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GLI APPRENDISTI STREGONI ORA SI RITIRINO A VITA PRIVATA

Post n°40 pubblicato il 25 Giugno 2009 da npafriulivg

GLI APPRENDISTI STREGONI ORA SI RITIRINO A VITA PRIVATA

Il 'Nuovo Partito d'Azione' si è molto speso, attraverso il COMITATO PER IL NO, per far fallire il referendum ed è quindi molto soddisfatto dell'esito referendario. Adesso c'è finalmente un punto fermo per far ripartire tutte le opposizioni extraparlamentari, soprattutto la sinistra. Gli apprendisti stregoni che hanno ancora una volta cercato di imporre sistemi artificiali ed antidemocratici adesso farebbero bene a dedicarsi ai loro fatti privati e a non far più gettare soldi allo Stato per altri inutili referendum di questo tipo. Ma il risultato deve suonare come un monito anche per il PD che ha irresponsabilmente cavalcato l'onda referendaria solo per sbarazzarsi in modo fraudolento della sinistra, solo per carpire il voto altrui e nascondere così i suoi fallimenti. Ed invece col mancato quorum ne ha collezionato un altro ancora.

Nuovo Partito d'Azione - Coordinamento Nazionale

Roma 23 giugno 2009

 

 
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Fallito il “Porcellum 2”

Post n°39 pubblicato il 25 Giugno 2009 da npafriulivg

Fallito il “Porcellum 2”

L’Associazione “No al referendum elettorale” esprime viva soddisfazione per la massiccia astensione che ha fatto fallire, con il mancato raggiungimento del quorum, il disegno volto ad imporre una torsione antidemocratica al sistema politico italiano. L’imposizione del bipartitismo è stata respinta anche dagli elettori e dalle elettrici dei due partiti di maggioranza, PDL e PD, i cui leader avevano invitato a votare sì. Ogni qualvolta i cittadini vengono chiamati a decidere su questioni di democrazia, essi sostengono con molta determinazione e a grande maggioranza la Costituzione repubblicana: è accaduto nel 2006 quando venne bocciata la controriforma costituzionale di Berlusconi; oggi con il fallimento del referendum viene sancita l’inaccettabilità di stabilire le regole elettorali a colpi di maggioranza. E’ ora di riaprire un dibattito nella società per conquistare il sistema elettorale proporzionale per garantire il pluralismo democratico.

Gianni Ferrara

Presidente dell’Associazione “No al referendum elettorale”

Roma 22 giugno 2009


 
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PINO A. QUARTANA A SKY - TG24

Post n°38 pubblicato il 25 Giugno 2009 da npafriulivg

 

 

PINO A. QUARTANA A SKY - TG24

 

Oggi il Segretario Nazionale del 'Nuovo Partito d'Azione', il compagno Pino A. Quartana parteciperà negli studi televisivi di SKY TG 24 ad un dibattito sul referendum elettorale in rappresentanza del COMITATO PER IL NO.

La trasmissione andrà in onda dalle ore 14,30 alle ore 16,00 e può essere seguita in diretta collegandosi al sito internet di sky tg 24.

Nuovo Partito d'Azione

 

Roma 19 giugno 2009



 
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ELEZIONI EUROPEE

Post n°37 pubblicato il 26 Aprile 2009 da npafriulivg

Elezioni europee: l'N.P.A. ritira l'appoggio alla lista SINISTRA E LIBERTA'

IL 'NUOVO PARTITO D'AZIONE' PRENDE ATTO CHE NON SUSSISTONO PIU' LE CONDIZIONI NECESSARIE PER L'ADESIONE ALLA LISTA SINISTRA E LIBERTA' PER LE PROSSME ELEZIONI EUROPEE. NON SENZA RAMMARICO, ANNUNCIAMO CHE L'N.P.A. SI VEDE COSTRETTO A RITIRARE L'APPOGGIO POLITICO ED ELETTORALE A TALE LISTA.

Gabriele Oliviero Membro del Coordinamento nazionale N.P.A.

 
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Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da npafriulivg

 

ELEZIONI ABRUZZESI; UNA SCONFITTA TARGATA PD

 

"La coalizione di centrosinistra non ce l'ha fatta in Abruzzo a confermarsi al governo di quella regione non tanto per una irresistibile forza del centrodestra, quanto per due intrinseci fattori di debolezza strettamente interconnessi fra di loro; il Pd e l'impressionante astensionismo. La controprova sta nel fatto che la distanza fra le due coalizioni, sommando i voti di lista, è stata di poco più del 2%.

Ancora una volta, l'intero centrosinistra paga, suo malgrado, per le troppe colpe e per i troppi errori del Pd.

I volti del Pd sono stati visti in Abruzzo come i veri volti della conservazione e questo è ormai un sentimento diffuso in tutto il Centrosud, dove si moltiplicano di giorno in giorno i casi che richiamano alla 'questione morale' in casa Pd. Neanche il tempo di chiudere le urne elettorali e sul Pd sono cadute anche le due tegole di Pescara e di Potenza. Questa nuova percezione dell'elettorato d'altronde coincide perfettamente con quanto, da tanto tempo, andiamo dicendo sul Pd noi neoazionisti. Qualche speranza viene dalla leggera ripresa di tutta la sinistra. Per quanto riguarda la lista "La Sinistra" (Verdi-Sinistra Democratica), siamo molto contenti di aver accettato l'invito ad appoggiarla. Il risultato abruzzese della lista è stato più che dignitoso (2,22%) e l'apporto del 'Nuovo Partito d'Azione' ad essa si è configurato più che altro come una prova tecnica minimale di collaborazione in vista di una vera alleanza politica ed in vista altresì di ancor più impegnative competizioni elettorali, già a partire dall'immediato futuro.

