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I PROFILI MASCHILI NEL WEB1) l'uomo romantico 2) l'uomo impegnato 3) IL papi 4) Il sincero 5) L'impegnato politicamente 6) Il poeta 7) Il marito incompreso 8) Il geloso 9) il tromboamico 10) l'uomo angelo 11) l'uomo carta-vetrata 12) l'uomo perfetto 13) l'uomo non-automunito (scorrendo il blog troverete l'uomo che vi ha sedotte!) NEL WEB GLI UOMINI CERCANO SESSO E LE DONNE AMOR
LA VENDETTA DELLE GALLINE ^__^ |
BLOG DEMENZIALE MA NOI NE SIAMO CONSAPEVOLI blog di sostegno per noi diversamente abili .... MILLE MOTIVI PER NON INNAMORARSI web imparate la solidarietà femminile, aiutatevi tra donne se lo farete potrete preservarvi da seduttori malati di protagonismoSe VI SERVE UN AIUTO MANDATE UN MESSAGGIO PRIVATO E NOI VI AIUTEREMO!! AUGURI SORELLE!! ^ Le favolose Sorelle Bandiera tornano su (e SE NE VANNO!)
Messaggi di Settembre 2016
Post n°114 pubblicato il 30 Settembre 2016 da Le_Sorelle_Bandiera
L'uomo-Pinocchio ha una grande necessità di mantenere alta la sua autostima ad ogni costo attraverso conferme continue della sua abilità nel controllare gli altri, ha una grande difficoltà nel comprendere di avere bisogno di aiuto e soprattutto nel chiedere aiuto, forse l'unica occasione che potrebbe spingerlo a chiedere aiuto è l'esperienza di abbandoni inaspettati che lo costringono a rimanere solo. Dopo una menzogna si pente momentaneamente, ma ciò non è mai seguito da un reale cambiamento. E' raro che viva sensi di colpa e vergogna, c'è una forte tendenza a colpevolizzare chi lo accusa, il comportamento che lo contraddistingue è impulsivo, con una inclinazione a vivere l' "attimo fuggente". E naturalmente ha una grande difficoltà a progettare e a mantenere dei programmi costruttivi. L'uomo- Pinocchio è bravissimo a trarre il proprio vantaggio nel rapporto con gli altri, con grande maestria tiene lontano il prossimo, disprezzandolo e mettendolo in una posizione di inferiorità: perchè questo accada è costretto a circondarsi di persone che, pur di sentirsi importanti, (generalmente per risolvere un proprio senso di inadeguatezza) hanno la tendenza a "volerlo salvare" a tutti i costi. Pinocchio esiste solo insieme alla Fatina che lo salva. Le mogli e le fidanzate dei "pinocchi"sopportano rassegnate le birbanterie e le frottole dei loro compagni che, con un atteggiamento da veri bambinoni, una volta scoperti, piangono e fanno i capricci fino a quando arriva puntuale il perdono che dà loro il "permesso" di intraprendere di nuovo la strada delle bugie. La maggior parte di queste donne "salvatrici" fanno finta di credere alle scuse e alle promesse ma rimangono aggrappate alla propria paura di essere abbandonate e di rimanere sole tanto da sopportare il costo di essere manipolate e ingannate. La maggior parte di queste donne vive proprio il timore di far male all'altro abbandonandolo. Dal web dottoressa Mazzilli psicologa
Post n°113 pubblicato il 30 Settembre 2016 da Le_Sorelle_Bandiera
Post n°112 pubblicato il 29 Settembre 2016 da Le_Sorelle_Bandiera
«C'è la convinzione di essere infelici, di vivere senza gioia, che la vita è un susseguirsi di lotte ecc. Non mi meraviglia affatto che tu sperimenti quel che la tua stessa mente crea. A me pare che tutta codesta infelicità dipenda da una domanda impossibile, da convinzioni limitanti e devastanti. Per esempio, la convinzione di poter essere amata solo a determinate condizioni che a loro volta sono credute irrealizzabili. In questo modo si crea un doppio legame: "io posso essere amata solo se..." unito a "non ce la farò mai". Così, descrivendo la tua esperienza, come in un incantesimo, proferisci parole magiche che danno forma non solo al tuo presente, ma anche al tuo futuro, perché vanno a rinforzare le convinzioni preesistenti. E, in qualche modo sottile, ti attiri le esperienze che non vuoi, proprio perché le temi. L'albero dei desideri che crea la felicità e la sofferenza esiste: è la la nostra stessa mente. Ma anche sapendolo, quando si soffre si soffre, e contemporaneamente, chissà perché, non c'è nulla al mondo che ci attragga di più delle illusioni che ci creiamo e siamo sempre pronti a ricominciare la ricerca della pentola dell'oro che sta alla fine dell'arcobaleno» (Flavio Pelliconi , 1999).
