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Creato da: r.goitre il 22/10/2009
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The World's 50 Best Restaurants 2016

Post n°32 pubblicato il 19 Giugno 2016 da r.goitre
 
Foto di r.goitre

 

The World's 50 Best Restaurants 2016

L'Osteria Francescana di Massimo Bottura a Modena è il ristorante migliore del mondo. Questo secondo The World's 50 Best Restaurants, considerato l'Oscar dei cuochi. The World’s 50 Best Restaurants 2015 incorona il miglior ristorante al mondo.

 The World’s 50 Best Restaurants è l’evento che dal 2002 celebra la gastronomia mondiale coinvolgendo i più grandi talenti nel settore della ristorazione, dando risalto a ristoranti presenti in ventuno paesi del mondo e sei continenti, scelti in base al giudizio di 972 esperti della ristorazione internazionale fra cui chef, giornalisti e critici gastronomici. Dopo due anni chiusi al secondo posto ora Massimo Bottura è il re.

 Il Parmigiano Reggiano, il foie gras e il tartufo nero sono i protagonisti dei piatti menzionati nella motivazione del premio. Nelle “Cinque stagionature di Parmigiano” in diverse consistenze e temperature, la classica verticale di assaggi delle diverse stagionature del Re dei Formaggi viene declinata in varianti unite in un unico piatto, da 24 a 50 mesi di stagionatura. “Autumn in New York” invece è un piatto che varia con la stagionalità, ispirato ad una canzone di Billie Holiday, che contiene, con diverse variabili, tartufo nero, foie gras e verdure marinate in un brodo di tutto, cioè fatto con ritagli di verdure.

Al  secondo posto si classifica lo spagnolo El Celler de Can Roca di Girona  dei tre fratelli Roca sono leader s mondiale nei rispettivi settori: Joan come chef, Josep come sommelier e Jordi come patisssier.Nel loro menu ci sono piatti tradizionali tra cui maialino iberico e variazioni sulle sue composizioni di gamberi a più strati.

 Terzo posto per Elven Madison Park di New York, co-proprietari Guidara e chef Daniel HummIl, di origine svizzera. Alcuni dei classici di Humm rimangono il perfettamente cotto d'anatra al miele e lavanda arrosto e un giocoso dolce '‘Name That Milk”.

 Al quarto posto si classifica il peruviano Central di Lima che porta gli ospiti in una spedizione culinaria attraverso l'ecosistema del Perù, dal Rio delle Amazzoni a costa del Pacifico. Chef Virgílio Martínez propone un menù degustazione che parte da 20 metri sotto il livello del mare e viaggia fino a 4.100 metri, mettendo in evidenza gli ingredienti peruviani che crescono in varie altitudini.

 Quinto classificato il Noma di Copenaghen di René Redzepi che ha rilanciato e aggiornato il cibo Nordic utilizzando metodi di cottura contemporanea. Nel menuci sono  verdure e ingredienti foraged e piatti semplici come mele e timo al limone, foglie di cavolo e ribes bianco, patate danesi e ortica, fette di seppia cruda e fuco.

Sesto è il Mirazur di Mentone dello chef Mauro Colagreco, settimo Maguritz di San Sebastian di Andoni Luis Aduriz, conosciuto semplicemente come Andoni, considerato come lo chef più pionieristico di Spagna dopo Ferran Adrià. All’ottavo posto si classifica Norisawa di Tokyo guidato da Yoshihiro Narisawa. Al nono Steirereck di Vienna dello chef Heinz Reitbauer ed al decimo lo spagnolo Asador Etxebarri di Axpe condotto da Victor Arguinzoniz

 

 

 

 

 

 
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"Piano35” il ristorante più alto d'Italia a Torino

Post n°31 pubblicato il 01 Giugno 2016 da r.goitre
 

"Piano35” il ristorante più alto d'Italia a Torino sul grattacielo Intesa Sanpaolo

