Creato da paoloaresmorelli il 10/06/2007
combattimenti, lezioni, filosofia di uno sport bellissimo
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rispondo sempre (o quasi:) )
Sono, tra le tante cose, un maestro di Kickboxing, insegno a Firenze, nella palestra "La Montagnola". Sono un maestro federale, 5° dan della IAKSA, anche se sono stato iscritto in altre federazioni in precedenza. Pratico la kickboxing da più di venti anni e la insegno da più di dieci. Sono anche cintura nera di karaté e cintura nera di Nippon Kempo, inoltre, ho praticato il pugilato a livello agonistico e il Taekwondo. Oltre a insegnare la kickboxing, cerco di trasmettere la filosofia che sta dietro a tutti gli sport da combattimento, è una filosofia che si basa sull'impegno per superare i propri limiti, sul coraggio, sul rispetto dell'avversario e del prossimo. Ho vinto molti tornei in diverse discipline, anche se non tutte le competizioni hanno lo stesso valore e spesso vincere non significa neanche essere il più forte. Spero di poter continuare a praticare per molti anni ancora...Ho aggiornato questo spazio perché ho appena ottenuto il 5° dan, è una bella soddisfazione perché si tratta di un riconoscimento raggiungibile soltanto per meriti sportivi.
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Nickname: paoloaresmorelli
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Sesso: M Età: 50 Prov: FI |
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Inizio corsi
I corsi di kickboxing nella palestra "La Montagnola" in via G. Da Montorsoli 1/c
si tengono
Il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 19.30 alle 21.00
per contattarmi 3934307689 Paolo o paoloaresmorelli@libero.it
(costo dell'abbonamento mensile 45 euro)
II torneo dell'anno
III Torneo
I tornei di quest'anno
Nella Stagione in corso abbiamo già conquistato due ori con Serghei Turcan nella kick light
Nella stagione 2008/2009 abbiamo vinto 4 ori e due argenti
Serghei Turcan 2 ori nella kick Light e un oro nel light contact e un argento nella kick light
Zhanna Belskaya un oro e un argento nel light contact
Nella stagione 2007-2008 nei vari tornei abbiamo vinto 9 ori 3 argenti e 3 bronzi, ecco i nomi degli atleti vincitori:
Tommaso Serci 4 ori nella kick light (cinture nere) e 1 oro nel Full Contact (ha vinto sempre)
Simone Santoro 1 oro e 1 bronzo nel light contact (cinture nere)
Cristian Furiosi 1 oro nella kick light (cinture nere)
Dario Ceccofiglio 1 oro e 1 argento nel light contact esordienti e 1 bronzo nelle cinture basse e 1 bronzo nelle cinture nere
Sergio Turcan 1 oro e 1 argento nel light contact (cinture basse)
Alberto Miceli 1 argento nel light contact (cinture basse)
Matteo Nozzoli 1 bronzo light contact (cinture nere)
IV Torneo
V Torneo
Lezione 6, ganci e montanti
Lezione 5, calci a uncino
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Post n°502 pubblicato il 14 Dicembre 2012 da paoloaresmorelli
Un luogo comune molto diffuso è quello che vuole che coloro che pensano a scolpire il proprio corpo siano persone superficiali, che badano soltanto alle apparenze. In realtà non può essere così, perché il prezzo di un corpo atletico e muscoloso è il sudore e la fatica che occorre fare ogni giorno in palestra. Ci vuole perseveranza, forza d'animo, capacità di raggiungere gli obiettivi. Insomma, doti caratteriali non indifferenti. E' diverso se per ottenere determinati risultati si ricorre alla scorciatoia degli anabolizzanti, ma per la maggior parte dei frequentatori delle palestre il problema non si pone. Certamente occorre accettare il proprio aspetto fisico, è importante piacersi, ma allenarsi è un sistema sano per migliorare la propria immagine. E non c'è niente di male in questo: impegnarsi per piacersi ancora di più. Ogni persona può migliorare e non soltanto dal punto di vista estetico, si migliora anche dal punto di vista umano. In questo senso l'allenamento può anche essere una metafora dello sforzo che si può e forse si dovrebbe fare per migliorare a 360°, certo forse è più facile fare progressi in palestra...ma chi è abituato ad impegnarsi per ottenere dei risultati, sicuramente parte avvantaggiato... |
Post n°501 pubblicato il 13 Dicembre 2012 da paoloaresmorelli
Molto spesso sento ripetere che alcuni calci, specialmente quelli più spettacolari non sarebbero efficaci e quindi è inutile insegnarli. Io adoro i calci spettacolari e sono contento quando negli incontri di k1 o di MMA si vedono atleti che li tentano o che li portano a segno. Sono d'accordo sul fatto che sia più rischioso portare certi calci piuttosto che altre tecniche che magari ti espongono meno alla reazione degli avversari ma credo anche che non ci sia soddisfazione più grande per un atleta marziale che mettere a segno una tecnica spettacolare. Tirare calci è divertente e siccome dal mio punto di vista lo sport deve essere soprattutto divertimento mi sembra assurdo privare i propri allievi di un ampio repertorio di calci. Se parliamo poi di efficacia, ritengo che un atleta con molti più colpi nel suo bagaglio tecnico possa diventare imprevedibile per molti avversari. Coloro che si limitano a soliti due o tre colpi rischiano di diventare noiosi per gli spettatori e prevedibili per gli avversari. |
