Creato da MERAVIGLIAS il 04/07/2007
Mesdames et monsieurs,voilà Paris...les autres villes sont villes!
 

 

Buongiorno miei cari, son tornataaaaaaaaaaaaaa!!!

Post n°113 pubblicato il 04 Agosto 2008 da MERAVIGLIAS

Che tristezza tornare al lavoro dopo le ferie, alzarsi presto, riprendere la solita routine, quando si dovrebbe essere riposati e pronti di nuovo...ma in entrambi i casi non lo si  mai abbastanza! Aooena trovo un attimo butto giù quattro righe su questi giorni e...si ricomincia a correre!

Buonissima giornata comunque a tutti!!!

 
 
 

11 Luglio 2008

Post n°112 pubblicato il 11 Luglio 2008 da MERAVIGLIAS

Stamattina, quando ho aperto la finestra di camera mia,

le rose rosse del mio giardino mi sono subito saltate agli occhi.

E' un colore così vivo, è il rosso della passione che si accende, dei sentimenti,

lo stesso colore delle rose che non fioriscono più nel mio cuore

da quando ci sei tu.

Solo con te sto capendo cosa voglia dire avere coraggio, avvicinarsi e qulacosa e farla tua,  

pur sapendo che ti farai male.

Proprio come una rosa che ti attira con l'indicibile bellezza delle sue forme,

del suo colore e profumo,

ma che può pungerti con le sue spine lunghe ed affusolate.

Se devo scegliere se perderti o averti, scelgo di farmi male ancora ma avendoti;

se oggi mi dicessi che non mi vuoi più,butteresti via tutto il mio sentimento per te

rifiutandolo e rinnegandolo. Ed io stessa rinnnegherei, maledicendolo,

il giorno in cui ti ho voluto.

Mi auguro che non vorrai farlo, perchè ho bisogno di un angolo di  color rosso vivo,  

che pulsi un battito in più nel mio cuore...

Me ne vado in ferie ragazzi; credo che oltre al relax ed allo studio, mi farò una settimana di mare. Spero che anche per voi le vacanze siano rilassanti...ed i ritrovarvi tutti quando torno al lavoro, ad inizio Agosto,quando per alcuni di voi son sicura le ferie cominceranno. Spero di tornare con uno spirito migliore rispetto a quello che mi accompagna stamattina e che ho messo nel post...un abbraccio a tutti, Silvia

 
 
 

Morire a vent'anni ed in vacanza...

Post n°111 pubblicato il 08 Luglio 2008 da MERAVIGLIAS

Buongiorno ragazzi-ragazze, come cominica la giornata per voi?

Ieri sera seguivo, prima di uscire, su "Chi l'ha visto" la vicenda di Federica, la ragazza scomparsa in Spagna; stamane, connettendomi, ne ho ritrovato l'immagine purtroppo tristemente associata al ritrovamento di un corpo che pare sia il suo.

Mi ricordo quando ero in Erasmua a Parigi il modo diretto, schietto, divertente

con cui si stringevano le conoscenze;

i ragazzi e le ragazze soprattutto di altre nazionalità che abbiamo conosciuto

assieme alle mie compagne di viaggio,

con cui bastava poco per comprendersi nonostante quesi mai si parlasse la stessa lingua,

uno sguardo o un sorriso per capirsi, la mimica per incontrarsi e capire se si trattasse

di un pazzo o del solito rimorchione, infine qualcosa da bere per suggellare l'amicizia.

E' in una maniera tanto ingenua, inconsapevole e piena di voglia di vivere come questa

che sono sicura Federica si sia accostata alla persona che le ha fatto tutto ciò;

con la medesima inconsapevolezza e genuinità con cui io stessa mi comportavo a Parigi.

E' lo spirito che tutti i giovani hanno in vacanza o nei soggiorni all'estero;

voglia di accostarsi a persona nuove, di afre nuove conoscenze,

semplicemente di viversi l'esperienza. Sono episodi come questi cui la cronaca di tutti i giorni

vorrebbe imporre di abituarsi, che devono invece ancora una volta farci riflettere;

perchè a tragedie così non ci si debba abituare invece mai.

