Piazza CarloGiuliani

..perchè crediamo in un'altra scomoda verità

 

PIAZZA ALIMONDA



 

Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare
respiro al largo, verso l'orizzonte.
Genova, repubblicana di cuore, vento di sale, d'anima forte.
Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi,
parole antiche e nuove sparate a colpi come da archibugi.
Genova, quella giornata di luglio, d'un caldo torrido d'Africa nera.
Sfera di sole a piombo, rombo di gente, tesa atmosfera.
Nera o blu l'uniforme, precisi gli ordini, sudore e rabbia;
facce e scudi da Opliti, l'odio di dentro come una scabbia.
Ma poco più lontano, un pensionato ed un vecchio cane
guardavano un aeroplano che lento andava macchiando il mare;
una voce spezzava l'urlare estatico dei bambini.
Panni distesi al sole, come una beffa, dentro ai giardini.

Uscir di casa a vent'anni è quasi un obbligo, quasi un dovere,
piacere d'incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere,
la grande folla chiama, canti e colori, grida ed avanza,
sfida il sole implacabile, quasi incredibile passo di danza.
Genova chiusa da sbarre, Genova soffre come in prigione,
Genova marcata a vista attende un soffio di liberazione.
Dentro gli uffici uomini freddi discutono la strategia
e uomini caldi esplodono un colpo secco, morte e follia.
Si rompe il tempo e l'attimo, per un istante, resta sospeso,
appeso al buio e al niente, poi l'assurdo video ritorna acceso;
marionette si muovono, cercando alibi per quelle vite
dissipate e disperse nell'aspro odore della cordite.

Genova non sa ancora niente, lenta agonizza, fuoco e rumore,
ma come quella vita giovane spenta, Genova muore.
Per quanti giorni l'odio colpirà ancora a mani piene.
Genova risponde al porto con l'urlo alto delle sirene.
Poi tutto ricomincia come ogni giorno e chi ha la ragione,
dico nobili uomini, danno implacabile giustificazione,
come ci fosse un modo, uno soltanto, per riportare
una vita troncata, tutta una vita da immaginare.
Genova non ha scordato perché è difficile dimenticare,
c'è traffico, mare e accento danzante e vicoli da camminare.
La Lanterna impassibile guarda da secoli gli scogli e l'onda.
Ritorna come sempre, quasi normale, piazza Alimonda.

La "salvia splendens" luccica, copre un'aiuola triangolare,
viaggia il traffico solito scorrendo rapido e irregolare.
Dal bar caffè e grappini, verde un'edicola vende la vita.
Resta, amara e indelebile, la traccia aperta di una ferita

Francesco Guccini


 

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Consigli per gli acquisti

Post n°7 pubblicato il 13 Luglio 2007 da ExPiazzaAlimonda

Avevo sentito parlare di questo libro da un amico, ma non si ricordava nè il titolo nè l'autore. Sabato sera mi sono autoregalato un po' di roba da leggere.
Tra gli altri anche questo, che ho poi scoperto essere quello che cercavo.
E' scritto da un giornalista genovese (Giorno, Corsera, Espresso) di cui già avevo letto altre cose, assieme ad una persona che con i carabinieri non ce la può avere per principio, dal momento che ne è stato generale: Nicolò Bozzo, già braccio destra di Dalla Chiesa e, dopo il ritiro dall'Arma, comandante della Polizia municipale di Genova (proprio ai tempi del G8, guarda te!!!). Non è un libro sul G8. E' il racconto di un tot di decenni di storia italiana (dal  "Piano Solo" alla P2 agli anni di piombo fino ad arrivare ai giorni nostri) visti da chi li ha vissuti con la divisa. E vissuti anche con un ruolo di primo piano, direi.

