Creato da Darkness.Mind il 27/08/2010

A Dark Mind

Io, con i miei pensieri e le mie paure. Come nebbie mi avvolgono nel buio della notte per liberarmi quasi subito ai primi rosei e candidi barlumi di luce mattutina. Mi ritrovo quì, nelle cobaltee fragranze di luce a raccontare di me e dei miei pensieri. Io, con le mie paure e i miei pensieri...

 

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... MIRANDO AL CIELO DALL'INFERNO

Post n°69 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da Darkness.Mind
 

 

eye

... QUANDO LA REALTÀ, SUPERA LA FANTASIA ...

...

Questo fatto nuovo, appena accaduto, lo avevano notato anche i suoi compagni di prigione, i quali hanno voluto in maniera perentoria ed indiscutibile, essere anche loro scarcerati, oppure, nei casi in cui il credere nel desiderio non fosse vero e puro come nell’anima di Michel, tentare di impedirgli la fuga. Nella lunga via che la fuga compiva, si trovò immersa in una giungla di braccia e di gambe che la ostacolavano, con l’unica scelta di doverle oltrepassare. Michel si trovò di fronte ad una grande fatica da affrontare, spaccando a colpi di gomito e pugni le teste, di chi davanti si poneva per ostacolarla.
Compiendo questo atto che poco di umano aveva, per un’anima come Michel, gli ritornò memoria della terra, là, dove aveva imparato a difendersi boxando a colpi di gomito e pugni. Sulla terra, dove la legge del più forte è l’unica che ti fa sopravvivere, ma certo!
Certo ma quale è la forza che è arrivata?

Questa domanda non si pose Michel, i suoi sforzi furono troppo grandi, doveva guardarsi intorno per riuscire a fronteggiare e passare attraverso quell'infinitamente grande massa che dinnanzi a lei stava apparendo.
Gli è sembrato che fosse passata un’eternità, ma finalmente era riuscita a passare, lasciando dietro di se anche l’ultimo di quei prigionieri in catene. Cosa desidera ella finalmente per se stessa, era una cosa che non aveva più pensato da così lungo tempo, talmente tanto tempo che non pensava ad un desiderio per se stessa che… ora gli pareva una cosa talmente rara e preziosa da sconvolgerla nella mente e nell’anima.

Ha corso più veloce che ha potuto ma contemporaneamente e simultaneamente sentiva le altre grida nelle proprie orecchie, come sono usciti dal fuoco, come hanno fatto a raggiungerla? Ed allora nonostante i dolori insopportabili, ha continuato a correre attraverso le fiamme, sempre più avanti, finché ha potuto non sentire più quelle grida di dolore. Tutto ad un tratto il fuoco l'ha lasciata... e con il fuoco anche la sensazione di calore che la opprimeva, quella sensazione collegata come in simbiosi con quel fuoco, era rimasta alle sue spalle.
Michel guarda costantemente intorno a se, perché non ha più fiducia della pace, per troppo tempo non l’ha trovata anche se disperatamente cercata, ma ora Michel è stremata dalla corsa, ha bisogno di una breve sosta per prendere un momento respiro. Sicuramente ne ha bisogno, quasi pensa di meritarselo dopo che ha provato il fuoco che ha bruciato la sua pelle, quel fuoco così vivo e diabolico che pareva cucinare il sangue dentro di lei.

La calma non durò a lungo. Il suo presentimento, il suo istinto o meglio le sue paure, tutto ciò avrebbe dovuto tenere in considerazione. Il fuoco arrivò improvvisamente! Di nuovo Michel iniziò a correre, e corre corre, sempre più avanti, penetrando sempre più profondamente nel buio.

to be continued...

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