In ogni caso, si è trattato di un contributo organizzativo localizzato per lo più in una zona, la Val Peligna, dove l'NPA ha condotto direttamente la campagna elettorale per conto della lista 'La Sinistra' ottenendo due buoni risultati; a Pratola Peligna col 2% ed a Raiano col 3,55%.

Sabato 20 dicembre terremo la nostra Direzione Nazionale ed in quella sede approfondiremo sia l'analisi sul voto abruzzese, sia il discorso sulle elezioni europee ed amministrative dell'anno prossimo".

 

 

NUOVO PARTITO d'AZIONE

  Ufficio Stampa nazionale

 

Roma 17 dicembre 2008



 
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Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da npafriulivg

Comunicato Stampa

Convocata la Direzione Nazionale NPA

Per il giorno 20 dicembre 2008 alle ore 14,00 presso l'Hotel Forum a Fiuggi è convocata la Direzione Nazionale del 'Nuovo Partito d'Azione' col seguente ordine del giorno;
a) Esame situazione politica generale;
b) Valutazione risultati elezioni regionali in Abruzzo;
c) Discussione nuove proposte politiche e programmatiche;
d) Predisposizione piano per le prossime elezioni amministrative ed europee del 2009;
e) Verifica stato di attuazione piano di potenziamento organizzativo del Partito;
f) Varie ed eventuali.

Data l'importanza dei lavori della prossima Direzione Nazionale si prega vivamente tutti i compagni dirigenti nazionali di essere presenti.
Alla Direzione Nazionale del 20 sarà ammesso anche un ristretto numero di iscritti e di simpatizzanti in qualità di invitati speciali.

 

Nuovo Partito d'Azione

Il Segretario Nazionale
Pino A. Quartana

 

Roma 13 dicembre 2008

 
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Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 30 Novembre 2008 da npafriulivg

Conferenza Stampa SD-Verdi-NPA  


Nei giorni scorsi presso il palazzo della
Provincia di Pescara si è tenuta una conferenza stampa per la
presentazione dei candidati della lista "La Sinistra" che concorre alle
prossime elezioni ragionali in Abruzzo. Alla conferenza hanno
partecipato la portavoce nazionale dei Verdi. Grazia Francescato,
Gianni Melilla, consigliere regionale abruzzese di Sinistra
Democratica, Marzia Morrone dei Verdi abruzzesi ed i candidati
Antonella Perlino e Domenico Presutti, quest'ultimo anche nella sua
veste di segretario regionale abruzzese del 'Nuovo Partito d'Azione'.
Antonella Perlino e Domenico Presutti sono candidati nella lista "La
Sinistra" rispettivamente nella provincia di Pescara e L'Aquila.

 


 

N.P.A. Abruzzo

 
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Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da npafriulivg

IL 'NUOVO PARTITO D'AZIONE' DAL PRESIDENTE NAPOLITANO


"Siamo molto soddisfatti dell'incontro avuto questa mattina
con il Presidente della Repubblica Napolitano che ha preso in seria
considerazione l'allarme lanciato dalle forze politiche
extraparlamentari circa il tasso di democrazia contenuto nel progetto
del PdL per le prossime europee", ha dichiarato Pino A. Quartana,
segretario nazionale del 'Nuovo Partito d'Azione', che fa
parte del 'Comitato per la Democrazia' e che era presente
stamane nella delegazione del Comitato che è stata ricevuta dal Presidente.
"Noi azionisti in modo particolare riteniamo che sia in atto un
ben studiato piano per eliminare in via apparentemente democratica le
minoranze ed ogni forma di dissenso nel Paese. E' in atto una
tendenza oligarchica che prevede che a decidere delle sorti di un
Paese estremamente complesso come l'Italia siano pochissimi
partiti ed all'interno di questi pochissime persone. Nessuna norma
allo stato attuale potrebbe vietare una tirannide
"democratica" per cui il partito di maggioranza invece di
imporre uno sbarramento al 5%, come per le europee, potrebbe
addirittura imporre come soglia per la rappresentanza parlamentare il
25% dei voti. E' ora di opporsi in modo deciso a questa
deriva".

NUOVO PARTITO d'AZIONE
Ufficio Stampa

Roma 28 ottobre 2008


il servizio sui telegiornali nazionali di oggi (tg 1 web)

http://www.tg1.rai.it/dl/consensopereuropee.tg1

 
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Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da npafriulivg

Il Nuovo partito d'Azione aderisce alla manifestazione UN'ALTRA POLITICA PER UN'ALTRA ITALIA promossa dai partiti della sinistra, condividendone obiettivi e motivazioni, ma non sarà in piazza perché i continui atteggiamenti di chiusura tenuti dai suddetti partiti verso altre forze disposte a collaborare ad una vera ed autentica rinascita della sinistra ci risultano incomprensibili.
Riteniamo che una collaborazione attiva e costruttiva, tra tutte le organizzazioni che fanno riferimento a quest'area, sia
indispensabile e non più rinviabile.
Siamo convinti e lo ribadiamo da tempo, che le divisioni sono deleterie e funzionali solo ai piani degli avversari e perseverare con questo atteggiamento non porterà la sinistra da nessuna parte se non alla definitiva morte politica.
Auspichiamo dunque che le diversità che pur esistono tra i vari
componenti, non siano un ostacolo insormontabile al dialogo e alla collaborazione con soggetti esterni all'ormai esaurita esperienza della Sinistra Arcobaleno e che possa essere positivamente accettato e valutato ogni apporto tendente a ridare forza e credibilità a questa sinistra in crisi di idee e di consenso.



