Creato da soleincielo83 il 12/01/2010

Luce di Dio

NON AVERE PAURA ,LA PAURA E' UN SENTIMENTO CHE NON PORTA ALLA VERITA'

 

« Gesu' !UNITI NELLA PREGHIERA »

30/04/2012

Post n°67 pubblicato il 03 Maggio 2012 da soleincielo83

 

“Non dormite, ma vegliate in questo tempo in cui il male opera grandemente.” Figli il ritmo frenetico del vostro vivere quotidiano, le molte preoccupazioni le delusioni gli insuccessi e i diversi modi di pensare e agire attorno a voi, vi fanno avvertire spesso il profondo senso di disorientamento e dispersione creando una sensazione di insicurezza e talvolta di inutilità di scoraggiamento e di paura. È facile in questi momenti smarrire il senso di quanto vivete e fate e può subentrare un vivere rassegnato o superficia¬le, un vivere alla giornata. Ricordate figli che siete in balia di avvenimenti e si¬tuazioni, ma potete riscoprire nuove energie di vita per essere protagonisti del¬la vostra trasformazione. Domani inizia il mese a Me dedicato, e ciascuno di voi può avere dentro la fede e la certezza di essere dentro un disegno di grandezza assoluta, e di realizzazione piena di voi stessi, fondato sulla fedeltà e sull'amore di Dio. Per que¬sto è importante lasciare illuminare la vostra vita e le si¬tuazioni che vivete dalla parola di Dio, dall’amore fedele di un DIO che è Padre. E’ stupendo poter pen¬sare, sapere con certezza e dire che non si è nati per caso, che il vostro nome è pronunciato dall'eternità, che Dio vi cono¬sce e vi ama da sempre, che la vostra vita è affidata sì alla vostra responsabilità, ma non è solo nelle vostre mani: è anche sempre nelle mani di un Padre. Io intervengo nella vita dell’uomo per salvarlo, e lo avvolgo nel mio manto che è simbolo del mio grembo, per portarlo alla sua salvezza, ma moltissimi in questo tempo rifiutano la mia presenza perché sono scomoda, sono colei che ha vinto il male con l’obbedienza e il male fa di tutto per inculcare nel cuore dell’uomo che non bisogna onorarmi, perché sono una donna come tante.. Io non ho cercato la gloria nel mio tempo terreno, e non la cerco ora che sono gloriosa accanto al Figlio, ma come Madre che è rimasta sempre nel suo silenzio nascosta, ho operato nella vita del Figlio, e ancora oggi opero per portare le anime alla luce, quella luce che se non passava dal Mio grembo non poteva mai essere carne di CRISTO. Chi ama Dio, non può non amare quel che Lui ama infinitamente e conformarsi all’amore di Dio significa amare anche ME e amarMi significa amare Dio che ha posto la sua dimora in ME. Non si può amare il FIGLIO che è passato dal Mio grembo se non si ama prima ME, perché Io Sono la porta di DIO, da cui ha fatto passare la carne divina. A ME Dio ha affidato questa missione eterna: far conoscere il suo stesso Amore agli uomini che Lui ama. E’ nella Parola Santa lasciata scritta che dovete capire il grandioso amore di DIO per ME,e se DIO mi onora e mi ama, l’uomo non può mettermi da parte. La Sacra Scrittura vi dice che: "Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" Ma che cosa è questo cuore? E’ come difendere questa dimensione intima di MARIA che moltissimi riducono a puro sentimentalismo o addirittura aboliscono totalmente la mia figura? In verità, la stessa Sacra Scrittura vi dice che Dio sa quel che c’è nel cuore di ogni uomo,ed è la stessa Sacra Scrittura a dirvi quel che IO serbavo nel MIO Cuore: serbavo la realizzazione di tutti quei misteri divini che MI circondavano e MI coinvolgevano, ma in più li meditavo, li elaboravo e ne facevo un motivo di ulteriore riflessione su Dio, sul suo Amore e su ME stessa, sul Mio ruolo di Madre all’interno della storia della salvezza che si realizzava con l’incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione del Figlio Gesù. L’amore cerca l’amore, l’amore vuole specchiarsi in se stesso, e questo è ciò che avviene tra Dio e la creatura che si apre a Lui. In ME MARIA,avete l’esempio massimo di questo rapporto tra Dio e la creatura che non può essere ignorato. Rifiutarmi significa permettere al male di operare nella vostra mente, affinché Io, che sono stata scelta per proteggere i figli di DIO, sia ostacolata proprio dalla vostra volontà che mi rifiuta. Se si crede nella parola di CRISTO allora dovete capire che la stessa parola si è resa carne dentro di ME, e IO rappresento la continuità di Dio e l’uomo non può ignorare questa grandezza e verità, perché se l’ignora significa che egli ha accolto la parola del male dentro di lui che cerca di annientare la mia persona in tutti i modi possibili. Le continue eresie che circolano fanno si che nella mente dell’uomo si facciano spazio i dubbi, per concretizzare sempre di più la parola del male, e mai come in questo momento, in cui la Mia presenza nel mondo è molto assidua, egli ha sferrato un attacco contro di ME per screditare la Mia persona e la Mia potenza. Gli spiriti dell’aria sanno quale forza IO HO nel piano di DIO, e si adoperano in tutti i modi per mettere disorientamento nei cuori degli uomini per fiaccarli nella loro fede. Inutile leggere e conoscere le scritture se non si entra nella profondità di esse, perché significa che la parola resta superficialmente, perché è il cuore che non fa agire lo Spirito che dona sempre la verità a chi la cerca. Infatti in questo tempo in cui tante parole del male circolano, quando un cuore cerca la verità allora lo spirito va in aiuto di colui che cerca DIO e ritrova la via per proseguire il suo viaggio rinforzato dalla fortezza di DIO. Figli anche fra di voi egli agisce, perché egli vuole portarvi a non vivere pienamente della parola di DIO. Egli cerca d’influire nelle vostre cose, per turbare l’ordine della realtà per farvela apparire illogica e tiranna, anche nelle piccole cose, specialmente quando, voi vi agitate, interviene come un maligno che si diletta a farvi disperare. Cerca d’influire su quelli che vi fanno del male in modo da renderli più maligni, per poi farvi agitare contro DIO, e vi fa intravedere la vita del mondo come spensierata e migliore, mentre vi fa vivere come una oppressione quella dello spirito. Egli è pronto sempre ad intervenire ad ogni vostra preghiera, per complicare le incresciose situazioni proprio quando pregate, alfine di screditare la vostra elevazione a Dio. L’arte satanica è più sottile ed insidiosa di quello che potete supporre, perché il male si cela sempre sotto una forma a voi familiare in modo da non destare i vostri sospetti. La sua malignità è terribile perché egli è malizia assoluta, senza sensibilità di cuore e di compassione. Egli ama dunque fare il male e si diletta nel vedere le creature agitate ed impacciate nelle sue insidie, per questo niente più lo sconcerta quanto la pazienza, la carità, l’umiltà e la mansuetudine. Satana cerca d’influire in tutto, lavora più di quello che Voi supponete per screditare in voi Dio e quello che appartiene a Dio Egli non può penetrare in voi che per i centri nervosi, e quando voi siete agitati, quando i vostri nervi sono in maggiore agitazione gli è più facile influenzarvi, perché nella maggiore tensione i nervi non sono dominati dalla vostra volontà e sono senza controllo, sono come una casa incustodita, dove più facilmente il ladro può penetrare. Voi figli vivete avvolti da spiriti maligni e non ve ne accorgete e vi fate vincere da essi con una facilità impressionante, egli vi può spingere ad una falsa pietà, mancare di carità a non saper vedere gli altri nei loro bisogni, vi spinge nell’egoismo, nell’avarizia che chiude il cuore agli altri per guardare solo se stessi, vi fa credere che quello che voi state facendo sia giusto ma intanto vi fa stare lontani dalla preghiera. Io parlo a voi figli a cui è stato donato l’amore di un PADRE che ha effuso sopra di voi il suo SPIRITO che è seme di rigenerazione e di protezione,per portarvi via da questo vostro finito, e farvi intravedere le bellezze nell’essere creature nuove rivestite di luce IO COME MADRE, desidero farvi forti per vincere su questa terra le battaglie con il male che perseguita i figli di DIO, E DESIDERO CHE VOI ABBIATE FIDUCIA NELLA MIA PAROLA, perché solo in essa voi troverete ogni saggezza e ogni verità per vivere ogni equilibrio per acquisire il premio desiderato e conquistato con la vostra lotta di volontà. Non sottovalutate queste gerarchie di demoni, perché essi sono presenti in mezzo a voi proprio per mettervi contro Dio, per farvi rinnegare il vostro sigillo, e inseminano dentro di voi, ogni disamore per contrastare il vostro cuore e rendervi così ostili alla parola che insegna l’amore e la fiducia in Dio. Si è vero che le prove possono essere quelle che determinano la vostra fedeltà, ma è anche vero che fino a che in voi vi è un alito di volontà, Dio che è PADRE non vi abbandona e cammina con voi per farvi adempiere alla vostra missione, ma occorre la vostra volontà che non si pieghi , che doni sempre ascolto alle parole di Dio, perché esse saranno l’unica ancora che farà stare stabile la vostra costruzione spirituale. Vi offro il Mio aiuto sostanziale, altro non posso fare se voi non mi ascoltate, pregate con il cuore, perché ciò che chiedete al Padre nella vostra preghiera di giusti vi sarà concesso, ricordatelo sempre perché tutto è nelle vostre mani. Dio sapeva che anche Adamo avrebbe fallito ma mise nelle sue mani tutto e quella libertà poteva renderlo padrone di ogni decisione. Nella sua mano destra possedeva la perfezione, la conoscenza, la potenza del creato, nella sua sinistra il potere decisionale di invertire tutto il suo essere nell'adempimento del disegno eterno e in quel potere decisionale il male aveva quel potere di inoltrarsi e oscurare il suo cammino, ma tutto poteva essere sovvertito da un "no" alla seduzione. Il potere del male entra il correlazione con il potere decisionale dell'uomo ma non determina l'assolutismo, non è più forte il male, è l'uomo che con la sua bilancia può decidere la sua direzione. Si, il male vuole far credere che le sue capacità sono enormi, che la sua potenza sovrasta la potenza di Dio, ma queste sono parole che possono affascinare coloro che non credono e che adorano il male, ma sono parole che si frantumano nei cuori di chi vive per Dio e come roccia non si lascia scalfire. Ricordatelo questo, nessun male può assoggettare l'uomo, lo fa per prova di Dio ma poi deve liberarlo dalla sua morsa se la volontà dell’uomo è ferma nella volontà di Dio. Ricordatelo voi tutti, ogni azione è sottoposta al suo equilibrio di giustizia, se la volontà si ostina, non lotta, allora tutto si può ribaltare e determinare la sua condizione. Quello che voglio dirvi è che dovete frantumare le vostre disunioni, le contestazioni, perché se continuate il male è li che agisce e come potete essere cosi stolti? Questo è il mese delle grandi grazie che Io posso elargire, e sia questo un mese di grandi resurrezioni, vogliate darMi quella gioia grande di vedervi uniti nell'amore e nella fratellanza. Vi voglio, figli, nel Mio giardino, perciò abbiate premura di raccogliere queste Mie Parole e renderle fruttuose. Domani può essere troppo tardi per rinsaldare quelle fondamenta che vi servono per costruire il vostro edificio spirituale. Maria vi incita, Maria vi vuole guidare. Maria vi vuole tutti. Camminerò con voi ma voi date la mano a Colei che è Madre nell'umiltà assoluta e nell'obbedienza totale ai voleri di Dio. L'Eterno Dio nella sua grande grazia concede a voi la sua misericordia ed lo vi dono il dolce "profumo" del Paradiso che vuole scendere a voi. Pregate e non temete, pregate, figli, perché il mondo è in subbuglio. Pregate incessantemente. L'ora del Figlio sta per calare. Tante cose stanno per accadere, perciò, figli, Dio vi darà la Sua fortezza. Non temete Dio è eterno e buono e la Sua verità è senza fine. Lo Spirito vi accompagni ed Io vi benedico nel Nome della santissima Trinità: Padre, Figlio e Spinto Santo. Amen. Dio vi protegga,.. e voi siate figli che operano nella verità Amen.

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Commenti al Post:
mirarosa70
mirarosa70 il 03/05/12 alle 13:35 via WEB
Madre del Cielo,grazie....Tu sei la porta del Paradiso....grazie x il Tuo Amore infinito....Rosanna
 
 
soleincielo83
soleincielo83 il 03/05/12 alle 22:11 via WEB
Cara Mirarosa apprezzo sempre la tua semplicità,e la trasparenza del tuo credo, resta sempre legata alla Vergine che in quest'ultimo periodo sarà colei che ci proteggerà e ci farà restare semre uniti al figlio. fraternamente soleincielo.
 
zelota0
zelota0 il 03/05/12 alle 17:34 via WEB
Per mezzo di Maria ebbe inizio la salvezza del mondo, ancora per mezzo di Maria deve avere il suo compimento. Nella prima venuta di Gesù Cristo, Maria quasi scomparve, perché gli uomini, ancora poco istruiti e illuminati sulla persona di suo Figlio, non si allontanassero dalla verità, attaccandosi troppo sensibilmente e grossolanamente a lei. Così sarebbe certamente accaduto -se ella fosse stata conosciuta- a causa dell'incanto meraviglioso che Dio le aveva conferito anche nell'aspetto esteriore. Ciò è così vero che san Dionigi l'areopagita osserva che quando la vide, l'avrebbe presa per una dea a motivo delle segrete attrattive e dell'incomparabile bellezza che aveva, se la fede, nella quale era ben fermo, non gli avesse insegnato il contrario. Ma nella seconda venuta di Gesù Cristo, Maria deve essere conosciuta e rivelata dallo Spirito Santo, per far conoscere, amare e servire Gesù Cristo per mezzo di lei. Non esistono più, infatti, i motivi che determinarono lo Spirito Santo a nascondere la sua sposa mentre elle viveva quaggiù e a manifestarla ben poco dopo la predicazione del Vangelo. [50] In questi ultimi tempi, Dio vuole dunque rivelare e manifestare Maria, capolavoro delle sue mani. 1) Perché ella quaggiù volle rimanere nascosta e si pose al di sotto della polvere con umiltà profonda, avendo ottenuto da Dio e dai suoi Apostoli ed Evangelisti di passare inosservata. 2) Perché ella è il capolavoro delle sue mani, sia quaggiù nell'ordine della grazia che in cielo nell'ordine della gloria, e Dio vuole riceverne gloria e lode in terra dai viventi. 3) Perché è l'aurora che precede e annuncia il sole di giustizia Gesù Cristo, e quindi dev'essere conosciuta e svelata, se si vuole che lo sia Gesù Cristo. 4) Perché, essendo la strada per la quale Gesù Cristo è venuto a noi la prima volta, è pure la strada che egli seguirà nella sua seconda venuta, anche se in modo diverso. 5) Perché è il mezzo sicuro e la strada diritta e immacolata per andare a Gesù Cristo e trovarlo perfettamente. Per mezzo di lei, dunque, devono trovarlo le anime sante che devono risplendere in santità. Chi trova Maria, trova la vita, cioè Gesù Cristo, via, verità e vita. Ora non si può trovare Maria senza cercarla, né cercarla senza conoscerla; poiché non si cerca, né si desidera un oggetto sconosciuto. Bisogna dunque che Maria sia conosciuta più che mai, per la maggior conoscenza e gloria della Santissima Trinità. 6) Maria deve risplendere più che mai in questi ultimi tempi in misericordia, in forza e in Grazia. In misericordia per ricondurre ed accogliere amorevolmente i poveri peccatori e i traviati che si convertiranno e ritorneranno alla Chiesa cattolica. In forza, contro i nemici di Dio, gl'idolatri, gli scismatici, i maomettani, gli ebrei e gli empi induriti che si ribelleranno in modo terribile per sedurre e far cadere, con promesse e minacce, tutti quelli che saranno loro contrari. E infine deve risplendere in grazia, per animare e sostenere i prodi soldati e fedeli servi di Gesù Cristo che combatteranno per i suoi interessi. 7) Da ultimo, dev'essere «terribile come schiere a vessilli spiegati» di fronte al diavolo e ai suoi seguaci, soprattutto in questi ultimi tempi, perché il diavolo, ben «sapendo che gli resta poco tempo», e più poco che mai, per trarre a rovina le anime, raddoppia ogni giorno i suoi sforzi e i suoi attacchi. Susciterà infatti, quanto prima, crudeli persecuzioni e tenderà terribili insidie ai servi fedeli e ai veri figli di Maria, che egli vince più difficilmente degli altri.
 
zelota0
zelota0 il 03/05/12 alle 17:44 via WEB
Maria E L'ULTIMA LOTTA --------------------------------------- [51] Soprattutto a queste ultime e crudeli persecuzioni del diavolo, che andranno crescendo tutti i giorni fino al regno dell'Anticristo, deve riferirsi la prima e celebre profezia e maledizione pronunciata da Dio nel paradiso terrestre contro il serpente. È bene spiegarla qui, a gloria della Vergine santissima, a conforto dei suoi figli e a confusione del diavolo. «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno. [52] Dio ha fatto e preparato una sola ma irriconciliabile inimicizia, che durerà ed anzi crescerà sino alla fine: l'inimicizia tra Maria, sua degna Madre, e il diavolo, tra i figli e servi della Vergine santa e i figli e seguaci di Lucifero. Pertanto la nemica più terribile del diavolo che Dio abbia mai creata, è Maria, sua santa Madre. Fin dal paradiso terrestre -quantunque ella non fosse ancora che nella sua mente- il Signore le ispirò tanto odio contro quel maledetto nemico di Dio, e le diede tanta abilità per scoprire la malizia di quell'antico serpente, tanta forza per vincere, abbattere e schiacciare quell'empio orgoglioso, che il demonio la teme, non solo più di tutti gli angeli e gli uomini, ma, in certo qual senso, più di Dio stesso. Non già perché l'ira, l'odio e il potere di Dio non siano infinitamente maggiori di quelli della Vergine Maria, le cui perfezioni sono limitate, ma: l ) perché Satana, che è superbo, soffre infinitamente più d'essere vinto e punito da una piccola ed umile serva di Dio e l'umiltà della Vergine lo umilia più che la divina onnipotenza; 2) perché Dio ha dato a Maria un potere così grande contro i demoni, che questi molte volte furono costretti a confessare, controvoglia, per bocca degli ossessi, di temere uno solo dei suoi sospiri per qualche anima, più delle preghiere di tutti i Santi, e una sola delle sue minacce contro di essi, più di tutti gli altri loro tormenti. [53] Ciò che Lucifero ha perduto con l'orgoglio, Maria l'ha conquistato con l'umiltà. Ciò che Eva ha dannato e perduto con la disobbedienza, Maria l'ha salvato con l'obbedienza. Eva, obbedendo al serpente, ha rovinato con se tutti i suoi figli, che abbandonò in potere del demonio. Maria, rimanendo perfettamente fedele a Dio, ha salvato con sé tutti i suoi figli e servi, che consacrò alla sua Maestà. [ 54 ] Dio non ha costituito soltanto una inimicizia, ma delle inimicizie; l'una tra Maria e il demonio, l'altra tra la stirpe della Vergine santa e la stirpe del demonio. In altre parole, Dio ha posto inimicizie, antipatie e odî segreti tra i veri figli e servi della Vergine santa e i figli e schiavi del demonio. Non si amano tra loro, non c'è intesa tra loro! I figli di Belial Gli schiavi di Satana, gli amici del mondo - che è la stessa cosa! - hanno sempre perseguitato e continueranno più che mai a perseguitare quelli e quelle che appartengono alla santissima Vergine, come un giorno Caino ed Esaù, figure dei reprobi, perseguitarono i loro rispettivi fratelli Abele e Giacobbe, figure dei predestinati. Ma l'umile Maria riporterà sempre vittoria su quel superbo, e vittoria così grande, che riuscirà perfino a schiacciargli il capo, dove si annida il suo orgoglio. Ne svelerà sempre la malizia serpentina, ne sventerà le trame infernali, ne manderà in fumo i diabolici disegni e difenderà sino alla fine dei tempi i suoi servi fedeli da quelle unghie spietate. Ma il potere di Maria su tutti i demoni risplenderà in modo particolare negli ultimi tempi, quando Satana insidierà il suo calcagno, cioè i suoi poveri schiavi e umili figli che lei susciterà per muovergli guerra. Questi saranno piccoli e poveri secondo il mondo, infimi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e maltrattati come il calcagno lo è in confronto alle altre membra del corpo. In cambio saranno ricchi di grazia divina, che Maria comunicherà loro in abbondanza, grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori ad ogni creatura per lo zelo coraggioso, e cosi fortemente sostenuti dall'aiuto di Dio, che con l'umiltà del loro calcagno, uniti a Maria, schiacceranno il capo del diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo.
 
 
soleincielo83
soleincielo83 il 03/05/12 alle 22:00 via WEB
Ti rispondo alle domande che mi hai fatto nel post precedente. Caro Z. dato che mi hai scritto nel blog, qui ti rispondo .Sono venuti i profeti nell’era dl Padre , Quindi inizia una cammino di evoluzione spirituale da parte dell’uomo. I profeti sono stati provati e riprovati nella loro fede e nella loro obbedienza a Dio. Con essi la chiesa di quel tempo attesta che la rivelazione è terminata pur essendo chiaro in alcuni testi dell’antico testamento, che preannunciano la venuta del Cristo.(Isaia, Michea, Geremia ….) Viene il tempo che il figlio dell’uomo nasce nel seno verginale di Maria assume ogni condizione umana tranne il peccato, e con il martirio del Suo Spirito e della Sua carne riconcilia l’uomo a Dio ed inizia la redenzione, infatti anche S.Paolo nelle sacre scritture asserisce che lui continua la redenzione di Cristo ma non la completa. Sarà la venuta dello Spirito come ci annuncia Gesù che porterà la conoscenza completa di tutto quello che Gesù ha iniziato a rivelarci. Inno alla carità: ”Oggi conosciamo infatti imperfettamente,e imperfettamente profetizziamo; ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto.” Quindi i prescelti dello Spirito saranno uomini semplici che con la rinuncia a tutto come dice il Monfort saranno i nuovi evangelizzatori, uomini comuni che come gli apostoli sapranno rendere gloria Dio e scriveranno con la loro vita i nuovi vangeli, i vangeli dello Spirito. Le cose bisogna vederle con semplicità, Dio doveva riportare tutto nella perfezione, l’uomo aveva peccato, il Figlio di Dio aveva riconciliato l’uomo a Dio e l’uomo doveva terminare riportando lui stesso la vittoria sul male pareggiando cosi l’antica disobbedienza, ciò che ci aspetta non è tutto nefasto ma è il preludio di nuovi cieli e nuova terra come dice il salterio dove tutto tornerà nella perfezione e nella pace come era ai primordi. Comunque l’essenziale e amare e seguire i comandamenti, poi il resto lo compirà il Signore. Affettuosamente soleincielo.
 
   
zelota0
zelota0 il 04/05/12 alle 14:10 via WEB
NOI VENERIAMO MARIA E NON ADORIAMO SOLO DIO NOI ADORIAMO _________L'apologetica ha molte cose da dire riguardo la Vergine Maria. Sapete che la dottrina cattolica sulla Madonna, il culto che la Chiesa e i cattolici rendono alla Madre di Dio, le verità dogmatiche che La riguardano e che i cattolici sono tenuti a credere vengono contestate, tutte o in parte, dal mondo protestante e dai Testimoni di Geova. 3. Secondo costoro, la Chiesa altera la verità del Vangelo quando afferma e insegna che ogni cristiano è chiamato a venerare la Madre di Dio, a pregarla, a crederLa mediatrice tra Dio e gli uomini di tutte le grazie. 4. Per loro, la venerazione della Madre di Dio nasconde o diminuisce il vero culto che si deve prestare soltanto a Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo (per i protestanti), o che è solo Padre (per i Testimoni di Geova). 5. Naturalmente, ogni cattolico, e ogni apologeta, trae spunto da queste contestazioni per approfondire le ragioni della sua fede e per rispondere punto per punto alle accuse. 6. Ci serviremo, per questa conversazione, di un opuscolo del gesuita Nicola Tornese dedicato alla "Madonna contestata" e integrerò quanto scrive Padre Tornese con informazioni e dati che traggo dalla preziosissima - e ormai quasi introvabile - Enciclopedia Cattolica, che ho esaminato alla voce "Maria". 7. Come è nostra abitudine, chiederemo alla storia di indicarci che cosa pensavano i primi cristiani della Madre di Dio. Vogliamo sapere se anch'essi veneravano Maria, come noi cattolici oggi. O se, al contrario, hanno "ragione" protestanti e Testimoni di Geova. 8. Il tema di questa conversazione riguarda, dunque, il culto mariano. Sgomberiamo subito il campo da ogni confusione di carattere dottrinale e spieghiamo bene che cosa intende la dottrina cattolica per culto mariano, per culto prestato alla Vergine Maria. 9. Il culto di Maria viene definito "iperdulia". È un termine che significa prestare un onore speciale, superiore all'onore che si deve ai santi. 10. Perché un cattolico presta alla Vergine Maria un onore speciale? La risposta è semplice: a causa della sua singolare eccellenza, della sua eccezionale e singolare dignità, perché è la Madre di Dio ed è la Regina di tutti i santi. 11. Chiarito che cosa si intende per venerazione di Maria, non possiamo più cadere nel tranello che ci tendono i Testimoni di Geova, quando accusano noi cattolici di "adorare" Maria. I cattolici non adorano Maria, adorano solo Dio. I cattolici venerano Maria, che è cosa ben diversa dall'adorare. _________________________________
 
     
zelota0
zelota0 il 04/05/12 alle 14:16 via WEB
2° PARTE SU MARIA _________________________________________ - Protestanti e Testimoni di Geova contestano il culto a Maria, insegnato dalla Chiesa cattolica. Per la verità, va detto che molti di loro portano un certo rispetto per la Madre di Gesù, ma non comprendono come sia possibile prestarLe culto. 13. Torniamo alla nostra domanda: per quale ragione noi cattolici prestiamo un culto a Maria, veneriamo la Vergine Madre di Dio. 14. Rispondiamo brevemente. In primo luogo: la ragione per la quale i cattolici venerano Maria si trova nel Vangelo. Ivi è raccontato, in modo illuminante, che l'angelo Gabriele e santa Elisabetta hanno rivolto a Maria parole piene di venerazione profonda. 15. L'angelo Gabriele e santa Elisabetta hanno trattato Maria con autentica venerazione. Dunque noi cattolici - lo ricordino Protestanti o Testimoni di Geova - quando veneriamo Maria non facciamo altro che imitare l'angelo Gabriele e santa Elisabetta. 16. Conosciamo le parole che l'angelo rivolge a Maria, ricordate da san Luca: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te" . Dunque, quando noi cattolici veneriamo la Madonna pregando l'Ave Maria, non facciamo altro che ripetere il saluto dell'angelo. 17. Proseguiamo. Conosciamo le parole che santa Elisabetta rivolge a Maria quando la Madre di Gesù va a trovarla, parole anch' esse riportate dal Vangelo di san Luca: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo" (Le 1 ,42). Vedete bene che quando veneriamo la Madonna pregando l'Ave Maria, noi cattolici altro non facciamo che aggiungere, al saluto angelico, le parole di santa Elisabetta. 18. E se ci pensiamo bene! qui delle due; l'una: o queste parole, piene di venerazione, queste affermazioni dell'angelo e di santa Elisabetta erano sbagliate - e allora bisogna concludere che l'angelo inviato da Dio e santa Elisabetta hanno sbagliato, e ha sbagliato anche san Luca, perché non ha contestato quelle parole - oppure quelle parole erano appropriate, erano doverose e allora facciamo bene noi cattolici a ripeterle, a venerare la Madre di Dio pregando l'Ave Maria, imitando l'angelo Gabriele e santa Elisabetta. 19. In secondo luogo: i cattolici invocano Maria, la credono capace di intercedere presso Dio, le rivolgono preghiere chiedendole di intervenire presso suo Figlio per ottenete i favori di Dio. 20. Protestanti e Testimoni di Geova contestano questo potere di intercessione della Vergine Maria, contestano che Maria sia Mediatrice tra i cristiani e Dio. Per loro, questa sarebbe una invenzione della Chiesa cattolica e un allontanamento dal Vangelo. 21. Quali ragioni, quali motivi abbiamo noi cattolici per sostenere, giustificare e difendere dalle contestazioni la verità del potere di intercessione di Maria? 22. Rispondiamo semplicemente. La prima ragione, come sempre, sta nel Vangelo. Per chi lo sa leggere, l'episodio del primo miracolo di Gesù, compiuto a Cana di Galilea, riportato dal Vangelo di san Giovanni, è illuminante, esemplare e chiarissimo. Durante il banchetto nuziale, al quale era stato invitato anche Gesù, viene a mancare il vino e Maria interviene, intercede, fa da mediatrice tra gli invitati a nozze e Gesù stesso. 23. E che cosa succede? Succede che Gesù dice a sua Madre che non è ancora giunta la sua ora, quindi che non aveva in conto di manifestare il suo potere, ma, per l'intercessione di Maria, che si era rivolta a suo Figlio, Gesù rimedia: l'acqua viene trasformata in vino. 24. Dunque, quando noi cattolici chiediamo l'intercessione di Maria non facciamo altro che chiedere alla Madre di Dio di fare ciò che ha fatto a Cana, è cioè di rivolgersi a suo Figlio per i nostri bisogni. 25. Qui si potrebbe chiedere a Protestanti e a Testimoni di Geova di spiegarci dove sbagliamo noi cattolici, quando chiediamo a Maria di comportarsi come si è comportata a Cana, ottenendo da suo Figlio Gesù un vero miracolo. 26. Ma l'apologetica può ricordare anche altre ragioni per giustificare la verità cattolica. Infatti, se passiamo dalla Sacra Scrittura alla storia, vediamo che anche i cristiani dei primi secoli invocavano Maria, La pregavano, consapevoli del suo potere di intercedere presso Dio.
 
     
champions_3
champions_3 il 05/05/12 alle 19:51 via WEB
OGGETTO: LE VERITA' NASCOSTE SUI POTERI SOPRANNATURALI E LE RIVELAZIONI DI: MEDJUGORJE-LOURDES-FATIMA E QUANTI NE VERRANNO FINO ALLA FINE DEL MONDO. Per prima cosa desidero invitare tutti i credenti di Leggere e Meditare la parola di Dio, così come è scritta nella sacra scrittura, La Bibbia, così facendo si può capire letteralmente molti passi biblici della parola di Dio e la sua vera rivelazione su tutto quello che Dio ha già detto dall'antichità. Del resto, chi si accosta a Dio, deve sapere che per certo Egli è il numeratore di tutti quelli che lo cercano con sincerità di cuore. Detto questo, evidenzierò cosa dice la sua parola in merito a tutti quelli che ne faranno tesoro di queste parole ispirate dallo SPIRITO SANTO, nella lettera di San Paolo a Timoteo. "Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparato e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre scritture, le quali possono darti la >> SAPIENZA <<che conduce alla>> salvezza <<mediante la fede in GESU' CRISTO. Ogni scrittura è ispirata da DIO e utile a insegnare a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perchè l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. 2° Lettera a Timoteo, capitolo 3 verso 14 a 17." I COSIDDETTI VEGGENTI: Considero che molte persone hanno una profonda stima di queste persone, vuoi perchè sono andate personalmente in questi luoghi di Manifestazioni e hanno avuto un contatto diretto e, molti altri ci credono poichè viene raccontato loro in particolare alcuni aspetti miracolosi di questi eventi che succedono in queste riunioni. Quindi, tutto ciò che succede in questi determinati luoghi è assolutamente vero, ma ciò non viene da parte della Vergine Maria, poichè, Maria, prima di tutto è stata assunta nel cielo, ed è alla destra di Dio e non ha avuto nessun compito speciale di curare personalmente le creature umane, ma questo compito è stato affidato a Gesù Cristo il SIGNORE. Infatti, le sacre scritture per quanto ci insegnano è detto di Cristo il Salvatore delle Anime nostre, ma non mettono in risalto la nostra cara Amata maria. Detto questo, non voglio discriminare Maria, poichè essa è mia sorella di fede e, oltre tutto ho una profonda stima di Lei, quindi, pur rimanendo nella condizione di amare quelli che mi hanno preceduto nella gloria di Dio, mi studio giorno dopo giorno con l'aiuto di Dio a fare il Simigliante dei Santi. Pertanto, non essendo la vergine Maria a Manifestarsi, è assolutamente il diavolo e i suoi angeli che usano questi prodigi e Miracoli, per ingannare e per fuorsviare i credenti che si affidano a tali manifestazioni. Le, cosiddette, Manifestazioni dove si intravede una donna luminosa che appare e scompare nelle sue molteplici sfaccettature, sono viste primariamente dai suoi veggenti, e in molti altri casi da gente comune in vari posti curiosi, perfino sugli aerei di linea internazionali. Questi prodigi sono verosimilmente straordinari, per far si che è impossibile credere ad un inganno macchinato da satana e dai suoi angeli, poichè il loro fine è l'inganno della menzogna per far si che le Anime si sviano dalla conoscenza e dalla verità di Dio, col fine ultimo di perdere la propria Anima nell'inferno dei già condannati demoni. Infatti, alcuni vogliono farci credere che i demoni vanno e vengono dall'inferno sulla terra e, dalla terra all'inferno, ma tutto questo non è altro che una teologia di filosofia di veduta umana, mentre invece la realta non è così, il diavolo e i suoi sono stati mandati via dai luoghi celesti dall'ETERNO IDDIO, quindi, essi sono sulla terra, il loro scopo e di tentare ed ingannare il genere umano con le presunte Manifestazioni, e non solo. Nella straordinaria opera dei miracoli di alcuni guarigioni che lui compie sui malati, egli lo fa in vitù di applacare la sua opera di beneficenza bugiarda per aquistare le anime in suo potere, anche se questi in verità non sanno che è lui l'artefice di tutto questo diabolico miracolo, ma Maria. Il diavolo ha una certa potenza, egli l'ha avuta nel momento che Dio ha creato questi spiriti angelici decaduti, perciò, come esseri spirituali hanno questa potenza, ed è per natura in loro possesso per fare determinate cose. Ora attraverso le sacre scritture esamineremo più da vicino questo fenomeno. satana, il diavolo, è sulla terra, come viene dimostrato dalla parola di Dio, nel libro dell'apocalisse (o rivelazione) ""IL GRAN DRAGONE, IL SEPERNTE ANTICO, CHE E' CHIAMATO DIAVOLO E SATANA, IL SEDUTTORE DI TUTTO IL MONDO, FU GETTATO GIU'; FU GETTATO SULLA TERRA, E CON LUI FURONO GETTATI PURE I SUOI ANGELI. APOCALISSE CAPITOLO 12 VERSO 9,>> HA UNA CERTA POTENZA <<""LA VENUTA DI QUELL'EMPIO AVRA' LUOGO, PER L'AZIONE EFFICACE DI SATANA, CON OGNI SORTA DI>> OPERE POTENTI <<, DI SEGNI E DI PRODIGI BUGIARDI, CON OGNI TIPO DI INGANNO E D'INIQUITA' A DANNO DI QUELLI CHE PERISCONO PERCHE' NON HANNO APERTO IL CUORE ALL'AMORE DELLA VERITA' PER ESSERE SALVATI. PERCIO' DIO MANDA LORO UNA POTENZA D'ERRORE PERCHE' CREDANO ALLA MENZOGNA; AFFINCHE' TUTTI QUELLI CHE NON HANNO CREDUTO ALLA VERITA' MA SI SONO COMPIACIUTI NELL'INIQUITA', SIANO GIUDICATI."2° LETTERA AI TESSALONICESI, CAP.2 versi 9 A 11. E' chiamato anche>> LA BESTIA << assieme al suo falso Profeta a cui da il suo potere per fare miracoli" MA LA BESTIA FU PRESA E CON LEI FU PRESO IL FALSO PROFETA CHE AVEVA FATTO PRODIGI DAVANTI A LEI, CON I QUALI AVEVA SEDOTTO QUELLI CHE AVEVANO PRESO IL MARCHIO DELLA BESTIA E QUELLI CHE ADORAVANO LA SUA IMMAGINE. TUTTI E DUE FURONO GETTATI VIVI NELLO STAGNO ARDENTE DI FUOCO E DI ZOLFO." APOCALISSE CAP.19 VERSO 20. Quindi il diavolo da la sua potenza anche a chi vuole adorarlo e servirlo, infatti, ha avuto la sfrontatezza di dire al SIGNORE GESU'(che è Dio): "TI DARO' TUTTA QUESTA POTENZA E LA GLORIA DI QUESTI REGNI; PERCHE' ESSA MI E' STATA DATA E LA DO A CHI VOGLIO, SE DUNQUE TU TI PROSTI AD ADORARMI SARA'TUA."VANGELO DI S.LUCA CAP.4 versi 5 a 7. Oltre tutto il diavolo si traveste anche DA ANGELO DI LUCE PER INGANNARE". QUESTI TALI SONO FALSI APOSTOLI, OPERAI FRAUDOLENTI, CHE SI TRAVESTONO DA APOSTOLI DI CRISTO. NON C'E' DA MERAVIGLIARSENE, PERCHE' ANCHE SATANA SI TRAVESTE DA ANGELO DI LUCE. NON E' DUNQUE COSA ECCEZIONALE SE ANCHE I SUOI SERVITORI SI TRAVESTONO DI GIUSTIZIA, LA LORO FINE SARA' SECONDO LE LORO OPERE." 2° EPISTOLA AI CORINZI CAp.11 VERSI 13 A 15. Oltre tutto il diavolo, essendo egli uno spirito asessuale, può prendere qualunque somiglianza umana, in questo caso anche quello della presunta Maria. Ecco cosa vedono i suoi veggenti, in questo caso, il diavolo che impersona la Vergine Maria,( la Madonna) ma a prescindere del suo spettacolare travestimento, loro lo riconoscono in ogni caso, sotto ogni aspetto e forma, perchè sanno ormai da anni chi è, e, cosa si manifesta in tutte le circostanze, ma tacciono queste cose al mondo intero per non essere scoperte del loro inganno. CHI E' MARIA: Maria era discendende di Israele il popolo di Dio, Dio la scelse fra il suo popolo perchè essa fosse la madre materiale di Gesù Cristo, il Signore. Dio gli diede questo compito speciale perchè vide in lei una fedeltà che sicuramente avrebbe ubbidito e adempiuto l'incarico assegnategli, non facile a quei tempi per essere incinta in virtù dello Spirito Santo ancor prima che si unisse a Giuseppe suo sposo. Poichè la legge Ebraica imponeva che i figli si dovevano avere comunque dopo il matrimonio, diversamente c'era la lapidazione. Tutto questo lo si evince nella parola di Dio, in tutti gli altri casi Maria è stata una donna speciale nell'ubbidienza al suo Signore Gesù Cristo. Non è scritto nella bibbia che essa abbia avuto degli altri incarichi speciali dopo la morte e rissurezzione di Gesù, ma San Giovanni ebbe il compito comandatogli da Cristo di averla in casa sua. Quindi, una donna straordinaria che continua ad essere fedele a Dio tutta la sua vita terrena, fino ad essere nel regno di Dio. MARIA NON PUO'SOSTITUIRE GESU': Infatti, in tutta la sacra scrittura, la bibbia, non si trova mai scritto che Maria, (la Madonna) abbia ricevuto il mandato di intercedere presso Dio per l'intera umanità, o di manifestarsi al mondo per essere portatrice di Salvezza. Il Signore Gesù afferma che è Lui che è stato mandato per Salvare il mondo" MA GESU' AD ALTA VOCE ESCLAMO': <<CHI CREDE IN ME, CREDE NON IN ME MA IN COLUI CHE MI HA MANDATO; E CHI VEDE ME, VEDE COLUI CHE MI HA MANDATO. IO SONO VENUTO COME LUCE NEL MONDO, AFFINCHE' CHIUNQUE CREDE IN ME, NON RIMANGA NELLE TENEBRE, SE UNO ODE LE MIE PAROLE E NON LE OSSERVA, IO NON LO GIUDICO; PERCHE' IO NON SONO VENUTO A GIUDICARE IL MONDO MA A SALVARE IL MONDO, CHI MI RESPINGE E NON RICEVE LE MIE PAROLE, HA CHI LO GIUDICA; LA PAROLA CHE HO ANNUNZIATA E' QUELLA CHE LO GIUDICHERA' NELL'ULTIMO GIORNO. PERCHE' IO NON HO PARLATO DI MIO, MA IL PADRE CHE MI HA MANDATO, MI HA COMANDATO LUI QUELLO CHE DEVO DIRE E DI CUI DEVO PARLARE; E SO CHE IL SUO COMANDAMENTO E' VITA ETERNA. LE COSE, DUNQUE, CHE IO DICO, LE DICO COSI' COME IL PADRE LE HA DETTE A ME." VANGELO DI SAN GIOVANNI CAP: 12 VERSI 44 a 50.">>
 
