L'incontro con l'angelo

Post n°89 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

Solo il vuoto sapeva riempire lo spazio che intervallava tra i miei piedi e il suolo. Era freddo… non perché mi fossi chinato a sentirne il calore… ma perché sapevo che qualsiasi corpo più o meno caldo sarebbe risultato gelido ai miei rozzi piedi… alle mie rozze mani… al mio essere impuro qual’ero. Scendevo da un bus vecchissimo… giallo… non per la tintura adottata in città ma per il degrado subito dal tempo. Sembrava una giungla, sembrava un posto oscuro… forse era per le luci poco intense che non erano in grado di farmi osservare la distanza… quasi personificata dalle mie difficoltà visive… quasi avessi fretta di scorgere in lontananza qualcosa che poteva o non poteva esserci. Tastavo il terreno delicatamente…quasi dovessi camminare su di una piuma… quasi… IO…fossi una piuma… non mi curavo di coloro che passavano di fianco… non mi curavo di coloro che scendevano con me dal bus ormai vecchio… non mi curavo perfino dei miei pensieri che inondavano ogni singola cellula… SI… ogni singola cellula sapeva di cosa passava il mio cuore… SI… perché in quel momento ne ero pieno… pieno di gioia e paura al tempo stesso. Non stavo mica incontrando l’Onnipotente… e nemmeno ero li per fare patti con il diavolo… ero li…speranzoso di osservare un miraggio… osservare che l’invito ad uscire di quella ragazza fosse reale. Ero troppo timido per chiederle di uscire… ho avuto bisogno di una spinta… un incoraggiamento per così dire… e quando tutto sembrava non potesse mai finire… quando tutto era li… ad un soffio dall’irraggiungibile…. ad un pelo dal diventare realtà…  la vidi scorgere… non capì se era la mia mente a fare brutti scherzi o semplicemente la sua immagine così splendida… così vivida… così sfuocata al tempo stesso che mi lasciava immaginare tutto e nulla. Immaginavo… si… chi non lo fa… ma forse sarei stato crudele… sarei stato indegno di poterla immaginare… la mia mente non sarebbe mai riuscito a descrivere tale bellezza. Mi avvicino con garbo… quasi come Ulisse a Nausica… quasi fossi pieno di salsedine… quasi non la volessi turbare… perché il mio essere rozzo poteva allontanare tutto ciò che di meraviglioso stava accadendo. Ancora non ci credevo… eppure riuscivo a scorgere il suo volto… un volto delicato… segnato dai segni dei suoi pensieri… eh si…anche pensare ti lascia in volto qualcosa che non andrà mai più via… e i suoi segni erano tanto dolci…tanto deliziosi… tanto teneri che avrei potuto mangiarla…bestia qual’ero IO…quasi ero perso… perso nel vortice che ha trascinato e forse continua ancora a trascinare Paolo e Francesca… ma io non volevo… no non volevo trascinarla con me in qualcosa che non si addicesse alla sua purezza e castità. Avrei dovuto sfiorarla per salutarla… ma sentivo in me un tale odio nei confronti del genere umano… in “Colui” che mi ha reso così insignificante da aver paura di rivolgerle la parola. Da essere superiore però… sarà lei che mi rivolgerà la parola volendo render grazie a Dio di averle affidato quel compito… il compito di portarmi alla luce… il compito di riportarmi da quando Dio mi ha fatto scendere in questo posto di comuni mortali… Se era un angelo non lo so… se sarà un angelo, anche questo non lo so. Una cosa è certa… di quella luce ormai mi nutro… come un mostro della notte mi nutro di luce… mi nutro di così tanta luce da far diventar buio anche per tutti gli altri. La sua mano si avvicinava… mi sfiorava i polsi… voleva stabilire un contatto. Non sapevo che dire…o forse lo sapevo… ma non sapevo se la mia mente sarebbe stata in grado di non offenderla. Mi assicurò che non mi avrebbe fatto del male… ma io questa cosa qui… mica l’ho mai creduta. Era l’amore che credevo di provare nei suoi confronti… era l’amore che probabilmente non avevo mai provato per nessuno e per nessuna. L’amore che potevo avere in un fratello rispecchiava la premura che avevo nel farla stare bene… l’amore che potevo avere in una ragazza… rispecchiava la voglia di renderla felice e soddisfatta… l’amore che potevo provare nei confronti di un genitore… le mostrava il rispetto che avevo nei suoi confronti. Esitai a dirle Ti amo… volevo avere conferma che fosse quello il sentimento… non volevo limitare qualcosa con dei numeri finiti se questi sarebbe potuti essere illimitati… infiniti… sempre più vicino… sempre più distante ogni volta che si avvicinava… era la luce che mangiavo… era l’oscurità che attiravo… sempre più vicino fino a quando mi pervase di quella luce… mi riempì con un solo bacio… e da quel momento in poi capii che avrei dovuto iniziare a nutrirmi di quelli… avrei iniziato.. senza mai smettere…facendomi del male ogni volta che…………… non ho più parole… e se ne hai qualcuna tu… spiegati perché io oltre il Ti amo… vedo solo te… perché la tua immagine è dal ti amo in poi… solo così saprò avvalermi di tutti i numeri matematici possibili ed infiniti… perché io ti amo ora…come lo farò per il resto dei numeri multipli di 6… sei come il giorno che ci ha fatti congiungere nell’aria fresca di novembre… sei come… sei meravigliosa… e sei come sei e resterai sempre tu… il mio numero più grande…

Ti amo <3

 
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Il natale come forse non l'avevi mai visto...