E' impossibile e disumano da credere che una ragazza possa essere strappata alla vita

in una maniera tanto disumana, per volere di un'altra persona come lei, e per di più nel momento

in cui era più indifesa, una vacanza che Federica aspettava e voleva godersi con la sua miglore amica.

E'per questo che mi piace ricordarla con un pensiero, lei come tutte le vittime di cose tanto ingiuste,

 come Meredith Kercher; e sono sicura vorrete ricordarla anche voi insieme a me.

 
 
 

1 anno di blog...

Post n°110 pubblicato il 07 Luglio 2008 da MERAVIGLIAS

Un anno di racconti, di tristezza e di compagnia, di avventure, di relazioni, di pensieri e di città, di me...

TANTI AUGURI AL MIO PICCOLO MONDO VIRTUALE!

 
 
 

Malanni di stagione...

Post n°109 pubblicato il 24 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS

Buongiorno carissimi e carissime,

stamane,nonostante i 40 gradi all'ombra, mi sono alzata con un tremendo mal di gola che mi tiene compagnia-si fa per dire-oramai da qualche giorno. Malanni di stagione, colpa dell'aria condizionata, del finestrino dell'auto aperto, dei posti malsani che frequanto...!?! Ieri nel bel mezzo di una conversazione con  un'amica di mia madre, sposata oramai da 25 anni, mi sono chiesta se anche le relazioni non soffrano in più di qualche frangente...di malanni stagionali! Tra alti e bassi, in una relazione il malanno di stagione è quel periodo che ti porta a mettere tutto in discussione...e frequantemente, a mandarlo a puttane, nei casi più seri e radicati. Ci sono, e devono forse esserci, molti dubbi in ogni coppia; il guaio è capire se si possano o debbano risolvere o meno. Mentre ascoltavo esterrefatta che in quelli che io considero quasi cent'anni di matrimonio -ha a che fare con i cent'anni di solitudine di Garcia Marques??- mai nessuna attrazione seria ed intensa per un altro uomo l'ha coinvolta, mi sono sentita fortemente anomala. E anormale direi. Anche perchè, alle mie manifestazioni di protesta su questa cosa, mi ha risposto direttamente: "in questo caso, sei tu che non sei normale". Esistono dunque forse delle relazini che nonostante gli alti e i bassi della vita coinugale, non attraversano mai malanni stagionali che diventino seri; esistono forse coppie che si legano seriamente e consapevolmente, con cui il destino è stato generaoso perchè potessero incontrarsi e trovarsi vicendevolmente. E se credo che provare attrazione per un uomo che non sia il mio, sia una cosa totalmente naturale, è perchè penso come la 25enne che sono, perchè sono poco seria, perchè non sono accoppiata in maniera bene assortita...o, dulcis in fundo, perchè il malanno di stagione ce l'ho in testa??? 

 
 
 

Bonjoour!

Post n°108 pubblicato il 23 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS

Carissimi, da quant'è che manco dla blog...scusatemi ma pensieri piccoli e grandi mi hanno tenuto impegnata.

Grazie a tutti che mi avete cercata nonostante non ci fossi...come stae il giorno dopo il ritorno a casa dell'Italia? Mannaggina!!!

Oggi vi lascio una canzone che mi rappresenta un bel po'...un bacione a tutti-e!!!

 
 
 

Quando un uomo dice si e una donna dice no...

Post n°107 pubblicato il 06 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS

Leggevo ieri sul blog della mia amica Sissi (http://blog.libero.it/sissiromepoldo/) che gli uomini posseggono minori capacità linguistiche delle donne. Il che, ad un primo impatto, non mi ha certo stupito. Per questo riescono a dire di meno ti amo o mi manchi, ecco il tutto spiegato, è una questione genetica. Nel mio mondo composto o dal bianco o dal nero, gli uomini si dividono -nel senso linguistico della faccenda- in due sfumature:

1. L'uomo che parla troppo, alle volte o quasi sempre anche a sproposito, che è in grado di imbarazzarti con qualche commento fuori posto sul vestito, sulle scarpe o addirittura sul tuo sedere. Il che è quanto meno anacronistico, dato che gli uomini dovrebbero ormai essere informati sul fatto che le donne sanno per tradizione che ad attirarli di noi, sono principalmente gli occhi. Ed anche se così non è, un eccesso di sfacciatagine si sa, non è mai piaciuto ad una donna. Quindi, abbiamo il numero

2. L'uomo che non parla mai o quasi mai. Il che può degenerare nel lato positivo come nel negativo della cosa, ovvero può verificarsi che: o ti stende con uno sguardo, facendoti capire che parole e monosillabi non servono di fronte ad una espressività vincente, oppure diventa straordinariamente remissivo, pronto a dirti sempre di si, restio a contraddirti. E si sa alle donne gli uomini che fanno far loro tutto ciò che vogliono non sono mai piaciuti.

Ora, in questo quadro in bianco e nero in cui sempre di più ed inaspettatamenate anche per me si compongono sfumature di vario tipo, diciamo che attualmente, nella mia esperienza che spero Dio vorrà sarà sempre in fieri degli uomini, il rovescio della medaglia che mi da più pensieri, è l'uomo numero due. Quello che dice di non essere geloso, ma che tira su un muso di giorni quando capisce o crede di aver capito che ti vedi con un altro. Quello che ti punta gli occhi addosso, senza parlare; non capisci quel che ti vuol dire, ma senti che ti vuole...e poi ti vengono comunque dubbi...e se la mia interpretazione fosse sbagliata?

E così, è rinomato che quando una donna dice si, per forza di cose è quasi sempre un no. Non so il perchè di questo nostro non saper essere dirette, quando si sa che le donne -almeno la maggior parte- sono decise...ma si intestardiscono nel voler essere rassicurate, coccolate,viziate in maniera palese...e spontanea...dal proprio uomo. Come risultato, se si dice: "si caro, vai pure" oppure "non ti preoccupare, non fa niente caro" significa quasi sempre "se vai ti sfascio le corna" e "sei stato proprio uno stronzo senza tatto!". Forse agiamo così perchè ci aspettiamo che gli uomini ci sappiano capire ed accontentare, senza dar loro suggerimenti; ma è altrettanto vero che la cosa quasi mai si verifica, dato che siamo noi stesse a mischiare le carte in maniera che esse non possano poi essere comprese. All'inverso e nello stesso modo, quando un uomo dice no, è no. In quella maniera diretta, pulita, menefreghista e scazzata a volte che invidio tanto al genere maschile. L'uomo se ne frega, non si fa pensieri troppo complicati; a noi invece risulta sempre troppo facile...complicarci la vita. E così, diventa sempre più spesso scontato non capirsi.

Un corso di linguistica accelerata per entrambi i sessi no...?

 
 
 

Addio a Yves Saint Laurent

Post n°106 pubblicato il 05 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS

Il mondo della moda è in lutto. Nella notte del 1 Giugno è infatti venuto a mancare Yves Saint laurent. Malato da tempo, nel 2002 in occasione della sfilata che chiuderà formalmente la sua carriera di stilista e che porta come musa ispiratrice e madrina il nome di Catherine Deneuve, scrisse una lettera autobiograficaper raccontarsi al mondo: “Ho sempre vissuto per questo mestiere, l' ho sempre amato e rispettato fino in fondo. La moda non è un arte ma ha bisogno di un artista per esistere, gli abiti sono sicuramente meno importanti di musica, architettura e pittura, ma era ciò che sapevo fare e che ho fatto, forse, partecipando alle trasfornmazioni della mia epoca». Agli esordi, lavora per il maestro Dior; fino al 1962, anno dell’apertura di un atelier proprio in Rue Spontini. Yves Saint Laurent ha sempre creato ispirandosi alla storia, all' arte e alla letteratura. Fortissima la sua sensibilità per il teatro. Per il quale realizza diversi costumi. Altre fonti di ispirazione sono Matisse, i dipinti di Picasso e la pop art. Sono passati alla storia della moda i suoi tubini che si rifanno a Mondrian (1966), le giacche safari (1968), i boleri di pelo anni Quaranta (1971), le gonne di broccato dei balletti russi (1976), gli abiti cubisti, sino ai lamè metallici dei sari e dei costumi di maraja, creati dopo un viaggio in India. Importantissimi sono stati anche i suoi smoking, un pezzo del guardaroba maschile rivisitato per le donne. Nel '99 la sua società è passata nelle mani del gruppo Gucci. E in quella occasione Yves Saint-Laurent dichiarò di sentirsi ormai estraneo a un mondo "quello della moda, che trovavo orribile", forse perchè troppo manipolato dalle logiche del business, irrimediabilmente fredde rispetto a quelle dell’arte della moda. Il suo lavoro resta nei suoi archivi, riuniti nella Fondazione che ha creato con il socio Pierre Bergé, oltre che nel lavoro di chi si ispira a lui.