"Piano35" il ristorante più alto d'Italia, all'altezza di ben 166 metri,  allestito all'ultimo piano del grattacielo disegnato da Renzo Piano e quartier generale di Intesa Sanpaolo a Torino aprirà il 28 giugno.
La cucina è nelle mani dello chef Ivan Milani, in arrivo dal San Quintino resort di Busca nel Cuneese
con uno suo staff di 34 persone.
L'intero sistema sarà gestito dalla cooperativa emiliana Cir-food leader italiana nella ristorazione commerciale che qui a Torino debutta in un ristorante di alta fascia e che nel grattacielo gestisce già la mensa dei dipendenti.
E’ previsto
un menù ricco di materie prime del territorio, tra cui erbe spontanee e radici. I menù degustazione saranno tre ed è prevista una proposta per il pranzo che conta di tre portate ad un prezzo accessibile, siamo intorno ai 30 euro. La cantina ben fornita con una scelta  che va oltre trecento etichette. 
L’ambiente è elegante, ma essenziale allo stesso tempo, con un atomosfera giocata sulla trasparenza delle pareti che valorizzeranno l’aspetto panoramico. 
C’è anche un’ampia terrazza a disposizione degli ospiti per godere al meglio il panorama, immersi tra le centinaia di varietà di piante della serra bioclimatica. 
Il ristorante sarà affiancato da un lounge bar panoramico al 37 piano del grattacielo
con il bartender Mirko Turconi e da una caffetteria al piano strada accessibile direttamente dall'esterno.
L’accesso sarà da corso Inghilterra 3 attraverso scala mobile e ascensore dedicato.

 

 

 

 
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Tamas Szèll consacrato miglior cuoco europeo

Post n°30 pubblicato il 21 Maggio 2016 da r.goitre
 
Foto di r.goitre

Tamas Szèll consacrato miglior cuoco europeo


Lo chef ungherese Tamas Széll ha vinto il Bocuse d’Or Europe 2016, il più prestigioso tra i premi europei per i cuochi.

Tamas Széll ha dato prova del suo talento e della sua creatività superando diciannove altri concorrenti. Ha avuto il riconoscimento della giuria composta da importanti chef venuti da tutta Europa proponendo una coscia di giovane cervo grigliata al carbone accompagnata da spezie ungheresi, champignon e sostanza grassa affumicata di maiale mangalicza sul tema "Foresta d'Ungheria in primavera" e uno storione con astice leggermente salato, lucidato con aglio e burro fuso sul tema" Rinascita della primavera in Ungheria”.


A completare il podio del Bocuse d’Or Europe ci sono il norvegese Christopher William Davidsen e lo svedese Alexander Sjögren, rispettivamente secondo e terzo.
Alla fine dei due giorni di competizione molto intensa, che
si è svolta durante il Sirha Budapest (all'interno di Hungexpo), undici candidati europei si sono qualificati per la finale mondiale del concorso che si terrà a Lione il 24 e 25 gennaio 2017. Un avvenimento che si annuncia storico perché rivelerà le nuove stars della cucina e celebrerà il 30esimo anno del concorso creato nel 1987 da Paul Bocuse, leggenda della ristorazione francese, padre della Nouvelle Cuisine e detentore delle Tre Stelle per ben cinquant'anni consecutivi nel suo ristorante a Collonges-au-Mont-d'Or.

 
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Intesa tra Google e Fca

Post n°29 pubblicato il 03 Maggio 2016 da r.goitre
 

Self driving car
Intesa tra Google e Fca 

Secondo indiscrezioni Fiat Chrysler Automobiles e Google avrebbero siglato un accordo per realizzare una partnership nel campo delle self driving car. Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal, il colosso dell’automotive sarebbe  in trattative con Google da mesi. L’amministratore delefato di Fca, Sergio Marchionne, avrebbe incontrato John Krafcik, direttore del progetto Google Car, durante il CES 2016 e le trattative sarebbero già in fase conclusiva. Laccordo potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni. Martedì scorso Marchionne aveva esternato la speranza di chiudere un accordo con un’azienda estranea al settore auto, da annunciare entro la fine dell’anno.
La ditta di Mountain View sta investendo ingenti risorse nel settore delle self driving car e le sue vetture a guida autonoma hanno già percorso con successo centinaia di migliaia di chilometri. In quest’accordo Google, attraverso la sia consociata
Alphabet, svilupperebbe il software che gestirà autonomamente la guida mentre Fca fornirebbe automobili costruite sulle piattaforme più evolute.

