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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

IL JAZZ SU RADIOTRE

 

martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Messaggi del 02/05/2014

BILANCI

Post n°3467 pubblicato il 02 Maggio 2014 da pierrde

Come facilmente prevedibile il bilancio di Torino Jazz si traduce in una valanga di numeri positivi. Li riporto integralmente cosi' come da comunicato. Mi permetto una semplice constatazione: si parla solo di cifre. Nessun accenno alla qualità delle proposte, evidentemente argomento giudicato secondario (e per molti appassionati imbarazzante) in un contesto in cui contano solo i numeri, l'indotto, il business. Più probabilmente mi sbaglio per difetto, tanto evidente pare la sodisfazione dell'organizzazione da far pensare che abbia sposato acriticamente in toto la bontà delle proprie scelte a prescindere.

Altro metro di giudizio, e altra impostazione critica sul blog Note Dissonanti. Qui il mio invito è di leggere per poi valutare. Personalmente, pur condividendo alcuni ragionamenti,  mi sento piuttosto lontano sia dall'analisi sia dalle soluzioni a cui l'autore giunge.

Però si tratta di lettura stimolante e fuori dal consenso preventivo , per cui, anche se in disaccordo pressochè su tutto, lo segnalo all'attenzione dei lettori.

http://crescendosonoro.blogspot.it/

 

La terza edizione del Torino Jazz Festival, terminata con la NO STOP di ieri, giovedì 1° maggio, e in ultimo con l’esibizione di Elio e Le Storie, è stata uno straordinario successo.

Circa 200mila persone hanno assistito ai concerti in programma - dall’anteprima (17-19 e 22-24 aprile) a tutto il Festival (durato dal 25 aprile al 1° maggio, un giorno in più rispetto allo scorso anno ) in piazza Castello, nelle sale da concerto (Auditorium Rai - Conservatorio Giuseppe Verdi – Teatro Vittoria), al Jazz Club Torino, al Tram itinerante, al Circolo dei Lettori, al cinema Massimo, alle mostre di Ars Captiva Groove, agli spazi dedicati al Fringe.

Si è registrata una grande affluenza di turisti, italiani e stranieri, alcuni dei quali – come da loro dichiarato - hanno pianificato il soggiorno in città per partecipare anche alla manifestazione musicale.

"Vedere le piazze piene di gente a ballare e soprattutto famiglie al completo e tanti ragazzi ad ascoltare il jazz, nelle giornate di ponte e nelle diverse serate, dimostra che il Torino Jazz Festival consolida l’identità di Torino come città della musica – sottolinea Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della città -, incoraggiando il nostro impegno a proporre proposte culturali di valore, 365 giorni all’anno. I locali affollati e invasi da note jazz, le atmosferiche magiche del Fringe, dall’assolo sul Po alle "Night Towers" in piazza Vittorio Veneto, inducono a guardare al futuro della rassegna con grande entusiasmo, convinti che si sia consolidata in una delle manifestazioni culturali più importanti e popolari della città. Merito soprattutto degli artisti e della vitalità degli spettatori – afferma l’Assessore - che hanno gradito le esibizioni di buona musica".

"Non nascondo la felicità per la risposta massiccia del pubblico e per il suo calore – dichiara soddisfatto il Direttore artistico, Stefano Zenni –. Le persone hanno colto e tessuto il filo conduttore del festival, la storia che lega gli artisti e i generi. Lo hanno dimostrato con il loro entusiasmo in queste giornate. Il jazz si sta trasformando facendo crescere gusto e passione per la musica e rinfrancando lo spirito più autentico della partecipazione. E Torino - spiega ancora il Direttore -, ha dimostrato di essere la città giusta dove far crescere, godere e vivere la musica tra la gente che si è spostata, da un concerto all'altro, seguendo le storie che legano suoni e suggestioni. Per questo motivo il TJF, a mio parere, è un’occasione di festa, un passaggio espressivo, ma soprattutto un progetto culturale unico in Italia.

ANTEPRIMA

Ottimi dati per l’Anteprima TJF.

Circa 20mila persone hanno assistito agli eventi di avvicinamento al festival: il Jazz On the Road – sotto la direzione di Matteo Negrin -, una ricca tre giorni organizzata da Enjoy Social Festival da giovedì 17 aprile a sabato 19 aprile e si svolge sul vivace territorio di San Salvario e, successivamente, dal 22 al 24 aprile, ancora mostre, presentazioni di libri e concerti nei locali in attesa del Festival.

MAIN: PIAZZA CASTELLO E SALE DA CONCERTO

Grande successo per i concerti in piazza Castello e nelle Sale da concerto.

In circa 75mila persone hanno seguito i concerti del Main Festival.

· Il 25 APRILE IN JAZZ - è stato seguito da circa 18mila e 500 persone: dall’esibizione della big band Theory davanti a Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso, dove hanno sede il Museo diffuso della Resistenza e gli Istituti Ancr, Istoreto e Centro Studi Primo Levi, al Cinema Massimo dov’è stato proiettato il film Serenata a Vallechiara e ai concerti di Trovesi & Filarmonica Mousiké nel pomeriggio e di Daniele Sepe la sera –persone.