Post n°88 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

Le feste si avvicinano e io non ho ancora comprato i regali. Ah che bello il Natale… potesse venire ogni mese sarebbe una cosa fantastica. Si ricevono regali (si fanno regali per quelli a cui piace farli) si mangia tanto e soprattutto cose buone ed è motivo di divertimento di svago e di liberazione… liberazione da quelli che sono gli impegni quotidiani che la vita ci propone… liberazione da ogni aspetto negativo che la vita ci pone davanti. C’era e c’è una canzone che mostra…evidenzia… sottolinea la capacità del natale di rendere tutti capaci di grandi cose… di grandi opere… di grandi azioni. E la canzone fa… “A Natale puoi, fare tutto quello che non puoi fare mai… è Natale è Natale si può fare di più…” e così via. Dovrebbe essere sostanzialmente questo lo spirito del natale fare ciò che non hai mai potuto o voluto fare… insomma… mostrare di te il lato migliore. In realtà il termine natale deriva dal latino natalis che significa relativo alla nascita… nascita che rimanda a quella di Cristo (per noi Cristiani 25 dicembre e per gli ortodossi il 7 gennaio seguendo il calendario giuliano). Perciò okey, i magi hanno portato doni a Gesù bambino… è stata tra virgolette una festa (non nel senso letterario della parola ma più da un punto di vista spirituale) ma non credo sia stata tale da rendere tutto così commerciale oggi. Non sento più nessuno dire, arriva il natale festeggeremo la nascita di Cristo… è una festa perché il cristo nasce e così via… sento solo parlare di regali di grandi mangiate e divertimenti… divertimenti che si rifanno un po’ al lato della canzone che fa… “puoi fare tutto quello che non puoi fare mai”. Io credo che questo aspetto di quella canzone debba essere interpretato come una maniera di carità… come ogni essere umano debba comportarsi. E per carità non si intende mica l’elemosina… l’elemosina è qualcosa che va oltre… e c’è chi può farla per capacità economiche e chi quella carità di cui parlavo precedentemente si manifesta con l’aiutare gli altri con quello che si riesce e si può dare. Ancora però…cadremmo in errore se continuassimo… IO… continuassi, a parlare così. Io credo non debba per forza arrivare natale affinché uno sia più buono e più caritatevole con il prossimo. Forse sbaglio io ma preferirei decisamente un anno intero di buone azioni e un Natale disastroso, anziché il contrario. Pensateci !! Alla fine così facendo non fate altro che evidenziare ancor di più gli aspetti negativi del vostro carattere, che sì… sarebbe un bene se dopo averli evidenziati riusciste, anzi riuscissimo, a correggerli ma sarebbe deleterio nei confronti della nostra amata immagine che come ho evidenziato spesso è di vitale importanza per (quasi) ognuno di noi. Eppure… nonostante ciò… nonostante io pensi che sia una festa commerciale… e che il vero natale sia dentro di noi… sono ancora in cerca dei regali adatti da fare. 

 
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Avvolti dall'armonia...

Post n°87 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

Era li, si aspettava qualcosa da me... non era di certo la migliore delle situazioni.. si provava a rimediare a qualcosa e invece si facevano solo più danni... lei... li...rannicchiata sulla sue gambe... kissà cosa pensava... avrei voluto dirle andrà tutto bene.. ma non ho mai saputo mentire molto bene...  avevo bisogno io stesso di essere convinto..niente sembra riuscire bene quando qualcosa  ti viene male... uno sbaglia e la punizione viene data a tutti... lo facevano alle elementari... lo facevano alle medie e superiori... ma qui il gioco è diverso... volevo vederla sorridere..e poi puff.. un gioco di passione e sfogo al tempo stesso...  riuscivamo a dirci cose solo guardandoci... sembrava come se ci muovessimo sotto un'armonia... sotto una musica...come se il vento le facesse muovere i capelli... come se ci toccassimo e poco dopo eravamo li a separarci... un gioco di sguardi... un gioco di carezze... ridevo... ero contento... lei era contenta... tutto si era annullato... non si pensava più a nulla... nemmeno al tanto caro tappeto della mamma... non lo pensavo neanche io... perfino io aggiungerei... io che nei dettagli ripongo le mie speranze e le mie fisse... nn lo pensavo... perchè pensavo a lei... ma forse nemmeno... ero in estasi...ero avvolto da un calore... un calore che probabilmente avrei dovuto sentire sempre ma è come se il buongiorno nn lo mandassi tutte le mattine e poi puff... ti trovi il mio buongiorno appena sveglia... quella si che è una sorpresa... eravamo complici di un delitto ancor non fatto... eravamo... come si dice...alleati e nemici al tempo stesso... lei mi respingeva...io provavo ad avvicinarmi...ma era chiaro che una cosa sola volesse in quel momento...che io provassi ad inseguirla...e così ho fatto...avvolti sempre dall'atmosfera di quella musica... una musica non sentita...una musica percepita... si parlava di linguaggio...si parlava di comunicazione...comunicazione che può arrivare mediante le parole...o semplicemente mediante i gesti... li... affusolati come due gatti appena nati alla ricerca della mammella della mamma... non so cosa ci stava prendendo... non si perdeva tempo...il tempo sembrava esserci amico... e sai perchè?! perchè questa volta non l'abbiamo pensato... era tardi... un'ora di ritasrdo sul tabellino di marcia...ma ki se frega...era un gioco... era una battaglia...uan battaglia vera e propria... prima tu e poi io... prima lei poi lui... li a scagliarsi i loro giochi...i loro sguardi...le loro intenzioni migliori... tic toc tic toc diceva il tempo...ma si provava a non ascoltarlo... si provava a.... DRIIIIN... la mia sveglia...cavolo... mi tocca andare a scuola... era così bello questo sogno... kissà ke in questa realtà fossi riuscito a farla mia... a renderla mia...a renderla... come anche lei desiderava tanto essere... sinolo indissolublile... qualcosa di impossibile da sciogliere... non saprò mai così se i sogni siano meglio della realtà... se i sogni sanno dare ciò ke nella realtà non riesci ad avere... kissà che tutto questo non sia solo un sogno... chissà tu sia solo la persona che il mio subconscio desideri avere...e in realtà se mi dovessi svegliare da questo sogno sia tutto diverso da quello ke posso sembrare... kissà... ki vivrà vedrà... una frase però rikordo...ma non so ancora se crederci... l'amore sa sperare quando la ragione già dispera... 

