Credo di aver sbagliato a parlare. Perchè ho scoperto che quello che mi serve non è un'altra vita, bensì un altro cervello. E forse per migliorare mi basterebbe quello di un babbuino. Approfittando del weekend ho finito questo libro che mi hanno regalato per pasqua (qualche volta una lettura-fuffa può anche essere utile) e che ha una storia in sè abbastanza sensata. Così ho ragionato (usando il 4,6% del mio cervello funzionante - ovvero il 4,6% del 6% che tutti noi usiamo) e ho capito che quello che mi serve non è una nuova vita. Non un nuovo lavoro, non un nuovo aspetto, non dei nuovi amici o un nuovo conto bancario o un fidanzato-telefilm. Perchè se ottenessi tutto ciò con il cervello che madre natura mi ha refilato, probabilmente non risolverei comunque il problema. Perchè forse ci sono persone portate ad avere una bella vita, gli altri si arrabattano come possono. Probabilmente è tutta una questione di compromessi. O di priorità. E siccome il mio collega sostiene (accusando) che il mio lavoro sia ampiamente condizionato dal ciclo mestruale, credo che questo valga anche per il blog. Quindi ho deciso che metterò un calendario a inizio pagina in cui segnerò i giorni incriminati, così tutti saprete che quello che scrivo non è attendibile. E aspetterete giorni migliori. Tutto questo per dire cosa? Che a volte capita di desiderare che le cose vadano diversamente. Che a volte capita di desiderare una vita migliore, o semplicemente la vita di qualcun'altro. Ma che quando la vernice si scrosta, le vite degli altri non sono poi così desiderabili come sembra. Che nei momenti neri (o rossi nel mio caso) è facile credere che basterebbe essere qualcun'altro per sentirsi più felici. Ma alla fine (come dice Brian) è tutta una questione di stare al passo. In tutti i sensi. Con sè stessi, con il mondo. Con la propria vita.
...Lying in my bed I hear the clock tick and think of you Caught up in circles confusion is nothing new Flash back arms nights almost left behind Suitcase of memories Time after...
quotata riga x riga..."non si può sapere proprio un bip delle vite degli altri"...ma desiderare è umano...(com'è la cosa della percentuale del cervello :-D)
Non è tutto oro quello che luccica! Ci sembra sempre che gli altri stiano meglio di noi, ma sotto la facciata si scopre che non è poi così vero. La storia del cervello? Dicono che la maggior parte degli esseri umani usa solo il 6% del proprio cervello, e che se ne usassimo di più saremmo tipo degli X-Men. Che sia vero pero'...
'co down! come dice "Ken il guerriero" l'uomo utilizza soltanto il 30% delle sue capacita celebrali, ma sarei contentissimo se ne usasse solo il 6% visto i danni sconsiderati che sta creando intorno a se! ...non c'è nulla da invidiare negli altri, perchè ogni volta che mi succede riesco a vedere chi sta peggio di me, e non posso far niente per aiutarlo, ...testina sei un gioiello ed è bene che te lo ricordi ogni volta che ti guardi allo specchio. smack
Ken il guerriero era una persona assai saggia, ma suo malgrado troppo speranzosa nei confronti del genere umano...30% mi pare veramente troppo! :p Comunque vedrò di ricordarmi che sono un gioiello, sperando di non accecarmi guardandomi allo specchio!!! :") Grazie testone, sei di conforto :*
Mia cara, a tutti capita o è capitato di pensare che gli altri godano di ciò che a noi è negato: io invidio te, tu invidi me (parlo di invidie innocenti, perchè la vera invidia è un'altra cosa), salvo accorgerci poi che alla fin fine tutti godiamo de privilegi e tutti soffriamo di privazioni. La vita a tutti da e tutti priva. Un abbraccio e a presto. Yugh.
Non volevo dire questo...è solo che ogni tanto dovremmo guardare dentro noi stessi e accettarci x quello che siamo! Io sono una macchina sforna-errori, ma sò di agire sempre in buona fede, e x questo non me ne voglio! Che tutto intorno a me sia uno schifo lo dò quasi x scontato e vado oltre, ma questo non deve comprendere me stesso! Forse a furia di essere soli avrò imparato a reagire, non sò, ma a volte è meglio non accanirsi contro se stessi, credimi!
Accettarsi per quello che siamo senza prendere atto dei nostri errori e cercare di non commetterli più, forse non è in liena con il mettersi in gioco. Comunque, potrebbe essere che io sia troppo dura con la vita in generale. Non è questione di accanirsi contro sè stessi, è rendersi conto di non aver fatto tutto il possibile e smettere di dare la colpa a quello che ci gira intorno. E' facile piangersi addosso ma è abbastanza difficile capire cosa si possa volere dalla propria vita.
Altrettanto giusto, bisogna sempre far tesoro dei propri errori, si cerca sempre di migliorarsi, la mia non voleva essere una mentalità così ristretta, x carità, l'esperienza ci aiuta molto! A volte xò non bisogna mangiarsi troppo le mani x non aver fatto tutto il possibile, magari era destino, e cmq sai che la prossima volta ci metterai più impegno! Se devo pensare a tutte le cose che potevo fare meglio a quest'ora mi sarei sparato! :):):)
Inviato da: dolceamore85
il 06/01/2012 alle 05:38
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il 08/10/2008 alle 15:44
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il 26/08/2008 alle 11:10
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il 19/08/2008 alle 03:00
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il 01/08/2008 alle 18:13