Nessuno RossoBlù

La vittoria del carattere

Alla fine, quando Sofia Moretto ha messo a terra il pallone del 35-33, per me è stata come una liberazione. Quel lunghissimo ed estenuante punto a punto del finale di quarto set, fatto di "Nuova palla match per la Pieralisi!" e del successivo "Pomezia la annulla!" mi aveva consumato tutte le energie, oltre che lo spazio nella memoria del cellulare, perché continuavo a girare video dell'ultimo punto...ma che poi non era mai davvero l'ultimo punto. Quando è caduto quell'ultimo pallone, ero stremato dalla fatica di una gara, che definire epica non è sbagliato, perché nella fornace del PalaCupola è successo davvero di tutto, nel bene e nel male per i colori rossoblù. Forse, quei primi due set, interpretati in maniera magistrale da Paolucci & co per concentrazione, intensità in difesa e precisione in battuta, mi avevano un po' illuso che il mio pomeriggio a sud di Roma, potesse scorrere più tranquillo di quanto pensassi alla vigilia del mio viaggio. Ma era evidente che la United Volley non poteva essere quella squadra lì, presa a pallonate nel secondo set, con Coach Luciano che dal 10-21 aveva dato spazio a Pepa, Quinteros, Miecchi e Girini. Doveva arrivare una reazione da parte delle padroni di casa, che si giocavano le ultime speranze di restare agganciate al treno per i play-off. E quella reazione è puntualmente arrivata.

Si era capito fin dai primi scambi del terzo set che il vento era cambiato, che Pomezia aveva deciso di giocarsi il tutto per tutto. La loro battuta ha iniziato a funzionare e sono calati nettamente gli errori (tredici nei primi due set, uno solo nel terzo), mentre nella metà campo jesina sono iniziati i problemi in ricezione e l'attacco ha iniziato a fare più fatica. Quello che però, mi ha spaventato di più era la faccia di Sofia Moretto, sembrava stanca e provata anche dal clima torrido all'interno della cupola di via Varrone. Considerando che l'opposto torinese era stata la più produttiva in attacco nelle due frazioni precedenti, l'idea di finire al quinto set, evento non raro quando gioca Pomezia, ha cominciato a tormentarmi. Coach Luciano magari non lo dirà mai, però quel doppio cambio fatto a metà quarta frazione, con le locali avanti di quattro punti, può essere servito - oltre a modificare il gioco della Pieralisi - anche a far riposare sia Santa Sofia sia la Divina, in vista della fase decisiva del set. Quando le due titolari hanno rimesso piede in campo, sul 19-17, si vedeva che qualcosa era cambiato, che Sofia era tornata quella dei primi due set, quella che il muro di Pomezia proprio non riusciva a tenere. Ho avuto la certezza proprio sul 24-22, quando la torinese ha annullato le due palle del 2-2 di Pomezia. La sua grinta, quel pugno di chi non ci sta a perdere, hanno come ridato fiducia ad una Pieralisi forse smarrita ma mai alla sbando.

Sul 25-25 Paolucci & co hanno dato ancora una volta dimostrazione di grande tenacia, proprio in casa di quella squadra che ha fatto di quella caratteristica il suo marchio di fabbrica; è bene ricordare gli otto tie break giocati dalle ragazze di coach Tarquini e la striscia di vittorie casalinghe che durava dal 9 dicembre 2023. Ho rivisto in quel lunghissimo botta e risposta, la squadra che aveva piegato la resistenza del Volleyrò e di Cesena: le rossoblù sono state sempre dentro la partita, anche se la partita le sballottava di qua e di là. E la caparbietà sta tutta in quei nove match ball guadagnati dalle jesine, che non hanno mai lasciato altro spazio alla United Volley, rimasta ferma alle due palle per il 2-2 cancellate da Moretto sul 24-22. Quella fase del set è stata da una parte logorante ma anche bellissima ed emozionante. E pensare che sarebbe potuta finire anche prima se l'arbitro avesse giudicato dentro il servizio di Talità Milletti sul 25-26. La palla aveva baciato la riga, ne ero convinto già lì in diretta, ne sono ancor più convinto dopo aver visto l'azione su YouTube. Evidentemente, era destino che la Pieralisi dovesse soffrire. Ma sono queste, le vittorie più belle e che resteranno nella storia del club di via Ancona. La vittoria del PalaCupola, oltre ad essere importantissima per la classifica e per il morale delle rossoblù, credo sia anche un bel segnale a tutte le rivali, che magari speravano in uno scivolone di Paolucci & co. Invece, è arrivata una vittoria, una vittoria da tre punti, una vittoria di carattere che solo un gruppo solido e forte poteva strappare. FORZA JESI!!! NRB.