Creato da sidopaul il 29/10/2007

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West Sido Story

 

 

auguri!

Post n°259 pubblicato il 28 Ottobre 2013 da sidopaul
 

Il mio blog compie otto anni! Auguri!

 
 
 

09/11

Post n°258 pubblicato il 11 Settembre 2013 da sidopaul
 
Tag: Luoghi

 

Ho molto rispetto per le vittime civili di guerre e terrorismo.

Perchè non esiste differenza tra i morti del WTC, quelli delle bombe

atomiche e quelli morti a causa del Napalm.

Perchè la guerra spesso e volentieri è effettuata come fosse

terrorismo, quando colpisce indiscriminatamente.

world_trade_center

 
 
 

Thriller

Post n°257 pubblicato il 04 Settembre 2013 da sidopaul
 

 

Thriller

Michael Jackson

Vincent Price era famoso per i suoi film dell'orrore e per la risa­ta demoniaca che caratterizza il finale di Thriller di Michael Jackson, risata che poi sarebbe stata campionata da molti, tra cui i Public Enemy. Ma, ora, mentre si trovava negli studi di Johnny Carson, ospite del suo Tonight Show, quella risata aveva molto poco di diabolico. Anzi, era la risata di un uomo che sta­va ammettendo un errore e cercava di non avere rimpianti, o al­meno di pensarci il meno possibile. Davanti alle telecamere Pri­ce raccontò la storia per intero: raccontò di quando Michael Jackson, suo grande fan, lo aveva chiamato per chiedergli di partecipare a questo suo nuovo progetto, un singolo che poi sa­rebbe diventato un video, ma non un video come gli altri. Do­veva durare quattordici minuti, aveva a che fare con gli zombie e, proprio per questo, sarebbe stato diretto da John Landis, quello di Un lupo mannaro americano a Londra. Insomma, a lui, Michael, sarebbe piaciuto tanto, ma proprio tanto se lui, Vin­cent Price, uno dei suoi attori preferiti, avesse voluto prestare la propria voce.

Price diceva a Johnny Carson che non aveva capito molto, ma che l'idea di lavorare con un cantante - anche se Michael Jackson non era ancora diventato una star planetaria - lo in­teressava e alla fine accettò con piacere. Andò in studio, fece il suo intervento parlato, con tanto di risata incorporata e poi passò alla cassa. Lì gli dissero che poteva scegliere: 20.000 dollari subito oppure una percentuale sulle vendite del disco. Price ci riflette appena: non aveva bisogno di soldi e poi ma­gari il disco non avrebbe venduto nulla. Prese i 20.000 e tanti saluti. Se ne andò convinto di aver fatto, come Spike Lee, la cosa giusta. Peccato che a tutt'oggi «Thriller» sia il disco più venduto della storia, con 110 milioni di copie nel mondo, ci­fra destinata a salire sensibilmente, dopo la scomparsa di Mi­chael.

Curiosità: prima di diventare Thriller, il brano s'intitolava Starlight Love e prima ancora Starlight Sun.

Altra curiosità: a un certo punto si sparse la voce che le pri­me sette cifre del codice UPC stampato sulla copertina dell'album corrispondessero al numero di telefono di Michael Jack- son senza prefisso. Migliaia di fan credettero a questa leggenda metropolitana e bombardarono di telefonate i poveri utenti del­le zone dove Michael aveva vissuto o viveva e il cui numero cor­rispondeva alle cifre del codice. Alcuni di loro chiesero e otten­nero di cambiare numero, per non impazzire.

1983, «Thriller.

Pubblicato il i° dicembre del 1982, Thriller raggiunse subito il vertice della Billboard 200 chart e vi rimase per ben 37 settimane. Restò nella Top 10 per 80 settimane e in classifica per 122 settimane totali. Oltre ai suo più grande successo, «Thriller' rappresenta anche al meglio Peclet­ticità di Jackson, che qui si confronta, senza pudori o timidezze, con il rock. Non a caso, al disco collaborarono Paul McCartney, i Toto e Eddie Van Haien.

