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Messaggi del 21/01/2009
Post n°2090 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: tv Ieri sera ho visto le ultime due puntate della serie tv di Romanzo Criminale. La serie è perfetta, riesce a essere anche meglio del film che è un capolavoro, ma che aveva quel finale un pò strano. Un prodotto che non sembra televisimo anche perchè girato alla perfezione. Finalmente una vera fiction, senza star che non sanno recitare e che stanno lì sono per gli ascolti. Meno male che è arrivata sky che forse darà nuova linfa alla nostra fiction.
Voto finale: 10 e lode Andrea
Post n°2089 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Defiance - I giorni del coraggio
Post n°2088 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Milk
Post n°2087 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Italians
Post n°2086 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: film in uscita
Post n°2085 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: STORIA
Post n°2084 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: film in uscita
Post n°2083 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
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Inizio il mio intervento parlando di una data storica, che verrà ignorata ancora una volta da questi media democristiani e venduti al potere. Io non dico a mediaset, ma almeno la rai... ma putroppo con questi dirigenti e direttori c'è poco da fare... Almeno all'epoca della prima Dc, con il democristiano Bernabei c'erano queste vergogne, ma erano altri tempi e comunque lui era un grande giornalista e direttore... invece oggi... Comunque oggi come scrive Liberazione; “Era la mattina del 21 gennaio 1921 nasceva a Livorno, scindendosi dal partito socialista, il "Partito comunista" sezione italiana della Terza Internazionale comunista. Essì è un giorno storico e da comunista faccio gli auguri a tutti quei compagni che sono in Italia. Oggi non è facile essere comunisti, soprattutto in questa società dove nonostante la sconfitta del modello liberista e capitalista, si continua a ignorare le possibilità del socialismo. Ferrero oggi dice per ricordare l'evento che rifondazione comunista è un piano strategico, oltee che un nome di un partito; e deve “rendere attuale il comunismo attraverso il suo processo di rifondazione, che matura e cresce interagendo con le soggettività antagoniste”. Ma cosa significa caro segretario? Lui direbbe, anzi oggi ha detto “perché ci sentiamo in piena sintonia con quei rivoluzionari che assaltarono il Palazzo d'inverno e che diedero vita al Partito Comunista d'Italia e perché siamo consapevoli che i sogni e le speranze di quei rivoluzionari sono stati negati, calpestati ed offesi a Praga, a Budapest come a Berlino nel 1953. Rifondazione Comunista, due termini che si sostengono e si qualificano a vicenda. L'uno senza l'altro perdono di significato, non possono esprimere il senso del nostro progetto, sono muti. Rifondazione Comunista non è solo il nome del partito ma il nostro progetto strategico: Secondo me però sono solo parole, ovvero Gramsci, Togliatti, Bordiga, Terracini e gli altri avevano un progetto, erano degli intellettuali che volevano cambiare qualcosa. Avevano il modello della rivoluzione bolscevica, crearono un partito nel momento in cui Mussolini stava preparando la marcia su Roma che si sarebbe effettuata l'anno dopo, ma già si sentivano le violenze squadriste. I fondatori del Partito Comunista d'Italia venivano dall'esperienza del Psi, e avevano visto una guerra mondiale, il biennio rosso, l'inizio di un'epoca diversa e aimè sottovalutarono il fascismo. Non voglio fare lezioni e parlare di storia, ma non si può dire quello che dice lei senza poi fare dei fatti. È giustissimo che non ci può essere una rifondazione senza il comunismo, ma il partito dov'è? Sempre oggi nel ricordare la nostra nascita, Oliviero Dilberto a rilanciato l'idea di creare un unico partito comunista, ricordando anche come il 21 gennaio, ovvero oggi “a quasi un anno dalla drammatica sconfitta che ha espulso ogni presenza dei due partiti comunisti dal Parlamento italiano: non è solo più difficile, è una responsabilità. Dobbiamo sentirla tutta intera, nei nostri incontri, nelle assemblee, nelle tante iniziative che, in giro per l’Italia, vedono spesso oggi il nostro partito accanto ai compagni del Prc. E noi parliamo della necessità di unire le forze, di unire i comunisti. I compagni, i militanti, mentre i nostri elettori ci chiedono “cosa aspettate ancora”? Sono d'accordo cosa aspettiamo? Aspettiamo di scomparire per sempre prima di decidere il da farsi, magari ricordando i bei tempi di Gramsci, Terracini, Togliatti, Longo, Berlinguer... La storia non si cancella, nel bene e nel male e lei Ferrero fa bene a ricordare le schifezze dell'Urss che come dico sempre io ha tradito il comunismo, creando un capitalismo di Stato, come diceva il che. Ma questo non basta, come non basta filosofeggiare, bisogna agire. La prima cosa da fare, anche per rispetto a tutti quei compagni e a quelle compagne che oggi non ci sono più è ricordare e non far dimenticare la loro storia, la loro vita, il loro sacrificio, le loro lotte. Bisogna lottare per ricreare un grande partito comunista, che si sviluppi nella società di oggi, una società in cui il liberismo ha fallito assieme al suo modello di bene estremo. Ci muoviamo allora? Probabilmente lei non leggerà mai questo intervento, ma devo comunque dire quello che penso, e penso che bisogna sbrigarsi. E comunque auguri a tutti i comunisti.
