RUGIADA

LUCE D'ERBA

 

Ultimi Commenti

serioud
serioud il 30/04/08 alle 11:59 via WEB
Non sono ben sicuro che ricordare gli orrori passati ci preservi dal ripetrli nel futuro. Ciao :-)
 
eticamedia
eticamedia il 29/04/08 alle 19:35 via WEB
davvero un bel ritaglio, teso e commovente, pieno di tensione. Io ho studiato molto quel periodo, quella calma greve che è nel brano è la stessa di tante altre parole, terribili in quella violenza profonda, che nega l'uomo per l'odio subito, che macchia come quello agito. Che peccato che queste cose sfuggano a tanti oggi, che si dimentichi come tanti seppero reagire a tutto questo orrore. L'Italia per tradizione ha avuto sempre la tendenza a scendere in piazza, a partecipare con coraggio. oggi stanno alla tv.
 
aidanred
aidanred il 23/04/08 alle 13:50 via WEB
Caro Franco il presente ci induce a riflettere, mai come ora la memoria del passato, che qualcuno vorrebbe dimenticare o rivisitare in chiave diversa, è importante mantenere in vita, anche se gli orrori accadono dietro la porta accanto, nessuno deve considerarsi immune alla barbarie dell'uomo. Un abbraccio Nadia.
 
cile54
cile54 il 23/04/08 alle 01:26 via WEB
La liberazione della vita quotidiana dall'oppressione va oltre e completa la liberazione politica della democrazia. Questo racconto ne è la dimostrazione più forte e intensa. Un abbraccio forte. franco
 
aidanred
aidanred il 22/04/08 alle 23:45 via WEB
Grazie, ci proverò. Buona iniziativa. Un abbraccio. Nadia
 
serioud
serioud il 22/04/08 alle 21:32 via WEB
Ciao! Se ti va ti aspetto da me per scrivere un racconto. :-)
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 17/04/08 alle 20:43 via WEB
a Pippa con le parole di Alda Merini per gridare con lei, con te, con Pippa....
un bacio, Nadia
angi
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/04/08 alle 21:15 via WEB
la poesia di Alda . Anch'io provo ribellioni e dolori che mi strozzano, ma all'urlo si unisce la preghiera.Quella infantile, a memoria imparata dal mio papà che mi teneva in braccio alla sera. ( Mi chiamavano El zeché del papà) E mi accorgo che anche se i miei dolori non trovano spiegazione in Dio, trovano una piccola consolazione. Ciao buona notte elena
 
aidanred
aidanred il 15/04/08 alle 18:08 via WEB
Carissima Elena, sempre presente nel cogliere con il sentimento delle tue parole i dolori degli uomini. Quanta poesia nei versi di Alda. Nella metafora della morte e nella similitudine sulla violenza c'è il volto di questo mondo ingannevole che ti intrappola in una spirale senza ritorno. Ritrovare la strada sarà difficile. Ti abbraccio. Nadia...continueremo ad amare i fiori.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/04/08 alle 14:37 via WEB
A Pippa "Un coro di angeli ti porti là, da dove sei venuta" e.a.n.
 
 
 

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Un blog di: aidanred
Data di creazione: 21/10/2007
 

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