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Ligabue, la Resistenza e la crisi del mondo del lavoro nei brani inediti di "Giro del mondo"

Post n°12329 pubblicato il 29 Aprile 2015 da Ladridicinema
 

da la repubblica
Aggiornato il 13 aprile 2015

L'album live con i brani del Mondovisione Tour esce il 14 aprile. Quelli nuovi sono il singolo "C'è sempre una canzone", "A modo tuo", "I campi in aprile" e "Non ho che te". I primi due erano già stati interpretati da Luca Carboni e Elisa. Una canzone racconta la storia di Luciano Tondelli, partigiano ventenne di Correggio

Ci sono anche il tema della Resistenza e il tema dell'occupazione, ovvero la perdita di un posto di lavoro, tra i quattro brani inediti che fanno parte di "Giro del mondo", l'album live (cd+dvd) di Luciano Ligabue che esce il 14 aprile e che racchiude tutte le emozioni del "Mondovisione Tour", cominciato un anno fa e vissuto tra date in Italia e nel resto del mondo. Un tour che avrà tre tappe questa settimana al Palalottomatica di Roma e si chiuderà la prossima settimana con due tappe al Sant'Elia di Cagliari. L'album (Zoo Aperto/Warner Music) era già in pre-order su iTunes e su Amazon e da martedì 14 sarà disponibile in formato standard (doppio cd +dvd), in formato deluxe (triplo cd + doppio dvd oppure triplo cd + blu-ray) e nelle versioni digitali. I 4 brani inediti contenuti in "Giro del mondo" sono il primo singolo "C'è sempre una canzone" (al primo posto della classifica dei brani più trasmessi in radio), "A modo tuo", "I campi in aprile" e "Non ho che te". I primi due, entrambi scritti dal Liga, sono stati interpretati rispettivamente da Luca Carboni e Elisa e adesso vengono riproposti, totalmente riarrangiati, in un'inedita e imperdibile versione "alla Ligabue". Gli altri due parlano appunto della Resistenza partigiana e della crisi del mondo del lavoro. Il Liga ha raccontato sui suoi social ufficiali i brani inediti tramite "pillole video" intitolate "Due parole per voi".

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    Poco prima dell'uscita del nuovo album live, "Giro del mondo", che documenta il suo "Mondovisione Tour", tra date in Italia ed estere, Ligabue ha fatto un regalo ai fan, raccontando in anticipo in alcune pillole-video dal titolo "Due parole per voi", sui suoi canali Web, i quattro brani inediti registrati in studio e contenuti nel disco. Dopo i primi tre brani "A modo tuo", "I campi in aprile" e il singolo "C'è sempre una canzone", Ligabue svela "Non ho che te" che tocca un tema sociale molto attuale, la perdita del posto di lavoro. "È una canzone che parla di una persona che viene licenziata e della crisi che questo comporta, che non è solo economica ma è una crisi d'identità. Parla del trovarsi a perdere il posto di lavoro dopo tanti anni, quando si considerava come una garanzia". Il brano, definito dallo stesso Ligabue "tra il rock e il punk" è stato registrato in una sorta di tempio della musica a Los Angeles, dopo una tappa del tour: "Il giorno dopo il concerto siamo andati nello studio di registrazione dei Foo Fighters che ha ancora il mixer dei Nirvana, insomma è un mixer storico". Ma questo disco dal vivo, che sarà nei negozi da domani, non arresta il tour di Ligabue: il "Mondovisione tour - Palazzetti 2015", dopo Caserta toccherà Roma con un finale "doppio" il 23 e il 24 aprile all'arena Sant'Elia di Cagliari.


 "I campi in aprile" parla di Luciano Tondelli. È il nome di un ventenne partigiano, nome di battaglia "Bandiera", ucciso dai fascisti il 15 aprile 1945 nella battaglia di Fosdondo. Il suo sacrificio è ricordato in un cippo a Correggio, paese natale di Tondelli ed anche - coincidenza - di Ligabue. Il quale racconta che un giorno mentre passeggiava appunto per i campi del paese ha visto un cippo con scritto il nome di Tondelli."Ho visto questa strana coincidenza. Mi soffermo e vedo di fianco la data di nascita e di morte. È morto a meno di vent'anni e quando mancavano solo dieci giorni alla Liberazione. Mi è venuta voglia di scrivere una canzone che provasse a raccontare il suo punto di vista, quello di un ragazzo che fa una scelta chiara, che è quella di metterci tutto se stesso, anche la vita, pur di difendere la libertà di cui godiamo oggi". Un brano dalle sonorità folk che, in questi giorni, sta risuonando nelle tappe del 'Mondovisione Tour', registrando ovunque il tutto esaurito.Ligabue, la Resistenza e la crisi del mondo del lavoro nei brani inediti di "Giro del mondo"

La copertina del live (più quattro inediti)


Invece "Non ho che te" è un brano che parla di una persona che viene licenziata e della crisi che ciò comporta, "non solo economica ma anche d'identità, trovarsi a perdere un posto di lavoro che dopo tanti anni era sentito come una garanzia...". Brano dalla scrittura vagamente folk - dice l'artista - ma dal suono fra il rock e il punk, e che è stato registrato in un pomeriggio in uno studio a Los Angeles.
 
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