Creato da acrilsanremese il 05/08/2010
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« x Teo art da pubblicare ...x Teo pag 3, 5 e 6 il sanremese »

x Teo acr Europa aprile maggio 2017

Ciao Teo, ci pubblichi su acr europa pag 1 e 2 il seguente articolo corpo 14? Grazie.. x le foto vedi tu.. un po, di quelle che ti ho mandato e alcune inerenti le trovi in internet ag. ANSA!

Milano-Roma ed EUROPA - Il Premier... AIUTATO e guidato da Renzi e il P.D. con i POPOLARI di Lupi e Alfano (..e boicottato da tutti.. gli altri) : Paolo Gentiloni lo ha ammesso senza giri di parole: "la correzione dei conti indicata nel Documento di economia e finanza per il 2018 è «severa, quella prevista dal Patto di Stabilità »". Dimentichiamo per un momento la manovrina da 3 miliardi che il governo ha approvato il ' martedi santo" per rimettere in carreggiata il bilancio pubblico di quest’anno. La vera partita che si gioca l’Italia in questa delicatissima fase politica è attorno alla manovra d’autunno, che non potrà somigliare ad una Finanziaria pre-elettorale. Su tutti noi incombe una clausola di salvaguardia da 20 miliardi di euro e quattro punti di aumenti dell’Iva.. (noi ci crediamo.. ma gli elettori?). Orbene, tenendo conto dei numeri presentati l'11 martedi e di un margine di tolleranza da parte di Bruxelles, ora l’Italia dovrebbe ridurre l’indebitamento di almeno la metà .. o quasi di quella cifra, una 10a di miliardi di euro. Il governo promette di evitare l’aumento dell’Iva.. e fara. il possibile per.. sostituirla con «misure sul lato della spesa e delle entrate» soprattutto «di contrasto all’evasione» e nel frattempo di ottenere qualcosa di più dall’Europa: la Commissione ha in programma entro l’autunno la revisione di alcuni complicati criteri di calcolo del cosiddetto aggiustamento strutturale..(che paroloni..). Pare che fino all’ultimo l’azionista di maggioranza di Palazzo Chigi - ovvero il PD di Matteo Renzi - ha cercato di scongiurare questi numeri pressando il governo a battere sin d’ora i pugni sul tavolo. Il deficit nominale per l’anno prossimo è confermato in discesa all’1,2 per cento dal 2,1 di quest’anno. Comunque andrà, la marcia di avvicinamento alle elezioni sarà più difficile di quanto fin qui sperato. Ha prevalso la linea prudente del Ministro del Tesoro Piercarlo Padoan, convinto che solo dentro alle regole l’Italia possa ottenere più flessibilità. Nella speranza che alla fine i conti tornino, gli economisti di via XX settembre hanno lievemente alzato la stima di crescita di quest’anno di un decimale, dall’1 all’1,1 per cento. Allo stesso tempo hanno(pare) ridotto le previsioni per il 2018 e 2019 all’1 per cento (rispettivamente da 1,3 e 1,2?). Nonostante i mal di pancia dei Pd e Popolari, il Documento di economia e finanza conferma l’intenzione di procedere con le privatizzazioni ma riduce le previsioni di introiti: il Def indica proventi nel 2018 per cinque miliardi di euro contro gli otto delle ultime stime. «Trovereranno modi e canali, anche originali, per gestire -anche- questo aspetto».  Quindi, la soluzione creativa cui fa riferimento il Ministro Padoan è più che altro un gioco di prestigio: il governo sta studiando la cessione alla Cassa depositi e prestiti di alcune delle quote in suo possesso fra Eni, Enel, Poste e Leonardo. "Il piano è stato ribattezzato «Capricorno" e servirà a tenere a bada il mostruoso debito: "il Def dice che alla fine di quest’anno sarà pari al 132,5 per cento del Pil (appena un decimale in meno del 2016.. ed è un'impresa.. pazzesca.. vista la situazione.. "grillina e casalineggina.. dopo Ivrea..) e scenderà al 131 nel 2018. Certo che se le difficoltà di dialogo del governo con la sua stessa maggioranza.. che.. sono emerse plasticamente nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri che ha approvato il Documento di economia e finanza, il Piano nazionale delle riforme e la mini-manovra di correzione dei conti di quest’anno. Al netto dei numeri del MINISTRO Graziano Delrio "sul piano degli investimenti - il Def ne promette per 47 miliardi di qui al 2032 - il governo è stato avaro di dettagli. A precisa domanda sull’entità dei tagli aggiuntivi di quest’anno Padoan è stato a dir poco sincero: "Le misure non sono state ancora ben definite, arriveranno nei prossimi giorni".  In compenso il comunicato di Palazzo Chigi annuncia - sempre con la manovrina - di attuare «disposizioni per la realizzazione dei mondiali di golf del 2022, le finali di coppa del mondo di sci del 2020 e i mondiali del 2021». Nuove entrate quest’anno arriveranno grazie all’estensione dello split payment (un meccanismo che permette allo Stato di trattenere l’Iva dei suoi fornitori) e dalla rottamazione delle liti fiscali: per aderire ci sarà tempo fino al 30 settembre... che iddio ce la mandi buona.. Acr-Crv

 
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