 

 
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Dakar 2017

Post n°28 pubblicato il 03 Maggio 2016 da r.goitre

Dakar 2017

Dal Paraguay all’Argentina passando per la Bolivia

 

Paraguay, Bolivia ed Argentina saranno i paesi che ospiteranno la Dakar 2017. La trentanovesima edizione prenderà il via il 2 gennaio da Assuncion in Paraguay per concludersi a Buenos Aires dopo 12 tappe il 14 gennaio. 9000 km con il 50 % di strade e piste inediti. Partenza dunque dalla capitale del Paraguay quindi dopo un rapido passaggio in Argentina, il rally si dirigerà verso la Bolivia, per il quarto anno consecutivo, con un'esplorazione più dettagliata delle sue diverse regioni. Con cinque tappe in programma dove gli equipaggi si sfideranno per esempio, sulle rive del lago Titicaca, a quasi 4000 metri di quota. Poi a La Paz per un giorno di riposo in cui i concorrenti riprendono il loro respiro in un modo insolito a 3600 m. Nella capitale la più alta del mondo. La seconda settimana si correrà su terreno argentino che spesso si è dimostrato di essere uno dei decisivi per la varietà dei terreni. Per la nona volta, l'Argentina riceve la Dakar e Buenos Aires ospiterà per la quinta volta l'arrivo del rally.

 Queste le tappe: 2 gennaio Asuncion (Par) -Resistencia (Arg); 3 Resistencia-Tucuman (Arg); 4 Tucuman-Jujuy (Arg); 5 San Salvador de Jujuy-Tupiza (Bol); 6/ Tupiza-Oruro (Bol); 7 Oruro-La Paz (Bol); 8 gennaio  giorno di riposo a La Paz; 9 La Paz-Uyuni (Bol); 10 Uyuni-Salta (Arg); 11 Salta-Chilecito (Arg); 12 Chilecito-San Juan (Arg); 13 San Juan-Rio Cuarto (Arg); 14 gennaio Rio Cuarto-Buenos Aires (Arg).

Roberto Goitre

 

 

 

 
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Inizia il Trofeo Nord Ovest

Post n°27 pubblicato il 24 Aprile 2016 da r.goitre
 

Inizia il Trofeo Nord Ovest
Prima prova il 6° Raduno dei Laghi

 

Il Trofeo Nord Ovest Regolarità auto storiche ASI (Associazioni sportive e sociali italiane) giunto alla seconda edizione quest’anno si apre sul Lago Maggiore a Luino, in provincia di Varese, dove il 15 maggio, il Team MDM organizza il 6° Raduno dei Laghi. Una prova di regolarità a media con sistema di cronometraggio a Trasponder. In programma ci sono sei prove a media, controlli a timbro e trenta controlli segreti di rilevamento media.

Sono ammesse le vetture costruite dal 1950 al 1996 nel numero massimo di 50 equipaggi.

Sono previste due categorie, quella con strumenti e quella senza. Ci sono poi premi speciali per la vettura più rara e per l’equipaggio “più storico” dato dalla somma della vettura, del pilota e del passeggero.

Parallelamente ci sarà inoltre la possibilità di partecipare all’evento in modalità raduno, quindi senza i rilevamenti segreti, ma seguendo lo stesso tracciato della prova a media.

Il percorso è di 100 km, impegnativo, ma molto panoramico sul lago Maggiore che partendo da Luino attraversa Montenegrino, Ghirla, Cugliate, Fabiasco Castello Cabiaglio, Cuvio per ritornare a Luino presso il ristorante Camin dove ci saranno il pranzo e le premiazioni.