     
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champions_3 il 05/05/12 alle 19:59 via WEB
In questo contesto di verità biblica, secondo le parole divine del nostro Salvatore Gesù Cristo, Lui afferma per ben due volte che è Lui che ha ricevuto il mandato da parte di Dio per la salvezza del credente. MARIA NON PUO' MANIFESTARSI, MA E' CRISTO GESU' A MANIFESTARSI: Desidero ancora confermare che, per amor di verità, ho letto e studiato con l'aiuto di Dio la sacra scrittura dall'inizio della Genesi all'apocalisse, con profonda meditazione più volte e, non ho trovato nessun riferimento che la nostra amata e cara Maria abbia detto o promesso che Lei si sarebbe Manifestata ai credenti dopo la sua dipartenza terrena verso il paradiso di Dio. Maria conosceva i comandamenti di Dio, e si conformava sempre e comunque alle parole del suo Amato figlio, e non dimenticando che Egli era ed è, il suo Dio. Maria è rimasta in quella posizione di ubbidienza e sottomissione che le era stata data, per l'amore dei Santi. Quindi, è Gesù che personalmente dichiara di manifestarsi ai suoi fedeli" IN QUEL GIORNO CONOSCERETE CHE IO SONO NEL PADRE MIO E VOI IN ME ED IO IN VOI. CHI HA I MIEI COMANDAMENTI E LI OSSERVA QUELLO MI AMA; E CHI MI AMA SARA' AMATO DAL PADRE MIO, E IO LO AMERO' E MI "MANIFESTERO'"A LUI. GIUDA (non L'Iscariota) GLI DOMANDO': SIGNORE, COME MAI TI "MANIFESTERAI" A NOI E NON AL MONDO? GESU' GLI RISPOSE: SE UNO MI AMA, OSSERVERA' LA MIA PAROLA; E IL PADRE MIO L'AMERA', E POI VERREMO DA LUI E DIMOREREMO PRESSO LUI. CHI NON MI AMA NON OSSERVA LE MIE PAROLE; E LA MIA PAROLA CHE VOI UDITE NON E' MIA, MA E' DEL PADRE CHE MI HA MANDATO...VANGELO DI SAN GIOVANNI CAP. 14 VERSI 20 A 23." La promessa di Cristo non è limitata solo per quei tempi, ma essa è valida per ogni tempo e ai nostri giorni, per l'intera vita umana. A differenza delle presunte manifestazioni di Maria (la Madonna), della quale si hanno notizie in molti luoghi del mondo, e in particolare a Medjurorje, Lourdes, Fatima, ecc.., "Gesù dice espressamente di stare con noi; ovvero, con i suoi fedeli; " E IN VERITA' VI DICO ANCHE: SE DUE DI VOI SULLA TERRA SI ACCORDANO A DOMANDARE UNA COSA QUALSIASI, (vale a dire qualunque cosa richiesta in preghiera) QUELLA SARA' LORO CONCESSA DAL PADRE MIO CHE E' NEI CIELI. POICHE' DOVE DUE O TRE PERSONE SONO RIUNITI NEL MIO NOME, "LI' SONO IO IN MEZZO A LORO.(vale a dire adorare Cristo)" Vangelo di S.Matteo cap. 18 versi 19 a 20. Gesù è l'onnipresente, la sua promessa è verità, Egli si manifesta a tutti quelli che lo ricercano col cuore sincero. MARIA NON PUO' INTERCEDERE PER ESSERE CORREDENTRICE: Anche l'intercessione è stata data a Gesù; " PERCIO' C'E' UN SOLO DIO E UN SOLO MEDIATORE FRA DIO E GLI UOMINI, GESU' CRISTO UOMO, CHE HA DATO SE STESSO COME PREZZO DI RISCATTO PER TUTTI; QUESTA E' LA TESTIMONIANZA DATA A SUO TEMPO..."1° EPISTOLA A TIMOTEO CAP. 2 VERSI 5 A 6. " COLUI CHE NON HA RISPARMIATO IL PROPRIO FIGLIO, MA LO HA DATO PER NOI TUTTI, NON CI DONERA' FORSE ANCHE TUTTE LE COSE CON LUI? CHI ACCUSERA' GLI ELETTI DI DIO? DIO E' COLUI CHE LI GIUSTIFICA. CHI LI CONDANNERA'? CRISTO GESU', COLUI CHE E' MORTO E, ANCOR PIU' E' RISUSCITATO, E' ALLA DESTRA DI DIO E ANCHE "INTERCEDE" PER NOI." EPISTOLA AI ROMANI CAP. 8 VERSI 32 a 34. Corredentrice è sinonimo di redenzione, La nostra condizione naturale è caratterizzata dalla colpa: ”Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” Romani cap.3: verso 23. La redenzione di Cristo ci ha liberati dalla colpa, “ essendo giustificati gratuitamente per la Sua grazia attraverso la "Redenzione" che è in Cristo Gesù” Romani cap.3: verso 24. Tutti questi attributi non sono stati dati a Maria, ma a Cristo Gesù. Abbiamo visto in maniera molto chiara ed espressiva che ogni forma di lode appartiene a Cristo nella persona di vero uomo e vero Dio. Ora dovrebbe sorgere un dubbio, se le manifestazioni suesposte fossero realmente di Maria sarebbero in contrasto con la Parola di Dio, perchè molti, in sincerità, credendo, pregherebbero ed adorerebbero qualcuno che non è Dio; ma Gesù stesso ci insegna e ci dice: "ALLORA GESU' GLI DISSE: <<VATTENE SATANA, PERCHE' STA SCRITTO: ""ADORA IL SIGNORE DIO TUO E A LUI SOLO RENDI IL TUO CULTO ( cioè l'adorazione).>> "" vangelo di S. Matteo cap. 4 verso 10." I FARISEI, UDITO CHE EGLI AVEVA CHIUSO LA BOCCA AI SADDUCCEI, SI RAUNARONO, E UNO DI LORO, DOTTORE DELLA LEGGE, GLI DOMANDO', PER METTERLO ALLA PROVA: <<MAESTRO, QUAL E', NELLA LEGGE, IL GRAN COMANDAMENTO?>> GESU' GLI DISSE: AMA IL SIGNORE DIO TUO CON TUTTO IL CUORE, CON TUTTA LA TUA ANIMA E CON TUTTA LA TUA MENTE, QUESTO E' IL GRANDE E PRIMO COMANDAMENTO. IL SECONDO, SIMILE A QUESTO, E': AMA IL TUO PROSSIMO COME TE TESSO.>>" DA QUESTI DUE COMANDAMENTI DIPENDONO TUTTA LA LEGGE E I PROFETI." VANGELO DI S. MATTEO CAP. 22 VERSI 34 a 40. Credo che qui la parola di Dio non ha bisogno di interpretazioni teologiche, poichè essa si commenta da se che non dobbiamo rivolgere le nostre preghiere a chicchessia uomo o donna della nostra stessa natura, ma l'adorazione va diretta esclusivamente a Dio con ogni sorta di preghiera personale. A motivo di questo grande comandamento, Gesù lo ripropone in un modo molto esplicito e spirituale, e dice: "MA L'ORA VIENE, ANZI, E' GIA' VENUTA, CHE I VERI ADORATORI ADORERANNO IL PADRE IN SPIRITO E VERITA'; POICHE' IL PADRE CERCA "TALI ADORATORI". DIO E' SPIRITO; E QUELLI CHE L'ADORANO, BISOGNA CHE L'ADORINO IN ISPIRITO E VERITA'." VANGELO DI S. GIOVANNI CAP. 4 VERSI 23 a 24. Gesù, quindi, insegna che l'adorazione va data a Dio esclusivamente e a nessun altro. Ci sono molti credenti che non fanno nessun caso di ciò che è scritto nella sacra scrittura, e, ne di quello in cui si basa e attesta la parola di Dio intorno alla sana dottrina da seguire. Tra l'altro, c'è una forte credenza che il diavolo non può assolutamnte manifestarsi in questi luoghi che abbiamo descritto, perchè ogni preghiera fatta dai presenti lo allontanerebbe in una via senza ritorno. In verità la preghiera è l'unica arma contro il diavolo, ma dobbiamo sapere se prima di ogni cosa siamo nella vera fede, e se stiamo facendo la volontà di Dio nell'ubbidire alla sua Divina parola. Infatti, Dio risponde al credente quando in lui c'è una predisposione nel fare la sua volontà, e nell'ubbidere ai suoi comandamenti ogni altra formula di religiosità risulterà negativa. COME E PERCHE' NON PUO' ESSERE LA VERGINE MARIA A MANIFESTARSI: La statua di Maria posta nei luoghi delle presunte apparizioni è contro il comandamendo di Dio, infatti Egli dice:"NON FARTI SCULTURA , NE' IMMAGINE ALCUNA DELLE COSE CHE STANNO LASSU' NEL CIELO O QUAGGIU' SULLA TERRA O NELLE ACQUE SOTTO LA TERRA. NON TI "PROSTRARE DAVANTI A LORO" E NON LI SERVIRE, PERCHE' IO, IL SIGNORE, IL TUO DIO, SONO UN DIO GELOSO; PUNISCO L'INIQUITA' DEI PADRI SUI FIGLI FINO ALLA TERZA E ALLA QUARTA GENERAZIONE DI QUELLI CHE MI ODIANO, E USO BONTA' FINO ALLA MILLESIMA GENERAZIONE VERSO QUELLI CHE MI AMANO E OSSERVANO I MIEI COMANDAMENTI." ESODO CAP. 20 VERSI 4 a 6. Questa affermazione è espressa più volte dalla parola di Dio nella bibbia," NON VI FARETE E NON METTERETE IN PIEDI NE' IDOLI, NE' SCULTURE, NE' MONUMENTI. NEL VOSTRO PAESE NON RIZZERETE PIETRE SCOLPITE PER PROSTARVI DAVANTI A LORO, POICHE'IO SONO IL SIGNORE VOSTRO DIO." LEVITICO CAP. 26 VERSO 1. " PARLA AI FIGLI DI ISRAELE E DI' LORO : QUANDO AVRETE PASSATO IL GIORDANO E SARETE ENTRATI NEL PAESE DI CANAAN, SCACCERETE DINANZI A VOI TUTTI GLI ABITANTI DEL PAESE, DISTRUGGERETE TUTTE LE LORO ""IMMAGGINI"", DISTRUGGERETE TUTTE LE LORO ""STATUE DI METALLO FUSO"" E DEMOLIRETE TUTTI I LORO LUOGHI SACRI." NUMERI CAP. 33 VERSI 51 a 52. " E DAL FUOCO IL SIGNORE VI PARLO'; VOI UDISTE IL SUONO DELLE PAROLE, MA NON VEDESTE NESSUNA FIGURA; NON UDISTE CHE UNA VOCE. EGLI VI ANNUNZIO' IL SUO PATTO, CHE VI COMANDO' DI OSSERVARE, CIOE' I DIECI COMANDAMENTI, E LI SCRISSE SU DUE TAVOLE DI PIETRA. A ME, IL QUEL TEMPO, IL SIGNORE ORDINO' DI INSEGNARVI LEGGI E PRESCRIZIONI, PERCHE' VOI LE METTIATE IN PRATICA NEL PAESE DOVE ORA ENTRERETE PER PRENDERNE POSSESSO. SICCOME NON VEDESTE NESSUNA FIGURA IL GIORNO CHE IL SIGNORE PARLO' IN OREB DAL FUOCO, BADATE BENE A VOI STESSI, AFFINCHE'NON VI CORROMPIATE E NON VI FACCIATE QUALCHE "SCULTURA", LA RAPPRESENTAZIONE DI QUALCHE "IDOLO", ""LA FIGURA DI UN UOMO O DI UNA DONNA,"" LA FIGURA DI UNO DEGLI ANIMALI DELLA TERRA, LA FIGURA DI UN PESCE CHE VIVE NELLE ACQUE SOTTO LA TERRA; E ANCHE A FINCHE' ALZANDO GLI OCCHI AL CIELO E VEDENDO IL SOLE, LA LUNA, LE STELLE, TUTTO L'ESERCITO CELESTE , TU NON TI SENTA ATTRATTO A PROSTRARTI DAVANTI A QUELLE COSE E A OFFRIRE LORO UN CULTO,(ADORAZIONE) PERCHE' QUELLE SONO LE COSE CHE IL SIGNORE, IL TUO DIO, HA LASCIATO PER TUTTI I POPOLI CHE SONO SOTTO TUTTI I CIELI." DEUTERONOMIO CAP. 27 VERSO 15. E', quindi, scritturale, biblico, che L'ONNIPOTENTE vieta le statue e le immagini per adorarle. I cosiddetti veggenti trasgrediscono dunque, il comandamento di Dio, trasferendo a Maria (la Madonna) l'adorazione, nonostante l'insegnamento datoci da Cristo Gesù, benchè l'adorazione vada solo a Dio, e nei luoghi delle presunte apparizioni mariane, hanno posto una statua con l'immagine della presunta Maria, contro il comandamento e l'insegnamento di Dio. E' superfluo ribadire che nelle statue non vi è alcuna verità da seguire, poichè laddove vige la disubbidienza della parola di Dio, non vi può essere Dio! Chiediamoci, ora, visto i nostri contesti della parola di Dio se quelle apparizioni fossero veramente di Maria. Maria: 1° Si farebbe adorare al posto di Dio suo creatore? 2° Avrebbe permesso che le genti la pregassero e si inginocchiassero davanti alla sua statua? Visto il divieto di Dio suo Creatore? 3° Perchè non ha mai ammonito nessuno intorno a queste cose? No, Maria conosceva e conosce i comandamenti di Dio e li mette sempre in pratica, perchè Amava ed Ama Dio, e adesso l'anima sua è con Lui, per cui non può manifestarsi al Mondo e andare contro la parola del Signore Gesù. Non avrebbe mai permesso, essendo Lei creatura di Dio di farsi adorare al posto del suo Creatore. Ma qualcuno dirà, noi veneriamo Maria, qual è dunque la differenza dal venerare all'adorare?? L'Apostolo San Paolo, sotto la guida dello SPIRITO SANTO, dice: "" PER QUESTO DIO LI HA ABBANDONATI ALL'IMPURITA', SECONDO I DESIDERI DEI LORO CUORI, IN MODO DA DISONORARE I LORO CORPI; ESSI CHE HANNO MUTATO LA VERITA' DI DIO IN MENZOGNA E "HANNO ADORATO E SERVITO LA "CREATURA" INVECE DEL CREATORE, CHE E' BENEDETTO IN ETERNO."" Amen! Epistola ai Romani cap. 1 versi 24 a 25. Quindi, ogni creatura posta dinnanzi a Dio al primo posto per adorarla, è contro il suo insegnamento ed è peccato. Chi disubbidisce ai comandamenti di Dio e non si attiene scrupolasamente ad essi, non fa servizio a Dio, ma ai demoni! Ecco quindi le manifestazioni diaboliche del nemico. Conclusione. In questi ultimi tempi si e sempre discusso il fenomeno di Medjugorje, anche la commissione Religiosa cattolica le sta dietro e, per quanto riservano le loro riunioni a tale scopo, non arrivano mai ad un verdetto finale di fare vera luce su queste manifestazioni da dove provengono realmente, evidentemente, sacerdoti, vescovi e cardinali preferiscono avere le cattedrali piene di gente, che far prevalere la verità collettiva. A motivo di questo sono stati avvisati che, non esiste altro modo di sapere dove è egli la verità se non quella di arrivare alla sua fonte. Dunque, c'è solo un banco prova di sapere se è vero o no che si Manifesti la Vergine Maria, dato che è molto discusso in questi ultimi anni le sue continue apparizioni, ovvero, se Maria è stata assunta nel cielo con il suo corpo, è sufficente una sola volta chiedere il suo consenso attraverso i presunti suoi veggenti,di chiedere a Maria di farsi toccare, dando l'incarico a dei ragazzi presi e scelti sul posto, poichè se Maria ha un corpo formato da carne e ossa, allora tutto sarà confermato veritiero, ma se non ha un corpo, sarà sicuramente uno Spirito, quindi, bisogna dare la caccia alle streghe. Ciò non significa essere ingreduli o chiedere troppo, anche il Signore Gesù Cristo lo fece in una occasione discussa tra i suoi discepoli, e disse: Perchè siete turbati? E perchè sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi, perchè sono proprio IO; toccatemi e guardate; perchè uno Spirito non ha carne e ossa come vedete che ho IO... Vangelo di S.Luca, capitolo 24 verso 37 a 40. Quindi, Gesù, che è Dio ha concesso e risolto questo turbamento, perchè dunque non può concederlo anche la presunta Maria? In sostanza tutto questo non avverà già mai, poichè non è la Vergine a Manifestarsi, ed ecco l'imbroglio satanico. Chi è da Dio ascolta ciò che dice la sua parola! Cordialmente, Antonio.
 
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zelota0 il 04/05/12 alle 15:29 via WEB
Sub tuum praesidium, una preghiera antica ---------------------------------------La storia, dunque, conferma la verità cattolica sul culto a Maria. Pensate che la più antica e famosa preghiera rivolta a Maria, Sub tuum praesidium, è stata trovata in un papiro egiziano, copto, che secondo molti studiosi risale al 111 dopo Cristo, quindi in epoca antichissima. Ed è una preghiera, una richiesta di intercessione rivolta dai primi cristiani alla Vergine Maria. Ascoltiamo questa preghiera antichissima: "Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta". Dunque, se noi cattolici invochiamo Maria e le chiediamo di intercedere presso Dio, di proteggerci e di liberarci dai pericoli, facciamo quello che hanno sempre fatto i veri cristiani, dalle origini e fino ai nostri giorni. In terzo luogo, noi cattolici prestiamo culto a Maria cercando di imitarne le virtù. Questo culto è fondato sulla specialissima e singolare santità di Maria, che l'angelo ha chiamato "Piena di Grazia". La storia offre conferme. Se visitate le catacombe di Priscilla, a Roma, le catacombe dove si radunavano i primi cristiani, troverete una rappresentazione che risale al III secolo dove si vede bene la figura di un vescovo che, nell'atto di imporre il sacro velo ad una vergine cristiana, le addita come modello Maria, che è lì dipinta col bambino Gesù in braccio.
 
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zelota0 il 04/05/12 alle 15:53 via WEB
ULTIMA PARTE SU MARIA ------------------------------------------ Come vedete, i primi cristiani erano convinti che la Vergine Maria fosse un esempio da imitare, specialmente da coloro che sceglievano la verginità consacrata come stile di vita al servizio di Dio. La storia conferma che i cattolici, venerando Maria e cercando di imitarla non inventano niente di nuovo, ma ripetono ciò che i veri cristiani hanno sempre fatto. Proseguiamo nella nostra riflessione. Nella storia della Chiesa, il Concilio di Efeso dell'anno 431, ricopre una tappa importante. È il Concilio nel quale la Chiesa proclama solennemente Maria come "Madre di Dio". Il Concilio era stato convocato per contrastare la tesi del Patriarca di Costantinopoli Nestorio, che non riconosceva questo titolo a Maria. Se tuttavia teniamo presente che il Concilio di Efeso venne celebrato in un edificio dedicato a Maria, risulta dimostrato che anche prima di quel Concilio il culto a Maria era praticato nella Chiesa. Noi cattolici dobbiamo respingere come storicamente infondata la tesi che il culto di Maria sarebbe cominciato proprio con il Concilio di Efeso. Se torniamo nelle catacombe di Priscilla, sulla via Salaria a Roma, possiamo osservare un epitaffio, cioè un'iscrizione che generalmente si poneva sulla tomba di un defunto, posto davanti al loculo di un morto di nome Vericundus. Il nome di questo defunto è tracciato su due tegole tra loro unite, che chiudono il loculo. Bene, fra queste due tegole, proprio sulla calce che le unisce, spicca, dipinta probabilmente dalla stessa mano che tracciò il nome del defunto, una "M" e secondo la nota studiosa Margherita Guarducci questa "M" rappresenta Maria. Il nome di Maria veniva così inserito nel nome di Vericundus per augurare al defunto la protezione della Vergine Maria nel mondo ultraterreno, nell'al di là. Ora, tenete presente che questo epitaffio risale al Il secolo e ci dimostra come fin dai tempi della Chiesa antica i veri cristiani - come facciamo oggi noi cattolici - affidavano anche a Maria l'anima del defunto. Ma vedete bene, con questo esempio, che 300 anni prima del Concilio di Efeso si invocava Maria a protezione delle anime dei defunti. Ma andiamo avanti. Nel famoso "muro G", che conteneva le ossa dell' apostolo Pietro identificate da Margherita Guarducci, sono state trovate molte scritte, databili all'inizio del IV secolo, quindi antichissime. Ora, tra questi graffiti. che venivano incisi per impetrare ai cristiani defunti la felicità del Paradiso, si trova molte volte una acclamazione di vittoria di Cristo, di sua Madre Maria e dell'apostolo Pietro. Vi è persino un graffito in cui il nome di Maria appare per intero e non abbreviato, come si usava fare in antichità. Questo vuoi dire che i Cristiani dei primi secoli associavano alla vittoria di Cristo la vittoria di Maria e del principe degli apostoli. Capite bene che attribuendo a Maria la vittoria sul demonio noi cattolici crediamo ciò che i primi cristiani hanno sempre creduto e che ci è testimoniato da preziosissimi documenti storici. Non solo. A dimostrazione che il culto di Maria è antichissimo nella Chiesa, si può dire che risulta ormai certo che prima del Concilio di Efeso, dell'anno 431, furono istituite varie feste in onore di Maria, a Betlemme, Gerusalemme e a Nazareth. Una solennità mariana esisteva a Costantinopoli,prima del Concilio di Efeso: sembra autentico un discorso di san Proclo, patriarca di Costantinopoli nell'anno 429, nel quale si fa cenno chiarissimo ad una solennità della Vergine Maria. Dunque, prima del Concilio di Efeso, Maria veniva festeggiata anche liturgicamente. Troviamo preghiere bellissime rivolte a Maria, di Atanasio, san Giovanni Crisostomo, sant'Ambrogio, san Gerolamo e di sant'Agostino. Come si vede, la Vergine Maria era venerata, e a Lei si rivolgevano preghiere, fin dall'antichità. La devozione a Maria non nasce con il Concilio di Efeso dell'anno 431, ma è sempre stata presente nella Chiesa, fin dalle origini, fin dai primi secoli. Come possiamo dubitare che i cristiani non abbiano messo in pratica quelle parole così profonde, pronunciate da Maria e tramandate dal vangelo di san Luca: "D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente"? Ecco, noi cattolici pregando e venerando Maria non facciamo altro che obbedire al Vangelo che ci dice di chiamare, di considerare, di credere "beata" Maria, la Madre di Gesù. Vorrei concludere questa conversazione dedicata alle ragioni e alle prove del culto mariano, praticato fin dai tempi della Chiesa primitiva, rivolgendo l'attenzione proprio a Nazareth, cioè alla località dove l'angelo Gabriele rivolse a Maria il famoso saluto: "Ave piena di Grazia". Perché rivolgiamo l'attenzione a Nazareth? Perché proprio in questo luogo santo, dove oggi sorge la famosa Basilica dell'Annunciazione, si sono trovate prove antichissime del fatto che i cristiani pregavano la Vergine Maria, proprio come facciamo oggi noi cattolici. In una colonna. antichissima, forse del II, massimo del III secolo, è stata trovata un’iscrizione in lingua greca, che è stata scritta da una pellegrina la quale, in ginocchio (così scrive), "sotto il luogo sacro di Maria" ha inciso il proprio nome e quello dei suoi cari, per affidarli alla Madonna. Abbiamo così la prova che a Nazareth, già nel II, massimo nel III secolo, i cristiani affidavano alla protezione di Maria se stessi e i propri cari. In quella iscrizione, oltretutto, la pellegrina dice di avere eseguito i riti e le preghiere prescritte; o di avere ornato religiosamente l'immagine di Maria (qui il testo greco autorizza l'uno e l'altra interpretazione). Contemporaneamente alla scoperta di questa importantissima e antichissima iscrizione, ne veniva trovata un'altra, sempre del II, massimo del III secolo, che porta la testimonianza sicura del culto mariano che i cristiani prestavano a Maria. In questa iscrizione si può leggere chiaramente il saluto angelico: "Ave Maria". Immaginatevi la gioia del famoso Padre Bellarmino Bagatti e del suo gruppo di ricercatori quando trovarono questa antichissima incisione, alla base di una colonna: erano di fronte alla preghiera a Maria della Chiesa primitiva, alla traccia dell'Ave Maria che i cristiani recitavano fin dal secondo, terzo secolo proprio sul luogo dell'Annunciazione. Quindi, già due secoli prima del Concilio di Efeso abbiamo prove certe della devozione dei primi cristiani verso Maria, la Madre di Gesù. La storia, i documenti, le prove, le testimonianze danno ragione ai cattolici che, venerando Maria, pregandola, chiedendole aiuto e intercessione presso Dio, fanno ciò che hanno sempre fatto tutti i veri cristiani, dalle origini ai nostri giorni. CON QUESTO DOCUMENTO NON HO INTENZIONE DI FARE POLEMICA CON QUALCUNO,SE LA VERITA' SU MARIA BISOGNA TROVARLA E GIUSTO CHE SI APPROFONDISCA,E SI VADA AGLI ORIGINI.LEI MAI PERMETTERA' CHE IL DEMONIO SI PRENDERA' GIOCO SU DI NOI. RICORDIAMO SEMPRE LE PAROLE DEL VANGELO Vangelo secondo Giovanni 19,26.27 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua. SIAMO TUTTI FIGLI SUOI SENZA DISTINZIONE DI SORTE
 
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champions_3 il 05/05/12 alle 19:31 via WEB
CONOSCERE LA NOSTRA AMATA MARIA. Maria...Madre di DIO?? Immagino che anche tu da bambina/o abbia imparato a recitare l’Ave Maria. E hai recitato così: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,…” Hai riflettuto sulla correttezza di queste parole? La donna Maria, che portò in grembo e diede alla luce il bambino Gesù, era veramente Madre di Dio, o era semplicemente la madre dell’Uomo Gesù, Dio incarnato? Affermare che Maria è madre di Dio è un controsenso, in quanto essa ha compiuto l’opera dell’incarnazione, permettendo a Dio di incarnarsi in un Uomo, ma non era madre della divinità (e dunque superiore ad essa). Andiamo oltre … quando hai recitato “prega per noi peccatori” ti sei chiesta se Maria è in grado di poter pregare per i peccatori? La preghiera è uno strumento che Dio ha offerto a noi uomini/donne che viviamo sulla terra, per metterci in contatto, in comunione con Lui. Questo mezzo meraviglioso ci permette di rivolgere a Lui le nostre richieste, di lodarLo, di adorarLo e di intercedere per i nostri fratelli. Maria è nell’impossibilità totale di fare tali cose, in quanto è morta ed è in attesa della risurrezione dei morti, proprio come tutti coloro che hanno creduto in Cristo Gesù per essere salvati. Spesso noi facciamo in modo del tutto meccanico le cose che ci sono state insegnate, senza porci tante domande e senza chiederci se la Parola di Dio, la Bibbia, ci dà questo insegnamento da parte di Dio. Alcuni invece si sono interrogati sull'argomento ed hanno posto delle domande a qualche sacerdote cattolico. La risposta è stata che la tradizione cattolica ha valore quanto la Parola di Dio e dunque è normativa ed affidabile; oppure che le dottrine promulgate dal papato sono attendibili, perché formulate “ex-catedra”, ossia sono venute direttamente da Dio, per mezzo dei Suoi servi. Infatti, secondo la religione cattolica, la tradizione si deve affiancare alla Parola di Dio, anzi la può superare. E così la parola degli uomini sarebbe più attendibile di quella divina. Gesù fu molto duro con coloro che osarono soppiantare la Sua Parola con la tradizione: “E Gesù disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com'è scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini». Diceva loro ancora: «Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! »” (Marco 7:6-9) Anche l’apostolo Paolo fu molto severo e ammonì i cristiani del primo secolo con queste parole: “Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza.” (Colossesi 2:8-9) Se noi "abbiamo tutto pienamente in Lui" cioè in Gesù Cristo, perché dovremmo rivolgerci a qualcun altro? E, nel caso specifico perché dovremmo rivolgerci a Maria, sua madre terrena? L'opera che Gesù Cristo ha compiuta sulla croce non è forse sufficiente? Gesù, non ha detto, prima di spirare: "Tutto è compiuto?" Voglio approfondire questo discorso, insistendo sulla dottrina cattolica mariana, perché so che molte donne sono state educate ed incoraggiate a rivolgersi a lei per ottenere delle grazie, per ricevere soccorso nei momenti di dolore. Così le donne sono le più devote adoratrici di Maria. Questo fatto mi pare comprensibile, in quanto la donna sente naturalmente il bisogno di rivolgersi nelle sue angosce ad una donna, meglio se ad una mamma. Rivolgersi ad un padre, al nostro sommo Padre, può essere per lei innaturale, specie se nella sua vita si è confrontata con un padre assente, dedito esclusivamente al lavoro, ma poco propenso a provvedere ai suoi bisogni affettivi. Tuttavia il nostro Padre celeste non è un padre assente: anzi, è un Padre meraviglioso: “Il SIGNORE è pietoso e clemente, lento all'ira e ricco di bontà.” (Salmo 103:8) Questo Dio, il Creatore dell’universo e il Signore della terra e dei cieli, non accetta che l’adorazione e la lode che Gli sono dovute, vadano a uomini o donne. Nella legge mosaica, il secondo comandamento afferma: “Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6) Quando adoriamo Maria, o gli altri santi della tradizione cattolica, noi infrangiamo il secondo comandamento nell'Esodo 20, e ci attiriamo il giudizio divino, invece di ricevere la Sua bontà e benedizione che vuole elargirci fino alla millesima generazione. Sono molto dispiaciuto quando sento delle donne recitare il Rosario, perché so che sono state ingannate ingenuamente; per loro provo compassione, perché mi rendo conto che non hanno ricevuto l'insegnamento che Dio dà nella Sua Parola, come del resto non l'ho avuto nemmeno io, quando ero nella religione romana. Questa mia paginetta ha lo scopo di far riflettere e di condurre altre donne/uomini come me, a non rimanere nell’ignoranza, ma a cercare la verità, mettendo in discussione ciò che è stato insegnato fin dall’infanzia dalla propria religione. Non si tratta di abiurare alla propria fede, bensì di porsi con onestà davanti a Dio, chiedendoGli se le cose che ci sono state insegnate di Lui corrispondono alla verità. Nel Suo grande amore, Dio illuminerà tali anime sincere, conducendole alla Sua luce. Noi l'insegnamento lo abbiamo per eccellenza nelle sacre scritture. Purtroppo, per secoli, il paganesimo si è travestito da cristianesimo e molti sono stati ingannati. Dio aveva insegnato ad Israele: “Parla ai figli d'Israele e di' loro: "Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, scaccerete d'innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro luoghi sacri.” (Numeri 33:51) I cristiani invece hanno preferito fondere statue d’oro, dipingere immagini di madonne e santi, per indurre le anime pie a prosternarsi davanti ad esse e ad adorarle. Il monito biblico risuona ancora oggi e non è mutato: “Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso, cosa abominevole per il SIGNORE, opera di un artigiano, e la pone in luogo occulto!” (Deuteronomio 27:15) La Parola di Dio insegna: “Son confusi gli adoratori di immagini e quanti si vantano degl'idoli; si prostrano a lui tutti gli dèi.” (Salmi 97:7) “Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanità; i loro idoli più cari non giovano a nulla; i loro testimoni non vedono, non capiscono nulla, perché essi siano coperti di vergogna. Chi fabbrica un dio o fonde un'immagine che non gli serva a nulla? Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno coperti di vergogna, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!... Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme.” (Isaia 44:9) Vorrei ora prendere in considerazione alcuni appellativi che la chiesa cattolica ha destinato a Maria, madre di Gesù, ovvero Regina del Cielo, Mediatrice, Corredentrice, Avvocata. Li citerò uno dopo l'altro, seguiti da alcune considerazioni tratte dalla Bibbia, la Parola di Dio. Non sono tutti gli appellativi, con cui Maria è stata chiamata, ma solo alcuni e i più importanti. Maria, Regina del cielo Papa Benedetto XVI ha esortato i fedeli a recitare il "Regina Coeli", ovvero una invocazione alla madre di Cristo, affinché preghi Dio al posto nostro, quale intermediaria, tra Dio e gli uomini. Maria viene dunque chiamata “Regina del cielo”. La Bibbia ha qualcosa da dire al riguardo: “I figli raccolgono legna, i padri accendono il fuoco, le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo e per fare libazioni ad altri dèi, per offendermi. È proprio me che offendono, dice il SIGNORE, non offendono essi loro stessi, a loro vergogna?” (profeta Geremia 7:18) Il culto della regina del cielo è molto antico: già le donne del popolo d’Israele avevano abbandonato il culto del vero Dio per dedicarsi a quello di questa divinità. “Quanto alla parola che ci hai detta nel nome del SIGNORE, noi non ti ubbidiremo, ma vogliamo mettere interamente in pratica tutto quello che la nostra bocca ha espresso: offrire profumi alla regina del cielo, farle delle libazioni, come già abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri capi, nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme; allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo nessuna calamità; ma da quando abbiamo smesso di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa; siamo stati consumati dalla spada e dalla fame. Quando noi offriamo profumi alla regina del cielo e le facciamo delle libazioni, è forse senza il consenso dei nostri mariti che le facciamo delle focacce a sua immagine e le offriamo delle libazioni?» (profeta Geremia 44:16-18) Sotto una forma o un’altra questa regina del cielo è sempre esistita in numerose religioni pagane; si chiamava Astarte, Ishtar, Isis, Afrodite, Diana, Venere, ecc… Il cattolicesimo antico non fece altro che sostituire questo culto con quello di Maria. Il Rosario, ossia la serie di preghiere in onore di Maria è esistito molto prima che Pietro l’Eremita non lo adottasse nel cattolicesimo alla fine del XI° secolo, e questo rosario non era certo cristiano! Anche a questo proposito la Bibbia ha qualcosa da dire: “Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.” (Matteo 6:7) Con queste parole, il Signore Gesù Cristo ci esorta a rivolgere le nostre preghiere esclusivamente al Padre celeste, che conosce i nostri bisogni ed interviene nelle nostre necessità. Maria, Mediatrice Se pensi che Maria possa fare da mediatrice tra Dio e gli uomini, sei in inganno, perché la Bibbia afferma: “Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti-“ (1 Timoteo 2:5) Nessuno può intercedere presso il Padre celeste, se non Dio stesso. E infatti la Bibbia dice: “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Romani 8:26) E ancora: “Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.” (Romani 8:34) Da questi due passi delle Sacre Scritture è evidente che solo lo Spirito Santo e Gesù Cristo possono intercedere per noi presso il Padre celeste. Perché possono farlo? Perché sono due persone della divinità, e dunque sono in stretto contatto con la terza persona della trinità, cioè Dio Padre. Nessun uomo, vivo o morto, potrebbe mai farlo!!!! Maria, Corredentrice Non per niente disse queste parole: “E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva.” (Luca 1:46) Ciò che fa grande il personaggio di Maria, nella Bibbia, è proprio la comprensione della propria indegnità di fronte al compito che Dio le aveva affidato: quello di dare alla luce il Dio incarnato. Era assolutamente convinta della propria bassezza, del proprio umano peccato, e di dover indegnamente portare a compimento l’opera per cui Dio l’aveva scelta. Sapeva bene di essere perfetta, perché parla di Dio come del suo personale Salvatore, e questo indica che aveva bisogno anche Lei di salvezza. Il Concilio Vaticano II pone in evidenza il ruolo di Maria come corredentrice, collegandolo alla sua cooperazione alla redenzione di Cristo. In esso si parla della “Mediazione” di Maria quale “Corredentrice dell’umanità”, come la chiama espressamente anche il Papa Giovanni Paolo II. Ma era impossibile che una peccatrice potesse partecipare alla redenzione dell’umanità, perché la salvezza degli uomini poteva essere compiuta solo da un Giusto, senza peccato, immacolato e giusto, come “l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo” (Giovanni 1:29) Se qualcuno afferma che anche Maria non aveva peccato, che era Immacolata, fa Dio bugiardo, perché la Bibbia afferma: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù." (Romani 3:23-24). Appare evidente dalle parole di S.Paolo che TUTTI hanno peccato, Maria compresa. E infatti Paolo ribadisce: "Non c'è nessun giusto, neppure uno." (Romani 3:10) L'unico che non ha mai peccato e che non è stato concepito nel peccato è stato Gesù, chiamato dalla Parola di Dio, il Giusto. Il cattolicesimo afferma invece che Maria fu concepita senza peccato. "Maria nel primo instante della sua concezione, per una grazia speciale, è stata preservata pura da ogni macchia di peccato originale." (Bernardo Bartmann, Manuale di Teologia Dogmatica, vol. II, pag. 168). Il dogma dell’immacolata concezione di Maria fu emanato da Pio IX nel 1854: "La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale" (Bolla Ineffabilis Deus dell’8 dicembre 1854). Dalla Parola di Dio emerge chiaramente che solo Gesù Cristo è il nostro Redentore! Infatti questo termine è solo e sempre riferito alla Persona della divinità. Infine vorrei citare ancora un titolo che viene rivolto a Maria, madre di Gesù Cristo, un titolo che non le spetta, perché è un titolo che la Bibbia dà al Figlio di Dio: Maria, Avvocata Il titolo di "Avvocata" risale a sant'Ireneo. Trattando della disobbedienza di Eva e dell'obbedienza di Maria, egli afferma che al momento della Annunciazione "la Vergine Maria divenne l'Avvocata" di Eva (Haer. 5,19,1; PG 7,1175-1176). Infatti, con il suo "sì" avrebbe difeso e liberato la progenitrice dalle conseguenze della sua disobbedienza, divenendo causa di salvezza per lei e per tutto il genere umano. Secondo il cattolicesimo, Maria eserciterebbe il suo ruolo di "Avvocata", cooperando sia con lo Spirito Paracleto, sia con Colui che sulla croce intercedeva per i suoi persecutori e che Giovanni chiama il nostro "avvocato presso il Padre". Come madre, ella difenderebbe i suoi figli e li protegge contro i danni causati dalle loro stesse colpe. I cristiani cattolici invocano Maria come "Ausiliatrice", riconoscendone l'amore materno che vede le necessità dei suoi figli ed è pronto ad intervenire in loro aiuto, soprattutto quando è in gioco la salvezza eterna. Purtroppo molte donne cadono nell’inganno di pensare che Maria possa oggi essere la loro avvocata, la loro ausiliatrice, come se noi avessimo bisogno di una donna presso il Padre celeste, a proteggerci e intercedere per noi. Abbiamo già visto ampiamente che questo compito spetta di diritto al Figlio Gesù Cristo e allo Spirito Santo, la cui opera è principalmente proprio questa. La Bibbia afferma con precisione e senza mezzi termini che noi abbiamo solo un Avvocato, Gesù Cristo, il giusto: "Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo." (1 Giovanni 2:1-2) Termino questa mia paginetta, esortandoti a riflettere seriamente sulle dottrine in cui hai creduto fino ad oggi. Al termine di questa lettura, tu sei responsabile davanti a Dio, perché il giorno che risponderai alla Sua presenza del tuo operato, non potrai dire di non essere stata avvertita. Il nostro compito come uomini/donne credenti è di avvertire: “Predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa.” (2° Timoteo 4:2-5) Ti Esorto, sii vigilante in ogni cosa e non lasciarti distogliere le orecchie dalla verità per volgerti alle favole! Cordialmente, Antonio.
 
