Creato da Terra_Nostra il 13/01/2009

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WTO e CRISI STRUTTURALE

Post n°10 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da Terra_Nostra

"EUGENIO BENETAZZO"

spiega in maniera semplice LA BUFALA della WTO (organizzazione mondiale del commercio) dalla quale dobbiamo salvarci.
BUONA VISIONE E BUONA LETTURA SU
www.eugeniobenetazzo.com


 
 
 

ISTANZA SUL PIANO TRAFFICO

Post n°9 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da Terra_Nostra
 

Da oltre 3 anni le scelte sul piano traffico del Comune di Pescara (ancora sperimentali) continuano a creare malcontento da parte dei cittadini e delle attività produttive del quartiere PORTANUOVA (circa 25.000 abitanti) .

Ci siamo fatti carico di catalizzare le lamentele e presentare un'istanza al Comune.

Va precisato che nel 2007 fu indetto un referundum consultivo in materia e che l'80% circa dei votanti ha espresso la volontà di abolire l'attuale Piano Traffico istituito nel 2005.

Oggi Portanuova è un quartiere scomodamente accessibile con la nuova viabilità.
Molte attività sorsero e decisero di INTRAPRENDERE ed INVESTIRE in questa zona sia per la sua alta densità di popolazione, sia perchè la viabilità consentiva un facile raggiungimento della zona stessa e sia per la sua posizione strategica vicino al mare che le faceva beneficiare di un commercio turistico-balneare.
Purtroppo, a causa di scelte fatte da politici che non vivono il territorio, quegli stessi imprenditori si vedono diminuito il loro volume d'affari contro qualsiasi analisi preventiva di investimento.

Di seguito vi alleghiamo il documento dell'istanza presentata il 14 gennaio 2009

http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/ISTANZA-TRAFFICO.pdf

 
 
 

MAGGIOR POTERE D'ACQUISTO

Post n°8 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da Terra_Nostra
 

Il tuo potere d'acquisto si è abbassato perchè la moneta in tuo possesso non basta a pagare beni e servizi per il tuo fabbisogno.
Considerando che il prezzo di questi beni e servizi sono in continuo aumento perchè anche chi li vende ha bisogno di incrementare o mantenere il suo potere d'acquisto, tu avrai sempre bisogno di più soldi.
NOI ti diamo la possibilità di incrementare il tuo potere d'acquisto dandoti una moneta "complementare" che sia accettata convenzionalmente dalle attività aderenti all'iniziativa "BUONI SCONTO".


Essendo una moneta "complementare", l'accettante sa che non potrà pagarci determinati servizi di erogazione pubblica o che non potrà versarli in banca e quindi ACCETTERA' questa moneta in percentuale al prezzo della merce che vende.
Se andassi nel negozio di alimentari che accetta i Buoni Sconto al 20%, potrei pagare su un importo di 10 euro soltanto 8 euro e la differenza gliela darei con 2 Buoni Sconto da 1 euro.
Il commerciante potrà, a sua volta, usare questi 2 Buoni presso qualsiasi altro collega aderente per fare la spesa.
Il beneficio che otteniamo consiste nel fatto che abbiamo risparmiato ed incrementato il nostro potere d'acquisto del 20% che potremmo utilizzare in altro modo.

Questa iniziativa non ha nulla di innovativo ma trae spunto dalla Teoria sul Valore Indotto della Moneta del Prof. Auriti che a Guardiagrele (CH) inventò il SIMEC.
La sua Teoria si è diffusa negli anni ed oggi esiste un'associazione nazionale, denominata ARCIPELAGO SCEC,

 

che coordina tutte le associazioni locali,come la nostra, portando avanti le teorie di Auriti e diffondendo il Buono Sconto chiamato SCEC

 
 
 

COLPO DI STATO SILENSIOSO

Post n°7 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da Terra_Nostra
 

Elaborato del :05/05/2006

Pagina n.1 di 4

Disclaimer & Copyright: Questo report non costituisce in alcun modo sollecitazione a pubblico risparmio e dovrà essere

utilizzato come riportato nelle condizioni di utilizzo di cui all’indirizzo http://www.centrofondi.it/copyright.htm

 

In passato chi avesse voluto conquistare il potere in un paese aveva due soluzioni: o farsi eleggere democraticamente con libere elezioni o prenderselo con la forza aiutato dalle forze armate, cacciando il Re, il dittatore o la classe politica di turno.

