Se potessi tornare indietro nel tempo rivedrei un po' di cose.
Ieri mio figlio mi ha chiesto se tornando indietro mi risposerei ,mi ha preso un po' alla sprovvista vi confesso,gli ho risposto :non lo so.
In effetti ci ho pensato su e sono arrivata alla conclusione che :
si,mi sarei sposata, mi sarei sposata per non perdere la gioia di diventare mamma,ma mi sarebbe piaciuto diventarlo in modo consapevole e non certo a 19 anni.
A 19 anni non sei mamma,sei solo una ragazza con una gioventu' spezzata,sei costretta a diventare donna in modo innaturale e devi avere un Santo in paradiso che ti guidi nella cura e nella crescita dei figli,perche' in realta' sei ancora uno spirito libero con un cervello da resettare.
Diciamo che sei stata fortunata,i figli son cresciuti,sono diventati indipendenti ( relativamente perche' non lo diventano mai) sei ancora giovane che fai?
Riprendi a studiare,ti laurei e finalmente trovi un lavoro.
Pensi di aver raggiunto il massimo della tua aspirazione,l'entusiasmo ti accompagna per un ventennio,poi per un altro decennio inizi a pensare :ma chi cazz me l'ha fatto fare!
Potendo tornare indietro :
mi sposerei a 30 anni e mi dedicherei al lavoro di casa.
Mi piace seguire i miei figli,accudirli,preparare loro il pranzo,quando ho tra le mani le loro cose mi sembra di abbracciare tutto il mondo.
Non ditemi che sono una mamma del sud che corre dietro ai figli ultra35/nni,sono solo una mamma che quando puo' assaporare la gioia dell'accudimento dei propri figli,va in estasi.
Niente ti fa sentir piu' grande di un figlio che ti chiede un consiglio,e niente e' piu' appagante del tempo che tu puoi dedicargli nell'ascoltarlo .
La carriera,il lavoro,il doppio stipendio!
Una vita dedicata al lavoro ,sottraendo tempo agli affetti...per cosa?
ROMA - Gli italiani di mezza età andranno in pensione con metà dell'ultimo stipendio ed i giovani con un terzo. Questo dato emerge dalle proiezioni Anief, confermate dall'inchiesta choc di Progetica sui numeri dell'Inps. Nella scuola, chi è nato nel 1960 potrebbe lasciare il servizio con l'assegno di quiescenza non prima dei 68 anni, quindi tra il 2028 e il 2031, percependo appena 850 euro, questo dopo 43 anni di contributi, in pratica, gli verrà conferito un assegno pensionistico pari al 54% dell'ultima busta paga. Chi è nato nel 1990 e inizia a lavorare ora, dovrebbe andare in pensione a 73 anni, dopo aver lavorato per mezzo secolo, con appena 400 euro, 33% dell'ultimo stipendio, meno dell'attuale assegno sociale. I dati sono stati elaborati partendo dal presupposto di un'economia che rimarrà stagnante così come registrato nell'ultimo quinquennio.
MAVAFFANCULO donne torniamo ai fornelli.