Gabriele Oliviero

Coordinatore Unico della Segreteria nazionale N.P.A.

 
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Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 28 Settembre 2008 da npafriulivg

COMUNICATO STAMPA
 
INCONTRO VERDI - NPA
 

Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro, il primo, tra il partito dei Verdi ed il 'Nuovo Partito d'Azione'. Grazia Francescato, segretario nazionale dei Verdi, e Pino A. Quartana, segretario nazionale del 'Nuovo Partito d'Azione', si sono intrattenuti a colloquio per più di un'ora affrontando i principali temi dell'agenda politica, a cominciare dalla riorganizzazione della sinistra, e convergendo su numerosi punti.
L'incontro è stato molto proficuo e ha consentito di tracciare le linee di una stretta collaborazione tra i due partiti.
A conclusione del vertice Verdi-Npa, Grazia Francescato si è detta molto compiaciuta del ritorno, dopo tantissimi anni, dell'azionismo nella politica italiana attraverso il 'Nuovo Partito d'Azione' ed inoltre ha voluto anche rimarcare i suoi stretti legami di amicizia con la famiglia Rosselli.
 
Ufficio Stampa NPA
 
Roma 28 settembre 2008

 
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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 20 Settembre 2008 da npafriulivg

L’NPA AL 'TAVOLO PER LA
DEMOCRAZIA'


 
 
 

 Il Segretario Nazionale dell’NPA, Pino A. Quartana, ha partecipato in
rappresentanza del nostro Partito ad una riunione tra tutti i partiti
nazionali non rappresentati in Parlamento, che si è svolta a Roma nella
sede nazionale del Partito Socialista lo scorso 10
settembre.

Erano presenti i
vertici nazionali dei seguenti partiti; Partito Socialista con il
Segretario Nazionale Riccardo Nencini ed il Coordinatore della Segreteria
Nazionale Marco Di Lello, Verdi con il Segretario Nazionale Grazia
Francescato e con Loredana De Petris, Sinistra Democratica con Carlo
Leoni, Partito della Rifondazione Comunista con Franco Russo, Partito
Liberale Italiano con il Segretario Nazionale Stefano De Luca e Partito
Socialista Democratico Italiano con il Segretario Nazionale Domenico
Magistro, oltre ovviamente all'NPA. 
 


 

Nel corso dell’incontro è stato
deciso di dar vita ad un Tavolo Permanente per la Democrazia che si
riunirà cinque o sei volte l’anno in una località da stabilire. Questo
sarà il momento in cui i partiti non rappresentati in Parlamento
discuteranno delle riforme costituzionali, del federalismo e delle leggi
elettorali. Su questi tre argomenti Quartana nel corso del summit si è
espresso negativamente:


 

"Non possiamo scendere a patti
con questo governo che sicuramente ha intenzione di stravolgere la
Costituzione la quale più che cambiata andrebbe finalmente applicata in
tutte le sue parti. Il Federalismo non è che una trappola per cancellare
per sempre le regioni povere e del centrosud dalla civiltà europea ed
occidentale e per infrangere senza possibilità di ritorno l’unità
nazionale ed in quanto alla legge elettorale per le europee qui siamo in
presenza di una ulteriore tappa per imporre un golpismo soft e per
cancellare  i diritti civili e politici degli elettori dei partiti
piccoli e della sinistra. Detto ciò, i partiti piccoli non devono pensare
solo alla cura del proprio orticello, ma rilanciare una grande battaglia
di democrazia che possa coinvolgere anche quella marea silente composta da
milioni di astensionisti per la quale va pensata un codice del
cittadino volontariamente non votante. Si tratta di nostri connazionali
che pagano regolarmente le tasse e che non sono certo dei devianti.
Bisogna finirla di farsi imporre i temi dalla destra e di giocare di
debole rimessa; bisogna capovolgere l’agenda imposta dalle destre e
ritornare nelle piazze tutti insieme".


 

Quartana ha altresì auspicato che
parallelamente al Tavolo “trasversale” per la democrazia, aperto anche ai
partiti centristi come il PLI, il PSDI e eventualmente l’UDC,  i
partiti della sinistra istituiscano un secondo Tavolo permanente in cui
confrontarsi per ricostruire, nelle forme in cui sarà possibile, una nuova
unità delle sinistre.


 

 

 
NPA UFFICIO STAMPA 

 
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Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 04 Settembre 2008 da npafriulivg

Una legge regionale ferma la costruzione di 215 villette
Blitz di protesta anche al festival del cinema di Venezia  
"Dal Molin, niente ampliamento"
Gli Usa: il piano è morto

dal nostro inviato MASSIMO PISA





VICENZA
- Più che i comitati e i cortei, più che i ricorsi al Tar e i
preannunciati blitz alla Mostra del cinema di Venezia, poterono un
ufficio tecnico comunale e una leggina regionale. Che obbligano
l'esercito americano a cancellare il contestatissimo ampliamento della
caserma Ederle, le famigerate 215 villette da tre, quattro e cinque
stanze da costruire a ridosso dell'aeroporto Dal Molin.




E a ripensarne uno meno ampio e più frazionato, piccoli insediamenti
intorno a Vicenza sul modello della base Nato di Aviano. Il progetto
originale, infatti, avrebbe obbligato il comune di Quinto Vicentino,
5.383 abitanti a nord-est del capoluogo, a bloccare ogni nuova
costruzione per i prossimi dieci anni, in base al regolamento
urbanistico della regione Veneto governata da Giancarlo Galan,
proconsole di Berlusconi e ultrà della prima ora della base americana.


Da qui il passo indietro volontario dell'esercito a stelle e strisce.






