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Dickens: L'uomo che inventò il Natale

Post n°14171 pubblicato il 22 Dicembre 2017 da Ladridicinema
 

Titolo originale: The Man Who Invented Christmas

Dickens: L'uomo che inventò il Natale è un film di genere biografico, commedia del 2017, diretto da Bharat Nalluri, con Dan Stevens e Christopher Plummer. Uscita al cinema il 21 dicembre 2017. Durata 104 minuti. Distribuito da Notorious Pictures.

Poster

Dickens - L'uomo che inventò il Natale è una divertente incursione nella vita e nella mente del grande scrittore Charles Dickens al momento della creazione della favola natalizia per eccellenza nella letteratura mondiale. 

"Ebeneeeezer Scrooooge". Prima di diventare un ululato nella notte, il grido di un fantasma in catene, il personaggio dell'avaro finanziere londinese (Christopher Plummer) svolazza nella mente di un giovane Charles Dickens (Dan Stevens) affetto dal blocco dello scrittore. Nella Londra Vittoriana Dickens, a causa delle richieste della sua numerosa famiglia e delle sue abitudini stravaganti, si ritrova con il portafoglio quasi vuoto e diventa smanioso di scrivere un altro best seller. Reduce dal fallimento di ben tre romanzi, sbeffeggiato dai vicini e rifiutato dagli editori, con un colpo da maestro Dickens trae ispirazione dalla pagina immacolata che lo spaventa, e inizia a scrivere di tetti imbiancati e alberi di Natale. Isolandosi dal mondo, si mette all'opera tra i contrattempi della famiglia e del padre (Jonathan Pryce). In sole sei settimane gli ambienti si popolano di anziani in camicia da notte e fluttuanti ospiti indesiderati, la storia di A Christmas Carol prende vita. L'uomo che inventò il Natale è il racconto - sospeso tra realtà e immaginazione - della stesura dell'eterna fiaba invernale, la nascita dei personaggi iconici e delle indimenticabili frasi culto. "Che Dio ci benedica..." continuate voi! 

Il film è un adattamento del romanzo biografico del 2008 di Les Standiford: "The Man Who Invented Christmas: How Charles Dickens's A Christmas Carol Rescued His Career and Revived Our Holiday Spirits", un titolo prolisso che lascia poco all'immaginazione. Standiford, scrittore e storico americano, è stato motivato nella stesura del suo romanzo dopo aver scoperto, con sua grande sorpresa (e anche nostra), che "Canto di Natale" (A Christmas Carol) aveva rischiato di non essere pubblicato, tant'è che Dickens stesso dovette autopubblicarsi. Lo storico saggiato che non vi era alcun testo che narrasse tale evento ha deciso di scriverne uno di suo pugno, con particolare attenzione al processo creativo che ha portato alla nascita di uno dei capolavori dello scrittore inglese. Il testo fu scoperto poco tempo dopo da Robert Mickelson, Paula Mazur e Mitchell Kaplan, incuriosendo così tanto i tre produttori che non impiegarono molto a decidere che lo avrebbero portato sul grande schermo.

Charles Dickens è uno dei scrittori più amati dai bambini e dagli adulti che sono cresciuti con i suoi racconti, grazie anche alla fama acquisita da "A Christmas Carol" (Canto di Natale) nel corso degli anni e alle svariate trasposizioni cinematografiche che ne sono state fatte. Non è un caso che il vecchio Scrooge sia proprio uno dei simboli del Natale, dato che lo scrittore inglese ha avuto l'arduo missione di riportare all'antico splendore la festa più luminosa dell'anno. 

Nel corso dell'Ottocento, infatti, la festa del Natale stava perdendo d'importanza, rischiando di diventare una festa minore o addirittura sparire per sempre a causa della lunghezza dei festeggiamenti, che duravano fino all'Epifania, e dal carattere molto pagano, dato dalle celebrazioni legate ancora molto al Medioevo. 
È stato proprio Dickens a riportarlo in vetta alle festività con la stesura di "Canto di Natale", scardinando i riti antiquati e inserendo nuove tradizioni, tra cui il festeggiamento della durata di poco più di due giorni, e vestendolo di un'atmosfera in linea con lo spirito cristiano, focalizzandola sulla solidarietà e sulla famiglia. Fu così che lo scrittore inglese salvò la festa più attesa dell'anno, (re)inventandola e consegnando alla letteratura uno dei racconti più magici di sempre. 