Passiamo adesso ad una questione importante, ovvero il caos creato ad Annozero la scorsa settimana. Io ho visto la puntata e devo dire che non ci ho visto tutto questo schifo, che si è visto nei giornali di regime nei giorni a seguire, e nell'ipocrisia dei politici e delle tv, tra cui ricordiamo anche l'intervento di Pippo Baudo a domenica in in cui ha attaccato il giornalista. Certo da che pulpito arriva la predica... ma perchè il conduttore che da 50 anni un altro po' monopolizza la televisione, non permettendo anche ad altri di condurre, e che non spiega i suoi rapporti con alcuni mafiosi, si permette di fare la predica? E poi per quale motivo? Una puntata vergognosa, è stato il titolo più tranquillo, senza dimenticare il titolo vergognoso de “Il riformista” di venerdi scorso in cui veniva scritto “l'ayatollah Michele”. Senza dimenticare il tempo, la padania, il giornale, libero, il corriere della sera, avvenire... questi invece sono giornali seri. Complimenti, quindi si evince che l'unica posizione in Italia è solo quella di stare con Israele altrimenti sei un terrorista e fai parte di Hamas. Biagi e Montanelli come scrivevo nell'ultimo mio intervento si rivoltano nella tomba. Io non voglio difendere Santoro, ma mi sembra che si stia esagerando. Mi stupisco come un giornalista come Stella si permetta di accusare di terrorismo di sinistra coloro che difendono i palestinesi, o meglio attaccano il genocidio che da oltre 60 anni lo stato israeliano sta perpetuando contro il popolo palestinese. Avete capito bene, lo stesso che attaccò i politici ne “La casta”, oggi attacca la libertà e chi vuole difendere i più deboli. Questa non è una casta caro Stella? Si la casta di quegli intellettuali moralisti-ipocriti, o che pensano di essere intellettuali, come lei, Colombo, Travaglio, Lerner, Ferrara, Mentana e compagnia bella... Almeno Travaglio pur se filo israeliano è intelligente, ovvero non ha attaccato Santoro, perchè probabilmente la puntata l'ha vista e capita. Tornando alla serata io non capisco dove si è vista la puntata filo-palestinese, o filo-Hamas. Non c'era nessuno che era per Hamas, anzi anche tra chi difendeva la Palestina c'era chi era per buttare giù Hamas, che io non difendo, ma dico che non può essere esclusa dal discorso di pace. Io non condivido tutto quello che fa Santoro, ma la puntata ha la colpa forse solo di aver fatto vedere immagini che nel resto del mondo sono viste e da noi per via dei tg di regime vengono oscurate. Sono immagini crude che servono a capire cosa succede laggiù. Non si può paragonare il terrorismo di Hamas a quello che fa Israele. Abbiamo un morto da una parte e più di mille dall'altra affermò il giornalista. Infatti è così quindi è normale che si deve dare spazio anche all'altra parte. Poi non capisco qual'è il problema, ovvero pur se fosse stata una puntata filo-palestinese, che c'era di male? O in Italia si deve dire solo viva israele? Alla faccia della democrazia e della libertà di parola e di informazione. Il titolo della puntata era chiaro, ovvero “La guerra dei bambini”, cioè come i bambini di qualunque parte siano vittime della politica sciagurata dei politici e dell'incompetenza dell'organizzazione internazionale oltre che di paesi come il nostro. Ha fatto benissimo ad attaccare il pse e Veltroni, e anche l'Annunziata. Magari la forma non è stata corretta, ma mi fa ridere chi dice così non si fa è una signora. Scusate, ma una parolaccia a intervento la devo dire, ed è sempre la stessa “Ma vaffanculo va....”