Il mio blog compie otto anni! Auguri! |
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Ho molto rispetto per le vittime civili di guerre e terrorismo. Perchè non esiste differenza tra i morti del WTC, quelli delle bombe atomiche e quelli morti a causa del Napalm. Perchè la guerra spesso e volentieri è effettuata come fosse terrorismo, quando colpisce indiscriminatamente. |
Thriller Michael Jackson Vincent Price era famoso per i suoi film dell'orrore e per la risata demoniaca che caratterizza il finale di Thriller di Michael Jackson, risata che poi sarebbe stata campionata da molti, tra cui i Public Enemy. Ma, ora, mentre si trovava negli studi di Johnny Carson, ospite del suo Tonight Show, quella risata aveva molto poco di diabolico. Anzi, era la risata di un uomo che stava ammettendo un errore e cercava di non avere rimpianti, o almeno di pensarci il meno possibile. Davanti alle telecamere Price raccontò la storia per intero: raccontò di quando Michael Jackson, suo grande fan, lo aveva chiamato per chiedergli di partecipare a questo suo nuovo progetto, un singolo che poi sarebbe diventato un video, ma non un video come gli altri. Doveva durare quattordici minuti, aveva a che fare con gli zombie e, proprio per questo, sarebbe stato diretto da John Landis, quello di Un lupo mannaro americano a Londra. Insomma, a lui, Michael, sarebbe piaciuto tanto, ma proprio tanto se lui, Vincent Price, uno dei suoi attori preferiti, avesse voluto prestare la propria voce. Price diceva a Johnny Carson che non aveva capito molto, ma che l'idea di lavorare con un cantante - anche se Michael Jackson non era ancora diventato una star planetaria - lo interessava e alla fine accettò con piacere. Andò in studio, fece il suo intervento parlato, con tanto di risata incorporata e poi passò alla cassa. Lì gli dissero che poteva scegliere: 20.000 dollari subito oppure una percentuale sulle vendite del disco. Price ci riflette appena: non aveva bisogno di soldi e poi magari il disco non avrebbe venduto nulla. Prese i 20.000 e tanti saluti. Se ne andò convinto di aver fatto, come Spike Lee, la cosa giusta. Peccato che a tutt'oggi «Thriller» sia il disco più venduto della storia, con 110 milioni di copie nel mondo, cifra destinata a salire sensibilmente, dopo la scomparsa di Michael. Curiosità: prima di diventare Thriller, il brano s'intitolava Starlight Love e prima ancora Starlight Sun. Altra curiosità: a un certo punto si sparse la voce che le prime sette cifre del codice UPC stampato sulla copertina dell'album corrispondessero al numero di telefono di Michael Jack- son senza prefisso. Migliaia di fan credettero a questa leggenda metropolitana e bombardarono di telefonate i poveri utenti delle zone dove Michael aveva vissuto o viveva e il cui numero corrispondeva alle cifre del codice. Alcuni di loro chiesero e ottennero di cambiare numero, per non impazzire. 1983, «Thriller. Pubblicato il i° dicembre del 1982, Thriller raggiunse subito il vertice della Billboard 200 chart e vi rimase per ben 37 settimane. Restò nella Top 10 per 80 settimane e in classifica per 122 settimane totali. Oltre ai suo più grande successo, «Thriller' rappresenta anche al meglio Pecletticità di Jackson, che qui si confronta, senza pudori o timidezze, con il rock. Non a caso, al disco collaborarono Paul McCartney, i Toto e Eddie Van Haien.