Questa ultima ipotesi naturalmente aveva un costo molto alto in termini di vite umane e spesso questo passaggio sfociava in lunghe e sanguinose guerre civili.

Per la riuscita di un golpe la cosa essenziale era di controllare oltre le sedi del potere

politico (parlamento, ministeri ecc.) e militare, anche le telecomunicazioni (telefoni, radio e televisione), le banche, la rete dei trasporti e l’energia.

Chiunque pero’ metta in atto un piano del genere sicuramente dovra’ fare i conti con il

dissenso generale e con una cospicua parte della popolazione che vuole vendicare i propri morti per cui di solito questo genere di acquisizioni forzate del potere finivano dopo pochi anni con l’esposizione al pubblico ludibrio dei corpi dei responsabili.

Negli ultimi anni, mentre in altre parti del mondo si continuano ad usare i vecchi sistemi, in molti paesi occidentali compreso il nostro, si sta sperimentando una sorta di colpo di stato silenzioso che, senza colpo ferire e quasi senza che nessuno se ne accorga, travasa il potere in mani aliene alla faccia della democrazia.

In Italia questo travaso silenzioso e’ avvenuto su due fronti paralleli con la complicita’ della classe politica (nessuna esclusa).

 La scelta e’ stata quella di privare lo Stato di alcuni poteri fondamentali come la sovranita’ monetaria e le scelte politico economiche a favore di organi sovranazionali (Commissione europea, BCE, WTO e FMI) e in parallelo con la privatizzazione di settori strategici per la vita del paese.

Si inizia con gli anni ’80 con l’assalto privato alla televisione dove con il pesante appoggio di Bettino Craxi, Silvio Berlusconi conquista di fatto, con 3 reti nazionali, il monopolio delle televisioni private e del ricchissimo mercato pubblicitario.

Si continua con il trattato di Maastricht nel 1992, firmato dal Presidente del consiglio Giulio Andreotti, dal Ministro degli esteri Gianni de Michelis e dal Ministro del tesoro Guido Carli (ex governatore della Banca d’Italia) dove con l’art. 105 gli stati membri rinunciano alla sovranita’ monetaria a favore della BCE (organo sovranazionale senza alcun tipo di controllo).

Negli anni successivi si assiste con mani pulite al ricambio della vecchia e scomoda classe politica con una piu’ facilmente controllabile, alla acquisizione estera di gran parte delle maggiori industrie (dall’agroalimentare alla grande distribuzione, dalla siderurgia all’elettronica ecc.).

Con la scesa in campo nel 1994 di Silvio Berlusconi (indebitatissimo e sull’orlo del tracollo

finanziario) con Forza Italia, l’intero settore televisivo viene controllato da un solo soggetto che e’ proprietario anche di diversi giornali.

Durante il governo della sinistra una silenziosa modifica della Costituzione priva lo stato della sua sovranita’ a favore del trattato di Maastricht e altri accordi internazionali. Sempre durante gli anni di governo del centro-sinistra si avvia la privatizzazione, continuata poi dal successivo governo del centro-destra, delle telecomunicazioni (Telecom), banche, energia (Eni ed Enel) e rete autostradale e ferroviaria.

Attualmente siamo nella condizione in cui sia la finanza che la politica nonche’ ogni settore strategico e’ nelle mani di fumosi, non controllabili ed intoccabili organi sovranazionali o nelle mani di privati che, in regime di monopolio di fatto, fanno scelte non sulla base del benessere comune, ma solo della loro convenienza (ripianare debiti, arricchirsi ecc.). Ecco allora che ci ritroviamo con servizi fondamentali inefficienti e costosissimi che minano la possibilita’ di sopravvivenza delle nostre aziende e delle nostre famiglie schiacciate dalle spese altissime e dai debiti.