L’anno scorso a primeggiare furono Carlo Pretti e Francesco Gianmarino, con una Renault R 5 Alpine 1400 del 1976, che hanno preceduto Enrico e Francesco Regalia, su Simca Rally Sr del ‘76. Terzo posto per Luigi Pegoraro e Beatrice Bianchini, su Lancia Fulvia Hf 1.6 del 1972.

 

 

Contact:

RGC Roberto Goitre Comunicazione

 

 
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25 milioni di euro

Post n°26 pubblicato il 21 Aprile 2016 da r.goitre

25 milioni di euro
E’ il fatturato delle 136 principali società di capitali italiane operanti nel settore vinicolo

Le 136 principali società di capitali italiane operanti nel settore vinicolo, nel 2014, hanno fatturato più di 25 milioni di euro. Si tratta di aziende specializzate, spesso operanti su più regioni. So i dati principali dell’Indagine sul settore vinicolo di Mediobanca.

Fanno parte della ricerca anche 42 cooperative (incluse sette società per azioni o a responsabilità limitata controllate da una o più cooperative), 87 S.p.A. e s.r.l. a controllo italiano e sette a controllo estero. L’aggregato ha espresso nel 2014 un fatturato pari a 6,2 miliardi, per un tasso di rappresentatività del 59,4% in termini di produzione (valutata nel 2014 in circa 10,5 miliardi di euro) e al 61,6% in termini di export (pari a 5,1 miliardi di euro). Le evidenze economico-finanziarie sono state integrate con interviste alle imprese volte a valutare i dati pre-consuntivi del 2015, le attese sulle vendite per il 2016 e alcuni aspetti della struttura commerciale.

Il fatturato nel 2015 è in aumento del 4,8% sul 2014 grazie alle vendite estere (+6,5%), ma anche al buon contributo di quelle domestiche (+3,1%). Si tratta di un risultato assai migliore di quelli negativi dell’intera manifattura (-2,6%) e dell’industria alimentare (-0,8%). Anche se il 2015 si prospetta per il vino come uno degli anni a crescita più modesta dal 2010, esso consente alle vendite del settore di superare del 31,6% i livelli del 2010, all’export del 46,6% e al fatturato domestico del 18,7%, lungo un trend di crescita ininterrotta anche se discontinua.

Il fatturato nel 2015 per comparti. Le S.p.A. e s.r.l. sono in crescita del 5,8% sul 2014 (+7,5% l’estero), le coop del 3,7% (+5,1% l’estero), ma il maggiore sviluppo è realizzato dagli spumanti (+10%), ancora grazie all’estero (+15,2%), mentre i vini non spumanti si fermano a +3,7% (+5,1% all’estero).

Gli investimenti materiali nel 2015 restano vivaci, in crescita del 17,9% sul 2014; gli spumanti primeggiano (+37,2%), seguiti dalle coop (+18,3%); meno vivaci S.p.A. e s.r.l. (+17,5%) e i vini non spumanti (+13,2%).

L’occupazione nel 2015 è in aumento del 2,4% sul 2014, meglio dell’industria in senso stretto (+1,4%); anche in questo caso risaltano gli spumanti (+3,2%), più timidi i vini non spumanti (+2,3%), coop e S.p.A. e s.r.l. allineate (+2,4%).

Gli investimenti pubblicitari nel 2015: aumentano del 2,1%, in linea con la spesa pubblicitaria nazionale (+1,7%, ma -0,5% escludendo il canale web).