 
zelota0
zelota0 il 06/05/12 alle 07:40 via WEB
CARO ANTONIO PRIMA DI TUTTO SPIACE SAPERE CHE VUOI LASCIARE IL BLOG,COME TI DISSI IN PASSATO ,SIPUO' RISPETTARE MA NON CONDIVIDERE,SPERO CHE CI RIPENSI ,SIAMO QUI A CONFRONTARCI ,UNA SOLA COSA NE SONO SICURO CHE TUTTI STIAMO CON GESU'.AVORIAMO TUTTI NELLA STESSA VIGNA. --------------------------------------- Dal momento dell'Annunciazione, dall'istante in cui Dio entrò nel Sacro Grembo di Maria, Gesù e Maria rimasero sempre uniti nell'Amore, nei pensie­ri, nella Volontà Divina. Maria viveva per Dio e Dio era adorato convenientemente da Maria. Una sola Creatura mise in pratica pienamente il Comandamen­to dell'amore: `Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza "(Me 12,30). Solo Maria amò Dio come vuole Dio. Solo Maria fu Tutta di Dio. "Il Divino Amore -afferma San Bernardo- ferì tal­mente l'Anima di Maria, da non lasciarvi alcuna par­te non ferita di Amore; affinchè Ella amasse con tutto il Cuore, con tutta la Mente, con tutte le forze e fosse Piena di Grazia". A ragione San Francesco di Sales La chiama: "Regina dell'Amore". Continua San Ber­nardino da Siena, dicendo che "Maria amò Dio tanto, quanto stimava di doverLo amare; perciò fece solo ciò che la Divina Sapienza Le manifestava ". Il "Sì" di Maria è stato libero e consapevole, ma Dio già conosceva la risposta della Madonna, perché aveva preparato bene il Suo Cuore, la Sua Mente e il Suo Corpo. Però Dio voleva sentire il "Sì" di Maria, da quella bocca -pura come gemma- che si apriva solo per amare, lodare ed adorare Dio. Come se Dio Le avesse chiesto: "Vuoi Tu Maria, collaborare al Mio disegno d'amore sull'umanità? ". Questa la pro­posta di Dio, e la risposta di Maria fu: "Sì", dolce, delicato e ricolmo d'amore, come di Colomba libera e beata. Maria sapeva cosa avrebbe comportato il Suo "Sì"? Ella conosceva bene le Sacre Scritture, per cui, sapeva che il "Sì" prospettava la Gloria di diventare Madre del Messia atteso, ma anche di ricevere tutti i dolori riservati alla Madre del Redentore. Aveva stu­diato dal Profeta Isaia la sorte attesa al Messia, al Servo Sofferente, di Colui che doveva essere "disprezzato e reietto dagli uomini, Uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne aveva­mo alcuna stima "(Is 53,3). Nell'Annunciazione, Maria ha visto nella Sua Mente cosa Le era preparato diventando Madre del Messia, ma ha visto anche tutti coloro che sarebbero stati riscattati dal Sangue del Figlio. L'amore a Dio e all'umanità ha dato a Maria la spinta per dire "Si", e diventare già da quel momento l'Addolorata, la Madre del Crocifisso (Gv 19,23). Nell'Incarnazione del Figlio di Dio, il ruolo di Maria è unico, irripetibile, grandioso. Lei, una Crea­tura Figlia di creature dà alla luce il Figlio del Crea­tore. Colui che i Cieli non possono contenere, Si rac­chiude in Lei, l'Infinito Si fa finito, Dio-Spirito diventa in Maria Dio-Uomo. Dio Si fa Bambino in Maria, e Lei era pronta e capace ad accogliere questo unico evento. Altra madre avrebbe trattato il Bambi­no senza l'immenso amore di Maria, senza le dovute premure ed accortezze che meritava un Dio-Bambi­no. Per questa ragione, la Madre del Figlio di Dio doveva per necessità di causa essere ripiena in modo sublime dell'Amore e della Grazia di Dio, ed essere già Tutta di Dio e Tutta Santa. Tutta bella sei, o Maria, e in Te non c'è ombra di macchia.
 
   
zelota0
zelota0 il 06/05/12 alle 10:25 via WEB
Cosa dice la Bibbia in merito alle statue --------------------------------------- Il primo gruppo: la Legge Il primo gruppo sarà preso dai primi cinque libri della Bibbia detti comunemente Pentateuco o anche Legge (cfr. Matteo 5, 17; 7, 12; 22, 40 ecc.). In essi, insieme a notizie storiche sull'origine dell'uomo e del popolo ebraico, sono contenuti i comandamenti di Dio e altre disposizioni legislative atte a conservare negli antichi israeliti la fedeltà a Jahve. In effetti, i testi biblici di questi cinque libri, come del resto di tutta la Bibbia, riguardanti le statue ed immagini, miravano solo a preservare pura da infiltrazioni pagane la religione di Israele. Questo è il loro contesto, che ne fa capire il significato. Ecco i principali testi 1 - In Esodo 20, 2-5 sta scritto: “Sono io Jahve tuo Dio che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Tu non avrai altri dèi all'infuori di me. Non ti farai immagini scolpite né alcuna figura di quanto è in alto nei cieli né di quanto è in basso sulla terra né di quanto è sotto la terra nelle acque. Non ti prostrerai davanti ad essi né renderai loro un culto, poiché io, Jahve tuo Dio, sono un Dio geloso”. 2 - Nel libro del Levitico 19, 4 leggiamo: “Non volgetevi agli idoli né fatevi dèi di metallo fuso: io sono Jahve vostro Dio”. E in quello dei Numeri 33, 51-52: “Jahve si rivolse a Mosè: "Parla ai figli d' Israele, dì loro: Quando avrete attraversato il Giordano verso la terra di Canaan, caccerete innanzi a voi tutti gli abitanti della terra (... ), distruggerete le loro statue di metallo fuso e demolirete tutte le alture”. 3 - Molto più esplicito e particolareggiato appare il seguente testo del Deuteronomio 4, 15-19: “Riflettete bene in voi stessi: nel giorno in cui Jahve, all'Horeb, vi ha parlato in mezzo al fuoco, non avete visto nessuna figura. State attenti quindi a non prevaricare facendovi figura scolpita di qualsiasi genere: immagine di maschio o di femmina, immagine di qualsiasi animale terrestre, immagine di qualsiasi uccello che vola nel cielo, immagine di qualsiasi rettile che striscia sul suolo, immagine di qualsiasi pesce che si trova nell'acqua, sotto terra. Quando alzerai gli occhi verso il cielo e vedrai il sole, la luna, le stelle, cioè tutto l'esercito dei cielo, non lasciarti trascinare, non prostarti innanzi ad essi e non rendere loro culto”. 4 - Nell'eventualità che il popolo segua culti idolatrici Jahve minaccia maledizioni e castighi: “Quando vi farete una figura scolpita di qualsiasi genere è certo che scomparirete dalla terra, di cui state per prendere possesso...” (Deuteronomio 4,25-26). “I Leviti intoneranno e diranno a voce alta a tutti gli Israeliti: "Maledetto colui che fa un idolo scolpito e fuso; abominio per Jahve, opera delle mani di un artigiano, e lo pone in un luogo segreto"” (Deuteronomio 27,14-15). Il secondo gruppo: i libri storici In effetti, gli Israeliti non sempre si mantennero fedeli alle disposizioni divine indicate dalla Legge. Specialmente durante la monarchia, dopo il regno di Davide, a comunicare cioè dal nono secolo avanti Cristo, fino all'esilio babilonese (586 a.C.), si ebbero di tanto in tanto in Israele infiltrazioni di culti idolatrici con l'apparato di statue, di altari, di riti in onore di idoli o divinità pagane. Di queste cose siamo informati dai cosiddetti Libri Storici, dove si trovano testi riguardanti statue ed immagini. Bisogna però fare una distinzione 1 - Alcuni re d'Israele, sotto la spinta di alleanze politiche con nazioni pagane o delle loro mogli di origine pagana, permisero e anche incoraggiarono deviazioni idolatriche in mezzo al popolo. E Jahve fece seguire il castigo. Così, per esempio, dando le ragioni della distruzione del Regno dei Nord, con capitale Samaria, lo storico spiega: “Questo avvenne perché i figli di Israele avevano peccato contro Jahve (...). Essi infatti avevano venerato le divinità straniere. I figli di Israele si eressero stele e pali (... ) adorarono gli idoli, sebbene Jahve avesse loro comandato: "Non fate una cosa simile!" (...) Si fecero statue dì metallo fuso, si prostrarono a tutto l'esercito del cielo e servirono Baal” (2 Re 17,7-16). 2 - Non tutti però i re d'Israele si comportarono in questo modo. Alcuni si mantennero fedeli al comandamento di Jahve e vigilarono sulla purezza della fede del popolo loro affidato. Spesso si opposero energicamente alle deviazioni idolatriche e punirono severamente i trasgressori. Tra questi sovrani si distinse Ezechia che regnò a Gerusalemme, capitale del Regno di Giuda, tra la fìne dell'ottavo secolo e l'inizio del settimo avanti Cristo (715-693 a.C.). Di lui scrive lo storico: “Egli fece ciò che è retto agli occhi di Jahve. Fece scomparire le alture, infranse le stele, recise il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, che Mosé aveva costruito. Fino a quell'epoca infatti i figli di Israele gli avevano offerto sacrifici e lo chiamavano Necustan” (2 Re 18,3-4). Terzo gruppo: profeti e salmisti Fu in quel contesto storico, durante la monarchia e le deviazioni idolatriche del popolo, che Jahve suscitò i grandi profeti e i salmisti per richiamare gli Israeliti all'osservanza della vera religione. Di loro è detto: “Jahve, per mezzo di ogni profeta e di ogni veggente, aveva ingiunto a Israele e a Giuda (Regno del Nord e del Sud): "Allontanatevi dalle vostre vie malvagie"...” (2 Re, 18,3-4). Ricordiamo prima la voce di due grandi profeti, Isaia e Geremia, e poi quella del salmista. 1 - Con parole roventi e con amaro sarcasmo i profeti si scagliano contro il fatuo culto degli idoli. Tra i profeti eccelle Isaia, che visse al tempo del pio re Ezechia sopra ricordato e cooperò con lui per estirpare da mezzo al popolo i culti idolatrici. Ecco qualche pezzo del grande Isaia “Il fabbro lavora il ferro al fornello, gli dà forma d'idolo con martelli, lo rifinisce con il braccio vigoroso (... ). Il falegname si taglia i cedri, prende un elce o una quercia che cresce per lui robusta nella selva (...). Tutto ciò serve all'uomo per bruciare; con una parte egli si riscalda (...), con il resto costruisce un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera (...). E prega dicendo: "Salvami, perché sei il mio dio!". Non sanno e non comprendono: i loro occhi sono così coperti che non vedono, il loro cuore è annebbiato perché non capiscano...” (Isaia 44,12-17). Un altro testa di Isaia pittoresco e sarcastico il seguente: “A chi mi paragonate e mi uguagliate? A chi mi mettete alla pari, quasi fossimo simili? Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un òrafo perché faccia un dio, che poi venerano e perfino adorano. Lo alzano sulle spalle e lo portano, quindi lo depongono sulla base; egli sta fermo (...). Si grida a lui, ma non risponde (...). Ricordatevi di ciò, riflettete un poco, o prevaricatori. Ricordatevi il lontano passato, perché io sono Dio. Non c'è altri. Sono Dio, nulla è simile a me” (Isaia 46,5-9). Un altro grande profeta non meno vivace e sarcastico di Isaia nel riprendere le aberrazioni ídolatriche della sua gente è Geremia. Egli visse in tempi assai burrascosi per il Regno di Giuda (650- 586 a.C.) e come aveva fatto Isaia un secolo prima si adoperò con grande zelo per preservare la purezza della fede nell'unico Dio Jahve. Diceva dunque Geremia: “Non imparate la condotta delle genti e non abbiate paura dei segni del cielo, perché le genti hanno paura di essi. Poiché lo spavento dei popoli è nulla, non è che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia. E' ornato di argento e di oro, è fissato con chiodi e con martelli, affinché non si muova. Gli idoli sono come uno spauracchio in una poponaia, non possono parlare. Bisogna portarli perché non camminano Non sono come te, Jahve; tu sei grande e grande è il tuo nome nella sua potenza” (Geremia 10, 2-6). 2 - Strettamente legata all'opera dei profeti è quella dei salmisti. Sono veggenti, poeti e cantori sacri, anime grande pietà e rettitudine, che spesso fanno sentire la loro voce in tono di protesta e di disgusto contro la vanità degli idoli. Il Signore regna, esulti la terra, gioiscano le isole tutte... Siano confusi tutti gli adoratori di statue e chi si gloria dei propri idoli (Salmo 97, 1 e 7). ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il nostro Dio è nei cieli, Egli opera tutto ciò che vuole. Gli idoli delle genti sono argento e oro opera delle mani dell'uomo (Salmo 115,í-4). ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- O Jahve, il tuo nome sta in eterno; Jahve, la tua memoria di generazione in generazione ... Gli idoli delle genti sono oro e argento, fattura di mano d'uomo. Hanno bocca e non parlano; hanno occhi ma non vedono. Hanno orecchi ma non odono, non c'è fiato nella loro bocca (Salmo 135,13-18). Idoli, non santi Abbiamo riportato con la massima fedeltà alcuni testi biblici riguardanti la proibizione divina delle immagini e delle statue. Passiamo ora alla spiegazione, seguendo il consiglio dell'Apostolo che diceva: “Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono” (1 Tessalonicesi 5, 21). i contestatori conoscono e citano queste parole di san Paolo, ma si guardano bene dal metterle in pratica. Essi fanno di tutto per impedire ai membri un'analisi imparziale e oggettiva della Parola di Dio. La loro scuola è solo e sempre un ossessivo lavaggio di cervello, un martellamento a senso unico, 1 - Come ogni onesto lettore della Bibbia sa e pratica, per una retta spiegazione e comprensione della Parola di Dio bisogna sempre leggere e spiegare i singoli testi nel contesto, dove lo scrittore ispirato li ha collocati. Bisogna cioè considerare tutto ciò che l'autore sacro scrive prima e dopo il testo citato, le circostanze in cui lo scrive, lo scopo che si prefigge, le parole che usa ecc. Quasi sempre la retta comprensione dei testi biblici dipende dall'accurata conoscenza ed analisi del contesto. Ignorarlo o non tenerne conto, strappare cioè i singoli testi dal loro contesto e spiegarli in modo arbitrario e capriccioso equivale a tradire la Parola di Dio. Questo fanno spesso e volentieri . Nel caso che vogliamo analizzare, il contesto ci assicura al di là d'ogni possibile dubbio che la costante e severa proibizione delle immagini e delle statue, che ricorre nei testi biblici sopra citati, ha come oggetto l'idolatria, ossia l'adorazione i dèi pagani o idoli al posto dell'unico Dio della Bibbia. Le immagini e le statue proibite nella Bibbia sono rappresentazioni di divinità pagane. Anzi alcune volte gli antichi pagani credevano che l'immagine o statua fosse proprio un dio da adorare. 2 - Di tutto questo il Libro Sacro ci dà minuziose informazioni nei testi da noi riportati. In effetti, alcune volte quelle immagini e quelle statue avevano forma umana, erano cioè “figura di quanto è in basso sulla terra” (Esodo 20, 4), erano rappresentazioni di maschi o di femmine mai esistite, e perciò frutto della immaginazione di gente ignorante e superstiziosa. Nella Bibbia si parla spesso di Astarte e di Baal, di cui si adoravano le statue (cfr. 1 Samuele 7, 3-4; 12, 10). La dea Astarte adorata nel vicino Oriente altro non era o rappresentava che la forza generativa della donna elevata ,al rango di divinità. Molto spesso gli idoli avevano la forma di animali terrestri come il toro (cfr. Salmo 106, 19-20) ,o celesti come lo sparviero o di rettili come il serpente o di acquatici come i pesci e il coccodrillo. Da qui le proibizioni di cui nel Deuteronomio 4, 17-18: “Non prevaricate facendovi figura scolpita di qualsiasi genere (...) immagine di qualsiasi animale terrestre, immagine di qualsiasi uccello che vola nel cielo, immagine di qualsiasi rettile che striscia sul suolo, immagine di qualsiasi pesce che si trova nell'acqua, sotto terra”. Vi era poi un tipo di idolatria astrale, erano cioè oggetto di culto e di adorazione corpi celesti come il sole, la luna, le stelle, tutto l'esercito celeste (cfr. Deuteronomio 4, 19). Le loro statue 'ed immagini si trovavano nei templi pagani. Infine, vi era il culto o adorazione di uomini, che si attribuivano onori divini. Tali gli imperatori babilonesi (cfr. Daniele 3, 12), i faraoni d'Egitto e più tardi gli imperatori romani. Da questa breve analisi risulta inequivocabilmente che la Bibbia condanna solo e sempre la raffigurazione e l'adorazione delle immagini e delle divintà pagane ossia degli idoli, in contrasto con l'adorazione dell'unico Dio Jahve. Santi, non idoli Nulla di tutto questo nella venerazione cattolica delle immagini e delle statue. Ciò che dice la Bibbia a riguardo delle immagini e delle statue adorate dai pagani e alcune volte anche da alcuni antichi israeliti non ha nulla a che vedere con la pratica cattolica di venerare immagini e statue. Solo una grande ignoranza o una propaganda settaria e velenosa contro la Chiesa Cattolica deve dirsi responsabile d'un simile menzognero accostamento. Una breve analisi di come stanno le cose dimostrerà quanto siano assurde e antiscritturali le accuse mosse dai nemici della Chiesa Cattolica contro la pia pratica di usare e venerare le immagini e le statue dei Santi. 1 - Negativamente diciamo che le immagini e le statue venerate dai cattolici non sono idoli, non sono cioè divinità pagane. Questa semplice osservazione, che esprime solo e tutta la verità, è suffìciente a qualificare come errata e calunniosa l'applicazione dei testi biblici sopra citati alla venerazione cattolica delle immagini e delle statue. I testi biblici citati precedentemente condannano solo il culto e I'adorazione di dèi pagani, non l'uso delle arti decorative come diremo dopo. Domandiamo a tutte le persone oneste ed equilibrate: Avete mai visto adorata in qualche chiesa cattolica o in qualche famiglia di veri cattolici la statua o l'immagine di Astarte o di Baal, di Giove o di Saturno, di 'Venere o di Giunone o del sole o della luna o delle stelle o del toro o del coccodrillo o del pesce, oppure di qualche imperatore babilonese o romano o di qualche faraone d'Egitto? Avete mai visto qualche cattolico prostrarsi davanti a tali immagini e statue come se fossero divinità e metterle al posto dell'unico Dio, in cui egli crede? Pensarlo è semplicemente ridicolo . A dire il vero, dì statue e di immagini di divinità pagane, di faraoni d'Egitto, d'imperatori romani ve n'è un gran numero nei musei, nei giardini pubblici, nelle ville... Ma chi mai ha avuto la strana idea di adorarle o anche venerarle con offerte di fiori, dì candele, d'incenso? Chi mai sosta a pregare davanti ad esse o chiedere la loro intercessione per ottenere da Dio grazie e favori? 2 - Positivamente va detto con la massima chiarezza che le immagini e le statue venerate dai cattolici ricordano e rappresentano persone realmente esistite. Sono coloro che, lungo il corso della storia umana, hanno fatto conoscere il vero Dio e hanno portato molti, con l'esempio e la parola, alla sua vera adorazione. In altre parole, le immagini e le statue sono ausili, cioè mezzi e strumenti, per ricordare queste insigni figure di bontà e di zelo, che hanno operato su questa terra, e oggi ancora mediante il loro ricordo possono condurci alla conoscenza e alla adorazione del vero Dio. L'immagine o la statua è la parola visibile, più efficace di quella scritta, che ci sprona ad amare l'unico vero Dio, Lui solo adorare e servire, e per amore suo amare e servire il nostro prossimo. Col passare del tempo l'uomo sapiens, lungi dal disprezzare l'uso delle immagini, l'ha sempre valorizzato con crescente interesse per educare ed educarsi alla conoscenza del vero, del bello, del buono. La nostra civiltà è la civiltà delle immagini. Come negare, come tentare di distruggere tanta ricchezza umana e cristiana? Solo gente miope può lavorare in questa direzione! Guarda e agisci secondo il modello (Esodo 25, 40) Mediante l'immagine o la statua la Chiesa Cattolica ci rende presente innanzi tutto Gesù Cristo, l'Uomo - Dio, l'Emmanuele, ossia Dio-con-noi. Egli è l'immagine del Dio invisibile (Colossesi 1, 15). Chi ha visto Lui, ha visto il Padre (Giovanni 14, 9). Mediante la sua immagine, Egli, che è la Parola o Verbo di Dio, fa sentire la sua voce agli uomini di buona volontà di ogni tempo. Per sentire questa voce ci si può rivolgere alla Bibbia, al Vangelo scritto. Ma nulla vieta che anche l'immagine o la statua sia un canale di questa voce, del messaggio di verità e di amore trasmesso al mondo duemila anni fa da Gesù il Cristo. L'immagine del Crocifisso o del Cristo trasfigurato (Raffaello) può dire molto di più che una pagina scritta del Vangelo. Mediante l'immagine o la statua la Chiesa Cattolica ci fa sentire la voce delle più nobili creature umane, che hanno cooperato col Figlio di Dio alla nostra salvezza. Tali sono Maria Santissima, la Madre di Gesù, san Giuseppe suo sposo, gli Apostoli ed Evangelisti, i martiri cristiani dei primi secoli e dei secoli successivi, tanti nostri fratelli nella fede, che si sono distinti nella pratica delle virtù cristiane, nell'amore eroico per Dio e per l'uomo: san Paolo, san Francesco d'Assisi, sant'ignazio, san Francesco Saverio, san Massimiliano Kolbe, santa Maria Goretti, san Giovanni Bosco, san Vincenzo de' Paoli e tantissimi altri, di cui la Bibbia dice: “Benché morti, ossia passati a vita migliore, ancora parlano” (cfr. Ebrei 11, 4), parlano anche mediante le loro immagini e statue. L'arte decorativa ci fa sentire ancora la loro voce. Le arti decorative nella Bibbia L'uso delle immagini e delle statue nella Chiesa Cattolica è solo un aiuto - utile ma non necessario - di metterci a contatto coi nostri fratelli veramente esistenti in uno stato di gloria. in altre parole, immagini e statue hanno lo scopo - là dove ce ne fosse bisogno - di rendere in qualche modo presenti e visibili realtà invisibili. E' conforme alla Scrittura questa pia pratica? La risposta deve essere decisamente affermativa: La Bibbia insegna che anche la pittura e la scultura - vale a dire gli artisti - possono prestare la loro opera a scopo religioso, per attirare le menti e i cuori verso Dio e le realtà invisibili. Nel libro dell'Esodo è detto che Mosè chiamò “tutti gli uomini d'ingegno” perché adornassero convenientemente con immagini di realtà invisibili la Dimora o Arca. Uno degli artisti “fece due cherubini in lavoro d'oro battuto, alle due estremità dell'Espiatorio” (Esodo 37, 7). Così aveva ordinato Jahve: “Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio (dell'Espiatorio)” (Esodo 25, 18). Se questo era l'ordine di Jahve, è segno evidente che l'uso delle immagini non poteva essere assolutamente una violazione del comandamento dato dallo stesso Jahve quando aveva detto: “Non ti farai immagini scolpite ...” (Esodo 20, 4). Secoli più tardi anche Salomone adornerà di cherubini la cella in fondo al Tempio, dov'era custodita l'Arca dell'Alleanza. Lo scrittore sacro si compiace di descrivere minuziosamente queste sculture del Tempio fatto costruire da Salomone all'unico Dio Jahve (cfr. 1 Re 6, 19-32; Cronache 3, 8-13). Certo Salomone, ordinando queste sculture, non pensava di violare alcun comandamento del Decalogo. Rimosso perciò il pericolo di idolatria, la Bibbia non ha nulla da dire contro l'uso delle immagini e delle statue o sculture. Al contrario, è in armonia con la Bibbia che le arti figurative come la scultura e la pittura concorrano a ricordarci e renderci presenti realtà invisibili a scopo di culto, avendo cioè come unico scopo la conoscenza e l'adorazione dell'unico Dio. Questo è il pensiero dei grandi biblisti: “Il secondo comandamento del decalogo (Esodo 20,4-6; Deuteronomio 5, 8-10) proibisce la manifattura di immagini di qualunque tipo, né "in alto nei cieli, né in basso sulla terra, né nelle acque sotto terra". La enumerazione è completa e include qualsiasi oggetto visibile che possa essere rappresentato. E' improbabile che si tratti della proibizione totale di ogni forma di arte raffigurativa, come la interpretavano alcuni rabbini di vedute più rigide. Nell'antico Israele i cherubini erano immagini; nel giudaismo del secolo 1 dopo Cristo e anche posteriore si permettevano decorazioni artistiche di tombe e sinanoghe”. Concludendo possiamo e dobbiamo dire ancora una volta che la proibizione delle immagini e delle statue è errata. Tali testi non si riferiscono alla venerazione cattolica delle immagini e delle statue, ma a cose completamente diverse. L'insegnamento della Chiesa Cattolica Certo, nella pia pratica di venerare le immagini e le statue vi possono essere stati e vi possono essere abusi e deviazioni. Questa è la condizione umana. Ma è proprio di gente gretta generalizzare e soprattutto servirsi dell'abuso per negare ciò che Dio permette. Le persone oneste vigilano e correggono eventuali abusi, ma rispettano sempre la verità, che ci salva. Questo è stato sempre ed è l'atteggiamento della Chiesa Cattolica. Riportiamo alcune precisazioni del Concilio Vaticano Il (dalla Sacrosanctum Concilium, Costituzione sulla Sacra Liturgia): 122. Fra le più nobili attività dell'ingegno umano sono, con pieno diritto, annoverate le arti liberali, soprattutto l'arte religiosa, e il suo vertice, l'arte sacra. Esse, per loro natura, hanno relazione con l'infinita bellezza divina che deve essere in qualche modo espressa dalle opere dell'uomo (...). Nessun altro fine è, stato loro assegnato se non quello di contribuire il più efficacemente possibile (...) a indirizzare religiosamente le menti degli uomini a Dio. Per tali motivi la santa Madre Chiesa ha sempre favorito le arti liberali, ed ha sempre ricercato il loro nobile servizio, specialmente per far sì che le cose appartenenti al culto sacro splendessero veramente per dignità, decoro e bellezza, segni e simboli delle realtà soprannaturali... 124. Abbiano cura i Vescovi di allontanare dalla casa di Dio e dal altri luoghi sacri quelle opere d'arte che sono contrarie alla fede e ai costumi, e alla pietà cristiana; che offendono il genuino senso religioso, o perché depravate nelle forme, o perché mancanti, mediocre o false nell'espressione artistica. 125. Si mantenga l'uso di esporre nelle chiese alla venerazione dei fedeli le immagini sacre. Tuttavia si espongano in numero moderato e nell'ordine dovuto, per non destare ammirazione nei fedeli, e per non indulgere ad una devozione non del tutto retta. 127. Tutti gli artisti, poi, che guidati dal loro ingegno intendono glorificare Dio nella santa Chiesa, ricordino sempre che la loro attività è in certo modo una sacra imitazione di Dio Creatore e che le loro opere sono destinate al culto cattolico, alla edificazione, alla pietà e all'istruzione religiosa dei fedeli.
 
     
champions_3
champions_3 il 24/05/12 alle 18:52 via WEB
UN IMMAGINE VALE L'ALTRA? Com'è Dio? Quale immagine vi siete fatti voi di Dio? Oggi viviamo nell'epoca del pluralismo dove, così si dice, "ciascuno è libero di credere e di adorare quello che vuole" e questo viene considerato del tutto legittimo. Così ciascuno si fa la propria idea di Dio e …a quella rende culto. Quale, però, fra queste idee o immagini è "quella giusta"? "Non si fa questa domanda", ci rispondono oggi, "non è corretto! Dio è come ciascuno si immagina, va tutto bene, ognuna di queste immagini è equivalente, l'importante è essere 'in buona fede'". Un altro commenta: "Vedete, di Dio non si sa nulla di certo", giustificando così il fatto così di non volersi proprio occupare della questione e di voler vivere come più gli aggrada "senza alcun condizionamento". Non è affatto vero, però, che le immagini che ciascuno si fa di Dio siano equivalenti, indifferenti, o addirittura "aspetti della stessa realtà", primo perché dati in contraddizione fra di loro non possono essere contemporaneamente veri, poi perché quello che uno crede ha conseguenze rilevanti sulla sua vita e senz'altro sulla società in cui vive. Persino chi dice "Non si sa nulla di certo" rende culto ad un dio, "il dio sconosciuto"; questo lo renderà moralmente inaffidabile proprio perché non crede in un Dio e in principi di vita oggettivi ed assoluti. In un articolo pubblicato su Liberal del 2.7.98 intitolato: "Non fidatevi di Allah", il prete cristiano palestinese Peter Madros afferma: "Le tre religioni monoteistiche sono etimologicamente eguali, si capisce: tutte quante adorano un solo Dio. Ma questo non significa che il concetto di Dio sia lo stesso, o che si pervenga, o si possa pervenire alla stessa etica. Guardiamo le dieci leggi basilari, le tavole del decalogo di Mosè… il modo di considerarle contiene molto in comune. Ma il precetto di non uccidere è considerato in modo diverso; mentre nell'ebraismo e nel cristianesimo il divieto è assoluto, l'Islam concede che si possa uccidere, almeno secondo le parole di Maometto, l'apostata e l'eretico". Il comandamento di Dio Quante immagini di Dio si fa l'umanità e poi davanti ad esse si prostra in adorazione! Ci è lecito, però, farci delle immagini (fisiche o solo mentali) di Dio? Il secondo comandamento dato da Dio a Mosè lo esclude decisamente, minacciando gravi conseguenze su chi lo faccia. Ascoltiamolo: "Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti" (Esodo 20:4-6). Un Dio di comodo Farsi immagini di Dio o rappresentazioni di sorta di carattere religioso è dunque espressamente condannato dalla legge che Dio stesso ha sovranamente stabilito su di noi. La proibizione è quella dell'idolatria, e idolatri non sono solo coloro che si fanno pitture e statue religiose per poi prostrarsi di fronte ad esse. Idolatra è pure chi di Dio si fa un'immagine mentale a proprio piacimento in contrapposizione a ciò che Dio stesso ha rivelato a proprio riguardo. Un giorno un cristiano in treno stava leggendo la sua Bibbia quando si sente rivolgere da un compagno di viaggio che aveva riconosciuto trattarsi appunto della Bibbia, la domanda su che cosa stesse leggendo. Questi risponde: "Beh, il brano particolare che sto leggendo parla di che cosa Dio farà a coloro che sono colpevoli di aver trasgredito le Sue leggi e che non se ne ravvedono". E l'altro di rimando: "Oh, il mio Dio non farebbe mai una cosa del genere!". Il cristiano gli risponde senza scomporsi: "Si, ci credo. Il suo dio non farebbe mai una cosa del genere: punire i colpevoli! Il problema è che il dio in cui lei crede non esiste se non nella sua mente. Lei ha creato un dio a sua immagine, a misura di quello che lei vorrebbe, ed ora è come se fosse caduto in ginocchio ad adorare questa sua immagine, e non il Dio vero e vivente che ha rivelato Sé stesso attraverso la Bibbia. Il suo problema è che lei ha commesso il peccato di idolatria!". Che cos'è l'idolatria? Accontentarsi di ombre. Che cos'è l'idolatria? In parole semplici essa potrebbe definirsi un accontentarsi di ombre. Un idolo è l'immagine di un Dio come noi vorremmo che fosse, e questo spesso secondo i nostri comodi. E' un'immagine, non la realtà. E' un'ombra, non la sostanza. E' una rappresentazione, ma sempre meno che Dio o altro che Dio. L'idolatria è accontentarsi di ombre. Le ombre non sono la sostanza. Sebbene esse possano delineare qualcosa, non sono ciò che è rappresentato. Il dio a cui i nostri comodi piacerebbe è pascersi scioccamente di un'illusione. Perché focalizzarci su ombre quando potremmo vedere la cosa reale? Troppo spesso noi ci accontentiamo di ombre. Il secondo comandamento parla di idolatria, quando noi ci accontentiamo di ombre. Rivela la tendenza che sussiste nell'essere umano di forgiarsi dèi a proprio piacimento. Se non ci fosse nell'essere umano la tendenza di forgiarsi i propri dèi, il Signore Iddio non ci avrebbe mai dato questo comandamento. Questa tendenza è sempre esistita nell'essere umano, fin dai tempi antichi, e risalta ancora oggi. La tirannia del tangibile. Anche quelli che fra di noi sono i più istruiti che conoscono la Bibbia, che hanno una filosofia di vita sofisticata, sono suscettibili a questa tendenza. E' la tirannia del tangibile. Con questo intendo dire che vi è sempre in noi il desiderio di oggettificare e quantificare tutti gli aspetti della realtà, Dio incluso. A noi piace dipingere cose a dimensione umana. Pensiamo, così facendo, di comprendere meglio le cose. Quando si tratta di Dio, però, dobbiamo stare molto attenti. Dio non può essere pienamente compreso dalla mente umana. Non c'è libro di teologia per quanto massiccio e elaborato possa essere che possa adeguatamente dipingere l'infinito. Iddio abita nell'eternità, Egli è l'Eterno. La nostra mente lo può intendere, ma non comprendere pienamente. Ciononostante, però, cerchiamo sempre di farlo, e ci accontentiamo di qualcosa di meno di Dio. Quando facciamo questo, corriamo il rischio dell'idolatria, moderna, ma sempre idolatria. L'idolatria non è solo la pratica poco illuminata delle culture primitive. E' viva e vegeta anche nell'illuminato e razionalista Occidente. Il secondo comandamento è rivolto a coloro che si accontentano di ombre. Siete voi colpevoli di accontentarvi di ombre? Il nostro testo, Esodo 20:4-6, rivela i rischi dell'idolatria, passati e presenti. Qui troviamo idee ed aiuto per coloro che vogliono evitare di diventare idolatri dei tempi moderni. E' ben possibile essere un idolatra e neanche rendersene conto. Come? Almeno in due modi. Qualcos'altro che Dio Qualcosa di diverso. Noi diventiamo colpevoli di idolatria quando adoriamo qualcosa di diverso da Dio, il Dio che si è autorevolmente rivelato nella Bibbia. Il Signore dice nel secondo comandamento: "Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti" (Esodo 20:4-6). A prima vista questo Secondo Comandamento è molto simile al primo. Lì Dio dice: "Non avere altri dèi oltre a me". Siano essi statue figure o altro. Entrambe sono proibizioni contro il rendere culto a qualcos'altro che non sia Dio. Quando adoriamo qualcosa di diverso da Dio, ci rendiamo colpevoli di idolatria. Non è necessario che sia un idolo fatto di legno o di pietra. Potrebbe essere qualunque cosa - anche cose religiose. Ciò che per noi è più importante. Vedete, tutto ciò che per noi diventa più importante di Dio, diventa un idolo. Avete voi degli idoli nella vostra vita? Come potete identificarli? Beh, dovrebbe essere ovvio che qualcosa che catturi la nostra attenzione, occupi la nostra mente, riempia i nostri pensieri e consumi i nostri desideri, potremmo avere qualcosa che consideriamo più importante che Dio. Vi sono idoli molto sottili. L'idolatria potrebbe non essere all'inizio chiaramente delineata. C'è qualcosa che potremmo chiamare "idolatria strisciante". E' la sottile intrusione di qualcosa di diverso da Dio, al quale gli permettiamo di diventare fin troppo importante nella nostra vita. Talvolta nemmeno ci rendiamo conto possa essere un problema fintanto che dobbiamo fare una scelta. Pensate con me alle seguenti affermazioni. Riempite la parte mancante: "Signore, sono pronto a darti tutto, eccetto…": che cosa escludereste da Dio? Che ne dite di questa affermazione: "Signore, farei qualunque cosa per Te, eccetto…". C'è qualcosa che non sareste disposti a fare per il Signore? Oppure: "Signore, sono pronto a cambiare tutto nella mia vita, eccetto…". Ci sono nella vostra vita abitudini che non sareste disposti ad abbandonare? Vi sono luoghi in cui non andreste mai? Vi sono dei rapporti che non dovreste avere e ai quali voi non rinuncereste mai? Ciò che ci impedisce di ubbidire a Dio. Tutto ciò che vi impedisce di ubbidire ai Suoi comandamenti, sono temibili candidati al posto di idoli. Un idolo potrebbe essere qualunque cosa. Potrebbe essere qualcosa di materiale che possediamo: un'auto, una barca, una casa di vacanze, dei gioielli, vestiti o cose come queste. Il vostro stile di vita potrebbe essere un idolo, uno stile di vita in cui date tutte le vostre energie per conservare un certo livello di prosperità. Non fraintendetemi: non c'è nulla di sbagliato nel godersi il frutto del proprio lavoro, ma quando gettate via le cose che veramente contano, al fine di ottenere una casa più grande, una macchina più bella, e tutto ciò che l'accompagna, allora quelle cose diventano troppo importanti. Cose religiose. Gli idoli possono anche essere cose religiose - anche idee che abbiamo su come secondo noi dovrebbe essere la vita cristiana o la Chiesa, e non secondo quanto presentato autorevolmente dalla Bibbia. In alcune chiese potreste predicare dal pulpito qualsiasi tipo di eresia, ma se osate mettere in questione la tradizione, "quello che si è sempre fatto", per voi saranno dolori, non importa se la Bibbia dice altrimenti! In alcune chiese è accettabile mettere in questione la risurrezione di Gesù, ma se osate cambiare la liturgia stabilita o spostare l'organo in un'altra posizione, sareste fortemente rimproverati. Se osate spostare il momento del culto in cui si canta il gloria, allora vanno su tutte le furie! In alcune chiese potreste apertamente professare dubbi sulla nascita verginale di Gesù, ma se al culto, per pregare alzate le mani pretendendo di adorare il Signore con maggiore gioia e spontaneità, diranno che siete impazziti. Questo vuol dire "battezzare" le cose sbagliate, dare importanza ultima a ciò che è secondario, privilegiare la forma alla sostanza. Se siamo così siamo idolatri, anche se professiamo di essere cristiani. Tutto noi stessi a Dio. Pensiamo ai bambini, ai nostri figli. Sono convinto che i bambini non vogliano semplicemente cose migliori e più grandi. Essi non possono essere soddisfatti con maggiori attività e tutto ciò che il denaro possa comprare. Ciò che i nostri figli vogliono, siamo noi stessi. Essi vogliono noi, il nostro tempo, la nostra attenzione più indivisa. Genitori, date loro ciò che potete, ma non trascurate di dare loro voi stessi. Allo stesso modo Dio vuole noi. Rendere a Dio il culto che Gli è dovuto significa dare a Lui tutto noi stessi. Difatti rendiamo normalmente il culto a ciò a cui ci diamo anima e corpo. Che cos'è che "vi prende" totalmente? Potreste adorare voi stessi, potreste adorare altre persone. Potreste adorare cose materiali. Potreste adorare uno stile di vita. Potreste persino adorare cose religiose. Quando adorate qualcosa o qualcuno di diverso da Dio, voi adorate delle ombre. Vi siete resi colpevoli di accontentarvi di ombre? Qualcosa di meno che Dio Diventiamo colpevoli di idolatria anche quando noi adoriamo qualcosa meno che Dio. E' interessante notare che il Secondo Comandamento è una proibizione di farci immagini scolpite. Questo comandamento ha in vista qualcosa di più che idoli che rappresentino altri dei. Questo comandamento si focalizza sul farsi immagini che rappresentino Dio stesso. Il vitello d'oro. Ci è famigliare il racconto di quando Dio diede a Mosè i Dieci Comandamenti sul Monte Sinai. Mentre Mosè era sulla montagna a ricevere i comandamenti da Dio, il popolo era giù a valle che aspettava con impazienza. Tardando Mosè a scendere dalla montagna, accade qualcosa di molto interessante. Nel racconto di Esodo 32 il popolo chiede a gran voce ad Aronne di fare loro un dio che cammini davanti a loro, qualcosa di tangibile che infonda loro sicurezza. Così Aronne raccoglie tutti i gioielli d'oro che riesce a trovare fra il popolo, li fa fondere e con quelli forgia un vitello, un vitello d'oro. Ciò che è interessante qui è l'intenzione del popolo e di Aronne. Alcuni credono che, nel farsi quel vitello d'oro, la loro intenzione fosse quella di abbandonare il vero Dio. Altri, però, credono che la loro intenzione fosse diversa. Aronne dichiara al vers. 5 di quel brano: "Domani sarà festa in onore del SIGNORE!". Egli si stava riferendo al vero Dio. Potrebbe essere che Aronne, almeno nella sua mente, avesse fatto forgiare un'immagine tangibile che rappresentasse il loro Dio? Un commentatore scrive: "Essi esigevano, come bambini, di poter avere qualcosa che toccasse i loro sensi … qualche oggetto materiale come simbolo della presenza divina che andasse di fronte a loro". Forse che il popolo di Israele non volesse in realtà sostituire Dio, ma semplicemente rappresentarlo? Forse. Forse no, ma anche se le loro intenzioni erano buone, Dio ne era rimasto offeso. Vedete, qualunque immagine essi si fossero creata, per quanto artisticamente elevata avesse potuto essere, per quanto magnifiche fossero state le sue caratteristiche, il risultato finale sarebbe stato sempre meno che Dio. Nessuna immagine avrebbe mai potuto rappresentare la grandezza di Dio. Sarebbe stata solo una pallida rappresentazione di Dio, un'ombra, nella migliore delle ipotesi. Forse il vitello doveva rappresentare la forza del Dio vivente. Forse era stato fatto per essere semplicemente d'aiuto per il culto. Qualcosa che è utile per il culto, potrebbe diventare un idolo? Un altro racconto della Bibbia dimostra di si. I serpenti velenosi. In Numeri 21 leggiamo la storia del giudizio che Dio infligge al popolo tramite dei serpenti velenosi "i quali mordevano la gente, e gran numero d'Israeliti morirono" (Nu. 21:6). Il popolo rendendosi conto del loro peccato, aveva così iniziato a implorare Mosè affinché facesse cessare quella prova. Confessavano i loro peccati e lo imploravano che intercedesse per loro in preghiera presso Dio. Così Mosè prega, e Dio gli dice: "Forgiati un serpente velenoso e mettilo sopra un'asta: chiunque sarà morso, se lo guarderà, resterà in vita". Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita" (Nu. 21:8,9). Nel frattempo però la gente continuava a morire. Immaginate come avrebbe potuto essere stare lì anche noi. La gente diventa ammalata, la loro lingua si gonfia, il loro corpo è come se bruciasse. Il dolore è molto grande. C'è gente intorno a voi che si lamenta. Pensate ad una donna che si prende cura di suo marito nella loro tenda, con i bambini che guardano. L'uomo sta fra la vita e la morte. Degli operai si danno da fare per forgiare un serpente di bronzo. Ce la faranno a finirlo in tempo? L'uomo sta per morire. Piena di ansia la donna lo incoraggia a resistere. Finalmente l'opera è finita. Si fa un buco nel terreno, si innalza il serpente di bronzo ed il Signore e risuona il comando: "Guardatelo, guardatelo, e vivrete!". Il popolo così si volge verso il manufatto e il Signore Iddio comincia ad operare. I corpi tornano a ricevere forza. Il potere di salute di Dio comincia a diffondersi nell'accampamento. Uomini e donne, ragazzi e ragazze ora sono in piedi, nuova vita scorre nelle loro vene. Ora nell'accampamento è ora di far festa. L'afflizione si trasforma in danza. Hanno rivolto lo sguardo verso quel serpente di bronzo e Dio ha compiuto un'opera meravigliosa. "Conservate bene quel serpente!" direbbe ora qualcuno fra voi. Dio aveva usato quell'immagine come simbolo per far rammentare la Sua potenza. Era un mezzo mediante il quale la grazia era stata comunicata al popolo. Quel serpente però non era Dio. Era solo un'ombra. Ciononostante il popolo avrebbe conservato quell'immagine per centinaia di anni. Lo ritroviamo ancora al tempo di Ezechia, in 2 Re 18. Ancora il popolo bruciava incenso davanti a quel serpente! Ezechia lo fa distruggere perché era diventato qualcosa che deviava l'attenzione del popolo da Dio. Era solo un pezzo di bronzo. Il serpente era qualcosa che certo Dio aveva usato. Era un simbolo religioso. Era un sussidio visivo per il culto. Era però diventato un idolo. Anche le cose religiose possono diventare un sostituto per Dio. Può essere una croce o un crocefisso, una statua o un quadro, una reliquia o un credo. Queste cose non devono mai essere investite di qualità divine. Il problema non sta nelle cose che dipingono. Non c'è nulla che le mani dell'uomo possano fare che possa dipingere adeguatamente la santità, la maestà, e la trascendenza di Dio. Il Suo carattere è al di là di qualunque possibilità di rappresentarlo appieno. Qualcuno ha detto che questo è tanto assurdo quanto pretendere di suonare una sinfonia di Beethoven con un fischietto da arbitro, chiedere ad uno studioso di riassumere in una frase la storia del mondo. Non lo si può fare: è assurdo solo il pensarlo. La cosa che più conta Dobbiamo stare attenti a non trasformare in idoli le cose religiose: esperienze di culto, luoghi, tradizioni… Quando rendiamo culto a qualcosa che sia meno che Dio, allora ci rendiamo colpevoli di idolatria. Non accontentatevi di un'ombra quando potete fare esperienza della cosa autentica. Possiamo noi fare esperienza del Dio vero e vivente? Certo, e noi non abbiamo bisogno che la nostra fantasia più o meno artistica si metta in moto. Iddio ha rivelato autorevolmente Sé stesso attraverso la Bibbia e in Gesù e con Gesù vuole stabilire un rapporto personale con ciascuno di noi. Gesù disse alla donna samaritana che di santuari e tradizioni aveva fatto un idolo: "Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità" (Giovanni 4:24). Quella donna incontra però Gesù, stabilisce un contatto con Lui e non solo trova in Gesù il vero volto di Dio, ma questo incontro sarà tale da farle cambiare tutto il suo modo di vivere immorale. Anche noi in Gesù possiamo conoscere Dio e stabilire con Lui un rapporto autentico che ci aiuti a superare tutti i nostri idoli. Non abbiamo bisogno di ombre: la cosa vera è un rapporto vivente con il Dio vivente, che non può essere definito né quantificato. La cosa autentica incontrare il vivente Signore Gesù e lasciare che Lui riempia la vostra vita. Abbiamo il privilegio di avere il Signore sovrano, che dimora nell'eternità, che dimori nella nostra vita. E' al di là della nostra capacità di spiegarlo capire come Egli lo faccia, ma Lui lo fa. Egli viene in questa nostra struttura di carne e vi ispira nuova vita. L'immortale dimora nel mortale, e diventiamo figlioli di Dio. Il nostro spirito limitato entra in comunione con il Suo Spirito infinito, e ci mette in contatto con l'eterno. Colui che è più grande dell'intero universo può vivere in ognuno di noi. Non lo possiamo spiegare, ma ne possiamo fare esperienza. Non accontentatevi di nulla di meno. Non accontentatevi di ombre, quando potete fare esperienza della cosa reale. Incominciate a conoscere Gesù attraverso le pagine della Scrittura, Egli vi attrarrà irresistibilmente a seguirlo. Conoscerete Dio e con Dio la verità, e la verità vi renderà liberi, liberi veramente. Cordialmente, Antonio.
 