Al G8 sono dedicati un paio di capitoli.
Senza riscriverli tutti, giusto alcuni passaggi:

"Chi ha seguito il lavoro di ricostruzione compiuto attorno ai vecchi progetti cospirativi non può non notare almeno una significativa coincidenza. I fatti di Genova accadono immediatamente dopo l'ascesa al potere delle destre che si ispirano al "piano di rinascita democratica"
(apro una parentesi: non è stato il primo a fare questa osservazione. Un'analisi più dettagliata in questo senso l'ha già fatta, se non ricordo male, Sergio Flamigni)
La notte cilena che ne seguì può essere letta in diversi modi: una esibizione di muscoli per salutare dal basso il nuovo corso alla ricerca di riconoscimenti e consensi, l'atteso momento di sfogo per una voglia di repressione da tempo sotto carica, oppure il risultato di una regia dall'alto ben decisa ad imporre, costi quel che costi, un giro di vite al movimento no global. Così come insegnava a suo tempo Gianfranco Miglio, ideologo della Lega: "i giornali si comprano, la magistratura si riforma, resta solo il problema di controllare la piazza".

Già la premessa non è male, perché in genere si guarda al "durante" o al "dopo": raramente al prima. Grazie alla sua esperienza, Bozzo fa risaltare alcune cose:

A Genova, il 20 e 21 luglio, troviamo schierati non solo i vertici delle forze dell'ordine, col numero uno dell'Ucigos, prefetto Arnaldo La Barbera, e i massimo responsabili dello Sco, Gratteri, Luperi e Caldarozzi, ma nella sala operativa del forte San Giuliano troneggia il vicepresidentedel Consiglio Gianfranco Fini (una presenza anomala, tanto che un esponente di An, Fisichella, il 7 agosto dichiara a Repubblica: "Quello che non trovo pertinente è che parlamentari di An e di altre forze politiche si trovassero nelle sale operative della questura...). Se è vero, coma assicura un veterano dell'Arma che la grande maggioranza dei militari ha evitato di incontrare il segretario di An, non c'è dubbio che la sera, quando Fini si reca alla Fiera del mare, in visita alla cittadella di polizia e carabinieri, viene accolto con saluti romani, applausi e ripetuti "Alalà".

Fini non è solo. Lo accompagnano Filippo Ascierto, ex carabiniere, eletto per An a Padova (esperto sul campo della sicurezza meno su quello della storia, dal momento che sul suo sito internet campeggiava la teoria secondo la quale gli ebrei nel lager furono solo sottoposti a disinfestazione dai pidocchi, solo che per eccesso di dosaggio ne morirono un po'....) e Giorgio Bornacin, deputato, tuttora alfiere della vecchia fiamma....

C'è poi un risvolto che non sapevo ed ho trovato particolarmente interessante:

Bozzo, come direttore della polizia municipale di Genova, partecipa a tutti gli incontri preparatori, e quando incontra il  prefetto Aldo Gianni, nominato a capo di tutti i servizi di sicurezza del vertice, gli offre la massima collaborazione. Dopo le elezioni di maggio tutti gli apparati di sicurezza locali vengono ignorati, bypassati...

Un modo singolare di prepararsi al vertice. Come pure singolare è il fatto che vengano fatti recapitare a Genova centinaia di body bag, le sacche per raccogliere i cadaveri...

Ci sono poi altre considerazioni, altri fatti e altre domande, come l'insofferenza degli ufficiali dell'Arma verso la condotta temporeggiatrice dei commissari di polizia cui spetta dirigere le operazioni di piazza (si evince dai nastri delle comunicazioni messe a disposizione dei giudici dalla polizia, non dai carabinieri): il fatto che a comando delle cinque compagnie dell'Arma ci fossero altrettanti ufficiali dei parà del Tuscania, reduci da Somalia, Kossovo e Libano aiuta a capire qualcosa.
Coma l'assoluta mancanza di iniziative contro i black bloc in piena fase devastatrice: solo dopo molte telefonate di cittadini impauriti e pressioni dall'alta una colonna motorizzata dei cc parte da Marassi per andare ad attaccare....i manifestanti che, autorizzati, sfilavano in via Tolemaide.