Da Panorama, 03 Giugno 2008: La Francia rende omaggio a Yves Saint Laurent "il più grande stilista del mondo", titola a tutta pagina Le Figaro. Ma per Le Monde Yves Saint Laurent, morto domenica all'età di 71 anni per un tumore al cervello, ha lasciato un'impronta che va al di là della moda, ed è stato in assoluto "uno dei più grandi artisti francesi".

Mentre stavo scrivendo il titolo, mi sono chiesta se effettivamente si possa parlare di addio nel momento in cui un grande artista come Yves Saint Laurent viene a mancare; al di là della persona, non scompaiono infatti le sue creazioni ed innovazioni, che guidano verso altre novità e che spianano la strada a nuove idee nella moda. Anche l’ambito artistico della moda è uno dei tanti contesti in cui sembra più adatto lasciare una traccia di sé. Sicuramente alla Francia mancherà come persona, come emblema del Made in France,ma intatte rimangono le sue idee, la sua arte, le sue linee che gli sopravvivono nel tempo.

 
 
 

Songe d'une vie ensemble...

Post n°105 pubblicato il 03 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS

Che bella l'Umbria!

Un relax da non finire mai...un assaggio di vita insieme...

Ah l'amour, l'amour...

 
 
 

L'amour en chemin de fer...

Post n°104 pubblicato il 28 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS

Da Repubblica.it di ieri:

Metrò, il luogo dell'amore a Parigi ci si incontra così!

Un'occhiata fugace, un sorriso, un gesto, la realtà o l'illusione di un colpo di fulmine: la metropolitana è il luogo di tutti gli incontri, di tutti i fantasmi, di tutte le fantasie. Un sito, Paribulle, accoglie gli annunci di chi cerca l'anima gemella o un'avventura con qualcuno visto nei trasporti pubblici parigini. E la Ratp (la società che gestisce autobus e metropolitana) ha perfino chiesto ai suoi sociologi di studiare quegli annunci. "L'Amore mobile, uno studio in 5 atti dei racconti di colpi di fulmine nel metrò" è il risultato di quella ricerca, destinata in primo luogo a dimostrare che il metrò non genera solo fantasmi di violenza e di paura, ma che è anche un lugo di socializzazione.

Gli esempi di Paribulle sono fin troppo steoritipati. Basta dare un'occhiata per rendersene conto: "Sei sceso a Saint-Lazare, eri su uno strapuntino, i nostri sguardi si sono incrociati a più riprese, ma ho chiuso il libro troppo tardi. Tu eri alto, l'aria di un uomo sensibile, con le scarpe da ginnastica. Io avevo i capelli sul viso". O un più classico grido d'amore: "I tuoi occhi blu mi hanno scombussolato". Che può rapidamente trascolorare, quando chi scrive è un uomo, nelle fantasie sessuali: "Stavi mangiando avidamente con un dito una marmellata, era molto eccitante".

Secondo Georges Amar, che dirige il servizio che ha realizzato lo studio, i ricercatori hanno voluto prima di tutto mettere in luce la realtà rappresentata dal trasporto: "La situazione di mobilità non è una parentesi, un tempo vuoto: è un momento della vita sociale, la cui natura non è stata molto studiata".

