Creato da Gioiasole il 24/11/2006

Funambola

Il segreto per andare avanti è iniziare (S. Berger)

 

 

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Per una buona notte

Post n°144 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da Gioiasole

Ormai la mia casa si è trasformata in un insieme scomposto di libri. Ovunque ne spicca almeno un paio con un segnalibro orecchiuto e pendulo, mezzo ingoiato dalle pagine quasi intonse, in memoria. Libri lasciati a metà, infilzati in una quantità indefinita di altri, letti di malavoglia o divorati, e molti nuovissimi e allettanti, che non vedo l’ora di scoprire. Sarà per questo che li inizio e non li finisco, attaccandone subito un altro? E, magari, sarà per questo che ogni volta compro un segnalibro nuovo, rigido e perfetto? Quelli che ho accumulato nel tempo – i segnalibri - sembra che non mi bastino mai. E mi piacciono così tanto che quasi ogni volta che acquisto un libro me ne regalo uno. Alcuni li ho anche creati io stessa. Accade che ne scovi qualcuno dimenticato - un richiamo quasi rassegnato - tra le pagine de Il profumo di Suskind, interrotto nella lettura quasi con stizza, quando lui – il protagonista – ha appena ucciso una donna per rubarne l’odore; tra Grandi speranze e I Quattro libri delle piccole donne, con in mezzo, Suo marito, di Pirandello, riletture dei momenti di nostalgia; ne L’amore non basta mai di Jennifer Vandever, che non ricordo neanche cosa raccontasse ma neanche mi incuriosisce più, e in Lezioni di felicità, di Angela Vallvey, storia d’ordinario amore infedele, questo sì, me lo ricordo ancora. Non ha vinto neanche L’abitudine di amare di Doris Lessing, piazzato sopra un malinconico Cronache di poveri amanti di Pratolini, entrambi con il loro bel trofeo cartonato a segnarne la pagina interrotta, sfidati da una pur amatissima Austen di Mansfield Park, e una sconosciuta Anna Gavalda che mi ha tentato con L’età dei sogni. Sopra tutti, campeggia, con quella faccia occhialuta di Severgnini, L’italiano, lezioni semiserie.

Mamma già dorme, le lascio un bacio leggero per non svegliarla. Me ne vado a dormire stringendomi al petto le lezioni semiserie di Beppe. Per sorridere un po’. Così non penso a te. Perchè non c’è niente da capire.

Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/10/08 alle 23:27 via WEB
talvolta anche le persone rimangono così, come i libri: interrotti.
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 02/11/08 alle 17:29 via WEB
in questo caso, soprattutto le storie: è il parallelo, che conta. Le persone, per fortuna, vanno avanti: ma uno sguardo al passato è necessario per chiuderlo, dopo aver capito.
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 30/10/08 alle 12:42 via WEB
Io vado a periodi; ci son stati periodi nella mia vita che nessun libro veniva lasciato a metà, era una cosa impensabile, un affronto lasciare un libro a metà anche se non mi piaceva; ora invece anch'io ne ho parecchi a metà sul comodino... come se mancasse qualcosa per poter andare avanti anche nella lettura.. ciao.
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 02/11/08 alle 17:30 via WEB
Anche nei rapporti con le persone è lo stesso: a volte manca qualcosa per poter andare avanti. Non solo nella lettura, quindi. Ciao Marion
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 17:07 via WEB
Io pure ormai compro libri e lì restano, si e no leggo dieci pagine, poi cambio, non ho voglia, non ho tempo, non me ne piace uno...ma com'è? Un tempo fin quando non finivo il libro non avevo pace, anche se non mi piaceva andavo avanti imperterrita. Certo che forse, magari se provassi a cambiare argomento, tutti libri d'amore Gioia? Meglio qualcosa di più divertente. Un abbraccio.
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 02/11/08 alle 17:32 via WEB
Tutti libri d'amore? Non sono scelti a caso, i titoli, Sogno. Se alla fine ho scelto Beppe qualcosa vorrà pur dire. Un bacio a te.
 
upmarine
upmarine il 02/11/08 alle 01:13 via WEB
Però Gioialù io me la ricordo ed è un ricordo che vale mille risate. Se io fossi di cacca e tu fossi puppù che puzza amica mia passeggiare insieme. Ricordati di portare i tuoi occhi ed io il mio naso e non c'è niente da capire. Anche se ho detto tanto e solo chi ha occhi per capire può capire.
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 02/11/08 alle 17:38 via WEB
Certi ricordi sono belli, ma a volte commettiamo l'errore di farne delle fotografie: non cristallizziamoli. Io sono tuttora un presente che vale mille risate, ma ci sono momenti in cui si ha bisogno anche di coccole. Così la volta successiva le mille risate nascono più volentieri. Ma tanto lo so che tu capisci tutto. Occhio per occhio, naso per naso.
 
upmarine
upmarine il 03/11/08 alle 00:05 via WEB
Le coccole sono gesti spontanei che nascono da una richiesta anche implicita. Dov'eravamo nel momento del bisogno?
 
 
Gioiasole
Gioiasole il 03/11/08 alle 23:00 via WEB
Non sono certa di aver capito. Strano. E comunque la mia non era una richiesta, ma una constatazione. Il mio 'spirito' manca a me, come ben ha detto una nostra comune amica. Bacio.
 
ilike06
ilike06 il 04/11/08 alle 00:37 via WEB
è da un po' che non leggo quanto vorrei... il tempo manca e quel poco di tempo libero, ormai, se lo prende il blog (e i miei cari amici, ovviamente ;-))), ma, in ogni caso, lentamente, leggo. che io ricordi, ho lasciato in sospeso solo "Il pendolo di focault" e "Il signore degli anelli".... proprio non ce l'ho fatta...
 
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Non vi è nulla di meno seducente della presenza ossessiva, quasi ingombrante di una persona che invade ogni spazio della vita dell'altro. Impara dai musicisti a dosare le pause. Come nella musica le pause hanno la funzione di creare attesa, di lasciare senza fiato, così la tua assenza e il tuo silenzio possono alimentare il desiderio che l'altro ha di stare con te.

 

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