Non mi dilungo sulla descrizione di quanto accaduto in piazza Alimonda (se non per ribadire, ancora, il fatto che un conto è prendere un estintore e sollevarlo davanti ad un carabiniere inerme, un conto un carabiniere che punta la pistola contro un ragazzo inerme e che solo DOPO prende l'estintore...), sul destino di molti giornalisti, italiani e non; sulla vicenda di Antonio Buglio (quello che aveva detto che le molotov della Diaz erano state trovate molto tempo prima, costretto a dimettersi dalla polizia nel 2002): sul dietrofront dell'allora ministro Scajola (che prima aveva ammesso di aver autorizzato le forze dell'ordine a fare uso delle armi salvo poi dire il contrario...); la testimonianza di Gian Paolo Ormezzano; le perle successe a Bolzanto (le garbate frasi rivolte alle ragazze "Ti buttiamo dentro al cellulare e ci pensiamo noi.. siamo una ventina, ti bastiamo troia....". Le canzonette dei carabinieri: "Uno, due, tre, viva Pinochet, quattro, cinque, sei, morte agli ebrei, sette, otto, nove il negretto non commuove". I cori: viva il duce"). Le teste dentro alle tazze del cesso per chi protestava. La meraviglie raccontate dall'ex ministro Castelli. Le prodezze del medico Giacomo Toccafondi, di cui si è già detto in altri post.

In totale 47 imputati: tra questo il vicequestore Alessandro Perugini. Questo, per chi non se lo ricordasse.



Commenti al Post:
Acciodgl
Acciodgl il 13/07/07 alle 14:29 via WEB
...sono capitato qui x caso, ho dato un'occhiata al volo e trovo questo spazio interessante..mi ha fatto puacere leggere che giuliani non è un martire e che placanica nn è un mostro (mi piacerebbe anche dire mooolto di più su suo conto)...ma voglio farvi una domanda, x quale motivo c'è una ossessiva voglia di mettere polizia e carabinieri su un patibolo? voglio dire, sai quanti poliziotti sono rimasti feriti?e quanti carabinieri addirittura invalidi (cerca su google "appuntato puliti" e vedi cosa esce fuori) xchè non c'è gente come te che si impegna per trovare ANCHE questi responsabili?? è vero che ci sono stati poliziotti che hanno esagerato, ma dove sono finiti i filmati di carabinieri che prendevano gente sulle spalle e le portavano nelle ambulanze? oppure chi li ha filmati non reputa questo materiela abbastanza valido...spero di non essermi creato dei nemici, almeno neanche qui..buona giornata
 
 
ExPiazzaAlimonda
ExPiazzaAlimonda il 13/07/07 alle 14:58 via WEB
qui i nemici se li creano solo le persone maleducate. tu hai espresso il tuo parere, seppur con una velata ironia. noi (perchè due siamo) non vogliamo mettere polizia e carabinieri sul patibolo. vogliamo che chi ha sbagliato paghi, vogliamo che venga fuori la verità, che finalmente si cominci a capire che le cose non sono andate come ce le hanno propinate alla tv. non ci sono stati poliziotti che hanno esagerato, ci sono stati poliziotti che hanno infangato la divisa che portano. e non fare della demagogia sui carabinieri che aiutavano i feriti...non è forse questo il loro lavoro, la loro missione? essere al servizio della gente, non massacrarla...forse è per questo che salta di più agli occhi un poliziotto come Perugini, non credi?
 
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 15/07/07 alle 00:07 via WEB
...c'è un piccolo problema, chi veniva caricato in ambulanza e portato in ospedale li veniva "trattenuto", secondo pubblica anche i fax di richiesta alle ditte, di bare mortuarie refrigerate...poi tiriamo le somme
 
lubely
lubely il 13/07/07 alle 15:01 via WEB
quelle responsabilità in parte sono già state trovate. C'è gente sotto preocesso e gente al gabbio per quello. Poi ci sono quelli che hanno fatto quello che hanno voluto, vedi Black bloc, e nessuno ha detto nulla. E allora ti giro la domanda. Perché poliziotti e carabinieri, cioè quelli mandati lì e pagati x evitare disordini, hai black bloc non hanno fatto nè detto nulla?
 