(flusso di pensieri)

 
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Amici... tanto amici da invitarti a Natale?

Post n°86 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

Oggi, sempre più si desidera avere tanti amici su facebook. Dai... se hai facebook so che anke per te può essere (seppur in minima parte) motivo di vanto il numero elevato di amici ke hai su facebook. Oppure sei uno di quei fighi che non ha bisogno di facebook per avere una marea di amici? Vabbè.. qualsiasi persona tu sia... parliamo di me ora... il blog è mio no!? xD perciò non te la prendere ma parleremo dei miei amici. Beh... io ne ho tanti... sia su facebook che dal vivo.. quando esco... beh... che io li abbia virtualmente o semplicemente mi vedo tutti i giorni... è più il tempo che passo a salutare gente che non il tempo passato con il gruppo con cui ero uscito. Sembra strano... direte... sei famoso no?! E' una cosa bella no?! La verità è ke non sono famoso... cavolo se fossi famoso non sarei nemmeno qui a scrivervi queste due pappardelle ma le farei scrivere da qualcun altro al posto mio... non trovate? E' solo ke sono un ragazzo immagine no?! xD un ragazzo che ha quella maskera... quella maskera ke piace vedere a tutti... quella faccia da pubblicità che ti suggerisce un prodotto in tv... ke ti induce a dire...cavolo... serve anke a me quel prodotto... in realtà non ti serve un cavolo... ora voi pensate (o forse non lo fate...perciò ora pensate così sembrerò un gran figo) ma io non faccio così... ma avere tanti amici è bello... oppure servono giusto quei 3 o 4 a farti compagnia. Ma scusate... decidetevi... c'è qualcuno che mi suggerisce... (la classica nonna) uno ma buono... mi raccomando alla nonna...e ki mi dice...ma cosa... più ne hai meglio è... più riesci ad averne e meglio starai. Ma allora spiegatemi.. perchè io nonostante mi saluti in continuazione con tutti in centro magari fermandomi anche a parlare... io continui ad uscire sempre con i soliti 5?? (se tutto va bene... chiaro...) E spiegatemi un'altra cosa... perchè nonostante io abbia tutti questi amici con cui... se solo volessi potrei uscire in ogni istante non ho un cavolo di amico sicuro per natale... un cavolo di amico che voglia passare una festa non con me... ma distaccarsi da ogni programma che aveva in serbo (ma anche in tedesco nn importa) e viene a passare una festa cn me? Siamo sicuri che quei tutti siano amici reali? Molte volte gli amici te li fai perchè piaci ad una persona...e questa esce cn altre persone che se le incontri per strada magari escono con altre persone ancora... cavoli che masciello... da non capirci più nulla. Beh... a volte mi chiedo... ci sarà un amico a cui chiedere aiuto? ci sarà mai un amico su cui poter contare nei momenti di difficoltà? Si... magari però sono i soliti 5... o forse anche meno... quell'uno che suggeriva la nonna... forse aveva ragione (da una parte però) se quell'uno purtroppo per forza maggiore il natale nn può passarlo cn te? Tu che fai? ti attacchi al tram?? (scegli tu se sbarrato o meno)... beh... la verità è ke non sai mai di avere amici fino a quando continueranno a contattarti anche quando tu nn li consideri da un pò... e sai perchè sono amici? perchè lo faranno senza attaccarti... senza dire... urca nn ti fai proprio sentire... sempre io eh?! Non lo faranno perchè l'amicizia per loro non si baserà su chi si fa sentire e chi no... chi ci tiene di più e ki no... loro ci tengono e basta...e faranno di tutto per starti vicino... anche quando dirai loro di voler stare solo... (ti guarderanno da distanza ma comunque ti guarderanno)

DOPO TUTTO QUESTO.... sei ancora in grado di dirmi... ho un amico?? Non dico 2... ne dico solo uno... sei ancora capace  di dire... cavoli...quello è un amico... 