 

http://www.youtube.com/watch?v=sOnqjkJTMaA 

It's close to midnight and something evil's lurking in the dark
Under the moonlight you see a sight that almost stops your heart
You try to scream but terror takes the sound before you make it
You start to freeze as horror looks you right between the eyes
You're paralyzed

'Cause this is thriller, thriller night
And no one's gonna save you from the beast about to strike
You know it's thriller, thriller night
You're fighting for your life inside a killer
Thriller tonight

You hear the door slam and realize there's nowhere left to run
You feel the cold hand and wonder if you'll ever see the sun
You close your eyes and hope that this is just imagination
But all the while you hear the creature creepin' up behind
You're out of time

'Cause this is thriller, thriller night
There ain't no second chance against the thing with forty eyes
You know it's thriller, thriller night
You're fighting for your life inside a killer
Thriller tonight

Night creatures call
And the dead start to walk in their masquerade
There's no escapin' the jaws of the alien this time
They're open wide
This is the end of your life

They're out to get you, there's demons closing in on every side
They will possess you unless you change the number on your dial
Now is the time for you and I to cuddle close together
All thru the night I'll save you from the terrors on the screen
I'll make you see

That it's a thriller, thriller night
'Cause I can thrill you more than any ghost would dare to try
Girl, this is thriller, thriller night
So let me hold you tight and share a killer, chiller
Thriller here tonight

'Cause this is thriller, thriller night
And no one's gonna save you from the beast about to strike
You know it's thriller, thriller night
You're fighting for your life inside a killer
Thriller tonight

Darkness falls across the land
The midnite hour is close at hand
Creatures crawl in search of blood
To terrorize y'awl's neighborhood
And whosoever shall be found
Without the soul for getting down
Must stand and face the hounds of hell
And rot inside a corpse's shell
The foulest stench is in the air
The funk of forty thousand years
And grizzly ghouls from every tomb
Are closing in to seal your doom
And though you fight to stay alive
Your body starts to shiver
For no mere mortal can resist
The evil of the thriller
Ha ha ha ha ..... 





Giallo



? quasi mezzanotte ? qualcosa di malvagio si aggira nel buio
Sotto la luce della luna vedi una sagoma che quasi ti blocca il cuore
Tenti di gridare, ma il terrore ti prende il suono prima che tu lo emetta
Inizi a immobilizzarti mentre i tuoi occhi sembrano l'immagine dell'orrore
Sei paralizzato 

Perch? ? un thriller, una notte di suspense
E nessuno ti salver? dalla bestia che sta per colpire
Sai che ? un thriller, una notte di suspense
Combatti per la tua vita circondato da un assassino, stanotte ? thriller

Senti la porta sbattere e capisci che non rimane pi? nessun posto dove scappare
Senti la mano fredda e ti chiedi se rivedrai mai il sole
Chiudi gli occhi e speri che sia solo immaginazione
Ma allo stesso tempo odi la creatura avvicinarsi da dietro
Non hai pi? tempo

Perch? ? un thriller, una notte di suspense
Non c'? nessuna seconda possibilit? contro la cosa con quaranta occhi
Sai che ? un thriller, una notte di suspense
Combatti per la tua vita in un assassino, stanotte ? thriller

Le creature della notte chiamano
E i morti iniziano a camminare nelle loro maschere
Non c'? via di fuga dalle fauci dell'alieno questa volta
Sono spalancate
Questa ? la fine della tua vita

Stanno per prenderti, ci sono demoni che convergono da ogni parte
Ti possiederanno, a meno che tu non cambi il tuo numero di telefono
Ora ? il momento, per me e te, di abbracciarci stretti
Per tutta la notte ti salver? dal terrore sullo schermo
Ti far? vedere

Che ? un thriller, una notte di suspense
Perch? posso elettrizzarti pi? di quanto qualsiasi fantasma oserebbe
Ragazza, questo ? un thriller, una notte di suspense
Quindi lasciami stringerti per spartire l'assassino, il perditempo, il nemico
Thriller qui, stanotte