Post n°111 pubblicato il 28 Settembre 2016 da Le_Sorelle_Bandiera
indossiamo. Così le grandi firme fanno “status” o “personalità”. Le carte di credito con possibilità di rateizzazione, o slogan come “prendi oggi paghi tra un anno”, hanno incrementato notevolmente a cominciare dagli U.S.A. questa new addiction. Prendiamo atto che la nostra società incrementa i falsi bisogni, ci allontana dal contatto con noi stessi, ci omologa e ci facciamo omologare per scopi consumistici. CHAT Non cambia molto per chi dipende da internet e dalla chat, anche se assume come dipendenza delle ramificazioni più complesse. Sarà necessario sintetizzare per seguire il mio filo conduttore. E’ un nuovo disturbo nato in questa società. Ma come illustri studiosi sull’argomento ci dicono: possiamo essere critici verso il progresso tecnologico?! È come criticare l’uso dell’energia elettrica o del trasporto aereo. La società oggi ruota attorno alla comunicazione. Internet è parte integrante della società. Una rivoluzione, pari alla trasmissione via etere di suoni ed immagini. Non esistono solo le patologie da Internet, sono tanti a sottolineare l’aspetto benefico e l’utilità sociale . Come una medicina se la “rifiutiamo” rimaniamo arretrati, l’eccesso diviene però veleno-tossico. Chi usufruisce di questo mezzo innovativo che è la rete e la chat nello specifico, cerca palesemente amicizia e amore, riconoscimento. Usando e consumando amicizia come i vestiti che all’ultima moda durano qualche giorno e poi non bastano più. I tempi veloci della chat vanno a braccetto con il nostro bisogno psichico di riconoscimento e affetto. Poiché il nostro psichismo segue “la legge del piacere”, qui ora e subito. L’uso moderato di una chat, è l’uso di un mezzo che eventualmente facilita un incontro reale, facilita realmente un livello di intimità sana. Purtroppo è molto facile che ciò non avvenga. Come una vetrina di belle cose, la visione del pc diventa un attrazione irresistibile. Il dipendente non può fare a meno di collegarsi, di chattare per trascurare la vita reale. In questa situazione se è evidente che c’è una ricerca di riconoscimento dell’altra persona, si nasconde spesso la paura dell’incontro. La chat per i giovani è veramente apertura e condivisione di un dolore? Sanno comunicare? I fruitori delle chat hanno età diverse, e qui si aprirebbero riflessioni diversificate in base alla fascia di età e ai bisogni, che diventa troppo riduttivo trattare in questa sede. Alcune persone cercano l’Amore con la A maiuscola, altre solo sesso. Per comprendere meglio quanto il “tempo” è importante in questo filo conduttore, facciamo un esempio: La storia erotica che dieci o venti anni fa poteva dar vita a sogni, obiettivi e desideri, trasformarsi in amore costruttivo attraverso l’attesa, “il tempo costruttivo” e la conoscenza, oggi è bruciata sul nascere in pochi giorni o mesi. Il tempo permette una elaborazione e una trasformazione, per esempio una aggressività meditata e trasformata può a volte decidere sul destino di un amore. La chat spesso trasforma un pensiero in azione, cioè la persona pensa ed agisce senza filtrare, se sono arrabbiato con te agisco nel qui ed ora la mia rabbia per chat, senza riflettere sulle conseguenze. Alcuni punti:
Il mondo virtuale parallelo alla realtà, non rappresenta tanto una fuga dalla realtà stessa, ma per le persone che vi dipendono è la dimensione idealizzata della realtà, un mondo di relazioni multiple e veloci, dove la delusione porta facilmente a cancellare e sostituire una persona apparentemente senza grossi traumi. Un mondo dove ci si sente più liberi di cambiare le regole e le maschere. C P A centro psicologia applicata (Dal web)
Post n°110 pubblicato il 28 Settembre 2016 da Le_Sorelle_Bandiera
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Inviato da: sols.kjaer
il 29/10/2016 alle 20:14
Inviato da: Le_Sorelle_Bandiera
il 10/10/2016 alle 14:28
Inviato da: elektraforliving1963
il 10/10/2016 alle 13:04
Inviato da: Le_Sorelle_Bandiera
il 05/10/2016 alle 12:46
Inviato da: monellaccio19
il 05/10/2016 alle 12:35