Come lo possiamo chiamare questo se non un colpo di stato silenzioso?

Risulta chiaro allora come a piccoli passi e con un piano preordinato si siano svuotate di potere tutte le istituzione democratiche e di come si sia instaurata una tirannia?

Consapevoli di cio’, non resta che difenderci mettendo in atto una rivoluzione silenziosa. Come? Cambiando le regole che non ci piacciono e che ci rendono schiavi di un sistema iniquo come liberarci dalle dipendenze economiche localizzando sempre piu’. La produzione e il commercio delle merci e dei servizi per quanto possibile devono tornare ad avere una dimensione locale. Specialmente le merci agricole, non devono fare migliaia di chilometri prima di essere consumate, la produzione di energia deve essere fatta sul posto dove e’ consumata privilegiando energie rinnovabili. Ricorrere ad una moneta che non produca debito come quella attuale, o almeno una moneta locale complementare a quella ufficiale, permetterebbe di aumentare il potere di acquisto della collettivita’ eliminando la speculazione ed il debito alla radice. I prezzi di tutto quello che consumiamo potrebbero ridursi di oltre il 60% se eliminassimo i costi relativi ad assurdi spostamenti, passaggi superflui, pubblicita’ inutile e costi degli interessi pagati alle banche. Eliminare gli sprechi e l’uso improprio di strumenti come il cellulare, privilegiare auto di piccola cilindrata a basso consumo o consumare alimenti di stagione prodotti localmente e in modo artigianale, sono solo alcuni degli atteggiamenti che possiamo adottare.

Per qualcuno un passaggio indietro? Per noi e’ solo l’unico modo di riprendere in mano le sorti delle nostre vite e tornare a vivere una vita piu’ sana, meno precarizzata e piu’ a nostra dimensione.

 

TRATTO DAI REPORT DI www.centrofondi.it

 
 
 

IL TEMPO E' DENARO ?

Post n°6 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Terra_Nostra
 

Il sistema della GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA che sta distruggendo la piccola economia italiana NON E’ SOGGETTA A STUDI DI SETTORE né a PARAMETRI FISCALI in quanto ha un fatturato superiore ai 500.000 euro (cinquecentomila). Un bel controsenso, vero?

Il piccolo esercente e la piccola impresa sono vincolati a questi parametri di valutazione fiscale considerati delle gogne di distruzione patrimoniale.
L’insediamento di queste CATTEDRALI NEL DESERTO è stato deliberato e votato dai nostri rappresentanti politici e gli stessi politici hanno istituito i parametri di valutazione fiscale sulle piccole imprese.
Ma voi pensate che un politico possa aver ideato un sistema del genere? NO !!!
Infatti è stato suggerito e supportato dal sistema finanziario e bancario al quale lo STATO E’ FORTEMENTE COLLUSO. (come accennato nei post precedenti).

 

Prendiamo ad esempio la nostra piccola realtà locale.

Sarà un caso che in una cittadina come la nostra ci sia un’alta densità di sportelli bancari rispetto alle attività ormai RE-esistenti?

Sarà un caso che dove una volta c’erano rinomati negozi in zone centrali e di intenso traffico oggi ci siano COMITATI ELETTORALI?

I negozi di vicinato stanno chiudendo sotto la pressione della concorrenza sleale della GRANDE DISTRIBUZIONE.

 

E nel frattempo il consumatore cosa fa?