Post n°500 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da paoloaresmorelli
In tutte le palestre ci sono quelli che fanno e quelli che criticano, specialmente quando si insegna una disciplina da combattimento. Se fai sparring ci sarà sempre qualcuno a bordo ring che ti dice che fai cacare, che non hai imparato niente, che sei una mezza calzetta, magari lo dice a voce bassa perché ha paura che poi qualcuno mandi lui sul ring a far vedere come andrebbero fatte le cose. Se prepari un circuito ci sarà sempre quello che dice che quel circuito non serve a niente, che andrebbe fatto in un altro modo, che è troppo leggero o troppo pesante. Se insegni una tecnica ci sarà sempre qualcuno che dice che quella tecnica è inutile, che non si fa così, che esiste una contromossa infallibile. Insomma ci sono quelli che combattono, che si allenano, che cercano di migliorare e quelli che criticano. Sarà sempre così in tutti gli ambiti della vita e non ci si può fare niente. Certo è che questi sport dovrebbero essere basati sull'umiltà e quando ci accorgiamo di pensare che il movimento giusto, l'allenamento giusto è sempre il nostro e che gli altri sbagliano sempre....beh...allora forse vuol dire che è arrivato il momento di fare un piccolo bagno di umiltà. Soltanto l'umiltà ci permette di migliorare, perché solo questa ci chiede di rimetterci in discussione. Per quanto riguarda i criticoni, ascoltateli, magari hanno anche ragione su qualche punto, ma non lasciate mai che la loro insicurezza metta in discussione le vostre certezze....:) |
Post n°499 pubblicato il 03 Dicembre 2012 da paoloaresmorelli
Alla fine è stato un bellissimo torneo e possiamo ritenerci soddisfatti: Rafa doveva vincere, è arrivato alla finale dopo aver vinto tre incontri alla grande, nella stessa categoria Alessandro era stato eliminato dopo aver vinto un incontro ma stava dominando anche il secondo (ha perso solo per eccesso di contatto). Se l'avversario di Rafa avesse avuto Alessandro nella semifinale (come era giusto) avrebbe perso o quanto meno sarebbe arrivato in altre condizioni in finale, alla fine nella categoria più difficile ci rimane un secondo posto, quando potevamo avere una finale tutta fiorentina. Ma come ho sempre detto non si giudicano le prestazioni dai verdetti arbitrali, i nostri atleti sono stati i più forti ve lo assicuro. Christian è andato all'extra round con il suo avversario, lì è stato squalificato per aver portato una bellissima combinazione di pugni e calci con troppa irruenza...in altri incontri veniva tollerato molto di più...il suo avversario ha poi vinto il torneo...non dico che avrebbe passeggiato negli altri incontri perché non mi piace fare le classifiche con i sé e con i ma...in ogni caso sono contento della prestazione del nostro atleta Paolone ha vinto alla grande sia la semifinale che la finale. La finale per kot. Ha combattuto da vero kickboxer i suoi low kick facevano eco in tutto il palazzetto. Per fortuna degli avversari ha deciso di non forzarli dopo che si era capito quali erano le forze in campo... Alessio ha vinto bene il suo quarto di finale contro un avversario molto forte. In semifinale gli è toccato uno degli atleti più forti in assoluto, resta un bronzo che vale molto. Di Elena non so che scrivere, perché aveva vinto, secondo me anche piuttosto bene. Aveva anche rispettato l'avversaria più leggera non forzando i colpi più di tanto...l'unica nota dolente della giornata, è un peccato che dipenda da un clamoroso errore arbitrale e non da una prestazione. Ma come ho già scritto mi piace valutare solo le prestazioni. Quella di Elena è stata buona. |
Post n°498 pubblicato il 30 Novembre 2012 da paoloaresmorelli
E' difficile valutare la forza di un atleta soltanto da come fa i guanti in palestra. Quando si combatte in palestra con un compagno di allenamento, con un amico, non sempre si dà il massimo, non sempre la concentrazione è quella giusta. Chi tende ad essere più aggressivo e meno rispettoso talvolta prevale, ma il risultato non sempre rispecchia la vera forza degli atleti. In gara al contrario non ci sono alibi, si dà il massimo e basta, si è lì per vincere. Personalmente quando faccio i guanti la mia preoccupazione è quella di non fare del male ai miei allievi, so bene che a volte qualche colpo mi scappa, ma cerco di essere sempre controllato al massimo. Anche per questo il modo di combattere di chi insegna è incompatibile con quello del combattente che si prepara ad un incontro. Chi insegna a volte si espone ai colpi, alcuni non li restituisce, cerca di lavorare per il suo allievo e non per sé stesso. Alla luce di questo probabilmente si dovrebbe insegnare soltanto dopo aver abbandonato l'attività agonistica. Capisco che questo non sia sempre possibile, perché la kickboxing è uno sport povero e chi la pratica quasi come professione deve comunque avere qualcosa di che vivere. Ma chi insegna e continua a combattere deve avere necessariamente qualcuno estraneo al suo corso con cui fare i guanti, per testarsi con maggiore obiettività. Alla fine si può dire che i guanti in palestra sono un allenamento molto importante per gli atleti che praticano sport da combattimento, ma occorre ricordare che sono soltanto un allenamento, l'incontro è un'altra cosa...