Io di amici ne ho tanti... ma non voglio star qui a giudicare e a parlare dei miei amici... okey direte...ma cavoli... prima volevi parlare... ripeto... il blog è mio no?! decido io cosa fare...e ora voglio far pensare voi... su questo... voglio far pensare... e basta...solo questo...e magari se anche mi conosci... credi davvero io sia un amico?? Perchè li potrei risponderti... io non è che non ti penso...è che ho difficoltà a contattarti... e cavolo ragazzi... vi giuro... sapete quante volte mi sono ritrovato a pensare una persona... importante o meno che sia... ma a pensarla... per un giorno intero senza neanche contattarla?? e magari mi contatta la sera e dice... non mi pensi proprio... beh... tu non lo sai...ma magari sei il centro di ogni mio pensiero... un punto di riferimento...è solo che non vorrei fartelo capire... oggi è difficile mostrarsi...è difficile fidarsi... e perchè?? Magari vi fate un giro sul mio blog e lo capirete... scusate lo sfogo ma è così... ogni tanto mi vengono da pensare queste cose... ogni tanto mi chiedo...con chi passerò il natale? A presto... il vostro... Cosimo :D

 
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HIV e apparenze...

Post n°85 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

Vi è capitato mai di sentirvi totalmente inutili, totalmente insensibili a ciò ke accade intorno a voi?!

 

L’altro giorno, mentre ero prossimo a coricarmi, in Tv (cosa che non spesso guardo, considerata da me non inutile…DI PIU’) mostravano un programma televisivo straniero dove le apparenze possono ingannare. Due ragazzi, comuni ragazzi aggiungerei, di luoghi di provenienza differenti, avevano una cosa in comune. Una Michelle l’altro Mark non sapevano di avere un comune “destino”. Ora non soffermiamoci sulla parola destino ma sul fardello che erano costretti a portare. Michelle oltre a essere una ragazza allegra, una ragazza estrosa, una ragazza che si diverte con gli amici a cui piacciono i tatuaggi è sieropositiva. Questo significa che era soggetta all’HIV e che quindi era costretta a nascondere questo suo lato(più brutto oserei dire) a chiunque. E’ evidente la difficoltà ma è altrettanto evidente il rimpianto, è altrettanto evidente quanto lei sia amareggiata per non aver usato le giuste precauzioni all’età di 22 anni (ora 26) con un ragazzo conosciuto in una discoteca. Oggi lei si pente di questo e nonostante abbia un ragazzo (al corrente di questa sua “mancanza”) che non glielo faccia pesare perché il suo è ciò ke noi tutti chiamiamo vero amore, per la ragazza vivere in comunità non è molto facile. Lo dimostra lo stato depressivo nel quale la ragazza è entrata appena l’ha scoperto. Ha iniziato a bere, ha iniziato a trascurarsi e a mettere il proprio fisico sotto-sforzo, uno sforzo che non è quello dell’esercizio fisico bensì riempirlo di schifezze come droga alcol e cose di cui ora non voglio parlare. Si concedeva molto più facilmente credendo di non avere più nulla da perdere quasi la sua vita fosse finita a soli 22 anni. Ragazzi, parliamo di una giovane donna che per uno stupido errore ha rovinato la sua vita poiché non esistono cure o vaccini che possono togliere il virus definitivamente dall’organismo. Così la suddetta continuerà a portare con se questa malattia che al giorno d’oggi è comunque curabile in modo tale da diventare solo una malattia cronica ma potrà trasmettere questo virus anche al ragazzo qualora non avessero rapporti protetti o per forze esterne. Non è però il caso di Mark ke all’età di 15 anni scopre di essere sieropositivo e a differenza della ragazza preferisce tenerlo nascosto a quasi tutti se non al suo amico nonché manager della sua attività di Dj e ai genitori. Mark è nato così, non è stato per colpa sua e forse questo è un motivo in più rispetto alla ragazza per disperare. Mentre la ragazza potrà porsi la domanda, se non avessi sbagliato oggi starei così?! Il ragazzo invece non può, il ragazzo non ha nessuno a cui dare la colpa (perché l’uomo è ossessionato dall’attribuire a tutto un perché ed una causa) e si chiederà se sarà lui ad essere sbagliato ripetendosi che non sarebbe mai dovuto nascere e che la sua vita è un errore. Questo mio testo, racconto (reale), questa mia testimonianza, è un po’ il riflesso delle mie paure, il riflesso che qualcosa non vada come debba andare, l’incapacità dell’uomo di dominare eventi e situazioni che accadono completamente. Mark purtroppo non ha avuto la sua possibilità di scelta, non ha avuto nemmeno una prima chance… ha avuto direttamente questa situazione di cavolo che non auguro a tutti… eppure continua a vivere… forse non come tutti fanno… ma come lui probabilmente crede sia più giusto. I due ragazzi la vedono diversamente la situazione. La ragazza più riflessiva, più compiaciuta, descrive tale situazione come la salvezza per la sua vita (direte che sia una folle) poiché prima di essere infettata e durante lo stato depressivo ha trascurato il proprio corpo in una maniera che neanche da sana riusciva a fare seppure si fosse messa d’impegno. Una volta ragionato però… la ragazza si è resa conto che in quel momento più che mai avrebbe dovuto riguardarsi… in quel momento più che mai aveva bisogno di “se stessa”… di ritrovare se stessa… ed ora è “contenta” anche se avrebbe preferito capirlo prima. Il ragazzo invece… traumatizzato… impaurito dal rivelare tutto a qualcuno… probabilmente non riuscirà mai a vederla come la ragazza ma resta il fatto che anche lui è costretto ad andare avanti con la sua vita. Con ciò cosa voglio dire… ragazzi… (e parlo anche a me stesso è ovvio… sono un ragazzo di 17 anni e credo di essere nel pieno dei miei ormoni) proteggetevi… e questo non significa solo usare le precauzioni… ma significa conoscere chi si ha davanti. Le precauzioni possono anche venir meno (perché ehi calma… qui nessuno dice che il contagio debba esserci per forza… ci sono tante variabili affinché questo avvenga) se solo però conosci bene la persona che hai davanti. 