 Agevola INCONSAPEVOLMENTE questo sistema con la credenza di risparmiare rispetto ad un negozio di vicinato che su qualche prodotto ( ribadiamo QUALCHE) può avere prezzi leggermente più alti. Il motivo è semplice.. IL PICCOLO ESERCENTE E’ COSTRETTO A PAGARE, CON QUESTI PARAMETRI FISCALI, anche più del dovuto per essere congruo e coerente con gli stessi. E’ COSTRETTO AD “ADEGUARSI”.
PAGA I TRIBUTI, LE SPESE DI GESTIONE, GLI AFFITTI, CAMPA LA FAMIGLIA E MANDA I FIGLI A SCUOLA. Inoltre non riceve l’ENTRATURA, il dazio pagato dai produttori per essere presenti nei centri commerciali, ed è ovvio che con questo beneficio la GRANDE DISTRIBUZIONE PUO’ APPLICARE PREZZI PIU’ BASSI.

 

Ora analizziamo se il consumatore ha avuto la sua convenienza ad acquistare nei Centri Commerciali:

Innanzitutto partiamo dal presupposto che in questa società attuale IL TEMPO E’ DENARO.

Per recarsi in un Centro Commerciale bisognerà prendere l’automobile e quindi consumeremo benzina, usura della macchina, olio, freni ecc.

Andando ad acquistare beni di prima necessità le tante SUPER OFFERTE ci invogliano ad acquistare più del necessario.

Con il carrello pieno siamo in estenuante coda alla cassa e ci accorgiamo che non basta il contante..PAZIENZA, USIAMO LA CARTA DI CREDITO. All’uscita riprendiamo la macchina e ci imbottigliamo nel traffico di rientro, torniamo a casa stremati e con il FARDELLO DI SPESA DA SISTEMARE. Dopo qualche giorno ci accorgiamo che un po’ di roba è andata a male, il pane è secco, la frutta marcita..BUTTIAMO VIA..TANTO SONO COSTATI POCO.

 

ED E’ QUESTO L’ERRORE GRAVISSIMO.

Abbiamo comprato più del necessario spendendo più di quello previsto, abbiamo buttato via merce senza consumarla.Praticamente abbiamo buttato via soldi. NON SOLO, abbiamo anche impiegato tempo, consumato benzina, traffico, inquinamento.

A CONTI FATTI..NON CI CONVENIVA SCENDERE AL NEGOZIO SOTTO CASA?

Se il TEMPO E’ DENARO.. SPENDIAMOLO BENE.

 
 
 

NON RIMETTEREMO I VOSTRI DEBITI 

Post n°5 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Terra_Nostra
 

ATTENZIONE ! ascoltate CHI HA FINANZIATO L'OPERA NEL VIDEO.

 
 
 

INDIPENDENZA ECONOMICA

Post n°2 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da Terra_Nostra
 

Il termine AUTARCHIA , in parole semplici, indica la capacità di un paese di produrre beni nazionali per il soddisfacimento dei propri bisogni senza importare da paesi esteri.