L'oscurit? scende sulla terra
La mezzanotte ? vicina
Creature strisciano in cerca di sangue
Per terrorizzare tutto il vostro vicinato
E chiunque verr? trovato
Senza il coraggio di scappare
Dovr? affrontare i segugi dell'Inferno
E si decomporr? dentro il corpo di un cadavere
La puzza pi? fetida riempie l'aria
La paura di quarantamila anni
E spettri scuri da ogni tomba
Si stanno avvicinando per compiere il tuo destino
E anche se tu combatti per restare vivo
Il tuo corpo inizia a tremare
Poich? nessun mero mortale pu? resistere
Alla malvagit? del thriller

 
 
 

Take it easy

Post n°256 pubblicato il 04 Luglio 2013 da sidopaul
 

 

Nel 1971 Jackson Browne non aveva ancora inciso nulla e aveva la splendida ispirazione che benedice chi ha il talento ma non il successo. Aveva scritto tre quarti di canzone in pochi minuti.

 S'intitolava Take It Easy. Jackson pensò che potesse essere un buon biglietto da visita. Lo pensava anche Glenn Frey, vicino di casa di Jackson e mente degli Eagles, in procinto di esordire su disco. Frey era entusiasta della canzone, così Jackson disse all'a­mico: «Ehi, se ti piace così tanto, tienila». Frey non se lo fece ri­petere due volte, cambiò qualche parola del testo e la portò alle altre Aquile per farla volare più in alto possibile. Sarà il primo singolo degli Eagles.

La seconda strofa si apre con i versi Well, I'm standin' on a corner in Winslow, Arizona. Gli abitanti e le autorità di Winslow furono così felici della citazione, che portò loro negli anni una barca di turisti, da aprire, nel 1999, lo Standin' on the Corner Park, tratto proprio dal verso della canzone. Si estende tra North Kinsley Avenue e la Seconda Strada West, con la statua di un ra­gazzo che si appoggia a un lampione, in mano una chitarra acu­stica e dietro un cartello stradale che dice: Standin on the Corner. In fondo, anche quello è diventato un luogo della musica.

1972, Eagles.

Il primo album, omonimo, degli Eagles vede una formazione diversa da quella che diventerà storica con album come Desperado. A parte Frey e Henley (rispettivamente alla chitarra e alla batteria/voce) gli altri membri sono Bernie Leadon alla chitarra e al mandolino e Randy Meisner al basso.

 

http://www.youtube.com/watch?v=QitxeuUR_Go 

 

Well, I'm a-runnin' down the road
Tryn' to loosen my load
I've got seven women on my mind
Four that wanna own me
Two that wanna stone me
One says she's a friend of mine

Take it easy, take it easy
Don't let the sound of your own wheels drive you crazy
Lighten up while you still can
Don't even try to understend
Just find a place to make your stand
And take it Easy

Well, I'm a-standin' on a corner
In Winslow, Arizona
And such a fine sight to see
It's girl, my Lord
In a flat bed Ford
Slowin' down to take a look at me

Come on baby, don't say maybe
I gotta know if you sweet love is gonna save me
We may lose and we may win
Though we will never be here again
So open up, i'm climbin' in
So take it easy

Weel, I'm a-runnin' down the road
Tryn' to loosen my load
Got a world of trouble on my mind
Lookin' for a lover
Who won't blow my cover
She's so hard to find

Take it easy, take it easy
Don't let the sound of your own wheels make you crazy
Come on baby
Don't say maybe
I gotta know if you sweet love
Is gonna save me

Oh, we got it easy
We ougtha take it easy

by Jacson Browne & Glenn Frey (1972)



Non Te La Prendere


Beh, sto correndo per la strada
Cercando di alleviare il mio fardello
Ho in mente sette donne
Quattro che vogliono possedermi
Due che vogliono lapidarmi
Una dice di essere mia amica

