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da everyeye Sebbene già il cinema western (soprattutto quello made in USA) avesse provveduto, quasi da sempre, ad affrontare la tematica, è impossibile negare che sia stato soprattutto in seguito al successo ottenuto da Il giustiziere della notte (1974) con Charles Bronson che la celluloide ha cominciato a popolarsi di individui interessati a fare piazza pulita di esponenti della criminalità, fornendo allo spettatore quella certa liberatoria sensazione di vendetta portata a compimento. Advertise Ed è il Denzel Washington che, già vincitore del premio Oscar come attore non protagonista inGlory - Uomini di gloria (1989), Fuqua portò nuovamente a conquistarsi l'ambita statuetta tramite il suo Training day (2001) ad incarnare la rilettura di colore di Robert McCall, il quale, appunto, era bianco nel telefilm, a differenza di cui, stavolta, si parte dalle origini. Infatti, già il primo massacro attuato tra uso di cavatappi e schizzi di liquido rosso avviene soltanto una volta superata la presentazione di diversi personaggi, riconfermando immediatamente che, come di consueto, l'autore di Shooter (2007) non lascia affatto a desiderare per quanto riguarda la ferocia delle uccisioni.
A tredici anni da Training day (2001), Antoine Fuqua torna a dirigere Denzel Washington nella trasposizione cinematografica del telefilm degli anni Ottanta Un giustiziere a New York, trasformando in violento eroe di colore quello che, originariamente, era un comune bianco degli Stati Uniti di Ronald Reagan. D’altra parte, mentre all’epoca era decisamente raro avere un protagonista nero - se non in coppia con un americano qualunque, come nei franchise Arma letale e 48 ore - che rappresentasse la sete di giustizia del paese, Washington sembra quasi incarnare una vera e propria rivalsa dal retrogusto antirazzista nel dedicarsi al fantasioso massacro di cattivi, di origini russe alla maniera dei tempi della Guerra Fredda. Quindi, se sentite la mancanza del cosiddetto machismo reaganiano che fece la fortuna di Stallone e Schwarzenegger, avete trovato il film che fa per voi, oltretutto non banalmente costruito sull’azione, ma dedito anche, nella giusta misura, alla costruzione dei personaggi e della attesa-tensione. 7.5
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45