"Quinto è morto", sentenzia l'ingegner Kambiz Razzaghi, il responsabile
dell'ampliamento della Ederle che ha annunciato il passo indietro
sull'edizione online del quotidiano Stars and Stripes, il giornale
dell'Us Army per i soldati stanziati in Europa e nel Pacifico. Dove,
curiosamente, in home page campeggia l'annuncio dell'esercito per il
reclutamento di nuove truppe in Germania e a Vicenza. "Le leggi del
posto salvaguardano le aree agricole dagli insediamenti urbani - spiega
Razzaghi - e se il consiglio comunale di Quinto avesse dato il via
libera, avrebbero superato la loro quota di costruzioni per i prossimi
dieci anni. Nessun cittadino si sarebbe potuto costruire la casa. Loro
non volevano, i nostri contractor italiani nemmeno e così è saltato
tutto".





Colpa di un progetto, quello per l'ingrandimento del quartier generale
della 173ª Brigata aerea americana, concepito con regolamenti diversi.
Scartata la ricerca di una zona alternativa, visto che i regolamenti
riguardano l'intero Veneto e che i lavori della Ederle 2 non erano
ancora partiti, si è quindi deciso di adottare il modello Aviano, dove
oltre una ventina di piccoli insediamenti sono sparpagliati nei comuni
limitrofi.







La retromarcia promette di ridar fiato al Comitato "No Dal Molin",
fiaccato dalla sentenza del Consiglio di Stato di fine luglio, aveva
dato il via libera ai lavori smentendo una sentenza del Tar del Veneto
e svuotando di significato il referendum consultivo annunciato dal
sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd) per il 5 ottobre. E rischia di
cambiare anche il calendario delle proteste: per sabato i comitati
avevano annunciato il via di un "campeggio nazionale" intorno alla
Ederle, sorta di presidio per impedire l'avvio dei lavori.





E oggi una delegazione dei No-Dal Molin è attesa al Lido di Venezia per
consegnare al commissario governativo alla base Paolo Costa il Premio
Attila d'oro "come miglior devastatore di territori". L'ennesima
polemica, l'ultima di quattro anni di battaglie, pareri governativi e
carte bollate.





Costa ha già fatto sapere che "grazie al riutilizzo di edifici già
esistenti, la base americana si amplierà conservando il più grande
spazio verde vicentino che precedenti soluzioni volevano sacrificare".
Il ritiro americano cancella tutto.









(4 settembre 2008)

Fonte: La Repubblica

 
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DA CHE PULPITO...

Post n°26 pubblicato il 04 Settembre 2008 da npafriulivg

Da Brescia a Reggio Calabria
Così la Gelmini diventò avvocato
L'esame di abilitazione all'albo nel 2001.
Il ministro dell'Istruzione: «Dovevo lavorare subito»

Novantatré per cento di ammessi agli orali! Come resistere alla
tentazione? E così, tra i furbetti che nel 2001 scesero dal profondo
Nord a fare gli esami da avvocato a Reggio Calabria si infilò anche
Mariastella Gelmini. Ignara delle polemiche che, nelle vesti di
ministro, avrebbe sollevato con i (giusti) sermoni sulla necessità di
ripristinare il merito e la denuncia delle condizioni in cui versano le
scuole meridionali. Scuole disastrose in tutte le classifiche
«scientifiche» internazionali a dispetto della generosità con cui a
fine anno vengono quasi tutti promossi.



La notizia, stupefacente proprio per lo strascico di polemiche sulla preparazione,
la permissività, la necessità di corsi di aggiornamento, il bagaglio
culturale dei professori del Mezzogiorno, polemiche che hanno visto
battagliare, sull'uno o sull'altro fronte, gran parte delle
intelligenze italiane, è stata data nella sua rubrica su laStampa.it da
Flavia Amabile. La reazione degli internauti che l'hanno intercettata è
facile da immaginare. Una per tutti, quella di Peppino Calabrese: «Un
po' di dignità ministro: si dimetta!!» Direte: possibile che sia tutto
vero? La risposta è nello stesso blog della giornalista. Dove la
Gelmini ammette. E spiega le sue ragioni.



Un passo indietro. È il 2001. Mariastella, astro nascente di Forza Italia, presidente
del consiglio comunale di Desenzano ma non ancora lanciata come
assessore al Territorio della provincia di Brescia, consigliere
regionale lombarda, coordinatrice azzurra per la Lombardia, è una
giovane e ambiziosa laureata in giurisprudenza che deve affrontare uno
dei passaggi più delicati: l'esame di Stato.



Per diventare avvocati, infatti, non basta la laurea. Occorre
iscriversi all'albo dei praticanti procuratori, passare due anni nello
studio di un avvocato, «battere» i tribunali per accumulare esperienza,
raccogliere via via su un libretto i timbri dei cancellieri che
accertino l'effettiva frequenza alle udienze e infine superare appunto
l'esame indetto anno per anno nelle sedi regionali delle corti
d'Appello con una prova scritta (tre temi: diritto penale, civile e
pratica di atti giudiziari) e una (successiva) prova orale. Un ostacolo
vero. Sul quale si infrangono le speranze, mediamente, della metà dei
concorrenti. La media nazionale, però, vale e non vale.
Tradizionalmente ostico in larga parte delle sedi settentrionali, con
picchi del 94% di respinti, l'esame è infatti facile o addirittura
facilissimo in alcune sedi meridionali.