Non te la prendere, non te la prendere
Non lasciare che il suono delle tue stesse ruote ti faccia impazzire
Sii contento, intanto che puoi
Non cercare di capire
Trova solo un posto che ti vada bene
E non te la prendere

Beh, stavo ad un angolo di strada
A Winslow in Arizona
Ed era proprio una bella vista
Era una ragazza, mio Dio
In una Ford coi sedili ribaltabili
Che rallentava per darmi un'occhiata

Dai baby, non dire forse
Devo sapere se tu dolce amore mi salverai
Potremmo perdere e potremmo vincere
Anche se non saremo pi? qui
Per cui apri, sto entrando
E non te la prendere

Beh, sto correndo per la strada
Cercando di alleviare il mio fardello
Ho in mente un mondo di problemi
Cercando un'amante
Una che non mi soffi via le coperte
E' difficilissimo da trovare

Non te la prendere, non te la prendere
Non lasciare che il suono delle tue stesse ruote ti faccia impazzire
Dai, baby
Non dire forse
Devo sapere se il tuo dolce more mi salver?

Oh, l'abbiamo presa bene
Dovremmo prenderla bene?

 

 
 
 

MA OGGI E' IL MIO COMPLEANNO!!!

Post n°255 pubblicato il 05 Giugno 2013 da sidopaul

 

AUGURI A ME!

http://it.wikipedia.org/wiki/Nati_il_5_giugno 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Layla

Post n°254 pubblicato il 09 Maggio 2013 da sidopaul
 

 

Layla - Eric Clapton

Senza ombra di dubbio una delle più belle e drammatiche love songs nella storia del rock. Scritta da Eric Clapton per Patty Boyd, moglie di George Harrison di cui era innamorato, fu in­serita nell'album dei Derek and The Dominos, «Layla and Other Assorted Love Songs», nel 1970 e ottenne ciò che meri­tava solo molti anni dopo, diventando il classico per eccellenza di Clapton.

Clapton e Harrison erano amici - Eric aveva suonato la chi­tarra nel «White Album» dei Beatles in While My Guitar Gen­tly Weeps, senza essere accreditato; George aveva ricambiato in Badge, con lo pseudonimo L'Angelo Misterioso - e, come a vol­te accade quando si è molto amici, uno dei due s'innamora del­la moglie dell'altro. Disperato perché diviso tra l'amore folle e l'amicizia, Clapton scrisse Layla dopo che un amico scrittore, Ian Dallas, prima di convertirsi all'islamismo, gli aveva raccon­tato la storia di Leyla e Majnun, romanzo in versi del poeta per­siano Nezamí. Leylà era una principessa costretta da suo padre a sposare un uomo diverso da quello di cui era perdutamente innamorata, provocando la pazzia di quest'ultimo (majnan, in persiano significa proprio pazzo). Clapton fu molto colpito e scrisse di getto Layla.

Nel 1977 Patty Boyd si separerà da Harrison, che aveva conosciuto durante le riprese di A Hard Day's Night, per mettersi con Clapton e sposarlo nel 1979. Divorzierà anche da lui, dieci anni dopo. Per Patty Boyd, Clapton scrisse anche Wonderful To­night, ma questa è un'altra storia.

 

1970, «Layla and Other Assorted Love Songs»

ric Patrick Clapton nasce a Ripley, nel Surrey, il 30 marzo 1945. Inizia a suonare la chitarra molto giovane e dopo alcune esperienze con band minori, nel '63 si unisce agli Yardbirds, uno dei grandi gruppi beat di quegli anni. Uscito dal gruppo per divergenze artistiche, nel '66 fonda i Cream insieme a Ginger Baker e Jack Bruce. Dopo alcuni anni, e alcune perle (come White Room), alla fine dei Sessanta, la band si scioglie. Clapton continua a suonare, in vari supergruppi e da solista, diventando una delle figure più importanti del rock-blues.

