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Viaggio nel Crepuscolo

Post n°295 pubblicato il 05 Luglio 2007 da Pars1fal

I guardiani della notte, (Nochnoj Dozor), Russia (2004) regia di Timur Bekmambetov, con Konstantin Khabensky, Vladimir Menshov, Valeri Zolutukhin.

da Filmup.com
"Ambientato nella Mosca contemporanea, descrive la battaglia ultraterrena per mantenere la tregua millenaria tra le forze della Luce e le forze dell’Oscurità. Il destino dell’umanità poggia su un delicato equilibrio tra il bene e il male, ma questo destino è ora in pericolo... Un’antica profezia prevede infatti che un giorno compaia un “Eletto”, in grado di porre fine all’apocalittica battaglia tra la Luce e l’Oscurità. A Mosca è giunto questo momento, ma quale fazione sceglierà l’Eletto?"



Nonostante abbia visto il film pochi giorni dopo aver letto il romanzo omonimo di Sergej Luk'Janenko, e malgrado questo stesso libro mi abbia piacevolmente sorpreso in positivo, posso affermare che I guardiani della notte di Bekmambetov rientri a pieno titolo nella mia personale classifica dei migliori film B-Movie. Pochi soldi, attori sconosciuti al pubblico europeo, ma un ricorso agli effetti speciali ponderato e soprattutto non noioso (mi riferisco specialmente all'uso del "bullet time"). Un fantasy gradevole dunque, inquietante senza essere pulp o splatter.
Rispetto al romanzo, il film rivela la scoperta del "Crepuscolo" dell'agente Anton, membro delle forza della Luce e di conseguenza Guardiano delle Tenebre. I suoi poteri gli permettono di dare la caccia a chi cerchi di interrompere la tregua tra il Male e il Bene causando vittime senza l'ausilio di una certificata autorizzazione.

Poi la trama evolve mescolando le pagine del libro in una sceneggiatura troppo frettolosa e, sempre rispetto alle pagine di Luk'Janenko, trascurando gli aspetti psicologici e il travaglio interiore dell'agente, in bilico tra la Luce e l'oscurità.
La scarsa disponibilità temporale del film fa si che venga trascurata la caratterizzazione dei personaggi questione che, alla fine, pesa sulla sua economia qualitativa. Pur dimostrando come si possa realizzare, malgrado la scarsa pubblicità, una buona opera senza l'ausilio dei mezzi hollywoodiani, rimango dell'opinione della superiorità del libro rispetto al film, trovando comunque quest'ultimo un prodotto originale e con più anima e pathos rispetto a paccottiglie dello stesso genere come ad esempio Underworld (2003) di Len Wiseman.

voto 6+/10*

(*il voto è personale e puramente indicativo)

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Commenti al Post:
sasacineman
sasacineman il 06/07/07 alle 11:37 via WEB
Non male come prodotto. Ci sono delle cadute di stile ma per quello che si è speso questo film non può essere criticato eccessivamente, sono d'accordo con te. Per "Underworld" invece, che ho visto sia al cine che in dvd, non mi sento di essere così severo! Ma alla fine sei andato a vedere "Hostel II"? BUONA GIORNATA
 
 
Pars1fal
Pars1fal il 06/07/07 alle 11:51 via WEB
in effetti sono stato troppo severo, ma da appassionato di vampiri e licantropi (come "letteratura" eh :)) avevo tante aspettative che mi sono ricadute in testa :( cmq mi hai messo voglia di rivederlo, chissà a distanza di anni... per hostel, sono andato e ho appena finito di scrivere il post :) buona gionata a te caro
 
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