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Messaggi del 23/03/2015

Chiusura post.

Post n°1728 pubblicato il 23 Marzo 2015 da melen.me

Chiudiamo la cinquina dei post con il resoconto della giornata.

Post pubblicati 4

Post da pubblicare 1

Tempo speso in piattaforma per la ricerca,stesura nonche' compilazione post circa 3 ore.

Tempo  dedicato ai commenti 10 minuti,trasferta nei blog pari allo 0.

Problema:

se si crea un post ogni ora quanto tempo bisogna trascorrere in piattaforma?

Quanto tempo mi resta per lavorare?

Quanto tempo mi resta per seguire i miei affetti,per sbrigare le faccende domestiche,per farmi uno shampo,una depilazione,una doccia,per andare a ritirare la posta nella buca e soprattutto per guardare il mondo fuori da qui?

Calcolando il rischio si ottiene:

marcato culopiatto,affanno,tachicardia,errata postura,offuscamento della vista,assottigliamento della corteccia cerebrale,soprattutto l'ultima.

Calcolando il beneficio si ottiene.........................................................

Nucazz!!!

BUONANOTTE

 

 

 

 
 
 

Ma allora la suocera non c'entra?

Post n°1727 pubblicato il 23 Marzo 2015 da melen.me

Belen Rodriguez e Stefano De Martino sono tornati insieme? Il rumor è stato lanciato da Tgcom24 dopo che i due sposini vip hanno ricevuto il tapiro d’oro da Valerio Staffelli di Striscia la notizia. All’inviato del tg satirico di Canale 5, Belen Rodriguez ha risposto: “Non mi sto separando da nessuno. Io e Stefano abbiamo discusso, come discutono tutte le coppie… Poi facciamo pace”. Dello stesso avviso anche Stefano De Martino: “E’ una cosa banale. Ho litigato con mia moglie. Tutti litigano e tutti fanno pace. E’ la cosa più normale del mondo”. Ora però lui ha abbandonato l’hotel milanese e secondo le ultime indiscrezioni sarebbe tornato dalla moglie.

Novella 2000 racconta:


La rivista diretta da Alfonso Signorini aveva rivelato che Belen e Stefano non vivevano più insieme da tre settimane e si incontravano occasionalmente nell’albergo milanese come testimoniava lo scatto hot pubblicato dalla showgirl argentina sul suo profilo Instagram alcuni giorni fa.

La soubrette e il ballerino stanno cercando di risolvere la crisi matrimoniale anche per amore del loro figlio Santiago.

Ora però la crisi di coppia sarebbe stata superata. I fan attendono con ansia l’annuncio ufficiale. Alle prossime news, indiscrezioni e scoop su una delle coppie vip più giovani, belle e glamour del jet set nazionale!


Io invece aspetto con ansia di sapere a quanta gente frega qualcosa!

 

 

 
 
 

Clausura e permesso speciale.

Post n°1726 pubblicato il 23 Marzo 2015 da melen.me

Le suore circondano Papa Francesco
Sepe: «E meno male che sono di clausura»


Fuori programma nel Duomo di Napoli: le suore di clausura, uscite dai monasteri con una deroga speciale, sono salite sull'altare maggiore, circondando il Papa per salutarlo, offrirgli dei doni e scambiare con lui qualche parola.

. "Le ho lasciate uscire per incontrarla", spiega l'arcivescovo di Napoli.

Il porporato non fa però in tempo a concludere che le 66 suore accerchiano letteralmente il Papa per salutarlo e per offrire dei doni,nello specifico caramelle e dolcetti preparati con le loro mani.
Sorrisi da parte di Bergoglio, commenti al microfono in dialetto da parte del cardinale Sepe:«Dopo, dopo, sorelle; e meno male che sono di clausura», ha scherzato, dopo che le suore si sono avvicinate a Bergoglio con forse troppo entusiasmo .

Ma dico...abbiate un po' di comprensione,nell'ora d'aria dovranno pur scontare gli arretrati di una vita e se Sepe si e' permesso la battuta,perche' mai non potrei permettermela io che son nessuno.

 
 
 

Linee guida per la rieducazione linguistica.

Post n°1725 pubblicato il 23 Marzo 2015 da melen.me
 

 pubblicato il 22 Marzo 2015 da fudinamitebla

Basta prendere una circolare di un Comune, una delibera amministrativa, un documento di qualche ufficio pubblico ed ecco spuntare, nelle parole generiche al maschile, la discriminazione sessista. Dopo gli appelli di Laura Boldrini, alfiere (pardon, alfiera) del femminismo linguistico, ora della pratica se ne occupa direttamente Palazzo Chigi, con un comitato appena nominato dal premier Renzi e pronto a riunirsi per redigere «le linee guida per la promozione di un linguaggio rispettoso di entrambi i generi presso la Pubblica amministrazione». A presiederlo c'è la deputata piddina Giovanna Martelli, tosta mantovana ex Pci, consigliera di Renzi per le pari opportunità, difensora o difenditrice dei diritti anche delle coppie gay (anzi, si dice «coppie same-sex»).

