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Creato da: ilpasquino.controinf il 02/01/2012
giornale di controinformazione

Messaggi di Aprile 2015

 

La bella addormentata ed i dieci espulsi

Post n°709 pubblicato il 20 Aprile 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Quella che si prefigura come una vera e propria offesa alla carta Costituzionale e al diritto primo dei cittadini di esprimere, con le proprie preferenze, la propria rappresentanza politica si tinge dell’ennesimo prova di forza di Renzi verso quella minoranza PD che tanto blatera, ma nulla fa, attaccata com’è alla poltrona.

Vengono espulsi (sostituiti), nella commissione parlamentare sull’ Italicum (Affari Costituzionali), i rappresentanti delle divise “battagliere” minoranze del partito di Renzi, imponendo, di fatto, il testo della riforma della legge elettorale, varato e voluto dalla maggioranza PD, impedendo, così, qualsiasi modifica a quell’ingiuria, a quell’attacco alla democrazia, a quel colpo di Stato progettato da Napolitano ed attuato dal peggior governo dell’era repubblicana.

Ora si passa alle solite minacce incrociate (fiducia e voto contrario) tra chi sa di tenere in pugno il suo partito con lo spettro di nuove elezioni che taglierebbero le gambe, e gli stipendi, a molti di loro, e chi bluffa, sapendo di essere perdente in questo campo, minacciando un’ improbabile caduta di un governo illegittimo dal suo primo vagito.

Il tutto si gioca, come sempre, sulla pelle di un’intera nazione al collasso, con sanità e scuola pubblica devastate da decreti che mirano alla loro graduale cancellazione, con un impoverimento ormai sempre più diffuso ed una corruzione tanto radicata da poter essere combattuta solo cancellando, di netto, tutta l’attuale classe dirigente italiana, politica, imprenditoriale ed economica.

E’ il crepuscolo di una democrazia morente, soffocata dalle spire di caste senza freni e senza vergogna, presuntuosa ed arrogante, incapace di dare risposte serie a tutte le emergenze che attraversano il paese, di esprimere una propria posizione su quanto accade nel nostro mare mediterraneo, ormai tomba di un olocausto voluto da un ‘unione europea massacratrice dei propri popoli e di quelli che fuggono da fame e guerre.

Il PD, nel suo trasformarsi da partito di opposizione a partito unico, simil fascista, è l’ espressione politica di questa decadenza morale e materiale, macerie che ne stanno soffocando valori ed identità, storia e cultura.

Una bella addormentata, avvelenata dal bacio del principe azzurro abusivo, consuma i suoi ultimi respiri… in quelle aule ne stanno constatando la morte.

 
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Restiamo umani

Post n°708 pubblicato il 19 Aprile 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Mi tornano in mente, in questi giorni di tragedie, le parole di Vittorio Arrigoni: “Restiamo umani”.

Umano non è far morire chi scappa dalla fame e dalla guerra, non è impoverire continenti interi, meno che meno distruggere l’economia; umano non è girare la testa altrove sull’enorme numero di suicidi per una crisi economica voluta dai “Draghi” delle banche, neanche non riuscire a vedere la disperazione delle famiglie e degli anziani ridotti alla fame; umano non è credere che il colore della pelle o l’appartenenza ad una altra religione o nazione sia un motivo sufficiente per ucciderti, per ghettizzarti, per additarti a nemico od amico.

Di umano, nei vertici politici e finanziari dei cosiddetti paesi democratici, non è rimasto nulla, se non la paura che ha dimostrato l’affamatore di intere nazioni alla vista dei coriandoli di chi lo contestava.

Proprio per questo il messaggio di Vittorio era forte, andava ben oltre quel sentire imposto che vuole i bianchi nemici dei neri, i mussulmani trucidatori dei cristiani, gli europei avversi agli africani, il Nord contro il Sud, in quella lotta tra poveri che lascia vincenti e ricchi chi brucia democrazia e morale per i propri interessi, contrapposti a quelli dei popoli.

Restiamo umani, ritroviamo nei sorrisi di chi approda sulle nostre coste quel senso della felicità che abbiamo perso, riconosciamo in quegli occhi ed in quelle lacrime le sofferenze che noi stessi patiamo, di cui noi stessi siamo vittime.

Su quei barconi non viaggiano solo i “disperati” che fuggono da un’Africa ridotta alla fame ed alla guerra dai “democratici governi” occidentali, con loro “viaggiano” quei milioni di persone dell’Europa occidentale private di ogni diritto, di ogni libertà, della propria dignità.