Un esempio? Catanzaro. Dove negli anni Novanta l'«esamificio» diventa via via una industria.
I circa 250 posti nei cinque alberghi cittadini vengono bloccati con
mesi d'anticipo, nascono bed&breakfast per accogliere i pellegrini
giudiziari, riaprono in pieno inverno i villaggi sulla costa che a
volte propongono un pacchetto «all-included»: camera, colazione, cena e
minibus andata ritorno per la sede dell'esame.
Ma proprio alla
vigilia del turno della Gelmini scoppia lo scandalo dell'esame
taroccato nella sede d'Appello catanzarese. Inchiesta della
magistratura: come hanno fatto 2.295 su 2.301 partecipanti, a fare
esattamente lo stesso identico compito perfino, in tantissimi casi, con
lo stesso errore («recisamente» al posto di «precisamente», con la «p»
iniziale cancellata) come se si fosse corretto al volo chi stava
dettando la soluzione? Polemiche roventi. Commissari in trincea: «I
candidati — giura il presidente della «corte» forense Francesco Granata
— avevano perso qualsiasi autocontrollo, erano come impazziti». «Come
vuole che sia andata? — spiega anonimamente una dei concorrenti
imbroglioni —. Entra un commissario e fa: "Scrivete". E comincia a
dettare il tema. Bello e fatto. Piano piano. Per dar modo a tutti di
non perdere il filo».



Le polemiche si trascinano per mesi e mesi al punto che il governo Berlusconi non
vede alternative: occorre riformare il sistema con cui si fanno questi
esami. Un paio di anni e nel 2003 verrà varata, per le sessioni
successive, una nuova regola: gli esami saranno giudicati estraendo a
sorte le commissioni così che i compiti pugliesi possano essere
corretti in Liguria o quelli sardi in Friuli e così via. Riforma
sacrosanta. Che già al primo anno rovescerà tradizioni consolidate: gli
aspiranti avvocati lombardi ad esempio, valutati da commissari d'esame
napoletani, vedranno la loro quota di idonei raddoppiare dal 30 al 69%.
Per
contro, i messinesi esaminati a Brescia saranno falciati del 34% o i
reggini ad Ancona del 37%. Quanto a Catanzaro, dopo certi record
arrivati al 94% di promossi, ecco il crollo: un quinto degli ammessi
precedenti.



In quei mesi di tormenti a cavallo tra il 2000 e il 2001 la Gelmini si trova dunque a scegliere,
spiegherà a Flavia Amabile: «La mia famiglia non poteva permettersi di
mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre era un agricoltore.
Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame per
ottenere l'abilitazione alla professione». Quindi? «La sensazione era
che esistesse un tetto del 30% che comprendeva i figli di avvocati e
altri pochi fortunati che riuscivano ogni anno a superare l'esame. Per
gli altri, nulla. C'era una logica di casta, per fortuna poi modificata
perché il sistema è stato completamente rivisto». E così, «insieme con
altri 30-40 amici molto demotivati da questa situazione, abbiamo deciso
di andare a fare l'esame a Reggio Calabria».
I risultati della
sessione del 2000, del resto, erano incoraggianti. Nonostante lo
scoppio dello scandalo, nel capoluogo calabrese c'era stato il primato
italiano di ammessi agli orali: 93,4%. Il triplo che nella Brescia
della Gelmini (31,7) o a Milano (28,1), il quadruplo che ad Ancona.
Idonei finali: 87% degli iscritti iniziali. Contro il 28% di Brescia,
il 23,1% di Milano, il 17% di Firenze. Totale: 806 idonei. Cinque volte
e mezzo quelli di Brescia: 144. Quanti Marche, Umbria, Basilicata,
Trentino, Abruzzo, Sardegna e Friuli Venezia Giulia messi insieme.



Insomma, la tentazione era forte. Spiega il ministro dell'Istruzione:
«Molti ragazzi andavano lì e abbiamo deciso di farlo anche noi». Del
resto, aggiunge, lei ha «una lunga consuetudine con il Sud. Una parte
della mia famiglia ha parenti in Cilento». Certo, è a quasi cinquecento
chilometri da Reggio. Ma sempre Mezzogiorno è. E l'esame? Com'è stato
l'esame? «Assolutamente regolare». Non severissimo, diciamo, neppure in
quella sessione. Quasi 57% di ammessi agli orali. Il doppio che a Roma
o a Milano. Quasi il triplo che a Brescia. Dietro soltanto la solita
Catanzaro, Caltanissetta, Salerno. Così facevan tutti, dice Mariastella
Gelmini. Da oggi, dopo la scoperta che anche lei si è infilata tra i
furbetti che cercavano l'esame facile, le sarà però un po' più
difficile invocare il ripristino del merito, della severità,
dell'importanza educativa di una scuola che sappia farsi rispettare.
Tutte battaglie giuste. Giustissime. Ma anche chi condivide le scelte
sul grembiule, sul sette in condotta, sull'imposizione dell'educazione
civica e perfino sulla necessità di mettere mano con coraggio alla
scuola a partire da quella meridionale, non può che chiedersi: non
sarebbero battaglie meno difficili se perfino chi le ingaggia non
avesse cercato la scorciatoia facile?

Gian Antonio Stella

 
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Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 30 Agosto 2008 da npafriulivg

Il Prezzo dei generi di prima necessità deve essere bloccato!


Assistiamo sempre più preoccupati alla diffusione di dati allarmanti
sul continuo ed incontrollato aumento dei prezzi al consumo dei generi
di prima necessità che si ripercuote con effetti devastanti sulla
qualità della vita, soprattutto delle fasce più deboli della
popolazione italiana.

Il Nuovo Partito d'Azione, da molti mesi impegnato in una campagna
di sensibilizzazione in varie città italiane contro l'aumento
indiscriminato ed ingiustificato dei prezzi, chiede al governo di
stilare un paniere di generi alimentari di prima necessità a prezzo
controllato e stabilizzato che non risenta degli effetti della
speculazione.