. Ma che significa? Perchè l'Annunziata si è permessa di voler insegnare il lavoro a Santoro con quella arroganza in diretta? Io difesi lei quando Berlusconi se ne andò, pur se lei non mi è mai piaciuta, ma come si permette di fare la morale? Si ricordi quando ha cancellato RAIOT di Sabina Guzzanti, quindi non faccia la morale agli altri. Forse Santoro ha sbagliato a uscire in quella maniera, ma lo capisco e lo appoggio. Ha detto secondo me cose vere, ovvero che interesse ha l'Annunziata? Probabilmente gli stessi degli altri intellettuali... una puntata quindi bellissima e drammatica per quello di cui si è parlato e bisogna dire grazie a Santoro, che è uno dei pochi che ci fa vedere un po' di vero giornalismo. Il giorno dopo poi arrivano gli attacchi del veltrusconi, del presidente della camera, e dell'ambasciatore d'Israele addirittura... e Napolitano? Dorme come sempre... un presidente inutile direi, visto che un ambasciatore straniero si permette di attaccare un giornalista, che ha come difetto la sua libertà di dire quello che vuole senza peli sulla lingua. Ma lo sa che in Venezuela e Bolivia hanno espulso gli ambasciatori d'Israele e rotto qualsiasi legame con loro? Non dico di arrivare a tanto, ma almeno fare qualcosa... Levandoci l'ipocrisia dei pregiudicati presenti in parlamento, ho perso ormai il conto di quanti sono, magari chiedetelo a Grillo che è più aggiornato; mi stupisco che il presidente della camera si permetta di mettere da parte il suo ruolo e dire quelle cose. Se l'avesse fatto Bertinotti, apriti cielo. Soprattutto oltre alla vergogna istituzionale, mi chiedo come uno come lui che era fascista, picchiatore negli anni'70 e poi ha tradito tutto quello in cui credeva si permetta di fare la morale a Santoro. Quindi viva Santoro!
Andiamo al fronte. Sapete che la nave umanitaria su cui stavano Caruso, medici e dei volontari è stata fermata e la marina ha minacciato di sparare? Oppure sapete che a largo di Gaza ci sono fonti di gas da estrarre e forse questo è il vero motivo della guerra? Sapete che Israele è stata denunciata da molte associazioni anche dei diritti umani per violazione dei diritti dell'uomo e crimini di guerra? Lo sapete che il segretario onu ha chiesto di far pagare chi ha bombardato la scuola onu? Lo sapete che sempre il segretario delle nazioni unite sta vedendo se si può partire per un processo all'Aja per crimini di guerra e contro l'umanità contro lo stato d'Israele? Sapete infine che molti israeliani hanno chiesto di boicottare il loro stato, oppure manifestando per la pace sono stati malmenati? Non penso lo sappiate i media di regime, vietano la libertà d'informazione.
Sempre rimanendo al fronte, è arrivata la pace forse. Israele dice di aver raggiunto i propri obiettivi. Secondo me è una bugia, guarda caso la guerra è finita nel momento in cui si è insediato Barack Obama. Ma guardate il caso. Comunque adesso bisogna fare un vero tavolo di pace e non escludere Hamas, sarebbe un errore imperdonabile.