Su quei barconi c’è il popolo greco, affamato dai Draghi della banca centrale europea, c’è il popolo italiano, massacrato dai governi Monti, Letta ed ora Renzi, c’è il sud Europa, il Portogallo, la Spagna, i milioni di disoccupati, i diseredati, quell’umanità a cui Vittorio faceva riferimento e per la quale lui ha sacrificato la sua vita.

Quei barconi rovesciati, quelle salme che riempiono il nostro mare sono il frutto di una politica che avvelena, che inquina, che uccide dovunque, anche nelle nostre terre, nei nostri paesi, nei nostri condominii.

“Sono come noi e come noi alla ricerca di quella felicità” che i potenti del mondo rubano al mondo intero.

Il nemico non è su quelle barche, non è mussulmano né ebreo, né cattolico né ateo…è in quelle banche, in quelle istituzioni, in quei presidi di quel potere che nega ogni libertà, ogni speranza…ogni ricerca di quella felicità alla quale abbiamo diritto.

 
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Vuoto di fiducia

Post n°707 pubblicato il 15 Aprile 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Nel vuoto di ogni morale e di ogni diritto, di ogni pensiero e di ogni decenza.

Non c’è decreto del governo (68% sul totale delle leggi presentate) che non passi per l’infida mannaia del voto di fiducia, quel voto che mette innanzi ai parlamentari lo spettro delle elezioni e la possibile perdita dei loro lauti guadagni e della loro troppo comoda poltrona…glielo chiedono le loro famiglie.

Mentre franano le strade e le case, le contrade e le scuole, il Pil e i soldi delle famiglie, e si contano i morti per suicidio causati da una disoccupazione indecente, quanto il ministro del lavoro ex presidente di quelle coop rosse implicate in tutti gli scandali del paese, e da una pressione fiscale che batte un record all’anno,  il Renzi degli spot che raccontano di 70mila posti in più, del meno tasse per tutti, della cancellazione delle Provincie e degli investimenti nella scuola pubblica, ora si appresta a cambiare la Costituzione minacciando l’ennesimo voto di fiducia, riducendo una carta fondamentale e di tutti gli italiani ad una partita personale volta a zittire le minoranze interne ed esterne, in un delirio di onnipotenza molto simile a quello del Mussolini prima maniera, unico a ricorrere alla fiducia per modificare la legge elettorale.

Un “artista” del vuoto, di una politica senza idee, di una musica senza suono, di un mosaico senza tasselli, applaudito a comando dal gregge, consapevole ed ignorante, corrotto e corresponsabile, per dar lustro a quel nulla, che nulla rimane, anche con le grancasse.

Qualcuno direbbe: “molto rumore per nulla”, ora però accade che solo il vuoto faccia rumore, che l’  assenza di ogni approfondimento, il tweet di ogni pensiero, l’sms di ogni sentimento sia espressione di quella nuova “cultura” del “non sapere” per continuare a non sapere niente, per non avere alcuna responsabilità, convinti dell’assoluzione delle primarie, delle prescrizioni, di quei tribunali dove il diritto diviene farsa, dove la tortura viene scambiata per ordine pubblico, un missile riconosciuto solo dopo trent’anni per tale, il pestaggio per suicidio, la frode fiscale per una vacanza premio presso un centro anziani, lo sfruttamento della prostituzione minorile per un segno di galanteria.

Dal vuoto di potere al vuoto al potere il passo è stato breve quanto le righe che ti permette twitter di scrivere. In un cinguettio Costituzione e diritti, welfare e democrazia vengono defraudate, quotidianamente, a colpi di voti di fiducia...fiducia in quel vuoto che sta portando il paese al macero.

 
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Aveva solo 4 anni

Post n°706 pubblicato il 11 Aprile 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Ritorno ancora su quella terra che uccide, su quell’aria che appesta, su quell’omicidio di Stato impunito, su quella strage, di cui Schiavone presagì, che cancella il futuro, la speranza, la giustizia, la morale, la verità.

“Voglio ancora giocare”…solo 4 anni, appena tre giorni fa un sedicenne…la morte non chiede l’età, ma il conto di quanto abbiamo permesso e forse permettiamo ancora, senza ribellarci, senza chiedere, a chi sapeva, il perché del suo silenzio, senza chiedere a chi ci rappresenta, male, giustizia, senza pretendere giustizia, senza pretendere che chi ha sbagliato paghi a qualunque età, dovunque sia seduto, dovunque abiti, qualsiasi cosa dica a sua difesa.