http://www.youtube.com/watch?v=sOnqjkJTMaA It's close to midnight and something evil's lurking in the dark |
Nel 1971 Jackson Browne non aveva ancora inciso nulla e aveva la splendida ispirazione che benedice chi ha il talento ma non il successo. Aveva scritto tre quarti di canzone in pochi minuti. S'intitolava Take It Easy. Jackson pensò che potesse essere un buon biglietto da visita. Lo pensava anche Glenn Frey, vicino di casa di Jackson e mente degli Eagles, in procinto di esordire su disco. Frey era entusiasta della canzone, così Jackson disse all'amico: «Ehi, se ti piace così tanto, tienila». Frey non se lo fece ripetere due volte, cambiò qualche parola del testo e la portò alle altre Aquile per farla volare più in alto possibile. Sarà il primo singolo degli Eagles. La seconda strofa si apre con i versi Well, I'm standin' on a corner in Winslow, Arizona. Gli abitanti e le autorità di Winslow furono così felici della citazione, che portò loro negli anni una barca di turisti, da aprire, nel 1999, lo Standin' on the Corner Park, tratto proprio dal verso della canzone. Si estende tra North Kinsley Avenue e la Seconda Strada West, con la statua di un ragazzo che si appoggia a un lampione, in mano una chitarra acustica e dietro un cartello stradale che dice: Standin on the Corner. In fondo, anche quello è diventato un luogo della musica. 1972, Eagles. Il primo album, omonimo, degli Eagles vede una formazione diversa da quella che diventerà storica con album come Desperado. A parte Frey e Henley (rispettivamente alla chitarra e alla batteria/voce) gli altri membri sono Bernie Leadon alla chitarra e al mandolino e Randy Meisner al basso.
http://www.youtube.com/watch?v=QitxeuUR_Go
Well, I'm a-runnin' down the road by Jacson Browne & Glenn Frey (1972)
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Post n°255 pubblicato il 05 Giugno 2013 da sidopaul
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Layla - Eric Clapton Senza ombra di dubbio una delle più belle e drammatiche love songs nella storia del rock. Scritta da Eric Clapton per Patty Boyd, moglie di George Harrison di cui era innamorato, fu inserita nell'album dei Derek and The Dominos, «Layla and Other Assorted Love Songs», nel 1970 e ottenne ciò che meritava solo molti anni dopo, diventando il classico per eccellenza di Clapton. Clapton e Harrison erano amici - Eric aveva suonato la chitarra nel «White Album» dei Beatles in While My Guitar Gently Weeps, senza essere accreditato; George aveva ricambiato in Badge, con lo pseudonimo L'Angelo Misterioso - e, come a volte accade quando si è molto amici, uno dei due s'innamora della moglie dell'altro. Disperato perché diviso tra l'amore folle e l'amicizia, Clapton scrisse Layla dopo che un amico scrittore, Ian Dallas, prima di convertirsi all'islamismo, gli aveva raccontato la storia di Leyla e Majnun, romanzo in versi del poeta persiano Nezamí. Leylà era una principessa costretta da suo padre a sposare un uomo diverso da quello di cui era perdutamente innamorata, provocando la pazzia di quest'ultimo (majnan, in persiano significa proprio pazzo). Clapton fu molto colpito e scrisse di getto Layla. Nel 1977 Patty Boyd si separerà da Harrison, che aveva conosciuto durante le riprese di A Hard Day's Night, per mettersi con Clapton e sposarlo nel 1979. Divorzierà anche da lui, dieci anni dopo. Per Patty Boyd, Clapton scrisse anche Wonderful Tonight, ma questa è un'altra storia.