(Copincollato da "We will rock you" di Massimo Cotto - Rizzoli 2009 - Tutti i diritti riservati e NON concessi!)

http://www.youtube.com/watch?v=fX5USg8_1gA 

 

 
 
 

Caro diario del 1980... - Aprile (prima parte)

Post n°252 pubblicato il 03 Maggio 2013 da sidopaul
 

 

Martedì 1 Aprile 1980

Hey, pesce d'aprile!

Già, oggi me l'hanno proprio fatto. Ti ricordi il compito di mate di sabato? Beh, io l'avevo consegnato praticamente in bianco, ma con il mio disegnino e, quel che è peggio, col testo della canzone dei Pink Floyd "Anothe brick in the wall", un testo in inglese che parlava della scuola e dei profi (ma senza offendere o insinuare qualcosa...).

Beh, quella stronza di mate (un'altra profe non l'avrebbe fatto) ha portato il foglio dal preside che, semo più di tutti, oggi mi ha chiamato. Gli ho detto che quello non voleva dire assolutamente niente ma si vede che non gli è bastato e ha telefonato a mia madre.

Figurati, lei che si preoccupa di tutto, non sapeva che cosa fare ed è addirittura andata a chiamare mio padre che ha lasciato il negozio ed è andato con lei a scuola. Così me li sono ritrovati dopo davanti, con la profe di ita e quella di mate, chiamata dopo. Quella gran... ha detto che la tiravo in giro in classe, le ridevo in faccia, robe assolutamente false. Beh, cosa vuoi che dicessi? Tanto hanno ragione loro. Mi ha seccato un casino che per una roba da niente sono andati a chiamare i miei. Va beh, fa niente. Dopo tutte le ramanzine e robe varie sono uscito e stavo andando in classe quando nel corridoio ho sentito una ragazza che stava cantando quella canzone che mi è costata cara e mi sono venute le lacrime . OK.


Mercoledì 2 aprile 1980


Ultimo day of school prima delle "vacanze corte" di Pasqua. Il fatto è che sono pur sempre vacanze e ci hanno caricato di compiti, più quelli rimasti indietro...

In pratica sono 6 giorni, ma a Pasqua e Pasquetta non vorrai nmetterti a fare i compiti, così si riducono a 4... Dimmi tu che vacanze sono!

Va beh, dopo questa breve sfuriata, consoliamoci. In fin dei conti non si va at school ed è già tanto.

Oggi, dopo i casini di ieri non è che avessi molta volgia di andare a scuola, sul serio. Ma dovevo andare perché c'era il compito di steno da fare assolutamente se non non vengo classificato. La prima ora però era di inglese. A proposito, ieri non ti ho detto che doo il casino avevo due compiti (inglese e french) che ho fatto per distrarmi più che altro e forse sono anche andati bene.

Dicevo, stavo entrando a scuola quando vedo uscire la Lalla e la Nadia che bruciavano la 1° ora e mi dicevano di seguirle. Sono stato un po' lì sul da farsi perché non volevo creare altri casini ma poi ho mandato tutti affanculo (non lo facevo da un po')  e le ho seguite per distrarmi un po'. Dopo aver parlato e ghignato siamo rientrati alle 9, malinconnicamente. Sì, era proprio un giorno da bruciata completa, oggi. Se non ci fosse stato il compito di steno almeno una decina erano disposti a bruciare.. OK, fa niente. Il compito dev'essere andato bene. Siamo usciti a mezzogiorno. Sei giorni di vacanza... Ma si possono chiamare vacanze?


Venerdì 4 aprile 1980

Ieri non ho scritto niente. Oltretutto non è successo nienete di special. Tutto il giorno in negozio, a fare i compiti e a lavorare.

Va beh, tanto lo sapevo che finiva così. Anche oggi. I compiti però non li sto facendo come dovrei, vorrà dire che me li ritroverò tutti ammassati. Ma mi capita di dire "affanculo a tutto e a tutti". Avrei bisogno di una confessata. O forse di uno psichiatra? Che sono pazzo lo so, basta che non lo sappiano gli altri. Oh, non ridi? Se non mi tiro su così, guai! Va beh, basta con le cazzate. Ascoltiamoci i Commodores e ciao.