Infine per concludere dal fronte e passare a Obama dico a chi ci accusa di essere antisemiti senza sapere cosa significhi, ci accusa di essere contro gli ebrei: Noi dobbiamo tanto al popolo ebraico. Marx era di origine ebraiche pur se la fagmilia era convertita, e questo già dice tutto sugli attacchi alla sinistra terrorista. Poi aggiungo, citando una lettera al corriere di Ferrando, che noi comunisti abbiamo sempre rivendicato la grande tradizione storica e culturale dell'ebraismo socialista e antisionista: quella di Rosa Luxmburg e di Trotskij, dell'insurrezione del ghetto di Varsavia , di larga parte dell'ebraismo antifascista della resistenza. Per altro il bolscevismo di Lenin( e l'intera socialdemocrazia russa del primo '900) fu protagonista di una lunga battaglia contro l'antisemitismo zarista(" infamia e disonore su coloro che seminano l'odio contro gli ebrei" dichiarava Lenin ), e l'Urss rivoluzionaria del '17-'23 non solo pose fine ad ogni pogrom antiebraico, ma predispose gravi sanzioni contro ogni manifestazione antisemita e garantì il libero sviluppo della cultura Yddisch. La stessa Quarta Internazionale delle origini che- sola a sinistra- denunciò i fondamenti coloniali e anti arabi dello stato di Israele nel 48, nacque anche da una lunga battaglia contro l'antisemitismo stalinista e nazista. E contava tra i suoi massimi dirigenti molti militanti e intellettuali ebrei.
Veniamo ora all'evento detto dell'anno, ovvero l'insediamento di un nero alla casa bianca. È avvenuto ieri, come detto dallo stesso Obama “fino a 60 anni fa un nero non avrebbe potuto entrare in un bar e oggi”, ma che cosa c'entra? Che pensi che il razzismo sia finito in America? Controlla un po' i bianchi per chi hanno votato in maggioranza e poi ne riparliamo. Certo è un evento storico, ma dovevi dirlo? Dovevi insistere come quel reverendo prima di te su questioni di pelle? Ma vabbè lasciamo perdere. Veniamo invece a quello che ha detto. Lui ha parlato di tante belle cose, ma secondo me sono parole e basta per ora. Aspetto i fatti, anche se la notizia di oggi che ha detto che chiuderà Guantanamo entro un anno è qualcosa si positivo. Ieri ho visto tanta ipocrisia oltre che sentirla. Capisco ora da chi ha copiato i discorsi Veltroni, peccato che lui è senza carisma e spina dorsale, mentre Obama ce l'ha. Obama parla di politiche sociali e questo sicuramente è un'ottima notizia (si parla a proposito dell'eliminazione dei blocchi contro le associazioni a favore dell'aborto messa da Reegan), parla di dialogo con tutti, di sanità, scuola, economia... e tante altre belle cose. Poi inizia il patriottismo ipocrita americano, nel parlare della bella democrazia americana, che come ci fa capire Obama è il paese dove può succedere di tutto, anche un nero alla casa bianca. Certo è un evento storico, ma basta. Abbiamo capito, e forse lei si dovrebbe cominciare a chiedere perchè se siete così belli, tanta gente vi odia. Cominci a chiederselo caro presidente, prima che sia tardi. Si sbrighi a fare quello che deve fare, perchè la situazione è davvero grave. Non mi metto a descrivere tutto il suo discorso, perchè a tale compito è stato gentilmente già fatto dai nostri cari media... quindi mi limito a chiederle di mantenere le promesse, e spero di non rimanere deluso. Certo lei non è Luter King, ma non è nemmeno Bush, padre e figlio, o Reegan, o Clinton. Forse siamo alla fine di un'epoca segnata da 30 anni di conservatorismo, forse si riapre un attimo di democraticità, dialogo e di uso del cervello che manca dai tempi di Jimmy Carter.
Ma veniamo adesso all'Italia: iniziamo con la vergognosa sentenza di oggi della corte di stato che dice che europa 7 deve avere un milione di euro per non aver avuto le frequenze. Alla faccia della sentenza della corte europea che diceva che doveva avere le proprie frequenze oltre che i soldi. Ma per i due canali che con gli sono stati fatti aprire, per i locali comprati e mai aperti, per le mancate trasmissioni dal 1999 a oggi, ma quanti soldi deve lo stato, o meglio Silvio Berlusconi a Europa 7? Non certo un misero milione di euro.
