BATBLACKONGAvsTUTTI

"Nunzònunzò..."
"Come nunzò? Eccoli qua, signora, uguali, identici, quattro viaggi, aggratis!"
"Mizzica angerròmazzarà bono iddu... Umbè momozzichettare, salutiamo!"
"E salutiamo. Addio!"
Torno in negozio, faccio in tempo ad entrare...
"Che squilla il telefono!" Direte voi.
No, tutto tace.
Passa un'ora, due, silenzio.
Ah, me ne sono liberato, se Dio vuole.
Una bella sigaretta per rilassarsi ci sta proprio bene.
Esco a fumarmi sto cazzo di sigaretta quand'ecco, da in fondo al viale, facendo un fracasso indiavolato di cianfrusaglia smarmittata, vedo arrivare una Fiat Duna beige con legati sul tetto con dello scotch tipo da pacchi due robi bianchi, grossi.
Sembravano materassi bianchi.
Erano materassi! I miei materassi!
La Duna inchioda davanti al negozio.
Scende un tipo peloso in canottiera che altro non era che il marito della squinternata. Sembrava l'orso Balù. Un orso Balù che urlava come un forsennato!
"Minchiazza fottutissima paragnafunnu cuzziecazzi a cuccuzza, la cientomila, santeusebielamadonna e chisto echillo e puro cullo e frongozzarote zulungo..."
E durante sto sproloquio incomprensibile stacca lo scotch che legava i materassi al tetto della Duna, piglia sti cazzo di cosi e li scaraventa sul marciapiede, davanti all'uscio e continua:
"Ammugghiera bocchinara a madonna cIente cucuzza porcheqquàporchellà unzugnufessu mommavadavedè ASSOCIAZIONE CONSUMATORI".
Io ho capito solo associazione consumatori.
Fatto sta che m'ha buttato lì i materassi, è rimontato in auto e bestemmiando i santi del calendario è sparito.
Non li ho mai più visti nè risentiti.
Per inciso: non ho neanche mai visto nè sentito l'associazione consumatori.