, solo il vento mi ha donato il suo canto notte e giorno, io ti chiedo anima mia, perché dopo ? mai prima o durante ? perché la vita da e toglie tutto ? perché amare è una vetta sì difficile da scalare, quando scopri quella cima tanto ambita, guardi intorno e non c'è, vedi nubi e nulla più, lei è più in la, perché ? Non hai sbagliato nulla, ti hanno dato in pasto il falso, hai creduto di sedere alla tavola dei giusti. Io non cambio per quei pochi, chi non merita fiducia non l'avrà, questa vita non è mia non è ciò che io volevo, scuoto il capo a occhi chiusi, la passione per la vita, è la cosa certa ancora, fino a quando lei darà ampio respiro, io vivrò come sempre per amore della vita. Giù 30/03/201406:12 Di Giuseppe Morelli(siae) Copyright registrato (Tutti i diritti riservati ®©) |
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