Sempre nella vergogna è la situazione della povera Englaro. Sembrava che tutto si dovesse risolvere e invece. Ancora una volta il ministro Sacconi, fregandosene di una sentenza, impedisce di staccare la spina e minaccia in maniera fascista la clinica privata che doveva svolgere l'intervento. Adesso si è proposta la governatrice del Piemonte, Mercedes Bresso. Ha chiesto di portarla lì se vogliono, in una clinica pubblica così Sacconi non minaccia. Ma purtroppo lui insiste. Sacconi si vergogni, lei non sta rispettando la legge, ma da integralista qual'è sta violando il diritto di ogni persona a scegliere cosa vuole dalla propria vita e soprattutto una sentenza ufficiale.
Infine concludiamo con il pd. Dai recenti sondaggi perde altri due punti così come Berlusconi. Ma sapete qual'è la cosa più divertente? La cosa più bella è che se anche lega, pd, italia dei valori, udc (tutti in calo) si mettessero insieme vincerebbe ancora il cavaliere. Che strategia quella del pd. Adesso poi le cose stanno peggiorando visto che c'è il possibile tradimento dei rutelliani e il conflitto sul testamento biologico. Complimenti a Veltroni, noi no e i teodem che adesso ti tradiranno si. In Italia, ’avventura del PD si sta rivelando per quello che è stata fin dall’inizio: una gigantesca operazione di potere tra apparati fondata sulla teoria scellerata dell’alternanza di coalizioni oligarchiche, ben ancorate entrambe al quadro di compatibilità economiche e sociali dettate dal capitale e dal mercato finanziario. Un modello politico all’americana, fondato sulla fine della rappresentaza politica delle classi sociali e dai partiti veri, e sul confronto –scontro democratico indicato dalla nostra Costituzione. Capito Ferrero? Facciamo un partito alla svelta unico, fatto dal basso che salvi l'Italia e crei finalmente una vera opposizione. Andrea
Post n°2082 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
"Terra Madre" di Olmi a Berlino il 6 e il 12 febbraio
Prima mondiale al Festival di Berlino '09 per il nuovo lavoro di Ermanno Olmi, Terra Madre, in programma quale Evento Speciale venerdì 6 febbraio al Cinema Paris. Il documentario sarà proiettato, sempre a Berlino, il 12 febbraio, anche nellambito della sezione Kulinarisches Kino. Olmi costruisce, con il contributo di Franco e Mario Piavoli e di Maurizio Zaccaro, un documentario che fa i conti con il destino del pianeta, proponendo il proprio punto di vista sul grande tema del cibo e sulle implicazioni economiche, ecologiche, sociali a esso correlate. Prodotto da Cineteca di Bologna e ITC Movie, e realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni Culturali-Direzione Generale per il Cinema, Terra Madre è il risultato di un lavoro fortemente ispirato dalla rete di comunità del cibo creata nel 2004.
Ideato nel 2006 dalla complicità tra Carlo Petrini ed Olmi, favorita dalla comune amicizia di Luciana Castellina, il lavoro ha trovato un comune sentimento verso le genti contadine affluite al raduno mondiale di Torino. A quel raduno del 2006 - con il supporto del movimento Slow Food, della Cineteca di Bologna e della Film Commission Torino Piemonte - sono cominciate le riprese e con esse il percorso di approfondimento continuato da Olmi fino allautunno del 2008, con il nuovo meeting di Terra Madre. "Solo la sensibilità di Olmi - afferma Petrini - poteva interpretare lalto valore etico e morale di questa straordinaria assise che è Terra Madre. Una rete planetaria fatta di uomini, pensieri, lavoro e culture presente in 153 Paesi del mondo, che va seminando e coltivando le giuste idee di difesa della biodiversità, rispetto dellambiente e dignità del cibo, per un futuro di pace e di armonia con la Natura".
Terra Madre è nato dallosservazione dei partecipanti al Forum, dal pedinamento di alcuni di essi nei loro Paesi dorigine. "Al Forum di Terra Madre ho riconosciuto i contadini come li ricordavo nelle nostre campagne, al tempo della mia infanzia - dichiara Olmi - I volti dei contadini si somigliano in ogni angolo del mondo. Sono volti su cui si riconoscono le medesime tracce di vita, così come le fisionomie dei paesaggi con i campi arati, le colture, i pascoli. Oggi quel mondo dei contadini è assediato dalle grandi imprese il cui scopo è nel profitto. Anche il contadino vuole guadagnare, ma il suo attaccamento alla terra è anche un atto damore ed è in questo sentimento solidale che si genera il rispetto della Natura".
