CINEMA PARADISO

Romanzo Criminale 2: la banda della Magliana torna in TV e scatena polemiche

Il RomaFictionFest ospiterà l’anteprima del nuovo ciclo di avventure dei criminali romani, che sarà proiettata stasera al cinema Adriano mentre tutti gli altri appassionati dovranno accontentarsi di attendere la messa in onda programmata per Novembre. Così il Romanzo Criminale ritorna sullo schermo grazie alla produzione Cattleya in collaborazione con Sky Cinema. La regia affidata a Stefano Sollima con soggetto e sceneggiatura tratti dal romanzo di Giancarlo De Cataldo sulla banda della Magliana. I nuovi episodi (che saranno 10) ci illustreranno la seconda fase della rocambolesca e terrificante esistenza della banda, dal suo declino alla conclusione violenta condita di tradimento e vendetta.

Tuttavia l’aspetto forse più interessante della questione è l’aver deciso di toccare dei tasti dolenti di quel periodo. Politica, corruzione, massoneria, alta finanza e poteri ecclesiastici.. Come dice infatti il regista Sollima: «Niente a Roma poteva essere fatto senza passare per la banda della Magliana. Tutta la storia di Marcinkus e i traffici del Banco Ambrosiano non ne erano esenti. La banda si sarà prestata a lavori non chiari e puliti per il Vaticano. Quando abbiamo chiesto il permesso a girare alcune scene nelle chiese non ce l’hanno dato. Per fortuna ci sono molte chiese sconsacrate a Roma». Così la serie non intende solo intrattenerci e farci passare qualche ora di action entertainment, intende andare a scavare in certe piaghe purulente di un periodo storico che, considerando alcune vicissitudini dei giorni nostri, non sembrano neppure del tutto concluse.

La prima serie non aveva di queste asprezze e pertanto gli organizzatori non ebbero problemi ad avere tutti i permessi. Questa volta è diverso. Ancora le parole del regista rivelano inquietanti retroscena: «Per la seconda serie è scattato l’allarme generale perché tutto ruota sui rapporti criminali della banda, e parte riguardano il Vaticano». Qualcuno poi rievoca gli stessi comportamenti che la Chiesa ebbe nei confronti di Angeli e Demoni di Ron Howard e Tom Hanks, ma Sollima giustamente vuole precisare che «in quel caso lo posso anche capire. Si portano avanti tesi che rivoltano principi della religione. Noi invece raccontavamo solo un pezzo di storia italiana. Io poi ho sempre evitato un rapporto diretto ed esplicito, la storia rimane sullo sfondo vista con gli occhi di ‘coattelli’ che vi partecipano ma in fondo senza capire» Gli argomenti che quindi saranno trattati ce li rivela il regista stesso: la P2 con la scoperta della lista, il tentato omicidio di Rosone, vicepresidente del Banco Ambrosiano, suggerito da un rapporto privilegiato tra Dandi e la Chiesa, un rimbalzo anche sul caso di Emanuela Orlandi, sullo sfondo, dato che la vicenda processuale è ancora aperta. Infine la salma di De Pedis. «Magari la traslazione di Renatino De Pedis la tratteremo nella terza serie», ironizza Nil Hartmann, direttore Canali Cinema e Intrattenimento Sky che ha sottolineato il successo internazionale della serie, amatissima in Francia, venduta anche in Spagna, America Latina, Canada, Paesi Scandinavi e Paesi Bassi.

Luigi Pignalosa