Su quali saranno le «linee guida» per correggere la lingua maschilista della Pubblica amministrazione italica, la parlamentare non anticipa molto: «Guardi, si tratta di superare i termini che non riconoscono le specificità di genere, come “onorevole” riferendosi ad una collega femmina. È più corretto dire “la deputata”. Non partiamo da zero perché c'è già una letteratura, c'è il lavoro di Alma Sabatini (storica femminista autrice di «Il sessismo nella lingua italiana», ndr ), nel comitato abbiamo un rappresentante dell'Accademia della Crusca, tre docenti universitari, e anche una nota giornalista» ci dice la consigliera di Renzi, senza svelare i nomi. «Le linee guida arriveranno in tutte le articolazioni della società, compresi i media. Può sembrare una questione di lana caprina ma non lo è, anzi è un atto importante urgente rispetto alla discriminazione delle donne nella società».

Qualche informazione in più sul prossimo «manuale di lingua rispettosa del genere femminile», però, si può dedurre dai codici per un linguaggio non sessista già adottati da alcune amministrazioni pubbliche (Comuni, Province). Tipo: evitare il maschile generico, come «i diritti dell'uomo», a cui preferire l'espressione «i diritti della persona»; invece di «cittadini», dire «la cittadinanza», anche «fratellanza» è sottilmente sessista (i fratelli sono maschi), si consiglia quindi al suo posto «solidarietà», mentre se si parla di «dirigenti», anche questo maschile, conviene sostituirlo con «la dirigenza», che è femminile ma non importa, i maschi se ne faranno una ragione. Nelle raccomandazioni della Sabatini, risalenti al 1987, e testo di riferimento per il Comitato anti-discriminazioni linguistiche appena insediato a Palazzo Chigi, si interviene anche su locuzioni presenti nei libri di scuola, così da non inquinare le giovani menti col sessismo linguistico. Espressioni come «l'uomo primitivo», «l'uomo di Cro-Magnon», «gli antichi Romani», «la paternità di un'opera d'arte»: da sostituire rispettivamente con «le popolazioni primitive», «i reperti umani di Cro-Magnon», l'antico popolo romano», «la maternità di un'opera d'arte» se l'artista è donna.

Altre linee guida per la rieducazione linguistica. Evitare l'articolo davanti ai cognomi femminili (la Boschi), e usare il cognome e basta come si fa con i maschi. Altro principio codificato nei testi sulla parità di genere linguistica, quello di accordare il genere degli aggettivi con quello dei nomi in maggioranza («Anna, Giovanni e Chiara sono simpatiche», e non «simpatici») o in caso di parità con l'ultimo nome («Anna, Luca, Giovanni e Chiara sono simpatiche»). E poi si raccomanda di usare il femminile per i titoli professionali (chirurga, notaia, avvocata), mentre da aborrire sono forme in «essa» (avvocatessa, vigilessa), che ridicolizzano la donna e la discriminano. Sarà tutto più chiaro quando il Comitato di liberazione della grammatica avrà messo a punto le direttive da osservare in tutte gli uffici pubblici. Lenti e inefficienti, ma finalmente gender friendly .

Oggi ho tempo,vi riempiro' di a..cul...turamento!

 
 
 

La normalita' storica del Califfato

Post n°1724 pubblicato il 23 Marzo 2015 da melen.me
 

 

Nella storia dell'islam bande di integralisti che prendono il potere ce ne sono state molte. Appena un Paese si modernizza, saltano fuori loro e lo riportano indietro.


Nell'XI secolo, in Spagna, i musulmani e i cristiani convivevano e prosperavano. Ma in Marocco sorsero le bande degli Almoravidi che, conquistato tutto il Paese, invasero la Spagna dove imposero un islam cupo ed intollerante. Qualche anno dopo era tornata la pace, ed allora ecco dalle montagne del Marocco scendere un alto esercito di jihadisti (gli Almohadi), ancora più intransigenti dei primi, che riconquistò la Spagna ripiombandola nella cupezza della sharia. A metà del Settecento, quando l'Impero ottomano incominciava ad introdurre costumi occidentali, esplose il movimento integralista di Al Wahab che massacrò gli sciiti, i sufi, distrusse le tombe dei santi e poi, con Abdul Aziz Ibn Saud, si impadronì dell'Arabia Saudita da dove (coi soldi del petrolio) ha fatto propaganda integralista in tutto il mondo.

Data questa tradizione, l'Isis e il Califfato appaiono normalissimi. Sono solo bande di guerrieri musulmani il cui scopo è conquistare il potere nei Paesi islamici e poi crearvi un regime di tipo totalitario dove possono fare tutto quello che gli pare senza i freni dati da diritti civili e libertà di culto o parola, regole politiche e morali sviluppate dalla civiltà occidentale. Anche il grande Califfato che sognano di fondare, se dovessero riuscirci, resterebbe un coacervo di Stati barbarici, sanguinari, in continua lotta fra di loro.

C'è una sola civiltà, quella occidentale.

C'è una sola concezione dello Stato, del diritto e della democrazia, quella occidentale. Che è stata accettata anche in Giappone, in Cina e in

India, ma purtroppo è sempre stata respinta nei Paesi a maggioranza musulmana perché qui qualche gruppo fanatico ha sempre preso il potere riportando il suo Paese nel Medio Evo.

Anche in Iran c'erano dei democratici, ma vinse Khomeini.

Anche in Pakistan, ma vinse Zia-ul-Haq; anche nella Primavera araba c'erano dei progressisti, ma sono stati travolti dagli integralisti.

Faceva eccezione la Tunisia, ed ora vogliono farla sparire.

(F.Alberoni)

 

Oggi giornata dedicata alla cultura...chi non sa deve sapere,chi sa deve ripassare,chi pensa di sapere deve controllare,chi non vuol sapere campa meglio di tutti.

BUONGIORNO.


 
 
 

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