     
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champions_3 il 24/05/12 alle 18:54 via WEB
COME E QUANDO RICONOSCERE UN IDOLO NELLA PROPRIA VITA. Dio odia l'idolatria. Quando Egli diede la legge a Mosè, emise un severo divieto contro l'idolatria. Vi leggo Levitico 26:1. “"Non vi farete idoli, non vi erigerete immagini scolpite o alcuna stele e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono l’Eterno, il vostro DIO.” (Levitico 26:1) Questo è uno di tanti versetti che condanna gli idoli. Quindi, il divieto contro gli idoli è molto chiaro. Durante il periodo dell'Antico Testamento, per più di 1000 anni, uno dei peccati più grandi dei Giudei, il popolo di Dio, era l'idolatria. Volta dopo volta il popolo di Dio cadeva in quel terribile peccato. Seguiva l'esempio dei paesi circostanti, adorando tanti idoli diversi. In molti paesi del mondo attuale, ci sono ancora numerosi idoli. Per esempio, nei paesi dove la religione principale è l'induismo, si trovano dappertutto idoli, sotto forma di statue, nelle case e nei luoghi pubblici. Anche qua in Italia, come in ogni luogo dove esiste la Chiesa Cattolica Romana, vediamo, alla luce di ciò che ci comanda Dio nella Bibbia, che esistono tanti idoli, sotto forma di statue, icone e dipinti. Quindi, anche oggi, come all'epoca dell'Antico Testamento, gli uomini sono portati ad avere idoli, anche in nome di una religione, i quali prendono il posto di Dio nei loro cuori. Grazie a Dio, abbiamo capito questo fatto e perciò nessuno di noi ha mai adorato Ashtoreth, Kemosh, Milkom, Baal o altri idoli diffusi al tempo dell'Antico Testamento. Non ci inginocchiamo davanti alle statue degli Induisti. Nemmeno preghiamo davanti a qualche statua di un cosiddetto santo cristiano. Eppure, il fatto di non inginocchiarci davanti a una statua, in sé, non vuol dire che non ci siano idoli nei nostri cuori. Per esempio, considerate l'ammonimento che troviamo in 1°Giovanni 5:21, quindi, nel Nuovo Testamento. “Figlioletti, guardatevi dagli idoli.” (1°Giovanni 5:21) Come mai Dio comanda ai credenti, alla fine della Bibbia, di guardarsi dagli idoli??? Se evitiamo di possedere statue, esistono forse altri tipi di idoli??? Desidero lasciare una precisazione al nostro contestatore che dice nel riferimento biblico di Esodo 25:8 e 37:7, i cherubini sono stati fatti da coloro che servivano il Signore, questo è vero. Ma non riporta nessun riferimento biblico che le statue dei cherubini o altro devono essere adorate o venerate. Al contrario, un idolo messo al posto di Dio è contro il suo insegnamento, pertanto, quante statue vengono addirittura baciate o ci si inginocchia davanti a loro come segno di rispetto? Perciò, se questa non è idolatria, che cos'è? Cari credenti, dobbiamo capire che esistono tanti tipi di idoli nel cuore umano. In realtà, possiamo trasformare quasi qualsiasi cosa in un idolo, nel nostro cuore. È importante capire che godere qualcosa più di quanto si gode Dio e la comunione con Lui, sia che si tratti di un grande dono che Dio ci ha fatto, sia che riguardi qualche piacere molto carnale, può portare quella cosa a diventare un oggetto di idolatria. L'apostolo San Paolo dichiara in Colossesi 3:5 “avidità... è idolatria;” (Colossesi 3:5 ) Altre traduzioni rendono la parola “avidità” con “concupiscenza”, perciò, in quel caso, leggiamo: “"la concupiscenza è idolatria”". Concupire, che è idolatria, vuol dire desiderare qualcosa oltre a Dio, e aspirarvi in modo sbagliato. Ma che cosa vuol dire “in modo sbagliato”? È importante capire questo fatto, perché l'idolatria distruggerà il nostro rapporto con Dio e distruggerà anche il nostro rapporto con gli altri. Quindi, è fondamentale riconoscere l'idolatria nella nostra vita, per abbandonarla appena si manifesta. Inoltre, non solo la distruzione del nostro rapporto con Dio ma, in realtà, i nostri problemi interpersonali, sia nel matrimonio che in famiglia, sia con amici, vicini, compagni, colleghi, o con altri membri della Chiesa, in qualche modo derivano tutti da una forma di idolatria, ossia dal desiderio di altre cose oltre a Dio, quando le desideriamo in modo sbagliato. Perciò, oggi in maniera definitiva, con l'aiuto di Dio, vogliamo considerare in modo biblico alcuni modi sbagliati in cui è possibile che desideriamo qualcosa. Vogliamo riconoscere alcuni modi di godere le cose che equivalgono a idolatria. Vogliamo capire meglio quando godere qualcosa diventa idolatria. Che cosa trasforma un desiderio in concupiscenza, che è idolatria? Esaminiamo insieme alcune indicazioni che ci rivelano che qualchecosa sta diventando un idolo per noi, o lo è già. È importante, appena riconosciamo che qualcosa sta diventando un idolo per noi, prendere subito dei provvedimenti, rivolgendoci a Dio, e riconoscendo il pericolo in cui ci troviamo. L'elenco che vedremo insieme è una mia rielaborazione di un elenco scritto da un grande predicatore John Piper. Alla domanda: quando godere qualcosa o trovare piacere in qualcosa è idolatria? Possiamo rispondere: Quando è vietato da Dio Quando qualcosa è vietato da Dio, allora godere quella cosa è idolatria. Per esempio, l'adulterio e la fornicazione, ovvero qualunque forma di sesso fuori dal matrimonio, sia praticata fisicamente sia mentalmente, è vietata da Dio. Rubare e mentire sono vietati da Dio. Questi peccati procurano un certo piacere: nessuno, infatti, li commetterebbe se non dessero una certa soddisfazione alla nostra carne. Nessuno pecca perché deve. Però, se provi piacere in una cosa vietata da Dio, quella cosa è un idolo per te. Se ti trovi in questa situazione, hai bisogno di capire la gravità della tua condizione, e di sapere che l'idolatria ti tiene fuori dal cielo. Ravvediti, fa' qualsiasi cosa necessaria per abbandonare il tuo peccato. Prega Dio, cambia abitudini, lascia la compagnia sbagliata, chiedi aiuto ad altri. Non trattare con leggerezza l'idolatria. Quindi, godere qualcosa che è vietato è idolatria. Se è un desiderio sproporzionato Un altro modo, molto comune, in cui cadiamo nell'idolatria è quando il piacere o il godimento che traiamo da qualcosa è sproporzionato rispetto al valore che ha ciò che abbiamo desiderato. In altre parole, nutrire un forte desiderio per cose che non hanno un grande valore agli occhi di Dio è un chiaro segno che esse stanno diventando idoli per noi. In sé, non è sbagliato godere le cose che Dio ha creato nel mondo, come vediamo in 1Timoteo 6, dove leggiamo che Dio ci offre ogni cosa perché ne godiamo. “Ordina ai ricchi di questo mondo di non essere orgogliosi, di non riporre la loro speranza nell’incertezza delle ricchezze, ma nel Dio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne” (1°Timoteo 6:17) Allo stesso tempo, la Bibbia insegna molto chiaramente che non dobbiamo avere la mente rivolta alle cose della terra, come leggiamo in Filippesi, che ci insegna a non vivere per i piaceri del mondo pur provenendo essi da Dio. “18 Poiché molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo, 19 la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra. 20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo,” (Filippesi 3:18-20) Poi, c'è 1°Giovanni 2: “15, lo scrittore esorta ai figliuoli, ai padri, ai ragazzi. Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l’orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” (1°Giovanni 2:15-17) Quindi, possiamo godere le cose che Dio ha creato. Per esempio, è bello godere tutti i buoni cibi che Dio ha fatto, ringraziando Dio per essi. È bello apprezzare la natura stupenda che Dio ha creato, ricordando di dare a Lui la gloria come Creatore. Possiamo godere tante cose create da Dio. Tuttavia, non dobbiamo mai cercare la nostra gioia nelle cose della terra, pur essendo stato Dio ad averle create. In un brano dopo l'altro troviamo esortazioni a cercare per primo il regno di Dio, a vivere con lo sguardo fisso su Gesù Cristo, a considerare quello che per noi era importante prima della salvezza come tanta spazzatura, e a desiderare ardentemente Gesù Cristo. Alla luce di tutto ciò, comprendiamo che cercare la nostra soddisfazione in cose che saranno distrutte alla fine del mondo è idolatria. Perciò, godere qualcosa in modo sproporzionato rispetto al suo valore eterno è la chiara indicazione che quella cosa sta diventando o già è diventata un idolo per noi. Quando un piacere di questa vita, pur venendo esso da Dio, riempie i nostri pensieri e le nostre conversazioni, è un segno palese che è troppo importante per noi e può essere un idolo per noi. Quindi, godiamo pure le cose che provengono da Dio, ma non lasciamo mai che costituiscano il nostro tesoro, non permettiamoci di cercare in esse la soddisfazione del nostro cuore. Quando manca la gratitudine Un altro modo in cui possiamo riconoscere che stiamo cadendo nell'idolatria è quando il nostro godimento di qualcosa non è colmo di gratitudine verso Dio. Quando il nostro godere una cosa tende a farci non pensare a Dio, vuol dire che stiamo andando verso l'idolatria. Al contrario, se il nostro dilettarci in qualcosa ci spinge a provare ancora più gratitudine verso Dio e a pensare di più a Lui, significa che siamo al riparo dall'idolatria, almeno in quel campo-. Un cuore giusto riconosce di non meritare alcun dono o piacere, ma sa che piuttosto questi provengono dalla grazia di Dio. Se abbiamo quel tipo di cuore, è evidente che ciò che ci ha dato gioia non è un idolo per noi. Quindi, voglio incoraggiare ciascuno di voi a valutare se le cose che vi piacciono vi spingono veramente a ringraziare Dio di più, non solo per i suoi doni, ma molto di più, a ringraziare Dio per il suo cuore verso di voi. Se non è così, state in guardia, perché ciò di cui godete potrebbe rappresentare un idolo. Cerchiamo di avere un cuore ben cosciente di non meritare assolutamente nulla di buono da parte di Dio. Di conseguenza, ogni buon dono sarà motivo di abbondare in ringraziamento, non solo per il dono in sé, ma soprattutto perché esso ci fa vedere di più com'è Dio. Quando non si riconosce che Dio vale più del dono. Si scopre anche che qualcosa sta diventando un idolo quando il nostro goderne non ci fa riconoscere che Dio vale infinitamente di più di quel dono. In altre parole, se gustare un dono di Dio non ti spinge a desiderare Dio più di quel dono, allora, esso sta diventando un idolo per te. Anziché farti guardare di più a Dio, quel dono ti sta facendo guardare meno a Lui. Un esempio molto semplice a questo riguardo può essere quello di un padre che compra per i figli un'altalena da mettere in giardino. Se i figli preferiscono passare il tempo sull'altalena anziché con il padre, allora vuol dire che per loro quel gioco sta diventando un idolo. Ogni volta che il nostro cuore è rivolto più verso il dono che verso il donatore, abbiamo una chiara indicazione che quel dono sta diventando un idolo. Quando, ad esempio, un giovane lontano, perché partito per la guerra, manda un oggetto di grande valore alla sua fidanzata come segno del suo amore, se lei comincia ad essere più attaccata a quell'oggetto che al fidanzato, esso diventa un idolo per lei. Per quanto il regalo possa essere prezioso, lei dovrebbe riconoscere che il fidanzato vale infinitamente di più di quell'oggetto. Similmente, ogni volta che il nostro cuore è più attirato verso un un dono che verso Dio stesso, quel dono è un idolo per noi. Quando qualcosa ci sembra dovuto Abbiamo un altro segno che qualcosa sta diventando un idolo per noi quando cominciamo a considerare che ci è dovuto e iniziamo ad insistere di poter godere di quella cosa. Forse ciò che desideriamo è veramente un dono da parte di Dio, oppure pensiamo che una persona abbia il dovere, agli occhi di Dio, di provvederci quel determinato piacere. Ci possono essere casi in cui,fino ad un certo punto, è giusto ricordare alla persona il suo dovere davanti a Dio. Ma quando tutto questo ci porta ad insistere, allora vuol dire che quel piacere o godimento sta diventando un idolo. Infatti, ogni volta che combattiamo per i nostri diritti è quasi sempre segno che quei diritti stanno diventando per noi un idolo. Quindi, una reazione di turbamento, d'insistenza o perfino di rabbia ci mostra che ciò di cui vogliamo godere è un idolo per noi. Perciò, ci dobbiamo ravvedere e chiedere a Dio di cambiare il nostro cuore! Quando il piacere ci fa trascurare i nostri doveri Possiamo inoltre riconoscere che qualcosa sta diventando un idolo per noi quando cercare di godere quella cosa ci fa trascurare i doveri che Dio ci ha dato. Per esempio, quando ci prendiamo il tempo per godere qualcosa, pur sapendo di avere delle responsabilità che dovremmo adempiere o che ci sono persone che avrebbero bisogno di noi, stiamo sul punto di trasformare quella determinata cosa in un idolo. Ci sono tanti esempi possibili: può essere il caso di un marito che passa del tempo in qualche hobby o in un altro piacere, quando invece dovrebbe dedicarsi di più alla moglie, lasciando che quel piacere sia un idolo per lui. Delle volte, possiamo trovare piacere nello stare insieme a certe persone. Tuttavia, se dedicare loro del tempo ci fa trascurare di compiere le cose che Dio ci ha dato da fare o ci fa trascurare di trascorrere tempo con persone con cui ci piace meno stare,, le quali però hanno bisogno di noi, allora, rimanere con la nostra compagnia preferita sta diventando un idolo. Non è detto che la compagnia sia sbagliata in sé, siamo noi ad esservi troppo attaccati. Questo vale per la compagnia, le attività, gli oggetti. Quindi, ogni volta che ci impegniamo a godere qualcosa, qualche attività o la compagnia di alcune persone, se questo ci porta a trascurare altre cose, altre attività o altre persone, stiamo andando verso l'idolatria. Quando proviamo orgoglio perché, maggiormente degli altri, riusciamo a gioire di qualcosa Oltre a ciò, possiamo avere un idolo nel nostro cuore quando godere qualcosa, anche un servizio per Dio, ci fa provare un certo orgoglio se riusciamo a gioire di questa cosa più di quanto ci riescano gli altri. Questo succede soprattutto in alcuni ambiti del cammino cristiano. Per esempio, qualcuno potrebbe avere una vita di preghiera molto intensa oppure avere, più di altri, la possibilità di studiare la Bibbia a fondo o svolgere un ministero che gli altri intorno a lui non hanno. In sé, è una cosa meravigliosa poter godere le cose di Dio. È però idolatria essere orgogliosi del fatto di riuscire a gioire di queste cose più degli altri. Ad esempio, se riusciamo ad avere una ricca vita di preghiera o un profondo studio della Bibbia, se in qualche modo questo ci fa sentire superiori o più spirituali, allora, stiamo facendo di quell'attività un idolo nel nostro cuore, anche se sono cose buone in sé. È giusto apprezzare le cose di Dio, però è idolatria sentirci orgogliosi di riuscire a goderne. Godere qualcosa diventa idolatria quando ci fa trascurare gli altri Similmente, godere qualcosa diventa idolatria quando ci rende ciechi o indifferenti ai bisogni o ai desideri degli altri. Se una cosa proviene veramente da Dio, gioirne ci renderà ancora più sensibili ai bisogni degli altri. Anche se ciò che stiamo godendo è, di per sé, secondo la volontà di Dio, lo lasceremo ben volentieri per aiutare altre persone ad essere benedette. Per esempio, in sé, è buono e importante proteggere ogni giorno il nostro tempo di lettura della Bibbia e di preghiera. Eppure, se qualcuno è nel bisogno, rimandare le nostre preghiere potrebbe essere proprio il modo usato da Dio per rispondere alle preghiere di colui che è in difficoltà. Vediamo un chiaro esempio di questa forma di idolatria nel modo in cui i farisei osservavano il sabato. Ricordate che il sabato fu stabilito affinché i Giudei lo osservassero con cura. Eppure Gesù dimostrò che per i farisei il sabato era diventato un idolo, al punto tale che si opponevano alle guarigioni compiute da Gesù in giorno di sabato. Leggo da Luca 13:10-16. “10 Or egli insegnava in una delle sinagoghe in giorno di sabato. 11 Ed ecco vi era una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito di infermità, ed era tutta curva e non poteva in alcun modo raddrizzarsi. 12 Or Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: "Donna, tu sei liberata dalla tua infermità". 13 E pose le mani su di lei ed ella fu subito raddrizzata, e glorificava Dio. 14 Ma il capo della sinagoga, indignato che Gesù avesse guarito in giorno di sabato, si rivolse alla folla e disse: "Vi sono sei giorni in cui si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire e non in giorno di sabato". 15 Allora il Signore gli rispose e disse: "Ipocriti! Ciascun di voi non slega forse di sabato dalla mangiatoia, il suo bue o il suo asino per condurlo a bere? 16 Non doveva quindi essere sciolta da questo legame, in giorno di sabato, costei che è figlia di Abrahamo e che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni?".” (Luca 13:10-16 ) Era Dio ad aver stabilito che i Giudei osservassero il sabato. Ma loro ne avevano fatto un idolo, perché pur di osservarlo, erano diventati indifferenti ai bisogni degli altri. Incontriamo una simile forma di idolatria anche nella parabola del buon samaritano. “30 Gesù allora rispose e disse: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei ladroni i quali, dopo averlo spogliato e coperto di ferite, se ne andarono lasciandolo mezzo morto. 31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada e, veduto quell’uomo, passò oltre, dall’altra parte. 32 Similmente anche un levita si trovò a passare da quel luogo, lo vide e passò oltre, dall’altra parte. 33 Ma un Samaritano che era in viaggio, passò accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione.” (Luca 10:30-33) Il sacerdote evitò l'uomo ferito. E' molto probabile che, vedendolo per strada pieno di sangue, abbia pensato che fosse morto. Il sacerdote forse non voleva contaminarsi toccando un morto. Eppure avrebbe dovuto compiere il suo dovere! Era un sacerdote, serviva il Signore! Perciò, in questo passo, Gesù usa il sacerdote e il levita per mostrare che cosa vuol dire non amare il prossimo. Quindi, quando il nostro servizio per il Signore ci fa trascurare gli altri, è molto probabile che quel servizio sia per noi un idolo. Certamente, è importante impegnarci in quello che Dio ci ha dato da fare. Tuttavia, dobbiamo anche riconoscere l'importanza di avere “cuori aperti” quando vi capitano quelle che noi chiamiamo interruzioni. Se non crea un desiderio per la gloria di Cristo. Inoltre, godere qualcosa diventa idolatria quando non è fondato sulla volontà che Gesù Cristo sia innalzato e reputato anche da altri come colui la cui conoscenza è più desiderabile di tutto. Quando godiamo i buoni doni che Gesù Cristo ci dà, rischiamo sempre di essere tentati di innalzare i doni al di sopra del Donatore. In altre parole, dobbiamo sempre considerare ogni dono di Dio come un mezzo per vedere di più Dio. Il desiderio più profondo del nostro cuore deve essere di conoscere di più Dio e di godere comunione con Dio stesso in Cristo Gesù! Ricordate che il più grande comandamento è di amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente, con tutta la nostra forza e con tutta l'anima nostra. Dovremmo vedere i doni come dei mezzi, mai come il traguardo in sé. Dovremmo considerare ogni dono un mezzo con cui vogliamo innalzare Gesù Cristo ed essere in comunione ancora più stretta con Lui. Avere un cuore simile riguardo alle cose che possiamo godere in questa vita è un buon segno che non stiamo cadendo nell'idolatria. Quando non ci fa godere Dio di più. Un ulteriore modo in cui godere le cose può diventare idolatria è quando non crea in noi una capacità ancora più profonda di provare piacere in Dio. Siamo ancora peccatori. È idolatria stare bene con il nostro peccato. Ogni vero credente vuole essere trasformato. Vogliamo godere Dio, perché questo sarà il nostro privilegio per tutta l'eternità. Ogni piacere o cosa che non ci aiuta a trovare un maggiore piacere in Dio è un idolo, o che lo vogliamo accettare oppure no. Alcuni piaceri rendono più difficile godere la comunione con Dio. Altri piaceri ci aiutano a godere Dio di più. Poi, ci sono piaceri che possono o aiutarci o ostacolarci a godere Dio di più, in base a come li vediamo. Se non abbiamo un forte desiderio di utilizzare un piacere perché ci faccia crescere in santità, allora quel piacere sta diventando un idolo per noi. In altre parole, quando vogliamo godere qualcosa per il puro piacere di goderlo, senza collegarlo a voler crescere in Cristo, quella cosa,quell'attività o quel rapporto è un idolo per noi. Ricordate che essendo stati comprati a caro prezzo, apparteniamo interamente a Dio e perciò, nella vita cristiana, non ci sono ambiti o momenti in cui possiamo smettere di pensare a Lui, né in cui possiamo cercare di liberarci temporaneamente della consapevolezza della sua presenza o lasciarci andare, come se fosse possibile accendere e spegnere il nostro essere cristiani. Camminare veramente in Cristo vuol dire vivere ogni esperienza per glorificare Dio. Vediamo questo, ad esempio, in Colossesi 3:23: “E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini,” (Colossesi 3:23) Incontriamo questa verità anche in 1°Corinzi 10:31: “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.” (1°Corinzi 10:31) Quindi, se qualcosa che godiamo o che ci dà piacere non ci aiuta ad avere più gioia in Dio stesso, è l'indicazione che si tratta di un idolo per noi. Quando un piacere che ci è negato ci porta ad avere meno fede. Vediamo un'altra indicazione che qualcosa è un idolo per noi quando non poter avere quella cosa speciale o piacevole ci fa avere meno fede nella bontà di Dio. In altre parole, quando perdiamo qualcosa che godiamo, se quella perdita ci fa avere meno fede nella bontà di Dio, è un chiaro segnale che quella cosa era un idolo per noi. Certamente, provare tristezza nel perdere certe cose non è necessariamente idolatria in sé. Ma quando perdere qualcosa che ci dava piacere ci porta ad avere meno fede in Dio, o ci fa dubitare del suo perfetto controllo sulla nostra vita, allora possiamo capire che ciò che abbiamo perso stava diventando un idolo per noi. Questo accade a volte quando perdiamo la salute, e iniziamo a dubitare della bontà di Dio. In questo caso, la buona salute era un idolo per noi. Spesso incontriamo anche questa forma di idolatria quando muore un nostro caro, e chi rimane in vita sta male e dubita della bontà di Dio. Anche qua, si ha la verifica che colui che è morto era un idolo per chi è rimasto in vita. Quindi, se la mancanza di qualcosa ti fa avere meno fede in Dio, quella cosa era un idolo per te. Quando ci paralizza a livello emotivo. Scopriamo un ulteriore esempio di come possiamo riconoscere che qualcosa era un idolo per noi quando la perdita di quella cosa, quel rapporto, o quella situazione ci paralizza a livello emotivo al punto che non riusciamo più a rapportarci con amore con gli altri. Di per sé, provare una grande tristezza quando si perde qualcuno o qualcosa non è idolatria. Piuttosto, è idolatria quando la perdita di qualcuno o qualcosa ci porta ad avere meno fede in Dio, il cui frutto sarà un cuore che riesce meno ad amare gli altri. Quindi, non è un idolo la tristezza in sé: Gesù provò una grande tristezza. Ma quando ciò che vorremmo avere, sia una persona, sia una situazione di vita, sia un oggetto, ci viene negato, e quella negazione ci porta ad un abbattimento tale che non riusciamo più a vivere alla gloria di Dio, pensando al bene degli alti ed impegnandoci per esso, la nostra reazione ci fa capire che quella cosa è quasi sicuramente un idolo per noi. Perciò: Non sono solo le statue ad essere idoli. Come abbiamo visto, possono esserlo tante cose. E, in realtà, a fare di una cosa un idolo, non è tanto la cosa in sé quanto il nostro errato attaccamento ad essa. Spero che questo insegnamento aiuterà ciascuno di noi a riconoscere gli idoli che possiamo avere nei nostri cuori, affinché possiamo abbandonarli ed amare Dio con tutto il nostro cuore. Esaminatevi, valutate quanto siete attaccati ad ogni cosa in cui cercate piacere, in cui cercate soddisfazione per il vostro cuore, e considerate ciò che tende a riempire i pensieri. Voglio concludere in maniera definitiva, leggendo ancora l'ammonizione di 1°Giovanni 5:21: “Figlioletti, guardatevi dagli idoli.” (1°Giovanni 5:21 ) O che possiamo stare in guardia contro gli idoli nel cuore! O che possiamo essere pronti a riconoscere, confessare ed abbandonare ogni idolo! Che possiamo invece amare Dio con tutto il nostro cuore, ed amare il nostro prossimo come noi stessi! Ci sono molti idoli nella nostra vita da togliere, quale è il tuo idolo??? Ps.Era una risposta che avrei dovuto commentarla quando ho detto che sarei andato via, ma il mio amico Gianni aveva già fatto il suo commento senza la mia risposta, ora è stata chiarita. Di nuovo, un cordiale saluto a tutti. Antonio.
 
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champions_3 il 05/05/12 alle 19:40 via WEB
CHE SENSO HANNO LE "APPARIZIONI" MARIANE? COME INTERPRETARLE CORRETTAMENTE? Risposta al quesito nel Web pontifex. Roma LE PRESUNTE APPARIZIONI MARIANE. apparizioni di Lourdes, Fatima, Medjugorje, Guadalupe e altre. Fin dal Medioevo la Chiesa Cattolica ha ricevuto un numero elevatissimo di testimonianze di presunte manifestazioni soprannaturali. Sebbene molte di queste manifestazioni siano state screditate o rigettate in tempi recenti, le apparizioni restano un elemento particolarmente allettante per i Cattolici. Diverse persone in passato hanno dichiarato di aver visto apparizioni di vari santi (come ad esempio nel caso, recente, di Padre Pio). Ma l'apparizione più frequente in assoluto è quella della Vergine Maria. Le apparizioni mariane cui vogliamo fare riferimento in questo articolo sono: quella di Guadalupe, Messico (1531), dove è nata la devozione di "Nostra Signora di Guadalupe"; quella di Lourdes, Francia (1858), dove la quattordicenne Bernardette Soubirous affermò di aver ricevuto 18 apparizioni della vergine Maria, la quale le avrebbe confidato 3 "segreti" che ella non avrebbe dovuto rivelare (di recente si è parlato anche di nuove rivelazioni di Lourdes); quella di Fatima, Portogallo (1917), dove 3 bambini sarebbero stati testimoni di 6 diverse apparizioni, ricevendo profezie e visioni; il messaggio di Fatima è molto simile a quello di Lourdes, in quanto riguarda la preghiera e il pentimento, ma in più spiega come ciò deve avvenire: tramite la recitazione del rosario e "la devozione del mondo intero all'immacolato cuore di Maria" (quindi non attraverso la fede in Cristo, ma attraverso il culto mariano unito all'usanza di recitare numerose preghiere, che Gesù ha condannato nel vangelo); l'apparizione dichiarò, infine, di essere "la Signora del Rosario"; quelle di Beauraing e Banneux, Belgio (1933), dove si contarono 33 apparizioni di quella che si autodefinì "la Vergine Immacolata", "la Madre di Dio", e la "Regina del Cielo"; quella di Bayside, New York (1970), dove una casalinga dichiarò di ricevere visite regolari dalla "benedetta vergine Maria"; l'apparizione si definì "Nostra Signore delle Rose, Maria aiuto delle madri", e volle che le venissero costruite un tempio e una basilica; la più recente, quella di Medjugorje, Yugoslavia (1981), dove 6 giovani croati hanno affermato di comunicare quasi ogni giorno con un'apparizione che si identificava come la "benedetta vergine Maria", e incitava i giovani a recitare diverse preghiere Cattoliche; inoltre, ai giovani sarebbero apparsi anche Gesù, il diavolo, degli angeli, dei parenti morti (una ragazza avrebbe anche baciato lo spirito di sua madre morta, cosa che la parola di Dio condanna come negromanzia), e avrebbero avuto delle visioni e ricevuto dei "segreti" e dei messaggi da rivelare a tempo debito; fino ad oggi, il numero di tali apparizioni sarebbe arrivato a 2500 circa; e inoltre quelle di: Rue du Bac, Parigi (1830); La Salette, Francia (1846); Pontmain, Francia (1871); e Knock, Irlanda (1879). Il più autorevole mariologo vivente, padre René Laurentin, ha contato circa 1800 apparizioni mariane, affermando che però quelle che la Chiesa Cattolica ritiene autentiche sono solamente 12, mentre sulle altre sono in corso indagini. Ci sarebbe molto da dire sui risultati delle indagini avviate nei vari casi dalla Chiesa Cattolica, volte ad appurare l'autenticità delle apparizioni, e conclusesi spesso con un parere negativo. Nel caso di Medjugorje, ad esempio, il vescovo incaricato delle indagini, Pavao Zanic di Mostar-Duvno, prelato della diocesi di Medjugorje, dopo aver esaminato a lungo i fatti assieme a una commissione di 15 teologi e psicologi, dichiarò che non c'era niente di miracoloso e che spesso aveva riscontrato episodi di contraffazione, false guarigioni, discrepanze, menzogne, perpetrati dai Francescani locali. Il cardinale Ratzinger, ricevuto il rapporto di Zanic, volle chiedere il parere di una seconda commissione; dopo ulteriori ricerche durate 5 anni, nel 1990, fu rilasciata una controversa dichiarazione: "Sulla base di studi che sono stati condotti fino a questo momento, non si può affermare che apparizioni soprannaturali e rivelazioni stiano avvenendo qui". In ogni caso, molti Cattolici vedono in Medjugorje la continuazione di Lourdes e Fatima, e lasciano che tutte queste apparizioni influenzino la loro fede e la loro vita. Qualche commento sulla questione Dallo studio di questi fenomeni, appare evidente che l'unico modo in cui si può giustificare il credo delle apparizioni Mariane è accettando i credi distintamente cattolici, non biblici, su Maria. Quello che è più grave, è il modo in cui la Mariologia sfida l'unicità della persona di Gesù Cristo, e sminuisce la completa sufficienza della Sua perfetta opera di redenzione sulla croce. Chi dubita di questo consideri il modo in cui la Mariologia si rapporta alla Cristologia: 1) Gesù è nato senza peccato -- Maria sarebbe stata concepita senza peccato 2) Gesù era ed è senza peccato -- Maria avrebbe vissuto una vita senza peccato 3) Dopo risorto, Gesù ascese al cielo -- Maria sarebbe stata assunta fisicamente in cielo 4) Gesù è l'unico Mediatore -- Maria sarebbe la mediatrice 5) Gesù è l'unico Redentore -- Maria sarebbe coredentrice 6) Gesù è il nuovo Adamo -- Maria sarebbe la nuova Eva 7) Gesù è l'Agnello senza macchia -- Maria sarebbe l'agnella senza macchia 8) Gesù è il Re -- Maria sarebbe la Regina. Ci si può facilmente avvedere di come questo parallelo miri purtroppo ad intaccare la preminenza di Cristo e il Suo esclusivo ruolo come unico Redentore e unico Mediatore. In virtù di questo suo stato esaltato, Maria viene rappresentata come un essere semi-divino e venerata come tale. La verità o falsità di un'apparizione o di un altro evento soprannaturale, per un Cristiano, si misura unicamente sulla base della sua conformità alla Parola del Signore, non a quanto drammatica o sensazionale possa essere stata l'esperienza. Qual è dunque la spiegazione? Analizzando gli eventi miracolosi che accompagnano le apparizioni Mariane, si evince come essi risultino essere di uno stampo ben diverso da quelli visti nella parola di Dio. Questo è vero di tutti i miracoli biblici e di quelli di Gesù stesso. Quando mai, ad esempio, Gesù ha fatto pulsare il sole o ha fatto ruotare una croce su se stessa (due dei prodigi di Medjugorje)? Tutti i miracoli di Gesù furono fatti nel contesto del Suo ministero. E i miracoli biblici hanno un forte aspetto pratico. Molti dei miracoli associati con le apparizioni Mariane sono, in contrasto, drammatici e sensazionali; volti, in pratica, ad attirare l'attenzione - proprio il tipo di miracoli che Gesù si rifiutò categoricamente di fare! (vedi Matteo 12:38-39). Questo è un buon motivo per sospettare della fonte di questi miracoli. Dobbiamo poi ricordare che la parola di Dio condanna severamente il parlare con i defunti. Ogni contatto o rivelazione da essi, che si tratti di Maria o di un'altra persona, è una comunicazione con dei demoni. L'apostolo Paolo ci avverte che il diavolo "sa mascherarsi da angelo di luce" (2 Corinzi 11:14-15), è capace di eseguire "opere potenti, segni e prodigi bugiardi" (2 Tess. 2:9-10), e negli ultimi tempi egli farà sorgere dei falsi cristi e falsi profeti che "faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti" (Matteo 24:24). Egli è anche in grado di predire il futuro (a volte anche con accuratezza) e di dichiarare una via per la salvezza diversa dal Vangelo di Gesù Cristo. Il suo obiettivo è sempre quello di allontanare l'uomo da Gesù Cristo, proprio tramite la religione, deviando dalla fede in Lui come unico Salvatore e unico Mediatore. Come si applica tutto ciò a Medjugorje e alle altre popolari apparizioni Mariane? Lo scopo dell'Avversario dietro questo fenomeno è forse quello di decentrare la fede dei Cattolici da Cristo e dagli elementi biblici del Cattolicesimo ponendo l'enfasi sugli aspetti meno biblici e più settari del Cattolicesimo (la Mariologia in generale, le penitenze, il purgatorio, la venerazione dei santi defunti). Fintanto che l'enfasi rimane su queste cose, Satana può permettersi di addolcire i suoi inganni con un po' di teologia cristiana - ad esempio, dicendo ai seguaci delle apparizioni di pregare, di adoperarsi per la pace, e così via. "Non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio" (1 Giovanni 4:1). Il fatto che le entità apparse a Lourdes e a Fatima si rifiutarono inizialmente di rivelare la loro identità fa sorgere non pochi sospetti su chi fossero realmente. E spruzzare acqua santa mista a sale, come si è fatto nel caso di Medjudorje, non significa affatto "provare gli spiriti", ma è solo una tradizione inutile creata dagli uomini. Qualunque ne sia la causa, l'effetto di questo fenomeno è quello di condurre le persone lontane dalla verità di Dio. Infatti, se vogliamo difenderla da questo genere di aberrazioni spirituali, la Parola del Signore deve essere il nostro punto di riferimento. La popolarità delle apparizioni ci dimostra che milioni di Cattolici sono sinceramente affamati di verità spirituale. Ma la Verità, quella che rende gli uomini liberi, si trova solo in quel Cristo Gesù di cui parlano gli scritti apostolici, nel nostro Signore Gesù. Dunque, è precisamente per il rispetto verso Cristo e la sua Parola - e per autentico onore verso sua madre - che rigettiamo il culto e le apparizioni mariane. Il Signore vi dia grazia di essere saldi nella fede e nel Suo amore. Note sulle dottrine mariane di don Gobbi Le aberrazioni prodotte dal culto mariano sono particolarmente evidenti nel libro "Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna" (chiamato anche "Libro azzurro") di don Stefano Gobbi. Nel concedergli l'Imprimatur, il Cardinale Bernardino Echeverria Ruiz OFM, il 25 giugno 1995, in occasione degli esercizi annuali del Movimento Mariano di don Gobbi, si è così espresso: "Dopo aver letto e meditato i messaggi che la Madonna ha affidato a Don Stefano Gobbi, considero un privilegio poter concedere l'Imprimatur alla edizione di tale libro. Colgo anche l'occasione per consigliare la lettura di tali messaggi in quanto essi aiutano a diffondere la venerazione della Santissima Vergine" (San Marino, 29 giugno 1995, festa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo). I messaggi mariani contenuti nel libro sono vere e proprie eresie in aperta opposizione al contenuto della Bibbia. Di seguito, ne sono elencati alcuni: Maria (la Madonna) libera gli uomini dal peccato, anziché Gesù (11.2.1992) Maria è Mediatrice di grazia, intercessione potente (la Bibbia invece dichiara essere Gesù l'unico e solo Mediatore): solo attraverso Maria si giunge a Gesù, altrimenti il Gesù che si incontra non è Gesù (3.3.1979, 16.7.1980, 1.1.1991, 13.7.1980, 21.1.1984, 1.1.1981, 8.12.1991) Maria ha offerto il Figlio al Padre, anziché essere stato Dio ad offrire Suo Figlio (1.4.1974) Maria è la strada per giungere al Signore (2.2.1989) Maria è la porta per la salvezza (8.12.1991) Maria è vigilante e terribile (14.11.1973) Maria è la Mamma, buona e gelosa (29.7.1973) Maria è autoritaria (7.7.1973, 16.7.1973, 7.10.1975, 29.7.1979) Gli ordini di Maria vengono impartiti per mezzo del Papa e della Gerarchia a lui fedele (22.8.1976) Maria autorizza la calunnia e il disprezzo (31.7.1976) Maria è egocentrica ed esclusivista (1.12.1973, 26.12.1973, 10.2.1974, 25.3.1984, 30.11.1974) Maria trattiene il braccio della giustizia di Dio (10.2.1978, 31.12.1985, 31.12.1977) "Mamma!" sarebbe stato l'ultimo forte grido di Gesù sulla croce (1.8.1973) I sacerdoti nella Messa generano Gesù (24.12.1977, 8.8.1986) Si può salvare solo chi resta unito al Papa (30.8.1984) La Chiesa è pervasa dalla tenebra (19.3.1978) Non bisogna seguire i vescovi che non condividono le idee del Papa (8.9.1985) Il Papa è il "dolce Cristo in terra" (11.2.1976) Qualunque sincero credente può rendersi conto di come queste gravissime rivelazioni siano in antitesi al Vangelo e agli insegnamenti della Bibbia. Esse costituiscono, in pratica, un vangelo alternativo, in cui Gesù Cristo viene letteralmente rimpiazzato da Maria, che da umile creatura diviene una dea, superiore in grazia e potenza a Cristo stesso; viene inoltre imposto ai credenti cattolici di tributarle il culto e di restare legati al Papa, altrimenti non può esservi salvezza, nonostante quello che Cristo stesso ha promesso. (Di seguito ho riportato parte di un articolo che propone delle interessanti considerazioni fatte dai Cattolici Ortodossi sulle apparizioni mariane. Il testo è a cura di Mariam Lambouras.)
 