Pane, pasta, latte sono alimenti fondamentali e non devono diventare un
lusso a causa delle dinamiche sfavorevoli di un mercato interessato
solo al profitto.

Le difficoltà di sopravvivenza che ormai affliggono vasti strati di
cittadini non possono più essere ignorate e devono essere poste al
vertice dell'agenda politica.

Auspichiamo che il governo la smetta di impiegare energie in
discutibilissime leggi ad personam e cominci finalmente ad attivarsi
rapidamente per risolvere i veri problemi di questo paese.



Gabriele Oliviero


Coordinatore Unico della Segreteria Nazionale N.P.A.

 
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Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 12 Agosto 2008 da npafriulivg










Sicurezza, Cgil-Cisl-Uil Fvg sollecitano un’intesa in vista della Finanziaria regionale 2009







«Più fondi sulla prevenzione degli infortuni»
«Accelerare
il percorso di attuazione del testo unico sulla sicurezza approvato lo
scorso aprile dal Parlamento, riorganizzando e rafforzando le strutture
delle Aziende sanitarie deputate alla sicurezza nei luoghi di lavoro,
che si trovano oggi in uno stato di enorme difficoltà operativa».

Questa la richiesta avanzata dalle segreterie
regionali di Cgil, Cisl e Uil alla Giunta regionale e all’assessore
alla Sanità con riferimento alla programmazione sanitaria per il 2009.
«La lieve riduzione degli infortuni registrata nel 2007 –
scrivono in una nota unitaria delle segreterie regionali Giuliana
Pigozzo, Maurizio Cappellin e Fernando Della Ricca – non consente di
abbassare la guardia. Gli infortuni sono calati solo dello 0,6%, contro
il -3,1% registrato a livello nazionale, mentre le malattie
professionali risultano addirittura in crescita, con un incremento del
10% tra il 2007 e il 2006. La virtuosità di un’amministrazione
regionale non si misura solo dagli avanzi di amministrazione ma anche e
soprattutto dai risultati che ottiene: tra questi la sicurezza e la
salute sul lavoro assumono per il sindacato una primaria importanza».
I sindacati, in particolare, invocano «una verifica puntuale
dello stato di attuazione delle normative regionali e degli strumenti
di programmazione approvati negli ultimi anni, per individuare e
rimuovere le cause della loro mancata applicazione». Una richiesta,
questa, che si riferisce in particolare alle delibere approvate nel
2001 e nel 2006 dalla Giunta regionale in materia di rafforzamento
degli organici dei servizi di prevenzione e vigilanza delle Aziende
sanitarie. «Lo scopo – scrivono ancora Cgil, Cisl e Uil – è di arrivare
alla definizione di un’intesa propedeutica alla programmazione
sanitaria e alla finanziaria regionale per il 2009». A supporto di tale
richiesta, i sindacati mettono a confronto la spesa in prevenzione del
Friuli Venezia Giulia, lo 0,3% del bilancio sanitario regionale, con
quella di altre regioni, dove tale percentuale supera lo 0,8%, e con la
quota obiettivo del 2% prevista dal Patto per la Salute, stipulato lo
scorso anno tra le Regioni e il Governo.
Pigozzo, Cappellin e Della Ricca reclamano interventi in linea
con la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, recentemente
avviata dall’Unione Europea con l’obiettivo di promuovere un approccio
innovativo tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
«L’iniziativa comunitaria – scrivono – sollecita l’impegno diretto di
tutti i soggetti istituzionali. Questo vale a maggior ragione per
l’Italia, dove l’incidenza degli infortuni e delle morti sul lavoro si
conferma purtroppo superiore alla media europea, come evidenziato da
una recente indagine del Censis».

Lunedì, 11 Agosto 2008 - 11:16
fonte: http://www.friulinews.it/index.php

 
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Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 02 Agosto 2008 da npafriulivg

COMUNICATO STAMPA

Strage alla stazione di Bologna, una ferita ancora aperta

A quasi 30 anni dal giorno delle strage alla stazione di Bologna
avvenuta il 2 agosto 1980, constatiamo ancora con rammarico che molti
dei punti oscuri di questo triste episodio della storia italiana sono
lontani dall'essere chiariti.

I palesi depistaggi delle indagini, l'incapacità di individuarne
mandanti e motivazioni sono, assieme alle altre innumerevoli “Stragi di
stato”, macchie indelebili sulla coscienza di questo paese e in quella
di quanti, in quegli anni, avevano il compito ed il dovere di fare
piena luce su cause e responsabilità.

Il Nuovo Partito d'Azione continuerà a chiedere con forza,
l'abolizione del segreto di stato per i reati di strage e terrorismo
(punto 20 del programma N.P.A.), considerandola come una premessa
indispensabile all'accertamento della verità ed al trionfo della
giustizia, ed esprime la solidarietà di tutti i suoi dirigenti,
iscritti e simpatizzanti, all'Associazione tra i familiari delle
vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.






Gabriele Oliviero



Coordinatore Unico della Segreteria Nazionale N.P.A.



www.nuovopartitodazione.it

 
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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 10 Luglio 2008 da npafriulivg

Caro Di Pietro, chi è causa del suo male pianga se stesso!

