Creato da delego.in.te il 13/10/2012

Lamine sovrapposte

Flusso laminare - Flusso il cui comportamento è determinato dalle forze di attrito interno. Nel flusso laminare, a differenza del flusso turbolento, gli strati infinitesimi di fluido scorrono dolcemente uno sopra l’altro, senza che avvenga alcun rimescolamento, neanche a livello microscopico. (treccani)

 

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Legge ad aziendam


Musica: Dolapdere Big Gang - Smoke on the water


All'inaugurazione dell'anno giudiziario a Lecce, il presidente della Corte d’appello, Mario Buffa manifesta la solidarietà ai magistrati di Taranto.

La legge “salva Ilva” varata dal Governo Monti “è niente più che una legge ad aziendam, che si colloca nella scia delle leggi ad personam inaugurata negli ultimi venti anni in Italia”.
Riferendosi al governo dice: "Può avere anche ragione il ministro Passera a definire irreparabile il danno del blocco definitivo dell’attività dello stabilimento. Ma un danno irreparabile purtroppo si è già verificato e sono i morti, i malati di tumore e di leucemia che hanno funestato finora un’intera città".


Buffa conclude così: “Io voglio solo augurarmi che la comunità di Taranto sappia trovare la sua unità, intorno a questo problema; che si renda conto quanto sia assurdo contrapporre il diritto al lavoro al diritto alla salute, di quanto cinismo ci sia nello slogan che è stato gridato nelle piazze secondo cui di tumore si potrà morire in futuro ma con la perdita del lavoro si può morire subito. I cittadini di Taranto hanno diritto di lavorare e di non vedere sacrificato oltre, il diritto dei loro figli di crescere in un ambiente sicuro per la loro salute”

Ha chiesto alla comunità di essere uniti perché “l’avversario è forte anche se non invincibile, è forte perché è riuscito a farsi fare in brevissimo tempo una legge che ha bloccato per ora, fino a quando la Corte Costituzionale non si sarà pronunciata sulla sua legittimità, l’azione dei giudici”, ma nonostante questo “la magistratura sarà al loro fianco e farà fino in fondo il suo dovere di presidio della legalità, che non si arresterà di fronte ad un decreto che sembra privilegiare solo le ragioni dell’impresa, autorizzata a continuare a produrre, senza una immediata rimozione delle fonti di inquinamento, in una situazione di attuale e concreto pericolo, che non può essere eliminata per decreto”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 27/01/13 alle 10:31 via WEB
Ciao. La cosa è allucinante!! Non si arrendono manco davanti all'evidenza!! Sai a cosa mi fa pensare sto fatto? mi fa pensare a quando i nostri giovani soldati venivano spinti a forza fuori dalle trincee e era evidentissimo che dopo un microsecondo venivano tutti falciati!! e si continuava.....!! mi sembra di stare su n'altra galassia!!!cose da matti!!! Buona domenica, và! Ciao, illustre.
giuseppe
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 27/01/13 alle 20:17 via WEB
Partiamo dal fatto che non sono illustre e anche se lo fossi preferirei non sentirmelo dire. :)
La differenza con i soldati è che quelli erano soldati. Una possibilità di difendersi o di scamparla l'avevano. Le persone che vivono in zone a forte inquinamento, soprattutto i bambini, non possono difendersi.
 
   
trampolinotonante
trampolinotonante il 27/01/13 alle 20:23 via WEB
volevo dire: illustre mago!! :)) Scusami, pe tt sta volta!
 
     
delego.in.te
delego.in.te il 27/01/13 alle 20:35 via WEB
OK! Sei perdonato.
 
Odile_Genet
Odile_Genet il 27/01/13 alle 20:21 via WEB
Il punto è questo: pagheranno gli operai e non chi ha colpa del disastro. Per esperienza diretta: in una famiglia di mia conoscenza, il capofamiglia (camionista) non lavora dagli inizi di dicembre, da quando è scoppiato il casino (perdonatemi l'espressione); deve mantenere due figli, 15 e 13 anni; non c'è lavoro, neanche nei campi. Mi dite come faranno a sopravvivere queste persone? e ignorano forse i vari magistrati che la microcriminalità è di colpo cresciuta? pagheremo tutti e malediremo loro.
 
 
delego.in.te
delego.in.te il 27/01/13 alle 21:07 via WEB
Anche io tra un paio di mesi perderò il lavoro e non c'è quasi niente in giro. Da non dimenticare che se mi trovo al Nord è perchè non trovavo lavoro giù a meno che non scendessi a compromessi che non mi piacciono. Non avevo affatto intenzione di andarmene. A parte questo, credo che lo stato si debba prendere le sue responsabilità. Premesso che l'ILVA era statale e che è stata privatizzata. Premesso che se l'Ilva può continuare a funzionare significa che è produttiva. Non è concepibile che lo Stato sia ricattato dalla famiglia Riva (quasi tutta agli arresti o in latitanza). O sblocchi tutto o noi chiudiamo. Allora lo Stato sequestra tutti i beni di Riva e parte con la bonifca e con l'adeguamento dell'impianto e se il caso la nazionalizza di nuovo. Quando l'ha privatizzata l'ha regalata e da allora non sono stati fatti interventi migliorativi. Il ministro Clini per le acciaierie di Genova aveva detto che bisognava chiuderle perchè inquinanti ed inquinavano molto meno di quella di Taranto. Se andiamo avanti così allo si può giustificare tutto. Anche il MPS ha dei dipendenti e lo stato lo deve salvare, ma non può lasciarlo in mano a chi lo ha portato a questa situazione. A Taranto bisogna stabilire perchè l'ARPA ha approvato i livelli inquinanti delle emissioni, chi sono i politici e i sindacati che prendevano i soldi dalla famiglia Riva. E poi punirli. Altrimenti teniamoci tutto così e basta lamentarsi se i bambini nascono deformi.
P.S.: non ce l'ho con te. :)
 
   
Odile_Genet
Odile_Genet il 28/01/13 alle 13:17 via WEB
La soluzione saggia è quella che indichi tu: sequestrare i beni ai Riva (io li priverei pure della casa e li manderei a vivere gratis al rione Tamburi) e bonificare; si può fare, il problema è che non vogliono farlo.
 
     
delego.in.te
delego.in.te il 28/01/13 alle 14:08 via WEB
Tanto anche dopo che hanno dissequestrato l'acciaio prodotto dopo il sequestro degli impianti, se vogliono chiudere lo fanno lo stesso. Ieri hai visto "presa diretta"? Il ministro Clini ha detto che se chiude l'ILVA la bonifica non ci sarà. Qualche settimana fà ad Aversa (CE) il Ministro Balduzzi ha detto: "Nessun nesso causale accertato tra l'esposizione a siti di smaltimento di rifiuti e specifiche patologie, anche se potenziali implicazioni sulla salute non possono essere escluse'. I cittadini hanno preso a calci e sputi la sua auto mentre scappava.
Questi fanno solo i loro interessi.
 
     
Odile_Genet
Odile_Genet il 29/01/13 alle 13:41 via WEB
Ho visto Presa diretta solo a metà ma mi hanno raccontato che hanno parlato di una bonifica in Germania che ha dato ottimi risultati, quindi ripeto, il problema benché serio, è risolvibile. Quanto all'esternazione di Clini, proporrei che ci vivesse lui nell'area incriminata...
 
     
delego.in.te
delego.in.te il 29/01/13 alle 19:22 via WEB
la bonifica era in Austria a Linz che è diventata la seconda città meno inquinata dell'Austria.
 
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