Il metrò, in sostanza, riproduce in forme diverse la vita emotiva, relazionale dei passeggeri: "Esistono forme amorose proprie alle situazioni di mobilità. Non sono necessariamente mitiche come quelle del Titanic o dell'Orient Express, ma possono insegnarci molte cose sulla realtà umana dei nostri mezzi di trasporto". L'inchiesta, insomma, mostra che la metropolitana non è, socialmente parlando, un buco nero, un luogo in cui regnano la freddezza, l'indifferenza e l'incomunicabilità. Cosa di cui, peraltro, i parigini si lamentano spesso.

Amar riassume in tre punti le conclusioni dello studio : 1) gli affetti positivi (se si vogliono considerare così l'attrazione e la seduzione) fanno parte integrante della vita del metrò, non ci sono soltanto gli affetti negativi come inquietudine e diffidenza; 2) il "romanzesco" proprio del metrò, che presenta caratteri particolari che si accordano con la modernità: è speed, ritmato dai movimenti della città, fatto di sequenze spezzate, è una strana miscela di virtuale e di reale (mi ha sorriso davvero o me lo sono immaginato?); 3) è fatto di elementi microscopici ma presenti in gran numero".

Infine, c'è anche un altro elemento che salta agli occhi scorrendo il sito Paribulle: le donne non sono meno intraprendenti degli uomini. Testimone questo annuncio di una ragazza, letteralmente sedotta sui binari del Rer (il metrò regionale) da un italiano, "pieno di fascino. Bello. Desiderabile". Cinque parole e tutto è detto.

La magia della mteropolitana Pargina è irriproponibile; la musica malinconica di qualche vagabondo, le urla serene dei piccoli mendicanti, gli sguardi di chi si siede davanti a te, ti accompagnano per tutto il viaggio. Guardando negli occhi qualcuno che percorre il tuo stesso tragitto, potresti scoprire un mondo illusorio di una persona che non c'è, trovare il tuo principe azzurro, o l'odio nell'impeto che infiamma gli sguardi di un uomo. Tutte sensazioni immaginate, che nascono e si nutrono nelle nostre teste. Molte sere, assonnata, sola, mi sono sentita felice dentro a quel metro. Perchè so che è parte integrante di una città così immensa per me. Quando vedevo il vagone spuntare dal tunnel nero e profondo, sentivo il cuore sussultarmi; era come qualcosa che stesse percorrendo me stessa, un posto in cui accucciarmi, trovare riparo, pensare, riflettere su ciò che mi accadeva; un po' come un diario, un amico, un confidente, che ti ascolta paziente quando parli, così era il momento della metro per tornare a casa alla sera per me. Eppure quel treno mi percuoteva, ne sentivo la forza, l'incanto, mi risvegliava scuotendomi;e ogni volta che gurdavo il buio della gallaeria attorno a me mentre viaggiavo, immaginavo che al di sotto di quella citttà così bella e imponente, un mondo parallelo potesse esitere ed alimentarsi di una dimensione altra. Un mondo in cui ogni cosa poteva essere fatta, senza che gli altri da sopra, dal resto dle mondo, lo sapessero o vedessero. Era l'illusione di essere sola, lì sotto, in un mondo buio che mi ero cucita ttorna e che era mio, solo mio, che mi permetteva di ritagliare per me un piccolo angolo scuro della città, e di possederlo, olo per me.


 
 
 

Irresistibile leggerezza estiva...

Post n°103 pubblicato il 27 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS

Perchè somiglio così a Carrie...stesso naso-malauguratamente!-

stesse rughe di espressione attorno agli occhi,

stesse scarpe -magari!-

stesso colore di capelli, un po' crespi,

ma al mattino quando non ho voglia di pettinarli,

...non sono bella come lei...???

 
 
 

Un'altra settimana in arrivo...

Post n°102 pubblicato il 26 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS

Che Domenica meravigliosa! Ho ritrovato la gioia di stare vicino all'uomo che amo... Mi sento meravigliosamente stanca ed assonnata, ma anche se in confusione...sono piacevolmente libera e sconvolta!

 
 
 

Post N° 101

Post n°101 pubblicato il 23 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS

Di notte assaggio le nostre passioni,

ti sono completamente sottomessa;

ti cerco, come vento mi sconvolgi.

Ciò che provo per te è al di là del lecito...