Sabato 5 aprile 1980

Beh, anche stamane in negozio, ma non si è lavorato come ieri o l'altro ieri. La gente sente aria di vacanza e c'è chi è già partito. Noi stiamo qui, tanto per cambiare. Non c'è da lamentarsi, c'è chi sta peggio di me, quindi... In compenso per tirarmi su il molare (che sarebbe poi il "morale") sono andato in negozio anche in the afternoon. Però c'erano le partite a farmi passare il tempo infatti i campionati di A e B sono stati anticipati ad oggi.

Così la Juve ha vinto 2-0 sull'Avellino, mentre il Brescia ha pareggiato..

OK, dopo ho trovato un momento libero e sono andato a confessarmi. Mi sentivo un sacco meglio dopo, davvero.

Comunque niente, la Pasqua migliore credo sia questa, in pace con se stessi e con gli altri. O no ?!


Domenica 6 aprile 1980

Toh, è Pasqua. Auguri! Va beh, lo so anch'io che quest'anno è una Pasqua in sordina (per me, almeno) ma bisogna pur essere felici come una Pasqua in questo giorno!

Vorrei vederla dal punto strettamente religioso: in fin dei conti questa è una festa principalmente religiosa, più del Natale, mentre per la maggior parte della gente cristiana (di nome, ma di fatto?) è una scusa per le prime vacanze, anche se "corte", dell'anno. Ok, non voglio giudicare nessuno, se non me stesso.

Pasqua significa "passaggio". Un passaggio che tutti dovremmo fare spesso, dalla morte alla vita, dal Male al Bene. E anch'io sentivo il bisogno di questo passaggio. Ieri, dopo la confessione (che per me non è un'abitudine) mi sentivo liberato, sentivo che questa è la Pasqua giusta.

Oggi non ho mangiato uova di cioccolato, solo un paio di fette di colomba, da mia zia. Eppure non ho certo sentito rammarico per questo. Comunque niente, era una bella giornata, anche se un po' fredda. Però Pasqua, quella del calendario, viene una sola volta all'anno. Spero che per me e per gli altri avvenga tutti i giorni.


Lunedì 7 aprile 1980

Uelà, non è che oggi sia stato meglio di ieri. Eh, va beh, fa niente.

Ieri ero da mia zia, oggi invece ero a casa da solo. Mi sono fatto un po' di compiti, come al solito ammassati negli ultimi giorni.

Ho letto un po' (ho finito "La baia") e ho guardato un po' di TV. Non sono uscito perché non avevo una lira da buttare via, visto che devo risparmiare.

Niente cine o robe varie, quindi. Sarà per un'altra volta, allora.


Martedì 8 aprile 1980

Però, già finite le vacanze. Oggi ultimo giorno, purtroppo. Sono volate, cavolo (come al solito, d'altronde).

Bene, anzi male. Oggi è passato un po' come al solito, senza niente di speciale.


Mercoledì 9 aprile 1980

Oggi, va beh, sono ritornato a scuola.

Non ti avevo detto mercoledì scorso che nell'ora di bruciatura la Lalla mi ha fatto vedere il giornale dove c'era scritto: Incendiata la macchina di una professoressa dell'Abba". E poi i vari particolari. Beh, quando ho letto che era della profe di French, no, non mi sono messo a ridere ma ho fatto i salti!

No, non ce l'ho con la profe, otretutto vado bene in French. Però tutti i miei compagni ghignavano da matti.

Ok, oggi si è venuto a sapere che 5 dei nostri sono stati interrogati dai caramba per questo motivo e allora le ghignate sono finite. Allora ci siamo mobilitati e abbiamo cercato di aggiustare le cose. Vedremo come andrà a finire la faccenda

Stasera ho guardato alla tele la partita Arsenal-Juventus 1-1, semifinale della Coppa delle Coppe. Col fiato sospeso per 90 minuti, ho visto una bella Juve che si è saputa difendere bene malgrado i continui attacchi dei leoni inglesi. Ora vedremo il ritorno, ma non sarà difficile andare in finale x la Juve.


