Ricordo benissimo quel 23 maggio di 20 anni fa: era il mio compleanno e per la prima volta in vita mia lo passavo in ospedale,ma ero felice,perchè la sera prima era nato mio figlio...ma per una vita che nasceva altre si spengevano assurdamente in maniera tragica e violenta.E ascoltando la radio dal mio letto anche una parte della mia felicità si spense bruscamente lasciando posto alla rabbia,allo sconforto e all'impotenza.La stessa rabbia,sconforto e impotenza che ho provato ieri per la tragedia di Brindisi.
Non dimenticheremo. Nulla è stato fatto perché, piano nel tempo, potessimo elaborare quel lutto e i tanti, troppi, lutti che lo hanno preceduto e seguito. L'obiettivo principale sembra mancare, ed effetivamente il pensiero va alla stazione di Bologna. Chissà se questa volta riusciremo a sapere chi sia stato materialmente l'autore e chi siano i mandanti.
Difficile dimenticare quel 23 maggio... e quel pullman che doveva portarmi a fare quella stessa strada e che non passava mai... e nessuno sapeva perchè.
Oggi dopo 20 anni e a 1500 km di distanza, la mente riporta a quel boato tremendo che si sentì 2 mesi dopo su mezza Palermo. Ma stavolta manca l'obiettivo principale, e non si può non ripensare alla strage della stazione di Bologna in questo caso.
Sì. Il cielo, le nuvole, gli uccelli e gli alberi (sapessi come sono belli gli alberi che, sulle coste del Gargano battute dal vento di tramontana e dagli altri venti tutti, crescono a poca distanza dall'acqua) e tutta la Natura; della quale gran parte dell'umanità sembra essere inconsapevole. Sollevare lo sguardo al cielo per seguire per seguire il volo apparentemente disordinato delle rondini; quello sinusoidale dei fringuelli; quello olimpico dei falchi: quando negli anni settanta insegnavo al conservatorio di Matera dal balcone della mia aula, affacciato sui Sassi, mi perdevo dietro le loro ampie circonlocuzioni. Abbassare lo sguardo sulla terra e gioire per i fiorellini selvatici, umili eppure meravigliosamente gialli, che in questi giorni illuminano la campagna. Tutto questo e alro ancora pacifica e incoraggia ad andare avanti. Buona giornata!
Davvero l'unico modo per svelenarsi è alzare gli occhi e guardare il cielo, le nuvole, gli uccelli. La consapevolezza che loro sopravviveranno a queste schifezze un po' pacifica, vero?
Il mondo sarebbe senz'altro migliore se tutti facessero proprio il principio che hai citato. Confermare la mia presenza Dovrebbe essere sentito da tutti come fondamentale elemento esistenziale: piuttosto che intrupparsi nel gregge che ciecamente avanza dietro gli stendardi del sistema che vuole trasformare tutto in profitto. Grazie. Buona primavera.
Inviato da: ilike06
il 18/08/2012 alle 16:09
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:08
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il 17/06/2012 alle 12:05
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:03
Inviato da: ilike06
il 16/06/2012 alle 21:28