Creato da archetypon il 03/08/2005

Ombre di Luce

Davanti a me fluttua un'immagine, uomo o ombra, più ombra che uomo, più immagine che ombra. (W.B. Yeats)

 

« discesecritica dell'autocritica »

logoramento

Post n°499 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da archetypon
 


«Questi dialoghi, archetypon, stanno assumendo sempre più l’aspetto di una guerra di trincea.»

«Tu, Mitamit, hai voluto confrontarti con questo personale inconscio: sarebbe stato semplice lasciarmi campo libero — oddio, ma me lo sono preso con la forza questo campo!»

«Non c’era alternativa, hai preso la tua parte di "campo"... Ma ora, affossati nelle trincee, pronti ad attendere la mossa dell’Altro (ci guardiamo e studiamo), l’unico risultato è il logoramento.  Così, se è vero che ora riesco a pre-vedere in quale reazione ti produrrai, e a volte — confesso con sorpresa — riesco anche a metterti in un angolo, a farti contare fino tre e, nel mentre, a giocare meglio le mie carte, è anche vero che spendo troppe energie. La conseguenza è che se ne ho per te poco ne rimane per gli altri: mi sto isolando, non assaporo più lo scambio verbale e scritto; allontano persone di buona positività; alleggerisco e disimpegno quello che può diventare un “impegno”.»

«Oh! l’irragionevole voce che incatena la signora e padrona ragione. Così, signora ragione, ora che ha compreso che nell’illusione delle passioni sguazza l’umano e che le passioni senza illusioni sono cosa eroica, quanta forza conserva per sfuggire alla prima e cercare la seconda?»


Commenti al Post:
tuathade
tuathade il 04/12/07 alle 08:50 via WEB
mi capita... di pensare che l'affano della conoscenza del sè mi porti ineluttabilmente all'isolamento. mi capita di pensare che se il mio sguardo è troppo rivolto verso l'interno, alla fine mi sfuggirà tutto quel che sta accadendo fuori di me. mi capita di guardarmi da lontano: "e pensava a se se stessa pensante". ed è un'immagine che non mi piace, perchè mi dà l'idea di un'eco che rimbomba in una bottiglia. un'eco chiusa in se stessa. rapporto ego/alterità. un rapporto in equilibrio. è così difficile?
 
 
archetypon
archetypon il 04/12/07 alle 08:54 via WEB
Per alcuni, ed io tra questi, difficilissimo.
 
   
tuathade
tuathade il 04/12/07 alle 08:58 via WEB
mi accomodo al tuo fianco. solo, a volte, ci provo ad uscire da quell'eco chiusa in sè. e per un po' mi riesce anche. per un po'.
 
lady_bel
lady_bel il 04/12/07 alle 09:41 via WEB
Arch, più che alle ultime tue righe, il mio occhio si ferma su quelle iniziali. Ed invece di esprimere cosa ne penso ti pongo una domanda. Quanto dura questa guerra? E poi ancora: perchè non arrivare ad un compromesso? Per il resto sai bene ciò che penso e non te lo ripeto. Ma sono sempre convinta che saremmo in più di uno :) ...un bacio ai ragazzi ;)
 
 
archetypon
archetypon il 04/12/07 alle 09:56 via WEB
Meglio di me l'hai spiegato il "vecchio saggio" (che riprendo dal blog di abraxas): Ho penato molto a tener dietro ai miei pensieri. C'era in me un demone, e alla fine la sua presenza si è dimostrata decisiva. Mi dominava, e se a volte sono stato spietato, ciò è dipeso dal fatto che ero nelle sue mani. Non ho mai potuto posarmi, una volta raggiunta una meta. Ero costretto a proseguire per raggiungere la mia visione.
 
XafterglowX
XafterglowX il 04/12/07 alle 10:50 via WEB
Io non so più nemmeno chi [cosa] dimora dentro di me. Regna il caos più totale, in cui governa una specie di anarchia. Ogni parte di me fa un po' quello che cazzo gli pare e io, stremata, non posso far altro che arrendermi e attende [!!!] che arrivi un po' di quiete, non importa chi [cosa] prenderà il sopravvento.
 
SoloxMassimo
SoloxMassimo il 04/12/07 alle 13:09 via WEB
La guerra, è inevitabile per chi ha dubbi! Credo comunque che dedicare, all'ascolto di se stessi, una parte del nostro tempo, sia poi benefico per le scelte da adottare nel reale. Logoramento e conseguente travaglio, sono un percorso obbligato, altrimenti sarebbe un gioco perverso.
 
lykes
lykes il 04/12/07 alle 14:02 via WEB
io mi butterei nell'"irragionevole dubbio" eh eh!se nn cedi ad una passione nn vivi che nel dubbio della stessa!come puoi dirlo che tale era o sembrerebbe o sarà se rimani fermo lì a pensare?
sempliciotta osservazione , ma le cose semplici annientano a volte la signora ragione che a causa dei suoi artefizi mentali perde di vista quelle stesse semplicità verso le quali nn ha più difesa perchè presuntuosa pensa:quelle "cose" le ho superate!in quel momento invece,quando sembrano lontane,arrivano e zac...ti fregano,piacevolemnte direi...piacevolmente!
ciao ciao ciao...!!! ;-)!
 
Sylvia.P
Sylvia.P il 04/12/07 alle 22:30 via WEB
Che belli i tuoi pensieri. Io conservo sia il sogno che ancora un pizzico di eroismo o passione: la giusta ambivalente quantità che la mia testa matta reclama per non sentirsi avvizzire precocemente. Un caro saluto :)
 
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Quando uno ha avuto una volta la fortuna di amare intensamente, passa la vita a cercare di nuovo quell'ardore e quella luce.

- A. Camus -



Il serpente aveva appena guardato quella venerabile immagine quando il re prese a parlare e domandò: «Da dove vieni?». «Dai crepacci in cui abita l'oro» rispose il serpente. «Che cosa è più stupendo dell'oro?» domandò il re. «La luce» rispose il serpente. «Che cosa è più vivificante della luce?» domandò il primo. «Il dialogo» rispose il secondo.

- Goethe -


Quando devi scegliere tra due cammini, chiediti quale abbia un cuore. Chi sceglie il cammino del cuore non sbaglia mai.
- Popol Vuh -

 

Chiunque prende la strada sicura è come se fosse morto.

- C.G. Jung -

 

Nel coltivare se stessi non esiste la parola "fine". Chi si ritiene completo, in realtà, ha voltato le spalle alla Via.

- Yamamoto Tsunetomo -


La vita, per compiersi, ha bisogno non della perfezione ma della completezza. Di questa fa parte "la spina nella carne", la tolleranza all'imperfezione, senza la quale non c'è né progresso né ascesa.

- C. G. Jung -


Un uomo che dubiti del suo proprio amore può, o meglio deve dubitare di qualsiasi altra cosa meno importante.

- S. Freud -

 

Io sono, più di ogni altra cosa, quel che non sono riuscito a compiere. La più vera delle vite che indosso, come un fascio di serpenti annodato a un'estremità, è la vita non vissuta. Sono un uomo che ha vissuto immensamente. E che nella stessa misura non ha vissuto.

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