Acciodgl
Acciodgl il 13/07/07 alle 18:02 via WEB
E' vero, il sig. Alessandro Perugini (vicecapo della Digos di Genova all'epoca)si è distinto per aver picchiato insieme a altri 4 agenti il 15enne romano che per tutto il giorno li aveva solamente insultati (nessuna ironia)...non voglio fare demagogia sui carabinieri o sulla finanza o su chichessia, trovo solamente che si sta cercando di tagliare più teste possibili...indagare De Gennaro non è forse eccessivo?ultimamente poi stanno venendo fuori un sacco di cose, a distanza di anni..poliziotti che si pentono..dopo 6 anni???sono queste le cose che mi fanno pensare, a voi no?
 
 
ExPiazzaAlimonda
ExPiazzaAlimonda il 13/07/07 alle 19:48 via WEB
a noi han fatto pensare altre cose che sono successe in quei giorni. in realtà quello che sta succedendo adesso è solo ciò che sarebbe dovuto accadere molto tempo prima e cioè che la verità venisse a galla. eccessivo indagare De Gennaro? e perchè? essendo all'epoca il capo della Polizia la sua responsabilità "oggettiva" non si discute. con questo non stiamo dicendo che è colpevole di aver commesso quei fatti, ma di non aver cercato di fare chiarezza su chi li aveva commessi.
 
lubely
lubely il 13/07/07 alle 18:21 via WEB
beh, se adesso vuoi farmi credere che QUEL regazzo li ha insultati tutto il giorno, e loro gli sono sempre stati appresso a beccarsi gli insulti, e solo dopo molte ore di martellamento verbale hanno dato in escandescenze, mi sembra un po' eccessivo... Ti ricordo solo che se sei in auto, e uno ti taglia la strada e poi manda a fare in culo te e dice che tua madre fa il mestiere più antico del mondo, e tu, comprensibilmente, gli dai un cazzotto, finisci nelle grane tu, mica lui. I tempi. Sai qual è la durata media di un processo in Italia? E poi guarda che le prime cose sono saltate fuori subito. Pochi mesi dopo un infermiere di Bolzaneto ha scritto un libro sugli orrori visti, passato sotto silenzio. Germania e Francia hanno fatto proteste formali. Tutto sotto silenzio. Un poliziotto ha chiesto il rito abbreviato poco dopo, e si è beccato la condanna. Tutto sotto silenzio. Non è che succede tutto ora. E' che ora se ne parla. Proviamoci a chiedere come mai...
 
Acciodgl
Acciodgl il 13/07/07 alle 18:58 via WEB
Temo purtroppo che sia andatata proprio così, e ci sta anche un filmato..ma questo nn li giustifica cmq, era solo un ragazzino!!sono a conoscenza dei lunghi e tortuosi processi che ha la giustizia italiana, colpa (a mio avviso) delle infinite leggi che prevede il nostro codice penale, e sapevo anche del libro..per quanto riguarda la francia nn mi pare dobbiamo dargli alcuna spiegazione, loro se ti ricordi nn hanno esitato a sparare proiettili x sedare la rivolta che c'è stata l'anno scorsoa parigi...
 
 
ExPiazzaAlimonda
ExPiazzaAlimonda il 13/07/07 alle 19:52 via WEB
quindi se loro lo fanno a casa propria non devono protestare se in altri paesi lo fanno a dei loro concittadini che manifestano pacificamente? ok....
 