Cantine Riunite-GIV si conferma prima per fatturato (547 milioni, +2,7% sul 2014), seguita da Caviro che flette del 4,4% a 300 milioni e da Antinori che guadagna l’8,7% a 202 milioni, primo gruppo non cooperativo; in forte crescita Zonin (+14,3%) che con 183 milioni si porta dalla settima alla quarta posizione; Mezzacorona con 175 milioni (+2,1%) si conferma in quinta posizione; la divisione vini della Campari è sesta con 171 milioni, ma paga la crisi russa e perde il 18,2%; seguono nell’ordine: 7° posizione, cooperativa Cavit a 167 milioni (+1,9%); 8° posizione, Fratelli Martini a 162 milioni (+1,2%); 9° posizione, Botter a 154 milioni (+12,5%); 10° posizione, IWB a 145 milioni (+4%). Il record di crescita nel 2015 spetta alla cooperativa La Marca che passa da 60 a 76 milioni (+25,1%), scalando dalla 25esima alla 22esima posizione, seguita dalla Ruffino che sale del 17% da 81 a 94 milioni,

Nell’indagine è evidenziato che l’area più dinamica è il Sud America (+18,3% le vendite sul 2014), ma essa rappresenta solo l’1,5% del fatturato estero delle vinicole italiane; molto vivace la crescita del Nord America (+13,3%), dove si realizza il 34% dell’export; il dato complessivo delle esportazioni italiane di vino (+6,5% sul 2014) deriva da queste due regioni, poiché i Paesi UE (51,5% del totale) avanzano del 3,7% e il resto del mondo (Africa, Medio Oriente e Paesi Europei non UE) del 3,2% per una quota pari al 9,1%; il residuo 3,9% delle esportazioni va nell’area asiatica che accusa una flessione del 10.

L’aggregato 2005-2014 delle 14 maggiori imprese internazionali quotate con fatturato superiore a 150 milioni di euro che ha segnato nel 2014 ricavi pari a 10,8 miliardi di euro.  La capitalizzazione dei 47 titoli che compongono l’indice mondiale di Borsa del vino è aumentata del 17,9% tra marzo 2016 e marzo 2015 e risulta composta per il 60% dalle società nordamericane (+23% nell’ultimo anno), per il 12% dalle cinesi (+6,8%) e per l’11% dalle Australiane (+90,7%);

 

 

 

 

 

 
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Trattoria del Ciclista

Post n°25 pubblicato il 20 Aprile 2016 da r.goitre

Trattoria del Ciclista

Ristorante di Borgomanero

 

Ero in giro per lavoro e rientrando ho pensato di cenare fuori. Ero nel novarese e ho scelto un ristorante di  Borgomanero. Si chiama la Trattoria del Ciclista, è un locale che sa di antàn con l’ingresso in un tipico bar anni 60 con gente che chiacchiera bevendo un bicchiere di vino. L’accoglienza è calorosa e subito ti accompagnano nel retro dove si trova la sala ristorante, classica, senza pretese un po’ retrò, addobbata con tovaglie a quadri gialli e tovaglioli di carta, con quadri, diplomi e foto alle pareti e tra queste spicca una del “Campionissimo” Fausto Coppi. 

La scelta del menù è molto interessante, piatti tipici che forse non è troppo ardito definire “etnici”. Spiccano infatti specialità tipiche dell’era contadina dei fine 800 e proprio su queste è caduta la nostra scelta: Paniscia e Tabulòn. 

La Paniscia è un piatto povero della cucina novarese. Un primo piatto unico che è particolarmente ricco e nutriente per la vastità degli ingredienti che lo compongono che le famiglie povere lo consumavano nei giorni di festa. Sulle sue origini non ci sono certezze. Pare che il nome derivi dal termine latino "paniculum", "panico o migliacccio", fatto con il miglio, utilizzato in origine al posto del riso. Sembra abbia origine prima del 500.E’ un piatto ricco a base di riso con fagioli borlotti secchi, verza, pomodori pelati senza i semi, costole di sedano, cotenna di maiale, pancetta e salam d'la duja (un salame conservato nello strutto). Qui è cucinato secondo la più rigorosa tradizione ed il risultato è ottimo. 

