Green Chronicles

Il post di oggi è dedicato ad una delle mie tante non-doti che mi affligge da quando ho la patente... ma forse anche da prima, una tremenda ed impietosa imperfezione del mio io, qualcosa che mi accompagnera per sempre -credo- e che non ammette una cura : la SINDROME DI RYOGA.

Chièrrryoooogaaaa???? Come chi è Ryoga? Ma dai, ma in che mondo vivi? Sicuramente non il mio ! Scherzi a parte Ryoga è quel personaggio di Ranma ( un manga dalla stessa creatrice di "Maison Ikkoku" e di "Lamù", Rumiko
Takahashi ) che si perde sempre, anche dietro a casa sua.

E poi, il porcellino nero dallo sguardo inquietante che ti accoglie nel mio Blog chi credevi fosse? Sempre lui!


Ok, in Giappone perdersi non è difficile dato che le strade non hanno nomi ed è per quello che nei cartoni animati i personaggi sono sempre ritratti mentre, per raggiungere un indirizzo, seguono le indicazioni contenute in piantine disegnate a mano su fazzoletti di carta...

La mia sindrome di Ryoga ( da qui in poi SDR, diamo un tono specialistico alla trattazione scientificissima di questo fenomeno ) è ormai ad uno stadio avanzato. Se andassi da uno specialista ( sempre che riuscissi a trovarlo ) probabilmente si stupirebbe di come uno affetto come me da questa sindrome, soprattutto a questo stadio, possa essere ancora vivo!
Pensa, ogni volta che voglio andare al lago di Garda ( che dista una trentina di km da casa mia ) trovo una strada nuova. E ti preannuncio che talvolta non porta neppure al lago !

Autostrada? No grazie! Questo è un altro sintomo della SDR. Come Regan, ne l'"ESORCISTA", mi dibatto e mi infilzo la zona pelvica con lo stradario piuttosto che prenderla!

Navigatore satellitare? Massei matto? Non ci sono già abbastanza radiazioni cosmiche (includendo quella di fondo) che mi distraggono dalla guida! Vogliamo mettere anche il navigatore? E poi sarebbe come ammettere di aver perso la battaglia contro l'SDR!
Giammai, piuttosto la morte!

Dimenticavo del "fermati a chiedere"... beh sarà ma quando mi succede di fermarmi a chiedere i casi sono quattro: a) il tipo a cui chiedi non è della zona quindi utilità zero, b) il tipo non capisce neppure quello che dici, quindi anche lui è inutile, c) il tipo comincia a spiegarti la strada ma già dopo il terzo "gira a destra" ed il secondo "gira a sinistra" in ordine sparso hai perso il punto della situazione, d) se le persone fermate sono piu d'una ognuna conosce almeno una strada diversa da quella degli altri ed a momenti ci litiga per dire la sua!

Diciamocela tutta comunque, ho delle attenuanti. I cartelli stradali, che dovrebbero aiutarti nella guida O SONO TROPPO INDIETRO rispetto alla strada da imboccare o si trovano SUBITO DOPO, a cavallo dello svincolo! Sostanzialmente inutili! O, meglio, sono utilissimi quando la strada la sai già, diciamo che sono delle liete conferme disseminate quà e là lungo una percorso che conosci come le tue tasche.

Il primo episodio che ricordo si perde nella notte dei tempi. Ero con il mio migliore amico di infanzia, il Michilì ( Michelino ), e stavo portando la bicicletta nuova da Mingardi ( un noto negozio di Brescia che vende... biciclette ) o, meglio, stavo tornando a piedi dopo che avevo dovuto lasciarla la per farci montare i parafanghi ed il portapacchi. Lungo la strada, ad un certo punto, c'è una rotonda. Io, a piendi, la prendo andando in una direzione, Michilì, in bici, dall'altra. Io credevo che in realtà avesse rpeso quella direzione perchè le macchine lo avevano indirizzato e poi bloccato e me la ridevo come un fesso sul marciapiede. Si, come un fesso, quello che sono!!!
Procedetti per un bel pezzo ( nell'ordine della mezz'ora ) in quella direzione per rendermi conto, ad un certo punto, che la zona in cui ero non solo non era vicino a casa, ma anzi, non l'avevo proprio mai vista!
Fà niente che poi si perse anche Michilì... questa è la tragica storia della MIA SDR!
( uomini, tutti egocentrici! )

L'ultimo evento significativo? Quando siamo andati al mare con la compagnia. Io ero con la mia macchina con, come passeggeri, il Jamma e il Vins.
Finchè i due sono stati attenti tutto bene ma è bastata una loro disattenzione di circa due minuti per far si che ci ritrovassimo a FIRENZE... il chè non sarebbe stato male se non avessimo dovuto essere a RIMINI.

Poi ci sono eventi meno significativi: talvolta esco con una mia collega che abita a 600 metri in linea d'aria da casa mia. Bene, per imparare la strada da casa mia a casa sua ci ho impiegato un sacco. Anzi, spesso succedeva che, dopo il mio decimo minuto di ritardo mi arrivasse una telefonata del tipo
"ti sei perso, vero?"
"hem si, cioè, non proprio, ci sono quasi!"
"lo sò che ci sei quasi, è la terza volta che ti vedo passare fuori. Fermati che ti raggiungo a piedi"

Comunque c'è un attenuante, dove abita lei è un dedalo di case tutte uguali! Cioè, diventano tutte uguali quando ci passi davanti 2 o 300 volte!