 
soleincielo83
soleincielo83 il 25/05/12 alle 15:14 via WEB
di Dio che in lei si è fatto uomo e ha cominciato l'offerta al Padre per l'umanità, che poi avrebbe consumata sul calvario e perpetuata sugli altari. Maria è stata pensata da Dio da tutta l'eternità......Quindi rimaniamo delle nostre idee senza peraltro che l'uno voglia convincere l'altro
 
   
soleincielo83
soleincielo83 il 25/05/12 alle 15:22 via WEB
la prima parte della risposta non è pervenuta, te la rimando stasera, ciao
 
champions_3
champions_3 il 05/05/12 alle 19:42 via WEB
Considerazioni sulle apparizioni mariane di Mariam Lambouras [..] Essendo venuta a sapere che un prete Ortodosso ha organizzato una visita annuale a Lourdes per un gruppo di donne Ortodosse, ho cominciato ad occuparmi della cosa, e sono stata spinta fortemente a considerare più da presso le apparizioni mariane e i loro santuari. La fonte principale delle mie informazioni riguardo alle apparizioni e ai santuari sono libri scritti da autori romano-cattolici. Sono rimasta estremamente sorpresa nello scoprire il grande numero delle apparizioni; anche se, alla fine, mi sono limitata a quindici di esse, ed in particolare alla Medaglietta Miracolosa, La Salette, Lourdes, Fatima, Garabandal, Zeitoun, Medjugorje e Hriushiw. Non ho preso in considerazione Walsingham, perché mi sembra classificabile in una differente categoria [..] Un breve compendio dei santuari precedentemente menzionati potrà essere di aiuto per farsi un'idea generale del problema. Alcune apparizioni mariane: 1) Intorno al 1295, Duns Scoto, un Francescano scozzese di Oxford, difendeva l'Immacolata Concezione contro Tommaso d'Aquino e i Domenicani. Dal 1708, la Festa dell'Immacolata Concezione fu dichiarata festa di precetto. Nel 1830, Caterina Labouré, una giovane suora parigina, ebbe una visione della cosiddetta Medaglietta Miracolosa. La suora aveva una certa predisposizione per le visioni, poiché aveva già visto il cuore di S.Vincenzo, Nostro Signore nel Santissimo Sacramento e Cristo Re. Desiderosa di vedere anche la Vergine, la Labouré implorò l'intercessione di S.Vincenzo, e il suo desiderio fu esaudito. Un bambino vestito di bianco la condusse a notte fonda nella cappella del convento, dove vide la Signora, le parlò e poté anche toccarla. Nel corso dello stesso anno, la Signora, vestita di bianco, apparve nella cappella con un serpente sotto i piedi, circondata da una cornice ovale con le parole: "Maria, concepita senza peccato, prega per noi, che ti invochiamo". Una voce disse a Caterina di far coniare una medaglietta, che avrebbe procurato grazie immense a chi l'avesse indossata. Il retro della Medaglietta recava una "M", sormontata da una croce, col cuore di Gesù e quello di Maria. Caterina continuava a udire la voce della Signora nelle sue preghiere. La Medaglietta ebbe un grande successo, e dette un forte impulso alla fede nelle preghiere della Vergine, Mediatrice di tutte le grazie. Crebbe anche la pressione popolare per la promulgazione ufficiale del dogma dell'Immacolata Concezione. 2) Nel 1842 a La Salette, in Francia, due pastorelli, l'undicenne Massimino e la quattordicenne Melania, videro un improvviso lampo di luce, da cui apparve una signora vestita di bianco e d'oro, con una corona di rose sulla testa. Era circondata da una luce sfolgorante, e piangeva. La Signora lamentò la dissacrazione della Domenica, e le bestemmie dei contadini contro i santi. Se non vi fosse stato alcun pentimento, sarebbero accaduti grandi disastri - carestie e fame - perché la Signora non poteva trattenere più a lungo suo Figlio dall'infliggere la punizione. Il discorso udito durante l'apparizione era molto simile ad una "Letera [sic] Caduta dal Cielo", che circolava a quei tempi. Il prete della parrocchia dichiarò che la Signora era la Beata Vergine; le apparizioni furono approvate in seguito dal Vescovo di Grenoble, e i pellegrinaggi iniziarono. Melania divenne suora, e continuò a ricevere visioni e rivelazioni. Massimino tentò senza successo di diventare un prete, e fu sempre pieno di debiti. 3) Nel 1854, l'Immacolata Concezione divenne ufficialmente articolo di fede nella Chiesa Romano-Cattolica. Quattro anni dopo, nel 1858, una serie di visioni ebbe luogo dall' 11 di febbraio fino al 16 luglio, dando origine al più celebre dei santuari mariani. Nella grotta di Massabielle, a Lourdes, la quattordicenne Bernadette Soubirous vide "qualcosa di bianco che sembrava una giovane donna". Le vennero rivolte molte domande, a cui rispose elaborando questa immagine in quella di "una graziosa giovane con un abito e un velo bianchi, una fascia azzurra alla vita ed una rosa gialla su ciascun piede." In seguito, disse che la visione somigliava soprattutto "alla Beata Vergine nella chiesa parrocchiale, per gli abiti e il volto...ma viva, e circonfusa di luce". La Signora, che portava un rosario sul braccio, parlava in dialetto locale, molto educatamente, e chiedeva penitenza. A Bernadette furono rivelati tre "segreti", fu richiesto di pregare per la conversione dei peccatori, e la Signora le promise che l'avrebbe fatta felice non in questo mondo, ma nell'altro. L'apparizione chiese una processione ed una cappella, e indicò a Bernadette dove scavare per trovare una sorgente, di cui già si conosceva l'esistenza. Bernadette recitava il rosario e andava in trance. La Signora diceva di sé: "Io sono l'Immacolata Concezione", confermando così il dogma recentemente definito. In ottobre, le autorità ecclesiastiche si occuparono del caso; e le apparizioni furono confermate come provenienti dalla Beata Vergine, il culto di Nostra Signora di Lourdes fu autorizzato e si iniziò a progettare la costruzione di un santuario. Nel 1933, Bernadette fu canonizzata. 4) Nell'agosto del 1879, quindici persone dai sei ai settantacinque anni di età videro un'apparizione sul lato sud della chiesa parrocchiale di Knock, in Irlanda. La visione aveva la forma di un quadro, con un altare su cui vi era un Agnello, con angeli sospesi sulla sua testa, e tre figure: la Vergine incoronata, S.Giuseppe e S.Giovanni vestito come un vescovo e in atteggiamento di preghiera. Le figure erano appena scostate dal muro della chiesa, e a circa due piedi dal suolo. Non si muovevano; si limitavano ad allontanarsi ed a riavvicinarsi a tratti. Non emettevano alcun suono. Alcuni dei testimoni rimasero due ore sotto la pioggia battente, recitando il rosario. Questa è l'unica apparizione nota dell'Agnello. Un aeroporto internazionale venne costruito in previsione del gran numero di pellegrini; ma il santuario non divenne mai molto popolare. Nel 1954 il Papa Pio XII benedisse il labaro di Knock in S.Pietro e accordò l'autorizzazione per l'incoronazione di Nostra Signora di Knock. Nel 1960, Giovanni XXIII presentò un cero benedetto; e, nel 1967, Paolo VI rinnovò le indulgenze ai pellegrini ed a coloro che avevano rapporti col santuario. Giovanni Paolo II ha visitato Knock in occasione del centenario, ha promosso la chiesa al rango di basilica ed ha presentato la Rosa d'Oro. 5) Nel 1917, a Cova da Iria, vicino al villaggio di Fatima, in Portogallo, tre pastorelli (Lucia, che aveva dieci anni, Francisco di nove, e Jacinta di sette, cugini fra loro) videro dei lampi, seguiti dall'apparizione, sopra un albero, di una "piccola bella signora" che diceva di essere venuta "dal Cielo". La Signora disse che i fanciulli avrebbero dovuto tornare il tredicesimo giorno del mese, per i sei mesi successivi, e poi avrebbero saputo chi era la Signora e cosa voleva. In risposta alle domande di Lucia, disse che Lucia e Jacinta sarebbero andate in Paradiso, ed anche Francisco, ma quest'ultimo avrebbe dovuto "recitare molti rosari". Un amichetto dei fanciulli, morto di recente, era in Paradiso, ma un altro sarebbe rimasto in Purgatorio "fino alla fine del mondo". Francisco, sulle prime, non riusciva a scorgere la visione, e non udiva niente. Jacinta vedeva e udiva, ma non parlò mai alla Signora. In altre occasioni fu loro detto di recitare il rosario e pregare, soprattutto per essere "salvati dal fuoco dell'inferno". A Lucia vennero rivelati "segreti", ed ebbe una terrificante visione dell'inferno. La Signora promise che avrebbe compiuto un miracolo in ottobre. Il 13 ottobre, un giorno in cui pioveva a dirotto, una folla di settecento persone si riunì a Cova, in attesa del miracolo promesso. Secondo un prete romano-cattolico, la gente era eccitatissima, si inginocchiava, piangeva e pregava. La Signora apparve, annunciando di essere Nostra Signora del Rosario e che la guerra sarebbe terminata quello stesso giorno (in realtà finì solo tredici mesi più tardi!). Poi scomparve, ed ebbe luogo il celebre "miracolo del sole". La pioggia era cessata, e quando Lucia gridò "Guardate il sole!" (nel quale affermò di aver visto, uno dopo l'altro, Nostra Signora dei Dolori, Nostra Signora del Carmelo, S.Giuseppe col Santo Fanciullo e Nostro Signore), la folla guardò il sole, che sembrò mettersi a girare, ad emettere raggi colorati, a muoversi a zigzag da est ad ovest, per poi cadere verso terra - così che tutti i presenti, terrorizzati, credettero che quella fosse la fine del mondo - e tornare infine al suo posto. Non tutti videro queste cose, benché alcune persone, a dieci chilometri da Fatima, furono testimoni del fenomeno. Altri riferirono che i fenomeni solari, sia durante il periodo delle apparizioni che dopo, consistevano nel sole che colorava tutto di una luce arcobaleno, un "globo luminoso", una "stella notturna" ed una "pioggia di fiori" (simile alla "pioggia di rose" che seguì la morte di Teresa di Lisieux, il Piccolo Fiore). Come Melania a La Salette e Bernadette a Lourdes, Lucia si fece suora, e, come Melania, continuò ad avere visioni e rivelazioni. Nel 1925 le apparve la Signora col Bambino, esortandola a diffondere la devozione al Cuore Immacolato. L'anno successivo, il Bambino apparve da solo. Poi, nel 1929, la Signora ordinò che la Russia doveva essere consacrata al Cuore Immacolato: questa fu la prima volta in cui fu menzionata la Russia. Nel 1937, Lucia scrisse un dettagliato resoconto delle apparizioni, che crebbe nel corso della stesura e giunse ad includere precedenti apparizioni di un Angelo ai fanciulli. Nel 1915, quest'ultimo era apparso "come una persona avvolta in un lenzuolo"; nel 1916, come un giovane di quindici o sedici anni, "più bianco della neve", che si definì l' "Angelo della Pace" ed insegnò ai bambini a pregare, con la fronte a terra, per i miscredenti. Più tardi, quello stesso anno, disse loro di essere l'angelo custode del Portogallo, e che era necessario pregare e rendere ogni azione un sacrificio (come Teresa di Lisieux) per propiziare la pace; e che "i Cuori santissimi di Gesù e di Maria" avevano progetti per loro. Sempre nel 1916, l'angelo apparve poi come "una nube in forma umana, più bianca della neve, trasparente", e dette ai bambini la Santa Comunione. Fra il 1941 e il 1942 Lucia rivelò altri particolari, descrivendo la sua terrificante visione dell'inferno avvenuta il 13 luglio del 1917. Le immagini erano quelle convenzionali: fuoco rosso, neri demoni, urla di dolore e di disperazione. A suo dire, inoltre, la Signora aveva annunciato che avrebbe illuminato una notte come in pieno giorno, come suo grande segno che avrebbe preannunciato qualche terribile punizione divina, evitabile soltanto con la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato. Questa consacrazione fu eseguita nel 1952 da Papa Pio XII, poiché fu promessa, incondizionatamente, la conversione della Russia. Come notò il prete romano-cattolico Fr Martindale, con un certo scetticismo, "perfino lo stesso Calvario non ha garantito, incondizionatamente, la conversione del mondo"! Papa Giovanni Paolo II ha ripetuto la consacrazione nel 1981. Nel 1960, Giovanni XXIII ha aperto la busta sigillata contenente il Terzo Segreto di Fatima, rifiutandosi però di rivelarlo. Il Concilio Vaticano II ha riconosciuto ufficialmente le apparizioni e il culto di Nostra Signora di Fatima. 6) A Garabandal, in Spagna, fra il 1961 e il 1965 ebbe luogo una serie di apparizioni, in cui i visionari - quattro bambine fra i dieci e i dodici anni - asserirono di aver ricevuto duecento apparizioni della Vergine e dell'Arcangelo Michele. Il 18 giugno, mentre stavano giocando, dopo un lampo di luce e un rombo di "tuono", l'Arcangelo Michele fece la prima delle nove apparizioni di quel mese. Le fanciulle lo descrissero come un bambino di circa nove anni, vestito di azzurro con ali rosa, scuro di pelle e di occhi, con mani ed unghie ben curate. Il mese successivo, in presenza di una grande folla, le ragazze rimasero in trance per due ore. Il giorno seguente, durante un'altra trance, videro la Vergine vestita di bianco e di azzurro, coronata di stelle. La Signora parlò alle fanciulle di foraggio e di altre faccende quotidiane. Talvolta appariva col Bambino, che dava da tener in braccio alle veggenti. Gli stati di trance duravano da pochi minuti a nove ore; e, mentre erano in trance, le fanciulle davano alla Vergine oggetti sacri - rosari, medagliette e crocifissi - da baciare per i pellegrini. Una grande folla vide l'Ostia apparire sulla lingua di Conchita quando l'Arcangelo Michele le dette la Comunione. Questo "miracolo" era stato precedentemente annunciato. I messaggi contenevano moniti di grandi punizioni, che avrebbero potuto essere evitate solo con molti sacrifici e penitenze. Le ragazze avrebbero dovuto visitare spesso il Santo Sacramento, e cercare di essere perfette. In futuro ci sarebbe stato un grande miracolo a Garabandal, che sarebbe stato visto anche dal Papa e da Padre Pio (che, naturalmente, morì senza che ciò accadesse); e, come conseguenza del miracolo, la Russia si sarebbe convertita. Un giovane prete Gesuita ebbe una "visione" del miracolo, disse che quello era stato il giorno più felice della sua vita, e il giorno dopo morì. Sembra che Padre Pio credesse nelle apparizioni. ma la gerarchia ecclesiastica locale non si fidava; e, dopo un lungo interrogatorio, Conchita confessò di avere dubbi riguardo alle sue visioni. L'attuale vescovo, nominato nel 1991, ha chiesto a Roma di riaprire il caso. Alcune persone hanno visto il sole danzare, ed una stella rossa con una coda infuocata. Una volta la Vergine è venuta in una misteriosa "nube di fuoco". 7) Per molti versi, le apparizioni sulla Chiesa Copta di S.Maria a Zeitoun (Cairo) sono le più interessanti. Esse non riguardano la Chiesa Romana, ma quella Copta; e alcuni vescovi Copti, fra cui il vicario del Patriarca, sono stati fra i milioni di credenti di diverse religioni che hanno testimoniato le apparizioni lungo un arco di tre anni, dal 1968 al 1971. Il Direttore del Dipartimento dell'Informazione Generale e dei Ricorsi del Governo Egiziano sottopose un resoconto al suo superiore, dichiarando che "indubbiamente la Beata Vergine Maria è apparsa sulla Chiesa Copta Ortodossa di Zeitoun..." La visione non pronunciò parola. L'apparizione avveniva sulle cupole della chiesa, e durava fino a due ore, sempre di notte, ma non ogni notte, e non ad intervalli regolari. La Signora appariva circonfusa di una luce così splendente che le sue fattezze non potevano essere distinte chiaramente. Era invariabilmente preceduta o accompagnata da "colombe" luminose, "strane creature di luce simili ad uccelli", che non sbattevano le ali ma sembravano scivolare. La figura si muoveva attraverso le cupole, inchinandosi e salutando la folla enorme, che a volte raggiungeva il numero di 250.000 persone. A volte teneva in braccio il Bambino, o era parte della Sacra Famiglia. Tutti pregavano a modo loro: i Musulmani recitavano il Corano sui loro tappeti, i Greci dicevano preghiere, i Copti cantavano inni. Le "colombe" furono menzionate da molti testimoni. Altri fenomeni furono una "pioggia di diamanti", una nube rossa splendente, e grandi nubi d'incenso. Avvennero anche guarigioni miracolose, benché - come negli altri santuari - esse furono poche, se paragonate al gran numero di malati. 8) Con le apparizioni iniziate nel 1981 a Medjugorje, in Yugoslavia, si torna alla familiare atmosfera di fanciulli, trance e segreti. Una sera d'estate, quattro ragazzi - tre femmine ed un maschio - di età compresa fra i quindici e i sedici anni videro una luce sul fianco di una collina. Nella luce c'era una giovane donna che teneva in braccio un bambino. La giovane li chiamò, ma essi fuggirono. La sera dopo tornarono sul posto con altri due amici, una ragazza di sedici anni e un ragazzo di dieci; e tutti videro, stavolta sulla collina di fronte, la stessa grande luce che circondava la donna, come se fosse "vestita di sole"; ma i ragazzi erano troppo spaventati per avvicinarsi a lei. La sera successiva, i sei ragazzi furono accompagnati da una folla di cinquemila persone. Dopo tre lampi di luce la Signora apparve, ma solo i sei potevano vederla: capelli neri, occhi azzurri, vestita di grigio, coronata di stelle, in pedi su una nuvola bianca appena al di sopra del suolo, così vicina che avrebbero potuto toccarla. Una delle ragazze, tenendo in mano un recipiente pieno di acqua santa, disse all'apparizione: "Se sei satana, va' via!", (!) e ricevette come risposta: "Io sono la Vergine Maria", venuta a "convertire e riconciliare". Negli ultimi anni la visione è apparsa una volta la settimana, verso le sei di sera, durante la recitazione del rosario. Era vestira di grigio, con un velo bianco; ma a Pasqua ed a Natale indossava un abito dorato e teneva in braccio il Bambino. Talvolta la "Gospa" [Signora] visitava i ragazzi a casa loro, soprattutto quando erano malati, e pregava con loro da cinque minuti a mezz'ora. Venivano loro mostrate visioni del paradiso, dell'inferno e del purgatorio. (In paradiso gli angeli volavano, e persone vestite di grigio, rosa e giallo camminavano, cantando e pregando. Il purgatorio, un luogo pieno di nebbie, risuonava del suono di martelli che battevano su sbarre di prigione. Nel fuoco dell'inferno, uomini e donne emergevano irriconoscibili come esseri umani). La Gospa dava ai ragazzi messaggi di pace, conversione e preghiera - la recitazione giornaliera del Credo, seguita da sette Pater, Ave e Gloria (una devozione locale) - penitenza, digiuno il mercoledi e il venerdi, e rispetto per le altre religioni. La Gospa disse ai veggenti di soffrire a causa dell'umanità peccatrice, e di essere impegnata in una grande battaglia con satana per il possesso delle anime. Quella di Medjugorje sarebbe stata l'ultima delle sue apparizioni: tutte le altre sarebbero state false. Ci sarebbe stato un grande segno sulla collina per convertire i miscredenti. Ai ragazzi vennero affidati dieci segreti, che si ritiene siano di natura apocalittica, e avvertimenti per possibili disastri futuri. Come il Vaticano rifiuta di rivelare il terzo segreto di Fatima, così si pensa che anche i Francescani tendano a minimizzare gli aspetti più sensazionali delle rivelazioni della Gospa. L'allora Vescovo romano-cattolico di Mostar non accettava la genuinità delle Apparizioni; ma il parroco francescano, Fr. Jozo, sostenuto in seguito dall'Arcivescovo di Split, si mise entusiasticamente dalla parte dei visionari. Fr. Jozo fu imprigionato dalle autorità comuniste per le sue attività relative alle apparizioni. Una volta scarcerato, fu inviato alla parrocchia di Tihaljia, dove, nella chiesa nuova di zecca, iniziarono ad essere celebrati servizi di guarigione per i molti pellegrini che venivano a conoscere l'uomo che era il confidente dei visionari. Fra il 1981 e il 1990, prima del conflitto bosniaco, si erano recati a Medjugorje dieci milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo, perfino dall'America e dall'Australia, fra cui vi erano anche Luterani, Anglicani e Ortodossi. Circolavano le solite storie isteriche: era stato visto il Cristo nel cielo, il rosario di una donna era diventato d'oro (a 24 carati, in un'altra versione), e qualcuno era riuscito a fotografare la Vergine. Nel 1993, quattro dei ragazzi avevano ancora visioni. Sono state riportate guarigioni miracolose, e vari fenomeni: rotazioni del sole, misteriosi "fuochi" e "arcobaleni" senza pioggia, una croce di pietra sulla montagna, alta trenta piedi, si era messa a girare su se stessa, e la parola "MIR" (Pace) era apparsa sulla montagna in lettere di luce bianca, in modo da poter essere vista da tutti a Medjugorje. 9) L'Ucraina è stata per secoli una terra "visionaria". Nel 1987, sembra che la Vergine sia apparsa in quindici luoghi diversi. Il 26 aprile 1987, una contadinella tredicenne di Hriushiw vide una lice sopra una cappella in rovina. Una donna vestita di nero, con un bambino in braccio, apparve nella luce dicendo che gli Ucraini erano stati scelti per ricondurre la Russia a Dio. La ragazza chiamò la madre e la sorella, che immediatamente dichiararono che doveva trattarsi della Bogoroditsa [Theotokos], la Vergine. Da allora fiumi di pellegrini si sono riversati nel villaggio, tanto che mezzo milione di persone afferma di aver visto la Bogoroditsa, il cui profilo apparve anche in televisione il 13 maggio, anniversario dell'apparizione di Fatima. Le autorità non riuscirono a fermare le folle. Non è chiaro se tutti udirono i messaggi, o se questi furono rivelati attraverso la contadinella, Marina, che fu visitata da uno psichiatra e dichiarata sana di mente. Quel che è certo è che non tutti videro la Vergine: molti, fra cui monaci e monache, non videro nulla. I messaggi, in sostanza, dicevano che la Vergine era rattristata per le condizioni del mondo, che gli Ultimi Tempi si stavano avvicinando, e che Chernobyl era stato un avvertimento per il mondo. Il rosario è una grande arma contro satana; l'Ucraina, "mia figlia", era sotto la speciale protezione della Vergine, e sarebbe diventata uno stato indipendente. Poiché avevano sofferto più di tutti sotto il Comunismo, gli Ucraini erano stati scelti come gli Apostoli che avrebbero convertito la Russia; e, se la Russia non si fosse convertita, sarebbe scoppiata una terza guerra mondiale. Se fossero rimasti fedeli al Papa, il terzo segreto di Fatima sarebbe stato rivelato. Come a Zeitoun, le apparizioni erano irregolari, visibili da molti, e la luce che circondava l'apparizione era "lunare", non "solare". Le parole per descrivere la luce erano molto simili fra loro: "luce lunare, ma non proprio", "fosforescente", "splendore argenteo", "fasci di luce". Ma a Hriushiw non vi era alcuno spirito "ecumenico". I messaggi non facevano nulla per allentare la tensione fra Uniati e Ortodossi.
 
champions_3
champions_3 il 05/05/12 alle 19:43 via WEB
Intervento divino E' Dio che parla attraverso queste apparizioni, o almeno attraverso alcune di esse? I fenomeni solari riportati sono davvero segni celesti, o sono solo contraffazioni? [..] è per noi impossibile accettare alcunché di contrario all'insegnamento ed alla pratica ortodossi. Ciò dovrebbe rendere immediatamente sospetto ogni santuario o apparizione in cui si fa menzione del dogma dell'Immacolata Concezione, o in cui si incoraggia il culto, non-ortodosso, di parti del corpo, come il cuore di Gesù e di Maria (nel XVII secolo, in Francia, vi fu perfino quello del piede sinistro della Vergine, e delle suole delle sue scarpe...). Ugualmente sospetto dovrebbe essere qualsiasi suggerimento di sostituire "Cristo nostro Dio, che tutto sopporta, di tutti ha misericordia e compassione, che ama i giusti ed ha pietà dei peccatori" con una figura distante e impersonale piena di furore, incline alla punizione e alla vendetta. L'apparizione a La Salette disse: "Non posso più trattenere il braccio pesante di mio Figlio"; e l'apparizione di Fatima: "...è già profondamente offeso". A San Damiano, nel 1961: "Il Padre Eterno è stanco, molto stanco...ha liberato il Demonio, che provoca distruzioni." Nel 1985 a Oliveto Citra, in Italia, si odono ancora le parole de La Salette: "Non posso più trattenere il braccio giustiziere di mio Figlio". Queste parole riecheggiano gli insegnamenti - privi di equilibrio, ma molto popolari - di alcuni santi e predicatori romano-cattolici del passato, per cui il Regno di Giustizia di cristo era opposto al Regno di Misericordia di Maria. "Se Dio è adirato contro un peccatore, Maria lo prende sotto la sua protezione; trattiene il braccio vindice del suo Figlio, e lo salva" (Alfonso de'Liguori). "La Vergine è il sicuro rifugio dei peccatori e dei criminali dal rigore dell'ira e della vendetta di Gesù Cristo"; Ella "lega il potere di Gesù Cristo, per impedirGli di fare del male al colpevole" (Jean-Jacques Olier). Le assurdità de La Salette parlano da sole: ad esempio, l'apparizione che dichiara di aver dato agli uomini sei giorni per lavorare, e di aver riservato il settimo per sé stessa (!). Nel suo libro The Dancing Sun, Desmond Seward scrive: A detta dei visionari, la Vergine (di Medjugorje) afferma che il mondo si trova in un periodo di oscurità mai visto prima...Satana...sta combattendo una grande battaglia per le anime con la Madre di Dio, inviata dal Padre Eterno per ammonirle e rincuorarle: poiché, come Dio disse al serpente nella Genesi, la donna "ti schiaccerà la testa". Ma questo concetto si basa sulla cattiva traduzione romano-cattolica della Genesi nella Bibbia di Douay, cap. 3, versetto 15. Non è affatto la donna ma il seme della donna - il Cristo - che schiaccerà la testa del serpente, con la Sua Passione e Resurrezione. I teologi Latini più cauti e sobri si sono sempre sentiti a disagio con gli eccessi dei loro contemporanei; ma in molte occasioni la spinta dell'entusiasmo popolare è stata troppo forte per permettere ad una sana teologia di prevalere. Louis-Marie Grignion de Montfort (+ 1716 ) - maestro di eccessi "mariani" - collegava strettamente la Vergine all'escatologia. Nel Secondo Avvento la Vergine dev'essere rivelata dallo Spirito Santo, così che Cristo possa essere conosciuto; e deve manifestare tutto il suo potere contro i nemici di Dio, poiché in qualche modo il diavolo teme più lei di Dio stesso. L'idea della Vergine come di colei che prepara la strada per la venuta di Cristo - non solo il Suo primo avvento nell'Incarnazione, ma la Sua discesa nell'anima degli uomini, e il Suo Secondo Avvento - si è protratta fino ai tempi moderni. "Come non ci sarebbe stato alcun avvento di Cristo nella carne, nella sua prima venuta, senza Maria, così non può esservi alcun avvento di Cristo nello spirito...senza che sia ancora una volta Maria a preparare la strada." "Come fu Lei a preparare il corpo di Cristo, così adesso prepara le anime per il Suo avvento" (Arcivescovo Fulton Sheen). A Zeitoun, "si percepisce il ruolo salvifico della Beata Vergine, come nel 1917 a Fatima. Questo ruolo è, essenzialmente, di preparare la strada per il suo Divino Figliolo, aprendo l'anima degli uomini alla Sua grazia redentrice". "...dopo aver preparato 2.000 anni fa la Sua via fra il Suo popolo", la Vergine "prepara adesso la Sua via nelle anime di migliaia di Gentili di tutte le fedi, e di atei, con una nuova e più grande Visitazione" (Francis Johnston: When Millions Saw Mary). Viene da chiedersi se lo Spirito Santo ha ancora qualcosa da fare... Questo modo di pensare ben si accorda con la fede corrente - prevalente in alcuni ambienti romano-cattolici - in un'Età Mariana che deve precedere il Secondo Avvento, e col forte tono apocalittico della maggioranza delle apparizioni. Ma, poiché un simile ruolo della Madre di Dio non è attestato né dalle Scritture né dalla Tradizione, non ci sono molti motivi per credere nell'autenticità delle apparizioni. Una delle caratteristiche più inquietanti di queste apparizioni è che la Vergine appare come una figura autonoma, mentre Cristo è stranamente assente. E' lei che piange per i peccati dell'umanità, è sempre lei che decide chi sarà guarito ("alcuni li guarirò, non altri"). Qualsiasi cosa dicano i messaggi, è la Vergine, non Cristo, che si fa portavoce del Cielo. Fattori psicologici Nella maggioranza delle apparizioni prese in esame, i soli o comunque i principali visionari sono bambini o adolescenti: è dunque probabile che in questi fenomeni sia presente qualche elemento di psicologia infantile. Per un'accurata valutazione delle visioni e dei messaggi, bisognerebbe avere maggiori informazioni riguardo ai bambini coinvolti: a quale tipo di arte religiosa sono stati esposti, quali insegnamenti hanno ricevuto a scuola e nelle lezioni di catechismo, quali libri religiosi hanno letto. Nel caso di Bernadette, ad esempio, le sue visioni non vengono dal nulla, come spesso si pensa. Bernadette conosceva già la Medaglietta Miracolosa (da suora, sembra che l'abbia sempre portata su di sé); e l'Immacolata Concezione era stato dichiarato dogma nel 1854. Già da quattro anni la fanciulla doveva averne sentito parlare ripetutamente, sia in chiesa che nelle lezioni di catechismo, anche senza comprenderne bene il significato. C'è da dire altresì che nella zona di Lourdes le "visioni" erano fenomeni ricorrenti. Gli elementi essenziali della visione di Lourdes - una Signora, una pastorella (Bernadette era stata una volta temporaneamente impegnata a badare alle pecore nel vicino villaggio di Bartnes), una cappella, processioni, ed una sorgente dai poteri miracolosi - erano già presenti in alcuni santuari dei Pirenei, che nel medioevo si trovavano sulla strada per Compostella. Nel 1475, un giovane pastore di Betharvam aveva avuto la visione di una Signora, che aveva chiesto ancora una volta di edificare una cappella. Oltre a Gavaison, altri santuari della Vergine nei dintorni erano Poeylanum, Heas e Pietat. C'erano anche Nostra Signora di Sarrance, di Bourisp, di Medous, di Nestes, di Buglose, nonché altri quattro centri di pellegrinaggio nella regione: in tutto, quattordici centri vicini a Lourdes. Genuina o no, la visione di Bernadette ben si adattava al modello locale. In passato, l'area era stata contaminata dall'eresia albigese. Nel corso di una crociata contro questa particolare eresia, promossa da Papa Innocenzo III, gli eretici erano stati passati a fil di spada, e c'era stato l'intervento diretto dell'Inquisizione. Furono usati gli usuali metodi dell'Inquisizione, che lasciavano dietro di sé un popolo ortodosso nella dottrina (romano-cattolica), ma certamente non amante del clero. Perciò le visioni erano molto popolari, in quanto dispensavano dalla necessità di una mediazione clericale. E' noto che i fanciulli, ad un determinato stadio di sviluppo mentale, che può variare considerevolmente a seconda dei soggetti, amano avere un mondo segreto, inaccessibile agli adulti, e spesso immaginano situazioni in cui possono sentirsi importanti. Vi sono numerose somiglianze fra La Salette e Fatima; e Lucia ammise che la madre gli aveva letto la storia di La Salette. In che misura le visioni di Bernadette potevano essere una forma inconscia di compensazione? La Signora era piccola, non più alta della stessa Bernadette, e si rivolgeva alla fanciulla - malaticcia, poco sviluppata, che tutti chiamavano "la piccola idiota" - in modo molto cortese, dandole del vous. L'attenzione riservata ai giovani "veggenti", grazie alle loro visioni, sarebbe indubbiamente aumentata in virtù dei "segreti" loro concessi - elemento, questo, ricorrente nelle apparizioni ad adolescenti e bambini da La Salette in poi - accrescendone così l'importanza agli occhi degli adulti. E' noto che un piccolo numero di soggetti - quasi sempre bambini e adolescenti - dimostrano una considerevole capacità eidetica: cioè la facoltà di avere vivide immagini visive di specifici oggetti che non sono presenti nella realtà, ma nella loro immaginazione conscia o inconscia, e vengono "visti" dal soggetto stesso. [..] Comunque, una capacità eidetica e ordinari fattori di sviluppo infantile non sono sufficienti, da soli, a spiegare l'attaccamento dei bambini alle loro storie, quando in alcuni casi essi furono ripetutamente interrogati, presi in giro, puniti fisicamente per aver "raccontato bugie", perfino imprigionati. Né spiegano gli stati di trance, talvolta di ore, durante i quali i giovani - ad es. a Garabandal - non reagirono a luci abbaglianti, a bruciature di sigarette ed a punture di spillo. Un neurologo dell'accademia medica di Barcellona, che esaminò i visionari di Garabandal durante e dopo venti trance, non riuscì a trovare una spiegazione, e dichiarò che i visionari erano ragazzi del tutto normali. La trance è collegata dagli psicologi all'estasi religiosa ed alle esperienze visionarie, ma anche alle capacità medianiche, in cui possono essere prodotti effetti fisici paranormali e materializzazioni. Gli stati di trance, naturalmente, sono ben noti agli sciamani ed agli "uomini di medicina" pagani. Il ritorno della Dea Perchè è sempre la Madonna che sembra apparire in queste visioni? Forse il Canonico John di Satge, un Anglicano Evangelico, aveva ragione nel dire che il culto mariano aveva le sue radici nell'antico paganesimo, nella ricorrente tendenza dell'umanità ad adorare una dea madre. L'attuale tendenza all'ordinazione delle donne ed all'uso di un linguaggio vago e onnicomprensivo per Dio sono fenomeni chiaramente collegati allo Gnosticismo; mentre le apparizioni mariane sembrano maggiormente correlate alla figura antico-pagana della Dea. Gi eretici gnostici permettevano alle donne di esercitare, al pari dell'uomo, la funzione di sacerdote e vescovo, e adottarono alcune credenze cristiane, distorcendole impietosamente per adattarle al sistema filosofico-religioso gnostico; ma il loro interesse non era rivolto a Maria, la Madre di Dio, quanto piuttosto a Dio "Madre", che identificavano nello Spirito Santo. Alcuni Gnostici elaborarono una figura dell'immortale Sophia, e talvolta considerarono la Vergine Maria come una delle sue incarnazioni; ma non sembra esserci stato alcun elemento tendente alla formazione di un culto cristiano di Maria come quello prevalso nella Chiesa Romano-Cattolica. La Grande Madre dei pagani si manifestava nelle varie forme della natura, sulla terra e nel cielo. Non avendo forma umana, era adorata in luoghi sacri e santuari contraddistinti da colonne. Più tardi fu rappresentata in forma umana, servita da colombe e serpenti, che simboleggiavano il suo potere nell'aria e sulla terra. La Dea era soprattutto colei che dava e sosteneva la vita, portatrice di fertilità all'uomo ed alla natura; e, nel suo più tardo ruolo di Musa, l'ispirazione che fa nascere la musica, l'arte e la poesia. Col fondersi e il reciproco influenzarsi delle società, la Dea si frammentò e fu identificata con divinità locali, assumendo le loro caratteristiche. Col nome di Neith, divinità portata in Egitto dalla Libia, era una vergine-madre cosmica, che "partorì il Sole, e divenne madre quando nessuno ancora aveva generato figli". Come Iside, rivela al supplicante che in molti luoghi diversi, lei, l'unica, è "adorata in molti aspetti, conosciuta sotto molti nomi": Madre degli dei, Artemide, Afrodite, madre del Grano, e Persefone, la Fanciulla per eccellenza. Allo stesso modo, la Signora delle apparizioni è venerata in molte località sotto una varietà di nomi e di aspetti: Nostra Signora del Rosario, Vergine dei Poveri, Madre Consolatrice, l'Immacolata Concezione, e così via. Un inno babilonese a Ishtar la saluta come Regina di tutto, che nella sua pietà risuscita i morti, guarisce i malati e salva gli afflitti; ma possiede, tuttavia, un lato "oscuro", e nell'epopea di Gilgamesh decide capricciosamente di distruggere l'umanità. Robert Hugh Benson, scrittore cattolico del XIX secolo, individuò questo aspetto "oscuro" della Signora di Lourdes: Maria mi è apparsa sotto una nuova luce da quando ho visitato Lourdes. In futuro non solo odierò il fatto di offenderla, ma anche ne avrò paura. E' terribile cadere nelle mani di questa Madre, che consente agli infermi di trascinarsi arrancando per tutta la Francia fino ai suoi piedi, per poi tornarsene via sempre strisciando. E' una delle Marie di Chartres che qui si rivela, oscura, potente, dominatrice e inesorabile: non la Maria di un negozio di articoli ecclesiastici, che dimora fra carta stagnola e tuberose. Senza dubbio gli uomini pensavano cose simili a queste, tanto tempo fa, nei confronti della Magna Mater o di Artemide, benigna ad Atene, ma oscura e terribile come Diana di Efeso. Geoffrey Ashe (Miracles, 1978), commentando il "miracolo del sole" a Fatima, scrive: "Anche accettando il fatto che questo sia un miracolo attribuibile a Maria, bisogna ammettere che la Vergine ha un aspetto minaccioso e imperscrutabile che mal si concilia con le idee cristiane su di Lei." Se la Dea c'entra in qualche modo nelle visioni mariane, la Francia sembra costituire un terreno naturalmente fertile per queste ultime, poiché è proprio in quella nazione che la Dea, in genere, sembra essere stata particolarmente provvida. Era esistito un tempio di Iside a Soissons, un forte culto della Madre nella regione di Treves, mentre il culto della Madre Terra prevaleva nelle regioni del Seine, Oise e Tarn, e c'erano molti santuari dedicati a dee minori che proteggevano le sorgenti. Vi erano anche ninfe protettrici di fonti, rocce ed acque, ed una moltitudine di "bianche signore" discendenti della Madre Terra. A Roma, la Grande Madre degli dei Cibele, una divinità importata dall'Asia Minore, fu ritenuta artefice della sconfitta di Annibale e acquisì un duraturo seguito di fedeli. Le statue di Cibele avevano la caratteristica di essere coronate e condotte di luogo in luogo. Allo stesso modo, un ulteriore sviluppo delle apparizioni è stata la solenne incoronazione di statue mariane, condotte poi in processione, soprattutto a Fatima, da un luogo all'altro. Nel 1864, la Vergine di Garaison fu incoronata con l'autorizzazione del Papa (Pio IX), seguita poi da quelle di La Salette (Leone XIII) e Fatima (Pio XII). Nel 1954 fu incoronata Nostra Signora di Knock, regina dell'Irlanda. Precedentemente, nel 1732, la Vergine di Svata Hora, in Slovacchia, fu incoronata col diadema del Sacro Romano Imperatore. E' fuori di dubbio che la Madre di Dio, che rappresenta l'umanità redenta, sia glorificata e regni con Cristo; ma queste incoronazioni terrene tendono ad allontanarla da noi e a nascondere il fatto che la sua corona celeste non è il "diadema", emblema regale della monarchia, bensì lo stephanos, la corona di alloro data ai vincitori nella battaglia della vita, il premio che si ottiene dopo aver lottato fedelmente, attraverso sofferenze e purificazioni: la corona con la quale tutti i Cristiani sperano e pregano di essere incoronati. Universalmente venerata, la Dea soddisfaceva il profondo bisogno della psiche umana per l'Eterno Femminino. Talvolta agiva autonomamente, come unica divinità superiore; altre volte con una divinità maschile, un partner di pari dignità; altre volte ancora in una relazione Dea-Sposo/Figlio. Solo fra gli Ebrei, guidati dai loro profeti, monoteistici e alieni da compromessi, non vi fu mai posto per la Dea. La Signora di Zeitoun ha il suo seguito di "colombe"; e il serpente appare come simbolo del male, nell'accezione giudaico-cristiana, sotto i piedi della Signora della Medaglietta Miracolosa, mentre la visione di Medjugorje è impegnata in una battaglia per schiacciare la testa al serpente. Se un rapporto della Dea con le apparizioni sussiste realmente, come è accaduto che questa figura abbia potuto prendere piede nella Chiesa Latina, rimanendovi in incognito? I missionari apostolici si mossero da un contesto strettamente monoteistico per incontrare società permeate da un mondo di dei ed esseri umani semi-divini. Non vi è dubbio che per molti convertiti i vecchi modi di pensare non sono stati cancellati facilmente. Uno dei Padri della Chiesa, Epifanio, ci informa dell'esistenza di una setta, composta soprattutto da donne, soprannominata dei Colliridiani. Originaria della Tracia, verso il IV secolo la setta si era diffusa nella Scitia Superiore (circa a nord-ovest del Mar Nero) e in Arabia. Sembra che fosse ispirata dagli eventi del Vangelo, combinati con una leggenda, simile a quella di Elia, sulla purezza e "non-morte" di Maria. S.Epifanio afferma che le "sacerdotesse di Maria" la veneravano come una dea autonoma, la Regina del Cielo, con rituali anteriori al Cristianesimo, e "adornavano una sedia o un trono quadrato, lo coprivano con una stoffa e, in certe solenni occasioni, vi ponevano sopra del pane e lo offrivano nel nome di Maria". Ricordando l'esempio degli Ebrei, condannati dal Profeta Geremia, che avevano fatto offerte del genere alla "Regina del Cielo" - in questo caso, Astarte - Epifanio si scaglia contro l'adorazione della Vergine nella stessa misura in cui aveva criticato la mancanza di rispetto nei suoi confronti. Questa è la settantanovesima nella lunga lista delle eresie criticate da Epifanio; è l'antica religione pagana della Dea, che si nasconde sotto le spoglie di "Maria". E' improbabile che i Colliridiani, come tali, abbiano influenzato la Chiesa; ma la loro esistenza dimostra come possono sorgere simili distorsioni della vera fede, ed è possibile che una versione più ortodossa di alcune delle loro idee si sia rivelata congeniale per alcuni neo-convertiti dal paganesimo, rimanendo così latente, finché la giusta combinazione di circostanze non l'ha ridestata. Nel corso del mio studio sulle apparizioni ho cominciato ad avvertire la presenza di un'altra religione, che sembra affiancare il Cristianesimo. E' stata una vera sorpresa, dunque, scoprire che anche il romanziere francese ottocentesco Emile Zola aveva avuto un simile presentimento, avvertendo a Lourdes come la presenza di "una nuova religione".
 