1970, «Layla and Other Assorted Love Songs» ric Patrick Clapton nasce a Ripley, nel Surrey, il 30 marzo 1945. Inizia a suonare la chitarra molto giovane e dopo alcune esperienze con band minori, nel '63 si unisce agli Yardbirds, uno dei grandi gruppi beat di quegli anni. Uscito dal gruppo per divergenze artistiche, nel '66 fonda i Cream insieme a Ginger Baker e Jack Bruce. Dopo alcuni anni, e alcune perle (come White Room), alla fine dei Sessanta, la band si scioglie. Clapton continua a suonare, in vari supergruppi e da solista, diventando una delle figure più importanti del rock-blues. (Copincollato da "We will rock you" di Massimo Cotto - Rizzoli 2009 - Tutti i diritti riservati e NON concessi!) http://www.youtube.com/watch?v=fX5USg8_1gA
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Martedì 1 Aprile 1980 Hey, pesce d'aprile! Già, oggi me l'hanno proprio fatto. Ti ricordi il compito di mate di sabato? Beh, io l'avevo consegnato praticamente in bianco, ma con il mio disegnino e, quel che è peggio, col testo della canzone dei Pink Floyd "Anothe brick in the wall", un testo in inglese che parlava della scuola e dei profi (ma senza offendere o insinuare qualcosa...). Beh, quella stronza di mate (un'altra profe non l'avrebbe fatto) ha portato il foglio dal preside che, semo più di tutti, oggi mi ha chiamato. Gli ho detto che quello non voleva dire assolutamente niente ma si vede che non gli è bastato e ha telefonato a mia madre. Figurati, lei che si preoccupa di tutto, non sapeva che cosa fare ed è addirittura andata a chiamare mio padre che ha lasciato il negozio ed è andato con lei a scuola. Così me li sono ritrovati dopo davanti, con la profe di ita e quella di mate, chiamata dopo. Quella gran... ha detto che la tiravo in giro in classe, le ridevo in faccia, robe assolutamente false. Beh, cosa vuoi che dicessi? Tanto hanno ragione loro. Mi ha seccato un casino che per una roba da niente sono andati a chiamare i miei. Va beh, fa niente. Dopo tutte le ramanzine e robe varie sono uscito e stavo andando in classe quando nel corridoio ho sentito una ragazza che stava cantando quella canzone che mi è costata cara e mi sono venute le lacrime . OK. Mercoledì 2 aprile 1980 Ultimo day of school prima delle "vacanze corte" di Pasqua. Il fatto è che sono pur sempre vacanze e ci hanno caricato di compiti, più quelli rimasti indietro... In pratica sono 6 giorni, ma a Pasqua e Pasquetta non vorrai nmetterti a fare i compiti, così si riducono a 4... Dimmi tu che vacanze sono! Va beh, dopo questa breve sfuriata, consoliamoci. In fin dei conti non si va at school ed è già tanto. Oggi, dopo i casini di ieri non è che avessi molta volgia di andare a scuola, sul serio. Ma dovevo andare perché c'era il compito di steno da fare assolutamente se non non vengo classificato. La prima ora però era di inglese. A proposito, ieri non ti ho detto che doo il casino avevo due compiti (inglese e french) che ho fatto per distrarmi più che altro e forse sono anche andati bene. Dicevo, stavo entrando a scuola quando vedo uscire la Lalla e la Nadia che bruciavano la 1° ora e mi dicevano di seguirle. Sono stato un po' lì sul da farsi perché non volevo creare altri casini ma poi ho mandato tutti affanculo (non lo facevo da un po') e le ho seguite per distrarmi un po'. Dopo aver parlato e ghignato siamo rientrati alle 9, malinconnicamente. Sì, era proprio un giorno da bruciata completa, oggi. Se non ci fosse stato il compito di steno almeno una decina erano disposti a bruciare.. OK, fa niente. Il compito dev'essere andato bene. Siamo usciti a mezzogiorno. Sei giorni di vacanza... Ma si possono chiamare vacanze? Venerdì 4 aprile 1980 Ieri non ho scritto niente. Oltretutto non è successo nienete di special. Tutto il giorno in negozio, a fare i compiti e a lavorare. Va beh, tanto lo sapevo che finiva così. Anche oggi. I compiti però non li sto facendo come dovrei, vorrà dire che me li ritroverò tutti ammassati. Ma mi capita di dire "affanculo a tutto e a tutti". Avrei bisogno di una confessata. O forse di uno psichiatra? Che sono pazzo lo so, basta che non lo sappiano gli altri. Oh, non ridi? Se non mi tiro su così, guai! Va