 

Dopo aver utilizzato questo spazio per spingere la gente a proteggersi… per spingere la gente a non trascurare se stessi… vorrei riaprire il tema delle apparenze che era stato aperto e lasciato sospeso nei versi iniziali.

 

Oggi giorno, soprattutto noi ragazzi (si dice in genere le femminucce ma anche i maschietti non c’è male) siamo criticanti… ovvero…guardiamo gli altri senza preoccuparci di noi stessi. L’argomento precedente è una delle tante malattie… tante problematiche… tanti disagi che una persona può avere senza che noi possiamo saperlo. E se il vostro vicino con cui giocate sempre fosse affetto da cancro?? E se la ragazza più bella della scuola fosse lesbica e vivesse in una situazione di disagio poiché oggi è vista come una cosa negativa? E se semplicemente critichiamo il nostro compagno di banco che non vuole venire a giocare a calcio con noi oggi perché ha un mal di testa ma tu non te ne sei accorto?? Ognuno di noi ha qualcosa da dire… ha qualcosa da spiegare…ha qualcosa in se che può essere stravolgente.. stravagante… e a volte forse pure disgustoso da poter mostrare… ma tendiamo a nasconderci… dal tempo del peccato originale… quando Eva si rese conto di essere nuda, abbiamo paura di come ci possa vedere l’altro, abbiamo paura di come ci mostriamo al prossimo e di cosa il prossimo possa pensare su noi. E’ così che nasce il così chiamato “4 facce” è così che nasce l’ipocrisia… è così che è nato tutto ciò che di brutto possiamo vedere nel prossimo. Ci preoccupiamo di essere come la massa… e chi non è come la massa viene aggredito inesorabilmente per aver avuto il coraggio di tirarsi fuori… siamo criticanti… siamo criticanti perché probabilmente ciò che riguarda noi non è abbastanza interessante, siamo criticanti perché probabilmente non saremo mai in grado di svolgere qualcosa di inusuale… qualcosa che vada fuori dal termine routine. Siamo criticanti perché non abbiamo imparato (senza usare le parole… senza che queste se le porti il vento) il senso del decoro… perché dietro ogni maschera si può nascondere qualcosa di più bello… qualcosa di più sincero… qualcosa a volte anche di più bruttino… ma poi non diamo la colpa al prossimo se questi è falso…se questi assuma una maschera… se questi non abbia il coraggio di mostrarsi. Se avviene questo è solo perché noi non siamo in grado di mostrargli che non lo giudicheremo… non siamo in grado di dargli fiducia… perché se davvero una persona riuscisse a fidarsi di noi… verrebbe meno una delle punizioni imposte da Dio ai tempi di Adamo ed Eva.

 
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Frammenti di buona notte...

Post n°84 pubblicato il 09 Ottobre 2011 da rexees
 

FRAMMENTI DI BUONA NOTTE

 

 

Siamo speciali e anche un pò complessi

ma è questo che ci rende diversi...

 

e a chi dice che la diversità 

porta negatività...

Io rispondo che nell'esser diversi...

e lo scrivo in sti versi...

siam semplicemente perfetti

e non è poco se mi consenti...

 

 

(dopo il momento poesia improvvisata passo a darti la buona notte piccola mia)

 

Autore: Gianfranco Ciavi

 
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Melodia fugace...

Post n°83 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da rexees
 

Consiglio la lettura senza prender mai respiro...andando in apnea... non fermandosi a riflettere ma cercando di bere il tutto... in un sol... sorso... 

 

 

 

MELODIA FUGACE

Mi scrivesti di chiudere gli occhi... mi scrivesti di fidarmi di te... mi assicurasti che ti avrei rivista... e io.. preso dal mio cuore... preso dal suo battere...dal suo suonare con tamburelli e piatti... preso dal suono forte di una chitarra che pressava forte quelle corde... ti ascoltai... ti ascoltai fino a quando ti dissolvesti sullo scorrere dei tasti di pianoforte...