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champions_3 il 05/05/12 alle 19:44 via WEB
Nella Chiesa, Cristo è il Secondo Adamo; ma, una volta che la Vergine ha cominciato ad essere considerata, in un certo qual modo, come la Seconda Eva, ciò probabilmente ha richiamato alla mente dei più deboli spiritualmente la relazione Dea-Figlio/Sposo; mentre la Theotokos, benché il suo titolo alludesse solo al fatto che Cristo è Dio, ha sicuramente evocato la memoria di Cibele, la Grande Madre degli dei - eccetto che per il significato ben più elevato del titolo, che significa "Madre di Dio". Allorché il paganesimo si estinse, e le divinità locali furono detronizzate, molto spesso la Madre di Dio le sostituì come patrona delle sorgenti curative e delle montagne sacre, associate da secoli coi pellegrinaggi. In Occidente, dove le basi liturgiche e teologiche erano forse più deboli, durante il Medioevo la "Nostra Signora" di una regione veniva ad assumere una personalità differente da quella della Vergine di un santuario rivale. Sir Thomas More, il martire romano-cattolico di epoca Tudor, commentava: "faranno paragoni fra Nostra Signora di Ipswitch e Nostra Signora di Walsingham, come ad intendere che un'immagine ha più potere di un'altra". Niente di tutto ciò si è mai verificato in Oriente. Radicata sanamente e sobriamente nella solida teologia della Chiesa Ortodossa, e nutrita spiritualmente da una liturgia in lingua volgare, la figura della Madre di Dio ha assunto naturalmente il suo giusto posto in un insieme perfettamente equilibrato ed armonioso. La distorsione occidentale della dottrina della Santa Trinità, derivante dal Filioque, con la sua (non intenzionale) "svalutazione" dello Spirito Santo, insieme agli eventi storici che sopraffecero l'Impero d'Occidente sotto forma di invasioni barbariche e delle relative conseguenze, isolarono sempre di più la Chiesa d'Occidente dalla pura Ortodossia di quella d'Oriente. Con la restaurazione dell'ordine e di un governo stabile alla fine dei Secoli Bui, la Chiesa d'Occidente si ritrovò con un laicato largamente illetterato e semi-barbaro. Gli ecclesiastici dovevano fare le veci dei quadri amministrativi e legislativi richiesti dai governi laici. Di conseguenza, il Papato dové basarsi per la sua esistenza su legali ecclesiastici; e ciò finì per dare alla Chiesa Romana l'inquadramento legalistico e la filosofia sistematica che sono rimasti i suoi tratti distintivi. L'establishment ecclesiastico acquisì un'autorità eccessiva; e, col celibato obbligatorio dei preti, "la Chiesa" divenne nel sentire comune sinonimo di "clero". Una teologia trinitaria manchevole, e un'indebita enfasi sugli insegnamenti agostiniani sul peccato originale e sulla Riparazione, insieme ad una gerarchia composta di soli maschi, provocò la perdita dell'elemento femminile e creò un "vuoto dalla forma di Dea": la Vergine Maria era la candidata più ovvia per riempire quel vuoto. Nella Chiesa Latina, le esagerazioni mariane hanno raggiunto vette sempre più alte, interrotte solo brevemente dalla Riforma protestante. La Vergine, dandoGli una natura umana, avrebbe "reso più perfetto il Creatore dell'universo": un'idea perfettamente contraria a quella delle Scritture e dell'Ortodossia, in cui l'Incarnazione è vista come una kenosis di sé da parte di Cristo - "benché fosse ricco, per noi si è fatto povero". La più selvaggia fantasia di Bernardino da Siena, la "seduzione di Dio", viene descritta in un linguaggio più appropriato ad una leggenda greca di Zeus che al Grande Mistero dell'Incarnazione. La Vergine era più grande della Chiesa...aveva autorità sul Figlio nei Cieli...calmava la giustizia divina, e impediva a Dio di punire i peccatori...con lo Spirito Santo, faceva nascere Cristo nelle anime. "Perfino la lingua dello Spirito Santo" era "appena sufficiente a celebrare degnamente le sue lodi"! Sfortunatamente, gli autori e i predicatori di queste sciocchezze blasfeme venivano frequentemente canonizzati, cosa che era considerata come un segno di approvazione ufficiale. Tali distorsioni potrebbero benissimo essere il "materiale" di cui sono fatte le apparizioni mariane. La Dea, o almeno un essere semidivino, è tornata. E' interessante notare che il cardinale John Henry Newman non sopportava tutti questi eccessi. Egli accettava l'Immacolata Concezione, ma riteneva che le esagerazioni popolari e altre deviazioni dall'insegnamento patristico fossero "provocate ad arte, allo scopo di...destabilizzare le coscienze, provocare la blasfemia e portare le anime a perdizione". Con un tocco tipicamente nazionalistico, il Cardinale Newman notava che tutte queste devozioni e questi insegnamenti erano chiaramente l'opera di stranieri, non certo di Inglesi! Papa Giovanni XXIII ritenne necessario ricordare al suo gregge che "la Madonna non è affatto compiaciuta quando viene posta al di sopra di suo Figlio". E' inutile dire che tali eccessi sono disapprovati nell'attuale clima ecumenico. Non so cosa ci sia scritto nelle edizioni più recenti; ma la Guida Ufficiale di Lourdes del 1980 si dichiarava contraria a "una devozione superflua alla Vergine, che si basa su chincaglieria, rosari e medagliette: la perversione di una religione autentica, che si avvicina alla superstizione". I fenomeni solari Lasciando da parte l’auto-suggestione, gli scherzi di un’immaginazione esuberante, l’imitazione del comportamento di altre persone coinvolte, rimane tuttavia un numero sufficiente di testimonianze da far ritenere probabile l’effettiva occorrenza di fenomeni solari ai santuari. Si tratta di fenomeni naturali, segni celesti che accompagnano la presenza della Madre di Dio, o parte della campagna di “segni e falsi miracoli” che precede l’avvento dell’Anticristo? [..] Alcuni dei fenomeni solari osservati nei numerosi santuari in tutto il mondo sono indubbiamente fenomeni naturali. Tuttavia, centinaia di persone che affermano di aver visto il sole “danzare” hanno potuto osservarlo a lungo senza danno per i loro nervi ottici. Ma non tutti i presenti hanno visto la stessa cosa: alcuni non hanno visto proprio niente; dunque il sole “danzante” non ha una causa naturale, e può essere frutto di un’allucinazione di massa. E’ certo che il sole non può aver compiuto quei movimenti, altrimenti sarebbe stata la fine del sistema solare... Tutti i resoconti documentati del “miracolo del sole” a Fatima descrivono il terrore della folla: molti – ma non tutti – videro il sole girare in una spirale impazzita, poi staccarsi dal cielo, cadere girando verso terra come un’enorme massa infuocata, e infine tornare al suo posto. I movimenti si ripeterono due volte. Mentre alcuni non videro niente, altri, che si trovavano a cinquanta chilometri di distanza, videro lo spettacolo e credettero che fosse arrivata la fine del mondo. Il sole cambiava colore: rosso, poi giallo, poi porpora. Nel libro The Dancing Sun, Desmond Seward cita un passo di un resoconto inedito degli eventi di Turzovka. Nel 1958, la Madre di Dio sarebbe apparsa a un forestiero quarantaduenne, un “tiepido credente”, che vide una bellissima donna vestita di bianco, con un rosario in mano, sospesa nell’aria. Vi furono in tutto sette apparizioni, ogni settimana, nello stesso luogo ed alla stessa ora. La Vergine disse al forestiero di pregare per la riconciliazione e il riscatto del mondo; vi furono i soliti moniti apocalittici, e l’invito a pregare il rosario. Al monte accorsero folle da tutta la Slovacchia; una sorgente sgorgò dal luogo dell’apparizione; vi furono guarigioni. Le autorità comuniste chiusero il forestiero in un manicomio, ma poi lo liberarono. Furono osservate strane luci; e nel 1963 ebbe luogo il miracolo del sole. “Il disco infuocato...sembrava divampare, ardere, emettendo fiamme...più di 500 persone osservarono il fenomeno costernate, attonite. Dopo pochi attimi, un enorme cono di luce si allargò sopra ed intorno a noi, come un’immane tenda fatta di lunghe strisce vividamente colorate. Vi erano tutti i colori dello spettro, dal rosso al violetto... Tutt’intorno, strisce colorate coprivano il cielo, gli alberi e i rami, la terra e la gente. Le strisce si irraggiavano da un solo punto focale, in cui vi era il sole. Vedevo accanto a me persone azzurre e gialle, che muovendosi cambiavano colore.” Tre bande musicali del luogo si unirono ai pellegrini per cantare a piena voce l’inno “Ti salutiamo mille volte, Maria”, poichè tutti credevano che il fenomeno fosse un segno della presenza della Madre di Dio. Leggendo questo resoconto, si ha piuttosto l’impressione di una specie di discoteca soprannaturale; ma allo scrivente tutto ciò era apparso “strano e profondamente commovente, strabiliante”. [..] Se si escludono i fenomeni naturali, e a meno di credere che le “colombe” e i soli danzanti siano segni mandati dal Cielo per indicare la presenza della Vergine e annunciare i disastri, ci resta solo la possibilità che i fenomeni siano una qualche specie di allucinazione di massa, oppure quei “segni e prodigi menzogneri” che preannunciano l’Anticristo. Secondo il Vangelo di S.Luca, negli ultimi tempi vi saranno “terrori e grandi segni dal cielo”. Ignazio Brianchaninov scriveva, più di cent’anni fa, che si sta avvicinando un tempo pieno di falsi miracoli: “...i miracoli dell’Anticristo si manifesteranno soprattutto nell’aria, dove satana ha il suo dominio. Questi segni agiranno soprattutto sul senso della vista, ammaliandolo e traendolo in inganno”. Molte apparizioni hanno preannunciato la futura manifestazione di un Grande Segno. Illusioni Perché mai queste apparizioni sono accettate così prontamente dai visionari stessi e da innumerevoli pellegrini? Si trovano molti esempi, nelle Vite dei Santi, in cui monaci e asceti, molti dei quali giunsero poi a realizzare una genuina santità, soggiacciono ad illusioni, accolgono demoni in forma di angeli, o addirittura di Cristo stesso, ricevono “rivelazioni”, vedono “luce” nelle loro celle e odono parole. Molti “mariani” entusiasti non si rendono conto che al giorno d’oggi i “fenomeni spirituali” sono assai comuni. [..] Chi porta idee “cristiane” nelle proprie esperienze spesso presume, senza riflettere, che queste siano realmente esperienze cristiane, opera dello Spirito Santo; e di rado si ferma a chiedersi se tali esperienze non possano, invece, provenire da uno spirito di ben altra specie... Anche quando queste esperienze sono davvero cristiane, le parole di un santo della Chiesa Romano-Cattolica, Giovanni della Croce, suonano come un tempestivo monito: “Tutte le visioni, le rivelazioni e le impressioni celesti, per quanto l’uomo spirituale possa tenerle in conto, non valgono il più picolo atto di umiltà; perché quest’ultimo porta con sé i frutti della carità, che mai si stima o pensa bene di sé, ma solo degli altri”. Il Curato di Ars non accettava le visioni di La Salette; le autorità ecclesiastiche di Garabandal non mostrarono il minimo entusiasmo; e l’ex Vescovo romano-cattolico di Mostar denunciò le apparizioni di Medjugorje. Sicuramente alcune delle visioni potevano essere, all’inizio, provocate da fattori psicologici. Al di là dell’auto-inganno, inoltre, vi è la possibilità di un’inconscia partecipazione medianica, o perfino di una più diretta illusione diabolica. Se Bernadette, che mostrava il rosario ad “Aquero”, e i giovani di Medjugorje con le loro bottigliette di acqua santa e le loro minacce alla “Gospa” (“se sei satana, vai via!”), avessero realmente sospettato la presenza di un demone, avrebbero con ciò dimostrato di sottovalutare il potere col quale avevano a che fare: "Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?" (Atti 19:15). [..] In una seduta di domande e risposte con un Francescano, ad una delle “veggenti” di Medjugorje fu chiesto perché Ivanka, la ragazza che aveva visto per prima l’apparizione, aveva detto: “E’ la Beata Vergine”. La risposta fu: “Cos’altro avrebbe potuto pensare? Una bellissima giovane madre con un bambino ed una corona sul capo...Era chiaro.” L’apparizione fu accettata senz’alcun dubbio come la Vergine, e le fu rivolta la parola prima di averla aspersa con acqua santa (come consigliarono poi le vecchie del villaggio). I “miei angeli” – come l’apparizione ripetutamente chiamava i giovani – chiesero un segno, e la visione gentilmente fece girare le lancette dell’orologio di uno dei visionari... In occasione dell’ultima visione di Ivanka, il 7 maggio 1985, la Gospa, in risposta alla richiesta di Ivanka, fece apparire la madre della ragazza, morta qualche mese prima dell’inizio delle apparizioni. “Nostra Signora mi chiese cosa desideravo, ed io le risposi che volevo vedere la mia madre terrena. Allora Nostra Signora sorrise, annuì col capo e, all’istante, mia madre apparve. Sorrideva. Nostra Signora disse di alzarmi. Mi alzai, mia madre mi abbracciò e mi baciò...” Poi Parlò ad Ivanka e scomparve. I ragazzi si fidarono ciecamente delle apparizioni di Medjugorje: fiducia che fu incoraggiata dai Francescani, i quali si comportarono come i loro confidenti e direttori spirituali. [..]
 
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champions_3 il 05/05/12 alle 19:45 via WEB
L’aspetto curativo Alcuni ritengono che le apparizioni debbano essere genuine poiché presso i santuari i malati vengono guariti; ma non vi è necessariamente alcuna reale connessione fra i due fenomeni. Il numero delle guarigioni è davvero minimo, considerate le moltitudini di malati che si recano ai santuari. A Lourdes, durante i centoventi anni trascorsi dal 1858 al 1980, solo sessantaquattro guarigioni sono state dichiarate miracolose – cioè non attribuibili ad alcuna causa naturale o medica – fra le cinquemila possibili. I santuari mariani, benché tendano a monopolizzare l’attenzione, non sono i soli a pretendere di poter guarire le persone. Anche gli Spiritisti affermano di averne al loro attivo; e, nei suoi giorni migliori, la setta della Scienza Cristiana aveva un impressionante bilancio di guarigioni. Alcuni sottolineano la grande compassione dimostrata a Lourdes per i malati, e il tempo e l’energia impiegati a loro beneficio, anno dopo anno, da devoti che si accollano questo compito; e pensano che le visioni debbano essere vere, se tanto bene ne deriva. Ma la compassione non è una prerogativa del Cristianesimo. La compassione per ogni creatura vivente è una caratteristica del Buddismo; e persone di tutte le fedi, o di nessuna, prestano in silenzio, senza alcuna pubblicità, la loro opera di volontariato negli ospedali o fra i disabili mentali o fisici del loro vicinato. Le guarigioni e la compassione non provano affatto l’autenticità delle apparizioni. Che si verifichino guarigioni è indubbio; ma l’esatta natura di una guarigione può cambiare da un caso all’altro, e poiché si verificano anche tra eretici e Spiritisti, sarebbe incauto accettare senza riserve le implicazioni religiose delle cure presso i santuari mariani, attribuendo loro un’interpretazione che, logicamente, non gli spetta. Sincretismo Così come le apparizioni sono state manipolate per gli scopi della propaganda romano-cattolica, o per motivi di proselitismo, nazionalismo e commercialismo, allo stesso modo esse vengono usate dai sostenitori dell’ecumenismo. “La Madonna è per tutti”. E qui potrebbe valere il motto: “Vieni in camera mia, disse il ragno alla mosca”... Proprio come il Papa ha parlato della “conversione della Russia” sotto un solo pastore, “il successore di S.Pietro”, così anche il piano - immutato - del Vaticano per “riunirci tutti” non è affatto un segreto: la soggezione al Pontefice romano. Nello stesso tempo, l’ecumenismo al di là dei confini stessi del Cristianesimo continua a prender piede nel “dialogo con le religioni non-cristiane”; benché non sia proprio un onesto dialogo ciò che la WCC ha in mente. “Le grandi comunità religiose non scompariranno...Gli Ebrei rimarranno Ebrei, i Musulmani rimarranno Musulmani, e coloro che appartengono alle grandi religioni orientali rimarranno Indù, Buddisti e Taoisti”. Eppure, in qualche modo, tutti, benché attaccati ai loro errori e continuando a negare Cristo, “dimoreranno nel regno di Dio senza...essere diventati Cristiani”. Dio non può essere contenuto da alcunché: Egli è la fonte di qualsiasi verità presente anche in altre fedi. Ma, come notava C.S.Lewis, essere un Cristiano implica pensare che, laddove il Cristianesimo differisce dalle altre religioni, il primo ha ragione, e le altre hanno torto. Lewis usava l’esempio di una somma: c’è un solo risultato esatto per una somma, e tutti gli altri sono sbagliati; ma alcuni dei risultati errati sono più vicini alla verità degli altri. Gli ecumenisti mariani credono che la Vergine stia comunicando un messaggio ecumenico a Zeitoun e a Medjugorje, e che, come madre dell’intera famiglia umana, abbia un ruolo particolare come centro di unità e di riconciliazione per i suoi litigiosi figli. Essi sottolineano che a Zeitoun la Madre di Dio non ha detto nulla. Ciò viene interpretato come un gesto di sensibilità materna, e un invito “a ciascuno dei presenti, indipendentemente dalle loro credenze, ad unirsi in Dio nella preghiera” (che al giorno d’oggi è prassi normale negli incontri per il “dialogo con le religioni non-cristiane”, e in accordo con le idee del WCC). Se si fosse qualificata come la “Madre di Dio”, i Musulmani avrebbero rifiutato la visione; se si fosse identificata con l’Immacolata Concezione, l’avrebbero rifiutata i Copti. Gli ecumenisti sottolineano che la Vergine è menzionata nel Corano come la prescelta di Allah, e vengono lodate la sua purezza e la sua virtù; ma non dicono che, sempre nel Corano, Cristo stesso è considerato un semplice profeta fra i tanti – ed inferiore a Maometto –, e che la Sua Crocifissione e Resurrezione sono decisamente negate. Un corrispondente anglicano della Eastern Churches Review descrive la sua visita a Zeitoun nel numero di primavera del 1970, riportando la storia di un leader musulmano che viveva vicino alla chiesa ed era solito gettare pietre ai pellegrini. La Vergine gli apparve, chiedendogli di smetterla, e gli ordinò di dipingere una croce sulla sua casa. Convinto dell’autenticità della visione, il musulmano dipinse quaranta grandi croci su tutte le mura della sua abitazione. Ma che senso ha tutto ciò, se si considera il fatto che egli rimase un Musulmano praticante e non si convertì mai a Cristo, che non è affatto menzionato, e che, come al solito, sembra stranamente assente? A Medjugorje la Vergine annunciò di essere venuta a “convertire e riconciliare”. Il santuario è considerato come una possibile “chiave” per la pace nella regione: solo la “Gospa” può riconciliare Cattolici, Ortodossi e Musulmani, poiché tutti la onorano. Ancora una volta troviamo questa idea incredibile di una riconciliazione e di un’unità senza Cristo. La Gospa rimprovera i Cattolici della regione per la loro ostilità contro i vicini Ortodossi e Musulmani - benché in alcuni libri sull’apparizione di Medjugorje tutto ciò presenti alcuni tratti palesi di propaganda anti-serba. La Vergine di Medjugorje dichiara che “fondamentalmente, le religioni sono simili”: il che ricorda da presso l’insegnamento di Swami Vivekananda, celebre missionario Indù in Occidente a cavallo fra il XIX e il XX secolo, che affermava l’unità trascendente di tutte le religioni. Il fondamento e il cuore del Cristianesimo è la Trinità e la resurrezione di Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio. Il Giudaismo e l’Islam credono anch’essi in un Dio che chiede agli uomini di vivere in un modo “buono”, opposto ad un modo “malvagio” di essere; mentre l’Induismo, per quanto riesco a capire, crede che Dio sia al di là del “bene” e del “male”, che tutto in questo mondo sia parte di Dio, e che, se solo potessimo vedere le cose dal punto di vista di Dio, ci accorgeremmo che anche ciò che chiamiamo “male” dalla nostra limitata prospettiva umana è, in realtà, “Dio”. Swami Vivekananda, parlando della dea Kali, la Madre Terribile, che unisce in lei gli opposti – vita e morte, creazione e distruzione, misericordia e terrore – scrive: “Chi può dire che Dio non si manifesti solo come Bene, ma anche come Male? Solo gli Indù osano adorarLo come Male”. Tutte le religioni hanno qualcosa in comune, ma ci sono differenze fondamentali. La Gospa ha anche detto che il Papa dev’essere un padre per tutti gli uomini, non solo per i Cattolici. Papa Giovanni Paolo II, che crede alle apparizioni, sembra aver fatto sue queste parole, e si sia ispirato ad esse per ulteriori iniziative ecumeniche. Oltre alla Giornata Mondiale di Preghiera ad Assisi, il Papa definisce gli Ebrei come “fratelli maggiori” dei Cristiani; e, nel suo discorso ai giovani Musulmani del Marocco, ha nominato Dio Padre sessantasei volte. A ciò si deve aggiungere la “campagna missionaria” del Vaticano in Russia, e le ingerenze romano-cattoliche nei Balcani, in Croazia, in Bosnia ed a Skopje. Il Papa, evidentemente, considera il terzo millennio come una nuova era per le missioni, una nuova epoca di fede; e ha dato il suo sostegno ad “Evangelizzazione 2000”, che ha progetti di attività evangelizzatrice a livello mondiale, soprattutto nell’Europa occidentale e orientale. Tutti questi sono “segni che indicano non solo la riunione dei Cristiani, ma l’accoglimento di tutte le fedi e di tutte le culture nella comune identità umana dinanzi a Dio (Dudley Plunkett, Queen of Prophets). L’Arcivescovo Frane Franic di Split scrive: "considero particolarmente importante il ruolo di Medjugorje nell’opera ecumenica della Chiesa”. E’ possibile che i visionari di Medjugorje vengano usati (benché inconsciamente) nel quadro di un più ampio disegno di preparazione di una “religione mondiale”. E’ tipico dell’azione ingannevole dei demoni far apparire le loro illusioni “buone” e “cristiane”, e presentare il regno di satana come se fosse il Regno di Cristo. Samuel Horsley, veggente anglicano del XVIII secolo, si dorrebbe vedendo le sue parole avverarsi ai nostri giorni: “La Chiesa di Dio sulla terra sarà grandemente ridotta...al tempo dell’Anticristo, per l’aperta diserzione dei poteri mondani. Questa diserzione inizierà come una dichiarata indifferenza nei confronti di ogni particolare forma di Cristianesimo, sotto forma di tolleranza universale...dalla tolleranza nei confronti delle più pestilenziali eresie, si giungerà...a perseguitare la verità del Cristianesimo.” Se vi è un aspetto “anticristico” a Medjugorje, esso ben s’inquadra nel crescente interesse per i “segni” ed i prodigi. Il soprannaturale è stato da tempo rimosso dalla vita quotidiana ad opera del razionalismo, del materialismo e dall’intimidazione della scienza e della tecnologia. Un numero crescente di persone che avvertono questa mancanza prova a riempire il vuoto con gli UFO, i soli danzanti, le droghe, lo spiritismo, il paganesimo New Age, l'occultismo, e le apparizioni. La superstizione continua a fiorire. Una statua della Vergine piange sangue da un occhio, e i vicini si precipitano a recitare il rosario davanti ad essa. Una donna messicana frigge una tortilla per cena al marito, vede nella pasta una somiglianza col volto di Cristo coronato di spine, ed ecco il miracolo! Nei successivi dodici mesi, 8.000 persone si sono recate a venerare la tortilla, incorniciata nel vetro e circondata da fiori e candele, mentre un imbarazzato Arcivescovo tentava invano di fermare il culto del “sacro dolce”. Migliaia di persone affermano, discretamente, che le loro vite sono state trasformate spiritualmente dai santuari. Certi Cattolici Tradizionalisti, soprattutto se mariani, considerano i santuari come una conferma della loro fede. Gli incerti, scossi dai moderni cambiamenti in senso liberale del Cattolicesimo, vi cercano - e trovano - rassicurazione. I sostenitori del rinnovamento liturgico si sentono liberi di indulgere in servizi religiosi con “accresciuta spontaneità e informalità”, come la Messa-Party per i bambini malati a Lourdes, in cui, dopo la consacrazione, furono lanciati in aria palloni e festoni colorati, e i celebranti unirono le mani e saltellarono lungo la navata cantando “Signore della Danza” (che in realtà è Shiva, il dio Indù). Alcune suore continuano a vivere la vita di sempre; ma la maggior parte delle Sorelle della Carità di Nevers (l’ordine di Bernadette) hanno dismesso l’abito religioso e si sono integrate col mondo moderno. La stessa Bernadette è stata manipolata da gruppi diversi, che l’acclamano come la loro eroina: i “rivoluzionari” di Cristo Operaio, perché era povera e apparteneva alla classe lavoratrice; i “carismatici”, perché aveva avuto visioni e aveva udito direttamente la voce del Cielo, senza mediazioni da parte della gerarchia ufficiale. Case di potere spirituale, luoghi di speranza e guarigione: un ricettacolo di superstizione, un paradiso per ladruncoli (secondo Patrick Marnham, a Lourdes, in alta stagione, è necessaria la presenza di un buon numero di poliziotti in borghese) e per sfruttatori commerciali, un grande incentivo per il turismo, una scusa per il nazionalismo ed il proselitismo, un modo di soddisfare la ricorrente domanda popolare per la Dea, ma sotto una veste rispettabilmente “cristiana”... I santuari sembrano essere molte cose, per molte persone diverse. Troppo di tutto Concludo come ho cominciato, sottolineando che il mio è soltanto un personalissimo punto di vista sugli eventi delle apparizioni. Ognuno è libero di farsi la propria opinione in merito, di accettare o rifiutare le apparizioni, di visitare i santuari o di starne alla larga; ma ogni Ortodosso cui potrebbe venire in mente di cercare guarigione presso questi santuari, o di recarvisi in pellegrinaggio per rendere onore alla Madre di Dio, dovrebbe – credo – considerare attentamente a cosa, in realtà, sono dedicati questi luoghi... [..] Per i Romano-Cattolici non è obbligatorio accettare le apparizioni, anche quando la loro Chiesa le ha approvate. Ma alcuni marianisti vorrebbero cambiare questo stato di cose, affermando che l’approvazione ufficiale va al di là del “permesso di credere” ed implica l’infallibilità. Dopo accurata riflessione, non riesco ad accettare l’origine divina di alcuna delle apparizioni (benché alcune possano avere un’origine soprannaturale), o a credere che Dio parli al mondo attraverso di loro. Come Ortodossa, questi fenomeni mi sembrano superflui. Abbiamo come guida le Scritture, l’insegnamento della Chiesa, lo Spirito Santo, e il Signore Gesù Cristo, eterno ed unico Capo della Chiesa. Ad eccezione di Zeitoun, le apparizioni si sono tutte manifestate in una Chiesa che ha relegato il Dio-uomo nei cieli ed ha nominato un uomo come Suo infallibile vicario sulla terra: un uomo la cui posizione e il cui potere sono sostenuti e promossi da queste visioni. A mio parere, ci sono semplicemente troppe visioni. Lo psicologo Staehkin fra il 1930 e il 1950 ha indagato su oltre trenta serie di apparizioni della Vergine, comprendenti trecento apparizioni. A parte il caso della Medaglietta Miracolosa, che sembra aver dato l’avvio a tutti gli altri, e le apparizioni già menzionate, ci sono stati altri casi: Akita, in Giappone (dove una suora ha visto fasci di luce nella sua cella, ed ha avuto più di cento visioni in cui una statua della Vergine parlava, piangeva e sanguinava), Ruanda, Argentina, Nicaragua, Venezuela, Corea, Ungheria, Belgio, Olanda, USA, Cina, Siria, Filippine, Italia e Irlanda. Altri quarantasette visionari sono apparsi, fuori di Medjugorje, in altre parrocchie della diocesi di Mostar. Non sono le esperienze in sé ad essere messe in dubbio, ma la loro origine, poiché le visioni possono essere causate da vari fattori psicologici, fenomeni psichici e medianici, e interventi demoniaci. I demoni non esitano a riempire il nostro intelletto di false idee, di orgoglio spirituale e di psichismi illusori. Per tale motivo la Chiesa ci ammonisce ad essere spiritualmente sobri e costantemente all’erta, o l’auto-inganno si trasforma ben presto in inganno diabolico. Vi sono troppi segni solari. Da Fatima in poi, i fenomeni solari sono stati una costante nella maggior parte dei santuari: luci, fuochi, arcobaleni, soli danzanti, piogge di petali, croci di fuoco, con una particolare profusione a Zeitoun. Quando a questi fenomeni si aggiungono “segni” come colonne di fuoco, e tutti i primi avvistamenti di UFO - non si può fare a meno di chiedersi se vi sia un vero e proprio programma in corso, con lo scopo di soddisfare una generazione che cerca segni: i demoni cortesemente offrono ciò che siamo pronti a ricevere. Una o due visioni e segni possono essere convincenti, ma non – letteralmente – centinaia di essi... Le apparizioni sono troppo pubbliche. Le relazioni private sono una cosa; ma la maggior parte di queste apparizioni hanno avuto luogo in un tripudio di pubblicità. La visitatrice “celeste” viene con un messaggio globale, e le visioni spesso hanno luogo davanti a folle di spettatori. I visionari si sono trovati frequentemente al centro di un interesse morboso e di una malsana adulazione. La Grotta di Lourdes era piena di gente: agenti di polizia, il commissario, il sindaco, il vicesindaco, ed una folla di 20.000 persone. Bernadette era costantemente portata via dalla scuola per gli interrogatori, assalita per strada e disturbata dalla folla che assediava la sua casa, ansiosa di vederla e di chiederle consigli e preghiere. Folle del genere seguivano i bambini di Fatima, si inginocchiavano davanti a loro e li pregavano di entrare nelle loro case e di pregare per qualche parente ammalato. Cacciatori di reliquie giunsero perfino a tagliare ciocche di capelli a Lucia nel pigia-pigia della folla. Le visioni di Zeltoun furono viste da milioni di persone, credenti e non credenti. Grazie ai mezzi della moderna pubblicità, i visionari di Medjugorje divennero ben presto il centro dell’attenzione mondiale, offrendo consigli a coloro che si affollavano nelle loro case e riportando le parole dalla Signora di Medjugorje in risposta alle domande della folla. I ragazzi sono stati intervistati infinite volte, ed esaminati da medici e psicologi. Gli eventi di Medjugorje sono stati promossi da un’efficiente ed aggressiva campagna propagandistica che si è servita di ogni possibile mezzo: riviste dedicate esclusivamente all’evento, numeri di telefono internazionali per coloro che desideravano ricevere il messaggio mensile della Gospa, programmi radio e televisivi diffusi in tutto il mondo, video, cassette e numerosi libri (il mariologo René Laurentin, da solo, ne ha scritti una decina). Uno dei visionari è coautore di un libro, Mille incontri con Nostra Signora di Medjugorje; un altro, tramite l’Ambasciatore americano presso la Comunità Europea, ha scritto a Ronald Reagan ed a Mikhail Gorbachev (Reagan ha risposto). Vi sono speciali Centri Medjugorje in tutto il mondo. E tutto ciò prima che fosse presa alcuna decisione ufficiale da parte delle autorità ecclesiastiche. E’ poco probabile che possa essere nominata una commissione per dare un verdetto negativo, visto il successo incredibile della propaganda e il livello dell’entusiasmo religioso popolare. Il Papa, soprattutto, ha detto che secondo lui non c’è niente di men che buono a Medjugorje.
 