Acciodgl
Acciodgl il 13/07/07 alle 21:29 via WEB
bè mi pare un pò ipocrita puntare il dito sulla polizia italiana, quando la loro è peggiore...un pò come hanno fatto gli inglesi coi loro hooligans accusandoci di essere violenti..a noi!!ma nn vorrei divagare troppo, io sono daccordo con voi quando dite che chi sbaglia deve pagare, e i poliziotti (carabinieri e finanzieri) hanno sbagliato tanto..ma continuo a pensarla così..
 
 
alexisdg10
alexisdg10 il 14/07/07 alle 00:59 via WEB
ed è un peccato. perchè il dramma di questo Paese è proprio essere disuniti su queste cose. Noi ci perdiamo a contemplarci l'ombelico alla stessa maniera ( curisoso no?) con cui certuni passano alla moviola i rigori del calcio Nessuno accusa nessuno, chi ha sbagliato deve pagare ( ci mancherebbe altro!), ma la verità deve uscir fuori. Lo scopo di questa lotta senza armi ( ma dettata solo dalla parole e dal pensiero ) è quella di far cessare le mezogne, non quella di accusare le forse dell'ordine. Mi pare così semplice. Ed è questo che mi rende triste ogni volta: l'incompresione. E le parole. Sempre troppe parole e pochissimi fatti.
 