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Post n°497 pubblicato il 29 Novembre 2012 da paoloaresmorelli
Guardando incontri di basso livello si ha spesso l'impressione che vinca l'atleta più aggressivo, mentre se si guardano incontri di alto livello si capisce quanto sia importante l'intelligenza tattica e l'autocontrollo. Allora la domanda sorge spontanea, quanto è importante l'aggressività per un atleta che pratica questo tipo di sport? Io direi che più che l'aggressività nuda e cruda, conta la voglia di vincere, di centrare l'obiettivo, la determinazione. In pratica una sorta di aggressività controllata che non mpedisca di ragionare e di prendere le decisioni più adeguate all'incontro che si sta affrontando. Per questo motivo più sale il livello e più si ha l'impressione che gli atleti non siano poi così tanto aggressivi, perché evidentemente si tratta di atleti che hanno imparato a controllare le proprie emozioni o comunque ad indirizzare la loro aggressività nella giusta direzione, prendendone le redini e tenendola sempre sotto controllo.... |
Post n°496 pubblicato il 28 Novembre 2012 da paoloaresmorelli
A breve ho intenzione di organizzare uno stage di Power Stretching, cioé di stretching appositamente studiato per migliorare l'apertura delle gambe e permettere ai praticanti di arti marziali di tirare calci alti. Lo stage si terrà alla Montagnola di Firenze un sabato pomeriggio dei prossimi due mesi :) (per adesso non posso essere più preciso) . Verranno realizzati esercizi di stretching dinamico, statico e passivo e durerà circa un paio di ore. Per gli iscritti ai nostri corsi di kickboxing avrà un costo simbolico di 5 euro, mentre per tutti gli altri il costo sarà di 10 euro. Fatemi sapere sin da subito quanti fossero interessati. |
Post n°494 pubblicato il 06 Novembre 2012 da paoloaresmorelli
Ce l'abbiamo fatta, siamo tornati dal mondiale wtka con in tasca il titolo più importante. E' stata Gloria a vincere ancora una volta, dopo aver conquistato il campionato italiano lo scorso maggio, aver sconfitto la campionessa italiana wako ad agosto, adesso è arrivata addirittura a prendersi il titolo mondiale. Come al solito ho perso un paio di kili a bordo ring, ma c'era tutta la squadra a tifare insieme a noi a sostenerci e ad incitare la nostra atleta, è stato davvero emozionante. L'incontro è stato molto tirato, il ritmo imposto dalla nostra atleta è stato subito elevatissimo, al punto che l'avversaria ha perso coraggio dopo poco tempo. C'è da dire che un paio di volte ha rischiato seriamente di finire al tappeto, una volta in seguito ad un calcio alla testa magistralmente portato da Gloria. Anche lo scenario contribuiva ad aumentare le nostre emozioni: la Fiera dell'Oriente è diventata sempre più importante negli ultimi tempi, al punto che erano presenti migliaia di persone. Ai vari tornei poi partecipavano oltre 50 nazionali provenienti da ogni angolo del mondo, vincere in un palcoscenico simile è stato unico... |
Post n°493 pubblicato il 12 Settembre 2012 da paoloaresmorelli
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Inviato da: IlToscanoConvinto
il 05/07/2013 alle 14:29
Inviato da: paoloaresmorelli
il 06/06/2013 alle 15:30
Inviato da: arch.musotti
il 06/06/2013 alle 09:48
Inviato da: kykky2001
il 13/12/2012 alle 01:39
Inviato da: paoloaresmorelli
il 08/12/2012 alle 12:38