 
 
 

La pioggia nel pineto, G. D'Annunzio

Post n°100 pubblicato il 21 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS

Buongiorno a tutti! Oggi posto la mia poesia in assoluto preferita; so che è difficile apprezzare poeti di altri tempi diciamo, come può essere condiderato D'Annunzio oggi, ma questa poesia rimane in assoluto la più bella e spontanea che io abbia mai avuto il piacere di leggere. E' per me fonte di inesauribili sensazioni ed emozioni più di qualsiasi altra, stati d'animo che è in grado di rinnovare ogni volta che la leggo, mantenendoli intatti come quando la lessi la prima volta...In onore di questa nuova giornata di pioggia quindi, eccola a voi. E spero vi piaccia, così come io la adoro...

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove sui mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
sui ginestri folti
di coccole aulenti,
piove sui nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
l'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come un foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancora trema, si spegne,
risorge, treme, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontane,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i malleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.
 
 
 

Sorridete...più spesso...

Post n°99 pubblicato il 20 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS

Grazie a Rudi, scrivo questo post...

6 cose che mi regalano un sorriso:

1. Guardarti

2. Il mio ragazzo quando mi prende in giro

3.La mia famiglia quando è felice

4. Un bambino piccolo

5. La mia gattina

6. Vedere mio fratello crescere

Copiate ed incollate questo regolamento:
Raccontate nella forma che preferite (scritto, audio, video, grafica...) 6 "cose" che vi fanno sorridere.
Allegate al vostro post l'immagine di Alessandro
Dopo aver pubblicato il post, corredato di regolamento, segnalatelo a
alex@comicomix.com
Regala un sorriso
è un'iniziativa nata per ricordare Alessandro, un bambino scomparso all'età di 6 anni, nel giugno del 2005.
Niente tristezze, come a tutti i bambini a lui piaceva sorridere e giocare.
Per tutti i sorrisi che lui ha regalato, noi vogliamo regalare un sorriso a
quei bambini e quelle famiglie che, come lui, possono soffrire e devono
avere la speranza di guarire.
Regalare un sorriso è facile. Basta inviare a Comicomix un disegno (o fumetto su una sola tavola). Per ogni disegno o fumetto ricevuto, Comicomix donerà 2 euro alla Fondazione per la lotta al neuroblastoma.
Un sorriso lungo un anno 
è invece rivolta a tutti i bloggers e in generale agli amici del web.
Si tratta di fare un post dedicato al tema del sorriso. Non il sorriso
da cartolina, quello falso o di cortesia, ma
come forma
di relazione, il sorriso che è sostenere senza odio le proprie idee, ma
con la disponibilità ad ascoltare (e, se possibile) capire le ragioni degli altri.

Aderire è facile e non costa assolutamente nulla. Basta scrivere il post, segnalarlo a
questa mail, e semplicemente specificare che si aderisce a questa iniziativa, che vuole sostenere la lotta al Neuroblastoma,
il tumore dell'infanzia che rappresenta la prima causa di morte in età
prescolare. Anche in questo caso, Comicomix donerà 2 euro alla
Fondazione per la lotta al neuroblastoma.

Sorridiamo più spesso; io stessa sono sempre, per un motivo o per un altro, imbronciata.

Solo quando poi per tutti i casi della vita,il sorriso ci viene a mancare,

ci ricordiamo di quanto sia pulito, sepmice e prezioso sorridere.

Facciamolo quindi più spesso, in maniera spontanea, sincera...

Il mio sorriso è oggi per una persona che tengo nel mezzo del mio cuore e per il mio uomo,

che amo profondamente, oltre che per mio fratello, la persona più importante della mia vita.

E per il piccolo Akessandro.

 
 
 

 
 
 
 
 
 

Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno

    A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.
     Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
     Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.
     Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ultimo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
     Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.

Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
     Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.

 

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...ho appena visto la figliola di Roby Facchinetti ospite...
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Ciao cara...eccomi, con il mio nuovo blog... Come stai??...
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E beato chi si rivede! Ci conosciamo ancora? Nino^-^
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La Tour en Rose

 
 
 
 
 

Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perchè il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perchè il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l'anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

 

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