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Elrond lands :dove il mito e la fiaba, la realtà e la fantasia si incontrano al crocicchio del vento

 

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Ricordi di un Fauno II

Post n°111 pubblicato il 24 Aprile 2016 da Marvelius
 

 

 

 

Ma la tristezza non lo avvolse come il vento le

loriche degli alberi.

Solo un velo di nostalgia lo sfiorò per ciò che era

stato un tempo per lui felice, piccoli riflessi di

rugiada su ombre mescolate ai profumi dell'estate

si librarono tra le nebbie dei pensieri.

Così si volse per un attimo verso la finestra che

dava sul giardino mentre sui vetri

scivolavano gocce di pioggia , un lieve alone le

rendeva opache  di un grigio ferro mentre gli

alberi di la da essa ondeggiavano colpiti dal vento.

Così si rivide in un altro tempo a danzare con lei

come foglie d'albero nel tintinnio delle acque

 


L'ago dei ricordi si fece tremolante come la luce

della candela che anelava alla notte.

Morbide ombre plasmate sulle pareti tinte a  calce

si mescolavano agli oggetti semplici che ricoprivano

le mensole vicino al camino. Spigoli di una memoria

ardita tra le colonne di quel tempio che   andava

ricostruendo nel viso suo piccoli tasselli di colori

ritrovati, una tela che mieteva immagini tra le

sabbie di una clessidra che sgranava gli attimi come

chicchi informi di un rosario su cui erano impresse le

loro voci lontane.

Era cambiato in quegli anni , era mutato il suo viso,

la  voce era divenuta più calda, forse un po più

profonda, come le parole che nuotavano nel fondo

dell' animo, troppo spesso annidato in una

regione difficile da raggiungere. Non aveva lacrime

ne sorrisi da pescare nel lago del suo spirito duro

come scorza di bosso, ne quelle lamine dorate che

un tempo disegnavano riccioli felici ai lati della

bocca.

Era semplice ora come lo sbuffo di una  nuvola ,

glaciale come un granito di ghiaccio, ma sapeva

che dietro quella maschera restava più fragile,

che nella roccia profonde ferite minavano una

solidità perduta.

Il suo carattere si era ingentilito tra le pieghe del

silenzio  ed era divenuto un cristallo levigato tra

i pensieri della notte  che, come una compagna,

lo attendeva sul finire del giorno, quando il sole

morente si dava commiato sulle brulle montagne

e si inabissava nel lago a ovest dei verdi campi

di Gared.

 


Un tempo non troppo lontano aveva combattuto

per quelle terre , aveva mostrato alla sua gente la

testarda irruenza della sua razza, l'inviolata cuspide

della sua indipendenza. Come un castellare di pietra

si ergeva al di sopra delle sue debolezze per

ubriacarsi nell'orgoglio e nella saggia visione del

suo tempo, giungendo la dove gli altri si erano

arresi.

 


Ora che la visione della sua ninfa sfumava tra i

contorni del suo essere sentiva il peso della sua

mancanza, come se il sapore della sua vita si fosse

d'un tratto ritratto del sale. Sentiva che il lievito

di cui era impastata la sua anima stentava a

crescere e come un mare senza onde si ritraeva

oltre le rive d'un tempo, lasciando dietro di sé

solo l'opaco ricordo di antiche  meraviglie.

 


Era biglia di vetro senza i colori del suo interno,

sterile trasparenza  senza inganni rotolava lungo

il pendio dei suoi anni prossimi al traguardo di un

nuovo inizio che non catturava più la sua curiosità.

Raccolse tra le mani la spilla di elettro che lei

teneva tra i capelli , ne seguì il profilo con le dita

e chiuse gli occhi per farne coriandoli di poesia ,

stelle cadenti di un firmamento di  luci che

popolavano i suoi silenzi.

Poi apparve ... oltre la cortina del nero caliginoso

 in un raggio di fuoco, e il suo odore di muschio

 e sandalo si impresse nella stanza come olio

 fumigato, il crogiolo della memoria fu aperto

e i suoi occhi la videro entrare su un carro

trainato da leoni di un bianco sfolgorante.

 


Il nero crine smosso dalla brezza calda di una notte

che profumava di fiori di arancio si tese come vele

sgualcite di una nave che solca le tempeste,

poi la ninfa parlò e l'incanto di quella visione si

 fece meraviglia .

"Non ti ho mai lasciato Fatuus ... mai  nelle mie notti

d'esilio, sul limbo tenero di questo mio essere altro."

E i suoi occhi vibrarono di un intensità sconosciuta,

il verde brillìo delle sue iridi irradiò la stanza di una

luce mistica mentre la sua voce la riscaldava come

il fuoco di cento camini.

Resta  Eco ... resta in questa casa da troppo tempo

abbandonata persino dall'aria , dove il mattino non

osa entrare ed 'è rifugio d'ombra e silenzio ... entra

mia regina per mai più ripartire""

e dicendo queste

parole Fatuus si alzò dal suo giaciglio con occhi pieni di

speranza e allungando una mano cercò di sfiorare

 le sue trasparenze.

Ma la sua mano penetrò il velo  d'aria ricamata

di polvere di stelle e nel freddo incedere di quella

sostanza sentì il suo cuore riempirsi del sangue di Lei

mentre la guardava come in un tempo ritrovato.

 


"Vorrei restare tra queste  mura, dalle  tue braccia

che non posso toccare farmi cingere come rami

d'acanto ... ma non mi è permesso sostare più del

tempo di un batter di ciglia ... ma sempre resterò

vicino a te quando la luna assisa in cielo si

ammanterà di luce tra le nubi trasportate dal vento,

nel cuore della foresta cercami,  nella radura dove

danzavamo trovami , lungo il fiume dove mi hai

amato ritornerò a te, nell'aria che si scalda

dell'algore sarò per sempre la tua sposa ... per

sempre come la pioggia che si scioglie nella terra".

Pian piano tra quelle ultime parole sospese

l'immagine sfumò e si disperse come pulviscolo

nel vento sul tratto d'orizzonte.

Restò il profumo del suo passaggio e il calore

della sua presenza nel cuore di Fatuus che si

lasciò cadere sul pagliericcio accanto alla

finestra aperta, tra il rumore della pioggia e

l'odore di terra che impregnava l' aria nella

notte.

I suoi occhi si serrarono come i suoi pugni

mentre il suo animo chiuse le porte alla

tristezza lasciando un piccolo spiraglio alla

speranza e adagiandosi sul suo giaciglio si

abbandonò al sonno popolato di  sogni  

mentre ai lati della bocca due piccoli

riccioli disegnarono un lieve sorriso ...

 


Marvelius

 

 
 
 
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