26 APRILE - circa 14mila persone tra: ore 11 al Teatro Carignano, ‘Auguri di buon compleanno a Gianluigi Trovesi’ ospite speciale Gianni Coscia - ore 18 Auditorium RAI, Uri Caine/Dave Douglas Duos e alle ore 21 in piazza Castello, Diane Schuur & Torino Jazz Orchestra.

27 APRILE - circa 11mila persone tra: ore 18 Auditorium RAI, Mauro Ottolini Sousaphonix e ore 21 in piazza Castello, Al Di Meola Plays Beatles And More.

28 APRILE – circa 8mila persone tra: ore 18 Teatro Vittoria, Stefano Battaglia Trio e ore 21 in piazza Castello, Manu Dibango.

29 APRILE – circa 10mila e 700 persone tra: ore 18 al Conservatorio G. Verdi, Kenny Barron/Dave Holland e ore 21 in piazza Castello, Enzo Avitabile e i Bottari di Portico.

30 aprile, Giornata Internazionale Unesco Per Il Jazz – circa 12mila e 500 persone tra: ore 18 al Conservatorio G. Verdi, Louis Moholo e ore 21 piazza Castello, Caetano Veloso.

1° MAGGIO

Piazza Castello piena di persone per la Grande Festa Jazz.

In circa 45mila hanno raggiunto il palco dove, dalle 15.30 fino a mezzanotte e mezza, si sono esibiti: Taranta Nera, Salis/Angeli/Murgia/Drake, New York Torino Roundtrip, Paolo Fresu Quintet, Ibrahim Maalouf, Alain Caron Band ed Elio e le Storie Tese.

FRINGE

Sono stati 53mila e cinquecento gli appassionati di jazz e curiosi che hanno affollato Piazza Vittorio Veneto e dintorni nei cinque giorni del FRINGE - sezione off del Torino Jazz Festival curata da Furio Di Castri - che, dal 26 al 30 aprile, ha visto esibirsi 145 musicisti nei 70 concerti in programma. Circa 31mila le persone che hanno seguito i numerosi live, primi e secondi set, facendo registrare fin da subito il sold out nei locali coinvolti (Blah Blah, Cafè des Arts, Caffè del Progresso, Caffè Elena, Flora, Il Tabisca, La Drogheria, Lab, Clorophilla, Magazzino sul Po e Società Canottieri Esperia); mentre più di 16mila spettatori hanno applaudito le performance a filo d’acqua degli assoli sul fiume Po di "Music on the River" e riempito Piazza Vittorio per ascoltare le spettacolari esibizioni dei musicisti che hanno suonato dall’alto delle "Night Towers", i palcoscenici sopraelevati di Piazza Vittorio. Affollatissima di ballerini professionisti e non la pista da ballo, il "Dance Space", dove si sono alternati ritmi Jive, Charleston, Tip Tap, Tango, Lindy Hop e Rock ‘n’ Roll e circa 6mila e cinquecento persone hanno pranzato o cenato presso l’area food&beverage di Piazza Vittorio. Esperimento riuscito anche quest’anno il "Fringe in the Box 2.0", il progetto di contaminazione musicale tra jazz ed elettronica a cura di Francesco Pistoi e Ugo Basile, alla sua seconda edizione, che ha entusiasmato i musicisti coinvolti e raccolto preziose tracce musicali che vanno ad implementare la già ricca libreria di suoni del The Box.

"È stato un festival splendido, pieno di energia e di grandissime emozioni - commenta Furio Di Castri, il curatore artistico del Fringe - Già ne sentiamo la mancanza, come un sogno finito troppo presto… Voglio ringraziare tutto lo staff del Fringe che ha lavorato duramente e in maniera impeccabile, le centinaia di musicisti che ci hanno regalato la loro poesia e il loro entusiasmo e il pubblico che ci ha accompagnato in questa grande avventura sostenendoci con così tanto calore. E grazie alla Città di Torino e a tutti quelli che hanno creduto nel nostro progetto e lo hanno reso possibile. E’ stato un grandissimo regalo."

JAZZ CLUB – PIAZZALE VALDO FUSI

Il Jazz Club Torino è stato frequentato da circa 4mila persone che hanno potuto ascoltare il meglio del mainstream con il gruppo The JIMMY COBB ITALIAN TRIO in concerto.

CONSERVATORIO DI TORINO

Il Conservatorio Giuseppe Verdi sono stati ospitati gli eventi del settore ‘educational’.

Il workshop tenuto dai professori Juilliard School di New York è stato seguito da 60 studenti provenienti da tutta Italia e dall’estero.

CINEMA MASSIMO

Risultato buono per la rassegna cinematografica del Torino Jazz Festival: A Music Life - Film e documentari sul Jazz un progetto realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Durante i giorni di proiezione più di mille persone hanno scelto di vedere i film in cartellone.

CIRCOLO DEI LETTORI

Sold out per tutti gli appuntamenti della rassegna di eventi realizzata al Circolo dei Lettori in occasione della terza edizione del Torino Jazz Festival.

Infine, in 700 hanno partecipato ai concerti del TRAM ITINERANTE e in 500 alle mostre di ARS CAPTIVA GROOVE.

 

 

 

 
 
 
 

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