Quid est Vanitas?

Essendo un fumatore sono abituato a sentirmi dire da coloro che non hanno mai provato il piacere effimero del tabacco quanto sia stupido fumare.
Fumare fa male, provoca il cancro, danneggia gravemente te e chi ti sta intorno ecc.
Alcuni pseudo-piscologi hanno anche etichettato la categoria del "Fumatore" classificandola come persona che ha perso il controllo di sè in luce di una dipendenza da qualcosa di "Accidentale" che per il fumatore diventa "Necessario".

Insomma, tutto ciò che ruota intorno ad una manciata di tabacco arrotolata in un pezzo di carta, non può che essere qualcosa di negativo.

Qualche giorno fa, nella pausa durante la lezione di sociologia del Master, in una conversazione a Brain Stream con il docente di Sociologia dell'Università di Bari, siamo passati, in un volo pindarico, dall'oggetto d'analisi della lezione: la "Mediazione Sociale", ai veicoli che permettono o aiutano l'aggregazione sociale. Tra tali veicoli, considerando il fatto che ci eravamo entrambi avvicinati ad una finestra per fumare una sigaretta, mentre guardavo la mia Chesterfield bruciare lentamente, affermo:

"Quale veicolo migliore se non quello di una sigaretta? E' palese infatti la capacità di rompere il ghiaccio che hanno i fumatori che dopo la pausa caffè si muovono con disinvoltura verso uno spazio aperto per impiegare i pochi minuti rimasti accendendo una sigaretta. A partire dallo scambiarsi un accendino per passare poi ad una conversazione informale tra perfetti sconosciuti, sono state abbattute tutte le barriere che limitano l'interazione sociale."

In quel momento, anche altre ragazze che avevano assistito alla lezione tenuta dal professore, si avvicinano alla finestra per fumare le loro sigarette. In maniera naturale, come una mela viene attratta al suolo dalla forza di gravità, hanno partecipato alla conversazione offrendo altro materiale alla discussione.

Il professore sosteneva anche che una sigaretta è un perfetto mezzo di "Autodifesa". Allo strabuzzare gli occhi delle allibite ragazze continua:
"Non avete mai considerato che durante un'attesa la prima cosa che fate è accendere una sigaretta perchè vi faccia compagnia e vi aiuti ad ingannare tale attesa?"
"Non avete considerato che se non foste dei fumatori, in questo momento non avremmo avuto questa conversazione e sareste rimasti in aula in attesa del proseguo della lezione?"
Una sigaretta è un ottimo mezzo per combattere la solitudine e non c'è solitudine peggiore se non quando si è soli in mezzo a due dozzine di persone."

In quell'attimo, alzando gli occhi verso l'entrata dell'aula, vedevo chiaramente gli altri (non fumatori) che sostavano lì in attesa della fine della pausa. Alcuni mostravano chiaramente un mal celato desiderio di prendere parte alla conversazione nei movimenti impacciati di chi dice tra sè: "vado, non vado, mi avvicino, ma no, io però non fumo, però voglio ascoltare, che faccio, non so.

Che altro dire...

Sicuramente non è forse uno tra i mezzi più salutari per aiutare la socializzazione, però non possiamo non dire che funzioni.

Chi di voi può sostenere che la pausa caffè e sigaretta non sia uno trai i veicoli principali nella socializzazione tra perfetti sconosciuti in ambito lavorativo-universitario-associativo?

Quante volte avete detto:

"Ci vediamo alla prossima pausa sigaretta?"

Quante volte avete chiesto ad un perfetto sconosciuto che avete incontrato due ore prima nella sala fumatori, del quale non vi può fregar di meno di come abbia passato le sue ultime due ore lavorative:

"Beh, come sono andate queste due ore?"


Dicono che il fumo Uccide...


Lord Henry Wotton diceva:

La sigaretta è il tipo perfetto di un piacere perfetto. È squisita e lascia insoddisfatti. Che cosa si può volere di più?

Oscar Wilde: Il ritratto di Dorian Gray







Io vado a cercare un posacenere...