Come secondo la scelta è caduta sul piatto principe della gastronomia borgomanerese, il Tapulòn, accompagnato dalla polenta. Un piatto le cui origini si perdono in una leggenda che la tradizione popolare ricollega alla vicenda dei 13 pellegrini che tornavano dall'Isola di San Giulio sul lago d'Orta dove si erano recati a venerare il Santo Protettore dell'Alto Novarese, giunti là dove oggi sorge Borgomanero avvertirono gli stimoli della fame.  Per vincerla sacrificarono l'asino che conduceva il loro carretto. Essendo la carne molto dura la ridussero in piccolissimi frammenti che poi furono  cotti per molto tempo sul fuoco. Il Tapulòn (Tapulone) è ancora oggi il simbolo di Borgomanero anche se l'originale carne d'asino è sostituita sempre più spesso con quella di cavallo, il piatto continua ad essere preparato cuocendo la carne macinata sul soffritto di olio e burro profumato con rosmarino, lauro e aglio con un battuto di lardo, verze ed erbe aromatiche annaffiate con del buono vino rosso locale. La ricetta risalirebbe al XII secolo.

Il termine "Tapulòn" deriva dal fatto che le carni del passato essendo dure (sia per l’età degli animali che per  il lavoro nei campi) erano da "tapulà" cioè da triturare con coltello e "taplon" era l'asse di legno su cui venivano sminuzzate le carni.

La Trattori del Ciclista propone anche antipasti misti, con dell'insalata russa, degli affettati locali tra cui il salam d’la duja,, della bresaola, verdure sott'olio, dei tomini con il bagnetto e del vitello tonnato.

Tra i dolci si può scegliere tra alcuni casalinghi, e noi abbiamo preferito una mousse al torroncino.

Abbondante la scelta dei vini locali. Noi abbiamo optato per un Colli Novaresi Doc Nebbiolo La Cascinetta 2008, un buon vino ottimo abbinamento per i piatti scelti.

Il ristorante è sede della Confraternita del Tapulòn.

 

 

 

 

 
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2° Valsangone Revival - Sabato e domenica a Coazze

Post n°24 pubblicato il 11 Ottobre 2012 da r.goitre

2° Valsangone Revival
Sabato e domenica a Coazze

Sabato e domenica prossimi, 13 e 14 ottobre, a Coazze torna il Valsangone Revival. La manifestazione di regolarità, erede del Rally Valsangone,  riservata alla auto storiche, giunta alla sua seconda edizione che si disputa su strade panoramiche della Val Sangone e della Val Susa, prevalentemente nei comuni di Giaveno, Trana, Avigliana, Valgioie Chiusa San Michele e Sant’Ambrogio.

Partenza ed arrivo sono a Coazze, presso il ristorante parco Le Pigne. Il percorso è di circa Km 105, diviso in due settori, con 46 prove cronometrate consecutive (concatenate) e n. 3 controlli orari. Sei PC saranno su piazze chiuse al traffico, tutte le altre su strade aperte con vari gradi di difficoltà, anche su tornanti nei boschi. Il tempo prestabilito di percorrenza totale è fissato in circa 4 ore.  Tra le auto iscritte figurano una Ferrari 208 GTS del 1988, una Porsche 356 A del 1957, delle Porsche 911 anni 70 ed 80, Lancia Fulvia anni 60, Mini Cooper e Triumph Spitfire, anni 70,  Sumbeam Alpine del 1965, una Fiat 110/103 del 1953, Lancia Delta HF ed una Alfa Romeo Giulia “Pantera” della Polizia di Stato anni 60.

Lo scorso anno a vincere furono Armando Fontana e Giovanni Scarabelli, con una Lancia Fulvia Coupé HF del 1966, che saranno al via anche quest’anno. Secondo posto per Alberto Aliverti e Calogero Emanuele, con una Morris Mini Cooper del 1968, terzo per Luciano Cacioli e Giancarlo Goffi. su Innocenti Mini Cooper del 1974.