Anche questa volta era convinto che usando la sua consueta spregiudicatezza sarebbe riuscito, per l'ennesima volta, a fare il colpaccio.
Tutti dovrebbero sapere che chi gioca continuamente con il fuoco prima o poi finisce per bruciarsi e questa volta è toccato proprio a lui, ad Antonio Di Pietro.
L'obiettivo dichiarato era quello di galvanizzare le folle utilizzando l'unica arma che possiede e che gli ha portato frutto, quella dell'antiberlusconismo e invece il destino bizzarro che gli combina?
Lo ha trascinato in una frazione di secondo dalle stelle alle stalle!
Era arrivato a Piazza Navona con il piglio del conquistatore e ne è uscito abbacchiato come un cane bastonato che si lecca le ferite.
Un vecchio adagio recita: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” e il male che affligge l'ex P.M. in queste ore è tutto merito suo.
La premiata ditta dell'antipolitica gli ha tirato un colpo basso, un vero scherzo da prete, proprio a lui che è molto più acconcio alle gozzoviglie dei curati di campagna che ai modi raffinati e cardinalizi dei politici di Roma Capitale.
Ahimè, ha dovuto accorgersi a suo danno che non è possibile tenere il piede contemporaneamente nella scarpa della politica e in quella dell'antipolitica e che gli equilibrismi nati dalla furbizia, prima o poi ti fanno cadere rovinosamente.
Usare l'insulto come arma politica non porta lontano ed è sempre pericoloso usarla... evidentemente pensava di poter tenere a freno le lingue dei molti partner che da sempre gli sono solidali e invece la situazione gli è sfuggita di mano fino a fargli fare una figuraccia eclatante.
Caro Di Pietro, quando ti deciderai a fare davvero politica? Quelle viste fino ad ora sono sparate alla Masaniello troppo facili e inconcludenti... Caro mio, al governo ci sei stato, hai fatto anche il ministro, perchè non hai (o non avete) fatto nulla per risolvere allora le questioni che oggi ti fanno tanto sbraitare? Perchè, per esempio non ti sei dimesso da ministro o hai tolto la tua fiducia al governo Prodi quando ha approvato l'indulto? Non era forse un provvedimento di pari gravità a quelli proposti da Berlusconi oggi? Anche allora facesti la tua solita manfrina, ma poi tornasti a rimetterti la giacca da ministro come se nulla fosse accaduto. Anche allora l'unica cosa che sapesti produrre abbondantemente furono le chiacchiere inutili e vuote. Sai propinare solo questo agli elettori?
Il paese vive una crisi profonda e ha bisogno di risposte concrete, non di comici che fanno i politici e di politici che fanno i comici.
Gabriele Oliviero

 
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comunicazione dalla segreteria nazionale

Post n°20 pubblicato il 09 Luglio 2008 da npafriulivg

Primo Congresso Nazionale del Partito Socialista

Voglio unirmi ai ringraziamenti al neosegretario Nencini per il cortese invito rivoltoci, augurandogli un sereno e proficuo lavoro.
La presenza dell'N.P.A. a questo evento, non è solo l'ennesima conferma della crescente importanza e dell'accreditamento che il nostro partito riesce ad ottenere ormai ai livelli più alti della politica, ma quello che più conta è la possibilità di aprire canali di dialogo e di confronto affinchè la sinistra riformista in particolare, e il centrosinistra in generale, possano trovare una via d'uscita dalle secche in cui si sono cacciati dopo le ultime elezioni.
Secondo noi è necessario un riassemblamento di area tra i vari soggetti grandi o piccoli che la compongono, in modo da poter dare vita ad un piano di lavoro comune che porti alla possibilità di gettare le basi per una reale e concreta alternanza democratica negli anni futuri.
Nel discorso che il nostro Segretario ha pronunciato, si fa esplicito riferimento a questo improcastinabile compito a cui tutti sono chiamati, sottolineando le responsabilità politiche di coloro che hanno condotto a questa situazione.
A nostro parere è necessaria una vera e cruda operazione chirurgica che porti alla sostituzione dei vertici del PD primo fra tutti il Segretario Walter Veltroni, la cui opera dissennata e fallimentare ha ottenuto il duplice scopo di contribuire in maniera determinante alla scomparsa dal parlamento di tutti i partiti collocati alla sinistra del PD e consegnare su un piatto d'argento la vittoria elettorale a Berlusconi.
Mi si consenta un'ulteriore e personale dichiarazione.
I risultati elettorali erano ampiamente prevedibili e solo una grave miopia politica ha permesso al PD e agli alleati di I.D.V. di scegliere la strada che hanno imboccato. Così facendo, ripeto, non solo hanno condannato all'uscita di scena la sinistra, ma hanno chiaramente favorito, oserei dire contribuito, alla schiacciante vittoria berlusconiana.
Dopo la disastrosa esperienza del governo Prodi era immaginabile che il centrodestra avrebbe vinto, ma alla fine è riuscito a stravincere grazie alle scelte di Veltroni e Di Pietro che hanno lavorato soprattutto per l'eliminazione della sinistra piuttosto che per arginare la valanga Berlusconi.
Non riesco a capacitarmi di come oggi, a due mesi dalle elezioni, si possa avere la spudoratezza di scendere in piazza o raccogliere firme per petizioni inutili e folkloristiche contro il governo che ha ottenuto i numeri che può vantare grazie all'aiuto, tutt'altro che involontario, di quelli che oggi sbraitano contro il suo operato.
Il personaggio Berlusconi era ben conosciuto e sarebbe stata necessaria una campagna elettorale comune e collettiva di tutto il centrosinistra per contenerne il dilagamento.
Forse la sconfitta sarebbe arrivata lo stesso, ma non avrebbe certo assunto i caratteri della disfatta. Veltroni e Di Pietro hanno deciso di correre da soli consegnando consapevolmente le carte migliori al cavaliere e oggi gridano allo scandalo ed al pericolo antidemocratico.
Questo pericolo, ammesso che vi sia, è lo stesso da 15 anni ed un politico accorto avrebbe preso le necessarie contromisure, non favorito l'avversario con le sue scelte scellerate.
Sembra ridicolo ma è così, quelli che hanno fatto stravincere Berlusconi, ora si innalzano a paladini della libertà e a fustigatori del tiranno...