Sembravi ormai distante, non più in tempo per chiederti cosa fare... per chiederti di tornare indietro... e allora decisi di ascoltarle quelle note... decisi di non sentirle più... volevo ascoltarle.. volevo che arrivassero ad ogni singola cellula del mio corpo... volevo... volevo...volevo solo te... 

Il piano suonava... la chitarra pure... ma più che altro faceva un gran chiasso... volevo rinchiudermi in me... volevo semplicemente ascoltare il piano... volevo solo qualche nota... non di più... giusto qualcuna che non avesse quel batter forte dei tamburelli... quel suono orrendo e forte dei piatti... quasi il batterista avesse qualcosa da contestare... Dannato piano fatti sentire...

Mi rassegnai... oh... è certo che mi rassegnai... ascoltai tutto quanto... lo ascoltai fino alla nausea.... ma fu li che mi resi conto... Io non volevo ascoltare... volevo vedere... volevo vedere...volevo vedere.... volevo vedere solo te... che inesorabilmente ti allontanasti da me... sfruttando l'armonia piacevole del piano... 

Mi fidavo di te... sapevo non mi avresti mai abbandonato... e ancora ci credevo... ancora ci speravo...ancora io tentavo di rivederti...

Eccola ancora li... quella melodia... stava tornando... tornava la melodia... ma questa volta mi faccio trovare pronto...questa volta io sono pronto. Ti ascolto... ti desidero ti cerco... ed è qui che forse sbaglio... sbaglio a cercarti... sbaglio probabilmente il modo e il luogo dove cercarti... Tu che per me sei solo un sogno... non ti trovo...e questo è strano... questo è da me non da te... 

Ancora quei tamburi e quei piatti... ero nervoso...ma solo allora potè capire che chiedevano di entrare... chiedevano semplicemente un varco per entrare... e a loro potevo offrire solo i miei occhi... occhi che credevo non avrebbero più rivisto quella fanciulla...

Eccola li... è semplicemente bastato aprire gli occhi... è semplicemente bastato un piccolo gesto... smettere di sognare e vivere la realtà... perchè questa sapeva presentarsi meglio di qualunque sogno... meglio di qualunque ruolo interpretato da uno pseudo-musicista...

FINALMENTE TI HO TROVATA...e non credo ti lascerò andar via... 

Artista: Gianfranco Ciavi

 
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Aforisma del giorno...

Post n°82 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da rexees
 

Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, 
se te la lasci sfuggire ci vorrà molto tempo
prima che si ripresenti.

 
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E se per vederti dovrò chiudere gli occhi prometto di farlo!!

Post n°81 pubblicato il 03 Ottobre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

 

Eccoti... ti vedo ad intermittenza... come mai... sarà per caso danneggiata la linea? Ah no aspetta...ti vedo... ora si... è bastato chiudere gli occhi... e stendermi su quel letto fresco... stendermi tra quelle lenzuola profumate... stendermi di pancia all'aria e "guardare" ad occhi chiusi il soffitto. Eri li... eri e lo sei ancora... sei li in ogni momento... non vai via... ed è facile ora per me immaginarti qui vicino a me... è facile per me....chiudo gli occhi e tu ci sei...siamo li che ci scambiamo sguardi... chiudo gli occhi e ti vedo... li chiudo ancora e sei ancora li... ci scambiamo baci... ci scambiamo... siamo una cosa sola ormai... siamo ciò che siamo... e ciò che vorremmo vedere l'uno nell'altra... siamo perchè così vogliamo... siamo e questo ci basta... SIAMO....

ps. scusate il flusso di pensieri ma ormai è ciò ke sono...è ciò ke vedo...è ciò ke sento... un flusso... una voglia... un qualcosa che per tanto mi è mancato... e che ora.... ora che è tornata... sente solo il bisogno di esprimersi e dimostrarlo... vorrei tu fossi qui... fossi qui a riscaldare quelle lenzuola fresche... a riempire la camera del tuo profumo inconfondibile... e chiudo ancora gli occhi e tu sei qui <3

 
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Aforisma del giorno...

Post n°80 pubblicato il 14 Settembre 2011 da rexees
 

Le sensazioni piu' belle, sono quelle che si devono ancora vivere

 
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Aforisma del giorno...

Post n°79 pubblicato il 14 Settembre 2011 da rexees
 

Alcuni si ritengono perfetti unicamente perche' sono meno esigenti nei propri confronti.
"Hermann Hesse"

 
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Aforisma del giorno...

Post n°78 pubblicato il 13 Settembre 2011 da rexees
 

Ci sono due tipi di problemi: quelli che non hanno una soluzione, per cui è inutile preoccuparsi, e quelli che invece una soluzione ce l'hanno, per cui è inutile preoccuparsi. 

 
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Mondo ascolta...

Post n°77 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees

IO LA AMO!

 
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Maybe...