Tra gli iscritti figurano anche Maurizio Aiolfi, Mauro Clerici, Giulio Massara, Bruno Perno, Luca Fiore ed Antonio Bruna, solo per citare i più conosciuti.

Il programma prevede per sabato 13 ottobre,  dalle ore 14.30 – 19.00, verifiche e consegna road book  presso il Ristorante Parco Le Pigne a Coazze (TO)  in via Freinetto 54 a cui farà da cornice una degustazione di prodotti tipici: il formaggio locale “Cevrin di Coazze”,  Presidio Slow Food, abbinato ai vini Barbera d’Asti di Cocito.

Domenica 14 ottobre alle 9.01 partenza della prima vettura, alle 10.28 al Colle Braida è prevista una pausa ristoro. L’arrivo della prima vettura a Coazze alle 12.55. Seguono quindi l’aperitivo, il pranzo di gala presso il Ristorante Parco Le Pigne e la premiazione. 

Ad organizzare è l’ A.S.D. Valsangone Promotion, la stessa associazione che negli 80 e 90 ha organizzato il Rally Valsangone di cui ora il Valsangone Revival è l’erede.
Il 2° Valsangone Revival si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, dei Comuni di Coazze e Sant’Ambrogio di Torino, di Assomotoracing, l’Associazione culturale di storia e tecnica del motorismo da competizione, e si avvale della collaborazione di Motul e Tecno2 e del centro ricerche Jojoba.

Il ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficenza a Medici Volontari Italiani Onlus, progetto Madagascar per la costruzione di un ambulatorio di oculistica e attività chirurgiche rivolte a prevenire la cecità.

 

 

 

 
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Valsangone Revival 2011 Vincono Fontana e Scarabelli con la Fulvia HF

Post n°23 pubblicato il 03 Novembre 2011 da r.goitre
 

 

Armando Fontana e Giovanni Scarabelli con una Lancia Fulvia Coupé Hf del 1966, si sono aggiudicati il Valsangone Revival, 2011 manifestazione di regolarità per auto storiche alla prima edizione, disputata domenica 30 ottobre con partenza ed arrivo a Coazze in provincia di Torino.

Armando Fontana, arrivato solo al mattino della domenica e senza mai aver visto le strade della gara con, letteralmente, molta regolarità sui passaggi controllati ha messo tutti in fila comandando sin dalle prime prove cronometrate ed ha chiuso con 183 punti di penalizzazione. Alle sue spalle si sono classificati Alberto Aliverti e Calogero Emanuele con una Morris Mini Cooper del 1968 che hanno totalizzato 248 penalità. Il terzo gradino del podio è stato conquistato da Luciano Cacioli e Giancarlo Goffi su Innocenti Mini Cooper del 1974 con 341 punti. Quarto posto per Bruno Corio e Carlo Merenda, con la Fiat 128 Coupé del 1972 che ha accusato 517 penalità che si sono lasciati alle spalle Maurizio Fuccelli e Carlo Pretti, su Alfa Romeo Alfetta Gtv del 1979 con 642 punti.

La Classe 2 per vetture sino al 1960 è stata vinta da Domenico Tavolada e Antonio Bergantin con una Porsche 356 A del 1957. La Classe 3 ha visto al primo posto Fontana, al secondo Aliverti mentre terzi si sono classificati Stefano Sterpone e Federica Lorenzoni con una Sumbeam Alpine del 1965. Cacioli ha vinto la Classe 4 per vetture sino al 1980 precedendo Corio e Fuccelli mentre la Classe 5 per vetture sino al 1991 è stata vinta da Marco Martinacci e Claudio Pagliarello, alla loro prima gara, con una Lancia Delta HF 16 v del 1990. Secondo posto per Maria Marco ed Edoardo Maria Bruno con la Porsche 924 del 1982, terza piazza per Claudio Melita ed Alessandra Rodani, con il Volkswagen Maggiolino del 1985. Tra le scuderie ha primeggiato la Veltro Storica.