Ogni popolo è autosufficiente per il proprio sostentamento alimentare ma allora perchè ci sono milioni di persone che muoiono di fame?
Semplicemente per il fatto che in un sistema come quello in cui viviamo per reperire i beni primari abbiamo bisogno di MONETA.
Non c'è, dunque, rarità di beni ma bensì di DENARO PER COMPRARLI.
Come mai tutto questo? Per capirlo basta seguire il flusso dei soldi partendo da chi li emette, cioè la BANCA CENTRALE. gli azionisti della banca centrale sono altre banche private detenute da storiche famiglie di speculatori. Per il momento lasciamo in sospeso il ruolo di queste banche edei suoi proprietari.
Quando un popolo riesce a soddisfare i propri bisogni con la produzione non ha necessità di reperire soldi per acquistare beni primari. In tal modo, non avendo bisogno di prestiti di denaro, il popolo non si indebita per poter vivere. Ma è successo qualcosa che ha permesso che ciò non fosse così.
Prendendo come riferimento il nostro paese, constatiamo che dopo la seconda guerra mondiale c'è stata una politica di finanziamento per l'abbandono delle terre in favore dell'urbanizzazione e della industrializzazione. I contadini venivano pagati per non coltivare o per ridurre i terreni coltivabili (avviene tuttora).
Rinunciare a produrre cereali, vino, olivo ecc. in cambio di moneta. anche per la pastorizia è stata fatta la stessa politica. Con l'avvento della Comunità Europea, sono state imposte leggi ferree per il controllo sanitario della produzione di alimenti e bestiame. I piccli agricoltori ed allevatori non potendo sostenere costi per la certificazione dei loro prodotti hanno rinunciato in favore di grandi gruppi.
l'imposizione di quote di produzione come:
- quote latte
- quote grano
- quote carne
- quote agrumi
hanno indebolito la produzione interna di fabbisogno alimentare in favore di paesi in VIA DI SVILUPPO DOVE NON ESISTONO LE RIGIDE REGOLE DI CONTROLLO SANITARIO.
Oggi siamo costretti a comprare quello che potevamo produrre da soli facendo uscire la nostra moneta dal sistema locale verso l'estero facendoci perdere il potere d'acquisto.
Il paese estero verserà le nostre monete nelle banche centrali le quali ci presteranno i nostri soldi nel momento in cui avremo bisogno di compensare il potere di acquisto.
Noi pagheremo INTERESSI SU SOLDI NOSTRI (questo argomento verrà trattato in seguito).
Il tutto è stato strategicamente progettato e supportato dalla politica che ha legiferato in merito.
I nostri rappresentanti politici hanno permesso tutto questo, ma per quale motivo ed in cambio di cosa? Se andate a curiosare su chi siano stati e chi saranno i vari ministri del tesoro, del bilancio, delle finanze, governatori di banche centrali, vi accorgerete che provengono tutti dal mondo bancario o ne sono fortemente collusi.
Se avessimo seguito una politica AUTARCHICA tutto questo non sarebbe successo.

(Vi consigliamo di leggere alcuni report del www.centrofondi.it)

      

 
 
 

Nasce TERRA NOSTRA

Post n°1 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da Terra_Nostra
 

Il 28 novembre 2008, con registrazione presso l'Agenzia delle Entrate-Ufficio del Registro di Pescara, nasce ufficialmente l'ASSOCIAZIONE TERRA NOSTRA.

La crisi dei valori etici unita ad una miopia politica hanno creato un profondo dissenso in tutti i cittadini costituenti l'associazione. Lo spirito di "ribellione"  verso chi avrebbe dovuto rappresentarci politicamente ci ha uniti per poter raggiungere lo scopo di SALVAGUARDARE le nostre FAMIGLIE, i nostri PATRIMONI sia culturali che economici, e la nostra DIGNITA' DI CITTADINI CONTRIBUENTI.

Oggi nasce uno spazio "virtuale" dove poter condividere e perseguire tali scopi, dover poter discutere, commentare ma sopratutto FAR CONOSCERE ciò che facciamo e ciò che i nostri rappresentanti politici decidono per noi, in modo da potergli  ACCENDERE IL LUME DI UNA RAGIONE NUOVA..

Ci sono molte altre associazioni civiche e di sensibilizzazione sparse in Italia ed in Abruzzo .
Non ci distinguiamo da esse per gli scopi sociali che si perseguono ma per un concetto diverso di fare economia.
Sulla base di questo NUOVO MODO DI VEDERE LE COSE attueremo delle iniziative per far capire ai cittadini ed ai politici che LA STORIA PUO' CAMBIARE .
Ma p
er cambiare la storia bisognerebbe capirla e  PER CAPIRE LA STORIA BISOGNA CONOSCERE L'ECONOMIA perchè sin dalla notte dei tempi tutto gira intorno alla MONETA.

Tra i link preferiti troverete dei siti DOVE POTRETE ABBEVERARVI DI TALI TEORIE ECONOMICHE INNOVATIVE e troverete dei siti che noi riteniamo SENSIBILI a tale causa.

In attesa di Leggervi e certi di un vostro interessamento vi auguriamo BUONA INFORMAZIONE.

TERRA NOSTRA lì, 13/01/09

 
 
 
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