land_of_plenty
land_of_plenty il 14/07/07 alle 12:52 via WEB
Non sono di facile assimilazione questi brandelli di storia nera d’Italia, ancora sanguinolenti nelle coscienze, - credetemi – da entrambe le parti. Da una parte si vive un dramma, una repressione violenta ed inaudita, un umiliazione del proprio libero pensiero, e dall’altra una amara delusione,…”L’INCOMPETENZA IMPUNITA” una pesante delusione che racchiude una scelta di vita fatta PER il cittadino. Non mi sento qua di condannare chi, con ragione o mala fede – come giustamente avete ribadito anche voi in precedenza – mette sulla gogna le forze dell’ordine, il fatto stesso di non farlo è indice di grande maturità intellettuale. Non mi sento neppure particolarmente coinvolto moralmente per quanto successo, vestendo gli abiti di chi ha sempre creduto nel servizio PER LA GENTE… ma questi abiti ogni giorno che affrontano queste vicende puzzano, allora mi sento preso in un vortice di infamia e vergogna…. E perché dovrei? Perché dovrei vergognarmi di questi abiti, questo mestiere e questa mia scelta di vita? … ma nonostante la mia coscienza mi induca a riluttare nella maniera più assoluta quei comportamenti che troppo spesso infangano e offendono la mia scelta di vita, e la vita altrui, non riesco a scrollarmi di dosso quella vergogna,…quell’appartenenza ad una “famiglia” che ha giurato fedeltà alla Costituzione e tutto quello che rappresenta la democrazia. Questo cancro che persiste nella mentalità di chi è preposto a SERVIRE i cittadini. E’ come fiele, mercurio che scorre nelle vene, è una vergogna che non m’appartiene …ma la sento drammaticamente mia. Quasi quotidianamente per un verso o nell’altro sono punto di riferimento – perché rappresentante di un servizio pubblico - di sfogo da parte della gente che spesso non vede quello che sono…vede una divisa… non vede il mio sogno, la mia voglia di servire la gente e lo Stato…vede un fascista perché l’equazione più ignorante che si possa fare è quella Forze dell’ordine = destra…. Per questo non sbandiero volentieri che voto sinistra, (la mia condizione non me lo permette) non pubblicizzo il fatto di sacrificare spesso parte della mia vita privata per il cittadino, non grido al balcone i miei sogni di libertà e democrazia, e mi vergogno quasi nel dire che sono donatore avis perché è una cosa MIA…del mio intimo, che non ha bisogno di alcun manifesto e ringraziamento, ed a fronte di tutto questo spesso abbasso la testa e mi prendo del fascista dai mass media e dalla pubblica opinione. Eppure la teoria dell’ignoranza non regge, anche se questa è proporzionalmente diretta alla violenza, noto che non è questione di ignoranza, perché oggi, come non mai nel passato, ci sono poliziotti e carabinieri laureati, e non sono pochi e questo mi stuzzica la parte mia critica con la domanda: allora è solo mentalità…indole… mala gestione? o uno stato di frustrazione? C’è un’equazione che non mi torna in questo punto. Forse si parla poco di frustrazione, ma questa non può, a mio avviso, essere additata quale giustificazione…. Bisogna andare oltre e vederne le cause, che sono esclusivamente politiche e legislative…. Stipendio? No nella maniera assoluta non parlo di frustrazioni legate a stipendi da fame… vorrei invece spostare il problema – forse per comodo, questo non so e non riesco a valutarlo oggettivamente essendo di parte – a livello strutturale legislativo e politico. Questa teoria è nella pratica sottolineata da questo esempio, giacchè relativo, pur sempre uno spicchio di realtà: In Inghilterra, nelle manifestazioni di ordine pubblico vengono impiegate percentuali drasticamente ridotte di agenti…. Un “bobby” può permettersi il “lusso” di girare per Londra non armato e per giunta da solo… allora cosa c’è in quella cultura? Incoscienza?..superuomini acculturati in grado di far fronte, con la proporzione di 1 a 100 a situazioni di ordine pubblico critiche? Oppure c’è una legislazione (quindi una responsabilità sociale e politica) tale che quel poliziotto è sì tutelato, ma anche e soprattutto soggetto a controllo del suo operato, responsabilizzato a pena del licenziamento. Non dobbiamo dimenticare quanto sia indispensabile per uno stato che si definisce democratico, avere le forze di polizia, sia esso uno stato di sinistra sia esso di destra. La storia d’Italia è tortuosa in questo rapporto tra stato, polizia (nel termine più ampio) repressione e libertà. A quanti mettono sulla bilancia l’operaio dello stato, ricordiamo che dietro ad esso c’è un responsabile che DEVE essere tale… la mentalità italiana preclude responsabilità anche laddove è talmente evidente che sbottiamo in scandali e situazioni alquanto ridicole, degne dei peggiori regimi del 4° mondo. E qui vorrei insistere sul concetto di “responsabilità”, laddove nell’Italietta nessun dipendente statale viene licenziato per improduttività, omesse responsabilità o addirittura la commissione di reati seppur lievi….qua deve cambiare qualcosa… a livello POLITICO sociale e CULTURALE… non è un passo semplice. Per concludere quindi, credo si debba andare oltre al caso specifico, seppur di estrema gravità, per sposare quella dovuta crescita culturale di cui questa piccola Italietta ha bisogno. Chiedo scusa se mi dilungo ed esco dal problema centrale, ma perdonerete questo mio senso di frustrazione. Le teste devono “saltare” quando non si rende un servizio al cittadino, idem dicasi per i politicanti… bisogna ristrutturare prima quella cultura da ominicchio dell’italietta per arrivare a grandi riforme degne di uno stato che si dice democratico. L’INCAPACITA’ deve avere delle conseguenze. La cultura de: “l’amico dell’amico” deve cessare, la cultura del “io conosco tizio…” …quella del: “tanto è così” e la cultura del “tanto la poltrona l’ho raggiunta” deve necessariamente terminare…il cammino è arduo e non poco. Per questo voglio pensare che quella vita preziosa spentasi in Piazza Alimonda non sia vana, come la vita di centinaia di servitori dello Stato, ma abbia contribuito ad accendere i riflettori laddove troppo spesso c’è poca luce, a far crescere questa rabbia, queste ingiustizie che se non arginate e combattute ci porteranno solo nel baratro della storia più nera, dove ci troviamo comunque prigionieri. La storia insegna, la storia bacchetta e punisce, non è mai tardi per cambiare, non c’è mai poca speranza per sognare, ……è ciò che dobbiamo a chi la vita l’ha perduta.
 