Gabriele Oliviero

 
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Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 08 Luglio 2008 da npafriulivg

 

COMUNICATO STAMPA 

 

Una delegazione del 'Nuovo Partito d'Azione', composta dal Segretario Nazionale Pino A. Quartana, dal Coordinatore della Segreteria Nazionale, Gabriele Oliviero, dai membri della Direzione Nazionale, Domenico Presutti e Mary Balzano, ha preso parte, in qualità di ospite, al Congresso Nazionale del Partito Socialista. Durante i lavori, svoltisi a Montecatini Terme, il Segretario Nazionale NPA ha tenuto un intervento nel corso del quale ha portato il saluto di tutti gli azionisti italiani ai compagni socialisti con i quali esistono radici e legami comuni sin dai tempi del movimento di "Giustizia e Libertà".

 

  NUOVO PARTITO d'AZIONE

   Ufficio Stampa nazionale

 

Roma 7/7/2008

www.nuovopartitodazione.it

 Partiti e gli altri ospiti che sono intervenuti al Congresso PS a Montecatini Terme;

 

                                     PARTITI STRANIERI

 

PSE (Martin Schultz - Presidente Gruppo Partito Socialista Europeo)

 

                                      PARTITI ITALIANI

 

UDC  (Casini - Cesa - Presidente e Segretario UDC)

PD    (Walter Veltroni - Segretario Nazionale Partito Democratico)

PR    (Antonella Casu - Segretaria Nazionale Radicali Italiani)

IDV   (Fabio Evangelista - Vice Capogruppo alla Camera)

PSDI (Mimmo Magistro - Segretario Nazionale)

SD    (Pasqualina Napoletano - Capogruppo Parlamento Europeo)

NPSI (Stefano Caldoro - Segretario Nazionale)

NPA  (Pino A. Quartana - Segretario Nazionale)

 

                                        ASSOCIAZIONI

 

Associazione Critica Liberale (Jim Cassano)

ANPI (Associazione Partigiani)

Vittime del Terrorismo

 
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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 03 Luglio 2008 da npafriulivg

LE IMPRONTE DIGITALI DEI BAMBINI ROM
Una nota del Segretario Nazionale NPA,

Pino A. Quartana

Non ho capito bene se l'accusa di razzismo mossa da più parti del centrosinistra alla decisione del governo Berlusconi di procedere alla schedatura dei bambini rom nasca dal fatto che il provvedimento di Maroni intende rivolgersi solo a minori, per giunta rom, e quindi configurerebbe una discriminazione razziale oppure perché si ritiene contrario alla dignità umana il fatto in sé di rilevare delle impronte. Se fosse la seconda ipotesi quella vera allora si tratterebbe di una opposizione del tutto insensata, in quanto il rilievo delle impronte fa parte dell'attività ordinaria delle polizie di tutto il mondo. Non resta quindi che la prima ipotesi. Dico subito che in tal caso coloro che si oppongono da sinistra e da settori del mondo cattolico (vedi la rivista 'Famiglia Cristiana') hanno ragione. Il guaio però è che lanciata l'accusa di razzismo buona parte del centrosinistra ritiene di aver risolto tutti i problemi oppure ritiene che i problemi della sicurezza siano una invenzione propagandistica della destra. Così non fa altro però che confermare la sua miopia, pagata molto caramente alle scorse elezioni. Questo atteggiamento 'buonista' ed irresponsabile è poi quello che legittima l'accusa che viene rivolta dall'attuale maggioranza verso ampi settori del centrosinistra, accusati di parteggiare sempre per la microcriminalità. Questi settori del centrosinistra sempre prontissimi a sventare qualsiasi attentato ai sacrosanti diritti dei cosiddetti 'diversi', però si disinteressano sempre dei non meno sacrosanti diritti di chi viene quotidianamente derubato o scippato. Ci si limita a denunciare il razzismo, senza mai proporre nulla in tema di sicurezza. Noi azionisti siamo per una sinistra diversa anche in questo campo, una sinistra che sappia conciliare solidarietà e sicurezza senza cadere nel razzismo, ma neppure nello stolido 'buonismo', che è una delle rovine della sinistra. Il caso in questione ce ne dà l'opportunità. Ci dà l'opportunità anche di proporre una soluzione che faccia conciliare il massimo di efficacia investigativa e di prevenzione del crimine con il massimo di democraticità, ben sapendo che quest'ultima non può ammettere preconcette discriminazioni basate sulla razza. C'è una soluzione che assicura anche l'estrinsecazione del più alto concetto di democrazia che si possa concepire nel settore della sicurezza ed è precisamente quella di rilevare le impronte di tutti, senza alcuna esclusione, dal Presidente della Repubblica fino all'ultimo clandestino irregolare e fuorilegge. Siamo disposti, se necessario e se richiestoci, anche a dare personalmente l'esempio. Io ed altri dirigenti del 'Nuovo Partito d'Azione' ci offriamo volontari. E' una sfida che lanciamo a tutti, non solo alla sinistra "buonista". Ma, chissà perché?, già siamo pronti a giurare che questa iper-democratica opzione non piacerà né a questo, né a quello perché in realtà questa insostenibile situazione della sicurezza fa cinicamente comodo a molti, sia ai "buonisti" che ai "cattivisti".

 
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