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Creato da: TomcatUSA il 15/08/2006
Fatti e situazioni di un Italiano in Cina

 

 
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Eh... Beato te...

Post n°156 pubblicato il 14 Luglio 2009 da TomcatUSA
Foto di TomcatUSA

Durante la mia recente visita in Italia molti colleghi, amici e conoscenti  chiedendomi della Cina e di cosa faccio qui alla fine concludevano sospirando con un - «Eh… Beato te!!!... »-  e poi, come si fa di solito in questi casi, continuavano con una frase che specificava perché secondo loro ero “beato”. La frase completa più gettonata era

-«Eh… Beato te!!! Che vivi in Cina…»

Curiosamente però  la più parte degli interlocutori si affrettava ad aggiungere:

-«Eh… ma io non ci sarei mica mai andato in Cina però…»- aggiungendo sempre una motivazione del tipo «Troppo lontano!!!» oppure «Troppo diverso!!!» oppure «Troppo difficile!!!»

Per cui mi ritrovavo a pensare: «Ma sono veramente Beato o no??». Perché la cosa è un po’ contraddittoria… come è possibile che qualcuno mi dica che sono “beato” perché vivo in Cina però allo stesso tempo lui in Cina non ci andrebbe mai nemmeno come turista?? Mi sta dicendo che sono “Beato” ma in realtà mi compatisce?? Forse è proprio così…

-«Eh… beato te che vivi in Cina… chissà quante cose che vedi…»
-«Indubbiamente vedo tante cose… ma le vedresti anche tu se venissi qui…»
-«Ma sei matto?? Io in Cina?? Non ci penso neanche… per me è un problema cambiare quartiere nella stessa città…»
-«E allora direi proprio che l’ipotesi Cina è da escludere… le cose che vedo io tu non le puoi vedere… se vuoi ti mando delle foto…»

Un’altra versione è:

-«Eh… Beato te che vivi in Cina… fosse per me partirei subito anch’io ma…  sai com’è… mia moglie… con lei è una cosa improponibile…»
In altre parole è la solita palla al piede della moglie che tarpa le ali al consorte impedendogli di librarsi nell’aria e fare in modo che il suo destino si compia… Ma è proprio così?? O per qualcuno è solo una scusa??

-«Eh… Beato te che vivi in Cina… e tua moglie e i tuoi figli?? Dove sono??»
-«In Cina con me…»
-«Cosa?? In Cina con te?? Poveretti… Sei veramente senza cuore… io non li avrei mai portati in Cina a mangiare cavallette…»
Fermo restando che, in tre anni di Cina, non mi risulta che nessuno dei miei familiari sia mai stato costretto a mangiare cavallette, se vivere in Cina vuol dire essere “Beati”  perché il condividere questa “Beatificazione” con le persone che più ti stanno vicino suscita tanto sconcerto??

-«Eh… Beato te che lavori in Cina… bella esperienza… ma alla fine quelli che come te sono costretti ad andare in Cina sono quelli che non trovano lavoro qui Italia…» frase questa un po’ ambigua che alle volte potrebbe suggerire che tu non sia proprio una cima… in altre parole, come ho già detto in passato, ti stanno dicendo che sei in Cina a fare un campionato di serie B perché se tu facessi quello di serie A in Italia saresti destinato a retrocedere… Il che contrasterebbe con quello che mi è stato ripetuto fino alla noia negli ultimi mesi ovvero che al momento ero troppo qualificato per rimanere in Italia… ma può essere che si trattasse solo di una pietosa bugia…

-«Eh… beato te che vivi in Cina… Hai visto qui in Italia come siamo ridotti??»
Mah…  forse mi sbaglio ma da quel poco che ho potuto vedere in questa ultima settimana, nonostante quello che si legge sui giornali, al momento in Italia non si vive affatto male… Ho visto centri commerciali pieni, supermercati di marca con la fila alle casse (cosa che non ho visto nei discount), file di persone in attesa di entrare in una agenzia di viaggio. Alla fine tutto sommato la qualità della vita che c’è in Italia non è poi così male come alle volte ci raccontiamo…

-«Eh… Beato te che vivi in Cina… Ma che cosa hai dovuto fare per andare a lavorare lì??» sottointendendo con vari ammiccamenti che evidentemente per arrivare in Cina io abbia dovuto dispensare favori per lo più di natura sessuale a non si sa bene chi… cosa che di per sé è piuttosto inverosimile…  che razza di favori sessuali avrei mai potuto dispensare?? Basta chiedere un po’ in giro a chi mi conosce anche solo di vista per escludere tassativamente che qualcuno possa essere interessato a ricevere favori sessuali da me…  oltretutto con la certezza quasi assoluta di recevere una prestazione approssimativa e di bassa qualità… E probabilmente questo è il vero problema ovvero sono finito qui perché la mia performance non è stata particolarmente esaltante e quindi con un punteggio basso si finisce in Cina… Avessi fatto meglio magari adesso sarei  a lavorare alle Maldive…

-«Eh… Beato te che vivi in Cina… Certo che passare dagli Stati Uniti alla Cina deve essere stato un bello chock… ma cosa è successo??»
A questo punto, considerando il punto precedente, cosa sia successo è piuttosto chiaro… nove anni fa ero decisamente più bello, giovane e prestante mentre adesso l’età si fa sentire per cui, pur con tutto l’impegno possibile, sono riuscito ad ottenere solo di andare in Cina… la cosa triste è che temo che la cosa andrà inevitabilmente peggiorando… Non mi stupirei se tra qualche anno mi dovessi ritrovare nel Bangladesh…

Per cui, caro lettore,  alla fine ancora non ho capito se quando mi dicono «Eh… Beato te…» in realtà quello che si intende è più simile a quello che mi dice spesso mia Madre (…Mia Matre…) la quale, quando secondo lei dico o faccio una fesseria, da sempre mi dice «Eh… Beato te… che non capisci niente…» volendo significare che alla fine sto meglio io che nella mia beata incoscenza non mi rendo veramente conto di cosa succede attorno a me e di come stanno effettivamente le cose…  Forse è proprio così… Io credo di star bene qui in Cina ma solo perché non ho sufficiente coscienza da rendermi conto che in realtà dovrei stare malissimo…

 
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