Quei visi non solo dobbiamo ricordarli per sempre, ma devono diventare il vessillo di quel riscatto che ci hanno chiesto le loro sofferenze,  quelle morti premature, in risposta a quei silenzi mafiosi, a quegli studiosi “incerti”, a chi ancora nega quanto la cruda e violenta realtà ci sbatte in faccia tutti i giorni, trapassandoci il cuore, l’anima, la dignità.

Per i nostri figli dovete pagare quel prezzo che avete addebitato ad una regione intera senza perché, senza motivo, senza cervello, senza coscienza, senza pudore, senza vergogna.

Aveva solo 4 anni, ma poteva averne anche 16 o anche 40 o anche di più…non l’ha ucciso un destino crudele, un caso assassino, deliberatamente, scientemente, li avete uccisi voi, voi che avete sotterrato, voi che avete permesso che lo si facesse, voi che lo sapevate ed avete taciuto, voi che da senatori a vita ancora non chiedete perdono per il male che avete procurato, voi che dovevate controllare e non l’avete fatto o avete impedito, a chi lo faceva, di continuare a farlo.

Aveva solo 4 anni e non provate neanche vergogna, neanche l’impulso a dire ciò che sapete ed ancora nascondete…come rifiuti tossici appestate l’aria del nostro paese, siete il cancro della nostra democrazia, il marcio da estirpare in ogni modo…aveva solo 4 anni…dovete pagare !

 
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Neanche un posto di lavoro in più

Post n°705 pubblicato il 10 Aprile 2015 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Ennesimo flop del governo Renzi.

Le bugie hanno le gambe corte e durano lo spazio di quegli spot pubblicitari, da venditore di pentole usate, ai quali ci ha abituato questo premier non eletto da nessuno. L’incremento dei contratti a tempo determinato, più 12,3%, non coprono quelli a termine non rinnovati, meno 7%, ed in apprendistato, meno 11,3%.

Siamo alle solite, il governo delle panzane continua a far danni, con un aumento esponenziale delle tasse, ora sopra il 50%, ed un continuo attacco al welfare, con tagli che colpiscono, nella maggioranza, le fasce più deboli della popolazione.

Non è un caso che la spesa delle famiglie continui a decrescere, né che siano sempre di più gli italiani che non credono al fiorentino, ora al 35% di gradimento…un crollo di oltre 20 punti percentuali da quando è stato chiamato, da Napolitano, ad usurpare la poltrona di primo ministro.

Nel frattempo continuano gli arresti di esponenti del PD in ogni dove e si chiarisce sempre di più il ruolo di quelle cooperative rosse nel finanziamento illecito al partito di maggioranza e nella suddivisione di quegli appalti miliardari sulle grandi opere che fanno lievitare i costi, per la collettività, e gravano sulla spesa pubblica.

Nel 1992, per molto meno, Dc e PSI furono completamente cancellati dal voto popolare…sembra che questi anni siano riusciti ad abituare, quella parte di italiani corrotta e collusa, al malaffare e che di questo alcuni se ne facciano addirittura un vanto.

Peccato che il tracollo del paese trascini con se anche chi onestamente conduce la sua vita, anche chi da sempre denuncia il malaffare di questa politica, mette in guardia sul ruolo nefasto di un partito, come il PD, divenuto vera e propria piovra istituzionale.

Non sembra che le prossime elezioni regionali possano dare quella spallata a chi di corruzione vive e vegeta; all’interno di quelle stanze tutto viene assorbito, diluito in quella marea di quattrini che si spartiscono ormai quasi tutti i partiti presenti nelle varie sedi istituzionali del nostro paese.

E’ la gente che subisce le ingiustizie giornaliere che deve avere la forza ed il coraggio di riprendersi quanto gli viene ogni giorno rubato, ritrovare quel senso della democrazia e il peso di quei valori che hanno dato al nostro paese il riscatto dai tempi di quel fascismo ignorante e ladro che portò l’Italia nel baratro.

Una nuova resistenza, un nuovo movimento partigiano, che imponga una svolta, questa si buona, ad un paese alla deriva e spinga, chi ancora ruba e ci prende in giro, ad alzarsi, per sempre, da quella sedia che occupa indegnamente.

 
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