Quello che L'uomo che inventò il Natale propone, però, non è solo il processo mutevole che la festa ha subito durante la bigotta epoca vittoriana, ma è anche strettamente legata alla vita di Dickens, che in quel periodo deve fare i conti con la più grande paura di un letterato: il blocco dello scrittore. I problemi economici e la mancata fantasia si scontrano con una delle tradizioni inglesi più tipiche del Natale; di fatto, era consuetudine per gli scrittori e scribacchini del termpo pubblicare qualche settimana prima della festività i famosi carol, molto in voga anche nell'Ottocento. Il canto che il genio di Dickens partorisce, però, supera di gran lunga la media (non a caso diventa "il" canto di Natale per eccellenza). La pellicola mostra la genesi del suo racconto, in cui lo scrittore fa confluire tradizioni popolari, ricordi infantili e le figure più care alle letteratura popolare inglese, i fantasmi. 
Il cast del film, in gran parte maschile, conta due attori molti acclamati, sebben diacronicamente opposti, nei panni dei personaggi principali. Dickens è interpretato da Dan Stevens, che dopo aver lasciato Downton Abbey, la serie che gli ha donato il successo mondiale, sembra non arrestare la sua ascesa. Ne L'uomo che inventò il Natale è presente anche il personaggio dickensiano per eccellenza, il vecchio Scrooge che ha il volto del divo Christopher Plummer, veterano di Hollywood, una garanzia del cinema.

 

 

La ricostruzione della Londra vittoriana

Una delle prove forse più ardue che ha dovuto affrontare Bharat Nalluri è stata proprio la ricostruzione della location, la Londra vittoriana. Il regista non ha voluto girare utilizzando un green screen, optando, invece, per la costruzione di scenografie dettagliatissime. Una scelta controcorrente e più complessa nella realizzazione, che tuttavia non ha scoraggiato gli scenografi, a cui Nalluri ha lasciato carta bianca, pregandoli, però, di rischiare e osare molto con gli elementi visivi, sostenendo che solo in quel modo sarebbero riusciti a dare il meglio senza impiegare effetti speciali. 

Il set visibile nelle scene di Dickens: L'uomo che inventò il Natale è già noto al pubblico del piccolo schermo, essendo il medesimo adoperato per girare "Penny Dreadfull". La serie TV è ambientata proprio ai tempi della Londra vittoriana, ricostruita fedelmente, e la fortuna ha voluto che il set non fosse impegnato durante le riprese del film. 

L'ambiente da riprodurre che ha dato più problemi a Paki Smith, capo scenografo del film, però, è stato proprio uno di quelli cardine del film: lo studio di Dickens. Smith si era già portato avanti con i vari set, abbozzandoli su carta, ma lo studio dello scrittore era stato una battuta d'arresto, che è riuscito a superare solo mixando vari luoghi, tra cui lo studio di un pittore.

 

 

Dal Trailer Italiano di Dickens - L'uomo che inventò il Natale:

Charles Dickens (Dan Stevens): La mia immaginazione si è spenta. Non ho più idee. 

Charles Dickens: Scegli il nome giusto e il personaggio apparirà! 

Charles Dickens: Sig. Scrooge, è un vero piacere conoscervi! 
Ebenezer Scrooge (Christopher Plummer): Non posso dire altrettanto. 

Domestica: Voi riuscite a dare vita a un mondo! Mi sembrava di vedere e sentire quelle persone. 

Charles Dickens: I personaggi non fanno ciò che voglio. Sono io l'autore!

 

 

La vita e le opere di Charles Dickens in 11 date:

7 febbraio 1812: Charles Dickens nasce a Portsmouth. La famiglia si trasferisce tre anni dopo a Londra. 
1824: il padre finisce in prigione a causa dei debiti. In questo periodo un dodicenne Charles lavora in fabbrica, dove viene maltrattato, per aiutare economicamente i genitori e i fratelli. 
1836: Dopo aver pubblicato vari bozzetti, Dickens arriva al successo con "Il Circolo Pickwick", pubblicato a episodi. 
1837: La pubblicazione di "Oliver Twist", che ottiene la benevolenza della regina Vittoria, consacra la fama dello scrittore. 
1841-42: Inizia per Dickens una lenta decadenza, che mette a rischio la sua notorietà mondiale. 
5 Ottobre 1843: Dopo la serata di gala al Manchester Athaeneum, durante la quale aveva denunciato gli effetti negativi del Poverty Law, progetta di scrivere un racconto che denunci la povertà delle famiglie e lo sfruttamento minorile. 
Ottobre - dicembre 1843: Inizia la stesura di "A Christmas Carol", lavorando con il vignettista John Leech per la realizzazione delle illustrazioni. 
17 dicembre 1843: Il racconto natalizio va in stampa e le prime 6000 copie vengono vendute in una settimana. 
Gennaio - febbraio 1844: La magia di "A Christmas Carol" raggiunge l'America e nascono le prime messe in scena teatrali non autorizzate. 
1849-1870: Sono gli anni di fermento per Dickens, quelli in cui pubblica capolavori come "David Copperfield" e "Grandi Speranze". 
9 giugno 1870: Un'emorragia cerebrale causa la morte dello scrittore, che verrà sepolto a Westminster Abbey.

 

  • PRODUZIONE: Mazur / Kaplan Company, Mob Film Company, The, Parallel Films

 
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