Post n°76 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees
 
Tag: Canzoni

 

Didn't you want to hear
The sound of all the places we could go
Do you fear
The expressions on the faces we don't know
It's a cold, hard road when you wake up
And I don't think that I
Have the strength to let you go

Maybe it's just me
Couldn't you believe
That everything I said and did wasn't just deceiving
And the tear in your eye and your calm, hard face
Makes me wish that I was never brought into this place

There goes my ring
It might as well have been shattered
And I'm here to sing
About the things that mattered
About the things that made us feel alive for oh, so long
About the things that kept you on my side when I was wrong

Maybe it's just me
Couldn't you believe
That everything I said and did wasn't just deceiving
And the tear in your eye and your calm, hard face
Makes me wish that I was never brought into this place

And someday
I promise I'll be gone
And someday
I might even sing this song to you
I might even sing this song to you, to you, to you
And I was crying alone tonight
And I was wasting all of my life just thinking of you
So just come back we'll make it better
So just come back
I'll make it better than it ever was
I'll make it better than it ever was

Maybe it's just me
Couldn't you believe
That everything I said and did wasn't just deceiving
And the tear in your eye and your calm, hard face
Makes me wish that I was never brought into this place

Maybe it's just me
Couldn't you believe
That everything I said and did wasn't just deceiving
And the tear in your eye and your calm, hard face
Makes me wish that I was never brought into this place

 
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I hate this song...

Post n°75 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees
 
Tag: Canzoni

 

 

Sleep with your tongue tied,
I know that you're tired
But I just want to know,
Where you want to go,
I may be sad, But I'm not weak,
This situation is bleak
And you puffy eyes never lie,
Your tears come from inside

Until someday I'll be waiting for an answer
I guess that yesterday's not good enough for you,
You know that I hate this song,
You know that I hate this song
Because it was written for you

Drown your fears with me
I'm feeling real sorry
Your glossy eyes don't need
The sadness they have seen
But you're way too deep to swim
Back up again
But somehow I can't find
The moment you said goodbye

Until someday I'll be waiting for an answer
I guess that yesterday's not good enough for you,
You know that I hate this song,
You know that I hate this song
Because it was written for you

This is becoming a problem I'm hurting it's unfair
But somehow your words,
The way that I heard are haunting me,
You're under my skin
You're breaking in,
And the tasteless fights that filled our nights
Are starting to cave in,
You're under my skin
You're breaking in
And if Sundays what it takes to prove
I have nothing else to loose

Until someday I'll be waiting for an answer
I guess that yesterday's not good enough for you,
You know that I hate this song,
You know that I hate this song
Because it was written for you

 
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Preda di mille chiacchiere...

Post n°74 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

Non so... cosa potrei scrivere? Sembra ke la vena poetica mi sia tornata (tranquilli non intendo parlare di opere o cose simili ma semplicemente la voglia di scrivere)... ma è in realtà un bene o un male? E' così strano...c'è chi mi dice che sono tornato a essere come prima... sono tornato a ridere...sono tornato il cosimo che tutti conoscevano. E' forse una bella cosa? Se sono scappato da quella dimensione è giusto che ci ritorni? Come gli uomini della caverna io sto tornando indietro... sto tornando perchè la realtà in me sta su quelle ombre... la luce vera mi fa male... dalla grotta non posso uscire... mi sento un pesce fuor d'acqua... però... è realmente vero che sono libero? E' sul serio un'altra dimensione questa? Sono tornato sul serio a essere cosimo? e in realtà com'era cosimo prima? Ci si può basare davvero solo su due risate facili da mostrare agli altri? Beh questo no... ed è per questo forse che mi chiedono se lo faccio per far contenti gli altri oppure no?! La presunzione...la convinzione di conoscermi forse fa pensare ad alcune cose... questo è vero...ma neanche io so in realtà se sono tornato... vivendo il momento io davvero mi divertivo...davvero ridevo... ero tra virgolette felice... mi mancava qualcosa... lo sapevo... però in quel momento non tutto si poteva avere. Poco dopo tutta questa allegria è passata in secondo piano... non so il perchè... ma è stato come sentirmi un nulla...sentirmi qualcosa che non contasse più di tanto... come se quello che sarei dovuto essere in quel momento era solo una formalità... era solo una cosa scritta su carta e non sentita... non so perchè dico questo... non so perchè credo di essere la vittima...ma forse neanche quello... ho solo la piccola sensazione che venga trattato quasi io sia sicuro non possa partire da un momento all'altro... Non si può mai sapere il giorno dopo cosa succede... non si può mai sapere dopo un lungo sonno cosa succede... non si può mai sapere in generale...eppure si perde tempo... eppure la gente continua a temporeggiare e pensare di avere tutto il tempo di questo mondo... non è così... Io sono qui... e non è detto che mi ritroviate tutti quanti qui... non è detto che da un momento all'altro decida di andare via.. non è detto che da un momento all'altro sparisca per sempre... magari non per mia volontà... ma per altre cose... perciò non trattatemi come se aveste la possibilità di giocare con il vostro giocattolo sempre... prima o poi i giocattoli si deteriorano... Il tempo varia... questo è vero... da gioco a gioco...ma il tempo non ci è amico... perciò pensate a vivere il momento... perchè magari domani sarà troppo tardi per far capire a quel giocattolo che non era solo un gioco...

 
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Quel pizzico che mancava a concludere...

Post n°73 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

La verità è ke mi sento preso per scontato... la verità è ke sembra tutto debba essere scontato... la verità è ke non ti preoccupi più... perchè sai...tutto è scontato...

 

Forse dovrei iniziare a non essere più tanto scontato... kissà anche i trattamenti che ricevo non saranno più tanto con le spalle coperte da cose scontate.


