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Zona industriale bisignanese, ahi ahi ahi

Post n°812 pubblicato il 31 Agosto 2014 da massimo.maneggio

Il presidente della Cna Cosenza, Francesco Rosa, ne ha per tutti. Il giovane imprenditore bisignanese, impegnato nel settore agro-alimentare e rappresentante delle piccole e medie imprese sul Cosentino, ha lanciato un duro monito per quanto concerne la zona industriale di Bisignano. La città di Sant’Umile vive da paradossi e sull’industria emergono tanti rimpianti, a causa di un agglomerato facilmente raggiungibile (grazie allo svincolo autostradale di Torano collocato a un chilometro) ma, allo stesso tempo, è anche uno dei più abbandonati. Prima di addentrarsi nella analisi sulla zona industriale bisignanese, Francesco Rosa ha espresso un suo giudizio sulle vicende giudiziarie che hanno colpito Umile Bisignano, sospeso attualmente dalla carica da primo cittadino: «Il sindaco è stato condannato in primo grado per concussione e, da presidente Cna, penso che questo sia gravissimo. Qualora le accuse siano poi confermate nei successivi gravi di giudizio, sarà dimostrato che un imprenditore, a cui va il mio pensiero, ha subito delle vessazioni dal primo cittadino. Questa è l’immagine della peggiore Calabria e porta a vedere la città di Bisignano sotto un’altra luce nei riguardi degli enti e degli imprenditori che vogliono investire sul territorio. Mi auguro solo che Umile Bisignano esca innocente da questa vicenda, perché la città merita di essere famosa per altro». Così, Francesco Rosa passa alla analisi dell’agglomerato industriale e non nasconde la sua forte preoccupazione per lo stato in cui versa: «Messa così, l’area non serve a niente. Vi sono delle aziende con 50-100 dipendenti e mancano i servizi primari, le fognature, il cablaggio, la rete elettrica adeguata e altro ancora. Latitano le adeguate comodità ma c’è chi, come il sottoscritto, paga ben 11mila euro con la sua azienda solo di Imu l’anno, più altri 3-4mila euro circa di tasse sui rifiuti per dei servizi insufficienti. A differenza di altre aree, solo a Bisignano non si interviene per migliorarla». Le responsabilità sono da attribuire al poco interesse dei politici per il presidente: «Manca una progettualità, soprattutto da parte dell’attuale amministrazione comunale, perché non siamo rientrati negli interventi previsti dalla Regione Calabria e nessuno ha aperto bocca. Come si fa ad essere competitivi e ad attrarre nuovi investitori, se già noi paghiamo tutto di tasca nostra e abbiamo sempre più problemi? Bisogna impostare una politica seria sull’imprenditoria». Rosa con la Cna ha intrapreso un preciso indirizzo: «Come presidente sto cercando di valorizzare quest’area bisignanese, cerchiamo di ripopolarla anche con altri imprenditori. Ora propongo  - ha aggiunto - un tavolo concertativo con la Regione e con i rappresentanti comunali. Almeno, si investa sulle nuove leve e sui giovani: non li dovranno accogliere con l’Imu alle stelle ma, anzi, dovranno fornire sgravi e facilitazione per fare in modo che si adoperino al meglio, creando delle nuove risorse lavorative».

masman

 
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Marano Principato e il problema rifiuti...

Post n°811 pubblicato il 31 Agosto 2014 da massimo.maneggio

MARANO PRINCIPATO C’è molta preoccupazione per la mancata raccolta dei rifiuti sul territorio. Diversi cittadini hanno già espresso i propri malumori nel vedere i cassonetti ripieni nonché le strade ricolme di sacchetti dell’immondizia, chiedendo così al Comune di intervenire al più presto per risolvere l’angosciosa situazione. In particolare, è il sindaco del piccolo paesino, Alessandro Tenuta, e l’assessore al ramo, Domenico Ruffolo, a salire sul banco degli imputati per i cittadini maranesi, preoccupati per i crescenti rischi ambientali che possono registrarsi nelle zone ad alta densità di rifiuti. In alcuni frangenti di Marano Principato, l’immondizia è stata riversata anche nelle prossimità dei terreni incolti: al di là degli animali che la attraversano, un incendio potrebbe causare danni ben maggiori, mischiando la diossina proveniente dalle sterpaglie a quella abbinata dei rifiuti. I cittadini, inoltre, affermano di essere delusi dal comportamento dell’amministrazione comunale, che aveva annunciato un nuovo modo di raccolta differenziata con l’iniziativa “Noi ci differenziamo”: gli abitanti hanno ironizzato amaramente su questo, affermando che Marano Principato si è differenziata rimanendo ancora ferma nel confronto con i paesi del circondario. Proprio in quanto a spese sul territorio, i maranesi hanno constatato amaramente che i soldi spesi per la manifestazione di Miss Italia potevano essere investiti per arginare il problema dei rifiuti sul territorio delle Serre Cosentine.

 

Mas Man

 
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