Giovedì 10 aprile 1980

Oggi prima ora di francese.

Come se niente fosse successo, entra in classe la profe, interroga normalmente, anche se nella classe c'era un'aria di tensione. Va beh, fa niente, è andata così stavolta. Comunque c'è già organizzata un'assemblea per domani. Per il resto niente.

Nel pomeriggio in negozio. Sto leggendo "La Storia" di Elsa Morante, pare che mi piaccia.

Stasera ho visto un film carino in TV "Son tornate a fiorire le rose" con Walter Chiari. Parlava della crisi, in chiave comica, di due coppie di genitori i cui figli si sono sposati e sono diventati uomini. Naturalmente sorgono le varie liti, il nipote che viene tenutoo dai nonni (che poi non sono tanto vecchi, sui 45 anni) che si rompono e mandano i figli a quel paese.


Venerdì 11 aprile 1980

Oggi quindi tre ore di assemblea in aula nagna. Soliti casini iniziali, poi si inizia a parlare dei nostri fatti, di altri problemi.

Un po' di discussione poi sono saltate fuori due proposte: corteo interno dalle 11 alle 12 e domani sciopero a singhiozzo.

Beh, il corteo l'abbiamo fatto ma non credo che risolveremo niente.. Comunque vedremo.

Poi sono andato a mangiare la pizza con la Lalla e la Paola. Nel pomeriggio abbiamo discusso un po' e fatto lezione.


Sabato 12 aprile 1980

Stamane quindi sciopero a singhiozzo. Noi della 2° I fuori, divisi in 2 gruppi, siamo andati nelle classi a parlare della nostra situazione. La 1° ora è andata bene, un'assemblea mini con la sezione A mentre l'altra, la D, è stata in classe.

Poi sono iniziati i primi casini perché i profi delle altre classi ostiavano perché noi facevamo casino. Alle 11 c'è stata un'assemblea con i profi e si è deciso in pratica di tenere due ore di assemblea lunedì dalle 9 alle 11: un'ora di classe e una di sezione. Come vedi non si riesce a capire niente e la situazione è sifula.

Vedremo come andrà a finire, forse il weekend metterà le robe a posto (ho i miei dubbi).

In the afternoon sono andato a fare catechismo perché ormai mia sorella l'ha scaricato a me sto compito. Non che mi dispiaccia, ma non stanno un minuto fermi e non capiscono una togna. Certo che in certi momenti mi pare di capire i professori...


Domenica 13 aprile 1980

Happy Sunday.

Un Sunday migliore di tanti altri, anche se non eccezionale. Ieri mi ero messo d'accordo con Roby per passare la domenica asieme. Avevamo pensato di andare al lago ma poi non eravamo pronti e non sapevamo l'orario delle corriere. Così abbiamo deciso che sarei andato da lui in bici e poi avremmo fatto dei giri.

sì sono andato là con la radio, ho preso la bici e abbiamo iniziato ad andare senza una meta fissa. Ci siamo trovati così sulla strada per la Mandolossa e Roby ha detto: "Perché non andiamo a trovare Buffoli, che abita da queste bande?" Così ci siamo andati. Buffoli è un nostro compagno di scuola e quando siamo arrivati là stava per andare a dormire perché la mattina era andato a correre in bici ed era arrivato 8° (e stanco). Abbiamo parlato un po' poi siamo andati via. Abbiamo fatto il giro, siamo passati da Gussago e ritornati indietro. Siamo stati un po' ai giardini pubblici di viale Caduti e di Urago ad ascoltare le partite poi siamo andati a casa mia a vedere i goal. Niente di speciale, quindi, ma almeno non sono stato solo  (il che è già tanto).