Ero un perfetto sconosciuto in una folla che sembrava conoscermi meglio di te...

 

 

 
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Aforisma del giorno...

Post n°72 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees
 


Quando siete lieti guardate a fondo nel vostro cuore e troverete che la gioia proviene da ciò che vi aveva dato dolore

 
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Buongiorno [...]

Post n°71 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees

E se il buongiorno si vede dal mattino... questo mattino non volevo proprio alzarmi... però ero li che pensavo a ieri... ero li che pensavo a come tutto si sarebbe sistemato...a come... ma come? Questo non lo so... vedremo... intanto ascoltate questa canzone come buongiorno...

 
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7 anni di sfiga per ogni vetro rotto...

Post n°70 pubblicato il 11 Settembre 2011 da rexees
 
Tag: Dilemmi

Eccolo... lo vedo... aspetta ma cosa è? E' il giorno che tanto aspettavo. Non so perchè... non so realmente il motivo per cui aspettassi un giorno così... però era tanto che sentivo quella sensazione... era tanto che quel brivido non mi faceva dormire la notte...e se solo ci riuscivo... beh... lo pensavo in continuazione. Era arrivato il giorno... il giorno è pronto...mi sveglio e tutto ansioso mi preparo come da programma... ma poi puff... svanisce...svanisce questo giorno...mi chiedo se vale la pena continuare e quindi accettare tutto com'è venuto oppure bho...tornare indietro...tornare sconfitto da quei piani per cui avrei lottato solo 5 minuti prima di leggere un mex di smentita ai piani fatti. E i piani erano semplici... forse anche peggiori di quelle ke in realtà sono state le circostanze (se visto da di fuori)... però i piani mi hanno scombussolato. Non capivo come dovevo comportarmi... ho preso più di un bus per arrivare a destinazione... Era cambiato qualcosa e non capivo cosa... ero affannato e scompigliato... ora no.. ero ordinato e concentrato... ero tutto il contrario di quello che si può chiamare ansia da prestazione... perchè io ci credevo... perchè io credevo davvero saremmo andati al parco... avremmo passato la mattina li... credevo davvero ke non avrei avuto disavventure... credevo davvero sarebbe filato tutto liscio e invece no... non è stato così. Le mie condizioni di salute ovviamente non hanno aiutato... però è stato così... è stato imbarazzante... è stato come dire...da terzo incomodo... e il fatto è tanto difficile da spiegare quanto far capire perchè mi sentissi io il terzo incomodo. Guardavo un cartone spento... un cartone che forse nemmeno stavo guardando... non lo sentivo...guardavo il vuoto in quel cartone... cercavo lo sguardo di tutti e tutto tranne quello con cui passavo la giornata... gli sguardi di quelli che hanno accompagnato la mattinata. Cercavo rifugio nell'orario del cellulare... cercavo rifugio nel tempo... ma come poteva aiutarmi il tempo se più di una volta ho saputo solamente gridargli contro? come potevo sperare che mi aiutasse? Infatti non l'ha fatto il tempo è passato tutto normale..un secondo seguiva l'altro...le lancette erano ordinate... nessuna voleva scorrere più di quanto doveva...pensavo che i lavori casalinghi mi avrebbero aiutato... aiutavo nel mettere a posto i piatti...a riportarli in cucina... probabilmente avrei voluto cucinare io per le due signorine... mi sarei sentito più partecipe... ovviamente non mi sarei permesso... già il luogo in cui mi trovavo era un lusso che probabilmente facevo fatica a tenere il passo credendo di non permettermelo... eppure girovagavo contrario a tutto ciò che facevo. Avrei voluto deliziarle con qualcosa di più dolce...qualcosa che avrebbe rianimato tutta la mattina il pomeriggio. Eppure no... una continuava a vedere un cartone...ancora li...tutto divertente sembrava...erano le battute che faccio con gli amici...da non credere... e non l'avevo mai visto...e nemmeno questa volta l'avevo visto... ma la morale è la stessa di ogni cartone disney... finisce bene quel che finisce bene...eppure mi sa ke nella vita non è tutto così...ma tornando a tutto quello non è stato disastro totale... io non parlo di disastro..parlo di cambiamento...ke ovviamente ho fatto difficoltà ad accettare...questo è da ammettere... però per un attimo ho avuto l'impressione di aver ripreso in mano tutto quello ke avevo perso in 3 mesi... tutto quello ke mi sembrava impossibile raggiungere...è stato un attimo... poi svanito via... è stato un attimo quando son tornato a respirare...a respirare con difficoltà (tnt ke avevo perso l'abitudine) però era bello... è stato bello... non so ora come le cose andranno o come sarebbero andate se ci fossimo comportati in altri modi... ma spero che quell'imbarazzo...quella confusione... quel sentirmi parte esterna della scena costruita in parte da me... si smaterializzi e torni tutto come prima o meglio...come oggi... come quello che ho potuto risentire oggi... un personaggio letterario diceva sempre di romperlo quel vetro... rompere il vetro perchè domani non sai ke ti succede... bhe... aveva ragione...ciò ke pianifichi non si avvera quasi mai... devi prepararti sempre a delle sorprese...belle o brutte che siano...sta a te accettarle... 

 
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