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 15/07/07 alle 00:31 via WEB
E'vero la storia insegna, nella mia vita la storia mi ha insegnato molte cose una fra tutte che le riassume: le Forze dell'Ordine sono sempre state USATE (valide tutte le accezioni) per reprimere con la forza inizialmente le lotte operaie, poi anche quelle studentesche, ed in seguito tutto ciò che creava "problemi". Sarebbe interessante capire chi USA e perchè USA e come Usa le Forze dell'Ordine; la storia del movimento sindacale è stata anche il raggiungimento del Sindacato di Polizia...e ci sono voluti anni. La storia non punisce e non bacchetta, la storia può insegnare ma non prende le decisioni al posto nostro e non sceglie da che parte stare; in certe situazioni anche farsi caricare dalla polizia è una scelta, io l'ho fatta liberamente come pacifista e a genova come in altri posti lo rifarei. Cambia visuale quando ti cade addosso una "balla" di tre tonnellate e ti spiaccica per terra, allora non arrabiarti se vedi degli operai incazzati che con i buldozzer vanno in regione...Lo stillicidio delle morti sul lavoro sono un'altra faccia di chi USA le forze dell'ordine; di controlli non fatti fare...qui non sono più pacifista, sono incazzato. Mauro
 
lubely
lubely il 14/07/07 alle 14:43 via WEB
nessuno vuole "sparare" a prescindere, sulle forze dell'ordine. Conosco personalmente poliziotti (e di un certo grado) e carabinieri che non votano a destra perché sono di sinistra. Ne conosco anche altri che non votano a destra perché, per loro, non è abbastanza destra. Tu ti chiedi il perché di queste cose. Io ho una mia risposta, che in quanto mia non decessariamente deve rappresentare la verità. Dalla P2, e prima ancora, dal Piano Solo, cc e polizia (agli alti vertici) sono sempre stati legati a filo doppio con la destra estrema. Chi non lo era è stato accantonato. In quest'ambito, tutti gli errori (voluti o successi) sono sempre stati giustificati e coperti. Si è sempre cercato di far passare le forze dell'ordine come una casta di intoccabili. Mi piacerebbe che cc e poliziotti potessero fare in tutta libertà il loro lavoro, e con la collaborazione e la fiducia di tutti. Ma vorrei che quella fiducia non fosse dovuta ma conquistata, iniziando, prima ancora che lo facciano a giudici, a buttare fuori tutto quello che ha sempre fatto a cazzotti con quello che cc e poliziotti dovrebbero fare
 
Remedios.Mcr
Remedios.Mcr il 15/07/07 alle 10:47 via WEB
Inserito subito nella lista dei "libri da leggere"... Si sta facendo un bel lavoro con il blog, bravi! :o) Bacio!
 
ninograg1
ninograg1 il 15/07/07 alle 15:19 via WEB
finalmente se ne riparla e qualcuno si sta facendo venire gli scrupoli di coscienza e sta parlando se non si farà luce ora non accadrà mai più: diventerà un'altro dei misteri d'Italia e tutti sanno che ce ne sono fin troppi non chiariti. bel blog che ho messo subito fra quelli amici, ciao
 
silvia.to
silvia.to il 15/07/07 alle 20:04 via WEB
Trovo tutto interessante,ma mi fai una cortesia, scrivi con un carattere più grande, so cecata. Silvia
 
tigre.grintosa
tigre.grintosa il 16/07/07 alle 08:27 via WEB
Perchè ogni volta che leggo o vedo immagini di questa "storia" il mio stomaco comincia ad urlare per i dolori?!
 
 
ExPiazzaAlimonda
ExPiazzaAlimonda il 16/07/07 alle 22:34 via WEB
perchè sei come noi, e perchè l'hai vissuto in prima persona.
 
   
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 18/07/07 alle 09:36 via WEB
PERCHE SE ALL'ULTIMO CORTEO NON CI FOSSE STATO IL SERVIZIO D'ORDINE DEL A BLOCCARE IL CORTEO, ALL'ALTEZZA DI CORSO TORINO, LA POLIZIA/E O CARABINIERI AVREBBERO "CARICATO E PESTATO" TUTTI...AVEVANO LASCIATO INDUSTURBATI I BLACK BLOCH A SFASCIARE LE BANCHE POI HANNO CARICATO SUI GRUPPI PACIFISTI. OTTIMA TATTICA PER TAGLIARE UN CORTEO, CHI HA DATO L'ORDINE PRIMA E DOPO?: PER LA DOCUMENTAZIONE SI VADA A VEDERE I FILMATI, MAURO
 
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