Il percorso del Valsangone Revival, molto guidato ed impegnativo, è stato di circa Km 104, diviso in due settori, con 46 prove cronometrate consecutive (concatenate) di  cui sei PC su piazze chiuse al traffico, mentre le altre erano su strade aperte con vari gradi di difficoltà, anche su tornanti nei boschi, e  tre controlli orari, si è snodato su di un itinerario panoramico sulle strade della Val Sangone e della Val Susa  sulle suggestive strade che già furono le prove speciali del Rally Valsangone inerpicandosi sulle pendici delle Alpi Cozie attraverso boschi di castagni e faggi, toccando il centro di Giaveno e le sue borgate, i Laghi di Avigliana, la Sacra di San Michele, i comuni di Trana, Avigliana, Sant’Ambrogio, Chiusa San Michele e Valgioie.

Il Valsangone Revival 2011è stato organizzato dall’A.S.D. Valsangone Promotion, di cui è presidente la dottoressa Antonella Croce, dea ex machina, della gara che ha curato in ogni dettaglio e che si è avvalso dell’egida dell’ASI, Alleanza Sportiva Italiana. “ Sono molto soddisfatta del risultato della manifestazione – dice Antonella Croce – contenta per la parte sportiva, perché abbiamo avuto una bella gara con tante belle auto ed ottimi piloti, così come sono soddisfatta per essere riuscita a portare queste vetture sulle strade che già furono del Rally Valsangone, che ho organizzato negli anni 80 e 90. Ho portato una cosa nuova che è piaciuta a tutti. Un grazie anche all’ASI per il supporto che ci ha dato. Replicheremo il prossimo anno”

Un ricco buffet, in sede di verifica ha accolto i concorrenti che hanno avuto l’occasione di degustare il formaggio locale “Cevrin di Coazze”,  Presidio Slow Food, e le Paste di Meliga di Sant’Ambrogio di Torino abbinati ai vini Freisa e Rosato Monferrato che hanno poi accompagnato il menù del pranzo premiazione tenutosi al Ristorante Parco Le Pigne di Coazze il giorno della manifestazione.

 

CLASSIFICHE

Assoluta

1. Aramando Fontana –Giovanni Scarabelli (Lancia Fulvia Coupé HF) p. 183; 2. Aliverti - Emanuele (Morris Mini Cooper) p. 248; 3. Cacioli – Goffi (Innocenti Mini Cooper) p. 341; 4. Corio – Merenda (Fiat 128 Coupé Sl) p. 517; 5. Fuccelli – Pretti (Alfa Romeo Alfetta Gtv) p. 642; 6. Pellis – Pinoti (Alfa Romeo Gt 1600) p. 854; 7. Garilli – Giafusti (Alfa Romeo Alfetta Gtv) p. 868; 8. Pistone – Piacente (Autobianchi A 112 Abarth 558 Hp) p. 935; 9. Sterpone – Lorenzoni (Sumbeam Alpine) p. 1285; 10. Veisi G. – Veisi E: (Lancia Fulvia 2C) p. 1332.

Classe 2 (fino al 1960)

1. Tavolada – Bergantin (Porsche 356 A) p. 2878.

Classe 3 (fino al 1970)

1. Fontana – Scarabelli (Lancia Fulvia Coupé HF) p. 183; 2. . Aliverti - Emanuele (Morris Mini Cooper) p. 248; 3. Sterpone – Lorenzoni (Sumbeam Alpine) p. 1285.

Classe 4 (fino al 1980)

1. Cacioli – Goffi (Innocenti Mini Cooper) p. 341; 2. Corio – Merenda (Fiat 128 Coupé Sl) p. 517; 3. Fuccelli – Pretti (Alfa Romeo Alfetta Gtv) p. 642.

Classe 5 (fino al 1991)

1. Martinacci – Pagliarello (Lancia Delta HF 16 v.) p. 4203; 2. Bruno M.M. – Bruno E.M. (Porsche 924) p. 4333; 3. Melita – Rodani (Volkwagen Maggiolino) p. 5930.

 
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