beh, basta con le cazzate. Ascoltiamoci i Commodores e ciao. Sabato 5 aprile 1980 Beh, anche stamane in negozio, ma non si è lavorato come ieri o l'altro ieri. La gente sente aria di vacanza e c'è chi è già partito. Noi stiamo qui, tanto per cambiare. Non c'è da lamentarsi, c'è chi sta peggio di me, quindi... In compenso per tirarmi su il molare (che sarebbe poi il "morale") sono andato in negozio anche in the afternoon. Però c'erano le partite a farmi passare il tempo infatti i campionati di A e B sono stati anticipati ad oggi. Così la Juve ha vinto 2-0 sull'Avellino, mentre il Brescia ha pareggiato.. OK, dopo ho trovato un momento libero e sono andato a confessarmi. Mi sentivo un sacco meglio dopo, davvero. Comunque niente, la Pasqua migliore credo sia questa, in pace con se stessi e con gli altri. O no ?! Domenica 6 aprile 1980 Toh, è Pasqua. Auguri! Va beh, lo so anch'io che quest'anno è una Pasqua in sordina (per me, almeno) ma bisogna pur essere felici come una Pasqua in questo giorno! Vorrei vederla dal punto strettamente religioso: in fin dei conti questa è una festa principalmente religiosa, più del Natale, mentre per la maggior parte della gente cristiana (di nome, ma di fatto?) è una scusa per le prime vacanze, anche se "corte", dell'anno. Ok, non voglio giudicare nessuno, se non me stesso. Pasqua significa "passaggio". Un passaggio che tutti dovremmo fare spesso, dalla morte alla vita, dal Male al Bene. E anch'io sentivo il bisogno di questo passaggio. Ieri, dopo la confessione (che per me non è un'abitudine) mi sentivo liberato, sentivo che questa è la Pasqua giusta. Oggi non ho mangiato uova di cioccolato, solo un paio di fette di colomba, da mia zia. Eppure non ho certo sentito rammarico per questo. Comunque niente, era una bella giornata, anche se un po' fredda. Però Pasqua, quella del calendario, viene una sola volta all'anno. Spero che per me e per gli altri avvenga tutti i giorni. Lunedì 7 aprile 1980 Uelà, non è che oggi sia stato meglio di ieri. Eh, va beh, fa niente. Ieri ero da mia zia, oggi invece ero a casa da solo. Mi sono fatto un po' di compiti, come al solito ammassati negli ultimi giorni. Ho letto un po' (ho finito "La baia") e ho guardato un po' di TV. Non sono uscito perché non avevo una lira da buttare via, visto che devo risparmiare. Niente cine o robe varie, quindi. Sarà per un'altra volta, allora. Martedì 8 aprile 1980 Però, già finite le vacanze. Oggi ultimo giorno, purtroppo. Sono volate, cavolo (come al solito, d'altronde). Bene, anzi male. Oggi è passato un po' come al solito, senza niente di speciale. Mercoledì 9 aprile 1980 Oggi, va beh, sono ritornato a scuola. Non ti avevo detto mercoledì scorso che nell'ora di bruciatura la Lalla mi ha fatto vedere il giornale dove c'era scritto: Incendiata la macchina di una professoressa dell'Abba". E poi i vari particolari. Beh, quando ho letto che era della profe di French, no, non mi sono messo a ridere ma ho fatto i salti! No, non ce l'ho con la profe, otretutto vado bene in French. Però tutti i miei compagni ghignavano da matti. Ok, oggi si è venuto a sapere che 5 dei nostri sono stati interrogati dai caramba per questo motivo e allora le ghignate sono finite. Allora ci siamo mobilitati e abbiamo cercato di aggiustare le cose. Vedremo come andrà a finire la faccenda Stasera ho guardato alla tele la partita Arsenal-Juventus 1-1, semifinale della Coppa delle Coppe. Col fiato sospeso per 90 minuti, ho visto una bella Juve che si è saputa difendere bene malgrado i continui attacchi dei leoni inglesi. Ora vedremo il ritorno, ma non sarà difficile andare in finale x la Juve. Giovedì 10 aprile 1980 Oggi prima ora di francese. Come se niente fosse successo, entra in classe la profe, interroga normalmente, anche se nella classe c'era un'aria di tensione. Va beh, fa niente, è andata così stavolta. Comunque c'è già organizzata un'assemblea per domani. Per il resto niente. Nel pomeriggio in negozio. Sto leggendo "La Storia" di Elsa Morante, pare che mi piaccia. Stasera ho visto un film carino in TV "Son tornate a fiorire le rose" con Walter Chiari. Parlava della crisi, in chiave comica, di due coppie di