 

 
 
 

You can't

Post n°251 pubblicato il 12 Aprile 2013 da sidopaul
 

You Can't Always Get what You Want  - The Rolling Stones


Sono infinite le storie che circondano e avvolgono You Can't Always Get wbat You Want e non basterebbe un'ora per rac­contarle tutte. Mi limito ad alcune.Jagger la scrisse alla chitarra acustica, ma fu pubblicata solo come lato B di Honky Tonk Women, leggermente accorciata.Il London Bach Choir, che funge da coro nel brano ed è for­mato da 60 bambini, tentò di togliere il proprio nome dai credi­ti dell'album quando seppe che s'intitolava «Let It Bleed» scia che sanguini) e che conteneva un brano sullo strangolatore di Boston, Midnigbt Rambler.È la canzone che viene suonata al funerale di Alex, l'indimienticabile scena iniziale del Grande Freddo.Nella versione originale non c'è Charlie Watts, perché inca­pace di seguire quel ritmo atipico e irregolare. Alle registrazioni stava assistendo il produttore Jimmy Miller, che a un certo pun­to disse a Watts: «Guarda, ti faccio vedere io». Watts replicò: «Suonala tu, allora», e lasciò la sala. Gli Stones non fecero una piega, invitarono Miller alla batteria e sostituirono Watts.Ma la storia più bella che riguarda questo brano ha a che farecon il Mr. Jimmy citato in una strofa. Non è Jimmy Miller, all'e­poca produttore delle Pietre. Si tratta di Jimmy Huimaker, un ragazzo leggermente disabile di Excelsior, un paese del Minne­sota dove gli Stones fecero tappa nel 1964, per un concerto. Jag­ger entrò in un drugstore a comprare una Cherry Coke, che, pri­ma di essere testata dalla Coca-Cola nel 1982 e poi commercia­lizzata nel 1985, era una semplice Coca-Cola con ciliege vere dentro. Quando il commesso disse a Jagger che non avevano Cherry Coke, Jagger non voleva crederci ed esclamò: «Non ave­te Cherry Coke?». E Jimmy, che era in fila proprio dietro Jag­ger, disse: You can't always get wbat you want, non puoi sempre avere quello che vuoi. Per ricompensarlo di quello spunto, Jag­ger mandò una limousine a prendere il ragazzo per portarlo al concerto e così avrebbe continuato a fare negli anni, ogni volta che gli Stones tornavano a suonare da quelle parti, fino alla sua morte, avvenuta il 3 ottobre 2007.
1969, «Let It Bleed»La cover dell'album recitava «This Record Should Be Played Loud». Un invito a suonare al massimo volume uno dei capolavori degli Stones, in­ciso poco dopo il concerto-tributo per Brian Jones, morto pochi mesi prima in circostanze misteriose, e suonato con la presenza, alla seconda chitarra, di Mick Taylor. 

http://www.youtube.com/watch?v=OagFIQMs1tw 

 
 
 

L'INUTILITA'

Post n°250 pubblicato il 24 Marzo 2013 da sidopaul

Il calcio in Italia è come il Vaticano: intoccabile, si segue per tradizione ma l'uno non ha niente dello sport che era (è una pura e semplice industria), l'altro non ha più niente della religione che fu, è solo potere temporale, con un vigliacco che prima fa carte false per essere eletto Papa e poi rinuncia per incapacità mentale (o, più probabilmente, per malcelata costrizione). Però intanto entrambi fagocitano miliardi che potrebbero essere devoluti a sport e religioni più meritevoli!

Intanto però si parla solo di calcio mentre gli altri sport sono relegati, anche nelle scuole. Tranne poi quando ci sono le Olimpiadi, dove il calcio è assolutamente in secondo piano (appunto perchè come sport è solo una questione di soldi e sponsor). Ma guai in Italia a non seguire il calcio o l'automobilismo o motociclismo (che di sportivo hanno ben poco ma di soldi tanti), signfica essere emarginati. Invece chi segue e pratica basket, pallavolo, pallanuoto, rugby, ginnastica artistica o qualsiasi altro sport deve lottare per avere sovvenzioni, visibilità e quant'altro. 

Lo stesso discorso e paragone vale per le altre religioni. Altro che 8 per mille!


 
 
 
 
 
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