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champions_3 il 05/05/12 alle 19:46 via WEB
Medjugorje, il movimento carismatico e il caso dell’Erzegovina Mentre raccoglievo informazioni circa i fatti di Medjugorje, fui colpita da certe somiglianze col Movimento Carismatico, soprattutto nei messaggi e nell’atteggiamento dei sostenitori. Non fui sorpresa, dunque, nello scoprire che, fin dall’inizio, gli eventi di Medjugorje erano stati gestiti da personaggi dalle tendenze “carismatiche” (Fr. Jozo Zovko, Fr. Tomislav Vlasic ed altri), o nell’apprendere che “nel maggio 1981, a Roma, si tenne una conferenza internazionale per i leader del Movimento Carismatico. Uno dei rappresentanti della Yugoslavia era Fr. Tomislav Vlasic.... Uno dei leader che pregava con lui, Sorella Briege McKenna, ebbe una visione mentale di Fr. Vlasic seduto, circondato da una gran folla: un fiotto d’acqua scorreva dalla sedia. Emile Tardif, O.P, pronunciò una profezia: ‘Non temete, vi mando mia Madre.' Così, Fr.Vlasic tornò in Yugoslavia. Due settimane dopo il suo ritorno, Nostra Signora cominciò ad apparire ad un gruppo di ragazzi e ragazze nella parrocchia francescana di Medjugorje. Una nuova vita cominciava a scorrere.” Il citato Padre Vlasic fu per tre anni la guida spirituale, l’interprete e il protettore dei visionari. A detta di alcuni, egli è “un uomo di irreprensibile santità”; per altri, un “mago carismatico”. Qualcosa che non è una semplice allucinazione, ma si situa al di là dei limiti della conoscenza e dell’esperienza umana, non è necessariamente una visione genuina, ricevuta per grazia di Dio. Può semplicemente trattarsi di una piacevole esperienza psichica: nei messaggi c’è sempre la stessa enfasi su “amore”, “pace” e “gioia”. In ciò vi sono precise somiglianze con un altro fenomeno: lo spiritismo. I medium non esitano ad accettare i loro spiriti-guida come Messaggeri della Luce; e i loro messaggi sono anch’essi, invariabilmente, amorevoli e consolatori, reverenti nel modo di esprimersi, con frequenti riferimenti ad una Divinità e ad insegnamenti morali. I medium affermano di comunicare messaggi da un mondo più elevato; e i visionari, in effetti, hanno comunicato messaggi della Gospa a coloro che avevano posto delle domande. Naturalmente, le già citate funzioni di guarigione presso la chiesa di Fr. Jozo avevano un carattere nettamente “carismatico”; il che spiega come mai la gente cadeva in terra, piangeva e sveniva. Il ministero di Fr. Jozo ora comprende il Riposo nello Spirito – una versione meno drammatica della carismatica Uccisione nello Spirito –, e che sembra aver causato “qualche imbarazzo” nella parrocchia. I conflitti con i Francescani in Erzegovina risalgono all’epoca dei Turchi, quando i frati continuavano a celebrare per i Cattolici locali in assenza di un vescovo. Nel 1881 fu ristabilita una regolare gerarchia, poiché l’intenzione della Santa Sede era quella di sostituire gradualmente i Francescani con clero secolare nella cura delle parrocchie. Ciò causò gravi risentimenti e tensioni tra i frati e il popolo da una parte, e le autorità diocesane dall’altra. Medjugorje rimase una parrocchia francescana. Dr. Zanic, Vescovo di Mostar all’epoca dell’inizio delle apparizioni, continuò su questa linea a dispetto della forte opposizione. Due frati si ribellarono apertamente e furono sospesi dal Vescovo, nonché espulsi dall’ordine dai loro superiori. I due frati si rivolsero subito ai visionari, che parlarono della faccenda con la Signora di Medjugorje in non meno di tredici occasioni. La Signora si pronunciò apertamente in difesa dei due frati, definendoli “innocenti, privi di colpa alcuna, e puniti ingiustamente!... Il Vescovo è stato crudele...Il Vescovo è colpevole”. “Lei (la Gospa) ha parlato di questo caso (dell’Erzegovina), si è messa a ridere e ha detto che Lei, da sola, avrebbe messo tutto a posto. Poi ha cominciato a ridere. Poi anche Jakov ed io ridemmo...” Il Vescovo (ed altri) rimase scettico, definì l’intera faccenda una montatura e una frode, e affermò che un gruppo di frati, guidati da Fr.Tomislav Vlasic, sfruttava i “visionari” per i loro fini. "Dai frutti li riconoscerete" I sostenitori vedono in Medjugorje una grande occasione di rinnovamento religioso e ne sono apertamente entusiasti; mentre altri, sia fra il clero che fra i laici, perfino intere famiglie del villaggio, si mostrano indifferenti o ostili. I sostenitori usano il solito argomento che si sente ripetere in tutti i santuari: “Dai frutti li riconoscerete”. Com’è possibile che tutto ciò sia opera di Satana, quando la visione invita alla preghiera ed al digiuno, e vi sono conversioni e guarigioni? Dr. Franic, Arcivescovo di Split, usa proprio questo argomento in una lettera a Roma del 1985: “Negli ultimi tre anni e mezzo, più di tre milioni di pellegrini sono venuti a Medjugorje da tutti e cinque i continenti; e tutti, dopo il pellegrinaggio, sono tornati a casa convertiti, o sono stati ricondotti ad una vita cristiana da una condizione di indifferenza religiosa o di assoluto ateismo, rinnovando il loro contatto con la preghiera e con pratiche religiose come il digiuno, soprattutto il venerdi, e in alcune case anche il mercoledi, cibandosi solo di pane ed acqua: in una parola, completamente riconciliati con Dio e con gli uomini”. E’ molto probabile che la maggior parte dei pellegrini sia tornata a casa in uno stato di temporanea euforia; è anche possibile che alcuni, forse molti, abbiano cominciato a vivere in modo più serio la loro fede; ma che tutti i tre milioni di pellegrini si siano completamente riconciliati con Dio e con gli uomini, questo sì che sarebbe stato un vero miracolo, il miracolo di Medjugorje... Ma è molto più probabile che questa sia solo una pia illusione dell’Arcivescovo. Dobbiamo solo ricordare la Parabola del Fariseo e del Pubblicano per comprendere che la preghiera e il digiuno, o qualsiasi altra “pratica religiosa”, non sono in sé sufficienti per riconciliarci con Dio e con gli uomini. Sappiamo bene che le guarigioni si verificano non solo presso i santuari mariani, ma anche in molti altri luoghi, perfino presso le religioni non-cristiane. Le guarigioni, così come il numero dei pellegrini, sono state causa di dissensi: i detrattori delle apparizioni affermavano che non vi era alcuna prova a sostegno di molte guarigioni, che l’Ufficio Medico di Lourdes aveva dato una risposta negativa, e che alcuni di coloro che si erano dichiarati “guariti” erano in realtà morti. In occasione di un pellegrinaggio, il Vescovo di Mostar ha affermato che vi erano stati soltanto 30.000 pellegrini, contro i 200.000 dichiarati da Fr. Vlasic. I visionari chiesero il numero esatto alla “Nostra Signora di Medjugorje”, che fornì la cifra di 110.000. Vi sono anche frutti guasti: il disaccordo con i devoti di altri santuari mariani (echi di Nostra Signora di Walsingham contro Nostra Signora di Ipswich...), ed altre brutte storie di dispute feroci, con acrimoniosi scambi di invettive ad “alti livelli”. Su un tono più leggero, Desmond Seward (The Dancing Sun) riporta il divertente resoconto del lungo sermone di un prete del Kentucky, che include il commovente racconto delle pene da lui patite per disassuefarsi dalla Coca-Cola in risposta alle richieste di penitenza da parte della Vergine. I visionari Ma quanto sono convincenti gli stessi visionari, convinti di aver visto la Madre di Dio? E’ molto preoccupante la loro straordinaria mancanza di cautela spirituale, che li ha spinti ad attribuire incondizionatamente le loro visioni alla Beata Vergine. Ricordate le parole di uno dei visionari di Medjugorje: “Chi altri poteva essere? Era ovvio!”. Se non fosse stato per le forti somiglianze fra le descrizioni dei fenomeni solari di Zeitoun e i precedenti avvistamenti di UFO, avrei trovato questo gruppo di testimonianze solido e impressionante; benché sia pur sempre difficile comprendere perché mai la Vergine abbia dovuto apparire in questo modo eccessivamente “pubblico” e plateale, quando lo stesso Cristo non ha affatto tentato di convincere i miscredenti con una sua apparizione sopra Gerusalemme – dove avrebbe potuto essere visto da Pilato, Erode, Caifa e tutto il popolo – a prova della Sua Resurrezione. Catherine Labouré, che vide la Medaglietta Miracolosa, amava molto le “visioni”; e tentava sempre (cosa che, da un punto di vista Ortodosso, è estremamente pericoloso) di averne di nuove. La preghiera della Medaglietta Miracolosa fu un’eccellente propaganda per il dogma dell’Immacolata Concezione, e Catherine morì sapendo che milioni di medagliette erano state distribuite in tutto il mondo. La sua stessa identità, che avrebbe dovuto essere tenuta segreta, fu in qualche modo scoperta, e la Labouré fu canonizzata dalla Chiesa Romana. Massimino e Melania di La Salette sembra siano stati, sia da ragazzi che da adulti, due persone dal comportamento non molto rassicurante. Il Vescovo Doupanloup trovava Massimino “assolutamente disgustoso”; e il Curato d’Ars, che lo intervistò, affermò che “se ciò che il ragazzo mi dice è vero, non è possibile crederci”. Tuttavia, la voce dell’entusiasmo popolare prevalse e la conclusione ufficiale fu a favore dell’apparizione. Bernadette sembra invece una persona dotata di una rustica saggezza e di un certo buon senso contadino. Dopo il suo ingresso in convento non ebbe più visioni, e non fece nulla per attirare l’attenzione su di sé o per sfruttare la sua celebrità. Credeva di non aver mai voluto fare niente di male nella sua vita, e di non aver mai udito prima le parole “Immacolata Concezione”. Quest’ultima affermazione è impossibile da accettare, poiché gli abitanti dei Pirenei avevano celebrato la festa dell’Immacolata Concezione come giorno di precetto nei centocinquant’anni precedenti, vale a dire fino dal decreto di Clemente XI nel 1708 (Pio IX si limitò a definire il dogma e ad imporlo come articolo di fede). Nella sua infanzia, vissuta interamente in una cultura cattolica, Bernadette era stata sicuramente portata in chiesa l’8 dicembre, proprio come a Natale, a Pasqua ed il giorno dell’Assunzione. Dopo la definizione del dogma nel 1854, e l’istituzione della Medaglietta Miracolosa, con la sua preghiera a “Maria concepita senza peccato”, le parole “Immacolata Concezione” devono esserle giunte all’orecchio infinite volte. I piccoli veggenti di Fatima, secondo Sorella Lucia, la visionaria superstite, erano caratterizzati da una religiosità inquietante e innaturale. Portavano il cilicio, finché la Signora non disse che non voleva che dormissero con la corda, ma che la portassero solo durante il giorno. Si mortificavano in ogni modo possibile, a volte rifiutando cibo e bevande, bucandosi deliberatamente con piante spinose, e facendo sacrifici in tutto, ripetendo ogni volta le parole insegnate loro dalla Signora. I due veggenti più piccoli morirono in giovanissima età; Lucia, fattasi suora, continuò a ricevere visioni e rivelazioni. Marlette Beco, una ragazza belga, fu visitata otto volte nel 1933 da un’apparizione stranamente simile alla Signora di Lourdes, che chiese anch’essa una cappella per sè, fece sgorgare una sorgente e affidò alla fanciulla un segreto. Marie aveva undici anni, quindi era in un’età pre-adolescenziale ed alquanto emotiva, e spesso piangeva al racconto delle apparizioni, scoppiava in lacrime durante alcune delle visioni, “piangeva incontrollabilmente quando la sua Signora non appariva”, in serate in cui nulla accadeva, e si sentiva malata, stanca e debolissima, benché il medico dichiarasse che la sua salute era buona. Alla fine dell’ultima apparizione, quando la “Vergine dei Poveri” la lasciò, la ragazza “si lasciò cadere sulla terra umida, dove giacque scompostamente, singhiozzando e piangendo convulsamente, mentre tentava di dire le sue preghiere”. Le autorità ecclesiastiche riconobbero come autentiche le visioni di Marlette Beco, e Banneux divenne un centro di pellegrinaggi col solito spiazzato per la benedizione dei malati, un ospedale ed un’area di campeggio. Una società di Banneux organizza pellegrinaggi e diffonde informazioni. I giovani di Medjugorje sono descritti come immersi in un mondo di esaltazione spirituale, fulgidi esempi che vivono vite esemplari di preghiera e digiuno, e di amore per la Chiesa Cattolica ed il Papa. Ma sono stati definiti anche “piccoli bugiardi”, “pedine inconsapevoli di un gioco che non comprendono”, dotati di “ego dilatati” e simili, nel comportamento, a “robot addomesticati”. Mirjana, una di loro, non vede più le apparizioni, ma ode una voce interiore. Altre due ragazze (non facenti parte del nucleo dei visionari), Jelena e Marijana, inizialmente sotto la direzione di Fr. Tomislav Vlasic - il leader carismatico che era stato direttore spirituale dei visionari - odono anch’esse una voce interiore, attribuita alla Vergine, che affida loro messaggi personali, messaggi per il gruppo locale di preghiera, per la parrocchia e per il mondo intero. Sono state distribuite gratuitamente più di un milione di copie di libri dello stesso Fr. Vlasic, contenenti meditazioni sui messaggi, e che includono “formule di consacrazione al Sacro Cuore e al Cuore Immacolato di Maria, dettate dalla Nostra Signora a Jelena”. Altri sacerdoti collegati con Medjugorje e col Movimento Carismatico ricevono anch’essi “locuzioni interiori”, definite come l’esplicita consapevolezza interiore di un messaggio, diversa da qualsiasi altra forma di comunicazione umana. La Madre di Dio o la Dea? Chi è questa “Signora” apparsa migliaia di volte e acclamata da milioni di persone? E’ la stessa Madre di Gesù che conosciamo dalle Scritture e dagli insegnamenti della Chiesa? Sembra quasi che il culto delle apparizioni mariane abbia una vita ed un ethos suoi propri, come se si trattasse di un’altra religione: una specie di Cristanesimo mescolato al culto della Dea ed allo spiritismo. La Vergine, non il Cristo, è la figura centrale. Il Cielo parla attraverso di lei, non di Lui. Nonostante la dottrina ufficiale della Chiesa Romana, che vieta di porre Maria allo stesso livello del Figlio, è lei che predomina. Geoffrey Ashe sembra aver colto nel segno quando afferma che “la vitalità della Chiesa [Romano-Cattolica] sembra essere sempre dipesa da lei, più che da Lui”. La mia sensazione di una Vergine autonoma, che agisce indipendentemente, è stata confermata da Fr. Michael O'Carroll, secondo cui Dio ha affidato la Sua missione di misericordia e di rinnovamento alla Beata Vergine Maria. Parlando di Medjugorje, O’Carroll afferma che “non è stato Dio Padre, né Dio Figlio incarnato, né Dio Spirito Santo a prendere l’iniziativa a Medjugorje. E’ stata la Nostra Signora.” E prosegue dicendo che la caratteristica principale di Medjugorje è la manifestazione del “ruolo dominante, perpetuo, autonomo attribuito alla Nostra Signora”. O’Carroll cerca di rassicurare coloro che pensano che Dio sia stato “messo in ombra” a Medjugorje ricordando la “ricorrente menzione dello Spirito Santo” nelle parole della Gospa. Nei 203 messaggi che ho letto, lo Spirito Santo è menzionato solo sei volte, e due di esse in modo da farLo sembrare un semplice “testimone” della Gospa. [..] Nel Nuovo Testamento possiamo vedere tutta l’incomparabile bellezza spirituale della Madre del Signore. Nella sua rifulgente umiltà la Vergine non si mette mai in mostra, ma indica sempre altrove. Madre del Messia, chiama umilmente se stessa “serva di Dio”. La lode di Elisabetta in suo onore è immediatamente indirizzata a Dio, che si è degnato di posare gli occhi sulla sua piccolezza. Non rivolge direttamente i suoi ordini ai servi di Cana, ma quietamente li esorta a ubbidire ai comandi del Figlio. Gli Atti non ce la dipingono impegnata in qualche iniziativa privata, bensì in attesa orante con l’intera comunità dei credenti. La signora delle apparizioni, invece, sta al centro del palcoscenico, con i riflettori sempre puntati su di sé. Si inventa nuovi titoli: Immacolata Concezione, Nostra Signora del Rosario, Madre di Consolazione, Vergine dei Poveri, Regina della Pace. Cerca riparazione e consolazione per le ingiurie a lei rivolte: “Asciugate le lacrime che verso guardando ciò che fate” (Medjugorje), “Guardate il mio Cuore, coronato delle spine con le quali gli uomini mi feriscono in ogni momento, per la loro blasfemia e ingratitudine. Vi sono così tante anime condannate dalla Giustizia di Dio per i peccati commessi contro di me, che sono dovuta venire a chiedere riparazione: sacrificatevi per questa intenzione” (Fatima). Nel linguaggio tipico della Dea, la Signora di Medjugorje dice: “Sono instancabile, vi chiamo anche quando siete lontani dal mio cuore. Io sono la Madre, e, benché provi dolore per tutti coloro che si smarriscono, perdono facilmente e mi rallegro per ogni figlio che torna a me”. Nel 1986 apparve sul monte con cinque angeli, e disse ai visionari che ciò che essi stavano sperimentando era “simile alla Trasfigurazione sul Tabor”. Avrebbe concesso alla gente tutte le grazie di cui avevano bisogno. Li benedisse e disse loro di “discendere dal Tabor e portare la benedizione agli altri”. “Ovunque vado, mio Figlio è con me”. La verità è, invece, che ovunque si trova il Dio-uomo, vi è anche, in Lui, la Madre, i Suoi santi, i Suoi angeli e i Suoi giusti. In Lui – ed in Lui solo – possiamo comunicare con loro e chiedere il loro aiuto. La Madre del Signore è veramente la Madre di noi tutti nella Chiesa, dove occupa il posto più elevato, il più vicino a Cristo; ma non agisce indipendentemente da Lui. Non è la Madre della Chiesa, né la mediatrice di tutte le grazie, e neppure la Co-redentrice (questi due ultimi titoli sono impliciti nei messaggi di Medjugorje). “Avulsa dalla sua immagine evangelica, ed evolvendosi dalle fantasie subconsce dell’uomo, può diventare qualsiasi cosa, da un sogno sentimentale ad un essere oscuro, imperscrutabile, inesorabile, simile alla spaventosa dea del paganesimo” (Newbolt, The Blessed Virgin). I messaggi Alla fin fine dev’essere però il contenuto dei messaggi stessi ad ispirare l’accettazione o il rifiuto delle visioni. Come si è detto, questo è il motivo per cui non abbiamo incluso Walsingham fra i santuari mariani: il messaggio, rivelato a Richeldis in una visione privata o in un sogno, era la richiesta di una cappella in onore dell’Incarnazione. A Zeitoun, e prima ancora a Knock, non è stato comunicato alcun messaggio; lo scopo di queste visioni è dunque materia di congettura. Vi sono differenze di enfasi, ma una sostanziale unità, nei messaggi dei vari santuari; benché Lourdes sembri, per molti versi, “eccentrico”. C’è anzitutto l’aria di gentilezza e cortesia: “Venite più vicini, figli miei, non abbiate paura: sono qui per portarvi grandi notizie” (La Salette); “Per favore, venite qui per due settimane” (Lourdes). La Signora di Zeitoun si inchina per salutare la folla riunita. La Gospa di Medjugorje ripete il suo ritornello pappagallesco alla fine di ogni messaggio: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. C’è sempre questa assenza di Cristo, o almeno la Sua marginalizzazione come una lontana figura vendicativa, la cui giusta ira è trattenuta dalla Vergine. Anche a Medjugorje Cristo è lontano, benché non temibile; e gli uomini sono invitati a “pensare di più a Gesù” il giorno di Natale, ed a “fare qualcosa di concreto per Gesù Cristo”: cioè, a “portare un fiore come segno di abbandono a Gesù. Voglio che ogni membro della famiglia abbia un fiore vicino alla mangiatoia, così che Gesù possa vedere voi e la vostra devozione per Lui”. Ci sono sempre gli stessi segreti, gli stessi moniti apocalittici, gli stessi buoni consigli di andare in chiesa e di comportarsi bene, con esortazioni ad “amare”, a “fare penitenza” ed a “pregare”. Il messaggio di Banneux era, letteralmente: “Pregate molto”. Per “preghiera” si intende il rosario, che viene costantemente menzionato. Benché i sostenitori di Medjugorje affermino che è la Messa il momento centrale di preghiera, il rosario ha la preminenza. E’ “la forma di preghiera preferita da Maria” (O'Carroll). “Il rosario è un’arma potente contro Satana...Dobbiamo sconfiggere Satana con il rosario in mano...” (Medjugorje). A Fatima viene promessa l’assistenza nell’ora della morte a coloro che si confessano, ricevono la Comunione il primo sabato di cinque mesi consecutivi e recitano un certo numero di rosari per un certo numero di volte, con la giusta intenzione. Tutti i visionari hanno recitato il rosario, e l’apparizione di Medjugorje compariva regolarmente durante la recitazione pubblica. Al piccolo veggente di Fatima fu promesso il Paradiso, ma solo se avesse “recitato molti rosari”. Uno dei visionari di Medjugorje ricevette un rosario personalmente dalla Signora (non è chiaro se si sia trattato di una materializzazione); e al Papa ne fu donato uno benedetto appositamente per lui dalla Gospa. C’è sempre lo stesso insegnamento sul purgatorio e sulla supremazia papale, e la stessa enfasi sul “Sacro Cuore di Gesù“ e sul “Cuore Immacolato di Maria“. Anche Papa Giovanni Paolo II sostiene il culto del Cuore Immacolato, associandolo con quello del Sacro Cuore. La Vergine di Fatima promette salvezza a coloro che abbracciano il Cuore Immacolato e provvedono alla “riparazione” dei peccati con i quali è stato offeso il Cuore di Gesù. C’è sempre lo stesso mercanteggiamento, le stesse promesse e minacce, gli stessi inviti a compiere buone azioni per interesse personale. Se tu fai questo, ti prometto che farò quello: se non fai così e cosà, ti accadrà – o non ti accadrà – così e cosà. “Coloro che indossano la Medaglietta riceveranno grandi favori, specialmente se la porteranno intorno al collo”. “Se i peccatori si pentissero, le pietre e le rocce si trasformerebbero in covoni di grano” (La Salette). “Se la gente farà come dico, molte anime si salveranno e ci sarà la pace” (Fatima). “Se non cambiamo, la punizione sarà terribile” (Garabandal). Lourdes è, per molti versi, in netto contrasto con quanto sopra. Il rosario è sì prevalente; l’apparizione tiene in mano un rosario e fa scorrere i grani fra le sue dita mentre Bernadette si inginocchia e recita le sue preghiere. Ma, mentre non si fa menzione di Cristo, non c’è neppure alcuna menzione dei Cuori, del purgatorio, delle minacce apocalittiche e dei “mercanteggiamenti”. Le parole sono poche e concise, per lo più brevi esortazioni: “Andate e baciate la terra per la conversione dei peccatori; Andate e bevete alla sorgente...; Andate e dite ai preti di costruire una cappella su questo luogo”. E’ veramente notevole il contrasto con la loquacità della Gospa di Medjugorje. La breve affermazione della visione, “Io sono l’Immacolata Concezione”, ha avuto un impatto maggiore rispetto a qualsiasi altro messaggio dei santuari. Alcuni teologi cattolici, all’epoca, si scervellarono su questa frase e si sentirono a disagio, perché era simile, in modo davvero inquietante, a frasi pronunciate da Dio e da Cristo nel Vecchio e Nuovo Testamento, e sembrava rispecchiare “Io sono la Resurrezione”, “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. I massimalisti mariani gioirono nel vedere quali onori erano attribuiti alla Vergine in Cielo, e si misero ad aspettare ulteriori rivelazioni da future apparizioni, come: “Io sono la Mediazione di tutte le grazie”, e “Io sono la Co-Redenzione”. Ma, con loro sommo dispiacere, rimasero delusi, e dovettero accontentarsi di “Io sono la Signora del Rosario” e “Io sono la Vergine dei Poveri”. I minimalisti mariani, invece, insisterono sul fatto che la Vergine limitava volutamente i suoi privilegi a quello dell’Immacolata Concezione, implicando con ciò di non essere la Mediatrice di tutte le grazie o la Co-Redentrice. L’affermazione dell’apparizione era enigmatica come quelle dell’oracolo Delfico; ed ebbe come effetto di affrettare e confermare il dogma dell’Infallibilità Papale. Imponendo nel 1854 il dogma dell’Immacolata Concezione, il Papa agì a suo arbitrio, senza il consenso di un Concilio Generale. Per questo fatto fu fortemente criticato in alcune cerchie ecclesiastiche. Quando la Signora di Lourdes annunciò di essere l’ “Immacolata Concezione”, non solo provò che il Papa aveva avuto ragione a proclamare il dogma, ma confermò anche la sua capacità di agire da solo: in altre parole, sottintese che la suprema autorità apparteneva soltanto al Papa. L’Infallibilità Papale divenne dogma ufficiale nel 1870. Come afferma Alan Neame, Nostra Signora di Lourdes fu in qualche modo la madre dell’Infallibilità, e la nonna dei Vecchio-Cattolici che, per non accettarla, causarono uno scisma. Se qualcuno poi dovesse ricordare che a S.Caterina da Siena (XIV secolo), durante la sua visione, Nostra Signora disse di non essere stata concepita in modo immacolato, Roma ha la risposta: anche i santi possono interpretare male le loro rivelazioni, e Caterina era così influenzata dai suoi maestri domenicani, contrari alla dottrina dell’Immacolata Concezione, che “anche nel suo rapimento mistico questa santa donna non poté immergersi sufficientemente in Dio da superare tale suggestione” (Arcivescovo di Split). I messaggi insoddisfacenti, dunque, sono frequenti, come sono frequenti gli insoddisfacenti visionari. Secondo Dr.Franic, Arcivescovo di Split, nei messaggi non si possono facilmente insinuare solo illusioni umane, ma anche spiriti maligni: ogni messaggio, dunque, deve essere considerato separatamente. In effetti, i messaggi sconvenienti possono essere cancellati, “purgando” così la rivelazione. Insomma: fra visionari di dubbia affidabilità che possono essere depositari di autentiche rivelazioni divine, messaggi divini che possono essere male interpretati da visionari santi, o addirittura alterati da spiriti maligni, e cause parapsicologiche che possono essere talvolta l’unica vera origine delle visioni, ci si trova davvero sulle sabbie mobili, e sembra che non ci sia niente di solido su cui potersi basare. Il nuovo elemento presente nei messaggi di Medjugorje è l’ecumenismo. La Gospa profetizza, in particolare, un rinnovamento della religiosità cattolica in Russia. Se colleghiamo questo messaggio con quello di Fatima relativo alla Russia, con l’appello di Hriushiw agli Uniati per una rinnovata attività missionaria in Russia, col profondo interesse del Papa per la Russia ed il suo sostegno ad Evengelizzazione 2000, con la sua enfasi sull’ “Europa D’Occidente e d’Oriente”, non possiamo proprio dire di non essere stati avvisati!... La Gospa ha detto che le divisioni fra le religioni sono “create dall’uomo”; e sembra che abbia anche dichiarato che Dio comanda su tutte le religioni come un re sul suo regno – benché non sia riuscita a trovare questa frase nei libri che ho letto, il che non è affatto sorprendente, poiché le apparizioni sono andate avanti così a lungo, con centinaia di messaggi, che sarebbe impossibile includere tutto ciò che è stato detto. Inoltre, come René Laurentin ha notato in uno dei suoi articoli, Roma ha mostrato preoccupazione riguardo al fatto che alcuni dei messaggi sembrano implicare una certa indifferenza religiosa; perciò è assai probabile che una frase così controversa sia stata soppressa in ogni pubblicazione favorevole alle apparizioni, in quanto una posizione così radicalmente ecumenica non è (ancora) generalmente accettabile. Ho scritto al London Medjugorje Centre per avere chiarimenti su questo punto, ma non ho ricevuto risposta. Sembra che per le religioni non-cristiane sia concepita una sorta di unità senza Cristo. Sembra che gli ecumenisti occidentali abbiano discusso sulla necessità di una possibile revisione o modifica della tradizionale concezione Incarnazionista, in cui Cristo è l’unica ed ultima rivelazione di Dio all’uomo, poiché essa sarebbe incompatibile col dialogo interreligioso. Sia come sia, studiando i messaggi di alcuni santuari (Fatima, Zeitoun, Hriushiw, Medjugorje) e i commenti di diversi scrittori, la mia impressione è che il Papa viene considerato il simbolo dell’unità fra i Cristiani, che saranno riuniti nonostante le loro differenze dottrinali (soggezione al Papato senza l’unità nella fede), e il padre dei popoli di ogni credo e cultura (la nuova religione mondiale). La mia reazione iniziale alla lettura dei messaggi dei santuari è stata di profonda delusione. Questi messaggi non valgono proprio una visitazione celeste: soprattutto quelli di Medjugorje. Se Dio volesse parlare, sarebbe impossibile udirlo per l’incessante chiacchierio delle apparizioni della Signora... Vi sono pochissimi passi nel Vangelo in cui si riferiscono le parole della Madre di Dio; ma ognuno di essi è altamente significativo. Si potrebbe passare la vita intera a meditare sulle sue parole, senza esaurirne il significato. La Vergine, altrimenti, è silenziosa, affinché il Figlio - la Parola - possa parlare. Nulla può essere aggiunto alle ultime parole che di lei ci sono state riferite, un messaggio eternamente vero, significativo ed universale: “Tutto ciò che Lui vi dirà, fatelo”. Questa è stata la risposta di Maria ai fedeli. cordialmente, Antonio.
 
champions_3
champions_3 il 05/05/12 alle 20:05 via WEB
IL MIO SALUTO FINALE. Desidero ringraziare per prima cosa il suo blogista che ha esaminato con attenzione e, mi ha concesso di portare la parola di Dio in molte occasioni presentatesi, al di là della propria veduta, infatti, la parola di Dio è quella che ha sempre avuto le sue proprie ragioni e il suo vero significato di verità indiscutibile in molti aspetti biblici. Come detto, desidero anche ringraziare tutti i suoi lettori prò e contro, infatti, tutto quello che è stato commentato sarà come testimonianza alla verità del Vangelo di Cristo, buona e preziosa per alcuni, incredula per altri. La salvezza dell'anima appartiene a Dio, e Dio conosce chi sono i suoi sin dalla fondazione del Mondo, perciò Egli non permetterà che nessuno di coloro che lo cercano con sincerità di cuore si possa perdere. Il mio tempo si è concluso, come avevo già annunciato alla mia amica Viviana, poichè come dice L'ecclesiaste, per ogni cosa vi è il suo tempo. Ad ogni modo, esorto tutti i credenti a leggere e a meditare la sacra scrittura, poichè lì vi è la parola Vivente di Dio. Un cordiale saluto a tutti. Antonio.
 
salvi.mar
salvi.mar il 06/05/12 alle 04:02 via WEB
ciao sole ti auguro una buona domenica. Segui il tuo cuore, metti da parte l'orgoglio, ma non abbandonare mai la dignità. un abbraccio... salvatore...
 
 
soleincielo83
soleincielo83 il 06/05/12 alle 09:55 via WEB
caro salvi.mar in ogni momento della mia vita,il metro di misura delle mie scelte e decisioni à stato seguire il mio cuore. La vera lotta dell'uomo, soprattutto del cristiano è di mantenere alta la dignità. Buona domenica anche a te. con affetto soleincielo
 
apostolo2000
apostolo2000 il 06/05/12 alle 09:32 via WEB
Ho letto e condiviso sulla mia bacheca di fb Certo che senza Maria non c'è Gesù Lasciamoci richiamare da nostra Madre Ascoltandola solo cosi avremo la gioia di essere veri cristiani e degni Figli Grazie di cuore per questo post. - cristiano
 
 
zelota0
zelota0 il 06/05/12 alle 10:36 via WEB
DICI BENE
 
zelota0
zelota0 il 06/05/12 alle 13:28 via WEB
Vocazione di Geremia [4]Mi fu rivolta la parola del Signore: [5]«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ognuno di noi fa parte di un progetto Divino sta a noi decidere quale strada seguire,Dio ci ha dato il libero arbitrio.abbiamo in noi la conoscenza del bene e del male. Certo che in questi tempi oscuri,e si faranno sempre piu' cupi dovremmo attacarci sempre piu' ai CUORI DI GESU E MARIA,non dimentichiamoci di consacrarci giornalmente a Loro. I tempi sono giunti viviamo nel periodo dell'apocalisse cap 12 ,dove l'apostasia ormai regna sovrana ,in un mondo fatto di relativismo, si e' perso il senso della nostra vita futura che ci attende,la vita eterna se saremo uniti a Lui come tralci porteremo frutti,altrimenti saremo tagliati e bruciati nel fuoco della GEEnna. Con affetto gianni
 
dolly.1
dolly.1 il 06/05/12 alle 13:55 via WEB
Semplicemente grazie di questo post che aiuta l'anima a gioire. Serena Domenica. Dolly
 
apungi1950
apungi1950 il 06/05/12 alle 15:50 via WEB
Ciao. .. Maria Maddalena - Gesù, ma è proprio al tuo amore che mi trasalisce il cuore; e la tua suprema bontà ne aumenta il dolore: ho conosciuto la tua grazia, e nel mio pentimento non ho più che lacrime, Signore, da offrirti!gioiosa domenica pomeriggio Cara amica mia con il tuo cuore colmo d'amore divino e tanta Pace.ti abbraccio..Antonio
 
soleincielo83
soleincielo83 il 06/05/12 alle 23:36 via WEB
La ragione ci fa vedere le cose come sono; il sentimento, come vorremmo che fossero. questo è per te Apungi1950, non sono riuscita a darti la risposta sotto il tuo commento. Buona settimana
 
ginevra1154
ginevra1154 il 07/05/12 alle 19:53 via WEB
felice sera e buon inizio settimana un sorriso Ginevra.....
 
dolly.1
dolly.1 il 08/05/12 alle 11:07 via WEB
Nella felicità degli altri io cerco la mia felicità. Aprirsi agli altri: l'unica, la sola soluzione. Un abbraccio con stima. Dolly
 
aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 08/05/12 alle 21:28 via WEB
GRAZIE DI QUESTO POST. CHE AIUTA LANOSTA ANIMA, UN CARO ABBRACCIO ALDO.
 
bollani.assunta
bollani.assunta il 09/05/12 alle 11:05 via WEB
Chhe la Madre Celeste ci protegga tutti sotto il suo manto divino e aumenti ancora di piu la nostra fede in lei e nel Signore padre onnipotente cosi sia.Buona giornata a tutti e grazie pe le belle parole che dite.Assunta.
 
aldo.giornoa64
aldo.giornoa64 il 09/05/12 alle 21:05 via WEB
CHE DIO CI PROTEGGA DA OGNI MALE, E CHE LA VERGINE MADRE DELL'ONNIPOTENTE CI AIUTI SEMPRE NEL CREDO, AMEN.
 
zelota0
zelota0 il 10/05/12 alle 07:48 via WEB
L'Amore di Dio, il Cuore di Maria, il cuore dell'uomo L’Amore di Dio, quando è accolto, inonda, penetra nel più intimo dell’animo umano. Non si può restarne digiuni anche per un solo attimo dopo averlo assaporato. Questo Amore esige Amore perché il cuore dell’uomo tutto preso, tutto avvolto e immerso in esso non vuole uscirne più, vuole rimanervi, e l’unico modo per rimanervi è quello di amare altrettanto quanto Dio ama, e sapendo che non si può eguagliarlo e nell’intensità e nella quantità, l’unico modo di amare nella sua stessa misura e nel suo stesso grado è quello di chiedergliene ancora e di più al punto tale da essere trasformato, conformato ad esso, in modo da essere uno con Lui, da essere uno con l’infinito Amore di Dio. Da ciò si può capire il gran mistero, il fascino di Maria, perché tutto quello che è stato detto finora è avvenuto in Lei in maniera perfetta e completa, in Lei si realizza il capolavoro di Dio. Come si può perciò non amare Maria, oggetto dell’amore di Dio? Chi ama Dio, non può non amare quel che Lui ama infinitamente. Conformarsi all’amore di Dio significa amare Maria, e amare Maria significa amare Dio che ha posto la sua dimora in Lei. A Maria Dio ha affidato questa missione eterna: far conoscere il suo stesso Amore agli uomini che Lui ama. Ogni uomo che vuole vivere come Maria non può non conoscere e sperimentare nella propria vita questa sublime presenza divina. Ma c’è di più; si può penetrare ancora di più nel mistero di Maria entrando maggiormente nel mistero di quell’Amore divino che si perpetua, si rinnova continuamente tra Maria e il suo Signore. Come è possibile questo? La Sacra Scrittura ci dice che "Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19). Abbiamo, quindi, un punto di riferimento nel Cuore di Maria. Ma cos’è questo Cuore? Come difendere questa dimensione intima di Maria, che taluni riducono a puro e svenevole sentimentalismo e ad un’ulteriore e inutile interposizione fra l’uomo e Dio? In verità, la stessa Sacra Scrittura ci dice che Dio sa quel che c’è nel cuore di ogni uomo (cfr. 1Gv 3,20). Ed è la stessa Sacra Scrittura a dirci quel che Maria serbava nel suo Cuore: serbava la realizzazione di tutti quei misteri divini che la circondavano e la coinvolgevano, ma in più li meditava, li elaborava, ne faceva un motivo di ulteriore riflessione su Dio, sul suo Amore e su se stessa, sul proprio ruolo di Madre all’interno della storia della salvezza che si realizzava con l’incarnazione, la passione, la morte e la resurrezione del suo Figlio Gesù. Inoltre, la Chiesa riconosce nel Magnificat di Maria una missione che continua ancora nella gloria dei beati, per l’eternità Ella ripete: "L’anima mia magnifica il Signore…" (Lc 1,46 e ss.). Chi può più perfettamente cantare la grandezza di Dio se non colei che è stata ricolmata da tale grandezza ed è il ricettacolo prediletto dell’Amore divino? L’amore cerca l’amore, l’amore vuole specchiarsi in se stesso, e questo è ciò che avviene tra Dio e la creatura che si apre a Lui. In Maria abbiamo l’esempio massimo di questo rapporto tra Dio e la creatura. Quali obiezioni si possono, dunque, muovere dinanzi a questa realtà oggettiva? E’ ancora la Sacra Scrittura a parlarci del cuore, e con esso spesso indica la cattiva o la buona disposizione dell’uomo, la sua volontà, le sue inclinazioni, le mozioni del suo spirito. Ora, consapevoli di questo, non ci resta altro che entrare nel Cuore di Maria. Ma come si fa ad entrare nel Cuore di Maria? E’ la stessa S. Vergine a darci la risposta; nel messaggio del 1-1-1987 ci dice così: "Desidero che entriate nel mio Cuore con tanta umiltà e tanto amore, desidero che recitiate ogni giorno il Rosario, desidero che vi comunichiate, che vi confessiate in modo da essere sempre più degni dell’amore di Cristo". Innanzi tutto, ci vengono richieste due fondamentali disposizioni dell’anima: l’umiltà e tutto l’amore che sappiamo esprimere. Ci viene richiesta l’umiltà perché Maria non solo è l’umile ancella del Signore alla quale tutti noi cerchiamo di assomigliare e conformarci, ma anche perché il suo Cuore Immacolato è il santuario in cui Dio ha preso stabile dimora. Maria, infatti, è chiamata Casa di Dio, Santuario di Dio. Ci viene richiesto tutto l’amore di cui siamo capaci perché il motivo principale per cui si entra nel Cuore di Maria è quello di trasformare e uniformare il nostro amore a quello di Dio. L’espressione "…in modo da essere sempre più degni dell’amore di Cristo", non significa altro che cercare tutti quei mezzi per continuare a rimanere nel suo Amore - tornano a proposito le parole di Gesù: "Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio amore." (Gv 15,9-10) – in modo tale che il nostro amore diventi sempre più simile al suo, degno di essere paragonato al suo, così da poter dire con S. Paolo: "Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me." (Gal 2,20). Ma questa unione ha bisogno di una continua comunione. Infatti, come si può sostenere che due persone sono unite se non vi è una certa assiduità tra di loro? E come vi può essere assiduità se non vi è dialogo, condivisione? Per questo la S. Vergine ci indica tutti quei mezzi che rinnovano e continuano il dialogo con Dio, ci esorta a pregare ogni giorno con il S. Rosario, ci invita ad incontrare Gesù nell’Eucaristia, ci spinge a rinsaldare questa unione nel sacramento della Riconciliazione. Con il S. Rosario teniamo presente quel mistero divino che ha la sua eccellenza nella vera presenza divina che è l’Eucaristia. Il S. Rosario, perciò, si può dire che abbia due funzioni: una è quello di prepararci e introdurci all’incontro con Gesù Eucaristia, l’altra è quello di rendere quanto più fruttuoso questo incontro e di tenere viva nella nostra coscienza questa comunione con il Signore. L’Eucaristia è, come si è detto, l’incontro, la comunione per eccellenza. Non è il caso qui di parlare dell’assoluto valore della comunione eucaristica che necessita di una trattazione particolare, ma diamo qualche piccolo suggerimento per chi vuole entrare nell’ottica dell’offerta di sé per diventare un tutt’uno con l’Amore. Innanzi tutto, è necessario un atteggiamento di ascolto; osserviamo il silenzio nel nostro intimo, accogliamo il Signore che viene nei nostri cuori solo con queste parole: "Parla Signore, il tuo servo ti ascolta." (1Sam 3,10). Un’altra disposizione d’animo è quello della massima fiducia, dell’assoluto abbandono, come si diceva prima, infatti, "Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa." (1Gv 3,20), perciò è superfluo affannarci per presentargli le nostre pene, le nostre preoccupazioni, Egli sa già tutto e sa che abbiamo bisogno del suo aiuto, chiede solo di fidarci di Lui essendo consapevoli che ci soccorrerà. Infine, è necessario farsi attrarre dal suo Amore, e non c’è nulla di più attraente se non quello di farsi dono. Gesù Amore si dona a noi e noi ci doniamo all’Amore, uniti in questa offerta, e avendo la pienezza dello Spirito Santo, sale al Padre un sacrificio perenne a Lui gradito per la salvezza del mondo (cfr. Messale Romano). In questa offerta sublime vi è naturalmente la presenza di Maria: come ai piedi della Croce, Maria si univa all’offerta del Figlio a Dio Padre, così nella comunione eucaristica Maria si unisce a ciascuno di noi. Alla luce di queste riflessioni, non è difficile comprendere l’atto di offerta durante la S. Comunione per la salvezza dei nostri fratelli insegnataci dalla S. Vergine. O Gesù, è dolce averti nel mio cuore, desidero ardentemente il tuo Amore. Il tuo Sacro Cuore misericordioso supplico, adoro, prego ed amo chiedendo per le sue Sante virtù, lo scioglimento di quei cuori ormai impietriti, la purificazione e l’infervoramento per accostarli così al Ss. Sacramento di cui tu, o Gesù mio, ci fai parte. (1-8-1987). Un altro mezzo per essere in comunione è l’accoglienza e l’offerta a Gesù della malattia, dei sacrifici, delle umiliazioni e di tutto quello che comporta una sofferenza nella nostra vita, applicando le stesse intenzioni che sono state evidenziate prima, cioè la conversione dei nostri fratelli. Anche in questo caso vale lo stesso principio che è stato detto sopra a proposito della comunione eucaristica. Con la propria sofferenza ognuno partecipa alla sofferenza redentiva del Cristo (cfr. Giovanni Paolo II, Salvifici doloris), ma nella sofferenza vi è anche la presenza costante di Maria che rinnova il suo stare presso la croce dei suoi figli così come ha fatto con il Figlio Gesù. Il suo stare presso la Croce, poi, non è un semplice assistere, ma un partecipare nella comunione d’amore che si fa dono sublime ed estremo in unione al sacrificio del Figlio per la salvezza dell’uomo. Allo stesso modo Ella partecipa alla nostra sofferenza in virtù della sua missione eterna di Madre. D’altronde, non potrebbe esser altrimenti dal momento che Gesù ce l’ha affidata per Madre proprio dalla Croce (cfr. Gv 19,26-27). Per le sue mani, noi possiamo offrire noi stessi a Dio per la salvezza di tutti gli uomini sparsi nel mondo, offerta che si realizza in unione al sacrificio perfetto che Gesù fece una volta per tutte donando se stesso sulla Croce per la salvezza dell’umanità. Il sacramento della Riconciliazione serve a ricongiungere quel filo che ci mantiene in comunione con Dio e che talvolta noi spezziamo tirandolo con troppa veemenza. Ci riconcilia, in Cristo, con il Padre, con i nostri fratelli, con noi stessi, in modo tale da restare pienamente nella comunione d’Amore che da Dio si comunica a noi, e da noi ai nostri fratelli. Anche in questo sacramento si può sperimentare la presenza di Maria. Ella che è Signora del perdono e Madre di misericordia ci spinge con amorevole incoraggiamento verso l’abbraccio del Padre. Abbiamo, dunque, parlato dell’entrare in comunione con Maria e, in Lei, con Dio. Tutto questo è l’essenza della consacrazione di noi stessi al Cuore Immacolato della Madre del Cielo, e fa sì che diventiamo autentici testimoni della grandezza di Dio e cooperatori di quel regno di giustizia, di carità e di Pace che il Signore tramite sua Madre vuole edificare. Sappiamo che la consacrazione per eccellenza è quella battesimale, ma il farsi dono consapevolmente per entrare in più stretta comunione con Dio nel Cuore Immacolato di Maria, lascia libero spazio all’opera incominciata in noi con il Battesimo dallo Spirito Santo Amore fino al perfetto compimento con l’eterna visione di Dio. Regina della giovinezza Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e trasparente come l'acqua sorgiva. Ottienimi un cuore semplice che non indugi ad assaporare le umane tristezze, un cuore magnifico nel donarsi, tenero alla compassione, un cuore fedele e generoso che non dimentichi alcun beneficio e non serbi rancore per nessuna offesa. Dammi un cuore umile che ami senza chiedere contraccambio, felice di sparire in altri cuori sacrificandosi davanti al Tuo divin Figlio, un cuore grande e indomabile che nessuna ingratitudine possa chiudere, nessuna indifferenza possa stancare, un cuore tormentato dalla passione della gloria di Gesù Cristo, ferito dal Suo Amore con una piaga che non guarisca se non in Cielo. Amen (
 