genitori i cui figli si sono sposati e sono diventati uomini. Naturalmente sorgono le varie liti, il nipote che viene tenutoo dai nonni (che poi non sono tanto vecchi, sui 45 anni) che si rompono e mandano i figli a quel paese. Venerdì 11 aprile 1980 Oggi quindi tre ore di assemblea in aula nagna. Soliti casini iniziali, poi si inizia a parlare dei nostri fatti, di altri problemi. Un po' di discussione poi sono saltate fuori due proposte: corteo interno dalle 11 alle 12 e domani sciopero a singhiozzo. Beh, il corteo l'abbiamo fatto ma non credo che risolveremo niente.. Comunque vedremo. Poi sono andato a mangiare la pizza con la Lalla e la Paola. Nel pomeriggio abbiamo discusso un po' e fatto lezione. Sabato 12 aprile 1980 Stamane quindi sciopero a singhiozzo. Noi della 2° I fuori, divisi in 2 gruppi, siamo andati nelle classi a parlare della nostra situazione. La 1° ora è andata bene, un'assemblea mini con la sezione A mentre l'altra, la D, è stata in classe. Poi sono iniziati i primi casini perché i profi delle altre classi ostiavano perché noi facevamo casino. Alle 11 c'è stata un'assemblea con i profi e si è deciso in pratica di tenere due ore di assemblea lunedì dalle 9 alle 11: un'ora di classe e una di sezione. Come vedi non si riesce a capire niente e la situazione è sifula. Vedremo come andrà a finire, forse il weekend metterà le robe a posto (ho i miei dubbi). In the afternoon sono andato a fare catechismo perché ormai mia sorella l'ha scaricato a me sto compito. Non che mi dispiaccia, ma non stanno un minuto fermi e non capiscono una togna. Certo che in certi momenti mi pare di capire i professori... Domenica 13 aprile 1980 Happy Sunday. Un Sunday migliore di tanti altri, anche se non eccezionale. Ieri mi ero messo d'accordo con Roby per passare la domenica asieme. Avevamo pensato di andare al lago ma poi non eravamo pronti e non sapevamo l'orario delle corriere. Così abbiamo deciso che sarei andato da lui in bici e poi avremmo fatto dei giri. sì sono andato là con la radio, ho preso la bici e abbiamo iniziato ad andare senza una meta fissa. Ci siamo trovati così sulla strada per la Mandolossa e Roby ha detto: "Perché non andiamo a trovare Buffoli, che abita da queste bande?" Così ci siamo andati. Buffoli è un nostro compagno di scuola e quando siamo arrivati là stava per andare a dormire perché la mattina era andato a correre in bici ed era arrivato 8° (e stanco). Abbiamo parlato un po' poi siamo andati via. Abbiamo fatto il giro, siamo passati da Gussago e ritornati indietro. Siamo stati un po' ai giardini pubblici di viale Caduti e di Urago ad ascoltare le partite poi siamo andati a casa mia a vedere i goal. Niente di speciale, quindi, ma almeno non sono stato solo (il che è già tanto).
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You Can't Always Get what You Want - The Rolling Stones
http://www.youtube.com/watch?v=OagFIQMs1tw |
Post n°250 pubblicato il 24 Marzo 2013 da sidopaul
Il calcio in Italia è come il Vaticano: intoccabile, si segue per tradizione ma l'uno non ha niente dello sport che era (è una pura e semplice industria), l'altro non ha più niente della religione che fu, è solo potere temporale, con un vigliacco che prima fa carte false per essere eletto Papa e poi rinuncia per incapacità mentale (o, più probabilmente, per malcelata costrizione). Però intanto entrambi fagocitano miliardi che potrebbero essere devoluti a sport e religioni più meritevoli! Intanto però si parla solo di calcio mentre gli altri sport sono relegati, anche nelle scuole. Tranne poi quando ci sono le Olimpiadi, dove il calcio è assolutamente in secondo piano (appunto perchè come sport è solo una questione di soldi e sponsor). Ma guai in Italia a non seguire il calcio o l'automobilismo o motociclismo (che di sportivo hanno ben poco ma di soldi tanti), signfica essere emarginati. Invece chi segue e pratica basket, pallavolo, pallanuoto, rugby, ginnastica artistica o qualsiasi altro sport deve lottare per avere sovvenzioni, visibilità e quant'altro. Lo stesso discorso e paragone vale per le altre religioni. Altro che 8 per mille! |
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