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fede e vita - natura e grazia

 

 

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Realtà

Post n°1327 pubblicato il 17 Giugno 2023 da sinaico

Per dirla con San Tommaso d’Aquino, tutto quello chepossiamo dire su Dio, è paglia.

A volte, a parte i principi della fede, sembra che diciamosolo banalità.

Ma in realtà non solo quello che possiamo dire, maanche quello che possiamo pensare di lui è paglia.

Il ragionamento è limitato, la natura di creature èlimitata, noi siamo limitati, e lo è la nostra vita… mentre Dio è illimitato einfinito.

Ma possiamo dire delle verità, come dei punti fermi,delle coordinate della fede e della ragione, e su queste cercare di comprendereciò che possiamo comprendere.

La teologia, perciò, non solo è la scienza piùimportante perché fa direttamente riferimento a Dio, ma è anche la più sicura,perché parte da concetti che sono certissimi, in quanto dati di fede, e losviluppo teologico è controllato dalla Chiesa, e dal Papa in particolare, cheriguardo alla fede e alla morale, è infallibile.

La scienza, invece, parte dalle osservazioni e dalleipotesi.

Il vantaggio degli scienziati è che spesso studianocose che solo loro possono capire, mentre gli scienziati capiscono le altrematerie, che tutti apprendono fin da piccoli, anche se in pochi ne sono gliesperti. Ma resta il fatto che, più un argomento tocca la spiritualità e fariferimento a Dio, più è essenziale.

Se la filosofia aiuta a capire la teologia, lateologia fa capire la filosofia, nel senso che la illumina.

Nella scienza nulla è davvero scontato e ci possonoessere più modelli e teorie più o meno equivalenti per spiegare certi fenomeni,che in ogni caso devono essere conformi e compatibili con la logica e con lafede.

E la tecnologia fa da arbitro, nel senso che aiuta afare previsioni.

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NON AVERE ALTRI DEI DI FRONTE A ME (DT 5,7)

Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi; nè chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio (Dt 11,9-13) 

 

Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza... (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2116).

 

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