Post n°2081 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: eventi Parte Italia Doc, ma senza "Il sol dell'avvenire"
[di Cristiana Paternò] Quindici documentari italiani realizzati nel 2008 sono le interessanti tappe del viaggio offerto dalla rassegna Italia Doc in programma per il quarto anno alla Casa del Cinema di Roma. Dieci appuntamenti dal 21 gennaio al 22
Dopo un prologo ideale a dicembre con il vincitore della sezione Orizzonti Doc dell'ultima Mostra di Venezia, Below sea level di Gianfranco Rosi, la panoramica parte domani, 21 gennaio con il curioso e appassionante Cimap! Cento italiani matti a Pechino di Giovanni Piperno visto al Festival di Locarno nella sezione Ici & Ailleurs e prosegue con il dissacrante e ironico Pinuccio Lovero: sogno di una morte di mezza estate di Pippo Mezzapesa (Settimana della Critica a Venezia 2008), con la favola del ragazzo albanese Edison, della sua amicizia con un giovane regista teatrale e del suo ritorno a casa dopo molti anni in Sognavo le nuvole colorate di Mario Balsamo (ancora Locarno Ici & Ailleurs), Il grande progetto di Vincenzo Marra (Torino Film Festival) sulla riconversione del polo Bagnoli-Italsider. E ancora: la Calabria ancestrale di Preparativi di fuga di Tommaso Cotronei (Locarno 2008) e la Napoli piena di strane e fascinose mescolanze di Napoli Piazza Municipio di Bruno Oliviero (Locarno e Torino, dove ha vinto Italiana doc), Hair India di Raffaele Brunetti e Marco Leopardi (International Documentary Film Festival Amsterdam e Festival dei Popoli di Firenze) che racconta il viaggio dei capelli di una giovane donna indiana, trasformati in "hair extension" in Italia e acquistati da una donna in carriera di Bombay. La disintegrazione razziale di Welcome Bucarest di Claudio Giovannesi ("Premio Venti Città" dalla Giuria Ucca al Bellaria Film Festival e Menzione speciale al Salina Doc Festival) e la drammatica denuncia di Come un uomo sulla Terra di Andrea Segre, Dagmawi Ymer e Riccardo Biadene sull'inferno vissuto dai migranti africani in Libia con la complicità dell'Italia. Ancora: Rumore bianco di Alberto Fasulo (Festival dei Popoli di Firenze) realizzato lungo il fiume Tagliamento e Stranieri in patria di Roberto Citran e Gianni Ferraretto (Premio Libero Bizzarri) sui veneti emigrati negli anni '30 e ancora non rassegnati alla lontananza. Possibili rapporti. Due poeti, due voci di Nelo Risi (Ici & Ailleurs) è l'affascinante incontro tra due anziani artisti-amici, Andrea Zanzotto e Nelo Risi appunto, fratello di Dino, autore di cinema e soprattutto scrittore. Diario di uno scuro di Davide Barletti, Edoardo Cicchetti, Lorenzo Conte dei Fluid Video Crew (Festival per il cinema Italiano Bari) racconta la nascita della Sacra Corona Unita, la quarta mafia d'Italia. Leonardo di Paolo Di Falco (Torino Film Festival) mette in scena un doppio capodanno, italiano e cinese nella poliedrica Bari. La rassegna Italiana Doc sarà anche occasione per presentare il volume di Marco Bertozzi "Storia del documentario italiano. Immagini e culture dell'altro cinema" (Biblioteca, Marsilio, Milano 2008).
Post n°2080 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da Ladridicinema
Tag: film in uscita Gli italiani? Cialtroni e furbi, ma un cuore grande
[di Stefano Stefanutto Rosa] Saranno caciaroni, furbi, arroganti, sbruffoni, vigliacchi, cialtroni, volgari, i nostri connazionali all'estero, ma la loro redenzione alla fine è dietro l'angolo e il grande cuore italiano, generoso e pronto a perdonare, alla lunga la vince su tutti i difetti nazionali. Questa la morale di Italians la favola ironica di Giovanni Veronesi, che inonderà le sale con 700 copie distribuite da Filmauro.
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45