zelota0
zelota0 il 10/05/12 alle 11:59 via WEB
LA COMUNIONE SPIRITUALE. LA POSSIAMO RECITARE QUOTIDIANAMENTE DOPO AVER PREGATO IL S. ROSARIO. ---------------------------------------- La Comunione Spirituale è la riserva di vita e di amore eucaristico sempre a portata di mano per gli innamorati di Gesù Ostia. Mediante la Comunione Spirituale, infatti, vengono soddisfatti i desideri d’amore dell’anima che vuole unirsi a Gesù suo Diletto Sposo. La Comunione spirituale è unione d’amore fra l’anima e Gesù Ostia. Unione tutta spirituale, ma reale più reale della stessa unione fra l’anima e il corpo, “perché la anima vive più dove ama che dove vive”, dice S. Giovanni della Croce. La Comunione spirituale suppone, è evidente, la fede nella Presenza Reale di Gesù nei Tabernacoli; comporta il desiderio della Comunione Sacramentale; esige il ringraziamento per il dono ricevuto da Gesù. Tutto questo è espresso con semplicità e brevità nella formula di S. Alfonso de’ Liguori: “Gesù mio, credo che voi siete nel SS. Sacramento. Vi amo sopra ogni cosa. Vi desidero nell’anima mia. Giacché ora non posso ricevervi sacramentalmente, venite almeno spiritualmente nel mio cuore... (pausa). Come già venuto, Vi abbraccio e tutto mi unisco a Voi. Non permettete che io mi abbia mai a separare da voi”. La Comunione spirituale produce gli stessi effetti della Comunione Sacramentale a seconda delle disposizioni con cui si fa, della maggiore o minore carica di affetto con cui si desidera Gesù, dell’amore più o meno intenso con cui si riceve Gesù e ci si intrattiene con Lui. Privilegio esclusivo della Comunione spirituale è quello di poter essere fatta quante volte si vuole (anche centinaia di volte al giorno), quando si vuole (anche in piena notte), dove si vuole (anche in un deserto o su... un aereo in volo). È conveniente fare la Comunione spirituale specialmente quando si assiste alla S. Messa e non si può fare la Comunione sacramentale. All’atto in cui il Sacerdote si comunica, l’anima si comunichi anch’ella chiamando Gesù nel suo cuore. In questo modo ogni Messa ascoltata è completa: offerta, immolazione, comunione. ---------------------------------------- Quanto sia preziosa la Comunione spirituale lo disse Gesù stesso a S. Caterina da Siena in una visione. La Santa temeva che la Comunione spirituale non avesse nessun valore rispetto alla Comunione sacramentale. Gesù in visione le apparve con due calici in mano, e le disse: “In questo calice d’oro metto le tue Comunioni sacramentali; in questo calice d’argento metto le tue Comunioni spirituali. Questi due calici mi sono tanto graditi”. E a S. Margherita Maria Alacoque, molto assidua nel mandare i suoi desideri di fiamma a chiamare Gesù nel Tabernacolo, una volta Gesù disse: “Mi è talmente caro il desiderio di un’anima di ricevermi, che lo mi precipito in essa ogni volta che mi chiama con i suoi desideri”. ---------------------------------------- Quanto sia stata amata dai Santi la Comunione spirituale non ci vuol molto a intuirlo. La Comunione spirituale soddisfa almeno in parte a quell’ansia ardente di essere sempre “uno” con chi si ama. Gesù stesso ha detto: “Rimanete in Me e io rimarrò in voi” (Giov. 15, 4). E la Comunione spirituale aiuta a restare uniti a Gesù, sebbene lontani dalla sua dimora. Altro mezzo non c’è per placare gli aneliti di amore che consumano i cuori dei Santi. “Come una cerva anela ai corsi delle acque, così la mia anima anela a Te, o Dio” (Salm. 41, 2): è il gemito amoroso dei Santi. “O Sposo mio diletto - esclama S. Caterina da Genova - io desidero talmente la gioia di stare con te, che, mi pare, se fossi morta risusciterei per riceverti nella Comunione”. E la B. Agata della Croce provava così acuto il desiderio di vivere sempre unita a Gesù Eucaristico, che ebbe a dire: “Se il confessore non mi avesse insegnato a fare la Comunione spirituale, non avrei potuto vivere”. Per S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe, ugualmente, la Comunione spirituale era l’unico sollievo al dolore acuto che provava nello stare chiusa in casa, lontana dal suo Amore, specialmente quando non le era concesso di fare la Comunione sacramentale. Allora saliva sul terrazzo della casa e guardando la Chiesa sospirava fra le lagrime: “Beati coloro che oggi ti hanno ricevuto nel Sacramento, Gesù. Fortunate le mura della Chiesa che custodiscono il mio Gesù. Beati i Sacerdoti che sono sempre vicini a Gesù amabilissimo”. E solo la Comunione spirituale poteva placarla un po’. Ecco uno dei consigli che P. Pio da Pietrelcina dava a una sua figlia spirituale: “Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo a tutte le tue occupazioni, con gemito rassegnato dell’anima, ed egli verrà e resterà sempre unito con la anima mediante la sua grazia e il suo santo amore. Vola con lo spirito dinanzi al Tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente”. --------------------------------------- Approfittiamo anche noi di questo grande dono. Specialmente nei momenti di prova o di abbandono, che cosa ci può essere di più prezioso dell’unione con Gesù Ostia mediante la Comunione Spirituale? Questo santo esercizio può riempirci le giornate di amore come d’incanto, può farci vivere con Gesù in un abbraccio d’amore che dipende solo da noi rinnovare spesso fino a non interromperlo pressoché mai. S. Angela Merici aveva la passione amorosa della Comunione Spirituale. Non soltanto la faceva spesso ed esortava a farla, ma arrivò a lasciarla come “eredità” alle sue figlie perche la praticassero perpetuamente. La vita di S. Francesco di Sales non dovette forse essere tutta una catena di Comunioni spirituali? Era suo proposito fare una Comunione spirituale almeno ogni quarto d’ora. Lo stesso proposito l’aveva fatto il B. Massimiliano M. Kolbe fin da giovane. E il Servo di Dio Andrea Beltrami ci ha lasciato una breve pagina del suo diario intimo che è un piccolo programma di vita vissuta in Comunione spirituale ininterrotta con Gesù Eucaristico. Ecco le sue parole: “Ovunque mi trovi, penserò sovente a Gesù in Sacramento. Fisserò il mio pensiero al S. Tabernacolo anche quando mi svegliassi di notte, adorandolo da dove mi trovo, chiamando Gesù in Sacramento, offrendogli l’azione che sto facendo. Stabilirò un filo telegrafico dallo studio alla Chiesa, un altro dalla camera, un terzo dal refettorio; e manderò più sovente che mi sarà possibile dei dispacci d’amore a Gesù in Sacramento”. Quale continua corrente d’amore divino su quei cari... fili telegrafici! Di queste e simili sante industrie i Santi sono stati molto attenti a servirsi per dare sfogo alla piena del loro cuore che non si saziava mai d’amare. “Più Ti amo, meno Ti amo - esclamava Santa Francesca Saverio Cabrini - perché di più vorrei amarTi. Non ne posso più... dilata, dilata il cuor mio...”. Quando S. Rocco da Montpellier passò cinque anni carcerato perché ritenuto un pericoloso vagabondo, nel carcere stava sempre con gli occhi fissi al finestrino, pregando. Il carceriere gli chiese: “Che guardi?”. Il Santo gli rispose: “Guardo il campanile della Parrocchia”. Era il richiamo di una Chiesa, di un Tabernacolo, di Gesù Eucaristico suo indivisibile amore. Anche il S. Curato d’Ars diceva ai fedeli: “Alla vista di un campanile voi potete dire: là è Gesù, perché là un Sacerdote ha celebrato la Messa”. E il B. Luigi Guanella, quando accompagnava in treno i pellegrinaggi ai Santuari, raccomandava sempre ai pellegrini di rivolgere il pensiero e il cuore a Gesù ogni volta che vedevano un campanile dal finestrino del treno. “Ogni campanile - diceva - ci richiama a una Chiesa, nella quale è un Tabernacolo, si celebra la Messa, sta Gesù”. Impariamo dai Santi anche noi. Vogliano essi comunicarci qualche fiamma dell’incendio di amore che consumava i loro cuori. Ma mettiamoci anche noi all’opera, facendo molte Comunioni spirituali, specialmente nei momenti più impegnativi della giornata. Allora anche in noi avverrà presto l’incendio d’amore, perché è consolantissimo quel che ci assicura S. Leonardo da Porto Maurizio: “Se voi praticate parecchie volte al giorno il santo esercizio della Comunione spirituale, vi dò un mese di tempo per vedere il vostro cuore tutto cambiato”. Appena un mese: inteso? PROVARE PER CREDERE UN ABBRACCIO A TUTTI VOI GIANNI
 
zema300
zema300 il 11/05/12 alle 14:09 via WEB
che santissima vergine maria madre di gesù e di nostro sia sempre lodata perche grazie lei e gesù che si ha fatto uomo per amore nostro e non c'è gesù senza maria come non c'è maria senza gesù. benedetto sei tu madonna mia. un abbraccio carissimo e grazie per questa testimonianza importantissima...rose
 
zelota0
zelota0 il 12/05/12 alle 08:59 via WEB
I messaggi della Madonnaa delle Lacrime di Civitavecchia Tratti dal libro: La Madonna di Civitavecchia Di Padre Flavio Uboldi - Edizioni Piemme La strada sarà lunga, tortuosa, sofferente, ma poi splenderà la luce del Signore La strada della verità è nella Chiesa di Dio. Istintivamente Fabio risponde: Signore, però se io non mi faccio le analisi della Magistratura il mondo pensa che ho qualcosa da nascondere. E di nuovo la voce maschile. La verità viene da Dio. Non temere l’uomo, temi Dio... Sei uno dei miei prediletti:, ti manderò un angelo per mostrarti ciò che deve accadere tra breve. Beato chi avrà custodito e predicato le parole profetiche della Chiesa di Dio, nostro Padre, che tramite la nostra mamma celeste, la Madonna, ci prepara la strada per intercedere presso nostro Padre, Dio. Non abbandonare mai i sacramenti: la Confessione, la preghiera, il digiuno e il corpo di Cristo Gesù nella Santa Messa, perché la mia venuta sarà molto presto. Sull’umanità sta per incombere una tragedia molto brutta che si sta avvicinando. Non si sta accorgendo che sta per entrare in una guerra mondiale che può essere fermata. Ciò che ti dico è un messaggio che il Santo Padre, il Papa già sa tramite un’altra mia figlia. Fermate questa guerra! Avete le armi più potenti di quelle usate, che sono l’amore, le preghiere, l’umiltà, il Rosario e la vera conversione dei vostri cuori verso Dio, tramite la nostra Mamma Celeste che vi sta stringendo tutti tra le braccia, vicino al suo Cuore Immacolato. Vi supplico, non permettete più che pianga ancora il mio sangue per tutti i figli che si allontanano dal suo Cuore Immacolato, per donarvi la salvezza che nostro Padre vi sta donando. Amatevi, tornate a essere il vero popolo di Dio, un popolo di vera umiltà. Amore, preghiera e vivendo la Chiesa di Dio, da lui fondata nei sacramenti. .Ricordati che la Chiesa è del nostro Padre Dio e tu sei uno dei servitori celesti come lo sono molti altri sacerdoti. Il nostro Padre rifonderà qui la sua Chiesa, e tutti i confini della terra vedranno la salvezza se deporrete nelle mani e nel Cuore Immacolato della nostra Madre Celeste il vostro essere umano. Fatevi guidare nei vostri passi con la semplicità con cui un bambino mette la sua mano in quella del padre. Camminerai con sicurezza verso il fine ultimo dell’uomo, la vita eterna con Dio... Caro mio figlio, avendo accettato la mia volontà divina, Gesù è dentro dite, sei diventato un tabernacolo vivente. Stai raccolto e adora il tuo Signore. Esprimi tutta la gioia di possederlo, apri a lui il tuo cuore e parlagli con grande confidenza almeno per un quarto d’ora al giorno. Caro mio figlio, tu non lo sai, gli uomini non fanno lo sforzo di nutrirsi della Comunione Eucaristica, eppure ne hanno bisogno. La vostra Mamma Celeste si nutre diquesto pane, per trasformarlo in latte, per nutrire i suoi poveri figli. Ecco, la vostra Mamma lo ha trasformato in corpo e sangue di Gesù che ora si chiama Eucaristia. Abbi compassione del Cuore Immacolato della vostra Mamma Santissima, avvolta nelle spine che gli uomini ingrati le infliggono continuamente e non vi è chi faccia atti di riparazione per strappargliele. Sarà Lei stessa che ti dirà, quando la vedrai tra pochi giorni, quello che dovraifare per me, per lei, per il Regno di Dio. Ti amo perché sei un figlio mio celeste, come sono i servitori e i sacerdoti della mia Chiesa. Amatevi, miei figli educate e crescete i Miei e vostrifigli. Vi ho scelti perché dalla vostra famiglia nascerà la strada nuova della nuova e vera famiglia di Dio. Se non mi sentirai più non temere, perché non vado via, ma per l’ultima volta darò la potenza di seguirvi alla vostra Mamma Celeste. Ora quando la vedrai, sarà leia guidarvi. Amatemieamatela, perché leiporterà il mio popolo alla salvezza verso il mio Figlio Gesù. Vi amo, starò sempre sopra di voi e seguirò ogni vostro passo. Figlio mio, ecco l’angelo della mia corte celeste sta per arrivare a te per farti vedere quello a te annunciato tramite mio figlio. Segue una visione, così descritta. Vidi scendere dal cielo un raggio di luce immensa e formarsi un corpo di forma umana, vestito di bianco, scalzo, con una veste lunga e bianca e una corona sul capo luminosa. Aveva due ali bianche e candide. Chiamandomi “figlio di Dio”, mi disse: «Ora vedrai un segno che tu non capirai». Nel dirmi queste cose vidi scendere dal cielo una corona di 12 angeli che si tenevano per mano e all’interno c’era la Croce con Gesù inchiodato. Mi colpirono i chiodi nelle mani che non erano nelle palme ma nel polso. Arrivati a due metri da terra si fermarono. Il volto del Signore era sanguinante. Mi sentii triste e pieno di sofferenza. Dopo circa due minuti scomparvero . Apparizioni della Madonna 16 Luglio 1995 - Abruzzo, ai piedi del Gran Sasso Figlio sono io, la tua Mamma Celeste, non aver paura! Caro mio figlio, osserva queste montagne, queste foreste, quest’acqua limpida e pura, segno di vita. Così è il Regno di Dio. Un Regno di pace, di amore e di purezza divina. Una purezza tale che all’interno dei vostri cuori non potrà essere che solo Amore. Io sono la vostra Mamma Celeste, io educherò la vostra famiglia perché il nostro Padre, Dio, rifonderà tramite voi dolci figli la nuova e vera famiglia di Dio. Da voi, cari figli dovrà partire un cammino di evangelizzazione della Parola di Dio, nostro Padre, non solo nella preghiera, ma anche nell’unione massima di amore della famiglia, educando voi stessi e i vostri e nostri figli. Il cammino non sarà facile, perché Satana vuole distruggere le famiglie, ma tu hai un’arma divina che Dio ti ha concesso. Satana ti si è presentato davanti come si presentò a me, in forma di serpente, e con la grazia divina a te concessa, lo hai ucciso, come lo ho ucciso io, tenendolo sottomesso sotto i tuoi piedi. Quindi non dovete avere paura, perché noi tutti vi stiamo vicini. Come posso io vostra Madre Celeste permettere che vi faccia del male? Ma voi pregate e continuate a crescere spiritualmente, perché quando il mio frutto sarà maturo, Dio nostro Padre farà vedere chi è la vostra famiglia. Vi amiamo, vi tengo tutti stretti vicino al mio Cuore Immacolato, siate dolci, puri e semplici, come un bambino appena nato. Continuate a essere così, perché così mi fate felice e mi fate sorridere di gioia. 30 luglio 1995 Caro figlio, vi sto dando una dolorosa notizia. Satana si sta impadronendo di tutta l’umanità, e ora sta cercando di distruggere la Chiesa di Dio tramite molti sacerdoti. Non permettetelo! Aiutate il Santo Padre! Satana sa che il suo tempo sta per finire, perché mio Figlio Gesù sta per intervenire. Vi prego aiutatemi, non fate intervenire mio figlio Gesù, perché io, vostra Madre, voglio salvare tantissime anime e portarle da mio figlio e non lasciarle a Satana. Pregate perché Dio nostro Padre mi conceda ancora del tempo, perché questo è l’ultimo periodo concessomi da Dio. Il mio mantello ora è aperto a tutti voi, tutto pieno di grazie, per mettervi tutti vicino al mio Cuore Immacolato. (Esso) si sta per chiudere, poi il mio figlio Gesù sferrerà la sua giustizia divina. Incombe sul Santo Padre, mio figlio, un pericolo, un attacco feroce di Satana, poiché iui, vero e santo mio figlio, sta aprendo le porte dei cuori della vera Chiesa di Dio e Satana non vuole. Tu, figlio mio, lo devi aiutare. Prega insieme al Santo Padre il giorno 7 ottobre... Non temere se rideranno di te, ma ricordati che agli occhi di Dio, nostro Padre, sei un figlio prediletto, pieno di amore e di grazia a te concessa. Ricordati che sei santificato, avendo accettato con vero amore la volontà divina, sei una rosa profumata piena di petali di grazie profumate. Ti amo, ama tutti, perché ogni atto di amore è un’anima che stai salvando da Satana e la porti a Dio tuo e nostro Padre. Ti amo! 16 Agosto 1995 ore 7:00 Dolci miei figli prediletti sono molto preoccupata. Vi abbiamo scelti per un cammino di evangelizzazione, per aiutarmi a portare i miei figli smarriti a Gesù, e farvi crescere uniti nell’amore e nella famiglia. Vi state stancando in modo eccessivo, Dio non vuole questo. Dio vuole serenità e felicità. Stancandovi eccessivamente voi perdete le forze per la preghiera, e così Satana può attaccarvi. Non preoccupatevi se i miei figli non credono alle vostre parole, voi pregate, perché soltanto pregando potete aiutarli ad amare Gesù. Vi insegno a pregare, dolci figli miei. Cercatemi ogni momento durante la giornata, lavorando, pensando ai bambini, ringraziando Gesù, perché queste sono preghiere di amore. Dite il Santo Rosario, arma divina per sconfiggere Satana, confessatevi almeno una volta alla settimana, prendete parte se possibile all’Eucaristia.., 20 agosto 1995 ore 18:30 Cari figli; vi amo, il mio Amore è un Amore divino pieno di luce del Signore. Il Signore mi ha rivestita della sua luce e lo Spirito Santo della sua Potenza. Il mio compito è di sottrarre tutti i miei figli a Satana e riportarli alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità. Il mio volere è che vi consacriate tutti al mio Cuore Immacolato per potervi condurre tutti a Gesù, coltivandovi nel mio giardino celeste. Mi presento a voi come la Madonna delle Rose dal Cuore Immacolato, Regina del Cielo, Madre delle famiglie, portatrice di pace nei vostri cuori. Convertitevi; miei dolci figli; perché il tempo sta per finire. Aiutatemi; siate umili di cuore, caritatevoli; tornate a essere il vero popolo di Dio con un unico cuore che pulsa raggi di luce del Signore per diffonderli in tutto il mondo, per aiutarmi a distruggere le tenebre. Pregate con amore. 26 agosto 1995 ore 18:30 Figli cari; piango perché vi sto parlando in ogni parte del mondo donandovi segni straordinari; ma voi non mi ascoltate. Mi sto presentando a voi in ogni forma, ma non mi accettate con vero amore nei vostri cuori. Le mie lacrime le vedete come segno di curiosità, ma il vostro cuore rimane duro e non permettete che entri la luce del Signore. Dolci miei figli prediletti; consacratevi al mio Cuore Immacolato, pieno di Amore divino. Gesù vi custodisce gelosamente nel suo piano divino pieno di amore. Continuate a essere semplici; pieni di Amore per tutti. Pregate, pregate, pregate. Vi prego, accogliete questo mio accorato invito, che ancora oggi vi sto dando da questo luogo santo che Dio ha consacrato, rivolto a tutte le nazioni del mondo. Aprite il cuore e le braccia con lo stesso modo e amore con cui si abbraccia il proprio figlio, per essere pronti ad abbracciare il Cristo nello splendore della sua gloria, perché il suo grande avvento sta per arrivare. Pregate e non stancatevi mai di pregare. Dolci figli miei, amatevi, perché l’amore in Cristo mio figlio è la vostra chiave per entrare in quella porta piccola che conduce al Regno di Dio. Apparizione della Madonna nel giardino di casa (non c’è data). Figli miei, le tenebre di Satana stanno oscurando ormai tutto il mondo e stanno oscurando anche la Chiesa di Dio. Preparatevi a vivere quanto io avevo svelato alle mie piccole figlie di Fatima... [...]Cari figli, dopo i dolorosi anni di tenebre di Satana, ora sono imminenti gli anni del trionfo del mio Cuore Immacolato. La vostra Nazione è in grave pericolo. A Roma le tenebre stanno scendendo sempre di più sulla roccia che mio figlio Gesù vi ha lasciato per edificare, educare e far crescere spiritualmente i suoi figli. Vescovi, il vostro compito è di continuare la crescita della Chiesa di Dio, essendo voi gli eredi di Dio. Tornate a essere un solo cuore pieno di vera fede e di umiltà con il mio figlio Giovanni Paolo II, il dono più grande che il mio Cuore Immacolato abbia ottenuto dal Cuore di Gesù. Consacratevi tutti a me, al mio Cuore Immacolato, e Io proteggerò la vostra Nazione sotto il mio manto ora pieno di grazie. Ascoltatemi, vi prego, vi supplico! Io sono la vostra Madre Celeste, vi prego non mi fate piangere ancora nel vedere tanti mieifigli morire per le vostre colpe non accettandomi e permettendo che Satana agisca. Vi amo, aiutatemi, abbiamo bisogno di tutti voi, dolci figli. Apparizione della Madonna: 8 settembre 1995, ore 9,10. Miei figli predilett vi amo e soffro nel vedervi soffrire. Il mio Cuore Immacolato trasformerà in gioie immense le vostre sofferenze che voi accettate con vero amore, perché queste sono prove che il Signore Gesù permette. La vostra crescita spirituale è la luce del Signore, Io vi seguo personalmente guidandovi per mano come bambini perché così siete e così dovete rimanere. Attraverso di voi posso diffondere la luce della fede in questi giorni di grande apostasia. Siete la luce del Signore, perché siete bambini totalmente consacrati a me. Lasciatevi guidare da me con tanto amore, un amore vero che voi avete per Gesù Eucaristia. Gioisco di felicità perché siete semplici e umili e vi fate guidare come un filo d’erba spostato dal vento... Io vostra Madre Celeste, Madonna delle rose, Regina del Cielo, Madre delle famiglie, portatrice di pace nei vostri cuori se mi ascoltate con vero amore, ed esaudite le mie richieste camminando nella strada che io vi traccio nella mente e nel cuore, per mezzo di voi io posso realizzare il grande Disegno Divino del grande trionfo del mio Cuore Immacolato. Vi amo tutti. Amate tutti. Perdonate sempre tutti come fece sempre Gesù anche quando lo crocifissero.[...] Apparizione della Madonna: 7 dicembre 1995, ore 11.00. Cari miei figli, vi amo tutti, siete dolcissimi se solo riusciste a capire nel vostro cuore quanto è grande l’Amore che noi tutti abbiamo per voi non resistereste dalla felicità. Io sono la vostra Mamma Celeste e mi sono presentata a voi, in questa dolce città, come Madonna delle rose dal Cuore Immacolato. Dio nostro Padre mi ha posto con la sua gloria e con 11 suo Amore Divino come Regina piena di grazie per tutti voi. Proprio per il suo Amore infinito creò ogni cosa, e quando vide che i propri figli erano caduti in peccato si fece lui stesso per opera dello Spirito Santo creatura di Me per la sua Divina Misericordia e Io partorii Gesù, il mio unico figlio generato nella carne per opera di Dio, dal quale tutte le cose sono state salvate con la sua stessa morte in Croce, una morte di infinito Amore e Misericordia che ha per tutti i suoifigli. Dolci miei figli, sono contenta nel veder crescere in questa città piccoli gruppi di preghiera e tante conversioni, ma ho bisogno di tante preghiere per i figli oscurati dalle tenebre, affinché tante anime ritornino a Gesù per vincere il male e far trionfare il mio Cuore Immacolato. Questo è il mio compito, concessomi da Dio nostro Padre: salvare tutti e portarli a Gesù. Vi prego, ascoltatemi. Vai dal vescovo e digli: «Riunisci i tuoi sacerdoti» e chiedi loro di consacrare, per amore di Dio, la loro parrocchia e le famiglie al mio Cuore Immacolato; e tu, come apostolo di Dio, eleva tutte le Consacrazioni in un’unica Consacrazione di tutta la città al mio Cuore Immacolato, perché così possiamo camminare insieme avendo completato la Consacrazione che già avete ricevuto in Gesù nel Battesimo. Così questa città possa diventare una valle di grazie per tutto il mondo, per sconfiggere Satana. Ultima apparizione Il mio compito è terminato, adorate Dio e ringraziatelo di questa grazia che vi ha donato, a voi e a tutta l’umanità, e per l’immenso amore che ha per tutti i suoifigli e per la sua Chiesa, in unione al Figlio e allo Spirito Santo, ha mandato Me, vostra Madre, Madonna delle rose per richiamarvi con Amore e riportarvi sulla sua strada. Amatevi e siate portatori di pace, crescete nella fede. Io vado via ma mio figlio Gesù e vostro fratello rimarrà sempre con voi in tutti i tabernacoli della Chiesa e vivrà sempre dentro di voi, se vorrete, nutrendovi e guidandovi con la sua parola e per mezzo dello Spirito Santo, portando tutta la sua Chiesa alla santificazione fino ad arrivare al suo Regno e al vostro Regno. Sentii la voce della Madonna: «Pregate, convertitevi, perché io vengo ancora per un anno e se non mi ascoltate poi non ci sarà più tempo». Poi mi spiegò che mancava ancora una lacrimazione e si sarebbe conclusa la corona del Rosario, tutti e quindici i misteri: Poi proseguì sempre la voce: «Pregate, convertitevi, ritornate a Me, state per entrare in una guerra nucleare» (voce udita nel mese di giugno del 1995) Fedeltà e unità nella Chiesa ...A Roma le tenebre stanno scendendo sempre di più sulla Roccia che mio figlio Gesù vi ha lasciato per ediJcare, educare e far crescere spiritualmente i suoi figli. Vescovi, il vostro compito è di continuare la crescita della Chiesa di Dio, essendo voi gli eredi di Dio. Tornate a essere un solo cuore pieno di vera fede e di umiltà con il mio figlio Giovanni Paolo II, il dono più grande che il mio Cuore Immacolato abbia ottenuto dal Cuore di Gesù. Consacratevi tutti a me, al mio Cuore Immacolato, e io proteggerò la vostra Nazione sotto il mio manto ora pieno di grazie.
 
zelota0
zelota0 il 12/05/12 alle 09:03 via WEB
Messaggio del 25 aprile 2012 (commento) Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera e ad aprire il vostro cuore verso Dio, figlioli, come un fiore verso il calore del sole. Io sono con voi e intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Messaggio del 2 maggio 2012 (Mirjana) Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio.
 
davide.lee
davide.lee il 13/05/12 alle 08:54 via WEB
l'anima è nel cuore di ognuno di noi....sta a noi il destino di ognuno di noi....grazie per avermelo fatto ricordare....ieri sono andato a trovarla ed è stata felice della sorpresa.....io spero si riprenda visto che è ancora in riabilitazione.... voglio lasciarti un dolce risveglio amica mia carissima.....ti auguro una dolce giornata ovunque tu sia.....di cuore superkiss ed un abbraccio davide
 
zelota0
zelota0 il 13/05/12 alle 13:28 via WEB
Vangelo significa buona notizia. ------------------------------------------------------------------------------ In realtà le notizie sono due: una buona e l'altra cattiva, ma noi non possiamo gioire per quella buona se non accettiamo di soffrire per quella cattiva. La notizia cattiva è che siamo dei disgraziati, quella buona è che Dio ci cerca per farci grazia. Disgraziati significa che siamo infelici, ciechi, cattivi e destinati alla morte. Disgraziati significa che la nostra situazione è simile a quella del naufrago e un naufrago ha solo due possibilità: morire annegato o venire salvato. Ebbene, la buona notizia riguarda solo i naufraghi, i ciechi, gli storpi, gli zoppi, i lebbrosi, i sordi, i muti, i paralitici ed è: c'è una salvezza, c'è un rimedio, c'è un salvatore, il suo nome è Gesù!
 
zelota0
zelota0 il 13/05/12 alle 13:40 via WEB
Erano assidui e concordi nella preghiera --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- MA NOI SIAMO ASSIDUI ,O CI STANCHIAMO TROPPO FACILMENTE? Il libro degli Atti cI indica un passo che dice degli apostoli: Erano assidui e concordi nella preghiera. Gesù era appena salito al cielo, non era più possibile vederlo e la nostalgia di Lui abitava il cuore di coloro che Lo avevano amato. Gli apostoli, dal monte degli ulivi dove Gesù li aveva lasciati per il cielo, erano tornati a Gerusalemme e si erano radunati al piano superiore di una certa casa; è a questo punto che il libro degli Atti dice che erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di Lui (At 1, 14). A Gerusalemme, in un clima di preghiera e di comunione fraterna, attendono il dono dello Spirito Santo. Dalla considerazione di questi fatti, si può dedurre che la preghiera era per gli apostoli il mezzo per rimanere in comunione con Gesù nonostante la sua assenza, era un mezzo che contribuiva a far crescere l'unione fraterna ed era anche un mezzo che li disponeva ad accogliere il dono dello Spirito Santo.
 
apungi1950
apungi1950 il 14/05/12 alle 12:28 via WEB
Ciao .. Che il sole accarezzi il tuo cuore con i suoi raggi e porti sempre la luce e il calore nel profondo della tua anima buon inizio settimana Cara Amica mia che gioiosa sia la tua giorna colma di pace e d'amore nel tuo cuore T.Abbraccio..Antonio
 
linaladu
linaladu il 15/05/12 alle 15:39 via WEB
Padre Divino, dolce speranza delle anime nostre. Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, bontà infinita, che s'effonde su tutti i popoli. Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini! Padre Divino, rugiada benefica dell'umanità. Sii conosciuto, onorato ed amato da tutti gli uomini.pace. DIO POSSA BENEDIRCI SEMPRE CON IL SUO AMORE DI PADRE ETERNO .AMEN.
 
serenella1210
serenella1210 il 15/05/12 alle 21:41 via WEB
buona settimana bel post anke se x leggerlo tutto ci vuole tanto tempo ciao kiss
 
linaladu
linaladu il 18/05/12 alle 19:04 via WEB
DIO PADRE,IL FIGLIO E' LO SPIRITO SANTO ,POSSANO ILLUMINARE LE NOSTRE MENTI,PER POTER APPRENDERE LA GIUSTA SANTA VERITA'.TI AUGURO UN FELICE FINE SETTIMANA LINA.PACE .A PRESTO.
 
ginevra1154
ginevra1154 il 18/05/12 alle 21:38 via WEB
buon fine settimana un abbraccio Ginevra.....
 
apungi1950
apungi1950 il 19/05/12 alle 14:39 via WEB
Ciao ... Un Cuore Amico Perchè Sappia ascoltarti Un Cuore Amico Perchè Sappia Parlarti Un Cuore Amico Perchè Veda Tutti i Tuoi Silenzi e ……Che Solo Con Uno Sguardo Dia La Risposta a Gli Stessi Sospiri Che Accompagnano Lacrime Di Speranza .Un Cuore Amico Che Sappia Decifrare i Tuoi Pensieri Quando Lo Sguardo non Puó Toccare .Un Cuore Amico Che Possa Rinunciare a Qualsiasi Altro Sentimento Per Farti Sentire Una Voce che Aspetti da Una.Vita . Tu Sei La VERA AMICIZIA.felice weekend Cara Amica che sia colmo di luce e d'amore nel tuo Cuore T.Abbraccio.Antonio
 
dolly.1
dolly.1 il 20/05/12 alle 10:12 via WEB
Il tempo è un dono che la vita ci fa. Buona domenica. Un abbraccio affettuoso. Dolly
 
zelota0
zelota0 il 20/05/12 alle 13:06 via WEB
BUONA FESTA DELL'ASCENSIONE
 
zelota0
zelota0 il 21/05/12 alle 09:44 via WEB
CONDIVIDO IN PIENO PREGARE LA S. S. VERGINE NEL SUO MESE DEDICATO A LEI , MA RIMANERE INCOLLATI AL ROSARIO ,ALLA SANTA MESSA E ALLA CONFESSIONE. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- “Caro figlio, vi sto dando una dolorosa notizia. Satana si sta impadronendo di tutta l'umanità, e ora sta cercando di distruggere la Chiesa di Dio tramite molti sacerdoti. Non permettetelo! Aiutate il Santo Padre! Satana sa che il suo tempo sta per finire, perché mio Figlio Gesù sta per intervenire. Vi prego aiutatemi non fate intervenire mio figlio Gesù, perché io, vostra Madre, voglio salvare tantissime anime e portarle da mio figlio e non lasciarle a Satana. Pregate perché Dio nostro Padre mi conceda ancora del tempo, perché questo è l'ultimo periodo concessomi da Dio. Il mio mantello ora è aperto a tutti voi tutto pieno di grazie, per mettervi tutti vicino al mio Cuore Immacolato. (Esso) si sta per chiudere, poi il mio figlio Gesù sferrerà la sua giustizia divina. Incombe sul Santo Padre, mio figlio, un pericolo, un attacco feroce di Satana, poiché lui, vero e santo mio figlio, sta aprendo le porte dei cuori della vera Chiesa di Dio e Satana non vuole [...]”. (Apparizione della Madonna, 30 luglio 1995, A CIVITAVECCHIA. ------------------------------------------------------------------------------- Alla vigilia della sua elezione al pontificato, nella via crucis del 25 marzo 2005, davanti a Giovanni Paolo II, in mondovisione, il cardinale Ratzinger pronunciò parole pesantissime, invitando a riflettere su “quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa”. Invitò a meditare su “quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore”.
 
superandx
superandx il 07/12/12 alle 01:39 via WEB
Raga i dogma li ha creati la chiesa quindi persone comuni che nei corsi dei secoli sono stati modificati stravolti ed anche la bibbia libro sacro è stato scritto da uomini per conto di Dio è stato travolto,vogliamo citare tutti i testi che sono stati tolti da un mezzo papa medievale,mi domando chi era quest'uomo per fare tale gesto,con quale giudizio divino ha svolto tale gesto? Forse era per caso Dio ornato da oro e delizie terrene mah chi lo sa....Solo Dio!!! Non serve solo confessarsi,andare in chiesa pregare,venerare ma dietro tutto ciò c'e' un lavoro molto profondo molto intimo per sentire vibrare in noi quel collegamento che ci lega tutti a Dio!!! Sono Cristiano ed amo tutto ciò che creato vedo la vita dopo la morte,tutti siamo collegati a Dio ed a lui ritorneremo fonte di ogni cosa creata!!! Fiume di Vita e Amore.... Ama gli altri come ami te stesso, ma una persona che non si sa amare non potrà mai amare nella pienezza divina l'altro....quindi impariamo ad amarci individualmente quando riusciremo in questo amare gli altri ci riuscirà in modo naturale in quel modo come Gesù intendeva dire con le sue parole!!!
 
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Se ti fermi a guardare IL FINITO, L’IMPERFETTO, SE TI FERMI A RACCOGLIERE IL DOLORE, SE TI FERMI A PARLARE CON IL DOLORE, ESSO APRIRA’ DAVANTI A TE SOLO UNO SPAZIO DOVE LE OMBRE SI MUOVONO e l’ombra rappresenta l’incognita;  ma se ti fermi a raccogliere il Mio pensiero, se ti fermi a parlare con l’amore che esso possiede, queste ombre si dileguano e sentirai il mio calore avvolgerti, accarezzare la tua anima.

 

Ecco, questo è l’uomo perfetto che IO desidero, l’uomo che innanzi tutto si è saputo vedere e riconoscere lontano da ME, ma che ha fatto di tutto, per accorciare le distanze, fino a sentire il calore del mio amore, invaderlo e accoglierlo. La vostra paura nasce dall’incertezza e l’incertezza porta l’uomo a condurre sentieri sbagliati: la paura si combatte con la fiducia e l’incertezza con la convinzione che IO posso essere quella mano che vi può condurre oltre il vostro buio, oltre ogni vostra fragilità.

 

“Nella preghiera del Padre Nostro si recita: non ci indurre in tentazione. Questa frase che Io ho inserito significa una cosa sola: non che DIO ci induca alla tentazione, ma ho voluto insegnare che vi deve essere un rapporto tra Padre e Figlio molto stretto, dove il figlio chiede al Padre di non lasciarlo solo nella prova, di non lasciarlo solo quando il male viene a tentarlo e vuole separare il suo cuore dal suo”

 

L’uomo cammina su sentieri tortuosi, ma non si accorge che il mio sguardo è sempre poggiato sul suo capo e che quando IO sembro lontano, in realtà, sono più vicino che mai.

 

Non dimenticare che il grano e gramigna crescono insieme, sotto lo stesso sole, sulla stessa terra, ma poi viene il tempo della separazione, affinché l’erba cattiva non soffochi l’erba buona, perché ricorda, che mai il tuo Dio abbandona l’uomo giusto, mai il tuo Dio può lasciare il suo uomo nella tempesta, ma la mia mano, per amore del giusto si alza e ordina ai venti di placarsi e al sole di tornare a risplendere.

 

 

“Guarire i cuori affrantisignifica: portare consolazione a tutti gli uomini, aiuto e lo spirito di verità affinché la loro fede e la loro fiducia in Dio cresca ed  si possa  istaurare il regno promesso da Dio per l’uomo.

 

 

Il giusto non è solo colui che compie la volontà del Padre,

 il giusto non è solo colui che opera per mezzo della fede,

 il giusto è colui che cammina ancora, dopo tanto tempo e tanta fatica,

 per amore, con coraggio e forza, perché questa forza non appartiene alle vostre membra,

ma mi viene data in conformità alla vostra volontà.

 

 

 

 

 

Vedete sulla terra possono nascere  bambini che hanno degli handicap,  e tutto ciò è fonte di dolore sia per chi è genitore e per lo stesso  bambino che vive quella vita molto diversa dagli altri,  ma pensate che  l’amore di DIO abbia voluto  che  la sua creatura  possa essere cosi diversa da tanti? Eppure esiste la diversità, esiste la sofferenza e  solo elevandovi dalla terra capirete che quelle creature  sono un dono di DIO, perché portano a chi le accoglie una grazia particolare e la vita su questa terra è solo un piccolo percorso, poi quando essi rientrano  nella dimensione  del cielo, essi   si ritrovano a  vivere ugualmente ad altri,  in una perfezione indicibile, e qui si capiscono le parole del CRISTO: BEATI I POVERI DI SPIRITO, perché sono proprio queste persone  che hanno sofferto che possono dare  una conoscenza in più alle tante anime che  sono qui e hanno avuto una vita  molto diversa.

 

 
 

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